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A Parigi la convention di Airbnb, host da 110 Paesi. Italia è al terzo posto al mondo per numero di alloggi disponibili

Oltre 5000 host provenienti da 110 Paesi di tutto il mondo, oltre 100 sessioni di "formazione" e una serie di aperitivi, cene e momenti ludici. Parigi ospita l'incontro annuale dedicato agli host della community di Airbnb.
    L'evento, in programma in questi giorni presso il Parc de la Villette, ha come obiettivo principale quello di formare e ispirare gli host più attivi all'interno della community. Il fenomeno Airbnb continua a crescere nel mondo: al momento sulla piattaforma si possono trovare quasi 2 milioni di alloggi in più di 190 paesi del mondo e più di 60 milioni di persone hanno scelto di viaggiare con Airbnb in tutto il mondo.
    In Italia oltre 5 milioni di viaggiatori hanno soggiornato con Airbnb in Italia dal 2008 a oggi e ci sono oltre 190 mila alloggi disponibili.
    L'Italia è al terzo posto al mondo per numero di alloggi disponibili, preceduta da Usa e Francia.
ansa

Turismo: Federalberghi, allarme sommerso e sicurezza

"Il sommerso nel turismo è giunto a livelli di guardia, che generano una minor sicurezza sociale e il dilagare indiscriminato dell'evasione fiscale e del lavoro nero". Lo denuncia il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. Un "esempio eclatante" - secondo Federalberghi - è costituito da Airbnb. "Tocca ora all'Italia - dice Bocca - dare un segnale importante".
  
I risultati del monitoraggio realizzato da Federalberghi saranno presentati oggi a Parigi, città in cui si sta svolgendo la Convention mondiale degli host di Airbnb, unitamente ad analoghi studi realizzati dalle associazioni degli albergatori di Francia (UMIH), Germania (IHA), Olanda (KHN), Regno Unito (BHA) e Spagna (CeHAT).

    "A livello europeo - spiega Bocca - molti Paesi si stanno muovendo per sconfiggere le degenerazioni della sharing economy nel turismo. Tocca ora all'Italia dare un segnale importante, dettando regole ed istituendo controlli volti ad azzerare l'illegalità in uno dei settori tra i più importanti per l'economia del Paese".

    Secondo il monitoraggio che Federalberghi sta realizzando con l'ausilio della società Incipit Consulting Airbnb a ottobre 2015 pone in vendita in Italia 176.870 strutture (erano 234 nel 2009). Una crescita esponenziale - sottolinea la Federazione degli albergatori - a cui non fa seguito una significativa variazione del numero di attività ufficialmente autorizzate (le strutture extralberghiere censite dall'Istat erano 104.918 nel 2009, oggi sono a quota 117.749). Tra le città italiane maggiormente interessate Roma con 18.546 unità, Milano con 11.397, Firenze con 5.736, Venezia con 3.908 e Palermo con 2.502.

    "In barba alle leggi che obbligano il gestore di risiedere all'interno dei bed and breakfast - spiega Federalberghi - la stragrande maggioranza degli annunci presenti su Airbnb è riferita all'affitto dell'intera proprietà (72,5% dei casi) ed è pubblicata da inserzionisti che gestiscono più di un alloggio (57%)".

    "La ciliegina sulla torta - continua lo studio - è costituita dagli "host" che possiedono centinaia di alloggi: per esempio Daniel che gestisce 527 alloggi e Bettina con 420 alloggi, di cui 140 a Milano, 80 a Roma e 88 a Firenze. Chi si nasconde dietro questi nomi amichevoli che gestiscono un patrimonio miliardario? Di certo non si tratta di persone che affittano una stanza del proprio appartamento per integrare il reddito familiare".

    "I numeri - conclude Bocca - smentiscono la 'favoletta' del gestore che accoglie l'ospite in casa propria. Il consumatore è ingannato due volte: viene tradita la promessa di vivere un'esperienza autentica e vengono eluse le norme poste a tutela della salute e della sicurezza. Né può essere sottaciuta la responsabilità delle piattaforme online, che adottano una posizione pilatesca e fanno finta di non vedere il traffico sospetto che transita attraverso i propri canali".
ansa

TURISMO. Trentino? Italian style Parola di Miller e Svindal

I due campioni dello sci protagonisti del nuovo spot girato a Campiglio. Non solo discese mozzafiato, va in scena il lato “italiano delle montagne”
per soggiornare Hotel Fai (media parner Turismo Culturale)  -  Via al Belvedere, 11  -  38010 Fai della Paganella (TN)   Tel. +39 0461 583104   Fax. +39 0461 581214   P.Iva:00095090221   Email: info@hotelfai.it – hotel fai.it
 
TRENTO. Niente da invidiare all’Alto Adige, ecco a voi l’italianissimo Trentino dove una vacanza sugli sci può diventare un’«italian experience». Parola di Bode Miller e Aksel Lund Svindal, campioni dello sci, che compaiono nell’ultimo spot di Trentino marketing in veste di turisti. E non deve essere stato difficile calarsi nella parte visto che entrambi frequentano il Trentino durante le vacanze, dalla Paganella a Riva del Garda. Ieri la presentazione ufficiale dello spot che è stato accolto da un applauso dei presenti (giornalisti e operatori del turismo, nella sala di Trentino marketing) divertiti dall’ironia del messaggio e dalla complicità tra l’americano e il norvegese che - almeno per 30 secondi - hanno messo da parte la rivalità.

Chi immagina discese mozzafiato e piste innevate (che pure si vedono nel finale) è fuori strada. Perché questi due giganti dello sci (anche in senso letterale del termine, vedere da vicino per credere) raccontano una storia che va oltre gli sport invernali. Siamo a Madonna di Campiglio (con tante grazie degli albergatori rendenesi), nella centralissima piazza Righi, dove Miller e Svindal attendono (con un paio di sci in mano) il furgone che li porterà a casa davanti al Bar Suisse (che nello spot diventa un albergo). In realtà non basta un furgone per portarsi a casa l’italian experience di un turista in Trentino, con il tassista preoccupato: pasta (Felicetti), una chitarra, mele (Melinda), abiti, una poltrona rossa (Frau), una grossa forma di formaggio (Trentingrana) e infine una nonna, probabilmente di quelle a cui è impossibile non affezionarsi. E ancora non basta perché Miller e Svindal fanno segno al tassista di caricare pure una mucca, che muggisce fuori campo. Così il Trentino diventa Italia, anzi “the italian side of the mountains” cioè il lato italiano delle montagne. Sottinteso: quello più trendy. Ecco il messaggio di Trentino marketing che alle “esperienze vere” affianca le “esperienze italiane” strizzando naturalmente l’occhio ai turisti esteri, dove i volti dei due campioni sono noti più che in Italia. Nel primo copione c’era anche una gigantesca bottiglia di spumante Trento doc, sacrificata nell’ultima versione.
Lo spot è stato girato l’ottobre scorso (agenzia Leo Burnet, regista Edoardo Lugari) con qualche complicazione nel rendere l’atmosfera natalizia. Se il tassista è un attore professionista (e si vede), nel breve spot (30 secondi) compaiono due donne di Campiglio: Maria Cristina Roberti (che porge una cassetta di Melinda) ed Elisabetta Masè (la nonna da cui i due sciatori non vogliono più separarsi). In realtà Campiglio non viene citata nel filmato, ma è facilmente riconoscibile, anche perché accanto alla porta dell’«albergo» c’è la Bottega di Cesare Maestri.
Alla presentazione di ieri c’era anche Marco Dallapiccola, il manager che ha portato sulla Paganella gli sciatori statunitensi e norvegesi. Maurizio Rossini - amministratore di Trentino marketing - l’ha ringraziato personalmente: «Con questi atleti il Trentino ha ormai un rapporto di amicizia» ha detto. E Dallapiccola ha raccontato alcuni retroscena: «In realtà per loro è stato molto facile entrare nella parte, visto che quando viaggiano sono davvero carichi di bagagli». Una testimonianza molto “costosa”? Trentino marketing non è voluta entrare nel dettaglio, ma fonti interne spiegano che i due atleti hanno partecipato di “buon grado” e quindi “a buon mercato”.
La promozione dell’inverno trentino è pronta. All’appello mancano però neve e freddo, tanto che Francesco Bosco (direttore degli impianti di Campiglio e presidente degli impiantisti trentini) ha manifestato ieri una certa preoccupazione: «La situazione climatica non è facile, proprio alle porte di una stagione che ha già registrato grande interesse da parte dei turisti e su cui abbiamo grandi aspettative».
fonte: Trentino Corriere Alpi

Claudia Cardinale: "Turisti tornate in Egitto"

di Cristiana Missori

"Dobbiamo lottare per fare in modo che la gente torni in Egitto, un Paese bellissimo e che adoro". A lanciare un accorato appello per fare tornare gli stranieri nella terra dei Faraoni in una affollatissima conferenza stampa questa mattina, in un hotel della capitale egiziana, è Claudia Cardinale, madrina d'eccezione del Festival del cinema del Cairo (fino al 21 novembre) su cui questa sera si alzerà il sipario.

    "Spero che i turisti tornino presto", ha detto la grande attrice italiana che questa sera riceverà il Premio Faten Hamama, riconoscimento, che ogni anno viene attribuito a una personalità della settima arte egiziana o straniera.

    Settantasette anni portati con grande eleganza e "senza mai ricorrere ad alcun lifting", come lei stessa precisa rispondendo a una delle decine di domande che i tanti giornalisti egiziani e stranieri presenti in sala le rivolgono. La sua presenza è infatti un evento per un Paese in ginocchio dopo l'ennesimo colpo duro assestato al turismo in seguito alla tragedia dell'aereo russo schiantatosi nel Sinai. In tanti le chiedono se si sente sicura in questo momento e lei con grande eleganza, replica: "non sento grossi cambiamenti in questa città che conosco bene e dove sono venuta più volte".

Veniva, rammenta, "a trovare Omar Sharif, di cui ho un ricordo bellissimo. Era un uomo fantastico e eravamo molto amici", dice. "E' con lui che ho iniziato a fare cinema", aggiunge la star. "Con lui ho iniziato a muovere i primi passi sul grande schermo". "Ero giovanissima, e non volevo in nessun modo fare cinema. Fu mio padre a spingermi e dirmi di provare". Con 'il dottor Zivago', rammenta, "ci vedevamo spesso. A Parigi, dove vivo e dove spesso risiedeva lui, e al Cairo".

All'attivo, come lei stessa ricorda, la Cardinale ha 153 film. Tante le pellicole con i più grandi registi italiani. Da Otto e mezzo di Federico Fellini, al Gattopardo di Luchino Visconti (la cui versione restaurata sarà proiettata durante la kermesse egiziana). "Sono stati i film più importanti della mia carriera", ricorda la "ragazza che rifiutò di fare cinema", come la stampa italiana in un lontano Festival del cinema di Venezia la definì, lei che veniva da Tunisi, figlia di emigrati siciliani. Di ruoli ne ha interpretati tanti, incarnando un nuovo modello femminile: quello di una donna che vuole essere libera e indipendente. "Ho sempre cercato di dare voce a chi non poteva esprimersi,", afferma.

In primis "le donne". Anche se da decenni vive in Francia, l'Italia sembra averla sempre nel cuore. E a chi le rivolge una domanda sul cinema italiano di oggi. Lei quasi con soddisfazione replica nella sua lingua d'origine: "E' un momento difficilissimo per il cinema italiano".All'estero "si vedono pochi film rispetto al passato. Per questo motivo mi sono battuta molto affinché si torni a fare coproduzioni". In giro - conclude - si vedono soltanto film americani". 
ansa

Giro del mondo in 24 giorni In aereo tra Stati Uniti, Hawaii, Giappone, Cina, Vietnam, India e Abu Dhabi

Non sarà un viaggio per tutte le tasche ma è bello anche solo sognarlo. Hotelplan lancia il giro del mondo in aereo privato: un solo aereo (Austrian Airlines), lo stesso equipaggio che accompagna i ‘fortunati’ lungo tutto il percorso con un ricco programma di escursioni ad ogni tappa, medico a bordo e addirittura un container per il trasporto dei regali. Il tour dura 24 giorni e tocca Stati Uniti, Hawaii, Giappone, Cina, Vietnam, India e Abu Dhabi.

NEW ORLEANS - Dotata di un ricco patrimonio storico e culturale, New Orleans, nell’estremo sud della Louisiana, è considerata il gioiello degli Stati del Sud. La musica è l’elemento vitale di questa città che non dorme mai! Cederete al fascino della sua vita stile quartiere francese, ricca di jazz e blues, per non parlare dello splendore architettonico delle grandi case padronali. Un giro in barca sul Mississipi è d’obbligo per chi fa un viaggio in Louisiana, come la degustazione della deliziosa cucina creola.

HAWAII - L’arcipelago delle Hawaii è composto da varie e incantevoli isole di origine vulcanica situate in mezzo all’Oceano Pacifico. Questo stato conta più di 100 piccoli atolli e isole ed è una destinazione molto apprezzata grazie alle temperature gradevoli tutto l’anno e a un’incantevole diversità di paesaggio. La cultura e le tradizioni polinesiane si fondono con le origini asiatiche per offrire uno stile di vita americano che dona un carattere particolare a questo arcipelago.

TOKYO - Il Giappone è un paese sorprendente e appassionante dove si confrontano tradizione e modernità. La cultura ancestrale e il modo di vivere occidentale formano un insieme armonioso. Gli artistici giardini zen, templi e santuari creano forti contrasti con le metropoli frenetiche costellate di scintillanti insegne al neon e strutture avveniristiche, ma anche di treni ad alta velocità. Tokyo è una città ricca di diversità con un importante centro economico, è ultra moderna, ma è anche il cuore della cultura del paese e il luogo di residenza dell’imperatore.

SHANGHAI - Soprannominata la Parigi d’Oriente, la città dei superlativi si è trasformata in una metropoli, per effetto dell’Esposizione Universale nel 2010. Shanghai è recente se la si confronta con le altre città cinesi. È per questo che non sono presenti monumenti storici, ma è l’aspetto contemporaneo e la continua evoluzione che attira il visitatore.

KYOTO - L'antica città imperiale è stata più di 1.000 anni il luogo di residenza della corte ma anche il centro storico e culturale del Paese. La città è cirocndata per tre lati da montagne e conta 2 mila templi, pagode e santuari di cui 17 fanno parte della lista Unesco. La Kyoto odierna è una metropoli ma tardizione e storia si intrecciano ovunque.


DA NANG - Il Vietnam è sinonimo di bellezza, ricchezza culturale e tradizione. 4.000 anni di storia hanno lasciato tracce in questo paese eccezionale nel cuore dell’Indocina, così come l’influenza indiana, cinese e francese hanno parte integrante della cultura nazionale. La città portuale è in rapida crescita, con la sua bella spiaggia e il villaggio storico di Hoi An.

COCHIN & KERALA - Lo stato del Kerala è un paradiso verde nell’India del Sud: una vegetazione tropicale con le sue noci di cocco e le risaie infinite sotto un cielo azzurro, un bellissimo intreccio di fiumi e laghi e una popolazione calorosa e accogliente. La città portuale di Cochin è un crogiolo di cultura britannica, portoghese, araba ed ebraica.

ABU DHABI - Il più grande emirato degli Emirati Arabi Uniti è una metropoli in forte sviluppo e si affaccia sul golfo Persico. Una delle sue più importanti curiosità è costituita dalla Moschea Cheikh Zayed dove i marmi più belli furono utilizzati per le colonne della grande sala della preghiera; senza dimenticare gli ori nelle sue più svariate forme. Il deserto di Liwa è una meraviglia naturale composta di sabbia di diversi tipi con magnifiche dune e piccoli villaggi-oasi.
ansa

Conoscere Napoli attraverso la pizza

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Raccontare il prodotto gastronomico per eccellenza di Napoli attraverso, ma non solo, la storia di quello che oggi viene considerato un simbolo della nuova generazione di pizzaioli doc, ormai vero e proprio brand inconfondibile, in Italia ma anche all'estero: Gino Sorbillo. Il tutto inquadrato in un contesto nel quale la fotografia della pizza è anche l'istantanea di una città e di una regione tra valori, passioni, contraddizioni, insomma emozioni.

E' il progetto editoriale che Francesco Aiello, curatore dell'opera, e Angelo Cerulo (descrive il personaggio, la famiglia e la tradizione) hanno realizzato per un editore di nicchia (dell'Ippogrifo anche 'La nuova cucina di Napoli') partendo dalla considerazione che le categorie con le quali siamo abituati a parlare di gastronomia sono cambiate. E il giovane pizzaiolo di Via Tribunali è, in qualche modo, il paradigma di questa piccola rivoluzione: postmoderno, ha sperimentato nuovi linguaggi comunicativi (ri)lanciando Napoli e la pizza anche attraverso i social.

La storia dei grandi pizzaioli di Napoli è anche la storia della città. Gino Sorbillo, spiegano Aiello e Cerulo, "incarna perfettamente questa aderenza al luogo d'origine, sia perché appartiene a una delle famiglie storiche che hanno legato il loro nome all'arte di fare la pizza, sia perché, nonostante il successo e la notorietà conquistati, ha conservato un rapporto intimo e costante con la città". In equilibrio tra memoria del passato e sensibilità ai gusti contemporanei, l'avventura umana e professionale di Sorbillo testimonia l'attuale valenza culturale della pizza e dei tanti valenti pizzaioli a Napoli e nel mondo, con riflessi che vanno al di là degli aspetti gastronomici del fenomeno. Lungo le pagine del libro, con le fotografie di Pietro Avallone, la storia del protagonista si interseca con elementi storici di una città straordinaria che, rilevano gli autori, "ben prima di ogni moderno fenomeno di globalizzazione alimentare, ha dato al mondo uno dei piatti più conosciuti e apprezzati".

La pizza e Napoli, infatti, nel tempo, sono riusciti a creare una forte immagine comune, quasi una simbiosi che riguarda gli aspetti storici, culturali e tradizionali. L'esistenza di questo complesso patrimonio locale, sorta di 'genius loci', carico di significati e valenze anche simboliche, identifica questa città e rende familiari sia determinati odori e sapori, sia lo stesso paesaggio urbano. Non a caso il racconto della pizza è arricchito dalle testimonianze appassionate di alcuni personaggi che, a diverso titolo, esprimono oggi la cultura, l'economia e la gastronomia di Napoli: dall'intellettuale Jean-Noel Schifano al cuoco pluripremiato Alfonso Iaccarino, dal "re delle cravatte" Maurizio Marinella al presidente uscente della Camera di Commercio Maurizio Maddaloni. E non mancano i profili legati alla birra (con Luigi D'Alise) e col vino (se ne occupa Angelo di Costanzo). Immancabili le ricette, dalla classica marinara alla margherita, da quella col pomodorino giallo del Vesuvio e olive alla pizza col salamino di Faicchio. Un modo per valorizzare i prodotti tipici di tutta la Campania. 
FRANCESCO AIELLO, 'SORBILLO - LA PIZZA DI NAPOLI' (EDIZIONI DELL'IPPOGRIFO, PP.144, EURO 35,00) 
ansa

Tra le Meduse e il lusso del nuovo Hotel Palazzo Versace a Dubai

  PRENOTA ORA HOTEL DUBAI

Versace annuncia l’apertura del nuovo Hotel Palazzo Versace a Dubai. Il complesso, realizzato con Enshaa Group comprende 215 camere, di cui 65 suites, con aree e arredi esclusivamente progettati sotto la direzione artistica di Donatella Versace.

Ogni dettaglio è ricercato, dai soffitti dipinti a mano con decori in oro, ai preziosi marmi e mosaici che si fanno interpreti del lifestyle della Maison attraverso lo sguardo contemporaneo di Donatella Versace.
Ovunque ricorrono i motivi iconici, come la Medusa e la Greca e le leggendarie stampe, alcune realizzate in esclusiva per Palazzo Versace Dubai.  Palazzo Versace Dubai comprende anche 169 residenze private, da una a sei stanze, interamente decorate e arredate in stile Versace.
Situato nel nuovo Cultural Village di Dubai, Palazzo Versace si affaccia direttamente sulla costa del Dubai Creek. Quello di Dubai è il secondo Palazzo Versace al mondo. Il primo è stato aperto in Gold Coast in Australia mentre un terzo Palazzo sorgerà a Macao.
ansa

In Sicilia in un magico bosco d'autunno A Ficuzza nello splendido mosaico di querce, frassini, sugheri e...

foto di Giovanni Franco

In fuga dalla città per entrare in contatto con la natura. Benvenuti nel bosco di Ficuzza in autunno, a piedi o in bicicletta per osservare querce e frassini. Eccoci in un vero e proprio "mosaico" della vegetazione che tra le sue "tessere" annovera il lecceto, il sughereto, il bosco di querce caducifoglie, il cerreto, arbusteti e cespuglieti, aree rupestri e semi rupestri, aree umide (fluviali e lacustri).

La riserva, dove sono state scattate queste fotografie, si estende su un'area complessiva di circa 7.398 ettari (circa 5334 ettari di riserva vera e propria e 2064 ettari di pre-riserva), che ricade nei comuni di Monreale, Godrano, Mezzojuso, Corleone e Marineo.

L'area è dominata dal massiccio calcareo della Rocca Busambra (1613 metri s.l.m.) che delimita a sud il territorio della riserva, a nord del quale sorge il Bosco della Ficuzza e il contiguo Bosco del Cappelliere, due estese aree di foresta mediterranea sempreverde separate dalla strada provinciale che collega il centro di Godrano alla SS 118. Sul confine nord-orientale della riserva si trova il Lago Scanzano, un bacino artificiale ottenuto per sbarramento del torrente Eleuterio.
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Ecco dove costa di meno. Tutto quello che c'è da sapere per viaggiare con l'attrezzatura sportiva

Con il Natale alle porte cresce la voglia di vacanze, e i viaggiatori italiani si divideranno tra chi si concederà una settimana bianca sciando sulle montagne innevate e chi fuggirà lontano alla ricerca di sole, mare e temperature estive.

In entrambi i casi gli sportivi avranno il problema di come trasportare le attrezzature da sci, snowboard, surf o sub, in aereo. eDreams ha provato a risolvere i dubbi dei viaggiatori italiani, creando una guida per districarsi tra regolamenti, costi e condizioni delle compagnie aeree per il trasporto di bagagli speciali. 

Sono considerati special items strumenti musicali, attrezzatura da sci, da golf, da sub, da surf e biciclette. Ogni compagnia aerea ha la facoltà di applicare un costo extra a seconda della misura e del peso del bagaglio da trasportare. I bagagli di dimensioni contenute e di peso massimo, che va dagli 8 ai 12 kg (a seconda della compagnia aerea), potranno viaggiare in cabina senza sovrapprezzo nel biglietto.

Air Berlin e Alitalia offrono gratuitamente il servizio di trasporto bagagli speciali in stiva, rispettando il peso massimo di 23 kg per bagaglio, mentre Air France, Iberia e Turkish Airlines offrono il servizio senza supplemento solo per alcuni oggetti.

Le compagnie che offrono il servizio di trasporto in stiva di attrezzature sportive e strumenti musicali con un costo che va da 10 a 55 euro sono: Wizz Air, Vueling, easyJet, Transavia e Ryanair (tranne biciclette e tandem che prevedono un supplemento), con il singolo bagaglio che non potrà superare i 32 kg di peso.

Applicano invece una tariffa che va da 56 a 100 euro Tap, Meridiana, Air France (tranne per attrezzature da golf, sci e sub che non prevedono costi aggiuntivi) e Iberia (eccetto per gli strumenti musicali e mazze da golf che volano gratuitamente).
ansa

Amanti della letteratura, 15 luoghi da non perdere. Una speciale selezione per i divoratori di libri

Dall'Acqua Alta di venezia dove anche le scale sono fatte sono di libri al Mangiaparole a Roma o a Cuclia a Firenze dove tra i libri si mangia, dallo storico balcone di Giulietta alla chiesa dove si incontrano Dante e Betarice. L’Italia, culla di un ricchissimo patrimonio culturale, può essere viaggiata cnhe attraverso le storie e le emozioni regalate dai libri. Ecco una selezione della community di Yelp di imperdibili per gli amanti dei libri, dove poter saziare la propria fame di conoscenza e rivivere le magiche atmosfere dei luoghi protagonisti di alcuni dei più grandi capolavori letterari di tutti i tempi.

1) A Firenze è d’obbligo una visita alla chiesetta medievale di Santa Margherita dei Cerchi (valutazione dagli utenti: 4.5/5), teatro del primo incontro di Dante e Beatrice, musa ispiratrice del celeberrimo personaggio poetico di Vita Nuova e Commedia.

2) Anche la Porta San Frediano (4/5) merita di rientrare tra le tappe di una passeggiata “letteraria” per il capoluogo toscano: il monumento trecentesco conduce infatti all’omonimo Borgo e rione fiorentino in cui Vasco Pratolini ha ambientato il suo romanzo “Le ragazze di San Frediano”.

3) In una città che, come Firenze, ha dato i natali ai più grandi scrittori italiani non possono mancare le librerie: tra queste spicca Libri Liberi Sit'n'Breakfast (4.5/5), al tempo stesso caffetteria e punto vendita, oltre a spazio per il co-working e, grazie alla presenza del suo piccolo teatro, ambiente ricreativo a 360 gradi.

4) Altro indirizzo da includere in un itinerario letterario nella splendida città d’arte toscana è la libreria con cucina Cuculia (4/5), rinomata per i raffinati brunch domenicali, per la ricercata selezione dei testi in esposizione e per la varietà degli eventi che è solito ospitare, tra cui mostre fotografiche, presentazioni di libri e rappresentazioni teatrali.

5) I cinefili romani apprezzeranno sicuramente Altroquando (4/5): la specialità della libreria è infatti il cinema e sugli scaffali è possibile trovare testi cinematografici introvabili e manifesti originali, mentre immagini delle icone del grande schermo popolano pareti e pavimenti. La competenza del personale è garantita, dal momento che il processo di selezione degli addetti alla vendita prevede anche un test su cinema e letteratura.

6) Il luogo ideale per saziare la propria fame (di conoscenza e non!) è il caffè letterario Mangiaparole (4/5) di Roma, dove è possibile gustare insalate e panini con nomi di poeti e romanzi, partecipare a gare di poesia e seguire corsi di scrittura creativa. Il Mangiaparole, inoltre, premia la curiosità: se sfogliando le pagine di uno dei testi esposti ci si imbatte in un biglietto con la scritta “Sorpresa”, il libro è in regalo.

7) Unica nel suo genere anche la Libreria Acqua Alta di Venezia (4.5/5), dove i libri diventano, insieme a remi e timoni, complementi di arredo: i gradini delle scalinate sono stati realizzati con voluminose enciclopedie, mentre gondole e canoe decorano l’ambiente e fungono da originali scaffali per i testi in vendita.

8) Nella Serenissima è possibile soddisfare anche un gusto più classico visitando il lussuoso Caffè Florian (4/5): l’elegante locale di Piazza San Marco vanta ospiti del calibro di Carlo Goldoni, Giuseppe Parini e Silvio Pellico, oltre al titolo di caffè più antico d’Europa.

9) I più romantici e gli estimatori del genio shakespeariano non possono esimersi da una visita alla Casa di Giulietta a Verona (3.5/5): l’antica residenza ospita sia la statua della protagonista femminile di Romeo e Giulietta che il celeberrimo balcone, sfondo di una delle scene più iconiche e amate della letteratura.

10) Anche Milano ha molto da offrire ai “divoratori di libri”: in zona Porta Genova, ad esempio, l’appuntamento è da Gogol&Company (4.5/5), libreria indipendente dal catalogo ampio e accuratamente selezionato, ma anche bistrot e galleria d’arte, dove è possibile prendere parte a degustazioni, workshop, rassegne cinematografiche e mostre.

11) A Napoli c'è Archeobar (5/5), caffé letterario su due livelli gestito da studenti di Archeologia. Il piano superiore ospita una biblioteca molto fornita (anche di testi in lingua straniera), un balcone che affaccia su Via Mezzocannone e salottini con tavoli a forma di orologio. Sulla parete spicca una citazione in ferro battuto dall’Odissea. Il locale, inoltre, mette a disposizione alcuni tablet per sfruttare la rete WiFi aperta.


12) A Torino si va al Fiorio Café (4/5), caffé fondato nel 1780 e frequentato da personaggi di spicco della vita pubblica e politica (tra cui Carlo Alberto di Savoia e Camillo Benso conte di Cavour) e da intellettuali, tra cui il filosofo Friedrich Nietzsche, il quale apprezzava particolarmente il celebre gelato del Fiorio.


13) A Torino imperdibile Baratti & Milano (4/5), pasticceria e caffetteria celebre per i suoi gianduiotti e le sue caramelle, molto amate dal poeta Guido Gozzano, il quale compose “Le golose” ispirandosi proprio a questo storico locale torinese. Il Baratti&Milano è citato anche nel romanzo di Fruttero&Lucentini “La donna della domenica”.


14) Ad Agrigento c'è ovviamente il parco archeologico della Valle dei Templi che è attraversato dalla “Strada degli Scrittori” (5/5), che corrisponde alla SS 640 e segna uno splendido percorso culturale e paesaggistico attraverso i luoghi dei grandi scrittori siciliani, tra cui il premio Nobel Luigi Pirandello, Giovanni Verga, Andrea Camilleri, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Leonardo Sciascia. I 30 km del viaggio on the road collegano Racalmuto (ovvero la “Regalpetra” di Leonardo Sciascia) a Porto Empedocle, che ha dato i natali ad Andrea Camilleri. La strada scorre tra case natali, ritiri di scrittura, ristoranti e luoghi descritti nelle opere dei grandi autori, come il giardino della Kolymbethra, nel cuore della Valle dei Templi, presente in “La Pazienza del Ragno” di Camilleri e in “I Vecchi e i Giovani” di Pirandello.


15) Alle Cinque Terre ci si ferma a Comune di Monterosso (4.5/5), splendido paese Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco, da cui è possibile scorgere Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. Il poeta premio Nobel per la letteratura Eugenio Montale ha abitato e trascorso numerose estati proprio a Monterosso, alla Villa Montale nella zona di Fegina.

"Per vivere appieno la propria passione, gli amanti della lettura possono contare su Yelp, forte di una solida conoscenza delle migliori attività su base locale e di un’attivissima community sempre pronta a offrire consigli e suggerimenti su nuovi locali, piccole chicche nascoste tra le vie cittadini e le attività più rinomate" afferma Francisco Rabano, Director South Europe, Yelp. "Inoltre, grazie alle numerose iniziative promosse dai suoi utenti, come gli eventi dedicati al bookcrossing o gli appuntamenti mensili del Book Club milanese, trovare altri appassionati con cui confrontarsi e condividere le proprie opinioni non è mai stato così semplice e divertente".
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Da Matera a Manarola, 20 città-meraviglia nella roccia

Da Matera a Manarola, da Calcata aTursi, da Tellaro a Ibla, ecco 20 città meraviglia incastonate nella roccia. Nella gallery di Skyscanner la meraviglia della natura si intreccia alla storia e all'architettura.

Matera, Basilicata - Matera, perla incredibile del nostro stivale, ancora intatta e da scoprire. I Sassi, che sono Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, rappresentano uno dei nuclei abitativi più antichi del mondo, parliamo addirittura di Paleolitico, e oggi formano un centro storico unico, scavato nella roccia calcarenitica, tra caverne e meandri labirintici. Arriverete nella zona dei Sassi attraversando la parte più nuova e moderna della città: girare l’angolo sarà come fare un tuffo nel passato, in una dimensione indefinita che farete fatica a collocare nel tempo e nello spazio e che riempe gli occhi di bellezza, di sole, di storia e di natura.

Bagnoregio, Lazio - Civita di Bagnoregio, nel viterbese, detta anche La Città che muore. Il borgo, tra i più belli d’Italia, sorge su una collina di tufo che l’erosione di due torrenti a valle rischia, purtroppo, di far scomparire. È per questo che la dovete vedere prima possibile e godervi le viuzze strette, le casette in pietra e le piazzette assolate, oltre al bellissimo colpo d’occhio della città in lontananza, regale e altera sul suo colle, raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale sui calanchi circostanti.

Vitorchiano, Lazio - Nella provincia di Viterbo per esplorare un altro posto che nasce su uno sperone roccioso vulcanico: è Vitorchiano, col suo centro storico medievale molto bello e ben tenuto, i resti della cinta muraria e la Selva di Malano, a due passi, in cui unirete la passione per la Natura a quella per la Storia, perché qui troverete i resti di un antichissimo insediamento etrusco.

Polignano a Mare, Puglia - Uno sperone roccioso disegnato dal vento e dal mare, che si getta a strapiombo nel mare Adriatico di un verde intenso. Siamo a Polignano, città dal carisma tutto particolare, le cui origini greche sono rintracciabili già nel nome (“polis”): quella di Polignano è una bellezza unica, ve lo assicuriamo, e qui si respira un’atmosfera assolata e rilassata, ma con un fondo di malinconia. Una fascinazione che ammalia e che vi porterete dentro. Come la voglia di tornarci, e tornarci, e tornarci ancora.

Pitigliano, Toscana - Tufo rpotagosnita a Pitigliano che sovrasta le valli verdeggianti circostanti sul suo sperone e le domina, regale ed elegante. Tutto l’abitato è così ben integrato nella roccia e nella natura, che la mano dell’uomo, almeno all’occhio, risulta essere leggera e delicata. C’è molto da vedere in questo posto, da Palazzo Orsini alla bella Cattedrale fino alla zona del Ghetto: la città è detta anche Piccola Gerusalemme per la presenza ormai storica di una comunità ebraica. Non mancate di fare un brindisi con un buon vino kosher o un vino bianco di Pitigliano: qui la tradizione vinicola è antichissima, grazie alle numerose cantine scavate nel tufo, in cui il vino si conserva perfettamente a temperatura costante.

Massafra, Puglia - In provincia di Taranto a scoprire Massafra, la Tebaide d’Italia forse più conosciuta per il suo famoso Carnevale ma che vi toglierà le parole di bocca per il fascino delle sue gravine, le formazioni carsiche tipiche della zona della Murgia. Ammirate in particolare la gravina di Madonna della Scala, con il suo villaggio neolitico all’interno, testimonianza di antichissime civiltà rupestri. E poi il centro storico, con il castello medievale e il Duomo. E poi ancora l’Oasi WWF di Monte Sant’Elia in cui vi godrete il paesaggio pugliese, tra trulli e vegetazione tipica.

Sorano, Toscana - Sorano, con le sue casette scavate nel tufo, a strapiombo sulla valle del Lente, è un borgo ricco di storia e di bellezze. Visitate la Fortezza Orsini e il Masso Leopoldino, ma soprattutto è d’obbligo, qui, una passeggiata lungo le Vie Cave, che sono cunicoli profondi e antichi percorsi ripidi e tortuosi scavati dagli etruschi in mezzo al tufo, tra muschio e felci. Questi scenografici sentieri portano nelle necropoli del Parco archeologico, altra meta imprescindibile.

Ischia, Campania - Che Ischia sia meravigliosa, tutta intera, lo sapete già. Non potete perdere, tra le tante meraviglie, il Castello Aragonese che nasce sulla roccia magmatica di un’isoletta collegata alla maggiore attraverso un ponte in muratura di circa 200 m. Percorrendolo vi ritroverete dinanzi all’imponenza della fortezza e al fascino di una natura che non è cornice, ma protagonista insieme alla storia antichissima: il castello infatti si fa risalire al 474 a.C.

Manarola, Liguria - Un borgo pittoresco e colorato, con le casette che sorgono strette tra loro sulla roccia scura e che si affacciano sul mare blu? Seguiteci in Liguria, vi portiamo a Manarola. Le Cinque Terre sono Patrimonio dell’Umanità dell'UNESCO proprio perché “rappresentano l'armoniosa interazione stabilitasi tra l'uomo e la natura per realizzare un paesaggio di qualità eccezionale e che manifesta un modo di vita tradizionale millenario”. Manarola, dunque, non potrà che stupirvi. E ricordate che qui si produce un olio ottimo e il famosissimo vino passito Sciachetrà.

Positano, Campania - Sospeso tra cielo e terra, tra roccia e mare, Positano è un posto magico che dovete vedere almeno una volta nella vita: scalinate, case, chiese e cupole si fondono con la roccia e con la macchia mediterranea, per paesaggi incredibili, e il mare è l’elemento per eccellenza, come ribadisce forte e chiaro il nome stesso della città, che appunto deriva da Poseidon, il Dio del Mare. Imperdibile la passeggiata panoramica lungo il Sentiero degli Dei.

Amalfi, Campania - La storia gloriosa di una potente Repubblica Marinara, la Costiera spettacolare che tutto il Mondo ci invidia, la gastronomia eccellente, l’acqua limpida, le case arrampicate sulla roccia e i vicoli chiassosi: Amalfi è terra di emozioni. Respirate l’odore del mare, vivete al massimo la vita della città e non dimenticate di assaporare una delizia al limone, magari mentre il sole infuocato scende dietro lo specchio d’acqua, tingendo il cielo d’arancio e di viola.

Calcata, Lazio - Calcata stupisce dal primo sguardo, sbucando improvvisamente sulla strada con le sue case scure, che sembrano nascere dalla roccia tufacea, come ne fossero un prolungamento. Un borgo bellissimo, luogo d’elezione di artisti e hippies, che sovrasta la vallata del Treja e che vi immergerà in una dimensione di tranquillità e di sogno, a soli 40 km da Roma e dal trambusto della Capitale. La foto sulle poltrone in pietra nel primo spiazzo che incontrate è d’obbligo; poi spingetevi all’interno e perdetevi tra le strade e i mille localini che vi faranno apprezzare la cucina romana. Qui si festeggia la notte delle streghe e si sussurra che qualcosa di misterioso e magico abbia a che vedere con questo posto.

Pentedattilo, Calabria - Il nome curioso viene dal greco “penta daktylos” e vuol dire “cinque dita” perché questo borgo sembra nascere proprio nel palmo di una mano, all’interno di una mano fatta di roccia. Una mano che regge e protegge quello che un tempo era un centro vitale e strategico, nell’età greco-romana, che purtroppo nei secoli ha perso d’importanza fino ad essere completamente abbandonato e disabitato. Oggi è rinato in tutto il suo splendore: andate ad ammirare le strade intagliate nella roccia e l’atmosfera quasi irreale che qui si respira, non ve ne pentirete! Scoprite di più: cliccate qui e date un'occhiata ai 10 Luoghi più belli e magici della Calabria.

Ragusa Ibla, Sicilia - Ibla, centro storico e cuore pulsante di Ragusa, colpisce il turista per il suo ricchissimo stile barocco e per la sua posizione dominante, su una collinetta rocciosa: il sole batte sui tetti e sulle scalinate, sui vicoli e sulle piazzette e tutto racconta di storie lontane, di tempi antichi e di civiltà millenarie che hanno segnato, e disegnato, in fondo, questo posto. Da vedere c’è una quantità infinita di statue, chiese, monumenti e da mangiare c’è anche di più.

Castelmezzano, Basilicata - Sulle Dolomiti Lucane, un’altra delle meraviglie naturali del nostro Paese, per esplorare Castelmezzano, piccolo borgo che nasce proprio al di sotto delle cime frastagliate di queste montagne coreografiche, immerso nei boschi di faggio: passeggiare per le sue vie vi farà sentire parte del territorio, minuscoli di fronte all’enormità della natura. Una volta qui non vorrete mica tralasciare l’adrenalinica esperienza del Volo dell’Angelo?

Tursi, Basilicata - Restiamo in Lucania, terra di magia e di incanti, per addentrarci nella zona dei calanchi, fino a Tursi, un posto che lascia senza fiato. È così che si resta, infatti, dinanzi al bellissimo quartiere della Rabatana, in pieno centro storico, costruito con materiale arenario lungo i calanchi argillosi, nonché testimonianza di insediamenti arabi in questa zona. Non ripartite senza aver assaggiato i tipici falagoni ripieni di patate o di bietole. E se avete tempo fate un salto anche ad Aliano e Craco.

Valsinni, Basilicata - La Basilicata ha molto da raccontare e da mostrare se si parla di Natura intrecciata alla Storia. Dopo i calanchi e le montagne, Valsinni sorge tra suggestive rupi, dominando la valle del Sinni, all’interno del Parco Nazionale del Pollino. Dai tempi della Magna Grecia passando per la triste storia della poetessa Isabella Morra, questo posto saprà conquistarvi: non perdete il Castello feudale, l’antica città fortificata e gli spettacoli di strada che animano le serate nel periodo estivo.

Tellaro, Liguria - Fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia anche Tellaro, piccolo villaggio marinaro che segue l’andamento della scogliera su cui è costruito e che si affaccia sul Golfo della Spezia. Il castello, il porto, il Palazzo Doria: tutto contribuirà a rendervi felici della vostra scelta. Se siete indecisi sul periodo, vi consigliamo di andare durante le vacanze invernali: qui si tiene, infatti, il Natale Subacqueo, una delle feste più amate da abitanti e turisti.

Vieste, Puglia - Proprio sopra la bianca roccia calcarea del Gargano, a picco sul mare Adriatico, sorge il nucleo dell'abitato di Vieste, uno di quei posti che diventano in un attimo un luogo del cuore. La Puglia non delude, ed è un dato di fatto, ma qui si esagera: mare cristallino, spiagge mozzafiato con calette romantiche, un bellissimo centro storico di casette bianche e chiese di epoche diverse, un castello che vi regalerà viste incredibili e una cucina che non teme confronti.

Sant’Agata de’ Goti, Campania - Il reticolo di stradine e le case di questo borgo medievale, antico e bellissimo, si sviluppano su un blocco tufaceo al centro di due torrenti e le sue origini si fanno risalire ai tempi remoti della Prima guerra sannitica. Andate a vedere la Cattedrale dell’Assunta, il Castello e la chiesa di San Francesco d’Assisi, e per finire aspettate il tramonto, così che potrete godere delle pennellate dorate che il sole dipinge sulle rocce mentre scende.
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Matera 2015: dal 4 all'8 dicembre presepe vivente nei Sassi

La "magia" della riproduzione dei luoghi della Nascita di Gesù negli antichi rioni "Sassi" di Matera - già tanto sperimentata dal cinema - si ripeterà quest'anno dal 4 all'8 dicembre, in occasione della sesta edizione del presepe vivente, iniziativa per la quale gli organizzatori puntano ad avere 60 mila visitatori (lo scorso anno furono 32 mila). Una delle novità più interessanti riguarda gli spettatori: 200 di loro potranno indossare abiti di scena ed "entrare" nelle scene.
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Mostre: la Belle Epoque di Toulouse-Lautrec. A Roma dal 4 dicembre circa 170 opere dal Museo di Budapest

Circa 170 opere racconteranno la Belle Epoque di Toulouse-Lautrec in una grande mostra allestita dal 4/12 all'8/5 nel Museo dell'Ara Pacis a Roma. Provenienti dal Museo di Belle Arti di Budapest, faranno rivivere le atmosfere dei cafè chantant, delle notti parigine popolate sia da gente del popolo e prostitute sia da ballerine, cantanti, dive dello spettacolo immortalate dall'artista francese tra il 1891 e il 1900, poco prima della sua morte precoce, avvenuta a soli 36 anni.
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Tomorrowland, ecco le 9 città più futuristiche del mondo

In previsione della Giornata Mondiale delle Città (United Nations World Cities Day) che si terrà il 31 ottobre, Booking.com propone una lista delle 9 città più avveniristiche. Queste mete, moderne e proiettate nel futuro, sono sempre al passo coi tempi e si impegnano per migliorare l’esperienza di vita (o di visita) dei cittadini e dei turisti, introducendo tecnologie sempre più innovative.

1. Curitiba, Brasile
Cosa ha di speciale: una straordinaria sostenibilità ambientale e un'urbanistica intelligente.
L'ottava città più grande del Brasile è una vera fonte di ispirazione: ha vinto premi a livello mondiale per la sua ecosostenibilità, ottenendo anche un riconoscimento speciale dall'Unesco per il suo sistema di trasporti particolarmente efficiente, che può rappresentare un modello per le regioni in via di sviluppo. Un'idea per il soggiorno è il Nomaa Hotel, boutique hotel a 5 stelle di cui potrete apprezzare il design moderno e la posizione proprio nel cuore dell'esclusivo quartiere Batel.

2. Tokyo, Giappone
Cosa ha di speciale: tutto! Dai WC ad alta tecnologia all'architettura più innovativa.
La capitale del digitale colpisce ancora! Tokyo è sempre stata un passo avanti al resto del mondo, grazie ai 13 milioni di fanatici della tecnologia che la abitano. La città ospita la Tokyo Sky Tree, torre più alta del mondo, e attualmente si sta preparando alla sua prossima impresa: ospitare le Olimpiadi del 2020. Il piano comprende anche la costruzione di un villaggio per gli atleti particolarmente futuristico, in cui elettricità e riscaldamento proverranno dall'energia "pulita" dell'idrogeno e il cui unico materiale di scarto sarà l'acqua. Diventerà un modello di efficienza e pulizia per le città del futuro! Per il soggiorno si può scegliere il quartiere storico di Asakusa e in particolare l'ultramoderno ed elegante Gate Hotel Asakusa.

3. Toronto, Canada
Cosa ha di speciale: la sua forza sta nella diversità!
Se la tolleranza e l'accettazione delle differenze sono i valori del futuro, Toronto è decisamente all'avanguardia. Il 49% dei suoi abitanti è nato fuori dal Canada, e l'Unesco ha affermato che è questa la città più eterogenea al mondo. Toronto offre un'architettura davvero affascinante e una scena artistica in rapida espansione, due fattori che contribuiscono ad aumentare il suo carattere avveniristico. Non sottovalutatela: rappresenta anche il centro globale di innovazione per la Cisco, nota società tecnologica tra le più grandi a livello mondiale. In pieno centro, il Thompson Toronto vi permetterà di ammirare lo skyline di Toronto dalla sua piscina all'ultimo piano. Una vista davvero mozzafiato.

4. Amsterdam, Paesi Bassi
Cosa ha di speciale? È una città letteralmente costruita sull'acqua.
La capitale olandese conta al momento oltre 75 progetti di innovazione urbana, per migliorare le infrastrutture sociali e tecnologiche e costruire una città più verde, più sostenibile e più vivibile per tutti. Amsterdam è da sempre famosa per le sue case-barca, e oggi l'isola di Ijburg è pronta a diventare il primo vero quartiere galleggiante della città. Moltissime nuove imprese di tecnologia, inoltre, scelgono di avviare la loro attività proprio ad Amsterdam, dove ha sede il quartier generale di grandi aziende come Booking.com, Uber e Netflix. Il risultato? Le risorse professionali di talento convergono qui da tutto il mondo. Il citizenM Amsterdam vanta tecnologie all'avanguardia, si può addirittura scegliere il tema cromatico della camera.

5. Helsinki, Finlandia
Cosa ha di speciale? Grandi ambizioni per il futuro e tanto coraggio.
Questa città nordica si propone di abolire la proprietà privata delle auto dal 2025. Oltre a incentivare i suoi abitanti a spostarsi a piedi, la città eccelle nel campo dei trasporti urbani rendendoli accessibili a tutti grazie alla rivoluzionaria app BlindSquare, con cui anche i non vedenti potranno muoversi in città. Helsinki, inoltre, è interamente coperta dalla connessione WiFi (gratis, naturalmente!) così si possono usare sempre le mappe sullo smartphone e non si rischia di perdersi o ricevere indicazioni sbagliate. La capitale usa la tecnologia anche per coinvolgere i cittadini nelle attività governative, mettendo a disposizione su internet le statistiche, i progetti e le altre informazioni rilevanti, che possono così essere consultate da tutti. L'Hotel Lilla Roberts è un boutique hotel tecnologico in stile art deco. Da qui si esplora questa splendida città europea nel modo migliore, cioè girando a piedi.

6. Silicon Valley, Stati Uniti
Cosa ha di speciale: serve spiegarlo?
Come non includere in questa lista anche la parte meridionale della San Francisco Bay Area? Ospita alcune delle più grandi società di tecnologia del pianeta, tra cui colossi del calibro di Google e Facebook. Non esiste al mondo un posto con una tale concentrazione di cervelli, menti e idee geniali, che subiscono un'attrazione irresistibile verso questa zona. Se decidete di pranzare in uno dei numerosi food truck di tendenza, occhio a chi sta in fila con voi: potreste trovarvi a tu per tu con il prossimo miliardario. Unitevi agli altri viaggiatori amanti della tecnologia all'Aloft Cupertino, a due passi dal quartier generale della Apple.

7. Masdar, Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti
Cosa ha di speciale: be', è la prima città al mondo con zero emissioni di CO2 e zero rifiuti.
Una volta completata, Masdar promette di diventare il centro urbano più sostenibile al mondo. Questa città cinta da mura, centro nevralgico della tecnologia eco-compatibile, sta sorgendo accanto ad Abu Dhabi e prevede di accogliere quest'anno i suoi primi 7.000 residenti. Le diverse soluzioni adottate includeranno pannelli solari, trasporti pubblici a energia pulita, raffreddamento naturale delle strade e poliziotti "verdi" che controlleranno i consumi. Praticamente un perfetto esempio di città del futuro. Alzi la mano chi non vorrebbe abitarci!
Per soggiornare il più possibile vicino alla nuova città, l'ideale è lo Yas Viceroy Abu Dhabi Hotel.

8. Londra, Regno Unito
Cosa ha di speciale: è la prova che la felicità conta più di ogni altra cosa.
Londra si è sempre tenuta aggiornata con le più moderne tecnologie pensate per rendere più vivibile la città: la Oyster Card per i trasporti, i bancomat con funzione contactless, l'ampia diffusione di noleggi biciclette, e adesso addirittura la metro 24 ore su 24. Come se non bastasse, è stata creata una City Dashboard su cui il sindaco (e tutti gli altri cittadini) può vedere in tempo reale qual è la situazione in città, dal meteo alla mood map (mappa dell'umore) che mostra il livello di felicità dei londinesi in base ai loro tweet. Un sindaco che fa della felicità dei cittadini una priorità assoluta? Piacerebbe a molti, di sicuro! L'Eccleston Square Hotel, un gioiello high-tech dove si può monitorare anche i livelli di felicità di Londra.
9. Singapore
Cosa ha di speciale: un'architettura futuristica e un'urbanistica volta al progresso.
Con il suo "Supertrees Grove", Singapore ha conquistato un primato mondiale: trattasi di un enorme ed ecologico "bosco" composto di particolari strutture a forma di albero, alte fino a 50 metri, che raccolgono l'acqua piovana, immagazzinano l'energia solare, assorbono il calore e fanno ombra ai visitatori e ai residenti. La città-stato del Sud-est asiatico si impegna anche nella realizzazione di progetti innovativi per ridurre il traffico, con un sistema computerizzato che controlla l'uso dei taxi e una tariffazione flessibile. Vero punto di riferimento e di scambio per le aziende e i viaggiatori di tutto il mondo, questa città vanta un'architettura che vi farà pensare di aver fatto un viaggio nel tempo... nel futuro! Il Marina Bay Sands offre splendide viste sull'intera città.
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Norvegia Lofoten: cosa fare nella meta più estrema d’Europa

Nelle isole norvegesi è il momento della aurora boreale e del merluzzo. O di programmare un grande trekking per la bella stagione. Ecco la meta più estrema d'Europa che piace sempre di più

Le odi, oppure le ami perdutamente. Non ci sono vie di mezzo: la bellezza delle isole Lofoten, territorio norvegese nell’estremo nord d’Europa,  cattura, innamora, travolge, crea dipendenza e nostalgia; oppure genera l’effetto contrario. Natura selvaggia, incontaminata, vastità dei paesaggi che si aprono su panorami mozzafiato indimenticabili per la loro bellezza, grandi pareti di granito delle montagne dalle punte aguzze che cadono a strapiombo sul mare, verdissimi prati costellati di casette di legno rosso; limpide acque del mare che lasciano spazio a bianche spiagge dove si aprono Sloverfjord e l’Austensfiord. Perché si viene alle Lofoten? Per fare trekking, per fotografare il magnifico spettacolo di luci dell’aurora boreale, per fare rafting e visitare il Museo dei Vichinghi a Borg, assaggiare i piatti tipici, come lo stoccafisso, magari sorseggiando la birra Mack prodotta nel birrificio di Tromsø situato ben oltre il Circolo Polare Artico e, d’estate, ammirare il sole di mezzanotte.

Il nobile veneziano Pietro Querini, circa 600 anni fa, nel 1432, naufragò a Røst, l’ultima delle isole Lofoten a 115 chilometri a nord del Circolo Polare Artico, imparando dalla gente del posto i segreti dell’essicazione e introducendo nella cucina italiana uno dei piatti più popolari e tradizionali: il baccalà. A Røst, isola posizionata in mare aperto, molto ventosa e di conseguenza tra i luoghi dove si produce la miglior qualità di baccalà alle Lofoten, c’è un pub dedicato a Querini, e se si presta attenzione, entrando, si può notare la targa affissa all’ingresso del locale in onore della Confraternita vicentina del baccalà. Oggi tra i maggiori importatori di merluzzo c’è la Tagliapietra e Figli che, nemmeno farlo apposta si trova proprio a Mestre, in provincia di Venezia ed ogni anno organizza in Italia, tra Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, un Festival dedicato al baccalà, magari reinterpretato da grandi chef: il Festival Triveneto del baccalà. Quando si atterra al piccolo aeroporto di Røst, scendendo dalla scaletta dell’aereo, si avverte l’odore acuto del merluzzo. Infatti, lo stoccafisso è la base di molti piatti che vengono serviti nei ristoranti delle isole Lofoten. Se volete gustare dell’ottimo stoccafisso potete scegliere il ristorante Børsen Spiseri a Svolvær. Ordinate il piatto tipico delle isole: la zuppa di merluzzo fresco e salmone con latte e porri. Un altro ristorante dove assaggiare una buona zuppa è Johnsen’s Fiskerestaurant di Leknes (Storgata 78 | 8370 Leknes, Leknes 8370, Norvegia), un locale familiare, ma molto caratteristico. Le stanze sono rivestite di legno bianco, mentre gli stoccafissi diventano elementi d’arredo appesi alle pareti assieme a reti da pesca ed immagini in bianco e nero. Le Lofoten offrono un’ampia scelta per quanto riguarda il pernottamento: dagli hotel ai campeggi, dagli ostelli ai bungalow, dalle sjøhus (case lungo la banchina), alle pensioni e agli appartamenti. Però non si può perdere, almeno una notte, l’emozione di dormire nelle “rorbuer”, le tipiche casette di legno che spesso costeggiano le baie più belle e caratteristiche delle Lofoten e offrivano un riparo ai pescatori durante la notte. Oggi sono state riconvertite in strutture ricettive e molte di esse sono di alto livello. Tra le migliori e le più spettacolari c’è sicuramente l’Hotel Reine Rorbuer, un bellissimo ex villaggio di pescatori, composto da diversi cottage ristrutturati, che grazie alla sua vista sul Kirkefjord in passato venne eletto luogo più bello della Norvegia. Le ex abitazioni mantengono ancor oggi tutto il loro fascino. Entrando nei cottage si apprezza subito il calore dato dai rivestimenti in legno; gli arredi sono semplici, ma confortevoli (connessione wi-fi, zona soggiorno, cucina, lettore Dvd) e affacciandosi alle finestre si gode di una magnifica vista sul fiordo di Reine, incastonato nella splendida cornice delle montagne delle Lofoten. Dopo una giornata di visita alle isole ci si può rilassare davanti al caminetto del ristorante Gammelbua, proprio adiacente alla reception del Reine Rorburer, dove assaggiare i piatti tipici norvegesi preparati dallo chef a base di pesce e in particolare il «Tørrfisk delle Lofoten», ovvero lo stoccafisso. Da non perdere il salmone norvegese, dal sapore unico e delicato, conosciuto per la sua qualità derivata dal fatto che i pesci crescono più lentamente nelle acque fredde della Norvegia e, in questo modo, le loro carni sviluppano una struttura più compatta e saporita. Se, invece, ordinate il Lutefisk, piatto tipico natalizio, il cui consumo si sta diffondendo anche in altri periodi dell’anno, vi sarà servito lo stoccafisso ammorbidito nella soda caustica, poi cotto e grigliato, accompagnato da patate, bacon, piselli e mostarda. Altro piatto tipico di queste zone è il Fenalår, tradizionale prosciutto d’agnello essiccato, speziato e stagionato, magari da accompagnare con formaggio di capra.
Non essendo un viaggio semplice ne economico da realizzare, meglio programmare: il tour operator vi aiuterà per un break invernale con l’Aurora Boreale, la neve e le lunghe giornate buie al camino.  Gennaio e febbraio sono i più freddi, si scende sotto i -1 gradi, ma nonostante le basse temperature, è possibile affrontare il freddo con un corretto equipaggiamento. Questo è il periodo ideale per scoprire l’isola e provare l’ebrezza di salire in una delle tante tipiche imbarcazioni per pescare il merluzzo, attività vitale per le popolazioni locali. Se si va alle Lofoten nel periodo della pesca, incluso tra febbraio e maggio, si potranno notare i merluzzi che essiccano all’aria aperta, nelle apposite rastrelliere in legno, esposti al vento, al sole, al freddo e alla neve (elemento essenziale per perfetta essiccazione del pesce).Ma può essere un’idea anche pensare a fine anno a un grande viaggio per l’estate, quando le temperature medie vanno dai 20 ai 25 gradi, e il il sole di mezzanotte risplende sull’arcipelago, e nei centri abitati non difficile incontrare feste e concerti. È il momento del trekking e della bici.
Per compiere un viaggio turistico che scegliate come mezzo di trasporto l’auto o la bicicletta, c’è la Strada Turistica delle Lofoten nel Nordland un tratto di 230 chilometri che parte dal ponte che attraversa Raftsundet a nord delle isole, e arriva fino a Å (città con il nome più breve al mondo), nel sud. Il tragitto è costellato da 11 fermate che permettono di fare una breve sosta. Ci sono diversi punti sistemati lungo il cammino per scattare foto, rilassarsi, osservare gli uccelli. Infatti, una tra le maggiori attività è proprio il birdwatching per la presenza di puffini, cormorani, urie, aquile e di una grande varietà di uccelli. Circa un quarto degli uccelli marini del Paese vengono a nidificare a Røst dove si trova anche il faro Skomvær, l’ultimo avamposto con vista sull’Oceano Atlantico. Merita una sosta Svolvær: moderna, vivace cittadina, dall’atmosfera frizzante, meta di molti artisti, è il capoluogo delle Lofoten. La città è circondata da una corona di montagne, tra cui la celebre Svolværgeita, letteralmente «La capra di Svolvær», diventata un simbolo perché culmina con una doppia guglia molto popolare tra gli arrampicatori e gli alpinisti. I più temerari, una vota saliti fino in cima, saltano da un corno roccioso all’altro. Una tappa per l’aperitivo? Al Bacalao locale mondaiolo dove bere una birra, oppure degustare l’ottima zuppa piccante di merluzzo, pomodoro e patate, godendo del panorama sul porto. Proprio a Svolvær, nell’ultima settimana di marzo si svolge in Campionato mondiale di pesca al merluzzo e la Festa del pesce: un importante evento per la città che si anima di bambini vestiti con colorati abiti cangianti, mentre esperti insegnano ai turisti come tagliare le teste ai merluzzi (attività che alle Lofoten viene tradizionalmente insegnata ai bambini fin da piccoli). Durante l’estate i battelli turistici effettuano escursioni giornaliere al Trollfjord, ovvero al fiordo di Troll, sulla selvaggia costa meridionale di Austvågøy. Affacciato sul waterfront di Svolvear c’è il Thon Hotel, dal design moderno, a basso impatto ambientale, con una spettacolare vista sulla baia e ospita il Restaurant Bojer, affacciato sul porto, dove si possono gustare specialità locali quali lo stoccafisso e l’agnello delle Lofoten.
Se non vi piace la vita tranquilla e preferite provare emozioni forti potete partecipare a un safari all’aquila di mare, provare le immersioni subacquee nelle cristalline acque artiche, il rafting in alto mare, oppure il safari su gommone a scafo rigido. Reine Adventure propone escursioni a piedi e in kayak, oppure in bicicletta, in inverno con gli sci.
Info: per avere indicazioni ed un’assistenza continua durante il vostro viaggio potete scaricare l’app che fornisce utili suggerimenti su attività, attrazioni, ristoranti e hotel del posto in Norvegia e anche se e dove si verifica l’aurora boreale. Si tratta, senza alcun dubbio, di una utilissima applicazione per pianificare il viaggio.
Corriere della Sera