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La magia del Natale al Rivoli Boutique Hotel

Il giorno 8 dicembre è stata inaugurata la 5^ edizione della Mostra di presepi dell’artista e maestro Claudio Ladurini, già pasticciere, attività lasciata al momento del pensionamento per dedicarsi a tempo pieno alla realizzazione di oltre 200 originali presepi di varie dimensioni e caratteristiche.
Originario di Fiumalbo (Modena) Ladurini realizza ancora oggi le sue creazioni nel piccolo laboratorio nella piazza del paese.
Le sue opere, di piccole e grandi dimensioni, meccaniche e non, sono riproduzioni della “Natività” che ci avvicinano al Natale con uno spirito vecchio e nuovo, ricordandoci le nostre radici con le abitudini dei vecchi borghi contadini e le tradizioni ancora vive in ognuno di noi. I materiali sapientemente usati dall’artista sono poveri e semplici e vanno dal legno alla terracotta alla cartapesta e alla ceramica.
Quest’anno Ladurini, tra gli oltre 30 presepi in mostra, introduce come suo solito nuove ambientazioni e propone alcune novità come i presepi di dimensioni “giganti” rispetto a quelle degli anni passati arricchendo così ulteriormente la sua visione della nascita di Cristo e portando al Rivoli Boutique Hotel il ricordo dei Natali come sono vissuti nei piccoli borghi dell’Appennino Tosco Emiliano.
Il “Villaggio di Babbo Natale” che quest’anno arricchisce la  mostra, è realizzato in grandi dimensioni; infattiun’intera sala di oltre 20 mq ospita Babbo Natale con tutti i suoi aiutanti ed è realizzato grazie alla passione di Salvatore Sciuto appassionato di realizzazioni di ambientazioni natalizie e non, di macro dimensioni e tutte meccanizzate.
La titolare dell’Hotel Chiara Caridi continua così nell’impegno a far si che “gli alberghi non devono essere un patrimonio per soli turisti: essi costituiscono un bene prezioso della nostra città e per questo noi albergatori ci dobbiamo sempre più impegnare a realizzare e ospitare eventi dando così l’opportunità ai fiorentini e non, di vivere ambienti come questi molti dei quali sono antichi e prestigiosi palazzi.
Quest’anno abbiamo deciso di impegnarci ulteriormente anche nel risvolto benefico che tale iniziativa porta con sé; infatti già nelle passate edizioni, grazie anche ad offerte volontarie dei numerosi visitatori, abbiamo contribuito a sostenere associazioni che svolgono attività assistenziali a bambini ed anziani. Oltre ai predetti destinatari vogliamo con questa edizione destinare parte delle offerte da noi integrate alla “Fondazione Tommasino Bacciotti” che come noto, si occupa dell’assistenza ai familiari di bambini affetti da gravi malattie. È un modo per condividere con chi è meno fortunato la nostra passione per l’ospitalità che quindi diventa missione e che supportando la Fondazione Bacciotti si estende oltre i confini dell’albergo.
L’affluenza di visitatori, comprese numerose scolaresche, nelle passate edizioni e l’entusiasmo manifestato, ci ha dimostrato con quanta facilità tali obiettivi si possano raggiungere e realizzare e ci sprona a continuare ancora nella progettazione di altri eventi.”
La mostra, ad ingresso gratuito, inaugurata il giorno 8 dicembre 2016 alle ore 11,00 e rimarrà aperta tutti i giorni con orario dalle ore 11,00 alle ore 23,00 fino all’8 gennaio 2017.
Il Rivoli Boutique Hotel si trova in via della Scala 33 a Firenze.
per informazioni:
Tel.: 055 27861 – e-mail: info@hotelrivoli.it
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone

Castellana: Natale tra grotte e cultura

PERCHE' SE NE PARLA Nelle grotte di Castellana, nelle viscere della terra pugliese, il Natale è davvero speciale. E vanterà, sino al 12 gennaio, grandi nomi dello spettacolo e della cultura. Questi si susseguiranno sotto la doppia  direzione artistica di  Eugenio Finardi e Pino Savino. Franco Battiato, Giancarlo Giannini, Christian De Sica e i Dire Straits Legacy sono i rinomati artisti e attori che si avvicenderanno sul suggestivo palco. Il calendario, già prestabilito, offre concerti, opere teatrali, recital ed eventi religiosi. 
 
Sarà il direttore delle grotte Pino Savino a dare il via alle celebrazioni il 3 dicembre. Eugenio Finardi, invece debutterà con Giancarlo Giannini l'11 dicembre mettendo in scena il recital Le parole note - Viaggi e miraggi. Il turno di Franco Battiato è stabilito per il 15 e proporrà i suoi viaggi mistici in musica, mentre gli ex componenti della celebre band inglese Dire Straits con l'apertura di Numa Palmer si esibiranno il 30 dicembre. Il 7 gennaio concluderà l'interessante programma finardiano con Christian De Sica, con uno spettacolo, Christian racconta Christian De Sica.
 
PERCHE' ANDARCI Visitare le Grotte di Castellana é un'esperienza unica. "Meraviglia di Puglia": così è stato definito questo enorme complesso di cavità. Le grotte sono ubicate nel Comune di Castellana Grotte, nelle Murge sud orientali della regione Puglia, e sono di origine carsica. Corridoi, cunicoli, incantevoli grotte si possono visitare e ammirare lungo i 3348 metri, ad una profondità di circa 70 metri,  sino ad un massimo di 122.
 
DA NON PERDERE Tra tutte le numerose e incantevoli grotte è bene menzionarne due. Innanzitutto la Grave, che dà il via all'interessante percorso turistico. E' di grandi dimensioni ed è l'unica caverna, che, presentando un'apertura in alto, mette in comunicazione il mondo sotterraneo con quello esterno. E', in verità, un inghiottitoio creato in maniera naturale, che, lasciando filtrare la luce all'interno della Grotta, dà origine a giochi di luce straordinari. Imperdibile e mozzafiato, poi, è la grotta Bianca. Si tratta di una maestosa caverna, elegante e affascinante per lo splendore e il biancore che l'abbondante alabastro propaga.
 
PERCHE' NON ANDARCI Se proprio occorre puntare il dito contro qualcosa, c'è da ammettere cheraggiungere queste terre e spostarsi tra di esse non è semplicissimo. E viaggiare da un paese all'altro potrebbe costarvi anche un paio di ore, seppur a pochi chilometri di distanza. Meglio affittare un'auto: spenderete un po' di più, ma il tempo sarà massimizzato.  
 
COSA NON COMPRARE  Ceramiche e cartapesta, pietra leccese e miniature di monumenti e architetture più celebri, ma anche tessuti, oli e vini: la Puglia offre tantissime opportunità per i vostri regalini. Tra i più brutti, le palle di neve con i trulli di Alberobello. Che sarebbe più o meno come ricordare il Sahara con una borraccia d'acqua.
turismo.it

Firenze Trenta presepi d'autore in mostra nell'ex convento ora Hotel Rivoli

Visto il successo delle precedenti edizioni, si ripete anche quest’anno lamostra di presepi nell’ex convento in via della Scala, diventato oggi l’Hotel Rivoli. L'8 dicembre è stata inaugurata la quarta edizione della mostra di presepi dell’artista e maestro Claudio Ladurini, già pasticciere, attività lasciata al momento del pensionamento, per dedicarsi a tempo pieno alla realizzazione di oltre 200 originali presepi di varie dimensioni e caratteristiche.

Originario di Fiumalbo (Modena) Ladurini realizza ancora oggi le sue creazioni nel piccolo laboratorio nella piazza del paese. Le sue opere, di piccole e grandi dimensioni, meccaniche e non, realizzate utilizzando una molteplicità di materiali come legno, terracotta, das, cartapesta e ceramica e inserite in contenitori di legno, sono riproduzioni della “Natività” che ci raccontano un Natale intriso di spiritualità e di semplicità contadina. Ladurini, con l’introduzione di nuove ambientazioni, anche quest’anno porta all’Hotel Rivoli la sua visione della nascita di Cristo e il ricordo dei Natali come sono vissuti nei piccoli borghi dell’Appennino Tosco Emiliano.
La mostra, a ingresso gratuito, sarà aperta tutti i giorni con orario dalle ore 11 alle ore 21 fino al 6 gennaio 2016. L’Hotel Rivoli si trova in via della Scala 33. 
FONTE: La Nazione
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - turismoculturale@yahoo.it 
Turismo Culturale


Gubbio, l'albero di Natale più grande al mondo


PERCHE' SE NE PARLA Il più grande albero di Natale al mondo si trova a Gubbio: dal 1981 un gruppo di volontari realizza in occasione del Natale quello che è entrato, ben a ragione, nel Guinness dei primati come l'Albero di Natale più Grande del mondo. La figura di un immenso albero di Natale è realizzata disponendo con sapienza sulle selvagge pendici del Monte Ingino, con corpi illuminanti di vario tipo e colore, che disegnano un effetto cromatico assolutamente particolare e unico. Si distende, con una base di 450 metri, per oltre 750 metri nascondendo le sue radici nelle mura della città medioevale e arrivando con la sua grande stella alla basilica del Patrono, Sant'Ubaldo, posta in cima alla montagna.

PERCHE' ANDARCI La splendida città umbra è una delle grandi perle del Centro Italia: adagiata alle falde del Monte Ingino, è tra le più antiche città dell'Umbria, con tantissimi monumenti che testimoniano il suo grande passato. Partendo dalle Tavole Eugubine, uno dei più importanti documenti italici, e dal Teatro Romano, appena fuori le mura. A sovrastarla dall'alto la monumentale Basilica di Sant'Ubaldo, ma è Palazzo dei Consoli il principale simbolo della città.
 
DA NON PERDERE Palazzo Pretorio, i cui lavori iniziarono nel 1349 per proseguire fino al XVII secolo, è attualmente la sede del comune di Gubbio. Incantevoli anche la Chiesa di San Francesco, costruita nella seconda metà del XIII secolo, opera dell'architetto frà Bevignate da Perugia, ed il Palazzo Ducale, realizzato nella fine del Quattrocento, venduto nel 1939 al Metropolitan Museum di New York. Ma come non citare la Cattedrale di Gubbio, risalente al XII secolo, che conserva al suo interno le reliquie di numerosi santi e beati, tra cui quelle di San Mariano e San Giacomo.
 
PERCHE' NON ANDARCI Tanto affascinante quanto poco valutata: la città è carente in fatto di servizi e attrattive per il turista, la viabilità in occasione delle feste è problematica, e il servizio dei trasporti non aiuta il collegamento con le principali città umbre. Si può fare di più.
 
COSA NON COMPRARE Vasi in terracotta e  piatti in porcellana si trovano un po' ovunque tra i negozi della città, e spesso sono lavorati così bene da poter essere elevate a piccole opere d'arte. Da evitare quelle brutte bamboline in plastica in cui ogni tanto ci si imbatte ancora...
turismo.it

Babbo Natale...subaqueo

Se in Groenlandia Babbo Natale se ne va a spasso sulla neve con la slitta trainata dalle sue amiche renne, a Dubai…. si tuffa a salutare squali e pesci tropicali. Accade all’Atlantis The Palm, l’iconico resort degli Emirati ispirato al mondo degli oceani, tra l’Aquaventure Waterpark e il più grande ambiente marino all’aperto con oltre 65.000 esemplari marini nelle sue lagune. Proprio qui Babbo Natale ha scelto un originalissimo modo per per portare a tutti i suoi auguri di buone feste. Davanti ai clienti stupiti almeno quanto i coloratissimi pesci Napoleone che nuotavano tranquilli e sfoggiando insospettate abilità di nuotatore per uno che, diciamolo, sembra più a suo agio sulle nevi che nel mare, si è infatti tuffato nell’Ambassador Lagoon del resort, immenso acquario che vanta il record di essere il più grande del Medio Oriente e dell’Africa. Mai stanco di correre su e già per il mondo a consegnare regali, Babbo Natale continuerà a immergersi per tutto il periodo delle feste. Ad accoglierlo, anche amici non proprio “bonaccioni”, come gli squali pinna nera, squali martello ed enormi razze. Ma, si sa, a Natale per un regalo si è sempre tutti più buoni. Per i bimbi, la magia del Natale continua anche al tramonto. Il sogno di essere messi a letto da un Elfo diventa realtà con il servizio Elf Tuck-in per i piccoli che potranno anche farsi leggere una favola dal nuovo amico dei boschi.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Nella Napoli degli anni Trenta, con il commissario Ricciardi

MAURIZIO DE GIOVANNI, UNA DOMENICA CON IL COMMISSARIO RICCIARDI ( Skira, pag. 171, euro 19,50).
''Un viaggio incantato'', così lo definisce Paolo Mieli nella prefazione. E' ''Una domenica con il commissario Ricciardi'', il volume in cui Maurizio de Giovanni, ricostruisce i luoghi della Napoli degli anni Venti e Trenta, in cui appunto sono ambientate le celebri storie del commissario protagonista dei romanzi del grande scrittore che qui torna, insieme ad alcuni degli altri protagonisti della serie, in otto racconti inediti. Si viaggia alla scoperta quindi ''tra le botteghe di Via Toledo, la salita di via Salvator Rosa su fino al Vomero, quell'angolo tra via Salvator Rosa e via Santa Teresa degli Scalzi, il mercato di Porta Capuana, la piazzetta Portamedina alla Pignasecca, la bancarella dei taralli di via Medina, con il suo 'odore fantastico', la sorgente dell'acqua zuffregna al Chiatamone, il mercato del pesce a Santa Brigida''.
Un racconto in bianco e nero realizzato grazie alla fantastica ricerca iconografica di Stefania Negro e Luca Sorbo, che è un racconto sociale, storico, geografico, di costume. Accompagnati dalle parole del commissario Riccardi, si prende un caffè con la sfogliatella con le vecchie macchine di metallo tirate a lucido, con in fila al bancone gli uomini in panciotto e con la cravatta a pois delle grandi occasioni e l'orologio nel taschino. Strade sgombre dal traffico, con i panni appesi, e il netturbino appoggiato sulla scopa che si arrotola la cartina della sigaretta da solo in un momento di pausa. I tram affollati, e la gente che sale con il volto sorridente, non si sa mai se ad uso del fotografo, oppure perchè portatori della felicità della vita semplice, quella che non esiste più. La famigliola in Piazza del Plebiscito per l'uscita domenicale, con il venditore di palloncini lucidi come sogni, e le banchine dei treni affollate. ''Ricordo che mi guardai attorno - fa dire de Giovanni al suo commissario - appena uscito dalla grande stazione. In mezzo a quella brulicante marea di sudore, miseria e inutile fretta, tra tutto quello scappare dalla sottile pioggia d'ottobre brillavano traslucidi almeno quattro morti''. Realtà brutale che si contrappone allo splendore degli abiti da sera del San Carlo la sera della prima. 
Ma nel libro non è solo quella di Riccardi la voce narrante, ma anche quella dei personaggi più celebri che lo affiancano, in otto racconti inediti dell'autore del ciclo di romanzi noir, da Il senso del dolore, a La condanna del sangue, Il posto di ognuno, Il giorno dei morti, In fondo al tuo cuore e Anime di vetro, pubblicati da Einaudi Stile libero. Poi de Giovanni ha partire da Il metodo del Coccodrillo, in cui appare l'ispettore Lojacono, ha iniziato la serie ambientata nella Napoli odierna, da cui è tratta una fiction televisiva Rai attualmente in lavorazione.(ANSA).

Natale a Londra, ma portate la famiglia


In queste settimane a Londra si vive l’autentica atmosfera del Natale, proprio quella che lo scrittore Charles Dickens descrisse nel suo celebre racconto Canto di Natale nel 1843. Passeggiando per le piazze e le strade del centro ci si immerge nelle sfavillanti luci delle feste ad ammirare l’albero di Trafalgar Square oppure ci si perde tra le bancarelle dei mercati natalizi e, a Piccadilly, tra i giocattoli di Hamleys, il negozio per bambini più famoso al mondo. Si passeggia a Hyde Park, dove ci si imbatte nel villaggio di Natale Winter Wonderland con tanti giochi e attrazioni per i più piccoli. Laboratori per fare creazioni natalizie si trovano anche presso i Kew Gardens: qui, durante le feste, i sentieri alberati si illuminano la sera creando un’atmosfera magica mentre scintillanti fiocchi di neve ricoprono la bellissima collezione di alberi e piante dei giardini botanici. C’è persino una grotta con Babbo Natale che offre regali e leccornie ai bambini. 
Per scoprire da vicino l’atmosfera e i segreti del Canto di Natale di Dickens, però, è necessario arrivare fino al portone azzurro della casa dove visse l’autore, al 48 di Daughty street, nel distretto di Holborn. L’abitazione di 4 piani in stile georgiano è stata trasformata nel 1925 in un museo che offre 2 percorsi per bambini, giochi interattivi e quiz sullo scrittore; nel seminterrato, inoltre, viene proiettato un film sulla vita dell’autore britannico. Altri luoghi dickensiani a Londra sono il pub dello scrittore, Ye Olde Chesire Cheese; Fleet Street dove lavorò per molti anni come giornalista e cronista; la fabbrica di bitume Warren, dove cominciò a lavorare a soli 12 anni mentre il padre era in prigione; Sheffield Street dove si trova ancora un edificio bianco e verde che ispirò molti suoi scritti; la scuola Field Lane Ragged, tra le strade Snow Hill e Saffron Hill, dove Dickens studiò quando era povero, e il quartiere di Bloomsbury, dove c’era il suo ultimo ufficio.
Proprio dalla casa-museo di Dickens, dove l’autore scrisse i suoi capolavori, da Oliver Twist al Circolo Pickwick, parte un’altra storia, quella recentissima dei cartoni animati più amati dai bambini: i Minions, buffi cartoni gialli con grandi occhiali. Nel film Scarlett, la più cattiva del mondo, affida ai minion un’importante missione: rubare la corona della regina d’Inghilterra per realizzare il suo sogno di bambina. Il modo migliore per rivivere quelle scene è di recarsi alla Torre di Londra, dove sono effettivamente conservati i gioielli della corona. Altre scene del film ripercorrono, invece, il Tamigi fino al Big Ben, da ammirare con il naso all’insù, all’abbazia di Westminster, dove è sepolto Charles Dickens, e a Buckingham Palace per verificare se è ancora abitata dalla Regina o se il minion Bob, dopo aver estratto la mitica spada nella roccia Excalibur, è stato riconosciuto come il nuovo re d’Inghilterra.
A Londra sono stati girati tanti film d’animazione e numerose sono le location da scoprire, come quelle dell’orso Paddington; probabilmente, però, le più amate sono quelle della serie dedicata al maghetto Harry Potter: London Walks organizza tour guidati alla scoperta del binario 9¾, del pub dei maghi The Leaky Cauldron e della banca Gringott. Le passeggiate si effettuano da mercoledì a sabato fino al 31 gennaio; tra i tanti luoghi del maghetto da visitare ci sono anche i set cinematografici a tema natalizio, compresi la sala comune di Grifondoro e il set di Hogwarts con la neve; si sale a bordo dell’originale Hogwarts Express, si vola su una scopa computerizzata e si assaggia la burrobirra.
Imperdibile è una sosta al museo di Scienze naturali di Cromwell Road, dove si ammirano giganteschi dinosauri, mentre davanti all’entrata si pattina sul ghiaccio o si sale su un’antica giostra. C’è anche la possibilità di salire sulla ruota panoramica London Eye, da dove si ammira lo skyline della città; i bambini, inoltre, possono divertirsi con la proiezione in 4D, inclusa nel prezzo d’entrata, oppure pattinare sulla pista ghiacciata adiacente. Poco distante ci sono anche un piccolo parco per i più piccoli con tronchi con i quali giocare e il parco a tema dedicato a Shreck con giochi e avventure legate al famoso orco dei cartoni animati.
Per maggiori informazioni e per organizzare il viaggio: www.visitbritain.com/it

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In tour tra i mercati gastronomici d'Europa Tra i templi gourmet dello street food, dove si fa anche la spesa

Si è diffusa un po’ ovunque la tendenza di trasformare i tradizionali mercati con le classiche bancarelle delle verdure e dei formaggi in luoghi gourmand, dove deliziarsi con le prelibatezze locali, comodamente seduti in piccoli ristoranti o ai banconi di accoglienti spazi interni. Le città stanno recuperando edifici in disuso, dimore ottocentesche, palazzi Liberty e persino vecchi chiostri per ospitarvi raffinati mercati gastronomici dove, oltre a fare la spesa, ci si ritrova a degustare cibi locali e delicatessen degne dei ristoranti stellati, a partecipare a corsi di cucina e a degustazioni o semplicemente per un aperitivo con ottimi cibi di strada. Molti sono diventati indirizzi utili per i visitatori che trovano in un unico spazio, accogliente e ricco d’atmosfera, i sapori autentici e le tradizioni enogastronomiche locali.
Nel nostro Paese sono numerosi gli indirizzi da visitare, raffinati e popolari, che garantiscono l’autenticità delle ricette della tradizione e i sapori più genuini. AVenezia lo storico mercato di Rialto, tra Campo de le Becarie, Campo de la Pescaria e Campo San Giacometto, offre bancarelle di frutta, verdura, carni e pesce fresco, alternate a piccoli locali dove assaggiare le prelibatezze del posto: i bigoli, risi e bisi, il baccalà mantecato e le sarde in saor. A Firenze vale la pena fare un salto al mercato centrale, ospitato in un edificio in ferro e vetro, progettato nel 1874 dall’architetto Mengoni, dove oltre ad acquistare prodotti a chilometro zero ci si può fermare alle sue botteghe artigiane, ai banchi di leccornie e nelle tante trattorie dove pranzare e cenare fino a mezzanotte; c’è persino la scuola di cucina Lorenzo de’ Medici con corsi, degustazioni e showcooking.
Il mercato Wagner di Milano, aperto dal 1929, è un indirizzo raffinato e gourmand con una ventina di botteghe e piccoli luoghi - panetterie, rosticcerie e gastronomie – dove fare degustazioni. C’è anche un forno che produce continuamente pane, dolci e focacce. Nello storico e rinnovato mercato di Mezzo a Bologna, nel Quadrilatero di via Drapperie, via degli Orefici, via Clavature e via Pescherie Vecchie, tra le numerosissime attività commerciali c’è il bistrot di Eataly dove assaggiare ogni tipo di golosità. A Napoli il coloratissimo e caotico mercato di Porta Nolana, considerato il migliore della citta’ per il pesce, offre di tutto e da un po’ di tempo anche assaggi di fritti, pesce fresco, pizza e dolci appena sfornati.
In Spagna i mercati gastronomici sono una realtà diffusa e di successo: gli indirizzi più rinomati sono i mercati di Barcellona e di Madrid. La Boquería è lo storico mercato rionale al coperto di Barcellona, sulle Ramblas, in una struttura in ferro battuto che risale al 1200. Tra gli stand e le bancarelle sono stati posizionati strategicamente sgabelli e banconi dove fermarsi ad assaggiare le prelibatezze cucinate con gli ingredienti in vendita lì accanto. E’ un vero tempio della gastronomia dove si mangia di tutto, dal pesce fritto alla tortilla de patatas, dall’esqueixada di baccalà alla paella. Altrettanto rinomato è il raffinato mercado de san Miguel di Madrid, dove si pranza con le tapas o si cena ai banconi con i prodotti più genuini e caratteristici di Spagna. C’è un altro indirizzo che vale la pena visitare: Madreat, un mercato di molti produttori indipendenti che offrono un’ampia scelta di piatti provenienti da tutto il mondo e reinterpretati da vari cuochi.
In Germania ci sono il mercato etnico di Friburgo, in pieno centro, dove si mangiano le specialità di tutto il mondo, e il mercato Neue Heimat, a Friedrichshain, in un capannone industriale riconvertito di Berlino. Qui, nella capitale, si fanno degustazioni ogni domenica mentre il giovedì è la giornata giusta per fermarsi al Markthalle, aperto dal 1891 nel vivace quartiere di Kreuzberg: nei suoi stand gastronomici si degustano le ricette tradizionali di ogni parte del mondo. Il venerdì e il sabato è il turno di coltivatori e venditori di prodotti regionali, che espongono olio, marmellate, miele e formaggi.
Chi si reca a Londra trova a Southwark street ogni giovedì, sabato e domenica il celebre Borough market in una struttura che per secoli ha ospitato il mercato dei prodotti alimentari: oggi è un ricco tempio della cucina locale, realizzata con i prodotti degli orti cittadini. Anche qui, vicino al London Bridge, si assaggiano ai banconi i piatti provenienti da ogni angolo del mondo, dal sushi alla pizza, e si sentono i profumi e gli aromi più incredibili: dai tartufi ai salumi, dai biscotti al kebab, dalla pasta fatta a mano alle carni grigliate.
La tradizione culinaria greca si fonde con l’atmosfera orientale nell’Agorà di Omonia, ad Atene: il suo mercato sorge in un edificio che risale all’Ottocento e che un tempo era una stazione ferroviaria fin de siècle, caratterizzata dal tetto in vetro e metallo. Qui, soprattutto la sera, ci si ritrova ai numerosi bar interni che offrono una grande varietà di ouzo e cibo, in particolare olive, pitta con salsa tzatziki, mentre si ascolta dell’ottima musica rebetika.
Al porto di Helsinki si mangia il miglior pesce del Baltico nel mercato Kauppatori, il più importante della capitale finlandese: qui si gusta pesce fresco – dal salmone alle aringhe - cucinato al momento.
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Mercatini di Natale tra cannella, luci e presepi Dall'Alto Adige alla Svizzera ma ora anche in Spagna e Francia

Non solo Nord Europa e Alto Adige ma anche resto d'Italia, Francia e addirittura Spagna. I mercatini di Natale, ormai una tradizione tra cannella, abete, delikatessen e candele, sono ormai tantissimi e ognuno presenta le sue peculiarità. 
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Turismo Viaggi Natale al caldo, Capodanno in Europa

Secondo il sito gli italiani cominciano a pensare a dove andare per le feste tre mesi prima
Secondo i dati1 analizzati dal motore di ricerca viaggi Skyscanner.it, gli italiani iniziano a pensare alle vacanze di Natale e Capodanno circa tre mesi prima. La durata media del viaggio ricercato varia leggermente, dagli otto giorni a Natale, ai dodici a Capodanno, con differenze abbastanza marcate in base alle città di partenza. Ad esempio, le ricerche per partenze da Milano sono per viaggi di circa 14 giorni nel periodo natalizio e 10 giorni a fine anno, a differenza delle ricerche da Bari, che si focalizzano su soggiorni rispettivamente di 9 e 7 giorni.

Per Natale, gli italiani sembrano sognare una fuga al caldo: fra le 15 destinazioni più ricercate appaiono Bangkok, Havana, Miami, Cancun, Buenos Aires e Santo Domingo. Fra le mete più ricercate per le partenze di dicembre rientrano, poi, anche le classiche Londra, Parigi e Amsterdam, mentre le città italiane più ricercate sono Catania, Palermo e Milano.
Chi è orientato su destinazioni di lungo raggio inizia a ricercare voli con quasi quattro mesi di anticipo rispetto alla partenza, mentre per i voli di corto raggio l’anticipo si riduce a due mesi e mezzo per le destinazioni europee e poco più di due mesi per i voli domestici.

Per Capodanno, invece, prevalgono le città europee, che catalizzano la maggior parte delle ricerche, ma la meta più desiderata al momento è New York. In media, i voli per le destinazioni europee vengono ricercati con meno di tre mesi di anticipo, mentre i voli di lungo raggio quasi quattro mesi prima. Quanto alla durata, le ricerche mostrano che per la fine dell’anno gli italiani ricercano viaggi di circa 5 giorni in Europa, o 11 nelle destinazioni di lungo raggio.

Dall’analisi delle ricerche di voli a/r dall’Italia con partenza nel mese di dicembre – secondo per numero di ricerche dopo agosto - risulta, inoltre, che le giornate più gettonate per le partenze a dicembre sono il 5 e 30 dicembre 2015, con più del doppio delle ricerche rispetto alla media giornaliera. Tuttavia, i giorni con il più alto numero di prenotazioni sono al momento il 5 e il 26 dicembre 2015.
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Roma e Milano, la guida dello shopping natalizio Ecco le zone calde per trovare regali Made in Italy e senza stress

Il Natale è ormai alle porte e Yelp – lo specialista nella ricerca delle migliori attività commerciali su base locale – ha analizzato i propri dati sui business locali di Roma e Milano individuando le aree con la più alta concentrazione di negozi, per suggerire a turisti e cittadini un originale percorso di shopping all’insegna delle eccellenze locali, che li aiuti a trasformare la tradizionale faticosa corsa ai regali nel piacere di una passeggiata senza stress tra le migliori attività commerciali d’Italia, a pochi metri dalle vie più affollate.

I paesi dei balocchi di Roma e Milano
Per i più piccoli e per chi soffre della sindrome di Peter Pan, il punto di riferimento a Roma è Little Big Town (punteggio Yelp 4/5), un paese dei balocchi su tre piani, a due passi da Via del Corso: qui è possibile dare vita al proprio peluche imbottendo di ovatta il pupazzo preferito, sceglierne gli accessori e i vestiti e, infine, ottenere il “certificato di nascita” del nuovo compagno di giochi. A Milano presso La Borsa del Fumetto (3.5/5) è possibile trovare il regalo perfetto per i collezionisti di fumetti e di action figures, ricevendo al termine dei propri acquisti la figurina di un fumettista da usare come originale buono sconto.

Bigiotteria originale o doni preziosi?
Uscire da Glocal Accessories (4/5) a Roma a mani vuote è quasi impossibile, grazie alla sua vasta offerta di accessori originali e fantasiosa bigiotteria, tra cui spicca una miriade di scintillanti ed estrosi orecchini. I milanesi che cercano uniche creazioni artigianali possono fare affidamento su Dexter Milano (3.5/5), bottega dove è possibile acquistare gioielli in argento e platino dal look moderno e attuale, realizzati rispettando la migliore tradizione orafa italiana.

Un dolce pensiero per i più golosi
Durante una passeggiata in Via Montenapoleone a Milano non ci si può perdere Pasticceria Cova (4/5), storico caffè celebre per il suo panettone – amato anche da Giuseppe Verdi – e per le sue lussuose gift box, ideali per impressionare i clienti più esigenti. Più abbordabili ma non meno golose le proposte di Frutta Secca Onorati (4.5/5): il negozio, che conserva l’aspetto di un’antica bottega, vanta l’attestato di esercizio storico del Comune di Roma e ancora oggi delizia i palati della capitale con la sua liquirizia, i suoi cioccolatini e, soprattutto, la sua frutta secca e candita, immancabile sulle tavole natalizie italiane.

Tra vanità e benessere
Per stupire anche i nasi più sofisticati ci si può recare da Profumo (5/5) in zona Brera a Milano: qui è possibile testare e acquistare fragranze lussuose ed esclusive, non reperibili nelle grandi catene di profumerie, che lasceranno il segno. Presso L’Officina Naturale (4.5/5) di Roma, invece, sarà possibile fare la felicità degli appassionati di cosmetici bio e prodotti naturali, concedendosi anche una pausa relax durante la corsa ai regali, approfittando del centro benessere interno al negozio per un massaggio rigenerante o trattamenti estetici basati sui principi dell’Ayurveda.
ansa

Viaggio nel Natale in tutto il mondo

Il mese di dicembre è, per tradizione, un tripudio di luci per le strade, di alberi decorati nelle case o nelle piazze, di presepi, di mercatini, di rappresentazioni teatrali e di regali: nei Paesi cristiani le celebrazioni religiose natalizie, che iniziano con l’Avvento e terminano con l’Epifania, si intrecciano con il folclore locale.
Si comincia in Provenza il 4 dicembre, quando si festeggia santa Barbara, patrona dei minatori: durante questa giornata si seminano chicchi di grano e alcune lenticchie in un piatto ricoperto di muschio e si annaffiano fino a Natale. E’ un rito di buon auspicio per il raccolto di primavera e per ottenere fortuna e abbondanza. Il 6 dicembre è il giorno di san Nicola, protettore dei bambini, e nei Paesi germanici e del centro Europa si festeggia con regali e cene. E’ una tradizione antichissima e la sua festa cade il giorno in cui il vescovo Nicola di Myra, vissuto in Licia tra il III e il IV secolo, visitava le case dei più poveri regalando dolci e giocattoli. Se in Austria il santo porta doni ai bambini la notte tra il 5 e il 6 dicembre e si contrappone al cattivo Krampus, spaventosa maschera in legno e pelli di animali, in Germania san Nicola riempie di doni le scarpe ben lucidate o le lunghe calze dei bambini.
Il 13 dicembre è il giorno di santa Lucia, che viene festeggiata in modo spettacolare nei Paesi scandinavi: figura popolare e amata dai bambini, rappresenta un mix di riti pagani e cristiani. La tradizione nacque in Germania dove, con la Riforma luterana e la proibizione del culto dei santi, la distribuzione dei doni ai bambini era passata da san Nicola a una giovane vestita di bianco con una corona di candele poste sul capo, che faceva regali la notte tra il 24 e il 25 dicembre. Quando la tradizione arrivò in Svezia, la festa venne spostata al 13 dicembre e venne mantenuta la figura della giovane con le candele in testa. Nei Paesi scandinavi, infatti, si sceglie con un bando la “Lucia ufficiale” che deve avere lunghi capelli biondi, occhi azzurri e non più di vent’anni; la prescelta deve portare una corona di sette candele sul capo e, dopo una lauta colazione, guidare all’alba del 13 dicembre un corteo per le vie del centro di ogni città o borgo, seguita da altre ragazze che portano in mano un lumino e intonano canti. 
Anche il 24 dicembre viene festeggiato in modo diverso nei vari Paesi: in quelli cattolici e anglicani si celebra con una cena e la messa di mezzanotte - tranne in Grecia, dove la messa è all’alba – che in Spagna si chiama misa del gallo, la messa del gallo: secondo la tradizione, annunciò al mondo la nascita di Gesù. Durante questa serata viene completato anche l’allestimento del presepe con la figura del Bambino: tra quelli, anche viventi, più celebri ci sono i napoletani, i più antichi e spettacolari, quelli polacchi, coloratissimi, i presepi provenzali con statuine in ceramica dipinta a mano e quelli tedeschi che sono vere rappresentazioni teatrali (Krippenspiel).
Il 25 dicembre è il giorno di Natale, quando si preparano pranzi faraonici e ci si scambiano i regali portati da Babbo Natale, tranne in Russia dove arriva Nonno Gelo, Ded Moroz, vestito con un lungo abito blu o bianco, accompagnato dalla fanciulla della Neve. In Spagna, invece, sono i re Magi a farlo il 6 gennaio, mentre in Danimarca e in Norvegia il compito spetta ai folletti Nisser che indossano pantaloni grigi, zoccoli in legno e un cappello a punta.
Il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, si festeggia scambiandosi regali e mangiando dolci: è il giorno in cui i re Magi venuti dall’Oriente portano oro, incenso e mirra in dono a Gesù. Tra i Paesi dove questa tradizione è molto sentita ci sono l’Italia, in particolare le regioni del centro e del sud dove si organizzano cortei e sfilate in costume, e la Spagna dove i re Magi sfilano per le strade principali e transennate delle città a cavallo, sui carri o a piedi per portare i doni ai bambini.
Ci sono anche i Paesi ortodossi, come la Russia, dove il Natale si festeggia il 7 gennaio, secondo l’antico calendario giuliano. Nelle principali chiese si celebra con preghiere, salmi e le suggestive Krestnyu Khod, processioni con luminarie, fiaccole e le sacre icone. Termina il Natale la funzione solenne del Patriarca di Mosca e della Russia, Cirillo I, nella cattedrale del Cristo Salvatore, vicino al Cremlino.
Chi segue i riti armeni festeggia, invece, il 19 gennaio, anche se, adeguandosi ai riti cristiani, Garante Baba, il Babbo Natale armeno, porta i regali ai bambini la sera del 5 gennaio, mentre il 6 s’imbandiscono le tavole per ospitare, come nelle migliori tradizioni, amici e parenti. Soltanto nella chiesa armena di Gerusalemme, dove si festeggiano i tre riti – cristiano, armeno e ortodosso – il Natale cade secondo il calendario giuliano, il 19 gennaio.
Ovunque i simboli che uniscono tutte le tradizioni restano l’albero decorato, i mercatini ricchi di doni e di cibo, presenti nelle grandi città e nei piccoli borghi di montagna, e i canti religiosi: l’addobbo dell’albero per le feste è un rito nato in Francia alla fine del Settecento, mentre la prima canzone natalizia risale al 1818. Era Stille Nacht, tradotta in italiano Astro del ciel, e venne cantata in una chiesa di Oberndorf, nel Salisburghese austriaco. Più antica, invece, è l’arte di decorare porte e finestre con edera, agrifoglio e vischio, nata in epoca vittoriana in Gran Bretagna, proprio quando si diffuse l’abitudine di appendere un ramo di vischio in casa, sotto il quale darsi un bacio portava fortuna. In Austria, in Germania e nel nordest d’Italia si decora la corona dell’Avvento con nastri, statuine, dolci e quattro candele che rappresentano le quattro domeniche precedenti il Natale. Tra gli alberi più belli e famosi da ammirare ci sono quelli storici di Londra, a Trafalgar Square, dove ogni dicembre svetta un gigantesco albero decorato con tantissime luci e colori. Anche quello di New York è famoso e molto amato: svetta nel Rockfeller centre e la sua accensione viene accompagnata da una concerto di star americane. Splendente e affascinante è quello di Praga, circondato dal celebre mercatino di Natale e incastonato tra gli antichi palazzi del centro. Il più grande del mondo, infine, è quello di Gubbio, adagiato sulle pendici del monte Ingino che sovrasta la città medioevale, con oltre 300 sorgenti luminose collegate da 8.500 metri di cavi elettrici.
La tradizione di allestire presepi, che rappresentano la nascita di Gesù, è molto antica e il primo a usare statue per raccontare e celebrare la nascita divina fu nel 1223 Francesco d’Assisi; la tradizione poi divenne popolare e si diffuse in particolare nel Regno di Napoli nel XVI secolo. Qui si radicò e ancor oggi, oltre alle statuette classiche della santa famiglia, dei re Magi, dei pastori e dei figuranti dei mestieri, si usa la rappresentazione, spesso caricaturale, di personaggi famosi dello spettacolo, della politica e dello sport. A San Gregorio Armeno, la strada partenopea nella quale sono stati creati i più famosi presepi del mondo, ogni anno si rinnova l’amore per quest’arte: la via è piena di piccole botteghe ricavate dal pianterreno di vecchi palazzi, dove sono in vendita pezzi originali, lavorati artigianalmente.
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Natale in Liguria, la campagna parte last minute

Cinque Terre, Liguria.

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Parte last minute, dal 14 al 20 dicembre, la campagna media nazionale per promuovere le Vacanze di Natale in Liguria. “La Liguria ha un’enorme potenzialità turistica, anche invernale, per tradizione e per posizione geografica e può attirare in un posto sicuro le famiglie” ha spiegato il presidente della Regione Giovanni Toti. “Con questa campagna ci rivolgiamo a chi vuole trascorrere qualche giorno sereno durante queste vacanze di Natale”.
“Abbiamo coinvolto le principali associazioni di categoria che stanno lavorando intensamente affinché ci sia un’offerta importante, variegata e che attragga nuovamente verso la Liguria quei flussi turistici perduti negli anni. L’obiettivo è dare alla nostra straordinaria regione una prospettiva diversa, ancora inedita dal punto di vista turistico, valorizzando le tante iniziative legate al Natale, da Ventimiglia a Sarzana” ha dichiarato l’assessore al Turismo Giovanni Berrino”. L’obiettivo è destagionalizzare il turismo in Liguria, proponendo anche l’entroterra e la tradizione agroalimentare.
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Natale a Montreux, tra mercatini e St. Claus

''Bonsoir les enfants, les petites et les grands. Je descend de la montagne pour distribuer des cadeaux et pour vous présenter mes amis rennes''. Sospeso nel cielo con la sua slitta luminosa, la barba bianca e l'inconfondibile tuta rossa, quest'anno Babbo Natale parla decisamente francese, tra gli sguardi incantanti della folla di bimbi, piccoli e grandi, che restano a guardalo testa all'insù. È la magia del mercatino di Montreux Noel, sulle rive del lago Lemano, tra le vette innevate delle Alpi svizzere nel Cantone di Vaud. Un appuntamento che ogni anno, da 21 edizioni, fino al 24 dicembre attira più di mezzo milione di visitatori, con 150 artigiani e altrettanti piccoli chalet in legno, tra addobbi, idee regalo, spettacoli, concerti e, ovviamente, tanta cioccolata, in mille varietà e forme sorprendenti, come le chiavi inglesi al fondente o i martelli pralinati.
''A conquistare - conferma il direttore del mercato Yves Cornaro - è l'atmosfera unica del Natale, ma anche la possibilità di assaggiare tante specialità gastronomiche tipiche di questa zona''. Primo fra tutti, il formaggio, sovrano assoluto de la Fondue, da gustare, ad esempio, nel ristorante-baita La Poya, ma anche i Brezel o la carne secca. Scaldandosi con un te al rum o un vin brulè al Villaggio dei Boscaioli, si può poi ammirare il panorama sul lago dalla ruota panoramica o spingersi fino al Mercatino dell'usato, dove vendere e acquistare rarità.
''Quest'anno poi - prosegue Cornaro - abbiamo un ospite d'onore come l'Ungheria'', presente con uno chalet di creazioni dell'arte folcloristica dell'entia Matyò, piatti tipici come il Goulash e un intero fine settimana dedicato (12-13 dicembre). ''Ma soprattutto - dice il direttore - per la prima volta abbiamo creato un giardino magico con 21 installazioni luminose accese sin dal tramonto, tutte sul tema del Natale''. Ecco allora che ci si ritrova a passeggiare nel tunnel di neve o a cantare jingle natalizi tra pacchi giganti e selfie con il mega Babbo Natale tutto di luci. Per quello ''vero'', provate a fare un salto al Santa's Post office e alla sua fabbrica di candele. Oppure scrivete un desiderio su un foglietto da appendere nella Casa dei desideri La Redoute: solo lo scorso anno ne hanno lasciati più di 20 mila. Tutti esauditi, assicurano al mercatino, almeno per chi è stato buono. Ma attenzione, controllate l'orologio o perderete l'appuntamento, perché Babbo Natale tre volte al giorno scende dalle montagne e con la sua slitta volanre illuminata arriva a salutare chi lo aspetta.
Non vi basta? E allora andate voi a trovare lui, lassù, a duemila metri, sui Rochers-de-Naye, con il trenino a cremagliera che si inerpica nel bosco fino a entrare nel magico mondo di St. Claus. La partenza è proprio dalla stazione di Montreux (pacchetti in convenzione anche con FS dall'Italia) e sotto la neve che fiocca, tra panorami mozzafiato, concedetevi una prima sosta a Caux, il Villaggio di Babbo Natale, tra animali, laboratori per bimbi e giochi in materiali riciclati. Poi si sale ancora, fino a Rochers de Naye, in estate regno delle marmotte, in inverno paradiso immerso nella neve.
Un lungo tunnel illuminato di stelle, qualche orso polare bianco da salutare ed ecco la grotta di Babbo Natale, pronto a incontrare i bimbi e raccogliere letterine e desideri. ''Sei stato bravo?'', chiede a ognuno con il suo barbone bianco. C'è chi risponde sicuro di ''si'', chi tace un po' in soggezione, ma nessuno rinuncia alla missione. Per ricevere i regali, però, spiega Babbo Natale, bisogna risolvere prima la caccia al tesoro, trovando tutti i timbri da collezionare su uno speciale attestato. E allora via, prima dalla bella aiutante Camille, in attesa accanto al camino nello studio di St. Claus tra librerie e amici pinguini, poi giù nella conigliera e ancora su nella camera da letto di Babbo Natale. E per un'esperienza davvero unica, si può anche rimanere a dormire in una delle stanze dello stesso corridoio o passare una notte in una yurta privata, ad attendere che con il suo pancione rosso sia proprio lui quest'anno a portarvi i regali.
Info: www.montreuxnoel.com e www.goldenpass.ch
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Al Mercatino di Bolzano arriva un "Natale di libri"

Non solo profumo di cannella e abete, non solo vin brulé, presepi e candele. Quest'anno al mercatino di Natale di Bolzano, che festeggia la 25/a edizione, brilla la luce dei tantissimi volumi bestseller italiani e tedeschi e dei loro autori che animano la manifestazione un "Natale di libri".


    Vicino alle tradizionali casette, che ospitano prelibatezze gastronomiche, decorazioni e artigianato, c'è una libreria che sembra un vero salotto in cui sono in vendita in titoli degli autori invitati. Il programma con tutti gli appuntamenti, in corso fino al 26 dicembre, è consultabile suwww.mercatinodinatalebz.it.


    Tra coloro che interverranno Susanna Tamaro, Claudio Magris, Gian Antonio Stella, Vittorio Feltri, Marcello Simoni, Mario Giordano, Elisabetta Gnone, Silvia Zucca, Edoardo Raspelli che presenterà la figlia Simona, Mauro Corona, Giovanni Maria Vian, Stefano Lorenzetto, Lilli Gruber, Micaela Jary e Kurt Lanthaler.
   
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Matera 2015, i Sassi 'set' del Presepe e c'è anche Ben Hur

Un "set" unico, quello dei Sassi di Matera, un presepe vivente lungo cinque chilometri e animato da 300 figuranti, un omaggio al grande cinema di "Ben Hur", "Il Vangelo secondo Matteo" e "The Passion" con l'arredo scenografico di Cinecittà Studios. E' tutto pronto nella città Capitale europea della Cultura 2019 per la sesta edizione del Presepe vivente. I primi cinque appuntamenti sono programmati dal 4 all'8 dicembre, nel formato "maxi" (ingresso cinque euro), con il percorso dal Sasso Barisano al Sasso Caveoso. La seconda versione - il 13, 19 e 20 dicembre e l'1-2-3 gennaio - andrà in scena, solo nel Caveoso, su un percorso di 1,5 km (ingresso tre euro): il presepe vivente del visit-attore "l'altra grande novità di quest'anno. Sarà possibile - spiegano gli organizzatori - affiancare i figuranti delle Pro Loco diventando un 'visit-attore', indossando gli abiti di scena ed entrando a far parte del presepe nelle vesti di un soldato, un pastore, un popolano, un fabbro o un sacerdote del tempio". Quest'anno il tema del presepe nei Sassi sarà la "Famiglia", con i 300 figuranti (tra cui il Gruppo Storico Romano) che ricreeranno l'atmosfera di duemila anni fa, sotto il controllo romano. Le Pro Loco di Crispiano (Taranto), Rionero in Vulture, Barile e Palazzo San Gervasio (Potenza) realizzeranno le scene dell'Annunciazione, della Natività, degli antichi mestieri, della corte di Erode e della Visitazione. Dal 4 all'8 dicembre, grazie al materiale di arredo scenografico messo a disposizione da Cinecittà Studios, sarà inoltre reso omaggio ad alcune famose opere cinematografiche come "Ben-Hur" di William Wyler (1959), "Il Vangelo Secondo Matteo" di Pierpaolo Pasolini (1964), "Gesù di Nazareth" di Franco Zeffirelli (1977), "La passione di Cristo" di Mel Gibson (2004) e "Nativity" di Catherine Hardwicke (2006). Pasolini, Gibson e Hardwicke, con le loro pellicole, hanno contribuito a far conoscere al mondo la bellezza di Matera, scelta, non a caso, l'anno scorso come set hollywoodiano del remake di "Ben Hur". Gli organizzatori hanno poi annunciato che il 3 gennaio sarà una giornata speciale dedicata all'integrazione e all'abbattimento delle barriere architettoniche: ai visitatori disabili, insieme ai loro accompagnatori, sarà garantito l'accesso gratuito. Ci sarà, come di consueto, spazio per i prodotti tipici locali, e alla fine di un lungo mese nello straordinario scenario dei Sassi, una parte del ricavato - fanno sapere dall'organizzazione - sarà devoluto al Comune di Matera per le politiche sociali.
ansa

Matera 2015: dal 4 all'8 dicembre presepe vivente nei Sassi

La "magia" della riproduzione dei luoghi della Nascita di Gesù negli antichi rioni "Sassi" di Matera - già tanto sperimentata dal cinema - si ripeterà quest'anno dal 4 all'8 dicembre, in occasione della sesta edizione del presepe vivente, iniziativa per la quale gli organizzatori puntano ad avere 60 mila visitatori (lo scorso anno furono 32 mila). Una delle novità più interessanti riguarda gli spettatori: 200 di loro potranno indossare abiti di scena ed "entrare" nelle scene.
ansa

Natale a Stoccolma in Svezia

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Natale a Stoccolma

Passeggiando nei vicoli medievali della Città vecchia (Gamla Stan), quartiere storico di Stoccolma, con il rumore della neve che scricchiola a ogni passo, ti sembrerà di vivere nel libro di Charles Dickens “Canto di Natale”. Le campane suonano a festa e i vicoli e le stradine si aprono sulle piazze in cui vengono allestiti i secolari mercatini di Natale. Nell’aria si respirano i profumi inebrianti di caldarroste, biscotti allo zenzero e vino speziato caldo e i banchi dei mercatini sono zeppi di decorazioni natalizie tradizionali, giocattoli realizzati a mano e artigianato locale. Lo shopping natalizio a Stoccolma è come quello delle favole.
  • View over Skeppsbron, Stockholm
  • Christmas time in Gamla Stan (Old Town), Stockholm
  • Christmas time in Gamla Stan (Old Town), Stockholm
  • Christmas at Skansen in Stockholm
  • Christmas market in Gamla Stan/Old Town, Stockholm
  • Christmas market in Gamla Stan/Old Town, Stockholm
  • Lucia at Gustav Vasa church in Stockholm
  • Swedish Christmas Buffé at Grand Hôtel, Stockholm
  • Riddarfjärden in Stockholm
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Mercatini di Natale

Storicamente, Skansen è la meta ideale per gli amanti dei tradizionali mercatini di Natale, un museo all’aperto dove puoi creare candele uniche, cuocere il pane e osservare i maestri artigiani al lavoro. Se preferisci aggiungere un tocco reale, visita i mercatini della Città vecchia (Gamla Stan), dove si trova il Palazzo Reale(Kungliga Slottet).

Tante cose da fare

A Stureplan puoi acquistare regali di lusso e vedere le bellissime luminarie. Non lasciarti sfuggire le decorazioni natalizie delle vetrine del grande magazzino più glamour di Stoccolma, NK (Nordiska Kompaniet) in Hamngatan. Se sei in città il 13 dicembre, partecipa a uno dei concerti di S. Lucia organizzati nella maggior parte delle chiese. Fai una pausa nel mercatino di Natale di Kungsträdgården, nel cuore del quartiere dello shopping, oppure vai a pattinare sul ghiaccio. Assaggia i pepparkakor (biscotti allo zenzero) imbevuti nel glögg caldo (vino speziato) oppure concediti un lussekatt (brioche allo zafferano), dolce tradizionale del Natale, durante una pausa caffè (fika), l’istituzione svedese per eccellenza.

Lo julbord di Stoccolma

Nel periodo di Natale, puoi gustare lo julbord (buffet di Natale) nei ristoranti più rinomati, ma due di questi sono famosi per lo stile esclusivo di Stoccolma: lo sfarzoso Operakällaren, al piano terra del Teatro dell’opera di Stoccolma, e ilGrand Hôtel, frequentato da VIP e facoltosi di Stoccolma.

Julbord in riva al mare

Se ami l’avventura, prendi il traghetto per le isole di Fjäderholmarna, molto amate dagli abitanti di Stoccolma, e gusta lo julbord del ristorante Fjäderholmarnas Krogcon vista sull’arcipelago e le luci della città. Pura magia. Se vuoi goderti un’atmosfera unica a bordo, prenota una crociera con buffet nel periodo di Natale.

Quando?

Da fine novembre a Natale.
fonte: http://www.visitsweden.com/