L'Eur Roma del futuro, da qui al 2070

 

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ROMA - Ecco l'Eur del futuro, da qui al 2070. Nascono da Spam, il festival dell'architettura della capitale promosso dall'Ordine degli architetti che si è chiuso il 22 ottobre, i progetti che potrebbero cambiare il volto dello storico quartiere romano. Elaborati nel corso dei workshop e presentati oggi i progetti , avviati in partnership con EUR spa, hanno visto 25 giovani professionisti impegnati nella produzione delle loro "visioni" per il quartiere più futuristico della Capitale. Articolati in tre filoni principali (climate change, spazio pubblico, luce e scenografia urbana), i laboratori hanno prodotto altrettante progettualità: "Da questi lavori - spiega Alberto Sasso, Presidente di Eur SpA - scaturiranno tre progetti pilota da realizzare operativamente all'EUR". E così dal workshop "Luci e scenografia urbana", coordinato da Vincenzo Latina, i grandi spazi dell'Eur e gli edifici razionalisti vengono messi in risalto e "ricomposti" attraverso una visione unica di luci e istallazioni, impalcati e pedane, per ridare "attraverso la spettacolarità, unitarietà allo spazio pubblico".

Dalle luci al verde pubblico, con il laboratorio "Città resiliente e Climate change", coordinato da Michelangelo Pugliese ed Elena Farnè, si fa largo l'idea dell'"EUR città parco", un progetto che vede la progressiva intensificazione del verde urbano e la riduzione calibrata degli spazi dedicati alla mobilità automobilistica e all'asfalto. Partendo dal presupposto di una via Cristoforo Colombo "arteria strutturale ma divisiva del quartiere", con il workshop "Spazio urbano e spazio pubblico" coordinato da Orazio Carpenzano, si è cercato di reinterpretare l'assetto dando rilievo ai portici come spazio di vita sociale, verdeggianti e confortevoli, ricucendo i due lembi del quartiere e ordinando una nuova mobilità ciclo-pedonale come un'infrastruttura alberata, connessa, senza soluzione di continuità, al mare di Roma.

"E' il nostro contributo per immaginare e iniziare a costruire un pensiero per la città di domani", spiega Roberto Grio, consigliere dell'Ordine degli Architetti di Roma e ideatore di SPAM, soddisfatto dalla seconda edizione del festival "Innanzitutto perché lo abbiamo fatto - spiega - e in questo momento difficile non era affatto scontato. Dare un segnale di continuità, proposte e voglia di andare avanti è il messaggio più importante che noi architetti possiamo dare in questo periodo di emergenza". 

Per Germania 11 regioni italiane a rischio e Bolzano punta su test rapidi per turisti tedeschi

 Il governo tedesco ha inserito una gran parte dell’Italia fra le zone a rischio Covid. L’inserimento vale a partire da sabato 24 ottobre. Tra le regioni italiane ci sono Val d’Aosta, Umbria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto, Lazio, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Sardegna e la provincia di Bolzano-Sudtirolo. Nell’elenco aggiornato figurano anche Polonia, Svizzera e quasi tutta l’Austria. Stando alle regole in vigore, chi rientrerà da questi luoghi dalle ferie autunnali, dovrà fare una quarantena di 14 giorni o sottoporsi a un test per il Covid all’arrivo in Germania.

Ma l’Alto Adige prova a correre ai ripari. “C’è la possibilità che lo Stato trovi un accordo con la Germania per evitare l’obbligo di quarantena domestica per coloro che tornano in patria dall’Italia, se si sono sottoposti a un test risultato negativo”, ha detto il presidente Arno Kompatscher, che ha riferito anche di aver avanzato una richiesta in tal senso nella Conferenza Stato-Regioni. Per quanto riguarda la prossima stagione invernale, dei protocolli di sicurezza sono in via di definizione in accordo con i rappresentanti degli impianti a fune e delle province limitrofe. “In questo modo, creiamo le basi per consentire condizioni sicure per praticare gli sport invernali”, ha spiegato. Kompatscher ha annunciato di voler discutere i temi più rilevanti dell’incontro con l’intera giunta provinciale nella prossima seduta. (ANSA)




GRAZIE AL MONITORAGGIO DEI PRESIDI ESTERI ENIT ECCO LA FOTOGRAFIA DELL'EVOLUZIONE DELLE PROSPETTIVE DI VIAGGIO

 Aggiornamenti in tempo reale su spostamenti, possibilità di viaggio e regole da seguire. Enit, che già sta sostenendo dal primo lockdown la filiera turistica con i bollettini sull'andamento del settore, ora fotografa anche la situazione internazionale grazie alle 28 sedi nel mondo dell'Agenzia, presìdi per cogliere i trend rinnovati e orientare la domanda. L’informazione in tempo reale completa di ogni dettaglio su come e dove viaggiare per spostamenti in sicurezza è consultabile sul sito di Enit.it
Oltre alla riorganizzazione dei servizi offerti o allo sviluppo di nuovi prodotti, sarà strategico, infatti, per il rilancio la capacità di analizzare i dati e comprendere il sentiment della domanda, fornendo informazioni qualitative in grado di poter orientare le scelte strategiche. 
Dal monitoraggio di questa settimana emerge un nuovo dinamismo del comparto con tentativi di riattivazione dei collegamenti internazionali con l'Italia. Ad esempio i francesi stando al sondaggio Interface Tourisme, manifestano la voglia di Italia che risulta al terzo posto tra le mete privilegiate delle intenzioni di viaggio (75%) dopo Grecia (83%) e Portogallo (81%). Da Uk tutte le compagnie stanno volando verso Italia ma con meno frequenza, così come anche la Svizzera che ha ripristinato tutti i collegamenti aerei da Ginevra e Zurigo. L'Italia inoltre risulta ai primi posti tra le destinazioni più desiderate dai canadesi secondo un sondaggio  condotto da Travelzoo, portale di offerte online. Nello studio l'Italia è la prima meta che intendono visitare non appena si potrà tornare a viaggiare. Sono state attivate rotte domestiche nuove com Bari/Palermo da Ryanair, segnale di nuovi investimenti per il turismo domestico. La prossima stagione invernale sarà all'insegna della garanzia delle misure di sicurezza per tutti i cittadini europei e dell'assistenza in caso di necessità. Molte località mostrano di essere già pronte come alcune destinazioni neve che si stanno organizzando con rimborsi garantiti in caso di lockdown: 
www.dolomitisuperski.com/Covid-20-21. Inoltre nella conferenza stampa di Enit ieri in Uk è emerso anche che London Heathrow ha lanciato un lamp test a pagamento per chi parte e che, in questa direzione, la Iata ha proposto alla Commissione Europea di muoversi verso un sistema di test in partenza dagli aeroporti, riconosciuti a livello europeo, per garantire il movimento tra stati senza quarantene, attraverso corridoi sanitari da prevedere a partire dal 2021: www.iata.org/en/pressroom/pr/2020-10-02-01/
Il turismo di domani dovrà riservare anche maggiore attenzione all’ambiente, favorendo una mobilità dolce e incentivando l’uso dei mezzi pubblici. Inoltre, gli intervistati da Enit suggeriscono di favorire un turismo di prossimità riducendo gli impatti legati agli spostamenti. Aspetto importante è anche quello della valorizzazione del Made in Italy e dei prodotti locali e di una maggiore cooperazione tra gli operatori turistici e le istituzioni. Centrali al rimodellamento dell'offerta anche la flessibilità nelle prenotazioni, le misure sanitarie adottate dagli operatori e le iniziative messe in atto per gestire i flussi turistici per garantire sempre più tutele. 
Sarà premiante una rassicurante gestione dell'emergenza virtuosa da parte dei territorio che potrebbero essere così privilegiati per il senso di sicurezza ed esclusività che trasmettono come isole resort, luoghi poco affollati che offrono esperienze autentiche e naturalistiche. 
I viaggi a lungo raggio saranno più vulnerabili soprattutto per le città d'arte fortemente legate al turismo long haul e conta più che mai creare un'offerta che valorizzi la stagionalità e ogni tipologia di destinazione, anche parallele con una forte connotazione peculiare rispetto a quelle già note.  
"Il settore sta modificando il proprio assetto e il supporto economico darà respiro al comparto e consentirà di assecondare le connotazioni sempre più sostenibili nonché il riposizionamento dell'offerta, accelerando cambiamenti strutturali presenti anche nel piano triennale dell'Agenzia" dichiara Enit. "La ripartenza è una sfida da affrontare uniti per trasformare la contingenza in opportunità e accelerare i cambiamenti di sviluppo turistico, puntando anche ad una decongestione delle località più affollate e cercando di limitare il turismo massivo per favorire una maggior qualità dell’offerta, con attenzione ad esperienze di viaggio personalizzabili. L’opportunità è quella di valorizzare destinazioni secondarie, ridistribuendo i flussi all’interno del territorio e creando maggiori connessioni" conclude Enit.



Reggio Emilia. Per "True Fiction" e "Atlanti" oltre 650 visitatori nel primo fine settimana di riapertura

 

 

Dopo sette mesi di chiusura forzata causa Covid hanno riaperto i battenti Palazzo Magnani e Palazzo da Mosto ottenendo un grande riscontro di pubblico.


Gazzetta di Reggio

Al Louvre la scultura italiana del Rinascimento

 

 Un percorso artistico d'eccezione per la mostra che apre il 22 ottobre al Louvre nella Hall Napoleon dal titolo emblematico "Il Corpo e l'Anima", da Donatello a Michelangelo, con 140 sculture italiane del Rinascimento, esposizione organizzata con il museo del Castello Sforzesco di Milano sui capolavori della seconda metà del 15/o secolo, con lo sbocciare nel suo massimo splendore della raffigurazione della figura umana. Da Firenze a Venezia a Roma, le forme e i movimenti del corpo conquistano il centro di interesse di alcuni fra i più grandi artisti della storia, a cominciare da Michelangelo.

Ma nella mostra al Louvre si scoprono artisti meno celebri e si ritrovano tutte insieme opere non sempre accessibili per la loro collocazione abituale, in chiese, piccoli comuni o riserve dei musei. Il Corpo e l'Anima è la "seconda puntata" della mostra che il Louvre propose nel 2013 insieme con Palazzo Strozzi di Firenze, consacrata agli albori dell'arte del Rinascimento a Firenze nella prima metà del Quattrocento. L'esposizione si articola in tre parti: "Il furore e la grazia", con opere che traducono la forza e l'esasperazione dei movimenti ispirati da modelli antichi. Si succedono le opere di Antonio del Pollaiolo o Francesco di Giorgio Martini. Nella stessa sezione, ma come contraltare, si ammirano drappeggi eleganti che avvolgono corpi soprattutto femminili, mettendo in evidenza - stavolta - la grazia del corpo nudo. Segue la sezione "Emozionare e convincere", che mette in risalto la volontà di toccare con forza, nelle rappresentazioni sacre, l'anima dello spettatore.

Con l'opera di Donatello, l'emozione e i movimenti dell'anima conquistano un posto chiave nell'arte e le commoventi figure di Maria Maddalena o di San Girolamo fioriscono in molte città d'Italia con la loro ricerca del pathos religioso. Infine, Da Dioniso ad Apollo, si passa alla riflessione senza sosta sull'antichità classica nelle opere come lo Spinario o Laocoonte: parallelamente allo stile dolce del Perugino o del giovane Raffaello, anche nella scultura si sviluppa una nuova armonia che trascende i gesti e i sentimenti più estremi. Star dell'esposizione, Michelangelo la cui inarrivabile ispirazione unita alla tecnica senza pari conducono al punto d'arrivo del classicismo di inizio 16/o secolo con Lo Schiavo Morente, per arrivare poi all'inverso alla dinamica ascendente dell'essere umano, che volge lo sguardo verso il mondo divino nella figura atletica de Lo Schiavo Ribelle. La mostra rimarrà aperta al pubblico al Louvre fino al 18 gennaio 2021. Dal 5 marzo al 6 giugno sarà poi visibile al Museo del Castello Sforzesco di Milano.

Weekend con le Mostre, da Raffaello ai Macchiaioli a Bologna le immagini di 50 anni di delitti italiani

 

 Nella Capitale, con Raffaello, celebrato nell'anniversario dei 500 anni dalla morte, e con i costumi delle storiche sartorie romane, e poi a Padova con i Macchiaioli, fino alle immagini che raccontano di 50 anni di crimini a Bologna: sono alcune delle interessanti mostre del prossimo weekend. ROMA - "Raffaello. L'Accademia di San Luca e il mito dell'Urbinate" è la mostra, a cura di Francesco Moschini, Valeria Rotili e Stefania Ventra, allestita a Palazzo Carpegna dal 22 ottobre al 30 gennaio: divisa in 5 sezioni, l'esposizione presenta 55 opere, sia appartenenti alla collezione che provenienti da importanti prestiti, attraverso le quali si ricostruisce il ruolo svolto dall'Accademia stessa nella costruzione, nella custodia e nella diffusione del mito di Raffaello tra '500 e '900. Il Museo dell'Ara Pacis ospita dal 23 ottobre al 29 novembre "Romaison 2020", la mostra che valorizza gli archivi e le produzioni delle più importanti sartorie di Costume romane (Annamode, Costumi d'arte - Peruzzi, Farani, Pieroni, Tirelli), in un viaggio appassionante negli storici laboratori atelier, tra tradizione e sperimentazione. A cura di Clara Tosi Pamphili, il percorso presenta oltre ai costumi di cinema e teatro, un patrimonio unico al mondo composto da pezzi autentici dalla fine del '700 ad oggi. Si intitola "L'umanità fragile" la mostra fotografica che celebra Alberto Sordi: alla Casa del Cinema dal 20 ottobre al 28 novembre, l'esposizione presenta alcune immagini tutte appartenenti all'archivio di Fondazione 3M scattate sui set di molti dei film di cui l'attore romano è stato protagonista, facendo emergere la sua abilità nel mettere in scena le caratteristiche antropologiche dell'italiano medio del dopoguerra. Per celebrare i 100 anni di storia della Scuola di Architettura all'Università La Sapienza apre il 22 ottobre "Un viaggio tra storia, idee e protagonisti", allestita alla Facoltà di Architettura fino al 22 marzo. La mostra multimediale, curata da Studio Azzurro, racconta come e grazie a quali personaggi sia nata la Scuola romana, riferimento per la formazione della figura dell'architetto del '900 in Italia e all'estero. Parallela a questa, anche una esposizione con una selezione di inediti documenti di archivio. Dal 20 ottobre ai Musei di San Salvatore in Lauro la collettiva "Reinassance 2.0 2.0", una mostra d'arte dalla duplice veste, digitale e fisica, a cura di Eleonora Brizi. Esposti circa 50 lavori firmati da 16 artisti - tra cui Ai Weiwei, Sofia Crespo, Dada, Richard Garet, GiantSwan, Hackatao, Penelope, Jason Yung, The Jade Project - per delineare una panoramica sullo stato dell'arte digitale e dell'interazione tra arte e tecnologia, in questo particolare momento di pandemia (molte delle opere sono state realizzate durante la quarantena).
    PRATO - Riciclato, simbolico, protettivo, modaiolo, democratico: è il tessuto come forma di protesta, come medium per eccellenza nella rappresentazione del dissenso e come pratica artistica trasgressiva il protagonista di "Protext!", al Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci dal 24 ottobre al 14 febbraio, a cura di Camilla Mozzato e Marta Papini. Al Pecci dal 24 ottobre anche "Litosfera", a cura di Cristiana Perrella, fino al 7 febbraio: nella mostra l'incontro tra il video A Fragmented World (2016) di Elena Mazzi e Sara Tirelli, e l'installazione Produttivo (2018 - 2019) di Giorgio Andreotta Calò.
    BOLOGNA - Dalla Banda Casaroli ai delitti della Uno Bianca, uno sguardo su 50 anni di storia del crimine attraverso gli scatti di Walter Breveglieri e Paolo Ferrari: è la mostra "Criminis imago. Le immagini della criminalità a Bologna" dal 23 ottobre al 10 gennaio all'Oratorio di Santa Maria della Vita. Nel percorso, curato dal Procuratore Capo di Bologna Giuseppe Amato e da Marco Baldassari, responsabile dell'Archivio Ferrari di Genus Bononiae, 100 fotografie in bianco e nero raccontano momenti tragici ma appartenenti alla storia italiana, dai luoghi del delitto alle aule dei tribunali.
    PADOVA - Le pescivendole di Signorini, il merciaio di La Spezia, l'erbaiola di Fattori, le signore al sole di Cabianca, le bambine che fanno le signore di Lega: sono oltre 100 i capolavori che arriveranno a Palazzo Zabarella nella mostra "I Macchiaioli. Capolavori dell'Italia che risorge", in programma dal 24 ottobre al 28 aprile. A cura di Giuliano Matteucci e Fernando Mazzocca, l'esposizione documenta il movimento artistico ottocentesco attraverso rigorose fonti scientifiche, raccontando i maestri e gli artisti minori, nonché i mecenati e i critici che li sostennero, e aprendo un interessante parallelismo tra l'Italia dei Macchiaioli e quella di oggi, del "dopo pandemia", ancora più "affamata" di bellezza, di libertà, di impegno. (ANSA)

Romaison, Tilda Swinton e mostra omaggio a Roma del cinema

 

"Romaison, nome inventato, unisce due parole che raccontano una città unica dove moda e cinema generano da sempre un sistema creativo apprezzato in tutto il mondo. Grandi registi e produzioni internazionali scelgono Roma per i loro capolavori". E' stata la Sindaca di Roma Virginia Raggi a presentare questa mattina in videoconferenza, il duplice progetto a cura della storica della moda Clara Tosi Pamphili, che comprende una mostra di abiti e costumi tratti dagli archivi delle sartorie teatrali e cinematografiche romane, nel Museo dell'Ara Pacis (23 ottobre- 29 novembre) e la performance Embodying Pasolini, diretta da Olivier Saillard, con protagonista l'attrice scozzese Tilda Swinton che "farà rivivere" i costumi dei film di Pier Paolo Pasolini, al Mattatoio a Testaccio nel 2021.
    La mostra nel Museo dell'Ara Pacis riunisce le più importanti sartorie di Costume romane: Annamode, Costumi d'Arte - Peruzzi, Sartoria Farani, Laboratorio Pieroni, Tirelli Costumi, con la presenza di bozzetti dall'archivio di Gabriele Mayer e una sezione dedicata allo storico produttore di manichini Mensura. In un gioco di rimandi tra pezzi d'epoca e costumi, sono in mostra abiti eccezionali del sarto inglese Charles Frederick Worth, di Paul Poiret, dalla romana Maria Monaci Gallenga, a Madame Gres, ai romani Schubert e Zecca, ai francesi Dior e Balenciaga, che dialogano tra loro con i costumi de Il Conformista e L'Ultimo Imperatore di Bernardo Bertolucci, ma anche con la Cleopatra interpretata da Elizabeth Taylor, con gli abiti di Salò di Pasolini, o con quelli di Miss Marx, presentato a Venezia, fino alle recenti serie tv come Penny Dreadful. Presenti i costumi dei grandi nomi come Pescucci, Canonero, Atwood, Squarciapino, Donati, Tosi, fino ai più giovani Catini Parrini e Torella. (ANSA).

Appennino. Alta Valtaro da riscoprire tra ambiente, storia e fede

 Cinque i borghi nel verde: Albareto, Bedonia, Borgo Val di Taro, Compiano e Tornolo

La chiesa di Groppo di Albareto

La chiesa di Groppo di Albareto - turismovaltaro.it

Avvenire

Quest’anno, segnato dal turismo a corto raggio a causa del coronavirus, ha visto la riscoperta, tra l’altro, dell’Appennino. L’Alta Valtaro, in quello tosco-emiliano, è un esempio di come il relax si possa coniugare a un percorso di fede, cultura e storia. Senza dimenticare, ovvio, la gastronomia che qui vede protagonista anche il fungo porcino, nascosto tra faggi e castagni.

 

Nella chiesa di Santa Maria Assunta di Albareto

Nella chiesa di Santa Maria Assunta di Albareto - turismovaltaro.it

 

Cinque i borghi: Albareto, Bedonia, Borgo Val di Taro, Compiano e Tornolo.

Borgotaro considerata la capitale dell’Alta Valtaro fa parte del circuito internazionale “Cittaslow”. Qui si trova la chiesa di San Antonino, con il suo organo del XIII secolo e un dipinto dell’Annunciazione risalente alla seconda metà del ‘600; e ancora la chiesa di San Domenico restaurata in stile Barocco, ma solo ora è stata riportata alle sue forme primitive. Dal 1600 molte famiglie benestanti di Borgotaro possedevano un sepolcro proprio in questa chiesa, rimasta tutt'ora nel cuore del borgotaresi. La Chiesa di San Domenico è caratterizzata da tre navate separate una dall'altra con colonne in pietra e archi gotici, che la rendono solenne.

 

Santa Maria Assunta di Albareto

Santa Maria Assunta di Albareto - turismovaltaro.it

 

Albareto, si trova in una terra verde dove si incontrano lupi, caprioli e cervi. Un saliscendi pittoresco. La struttura del centro storico di Albareto più significativa è la Chiesa di Santa Maria Assunta che con i suoi cinque altari, una particolarità, richiama tanti fedeli.

Lungo la “Strada del fungo porcino” nell'Alta Valtaro c'è poi Tornolo. È il comune dell'Emilia-Romagna più vicino al mar Ligure. Qui c’è la Chiesa di Santa Maria, la cui facciata, austera e silenziosa, è rivestita con dei blocchi di pietra di forma squadrata. E’ tripartita da quattro lesene sovrastate dal timpano. Il suo interno è in stile neoclassico. Diviso in due campate con volte a crociera, mentre le cappelle laterali e il corto transetto presentano volte a botte. L'opera di maggior pregio qui conservata è un ciborio ligneo risalente al Cinquecento caratterizzato da una raffigurazione di San Benedetto e da un tabernacolo aggiunto nel XVII secolo.

 

Affreschi nella chiesa di Groppo di Albareto

Affreschi nella chiesa di Groppo di Albareto - turismovaltaro.it

 

Compiano è un piccolo borgo castellano arroccato su un promontorio che si affaccia sul Taro, dove Francesco Moser fu incoronato campione d'Italia. La chiesetta di Sant'Antonino ha una storia antica. Un documento del 1080 indica la donazione da parte di Ragimberga, nobildonna di origine longobarda, della Cappella di Compiano al Monastero di San Prospero di Reggio Emilia con case e terreni. C'è poi la Chiesa di San Giovanni Battista barocca e neoclassica. E quella di San Giacomo Maggiore con affreschi realizzati nel 1998 da Tiziano Triani.

Bedonia ecco il Santuario della Madonna di San Marco del 1600. Fu realizzato accanto una fonte considerata miracolosa, dov’era una cappellina detta “del Pozzo”, per volere di un gruppo di mercanti veneziani, in segno di ringraziamento alla Madre della Consolazione che avrebbe intercesso per la loro liberazione dopo che erano stati assaliti dai banditi.

 

la chiesa di Boschetto, in comune di Albareto

la chiesa di Boschetto, in comune di Albareto - turismovaltaro.it

 

 

Un particolare nelle Santa Maria Assunta di Albareto

Un particolare nelle Santa Maria Assunta di Albareto - turismovaltaro.it

Mibact lancia bando da 750 mila euro per favorire rinascita culturale borghi

 

Il Mibact lancia Borghi in Festival–Comunità, cultura, impresa per la rigenerazione dei territori. Si tratta di un avviso pubblico per il finanziamento – per un importo complessivo di 750.000 euro – di attività culturali, da realizzarsi in forma di festival, al fine di favorire il benessere e migliorare la qualità della vita degli abitanti dei borghi italiani attraverso la promozione della cultura.

Destinatari del bando sono i Comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti, ovvero fino a 10.000 abitanti che abbiano individuato il centro storico quale zona territoriale omogenea (ZTO), con preferenza per quelli identificabili come aree prioritarie e complesse. Tali Comuni possono partecipare singolarmente o in rete tra loro. Il finanziamento erogabile prevede un limite massimo di 75.000 euro per i Comuni che partecipano singolarmente, di 250.000 euro per i Comuni che partecipano in rete.

I progetti presentati potranno prevedere, tra le varie attività, eventi quali incontri, seminari, laboratori; attività di formazione e accompagnamento di percorsi formativi; realizzazione di piattaforme o applicativi digitali nonché di strumenti di comunicazione non digitali ma innovativi; attività culturali e creative con particolare attenzione all’innovatività; mostre, opere, rassegne incentrate sulla promozione del dialogo intergenerazionale, interculturale e sociale; eventi innovativi per la fruizione del patrimonio culturale.

“Borghi in Festival è un progetto che ho fortemente voluto e in cui credo molto – dice il sottosegretario Mibact Anna Laura Orrico –. Puntiamo alla rigenerazione dei territori come spazi di sperimentazione, in cui attivare modelli di economia innovativi, equilibrati, sostenibili, strettamente connessi con le comunità locali. L’obiettivo è fare poi una mappatura delle buone pratiche di rigenerazione che emergeranno in modo tale che le competenze acquisite in un borgo possano essere trasferite ad un altro borgo. In tal senso, fondamentale è il concetto di rete”.

“I borghi d’Italia rappresentano non solo la storia e l’identità del nostro Paese. Ne sono l’essenza e la linfa diffusa su tutto il territorio– aggiunge Lorenza Bonaccorsi, sottosegretaria al Turismo del Mibact – tenerli vivi significare preservare questo patrimonio e quel museo diffuso che è il valore aggiunto della nostra offerta turistica. Prima di questa pandemia abbiamo lamentato il limite della concentrazione del turismo, i borghi sono la soluzione a questo limite. Per valorizzarli è necessario prima di tutto mettere in sicurezza le sue strutture architettoniche. Non solo. Prendersi cura dei borghi italiani significa tutelare il nostro territorio, così fragile e così bisognoso di manutenzione, attenzione ed investimenti per la salvaguardia idrogeologica. In una parola: sostenibilità”.

L’avviso sarà pubblicato entro la metà di novembre sui siti istituzionali della Direzione Generale Creatività Contemporanea e della Direzione Generale Turismo. I partecipanti avranno 60 giorni per l’elaborazione dei progetti. I festival vincitori potranno essere realizzati da aprile a luglio 2021.

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Franceschini, la moda è parte dell'arte contemporanea

 

 "La nostra moda è parte dell'arte italiana contemporanea e non c'è mai stata come ora questa consapevolezza. Al suo interno ci sono secoli di bellezza entrati nel nostro dna, di cultura, di conoscenza dei mestieri e di saperi tramandati. E' vero, nel nostro Paese c'è stata molta attenzione alla tutela del patrimonio artistico e architettonico lasciato dalle generazioni precedenti, e facciamo bene a farlo.
    Ma abbiamo dedicato poca attenzione al presente al contemporaneo. Per questo nella riforma del ministero (avvenuta nel 2019, ndr) abbiamo creato una direzione che si chiama Creatività Contemporanea, che per la prima volta ha un dirigente e un servizio che si occupa di moda e di design, perché vogliamo davvero lavorare molto con questo settore pieno di eccellenze, di giovani talenti e di mestieri sconosciuti ma straordinari che il mondo ci invidia". Lo ha detto in videoconferenza il ministro per i Beni le Attività Culturali e il Turismo, Dario Franceschini, intervenendo alla presentazione in digitale della nuova edizione Apritimoda, iniziativa ideata dalla giornalista Cinzia Sasso, patrocinata dal Mibact e sostenuta da Banca Intesa, che punta a valorizzare e a far conoscere le professioni, i mestieri e i luoghi più segreti della moda. La nuova edizione si terrà il 24 e 25 ottobre in 70 luoghi, tra residenze in palazzi storici, atelier, laboratori e sedi museali, sparsi in 13 regioni italiane. (ANSA).