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Da 4 a 10 ottobre Michelangelo-Infinito

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ROMA - Dopo il successo di Caravaggio - l'Anima e il sangue e dagli stessi produttori, un'altra grande produzione cinematografica sta per approdare sul grande schermo: dal 4 al 10 ottobre arriva al cinema Michelangelo - Infinito, il nuovo film d'arte dedicato al genio dell'arte universale Michelangelo Buonarroti e alle sue opere immortali ed 'infinite'.

    Una produzione originale Sky con Magnitudo Film. Un progetto realizzato con la collaborazione dei Musei Vaticani e di Vatican Media, con il Riconoscimento del Mibact - Direzione Generale Cinema, in collaborazione con il Consiglio Regionale della Toscana, con il Patrocinio del Comune di Firenze e del Comune di Carrara. Media partner Rtl 102.5.
    A dare il volto a Michelangelo Buonarroti è Enrico Lo Verso (Il ladro di bambini, Lamerica, Così ridevano, I Miserabili, Maltese - Il Romanzo del Commissario, Raffaello - il Principe delle Arti). Giorgio Vasari è Ivano Marescotti (Johnny Stecchino, Raccontami, Hannibal, Cado dalle nubi, A casa tutti bene).
    Il film traccia un ritratto avvincente e di forte impatto emotivo e visivo dell'uomo e dell'artista Michelangelo di pari passo con il racconto cinematografico della sua vasta produzione artistica, tra scultura, pittura e disegni, con spettacolari riprese in ultra definizione (4K HDR) e da punti di vista inediti ed esclusivi, cui si aggiungono ricostruzioni sorprendenti attraverso evoluti e sofisticati effetti digitali.



Cine40, viaggio a ritroso nel cinema


ROMA - Da Ti conosco, mascherina! a Ladri di biciclette, da Gioventù perduta a Roma città aperta, da Sciuscià a L'onorevole Angelina, da Riso amaro a I due orfanelli. Al Palazzo delle Esposizioni di Roma riprende il viaggio a ritroso nel tempo attraverso i decenni del grande cinema italiano e, dopo lo straordinario successo di Cine70, Cine60 e Cine50, dal 9 novembre saranno protagonisti gli anni '40, con una serie di capolavori firmati da maestri come De Sica e Rossellini, Germi e De Santis, Visconti e Blasetti. Promossa da Azienda Speciale Palaexpo e Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, Cine40 (dal 9 novembre al 17 dicembre) permetterà agli spettatori di ogni generazione di riscoprire sul grande schermo uno dei periodi più drammatici e insieme creativi della nostra storia, con 36 film riproposti rigorosamente in pellicola 35mm e a ingresso libero fino a esaurimento posti. La rassegna inizierà esplorando i titoli più interessanti del cinema del periodo bellico, in gran parte schiacciato da scialbe pellicole d'evasione e film di propaganda imposti dal regime, ma capace anche di commedie irresistibili come quelle di Camerini e del giovane De Sica (Teresa Venerdì) e delle prime prove di autori di genio come Rossellini e Visconti (Ossessione), senza dimenticare outsider come Mario Soldati (Piccolo mondo antico), Renato Castellani (Un colpo di pistola) o Eduardo De Filippo, che nel '43 esordisce alla regia con Ti conosco, mascherina!.
    Con la fine della guerra esplode la rivoluzione neorealista, protagonista del programma con alcuni dei capolavori che fecero conoscere il cinema italiano in tutto il mondo, da Roma città aperta a Sciuscià, da Ladri di biciclette a La terra trema. Ma in quegli anni brillano anche l'epica popolare di Riso amaro di De Santis e l'indagine sociale di Pietro Germi (Gioventù perduta), mentre la commedia rifiorisce grazie a interpreti come Totò (I due orfanelli) e registi come il Luigi Zampa de L'onorevole Angelina con protagonista una formidabile Anna Magnani, destinata a diventare il volto più emblematico di questa stagione.

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Settembre di eventi lungo la strada del vino e dei sapori

TRENTO - Parte la vendemmia nelle valli trentine e le città e i borghi di montagna si preparano a ospitare eventi e feste. Si aprono le cantine e le distillerie per visite guidate e degustazioni in attesa di festeggiare la vendemmia.
A Trento il 15 settembre, a partire dalle ore 17, si svolge una rassegna che quest’anno compie 10 anni: Doc-Denominazione di origine cinematografica (www.tastetrentino.it/DOCcinema), che unisce la passione per il cinema a quella per i vini regionali. Per le vie del centro e tra i palazzi nobili di Trento - città ricca di storia e di arte, crocevia di culture europee - si fanno degustazioni di prodotti enogastronomici, si visitano le cantine e al Teatro Sociale di piazza Cesare Battisti si assiste sotto le stelle alla proiezione di un film dedicato alla storia del cinema, rigorosamente con un calice di grappa trentina da degustare. In ogni piazza e in ogni palazzo del capoluogo viene presentato un vino tipico del Trentino, creando così un viaggio virtuale attraverso le zone enologiche più importanti del territorio: dalla Valle dei Laghi con il Vino Santo alla Piana Rotaliana con il Teroldego, dalla Vallagarina con il Marzemino alla Valle di Cembra con il Müller Thurgau, fino alle colline del capoluogo con il Trentodoc.
Oltre agli ottimi prodotti gastronomici a Palazzo Firmian si degusta il Teroldego Rotaliano, a Palazzo Lodron il Marzemino, a Palazzo Thun e nella Torre Mirana si beve Müller Thurgau, a Palazzo Roccabruna il Trentodoc e al castello del Buonconsiglio viene presentato il Vino Santo. A ogni tappa, inoltre, c’è la possibilità di fare visite guidate per scoprire la storia e le curiosità di ogni palazzo e di assistere a concerti di musica folcloristica.
Punto di riferimento per la storia enologica regionale è Palazzo Roccabruna, prestigiosa sede dell’enoteca provinciale del Trentino e vetrina delle eccellenze enologiche locali. Qui si visitano sale piene di storia delle antiche famiglie nobiliari e si degustano le prelibatezze trentine dello chef Marcello Franceschi del famoso ristorante Al Forte Alto di Nago: dalla spuma di trota al fil di fumo ai ravioli di pasta all’uovo e farina di canapa ripieni di lavarello del Garda. La manifestazione termina nella centralissima piazza Cesare Battisti dove, dopo un brindisi conclusivo a base di grappa trentina, si assisterà alla proiezione del film.
La rassegna è un’ottima occasione per passeggiare tra le strade e le piazze di Trento, fermarsi nei suoi ristoranti storici come la raffinata Osteria Le Due Spade, Ai Tre Garofani e Ristorante al Vò; scoprire le cantine e le distillerie della zona e fare escursioni nei dintorni, sempre all’insegna del buon vino e del cibo regionale.
Tra le visite, assistite e organizzate dalla Strada del vino e dei sapori (www.stradavinotrentino.com), ci sono luoghi incantevoli immersi nella natura come il lago di Toblino, dove si cammina con la brezza del lago di Garda fino alla centrale idroelettrica di Santa Massenza, l’impianto più potente del Trentino, scavato nella roccia a 600 metri di profondità. E’ un edificio considerato storico, realizzato dall’architetto Giovanni Muzio, dove si fanno interessanti visite guidate. Salendo un in alto si arriva nel piccolo paese di Santa Massenza, il comune italiano con la più alta concentrazione di distillerie di grappa; qui si visitano le cantine storiche come Casimiro o Maxentia, dove si degustano grappe di Nosiola e di Vino Santo oltre a un vino passito prodotto nella Valle dei Laghi. Si prosegue, poi, lungo una stradina panoramica che costeggia il lago fino al castello di Toblino, un luogo incantato, circondato dall’acqua dove l’atmosfera è fiabesca: si narra, infatti, che il luogo fosse anticamente abitato da fate, a cui venne dedicato un tempietto. Da 50 anni il castello ospita un ristorante panoramico dove si degustano piatti regionali e si bevono ottime etichette di vino trentino.
Un’altra escursione nei dintorni di Trento è la Piana Rotaliana, che Cesare Battisti nel 1905 definì “il giardino vitato più bello d’Europa”, da scoprire in sella a una bicicletta: si attraversano dolci pendii ricoperti di vigneti e punteggiati da masi dove l’ospitalità è sacra. Maso Poli, nato nel 1700 e gestito da 3 sorelle vignaiole della famiglia Togn, è una cantina ristrutturata e panoramica, un balcone sulla Val d’Adige. C’è anche il Molino dei Lessi, dove si produce uva Johanniter biologica. Pedalando si arriva alla Trattoria Vecchia Sorni, dove lo chef Lorenzo Callegari propone un ottimo sformatino di comede, spinacio selvatico con fiori di Calendula e formaggio della Val di Bresimo. Qui, come nei masi della zona, si può bere un ottimo Teroldego, il vino principe della Piana Rotaliana. Nei primi tre giorni di settembre si terrà il Settembre rotaliano con mostre, passeggiate, menu speciali e degustazioni (www.settembrerotaliano.it).
Dal 2 settembre fino al primo ottobre si svolge la manifestazione VendemmiAmo, con visite guidate alle cantine , picnic tra i vigneti e degustazioni. Infine, poco fuori Trento, assolutamente da non perdere è l’escursione a Mezzocorona dove si visita Palazzo Martini, storico edificio nobiliare risalente alla seconda metà del XVII secolo, e dove si prende la funivia per scoprire un piccolo angolo di paradiso: si sale fino a un luogo incantato dove non esistono auto né moto e dove c’è solo un albergo; qui, a 887 metri d’altezza, si trova il vigneto di Nadia, una giovane trentina che ha scelto di coltivare uve di Pinot nero e bianco e Chardonney e che a novembre produrrà le prime bottiglie di spumante. Vive in una ex riserva di caccia e abita in una casa del 1772 dove offre un ottimo strudel tradizionale. 
Durante le escursioni è possibile alloggiare in accoglienti masi o in agritur che producono ottimi vini da degustare e da comprare: maso Cobelli, a Sorni, e Maso Grener, a Lavis.

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Esordio per IL cinema d'estate agli Uffizi

FIRENZE - Cinema all'aperto, per la prima volta nella storia di Firenze, al Piazzale degli Uffizi. Dal 26 giugno al 19 luglio, nello spazio tra i loggiati vasariani, in un'area racchiusa in un recinto di piante, ci saranno 285 posti a sedere per assistere gratuitamente (fino a esaurimento posti) alla proiezione di grandi film d'autore della rassegna 'Apriti cinema' (inizio serate alle 22): le pellicole verranno proiettate su uno schermo di otto metri per quattro e mezzo che darà le spalle all'Arno. Ci saranno film in lingua originale con sottotitoli in italiano o inglese, titoli di vari festival, come Schermo dell'Arte, Middle East, Cinema e Donne, River To River, Florence Queer Festival, Festival dei popoli, Korea Film Fest, Nice, Festival etnomusicale, Premio Fiesole Maestri del Cinema, Balkan Florence Express, Finestra sul nord, Dragon Film Festival. Tra gli eventi speciali, la proiezione, il primo luglio, della versione restaurata di Aurora di Friedrich Wilhelm Murnau, con colonna sonora eseguita live.
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Al via Cannes 70, nuovo cinema è sfida

Cannes alza il sipario della 70/a edizione il 17/5, celebrando innanzitutto se stesso con feste e omaggi, ma anche consapevole della necessità di andare oltre la sua stessa storia, accogliendo le sfide del nuovo cinema. E' anche il primo festival del dopo strage di Nizza: potenziati tutti i controlli, con metal detector all'ingresso del Palais du festival, barriere anti sfondamento sulla strada, controlli accurati. Se l'apertura con il film fuori concorso Les Fantomes d'Ismael di Arnaud Desplechin con Marion Cotillard, Charlotte Gainsbourg, Alba Rohrwacher, Mathieu Amalric, Louis Garrel sembra appartenere al cinema di tradizione, nella selezione sono molti i film che testimoniano le nuove realtà di produzione, i colossi Netflix e Amazon, di fruizione del cinema (lo streaming), di evoluzioni tecnologiche come la virtual reality.
    Tra gli eventi il ritorno di Twin Peaks di David Lynch, 25 anni dopo, e Top of the lake di Jane Champion con Nicole Kidman.
    Splendida madrina, la nostra Monica Bellucci.
   
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In sala Raffaello, principe delle Arti 3-4-5 aprile tutto sul genio nel film in 3d prodotto da Sky

(ANSA) - ROMA, 2 APR - Il genio di Raffaello, la sua straordinaria intelligenza, la capacita' di aprirsi al nuovo per creare i capolavori assoluti dell'arte rinascimentali sono al centro del film in 3D, nelle sale cinematografiche il 3, 4 e 5 aprile, prima trasposizione cinematografica mai realizzata su Raffaello Sanzio (1483-1520). Prodotto da Sky HD (con Sky Cinema e Sky Arte), Raffaello il Principe delle Arti non solo si e' avvalso di tecnologie di realizzazione piu' avanzate, ma soprattutto propone per la prima volta sia al grande pubblico sia agli esperti la ricostruzione di opere capitali andate perdute, come la parete della Cappella Sistina prima del Giudizio Universale di Michelangelo, quando la parete dietro l'altare riuniva gli eccelsi dipinti di Perugino e dello stesso Buonarroti. Dopo il successo dei primi 3 film, Sky, Musei Vaticani e Nexo Digital, in collaborazione con Magnitudo Film, presentano il quarto film d'arte per il cinema. E' stato riconosciuto di interesse culturale dal MiBACT - Direzione Generale Cinema.
    Raffaello, il Principe delle Arti ripercorre le vicende umane e artistiche del genio urbinate, sin dalla tenera infanzia strettamente collegate, in quanto figlio di Giovanni Santi, che a Urbino, tra le capitali dell'arte e della cultura di fine '400, era tra i pittori piu' apprezzati e richiesti. A dare il volto all'artista nelle ricostruzioni storiche e' l'attore e regista Flavio Parenti, mentre Enrico Lo Verso e' il padre che lo introduce ancora bambino nella sua fiorente bottega. L'excursus storico-artistico, realizzato in gran parte con la collaborazione dei Musei Vaticani, si snoda attraverso 20 location e presenta 70 opere, di cui oltre 40 di Raffaello, fra cui le principali opere dell'artista custodite nei musei italiani ed esteri, come lo Sposalizio della Vergine, la Madonna del Cardellino, La Fornarina, La Velata, La Madonna Sistina. Un connubio tra spettacolo e arte, anche per la formula scelta dopo un anno e mezzo di attenta preparazione, vale a dire affidare il commento delle diverse fasi della formazione e dell'evoluzione dello stile dell'urbinate a tre dei maggiori esperti della sua arte: Antonio Paolucci, Vincenzo Farinella, Antonio Natali

#Rio2016 Dizionario del Turismo Cinematografico le Olimpiadi e il Cinema

Augurandoci che le voci circolanti in questi giorni riguardo la pulizia etnica delle strade di Rio da parte della polizia nei confronti dei bambini di strada (veri e propri omicidi gratuiti a danni di minori!) siano solo leggende metropolitane (però qualche anno fa, durante gli Europei di Calcio in Ucraina, fu accertata come autentica la strage di cani randagi!) e che lo sport sia considerato come merita (una manifestazione di amore e fratellanza, e già gli atleti libanesi a quanto pare non lo capiscono visto il rivoltante episodio del bus del quale si parla da giorni!) noi del Dizionario del Turismo Cinematografico tenteremo di parlare dell’argomento esibendo varie scalette: 1) Analisi documentaristica della manifestazione 2) Facciamo il punto: “Quante volte il Cinema si è occupato di Olimpiadi?” 3) Le location.

Ma ora cominciamo il nostro avventuroso (e spero commovente!) viaggio:

Storia delle Olimpiadi

Il termine “Olimpiade” deriva dalla città di Olimpia, in Grecia, dove si svolgevano le Olimpiadi dell’antichità in occasione di feste religiose (storicamente dal 776 a.c. al 393 d.c. In tutto si tennero 292 edizioni di Giochi Olimpici). Ma come ebbe origine tutto ciò? L’origine degli antichi Giochi olimpici si è persa, anche se esistono molte leggende. Il primo documento scritto che può riferirsi alla nascita delle Olimpiadi parla di una festa con una sola gara: lo Stadion. Da quel momento in poi tutti i Giochi divennero sempre più importanti in tutta l’antica Grecia. Successivamente altri sport si aggiunsero alla corsa e il numero di gare crebbe fino a venti, e duravano sette giorni. Le Olimpiadi avevano anche un’importanza religiosa, in quanto si svolgevano in onore di Zeus, re degli Dei. I vincitori delle gare venivano fatti oggetto di ammirazione e immortalati in poemi e statue, e fregiati di una corona di ulivo. I Giochi si tenevano ogni quattro anni e il periodo tra le due celebrazioni divenne noto come Olimpiade; i Greci usavano questa suddivisione per il computo degli anni. Per tutta la durata dei giochi venivano sospese le ostilità in tutta la Grecia: questa tregua era chiamata Ekecheiria. La partecipazione era riservata a greci maschi liberi, che potessero vantare antenati greci. La necessità di dedicare molto tempo agli allenamenti permetteva solo ai membri delle classi più facoltose di prendere in considerazione la partecipazione. A differenza dei Giochi Olimpici Moderni, solamente uomini che parlavano greco potevano partecipare alle celebrazioni. Si consideravano giochi “internazionali” poiché i partecipanti provenivano dalle varie città stato della Grecia, ed anche dalle colonie. I Giochi persero gradualmente importanza con l’aumentare del potere romano in Grecia: all’inizio furono benvoluti e aperti anche a Romani, Fenici, Galli e altri popoli sottomessi (Nerone, ad esempio, aprì un enorme edizione dei giochi a Roma in cui tutti gli atleti dell’Impero Romano poterono partecipare, lui compreso), ma quando il Cristianesimo divenne la religione ufficiale dell’Impero Romano i Giochi olimpici vennero visti come una festa “pagana”, e nel 393 d.c. l’imperatore Teodosio 1°, assieme al Vescovo di Milano Ambrogio, li vietò, ponendo fine a una storia durata oltre mille anni. Oltre ai Giochi di Olimpia si disputavano altre competizioni religiose: i Giochi Pitici in onore di Apollo a Delphi, quelli Nemei a Nemea in onore di Zeus; quelli Istmici in onore di Poseidone e del Dio Palemone presso l’Istmo di Corinto e i Giochi Panatenaici ad Atene. Dopo quasi 15 secoli di interruzione, nel 1896 Pierre De Coubertin ristabilì i Giochi Olimpici cambiando un bel po’ di regole (potevano partecipare atleti di tutto il mondo, le olimpiadi si svolgevano in nazioni sempre diverse e dal 1900 potevano partecipare anche le donne, per fare un esempio). Riguardo alle Olimpiadi dell’Antichità il cinema fa accenni nei Peplum, soprattutto degli anni ’60, ma il vero e proprio film dedicato a loro mi pare sia solo ASTERIX ALLE OLIMPIADI. Nel corso del 20° secolo sono stati creati diversi tipi di Olimpiade. Vediamoli un attimo: Olimpiadi Estive (conosciute semplicemente come “Olimpiadi”. Quella di Rio 2016 è, appunto, una Olimpiade Estiva), Olimpiadi Invernali, ParaOlimpiadi (si svolgono pochi giorni dopo le Olimpiadi Ufficiali e sono svolte da atleti con handicap fisici), Olimpiadi degli Scacchi, Olimpiadi Scientifiche. Queste ultime, svolte da studenti delle Scuole Medie Superiori, si dividono, a loro volta, in: Olimpiadi di Astronomia, Olimpiadi di Biologia, Olimpiadi di Chimica, Olimpiadi di Scienze della Terra, Olimpiadi di Informatica, Olimpiadi di Matematica e Olimpiadi di Fisica. Poi ci sono le Olimpiadi Universitarie, conosciute come Universiadi, riservate agli studenti universitari di tutto il Mondo, che hanno le stesse discipline sportive delle Olimpiadi Ufficiali (sia Estive che Invernali). Quelle citate sono, naturalmente, le Olimpiadi Internazionali. Ultimamente il termine “Olimpiade” viene usato anche per Giochi (non Internazionali) creati sul momento per manifestazioni come Festival, Campionati, Tornei, etc… Per questo motivo voglio ricordare anche gli onesti “Giochi Senza Frontiere”, manifestazione annuale estinta simile ad una sorta di simpatica Olimpiade Estiva, con giochi pure da spiaggia, che non utilizza ipocritamente il termine “Olimpiade” nel titolo ed ha il merito (o il demerito, a seconda dei casi) di aver ispirato altri Giochi in tutto il Mondo (ricordiamo quelli mostrati nel programma “Mai dire Banzai” o il recente “Wipeout”). Delle Olimpiadi Scientifiche Studentesche più che il cinema vero e proprio se ne è occupato molto (e non poteva essere altrimenti) il telefilm horror vacui (tra questi ricordo una puntata di BEVERLY HILLS 90210) e la letteratura minimalista americana degli anni ’80.

Dizionario del Cinema Olimpionico (film e qualche location)

FRATELLI DEL NUOTO (1920)

Le Olimpiadi del 1920 viste dalle gare di nuoto.

OLYMPIA- APOTEOSI DI OLIMPIA (1936/1938)

Celebre film di propaganda nazista realizzato con enormi e innovativi mezzi tecnici per celebrare le Olimpiadi del 1936. Recentemente (2014) una proiezione nella Bibliomediateca di Chivasso (To) ha causato polemiche. Le location del film attualmente sono in stato di abbandono.Il Villaggio Olimpionico di Berlino, location delle Olimpiadi del 1936 viste nel film OLYMPIA- APOTEOSI DI OLIMPIA (1936/1938) allo stato attuale (abbandonato).




PRELUDIO ALLE OLIMPIADI (1956)

Film sulla preparazione alle Olimpiadi Invernali del 1956.

LA GRANDE OLIMPIADE (1960)

Documentario Mondo sulle Olimpiadi di Roma del 1960,

LE OLIMPIADI DEI MARITI (1960)

Durante le Olimpiadi di Roma del 1960 alcuni ragazzi pensano di tradire le consorti con belle turiste venute a seguire la manifestazione sportiva. Cast di mattatori guidati da Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi in forma smagliante!

ACCADDE IN ATENE (1962)

Rievocazione di un evento reale (un pastore greco che allenandosi solo poco tempo prima riesce a primeggiare nel podismo) avvenuto durante le Olimpiadi di Atene del 1896.

LE OLIMPIADI DI TOKYO (1965)

Documentario Mondo sulle Olimpiadi di Tokyo del 1965.

21 ORE A MONACO (1976)

Cronaca dell’attentato terroristico nel quale persero la vita alcuni atleti israeliani durante le Olimpiadi di Monaco del 1972.

MOMENTI DI GLORIA (1981)

Probabilmente il più celebre tra i film dedicati alle Olimpiadi (questa volta quelle del 1924).

Memorabile e ormai nel cuore di tutti il celebre motivo musicale di Vangelis diventato sigla ufficiale dell’Olimpiade.

Tutta la retorica e il romanticismo del grande Hugh Hudson in un vero e proprio capolavoro. Nello stesso anno il regista dedicherà, insieme ad un altro maestro di retorica mista a romanticismo (sua maestà Gualtiero Jacopetti del quale in questi giorni ci sono le celebrazioni per il 5° anniversario della scomparsa!), il suo spirito sportivo ad un altro film (stavolta documentaristico) sull’argomento sport pulito/sogno dal titolo FANGIO- UNA VITA AI 300 ALL’ORA, biografia di Juan Manuel Fangio, il più grande campione automobilistico che sia mai esistito.MOMENTI DI GLORIA. Location Cambridge College, Inghilterra.

MOMENTI DI GLORIA. Location: Il cimitero di Saint Bean, Fowlis Westel. Perth & Kinross, Inghilterra.MOMENTI DI GLORIA. Location: Saint Trinity, Eton College, Eton, Berkshire Inghilterra.

MOMENTI DI GLORIA. Location: La spiaggia di West Sands Beach, Saint Andrews, Inghilterra.

16 GIORNI DI GLORIA (1986)

Film ambientato durante le Olimpiadi di Los Angeles del 1984.

SPADA DI GIDEONE (1986)

Un altro film sul massacro degli atleti israeliani da parte dei terroristi di Settembre Nero alle Olimpiadi di Monaco del 1972.

COOL RUNNINGS- 4 SOTTOZERO

Film ambientato alle Olimpiadi Invernali di Calgary 1988.

UN GIORNO A SETTEMBRE (1999)

Altro film sui fatti tragici di Monaco 1972.

MUNICH (2005)

Ed ecco l’ennesimo film sulla tragedia avvenuta alle Olimpiadi di Monaco 1972, stavolta realizzato da Steven Spielberg con mezzi tecnici elevati e molto denaro in produzione che gli ha permesso di girare in varie location (oltre quelle conosciute anche Malta). Presa di posizione pacifista ma accusata da qualcuno di ambiguità. Alla vostra visione l’ardua sentenza!!!

Sulle riprese a Malta vi giriamo al bel dossier realizzato dalla nostra collaboratrice tecnica Paola Lehava.

ASTERIX ALLE OLIMPIADI (2008)

Uno sguardo divertente (come consuetudine dei film della serie) alle Olimpiadi dell’antichità.

LONDON CALLING (2012)

Documentario sulle Olimpiadi di Londra 2012.

RACE- IL COLORE DELLA VITTORIA (2016)

Le Olimpiadi di Berlino del 1936 viste dagli occhi di Jesse Owens, l’atleta di colore al quale Adolf Hitler rifiutò di stringere la mano.
fonte: 12alle12.it

India: la magia di Benares "Tra la terra e il cielo"

Parlando di India, probabilmente, la maggior parte di noi penserebbe al The Millionaire del 2008 di Danny Boyle o a Il treno per il Darjeeling di Wes Anderson, più che a Mission: Impossible - Protocollo fantasma (2011) girato anche a Mumbai, nello stato del Maharashtra. Ma sono molti i film ambientati nel "Subcontinente", e non necessariamente limitati al mercato cosiddetto di Bollywood. Esempio eccellente è proprio quello di Tra la terra e il cielo di Neeraj Ghaywan distribuito dalla Cinema nelle sale italiane e girato principalmente a Benares (o Varanasi).

Una città importante e dal fascino indubbio, il capoluogo dell'omonimo stato indiano è una delle più antiche agglomerazioni urbane del mondo essendo abitata da circa 3500 anni. Ed è qui, sulla riva ovest dell'unico tratto del Gange orientato da nord a sud, che si incrociano e si mescolano le vite di vari personaggi. Una Città Sacra (per gli Induisti) testimone di storie di amore, libertà ed emancipazione, severa con coloro che giocano con le tradizioni e teatro dell'aspirazione di Deepak, Devi, Pathak e Jhonta a un futuro migliore.

"Abbiamo scelto Varanasi per girare il film perché la città è un amalgama di vita e di morte insieme - ha dichiarato il regista esordiente. - La maggior parte della gente di tutto il mondo desidera finire qui la propria vita e morire per poter raggiungere la salvezza". Ma l'amore di Ghaywan perBenares nasce da lontano - come il film, che ha avuto una lunga fase di post produzione - visto che risale al suo impegno com assistente di Anurag Kashyap per il film 'Gangs Of Wasseypur'.
"Quando ho assistito Anurag Kashyap abbiamo passato quattro mesi a Varanasi, che ha lavorato su di me in maniera magica - ha raccontato Ghaywan, - a prescindere dallo squallore, dagli stretti vicoli, ecc. La città mi ha stregato e attirato come un magnete. Semplicemente sentivo che dovevo tornare, e l'ho fatto. Davvero non so spiegare perché e come mi attirasse, ma l'ha fatto. E lo fa".

E dall'esperienza con il collega e amico, Neeraj ha tratto anche la decisione di girare il più possibile in maniera realistica, nelle vere location. Una scelta che ha già pagato - con la vittoria al Festival di Cannes del 2015 del Premio Fipresci e quello del 'Promising Future' (Prix de l'avenir) per un'Opera prima - e che promette di continuare a farlo. Intanto portando noi e tutto il pubblico italiano in un mondo fantastico, da ammirare e da scoprire. Magari andando a passeggiare per i Ghat, le piattaforme sul fiume centro della vita dei locali, o visitando il negozio di tessuti del Lucknow Chikan House e il suo toro, assistendo al rituale quotidiano della Ganga Aarti o scoprendo la magia del tempio d'oro di Kashi Vishwanath, di quello delle scimmie, il Durga Temple, e del Sankat Mochan Hanuman Temple… o cercando la pace nella vicina oasi di Dhamek Stupa.
turismo.it

Golden Globes, vince Ennio Morricone. Premiato per miglior colonna sonora, in ultimo film Tarantino

Ennio Morricone ha vinto il Golden Globe per la Miglior colonna sonora, per le sue musiche del film 'The Hateful Eight' di Quentin Tarantino.
    Il regista ha ritirato il premio al posto del compositore, che non è presente a Los Angelese, ringraziando in italiano Morricone e la moglie.
   
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Per Capodanno si brinda…al cinema

Capodanno al cinema? si può fare. Nella notte fra il 31 dicembre e il 1 gennaio, infatti, una ventina di multisale del Circuito Uci, oltre che alcune del circuito The Space, proietteranno Quo vado? , il nuvo film di Checco Zalone distribuito da Medusa in uscita nelle sale il 1 gennaio. Gli spettacoli partiranno alle 0.30, subito dopo il brindisi di inizio anno. L’ultimo film con Checco Zalone sarà poi regolarmente in programmazione in tutti gli Uci Cinemas a partire dalle ore 14 del primo gennaio.
webitmag.it

“Premio DOC Wine Travel Food”: debutta al Torino Film Festival 2014 il cinema dedicato al tema del cibo

A cura di ANDREA DI BELLA

Il Premio DOC Wine Travel Food 2014 nasce dalla collaborazione tra Gambero Rosso e Film Commission Torino Piemonte – con il patrocinio della Regione Piemonte – per valorizzare le produzioni audiovisive (corti, lungometraggi, documentari) che portano in scena l’universo del cibo.


L’obiettivo, sin dalla prima edizione della rassegna, è quello di proporsi come punto di riferimento internazionale per la cinematografia sviluppata sul tema del cibo.

Il premio anticipa il Festival Doc Wine Travel Food 2015 previsto l'anno prossimo in concomitanza conl'Expo.


L’idea di questo Premio nasce dalla convinzione che il cibo rappresenti uno degli aspetti culturali più permeanti e caratteristici al mondo e che le produzioni audiovisive siano una forma d’arte che deve essere sempre più valorizzata anche in ambiti considerati “industriali” e quindi, ad oggi, non sempre pienamente valorizzati.

La cerimonia di premiazione si è svolta presso la Sala Movie della Film Commission Torino Piemonte di via Cagliari 42 a Torino. Pellicole vincitrici, selezionate da una giuria di personalità del mondo del cinema e del settore enogastronomico, sono state: “In grazia di Dio” di Edoardo Winspeare, il corto “Via tempio Antico” di Michele Alberto Chironi e il documentario “Barolo Boys” di Paolo Casalis e Tiziano Gaia.

“In grazia di Dio” è la storia di una famiglia in un piccolo paese del Salento, ai tempi della crisi economica. La crisi distrugge storie e legami. L’unico modo per uscirne è trasferirsi in campagna, lavorare la terra e vivere con il baratto dei propri prodotti. Ricomincia un senso della vita e rinascono relazioni affettive.


“Via Tempio Antico” del regista salentino Michele Alberto Chironi, dove convivono contrapposti, nel buio, i suoni ed i rumori del rito della lavorazione del pane e il silenzio nelle strade del paese.


“Barolo Boys”, storia intensa dei figli ribelli di Langa. I produttori del Barolo, che conquistano i mercati del mondo, contrapposti alla vecchia generazione dei patriarchi, inventano una nuova comunicazione che ha cambiato in modo indelebile il mondo del vino.


Antonella Parigi, Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, Paolo Cuccia, Presidente di Gambero Rosso, Paolo Damilano, Presidente Film Commission e Ricky Tognazzi con Simona Izzo hanno premiato i vincitori.
mondodelgusto.it
 

L'Osservatore Romano e il Vaticano celebrano Pasolini "Suo il piu' bel film su Gesu'"

(AGI) - CdV, 21 lug. - L'Osservatore Romano celebra oggi con grande enfasi i 50 anni del film di Pierpaolo Pasolini "Il Vangelo Secondo Matteo", definito "un capolavoro, e probabilmente il miglior film su Gesu' mai girato". "Che sia un film su una crisi in atto o su un suo superamento ? scrive il critico Emilio Ranzato che firma un lungo pezzo sul film di Pasolini ? 'Il Vangelo secondo Matteo' rimane comunque sicuramente, quello in cui la sua parola risuona piu' fluida, aerea e insieme stentorea. Scolpita nella spoglia pietra come i migliori momenti del cinema pasoliniano". Secondo il quotidiano vaticano, "quello che nelle premesse doveva essere il suo film su una crisi personale, la sua variante di Otto e mezzo e Il bandito delle undici, diventa invece un'opera che individua negli insegnamenti cristiani, restituiti pero' alla spoglia essenza, lo strumento per uscire da quella stessa crisi".

Viaggiare con la letteratura e il cinema

Guide di viaggi romanzate come dei veri e propri libri, film-rifugio con cui abbandonarsi a luoghi lontani quando non si hanno a portata di mano biglietti aerei: la letteratura e il cinema sono due validi modi di vivere, ricordare e raccontare i viaggi. Chi ama conoscere il mondo anche attraverso le pagine di un libro o una pellicola deve segnare in agenda due Festival ad hoc. Roma ospita fino al 30 settembre il Festival della Letteratura di Viaggio, giunto alla quinta edizione e promosso dalla Società Geografica Italiana e da Federculture. Quattro giorni tra Palazzo delle Esposizioni e Villa Celimontana per approfondire le diverse forme di narrazione di luoghi e culture: dalla letteratura propriamente detta alla geografia, dal cinema alla musica, dalla fotografia al giornalismo. Tra gli appuntamenti clou del programma l'inaugurazione della mostra "Crossing Giordania" in occasione del bicentenario della scoperta del sito di Petra da parte dello svizzero Johann Ludwig Burckhardt. A Villa Celimontana saranno esposti non solo gli scatti "Unveiled Jordan - Giordania Svelata" dell'agenzia fotografica ParalleloZero, ma anche materiali dell'archivio storico e fotografico della Società Geografica Italiana, come carte geografiche, planisferi, fotografie e libri d'epoca. Nella sede di Palazzetto Mattei si apre poi la mostra fotografica "Breathing Himalaya". Al Palazzo delle Esposizioni, nello Spazio Fontana, si terrà invece la mostra "Obiettivo Afghanistan, la terra oltre la guerra" con le immagini di quattro fotografi internazionali: Monika Bulaj, Reza, Riccardo Venturi e Zalmai. Programma e informazioni su: www.festivaletteraturadiviaggio.it. Il cinema di viaggio sarà invece protagonista fra un mese a Padova che sul tema inaugura il primo Festival internazionale. In programma dal 18 al 21 ottobre, Detour, questo il nome della manifestazione, punta ad esplorare le mille anime del viaggiare: la scoperta e l'esplorazione, la spiritualità, storie sull'inseguimento e sull'essere seguiti. In rassegna film dei generi più diversi, dal dramma al road movie, fino alla fantascienza. Tra le sezioni c'è quella di Omaggio all'autore che, come ha anticipato il direttore artistico Marco Segato, è dedicata al regista Werner Herzog. Il festival sarà occasione per presentare alcuni dei suoi film documentari ancora poco visti come Cave of Forgotten Dreams, documentario in 3D sulle pitture rupestri nella grotta di Chauvet. Il programma completo su: www.detourfilmfestival.com.

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007, licenza di viaggiare. Il giro del mondo con i film di James Bond

(di Ida Bini)

Compie 50 anni la più famosa spia del pianeta: il 5 ottobre 1962 a Londra venne presentato in anteprima mondiale Agente 007 – Licenza di uccidere, il primo film con protagonista James Bond, agente segreto creato dalla penna del romanziere Ian Fleming. Per commemorare l’anniversario del celebre personaggio e per promuovere l’imminente uscita sugli schermi della ventitreesima pellicola su 007 intitolata Skyfall (diretta da Sam Mendes e interpretata da Daniel Craig), gli storici produttori della fortunata serie cinematografica hanno indetto proprio per il prossimo 5 ottobre il Global James Bond Day, una giornata interamente dedicata ai milioni di fan dell’agente segreto.In tutto il mondo nel mese di ottobre verranno organizzati eventi, feste, proiezioni, aste di beneficenza, sondaggi, una retrospettiva presso il MoMa di New York, un concerto a Los Angeles organizzato dall’Academy, la mostra Designing 007: 50 Years of Bond Style presso il TIFF di Toronto e un weekend a Londra - dal 26 al 28 ottobre - con un tour guidato (James Bond Walking Tour) alla scoperta dei luoghi in cui vive e lavora James Bond, partendo dalla sua casa nel quartiere di Chelsea.

Le località esotiche ed esclusive e i suggestivi paesaggi che fanno da sfondo alle avventure dell’agente segreto 007 hanno contribuito a far entrare i film nella storia del cinema, ma quelli che nel 1962 erano i luoghi più belli del mondo, irraggiungibili per la gran parte della gente, oggi non lo sono più: se la scena della spiaggia esotica in Giamaica del primo film di James Bond ebbe un grande impatto visivo sugli spettatori, oggi i paesaggi che colpiscono la fantasia e l’immaginazione sono quelli meno conosciuti del Kazakistan, del deserto del Cile, della Cina, della Corea del Nord o quelli stravaganti delle Turchia, come nell’ultima pellicola. E se negli anni passati per girare scene d’azione si sceglievano i panorami mozzafiato di India o Russia o gli sterminati deserti e gli avveniristici grattacieli di Dubai, che aumentavano gli effetti scenografici, adesso molti degli sfondi sono semplicemente creati al computer.

Eppure la scelta della location d’effetto rimane importante, così come le Bond girl, le macchine di prestigio e i vestiti eleganti, ingredienti irrinunciabili del successo dei 23 film dell’intramontabile James Bond.

La prima scelta degli scenografi per il film Agente 007 – Licenza di uccidere ricadde sulla Giamaica; era il 1962 e una bellissima Ursula Andress usciva in bikini bianco dalle acque trasparenti di una spiaggia esotica con palme e sabbia impalpabile. Da allora la spiaggia, Crab Key Beach a nordest del Paese, è conosciuta come la James Bond Beach, una delle attrazioni più richieste dai turisti che sbarcano nella bellissima isola caraibica. Il posto piacque tanto anche all’inventore di Bond, il romanziere inglese Ian Fleming, che scelse la Giamaica, in particolare Port Antonio, come buen retiro per scrivere altri capitoli della serie nella sua tenuta Goldeneye, frequentata da amici come Elizabeth Taylor e Truman Capote e oggi resort di lusso.

L’ambientazione del secondo film, Agente 007 – Dalla Russia con amore (1963), si spostò a Istanbul con bellissime riprese nella basilica di Santa Sofia, una famosa scena nelle fogne della città - ricostruite negli studi americani - e una colluttazione nel vagone letto dell’esclusivo treno Orient-Express in viaggio verso Trieste; proseguì poi a Zagabria e in un albergo di grande charme a Venezia. Il terzo film della serie Agente 007 – Missione Goldfinger (1964) fu ambientato negli Stati Uniti tra Miami e il Kentucky con scene di cavalli al Fort Knox (quest’ultimo però ricostruito negli studios), a Ginevra e a Porto Rico. Per il film del 1965 Agente 007 – Thunderball, operazione tuono, il quarto della serie, si scelsero le esotiche Bahamas, perfetto nascondiglio della temibile Spectre, nelle cui acque cristalline di Paradise Island si girarono alcune delle più celebri riprese subacquee di tutta la serie. Rapito dalla bellezza del posto il protagonista del film, l’attore scozzese Sean Connery, decise di comprarsi una casa per trascorrervi le vacanze, inaugurando così una fortunata stagione per le esclusive isole caraibiche.

Con il quinto film Agente 007 – Si vive solo due volte (1967) il nascondiglio della Spectre si trasferì all’interno di un vulcano spento del Giappone, uno dei tanti dell’affascinante regione di Kyushu, mentre nel 1969 per il film Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà si scelsero le Alpi svizzere dove la Spectre operava sul Piz Gloria, una clinica-rifugio tra le cime imbiancate e la vallata del Lauterbrunnen. In realtà il Piz Gloria era un ristorante in costruzione sullo Schilthorn ma il successo della spettacolare location fu enorme e un ottimo affare per il turismo locale.

Il settimo film Una cascata di diamanti (1971) venne ambientato nella sfavillante Las Vegas tra luci, casinò e mega alberghi, in particolare nell’avveniristico hotel The White House, sulle cui pareti Connery si arrampicava con una pistola lancia-fune. Con il film successivo del 1973 Agente 007 – Vivi e lascia morire la location rimase negli Usa: prima a New York, poi in Louisiana con una folle corsa in motoscafo tra le paludi infestate dai coccodrilli, per finire sull’isola caraibica di Sainte Monique. Il nome è inventato e ricorda da vicino l’esotica Giamaica anche se molte riprese vennero fatte su diverse isole dei Caraibi.

Con il nono film L’uomo con la pistola d’oro (1974) la produzione si trasferì in estremo Oriente tra Hong Kong, Macao, Bangkok e Phuket, isola thailandese poco conosciuta all’epoca ma perfetta per ambientarci un film d’azione, grazie alla lussureggiante vegetazione che contrastava con la cristallina trasparenza del mar delle Andamane. Le zone scelte per le riprese erano così selvagge che la troupe fu costretta a dormire nei bordelli in mancanza di strutture alberghiere. Oggi l’isola di Phuket è invasa da turisti alla ricerca dell’isolotto di Ko Khao Tapu, nella baia di Phan Nga, diventato per tutti la James Bond Island.Location mozzafiato ed esotica anche per il film successivo La spia che mi amava (1977) con una spettacolare discesa con gli sci a Sankt Moritz e sulle Alpi austriache (in realtà si trattava del picco Asgard, in Canada), un inseguimento in Egitto e un viaggio in treno in Sardegna. Nel 1979 con Agente 007 – Moonraker – Operazione spazio, la scelta ricadde su una colorata Rio de Janeiro con la spiaggia di Copacabana e una spettacolare scena sul tetto della funivia che sale al Corcovado, simbolo della città; sulle cascate di Foz do Iguazú, tra Argentina e Brasile; e sulla romantica città di Venezia con inseguimenti tra i canali a velocità folle. Tra le tante location del film si scelsero anche il Guatemala, Los Angeles e il castello francese di Vaux-le-Vicomte, ricostruito però negli studios. Eppure l’undicesimo titolo della serie è famoso per lo scenario spaziale della battaglia finale, senza gravità e con spettacolari effetti speciali.

Con Agente 007 – Solo per i tuoi occhi (1981) la troupe tornò in Italia, in particolare a Dobbiaco, e girò un’incredibile scena dove Bond si lanciava con gli sci sulla pista di bob di Cortina. Per il resto il film venne realizzato in Albania, sull’isola greca di Corfù, in particolare sulla spiaggia Issos Beach, e alle Meteore, tra gli spettacolari monasteri tra le rocce e nei pressi della città di Kalambaka. Gli interni dei luoghi sacri, tuttavia, vennero girati in studio. Per il film del 1983, Octopussy – Operazione piovra, si scelsero numerose location: Cuba, Berlino Ovest (quando ancora c’era il muro che divideva la città in due zone) e Udaipur, in India, dove si girò nella foresta ma anche nel lussuosissimo ed esotico Grand Hotel Taj Lake Palace. Nel 1985 per il film 007 - Bersaglio mobile si scelsero le nevi d’Islanda con uno spettacolare inseguimento sugli sci, la cittadina di Ascot e Parigi, dove la cattiva May Day (interpretata da Grace Jones) si buttava con il paracadute dalla cima della Tour Eiffel. Poi il film si spostò a Chantilly, sempre in Francia, e a San Francisco per una folle corsa con il camion dei pompieri e si concluse su un dirigibile sopra il Golden Gate. Tante le location anche per il film Agente 007 – Zona pericolo del 1987, girato a Gibilterra, Bratislava, Vienna (con la spettacolare ruota panoramica del Prater) e in Afghanistan che per problemi logistici, però, venne trasferito in Marocco.

Con il sedicesimo film, Agente 007 – Vendetta privata (1989), si tornò in America e precisamente in Florida e in Messico con location esotiche bellissime tra la costa e i siti archeologici. Per lo spettacolare salto della prima scena del film successivo, GoldenEye (1995), venne scelta l’altissima diga Verasca, presso Locarno, dove ancora oggi ci si lancia per emulare James Bond. Poi il film si girò un po’ ovunque: a Montecarlo, a San Pietroburgo, in Siberia e a Cuba (che in realtà era Porto Rico).

Le scene d’azione divennero sempre più spettacolari, come nel film successivo, Il domani non muore mai (1997), che si aprì con un’esplosione in un deposito illegale di armi ambientato sul passo indiano di Khyber tra Afghanistan e Pakistan (ricostruito però sui Pirenei francesi). Il film venne girato anche ad Amburgo, in un circolo da golf di Londra, in Vietnam e a Cadice, nel sud della Spagna; altrettanto impressionanti sono le scene girate a Bangkok e ad Amburgo.

Per Il mondo non basta del 1999 la sceneggiatura scelse il Guggenheim di Bilbao, la vera sede dei servizi segreti inglesi a Londra, l’Anatolia turca ela città magica di Cuenca, in Spagna, tra labirinti di pareti di roccia e archi naturali.

Il film successivo La morte può attendere (2002) venne girato sull’isola hawaiana di Maui, a Cuba, a Londra e in un hotel di ghiaccio che nel film sembrava essere in Islanda, mentre nella realtà era in Svezia, a Jukkasjärvi.

Nel 2006 Casino Royale venne quasi interamente girato negli studi Mondray a Praga, in un casinò del Montenegro (in realtà si girò a Karlovy Vary, nella Repubblica Ceca) e a Venezia (dove venne distrutto un palazzo) sul Canal Grande, con alcune scene girate a Coral Harbour, nelle Bahamas, e nella villa Balbianello, sul lago di Como.

Tante sono le location del film successivo, Quantum of Solace, del 2008, e tutte spettacolari, a cominciare da un inseguimento in Italia con una bellissima Aston Martin lungo il lago di Garda nelle località di Gargnano, Campione, Tremosine, Limone, Riva del Garda, Torbole e Malcesine; davanti alle cave di marmo di Carrara e a Siena, dove James Bond arrivava a piazza del Campo durante il palio. Il viaggio dell’agente 007 continuava in Bolivia - anche se le scene più spettacolari le girarono nel deserto di Atacama, in Cile - e a Bregenz, in Austria.

Infine l’ultimo film di Bond Skyfall, il ventitreesimo, in uscita a Londra il prossimo 26 ottobre, ambientato tra Shangai, Londra e Istanbul. Ma per saperne di più bisognerà andare al cinema.
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