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'Festa del Maggio', ad Accettura si sceglie l'albero più bello

 

Dal 18 al 21 maggio si terrà la festa del Maggio di Accettura (Matera), un rito centenario che si ripete ogni anno nei giorni di Pentecoste. E' stata definita "tra le 47 feste più belle del Mediterraneo" secondo l'itinerario "Les fetes du Soleil" patrocinato dall'Unesco. La festa pagana "viene dedicata a San Giuliano, un giovane dalmata che cercava di diffondere la sua fede con coraggio e che, per questo, venne torturato e giustiziato a Sora".
    In un comunicato diffuso dal Comitato Feste è specificato che "dall'archivio di Accettura si rileva che il culto di San Giuliano è cominciato a manifestarsi nel 1725, anno in cui san Giuliano divenne protettore del paese" e che "la prima domenica dopo Pasqua, quest'anno il 7 aprile, si tiene il primo appuntamento della lunga e complessa sagra del Maggio che culmina nelle manifestazioni della domenica di Pentecoste e si conclude il giorno del Corpus Domini".
    All'alba "dalle campagne del paese, massari e boscaioli convengono verso il bosco di Montepiano, una cerreta di circa mille ettari, a pochi chilometri dall'abitato. I maggiaioli più esperti, seguiti dai curiosi, si aggirano per il bosco; scrutano le chiome, testano i tronchi, stabiliscono ad occhio l'altezza e alla fine scelgono l'albero più bello e più dritto che sarà tagliato e trasportato in paese il 28 maggio. Contestualmente sono scelti altri cerri che faranno da corteo durante il trasporto e serviranno per innalzare il Maggio. Definite le scelte, gli alberi sono contrassegnati con un puntone a forma di martello su cui è incisa la sigla Sgm (San Giuliano Martire).
    Intanto, si prendono accordi per la domenica successiva (14 aprile) per la scelta della Cima, il più aggraziato agrifoglio della foresta di Gallipoli".

ansa.it

Primavera fa rima con salute e benessere alle Terme dell’Emilia Romagna

 

Per dedicare a se stessi e a chi si ama una pausa di relax e salute, magari immersi in un paesaggio da sogno lontano dal trambusto quotidiano, le Terme dell’Emilia Romagna propongono un’ampia selezione di proposte tutte da scoprire dedicate a questo periodo dell’anno, veri e propri percorsi di salute con trattamenti rigeneranti consultabili sul sito www.termemiliaromagna.it nella sezione dedicata ’Pasqua e Ponti di Primavera alle Terme’.

Un appuntamento immancabile che vede le strutture termali del territorio accogliere ogni anno i propri ospiti con esperienze sempre nuove e quell’atmosfera unica che solo i paesaggi dell’Emilia Romagna sanno trasmettere. Ecco allora che le festività di Pasqua e a seguire i ponti del 25 Aprile e del 1° Maggio diventano l’occasione perfetta per rigenerare corpo e mente coccolati dall’ospitalità e dall’esperienza di uno staff sempre a disposizione.

La permanenza presso i centri termali dell’Emilia Romagna permetterà agli ospiti di godere dei benefici delle  proprietà curative  delle acque sulfuree e salsobromoiodiche, utili per contrastare e prevenire disturbi di adulti e bambini: dalle patologie respiratorie alle artro-reumatiche, dalla circolazione alla riabilitazione. Un team di medici esperti sarà sempre a disposizione, per rispondere a qualunque domanda e illustrare i trattamenti più adatti alle diverse esigenze.

travelnostop.com

(Post a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it)

Per Pasqua gli italiani vanno in cerca di benessere e relax alle terme

 


Italiani sempre più alla ricerca di benessere naturale e prevenzione per questa Pasqua e per i ponti di aprile con una domanda in aumento del 12% rispetto allo scorso anno. È quanto riporta una nota di Federterme Confindustria. “Si vuole vivere meglio e le acque delle terme possono dare grandi benefici: gli italiani e gli stranieri hanno capito che trascorrere qualche giorno nella natura immergendosi in acque che sono fonti naturali di benessere aiutano a ricaricare le energie psicofisiche e a rientrare nella quotidianità in forma. Il connubio tra benessere, riabilitazione e prevenzione garantisce, infatti, una fruibilità totale del sistema termale. E i numeri di questo periodo lo testimoniano anche in considerazione del fatto che le terme sono un luogo di vacanza per tutte le tasche”.

travelnostop.com


LEGOLAND Deutschland amplia offerta ricettiva con altre 80 camere

 

La stagione LEGOLAND propone ai visitatori un mondo di avventure, divertimento e allegria, dove i sogni LEGO diventano realtà. Con l’apertura del nuovo LEGOLAND Forest Adventure Lodge nel Villaggio VacanzeLEGOLAND, il resort per il tempo libero per famiglie amplia la sua offerta di pernottamento con ulteriori 80 camere a quattro letti.

La stagione 2024 a LEGOLAND è iniziata a metà marzo con il primo evento ‘Play Unstoppable’, che promette divertimento e azione per tutta la famiglia fino al 7 aprile. In diverse stazioni del parco i visitatori trovano postazioni per sbizzarrirsi con i mattoncini LEGO, parkour sportivi, musica con il cantautore Luca Hänni e l’ebrezza delle montagne russe.

Ai LEGO Studios, per tutta la stagione saranno protagonisti gli alieni con il nuovo movie LEGO Friends 4D, ‘Alien Invasion’. I LEGO friends accompagneranno gli spettatori a seguire le riprese di un film a Heartlake City, invasa dagli extraterrestri. Quest’estate, poi, i visitatori potranno scoprire un ulteriore mondo LEGO da sogno: LEGO DREAMZzz TM sarà il tema del nuovo spettacolo estivo multimediale che si terrà nella LEGO Arena e presenterà, oltre agli eroi della serie, anche incredibili esibizioni acrobatiche.

Nell’area tematica LEGO MYTHICA inaugurata la scorsa stagione, il Wing Coaster MAXIMUS conduce i passeggeri in un mondo fantastico, le Fire & Ice Towers regalano la sensazione di caduta in stile ‘Freefall-Feeling’, i modellini LEGO e i giochi interattivi prendono vita attraverso la realtà aumentata – nella più nuova fra le aree tematiche LEGOLAND non si smette mai di stupirsi e di sperimentare.

Il 16 marzo ha aperto il LEGOLAND Forest Adventure Lodge: tre edifici in stile lodge in mezzo alla natura sono il luogo perfetto per rilassarsi e riposare dopo le intense emozioni delle giornate passate tra le attrazioni del parco. Da scoprire ci sono gli animali selvaggi LEGO, realizzati con oltre 270.000 mattoncini, perfetti anche per scattare una foto ricordo. Il nuovo lodge completa la vasta gamma di soluzioni di alloggio all’interno del Villaggio Vacanze LEGOLAND. Qui gli ospiti trovano 120 camere a tema, un’area di sosta per i camper, camere in botte, magnifici castelli, il quartiere NINJAGO e un particolare hotel sull’isola dei pirati, tutti a tema LEGO. Grazie all’aggiunta del Forest Adventure Lodge™ di recente apertura il Villaggio Vacanze LEGOLAND nei pressi del parco divertimenti può ospitare un totale di 3.156 ospiti a notte. Per un soggiorno indimenticabile e per continuare la vacanza anche dopo l’ora di chiusura delle attrazioni, gli ospiti del Villaggio Vacanze hanno a disposizione cinque diversi ristoranti, un bowling, un parco avventura, numerosi parchi giochi e un campo da golf a tema pirati.

Ninja e calde notti d’estate, brividi di divertimento e WinterWonder
A LEGOLAND Deutschland ogni mese sono in programma eventi e giornate speciali. Maggio è nel segno di Kai, Lloyd e Nya: ospiti grandi e piccoli possono incontrare i famosi eroi NINJAGO nel mondo LEGO NINJAGO e affrontare qui parkour impegnativi. Il 27 luglio, il 3 e il 10 agosto si celebreranno le calde serate estive con scintillanti fuochi d’artificio e un variegato programma di spettacoli. E dalla fine di giugno all’inizio di settembre, il team eventi LEGOLAND presenterà sul grande palco della LEGO Arena l’unico spettacolo interattivo al mondo LEGO DREAMZzz sulle avventure da sogno. Il Monster-Party in calendario per le settimane di Halloween sarà da brividi, ma sempre a misura di bambini: dal 5 ottobre al 3 novembre al parco verranno organizzati sabati popolati da spettri e attività a tema. I cancelli di LEGOLAND Deutschland chiuderanno solo per poco tempo, perché a fine novembre l’apertura invernale sarà a tema WinterWonder LEGOLAND 2024.

Il Parco PEPPA PIG apre a Pentecoste
A Pentecoste (19 maggio 2024) verrà inaugurato il PEPPA PIG Park Günzburg a pochi passidall’ingresso principale di LEGOLAND. Qui le famiglie possono immergersi nel mondo della famosa maialina Peppa, salire sulle montagne russe di Papà Pig o a bordo di una delle altre quattro attrazioni, oppure saltare e giocare a piacimento in uno dei sette parchi giochi a disposizione. La Play Zone LEGO DUPLO PEPPA PIG sarà unica al mondo ed è disponibile solo a Günzburg. 

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Da Sharm all’Albania le mete dell’estate 2024 di AvTour a Travelexpo


AVTOUR conferma anche quest’anno la sua presenza a Travelexpo, in programma dal 5 al 7 aprile al CDSHotel Città del Mare di Terrasini. Sarà l’occasione per presentare agli agenti di viaggio siciliani la programmazione ESTATE 2024 e il relativo catalogo. Elisa Di Mauro, anima del noto Tour Operator siciliano, tiene a sottolineare il contributo essenziale che viene in particolare dal rapporto con gli agenti di viaggio, dalla loro professionalità e passione nel lavoro.

“Nel 2023 – sottolinea Elisa Di Mauro – si è registrata una prima ripresa dopo gli anni della pandemia e dunque per l’Estate 2024 presentiamo con fiducia e entusiasmo una programmazione ampia e ricca di destinazioni, che vuole essere attenta alle esigenze degli agenti e dei clienti.
Con i nostri tour spaziamo ormai su quasi tutta l’Europa: dal consolidato MittelEuropa, al Sud Europa con ben 3 tour sulla Spagna e 2 sul Portogallo; dalla Francia al Nord Europa, compresa la Gran Bretagna e l’Irlanda che abbiamo rafforzato con il ritorno del diretto Aer Lingus. Riprendiamo Olanda e Belgio con volo diretto Transavia.
Inoltre, per quest’anno puntiamo molto sulla Turchia con i voli diretti Turkish, ora da Catania e da Palermo, e sul programma 8 di giorni che insieme a Istanbul, Ankara, Cappadocia e Hierapolis tocca anche Efeso. Sul Mediterraneo, proponiamo coem novità l’Albania con un tour di cultura e mare. E ancora rafforziamo i programmi che puntano sulle capitali europee, dalle note città dell’Est Europa come Praga, Vienna, Budapest e Sofia, a Parigi, arrivando ad Istanbul, sempre con i voli diretti Turkish da Catania e Palermo. Infine, per il Mare, oltre a Creta e alla Costa Brava, incrementiamo il nostro impegno su Sharm con i voli diretti sia da Catania che da Palermo. E’ una realtà che mantiene un ottimo rapporto qualità/prezzo ed in cui abbiamo realizzato una attenta selezione di resort”, conclude.

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In Italia a caccia di relax: 10,5 mln in viaggio a Pasqua

 

Una Pasqua dalla dimensione prevalentemente familiare, a caccia di relax, lunghe passeggiate, alla scoperta delle bellezze delle città d’arte o al ritorno al mare senza allontanarsi troppo dalle regioni in cui si vive. E soprattutto, una vacanza da vivere principalmente in Italia. Questa la scelta dei quasi 11 milioni di italiani che si metteranno in viaggio per le festività pasquali secondo l’indagine realizzata da Tecnè per conto dei Federalberghi.

Il 92% del campione analizzato ha infatti manifestato la propria preferenza per destinazioni italiane mentre solo l’8% si recherà all’estero, preferibilmente nelle grandi capitali europee. Gli spostamenti si compiranno soprattutto in automobile, il mezzo preferito dalla stragrande maggioranza dei viaggiatori perché considerato il più comodo per muoversi senza vincoli di orario, e forse anche il meno costoso.

“Sarà una Pasqua che consentirà a molte famiglie italiane di ritrovarsi, e sarà vissuta all’insegna della sobrietà: il mare, le città d’arte, la montagna, i laghi e le terme del nostro Paese sono le località favorite. Tra gli italiani c’è ancora tanta voglia di Italia e questo trend fa bene al nostro turismo”, commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca.

“Trovandoci di fronte ad una Pasqua bassa in questo 2024 – ha proseguito Bocca – senza dubbio possiamo dire che la montagna conserva il suo appeal per gli appassionati di sci e di sport invernali. Una buona opportunità in questo inizio di primavera, prima che si aprano le porte al caldo dell’estate. Per noi le festività pasquali rappresentano una prova generale in previsione della stagione alta – conclude il presidente di Federalberghi – Con tutte le cautele del caso, possiamo considerare questa discreta performance come un buon viatico per l’estate 2024”.

Complessivamente saranno circa 10,5 milioni gli italiani in viaggio per le festività pasquali. Il 92% degli intervistati resterà in Italia, mentre l’8% sceglierà una località estera. Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno in Italia saranno il mare (32,5%), le località d’arte (28,9%), la montagna (21,8%) e, a seguire, i laghi (3,4%) e le località termali (2,5%). Per coloro che invece si recheranno all’estero, vincono le grandi capitali europee (74,4%), seguite dal viaggio in crociera (10,2%) e dalle località marine (6,3%). La vacanza avrà una durata media di 3,6 notti e la spesa media pro capite sostenuta (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), sarà pari a 371 euro.

Il turismo si conferma un driver eccezionale per l’economia del territorio creando un giro di affari di 3,9 miliardi di euro. Questo risultato sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento del costo della vita che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, quasi la metà dei vacanzieri (44,1%) ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza proprio a causa di tale cambiamento. La gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata ai pasti (29,9%) e all’alloggio (23,0%). Il viaggio assorbe il 22,6% del budget, mentre allo shopping sarà destinato il 10,6%. La vacanza è stata prenotata a ridosso della data di partenza: il 73,7% lo ha fatto al massimo un mese prima.

travelnostop.com

(Post a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale)

Pasqua e ponti in viaggio, vince il turismo organizzato

 

Pasqua e ponti di primaverain viaggio. Secondo l’Osservatorio ASTOI Confindustria Viaggi i fatturati relativi alle partenze del periodo che va da Pasqua al 1°maggio realizzano una crescita dell’8% rispetto al pari periodo del 2023. La tipologia di viaggio preferita verte da un lato sulla formula villaggio all inclusive, ideale per il segmento famiglie, dall’altro su tour itineranti a medio o lungo raggio, comprensivi di guide ed esperienze. Balzo in avanti del cosiddetto Advance Booking – la prenotazione anticipata – mai così preponderante negli ultimi quattro anni: per il periodo di Pasqua il 35% delle pratiche è stato prenotato con oltre 90 giorni di anticipo.

Una Pasqua anticipata rispetto allo scorso anno spinge i connazionali a prediligere in generale mete estere; tuttavia, si riscontra ancora un’importante richiesta per la montagna in Italia. In Europa, l’Islanda è una riconferma, cui si aggiungono Irlanda, Paesi scandinavi e Portogallo. Nel medio raggio, il conflitto in Medio Oriente continua ad impattare sulle destinazioni colpite e sulle zone limitrofe, tra cui l’Egitto, anche se l’appeal di questa destinazione resta molto rilevante; in riduzione le crociere sul Nilo mentre si registrano prenotazioni consistenti (seppur in calo rispetto allo scorso anno) per i soggiorni balneari nel Mar Rosso, nei resort a Sharm el Sheikh e Marsa Alam.

Nelle festività primaverili del 2024 non mancano le mete evergreen, Canarie e Capo Verde in primis, che salgono nel ranking sfruttando a proprio favore il calo del Mar Rosso.

Il lungo raggio si muove sempre su un doppio binario: da un lato i soggiorni nei mari caldi, come Repubblica Dominicana, Maldive ed East Africa, dall’altro i viaggi di scoperta, gli itinerari, sia nella versione classica che in quella tailor made. Stati Uniti e Giappone sono sempre nel cuore degli italiani, ma suscitano molto interesse anche Thailandia, Sudafrica e tutto il Sudamerica. Iniziano nuovamente le prenotazioni sulla Cina dopo un lungo periodo di blackout.

Nel settore crocieristico la primavera conferma l’andamento in crescita delle prenotazioni che sta caratterizzando il 2024. Secondo CLIA, l’Associazione che riunisce le principali compagnie di crociera, quest’anno in Italia si supererà la quota di 14 milioni di passeggeri movimentati contro i 13,8 del 2023, il che conferma il Belpaese come principale meta europea.

Tra le destinazioni preferite della primavera molto apprezzati sono il Mediterraneo Occidentale e Orientale, fino alle crociere più lunghe (sino a due settimane) in Portogallo, Marocco, Turchia, Grecia, isole Canarie e Azzorre.

L’Osservatorio ASTOI rileva che la durata media del viaggio durante i ponti festivi della primavera 2024 è di circa 8 giorni. I costi medi per persona vanno da 1.150 euro per il prodotto generalista, a 1.600 euro per una vacanza in villaggio, salendo a 3.500 euro quando si tratta di viaggi su misura. Il rincaro dei servizi, rispetto al 2023, è stato più contenuto, pari a circa +5% sull’anno scorso e ha riguardato essenzialmente la componente voli.

“Le prenotazioni per il periodo di Pasqua e ponti primaverili – sottolinea Pier Ezhaya, presidente ASTOI Confindustria Viaggi – registrano una crescita dei ricavi dell’8% sul 2023 e la quasi totalità delle destinazioni coinvolte evidenzia un trend positivo. Il Turismo Organizzato registra crescite percentualmente più alte del turismo in generale, segno che è finalmente scelto dai consumatori per gli insostituibili valori che lo caratterizzano. Inoltre, considerando la forte incidenza della prenotazione anticipata rilevata per le vacanze di Pasqua e visto l’incremento dei ricavi registrato per questo periodo, possiamo guardare con fiducia anche all’imminente estate: stimiamo infatti una crescita dei ricavi pari al 10% per il periodo estivo che contribuirà a consolidare la già buona stagione estiva del 2023 e a rafforzare l’intero comparto”.

travelnostop.com

(Post a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it)

Fto: protocollo d’intesa con Etoa

 

E’ stato siglato un protocollo di intesa tra Fto (Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio) ed Etoa (Associazione europea del turismo). L’obiettivo è quello di sviluppare congiuntamente attività a favore del turismo organizzato.

I contenuti

Tra i principali contenuti del documento la possibilità di avviare azioni congiunte a livello istituzionale e di creare occasioni di networking tra i propri associati.
Franco Gattinoni, presidente di Fto, dichiara: “Negli ultimi due anni la nostra federazione ha fatto un progresso straordinario a livello di rappresentanza territoriale e internazionale. Queste due aree di sviluppo, che viaggiano in parallelo, ci consentono di accrescere il valore offerto ai nostri soci e di comunicare in modo più efficace il valore aggiunto del turismo organizzato. Grazie a un contatto diretto e costante con le associazioni e gli operatori di tutto il mondo e al nostro ruolo attivo in Ectaa, possiamo favorire occasioni di networking, condividere le informazioni e best practice e presidiare le attività istituzionali a livello europeo”. In questa direzione va proprio la nuova collaborazione con Etoa, “che ci permetterà di accrescere ulteriormente il nostro ruolo e il contribuito nel dialogo con le destinazioni italiane, nella definizione della governance e delle regole che tengano in debito conto il ruolo e l’importanza che agenzie di viaggi e dei  tour operator”.

La soluzione per destagionalizzare

Tim Fairhurst, direttore generale Etoa, aggiunge: “Il turismo organizzato dovrebbe essere parte della soluzione per i destination manager che cercano di destagionalizzare i flussi e diversificare l’offerta turistica sui territori. I buyer internazionali di Etoa portano in Italia il turismo culturale durante tutto l’anno. Affrontano crescenti sfide operative, dalla biglietteria agli accessi alle città. Una economia sostenibile del turismo è importante per l’Italia e diventa quindi essenziale che sia meglio integrata nella pianificazione strategica. Siamo lieti di collaborare con Fto per mantenere gli interessi del settore in cima all’agenda delle priorità del turismo, fornire opportunità commerciali e lavorare con gli stakeholder locali per massimizzare il vantaggio reciproco”.
guidaviaggi.it

Msc-Gip, via libera Ue al controllo congiunto di Italo

 

Arriva l’ok della Commissione europea all’acquisizione del controllo congiunto di Italo da parte di Msc Mediterranean Shipping Company e del fondo americano Gip.

L’operazione riguarda principalmente il mercato del trasporto passeggeri ferroviario ad alta velocità in Italia, nonché le agenzie di viaggi e il trasporto marittimo di passeggeri tramite traghetti o crociere.

Ai sensi del regolamento sulle concentrazioni, l’Antitrust Ue ha stabilito che la concentrazione progettata non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, dato il suo impatto limitato sulla concorrenza nei mercati in cui operano le società. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la normale procedura di controllo delle concentrazioni.

Il 2 ottobre 2023, il Gruppo Msc dell’armatore Gianluigi Aponte aveva firmato un accordo vincolante per acquisire una quota di circa il 50% in Italo da Global Infrastructure Partners (Gip).

L’altra quota di circa il 50% in Italo resta di proprietà di Gip, in governance congiunta con Msc, Gruppo Allianz e fondi gestiti da Allianz Capital Partners, oltre ad altri investitori, tra i quali Luca Cordero di Montezemolo (che resta presidente), Isabella Seragnoli e Alberto Bombassei.

lagenziadiviaggimag.it

La mostra a New York. Bisanzio e l’Africa, una storia mai raccontata

 
Frammento tessile con Artemide e Atteone, Egitto, V-VII secolo - Metropolitan Museum, New York

La circospezione con cui ci muoviamo nell’analisi della storia dell’arte, ma anche della storia stessa, ha spiccatamente un carattere temporale, rigidamente progressivo, marcatamente occidentale. Procedendo verticalmente nel passato, raccogliamo qua e là ciò che ci pare utile a tracciare un sentiero evolutivo, o quantomeno causale. Maggiori resistenze, scaturite da un’indagine più ampia e complessa, subentrano se la stessa operazione dobbiamo condurla sulla direttrice spaziale. Che sia una forma di narcisismo eurocentrico o la cronica mancanza dell’esercizio della geografia e della storia nelle nostre esistenze, resta il fatto che spostarsi anche solo di qualche meridiano o parallelo sembra uno sforzo inconcepibile. A smarcarsi, efficacemente, ha provato il Metropolitan Museum di New York con la mostra “Africa & Byzantium” (sino a domenica, poi traslocherà al Cleveland Museum of Art dal 14 aprile). Il cuore del progetto risiede proprio in quello scarto spaziale: la storia dell’arte ha a lungo enfatizzato l’importanza dell’Impero Bizantino (circa 330-1453), nelle canoniche giurisdizioni europee e asiatiche (da Ravenna a Salonicco, fino a Damasco, passando per l’epicentro Costantinopoli, ora Istanbul) ma si è poco dedicata ai profondi contributi artistici che l’Africa – le odierne Egitto, Algeria, Tunisia, Libia, Sudan, Etiopia – ha dato alla cultura mediterranea.

Su questo valore gravita l’intera impresa espositiva, coordinata dalla Associate curator of byzantine art di casa, Andrea Achie. Da questo spessore la curatrice ha fissato tre macro obiettivi, ambiziosi e non perfettamente risolti. Il primo, doveroso, sfida la comprensione convenzionale della separazione di Bisanzio dall’Africa, accendendo un faro sull’osmosi reciproca tra l’arte delle due sponde opposte del Mediterraneo. Il secondo si chiede dove e quando Bisanzio finisca. Dopo la caduta di Costantinopoli nel 1453, le maestranze etiopi e copte dell’Africa orientale proseguirono sul solco dell’arte romana e bizantina fino al Ventesimo secolo, contribuendo alla costruzione dell’immaginario estetico occidentale. Una tesi non del tutto convincente, che fa il paio con il terzo intento, traballante: rappresentare l’unicità della “nuova” fattura. Se l’esposizione ha infatti il pregio di illustrare il sincretismo e l’emanazione culturale dei continenti in gioco, non circoscrive le specificità peculiari della produzione africana in questione, significativa ma ancillare. Parlano le opere esposte. Centottanta manufatti, soprattutto d’epoca medievale (con una breve appendice legata alle creazioni contemporanee, interessante ma ininfluente ai fini della mostra), provenienti da trenta Paesi nel mondo, perlopiù mai esposti, che mostrano l’importanza dell’Africa nello sviluppo intellettuale del tempo. Dall’Egitto, e ai centri di potere e sapere come Alessandria e il monastero di Santa Caterina nel Sinai, a Tunisi, capitale nella produzione dei mosaici, o la Valle del Nilo con il suo fertile fermento culturale. Storie di regni che si perdono sulla via dell’acqua verso il Sahara, solcando la Nubia, anello di congiunzione tra le genti del bacino Mediterraneo e quelle dell’Africa nera. Il limite, però, è non riuscire a dimostrare come queste regioni divengano un nuovo cuore propulsore, una nuova officina delle arti che influenzerà a sua volta il Vecchio Continente, come predisposto dalla mostra.

Ma a dire il vero, tutto ciò, poco importa. Ciò che importa, ed è sublime, è questo insieme di preziosi oggetti – mosaici, sculture, ceramiche, tessuti, dipinti, monili, manoscritti – che raramente si assimilano in unico corpo organico. Testimonianze di un pezzo di storia che si è “perso”, l’Impero romano che trapassa in quello bizantino condividendo le coste meridionali del Mare Nostrum, che si bagna nell’Oasi del Fayyum e percorre il regno di Kush, Axum, Makuria, passando per la cattedrale di Faras, ora sommersa dalle acque del Lago di Nasser. Una regione estremamente cosmopolita, costellata di società multietniche ed eterogenee.

Ne sono limpide sentinelle due opere chiave, entrambe eseguite durante il periodo tardo antico (dal 284 al 641 circa), la prima delle tre parabole temporali in cui si sviluppa l’esposizione. Una si impone al visitatore appena varcato l’ingresso alle sale, la Gallery 199. Monumentale e magnetica, si propaga in una riproduzione illustrativa anche sulla facciata del museo. Si tratta del frammento di un mosaico a pavimento risalente alla fine del II secolo, parte di una grande sala da pranzo di una villa tunisina. Dal carattere dinamico e realistico, l’opera mostra quattro uomini (e il braccio di un quinto), finemente drappeggiati e seguiti dalle loro stesse ombre, intenti a portare il necessario per allestire un banchetto: vino, pane, carne, pietanze varie. Ognuno di loro ha un colore della pelle differente, una pettinatura e un abbigliamento diverso, proviene da zone disparate dell’Impero. Ma tutti sono romani, e tutti saranno da lì a poco bizantini, fanno parte di un unico e sfaccettato mondo. «Chi sa ora – chiese sant’Agostino nel 416 alla sua comunità di Cartagine – quali popoli dell’Impero Romano fossero cosa, dal momento che tutti sono diventati romani e tutti si chiamano romani?»

L’altra testimonianza tangibile risiede in un frammento tessile decorato, ritrovato in Egitto, che mostra la dea greca della caccia Artemide e il cacciatore Atteone raffigurati con la pelle nera, sintomo di un’integrazione trasversale e senza confini, che coinvolge figure classiche senza frapporre intermediazioni. Siamo tra il V e il VII secolo nella città di Akhmim, sulla riva orientale del Nilo. Sempre di area egiziana è un dipinto di una Vergine col Bambino, Santi, Angeli e la Mano di Dio, un’opera emblematica che racconta come queste regioni siano state tra le prime a convertirsi al cristianesimo. Tanto che questa è una delle icone più antiche del mondo, probabilmente donata al monastero di Santa Caterina da Giustiniano tra il 548 e il 565, quando l’imperatore bizantino ordinò che il sito fosse fortificato e dotato di una chiesa. L’importanza dell’immagine, e del luogo come culla paleocristiana, è certificata dal fatto che un numero indefinito di artisti la usarono come modello dopo averla osservata. Manifesto, ad esempio, il debito figurativo di una Vergine sul Trono finemente intessuta nella lana risalente al VI secolo.

Ancora più interessante è il rapportoiconografico che la mostra allaccia prendendo in considerazione opere realizzate nella stessa area ma con matrice pagana. Oggetti cristiani e pagani non solo coesistono durante la tarda antichità, ma interagiscono tanto da destabilizzare il nostro consolidato pensiero sull’arte religiosa. Per esempio, non è da escludere che il culto egizio di Iside sia nei secoli confluito nella devozione cristiana verso la Vergine Maria. Del resto, un dipinto su tavola egiziano di Iside del II secolo assomiglia curiosamente a un’icona della Vergine del VI secolo, forse dipinta a Costantinopoli. I lineamenti allungati, la posizione degli occhi e la resa della figura in uno spazio poco profondo suggeriscono non solo affinità artistiche ma una memoria culturale profonda e persistente delle tradizioni precristiane.

Poi fu Islam, ma solo a Nord. Alla fine del VII secolo, gli eserciti arabi musulmani sottrassero l’Africa settentrionale al controllo bizantino e stabilirono la nuova capitale a Kairouan, in Tunisia. Nel frattempo, in Egitto, i monasteri cristiani copti persistevano anche sotto il nuovo dominio religioso. La seconda fase della rassegna traccia l’ascesa del cristianesimo in Africa tra l’VIII e il XVI secolo, epoca in cui fiorirono peculiari comunità artistiche lungo la valle del Nilo, interconnesse con Roma e Bisanzio. Tra i punti salienti di questa sezione troviamo una serie di croci etiopi, realizzate dal XII al XVII secolo. Pezzi che rivelano una stupefacente gamma di forme e motivi geometrici, a dimostrazione del virtuosismo progettuale degli artisti del tempo. Realizzati per condensare i molteplici significati simbolici della croce, le opere si traducono in una sorta di reticolato mistico, quasi astratto. A queste si accompagnano altre glorie del periodo: i monumentali dipinti nubiani. Lasciti murali mossi dall’estremo sincretismo linguistico e sociale, una miscela di mondi (arabo, greco, bizantino, copto e nubiano stesso) che si riverbera in documenti come il Salterio poliglotta (XII-XIV secolo), composto da cinque colonne di testo e alfabeti diversi – etiopico, siriaco, copto, arabo, armeno – e nellerappresentazioni di vescovi e dignitari della Nubia provenienti da Faras. Concepita cronologicamente, la terza e ultima parte della mostra affronta l’eredità di Bisanzio in Africa ed esplora i modi in cui gli artisti africani continuino a trovarvi ispirazione.

Su un arco temporale di quasi due millenni, “Africa & Byzantium”, oltre a restituire il corretto ruolo del continente africano nel Medioevo globale, semina il campo critico di una miriade di evidenze visive per le analisi a venire. Suggestioni e contaminazioni che aprono a future indagini iconografiche e a una più complessiva ricalibrazione delle coordinate spazio-temporali, andando oltre le latitudini convenzionali del terreno bizantino. Come ha fatto eloquentemente il Met. Perché rispetto, conoscenza e consapevolezza si coltivano guardando e muovendosi verso qualche parallelo o meridiano differente. Attraversando il Mediterraneo o, in questo caso, l’Oceano Atlantico.

avvenire.it

Arta Terme, inaugurata nuova area piscine

 

Una nuova area piscine va ad arricchire l’offerta dello stabilimento termale di Arta Terme. Il nuovo padiglione coperto comprende una vasca ludica centrale di 20 m, con due ali dedicate alla spiaggetta per i più piccoli e al ‘vortice’ per i ragazzini, oltre ad uno scivolo di 40 m. È stata inoltre realizzata una nuova piscina esterna con idromassaggio, in cui rilassarsi di fronte al panorama delle montagne della Carnia, immersi nel verde. L’intervento, nel suo complesso, ha previsto la realizzazione ex novo del reparto inalazioni con l’installazione di nuove apparecchiature all’avanguardia.

Ad inaugurare la nuova area l’assessore alle Attività Produttive e Turismo della Regione Autonomia Friuli Venezia Giulia Sergio Emidio Bini, insieme all’AD del Gruppo Garofalo Health Care spa Maria Laura Garofalo; l’Amministratore Unico di Terme FVG Salvatore Guarneri e al sindaco di Arta Terme Andrea Faccin. Presenti anche l’assessore regionale Amirante, il vicepresidente del Consiglio Regionale Mazzolini, il Consigliere Regionale eletto nella circoscrizione Ferrari, il Deputato Rizzetto, il direttore di Terme FVG Fabrizio Antonelli, la presidente del Consorzio Turistico Arta Terme Chiara Gortani, numerosi Sindaci e autorità civili e militari.

“L’Amministrazione regionale ha sempre puntato con grande convinzione sulla riqualificazione e sul rilancio di questo prestigioso centro termale. Un ampliamento che avrà certamente riflessi importanti sul turismo di questa parte del nostro territorio e dell’intero Friuli Venezia Giulia che, è bene sottolinearlo, sta ottenendo risultati eccezionali. Solo per restare al comune di Arta Terme, basti pensare che nel 2023 quest’area di forte attrattività turistica ha registrato un’impennata di presenze, superando del 10,5% l’annata record del 2022, e un incoraggiante sold-out durante le recenti festività natalizie”,  ha affermato Bini.

La gestione dello stabilimento termale di Arta da parte del Sanatorio Triestino rappresenta un esempio di efficace collaborazione pubblico privato in cui il gruppo Garofalo Health Care, di cui il Sanatorio fa parte, crede fermamente – ha commentato l’AD Maria Laura Garofalo – È per questo che oggi siamo orgogliosi di condividere questo ambizioso progetto con le istituzioni locali. Un coraggioso investimento del Comune, supportato in tale direzione dalla Regione, che ci impegniamo ad onorare attraverso una particolare attenzione nei confronti degli utenti, all’insegna della salute e del benessere”.

Il Palazzo delle Acque diventa così il cuore dell’offerta turistica, di benessere e relax di Arta e della vallata, a misura di famiglia, che si accompagna agli altri elementi della proposta di fruizione e vacanza.

La riqualificazione del complesso che ospita le Terme di Arta, di proprietà del Comune e gestite da Terme FVG, è stata avviata poco prima della pandemia e ha interessato diversi ambienti. Un iter complesso, che ha risentito anche dello stop dovuto all’emergenza Covid e dell’aumento dei costi delle materia prime. L’investimento per l’ultimo lotto di completamento dello stabilimento, per un valore di oltre 7 milioni euro. All’interno della parte storica del complesso, circa un anno fa è stato completamente rinnovato il reparto inalazioni, con due sale distinte per adulti e bambini e una serie di prestazioni diverse.
Al piano rialzato dell’edificio ‘Venier’ è stata realizzata la cucina ad uso del futuro punto ristorazione, che sarà fruibile sia dagli ospiti delle Terme che dal pubblico esterno, ed inoltre si è previsto il rifacimento completo con implementazione degli spogliatoi a servizio della struttura. Importante è stata anche la riqualificazione del verde nell’area interna allo stabilimento su cui affacciano le piscine, con la piantumazione di siepi e nuove alberature che ombreggeranno le vasche esterne.

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Per il 94% degli italiani la musica contribuisce a costruire ricordi di viaggio

 

Indossare gli auricolari, ascoltare una canzone e sentirsi immediatamente trasportati nell’atmosfera di un ricordo, più precisamente un ricordo di viaggio. Si è appena conclusa la settimana di Sanremo e le hit appena uscite diventeranno i ‘tormentoni’ dei prossimi mesi, da ascoltare e riascoltare durante i prossimi viaggi.

La musica rappresenta un elemento fondamentale quando si è in viaggio e il legame che unisce questi due aspetti è più profondo che mai. Lo conferma l’ultima ricerca1 commissionata da Trainline, app leader per la prenotazione di treni e pullman, sul tema musica in viaggio.

Secondo i numeri raccolti infatti, il 94% degli italiani pensa che la musica contribuisca in qualche modo a costruire e/o mantenere i ricordi di un viaggio. Secondo 1 italiano su 2 inoltre le canzoni sono in grado di arricchire l’esperienza di viaggio permettendo di rilassarsi, mentre per il 40% dei rispondenti la musica permette di cominciare a immergersi nell’atmosfera del proprio itinerario.

Compagna di viaggio, ma non solo: la musica è molto spesso anche il motivo stesso per esplorare posti nuovi. Il 61% degli italiani ha infatti preso un treno nell’ultimo anno per andare a un concerto. E con ogni probabilità questo trend continuerà anche nel 2024, considerati i numerosi concerti (alcuni già sold out) in programma lungo lo Stivale durante la stagione estiva, tra i quali spiccano artisti internazionali come: Simple Minds (con una serie di date tra aprile e giugno sparse per l’Italia), Nickelback (2 giugno a Bologna), Taylor Swift (13 e 14 luglio a Milano, tutto esaurito), Coldplay (dal 12 al 16 luglio a Roma, tutto esaurito), e Sam Smith (20 luglio a Lucca).

Il treno offre numerosi vantaggi quando si partecipa a un evento musicale: il 45% apprezza la possibilità di non doversi preoccupare di trovare un parcheggio, per il 27% è invece il mezzo di trasporto più economico per raggiungere la destinazione. Anche il rispetto nei confronti dell’ambiente è un aspetto importante: per il 24% viaggiare in treno è un modo più sostenibile per spostarsi da un luogo all’altro.

I concerti muovono grandi masse di fan in giro per l’Italia e l’Europa ogni anno e il 31% degli italiani afferma di aver organizzato un viaggio principalmente per esplorare la scena musicale di una città, mentre il 45% ha dichiarato che la scoperta dei cantanti autoctoni della città fosse uno degli aspetti di interesse di un viaggio organizzato per altri scopi.

A tal proposito, quando interrogati sulla città italiana con la miglior scena musicale al momento, il 36% dei rispondenti ha dichiarato Milano, capitale della musica trap, mentre il 20% Roma, città che ha dato i natali a noti cantanti indie. Terzo posto per Napoli, culla della musica neomelodica, con il 14% di preferenze, e quarto posto per Bologna con il 9% di preferenze.

Circa invece l’utilizzo di piattaforme di streaming in viaggio, quasi 1 italiano su 2 (48%) ne fa uso. Addirittura, il 76% ha dichiarato che sarebbe propenso a utilizzare una funzione tecnologica in grado di fornire consigli musicali personalizzati in base alla destinazione del proprio viaggio.

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San Valentino per immergersi nella magia della Capitale

 

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Roma è rimasta un rifugio per gli innamorati, un luogo dove passato e presente si fondono in un abbraccio eterno, un luogo dove l’amore diventa un’esperienza tangibile, intensa e immortale. Trascorrere San Valentino a Roma significa immergersi in opere d’arte, monumenti e vicoli della città che raccontano storie di innamorati, custodendo i loro segreti ed emozioni nei secoli.
Un viaggio emozionante e magico da vivere al meglio al Grand Hotel Palatino, albergo 4 stelle raffinato e dotato di tutti i comfort, che per San Valentino ha pensato a due offerte speciali dedicate agli innamorati.

Roma è una città intrisa di romanticismo e amore dove le vie, i palazzi storici, le piazze e i monumenti sembrano custodire i ricordi di alcune coppie famose che hanno dato il loro contributo alla storia dell’arte, del cinema, della letteratura e della politica.

Sono tantissimi i luoghi dove rivivere le più belle storie d’amore della Capitale e il lungo weekend di San Valentino è il momento perfetto per recarsi a Roma con la persona amata e scoprire queste meravigliose storie. Per vivere al meglio l’esperienza e partire col piede giusto in una zona centrale della città, comoda e ben servita, vale la pena valutare l’offerta del Grand Hotel Palatino. La struttura alberghiera, situata in centro a pochi passi dal Colosseo e dalla metropolitana Cavour, ha pensato a due offerte speciali per chiunque voglia godersi un po’ di relax e intimità nel magico giorno dell’anno dedicato all’amore.

Il Pacchetto di ‘San Valentino 2024’ include: pernottamento in camera allestita per la speciale fuga romantica, prima colazione a buffet; cena di San Valentino di mercoledì 14 febbraio 2024 con menù di 4 portate presso il Ristorante Le Spighe dell’hotel finemente decorato per la serata romantica (bevande in abbinamento incluse); omaggio di benvenuto in camera all’arrivo, selezione di musica di atmosfera durante la cena nella sera di mercoledì 14 febbraio 2024.
Prezzo del pacchetto in camera doppia a partire da 170 euro a persona; 1 notte con cena e bevande incluse. Valido dal 9 febbraio 2024 al 17 febbraio 2024.

Il Pacchetto ‘San Valentino non finisce mai’ include: pernottamento in camera allestita per la speciale fuga romantica, prima colazione a buffet, cena di San Valentino di sabato 17 febbraio 2024 con menù di 4 portate presso il Ristorante Le Spighe dell’hotel finemente decorato per la serata romantica (bevande in abbinamento incluse), omaggio di benvenuto in camera all’arrivo, selezione di musica di atmosfera durante la cena nella sera di sabato 17 febbraio 2024.
Prezzo del pacchetto in camera doppia a partire da 180 euro a persona; 1 notte con cena e bevande incluse. Valido dal 14 febbraio 2024 al 21 febbraio 2024.

5 motivi per visitare Trieste nel 2024

 

Trieste si conferma come città più cosmopolita d’Italia, nonché Capitale multiculturale della Mitteleuropa, accogliendo i visitatori con il suo fascino senza tempo e la sua ricca storia. Una meta perfetta che quest’anno, nella classifica de il Sole 24 Ore, si aggiudica lo scalino più alto del podio proprio per cultura, sport e tempo libero. Di seguito 5 dei numerosi buoni motivi per visitare Trieste.

TRIESTE, CITTÀ DALLE MILLE ANIME
Trieste si rivela come il luogo ideale per gli amanti dell’arte e della cultura, con la sua ricca offerta di musei, gallerie d’arte, teatri e manifestazioni culturali che catturano l’attenzione di chiunque cerchi nei viaggi un’immersione profonda e appagante nei patrimoni artistici e culturali delle città.
Per gli amanti dell’arte, al Museo Revoltella fino al 18 febbraio 2024 è possibile visitare la mostra dedicata ad Antonio Ligabue, uno dei più grandi artisti italiani del ‘900, con oltre sessanta opere. A partire dal 22 febbraio 2024, sempre al Museo Revoltella, sarà possibile visitare la grande mostra su Vincent Van Gogh, con una selezione di oltre cinquanta opere provenienti dal Museo Kröller-Müller di Otterlo.
Gli appassionati di cinema, a Trieste dal 19 al 27 gennaio, potranno invece fare una tappa al Trieste Film Festival, la principale manifestazione italiana dedicata al cinema mitteleuropeo ed est europeo. Giunto alla 35esima edizione, il Festival è un’occasione privilegiata per incontrare autori, talenti e professionisti del cinema e vivere con loro un momento di confronto critico e libero.

TRIESTE, CITTÀ DELLA CONOSCENZA
Trieste, già insignita del prestigioso titolo di Capitale europea della Scienza nel 2020, si afferma sempre di più come un fulcro scientifico di eccellenza. Casa di istituzioni di rilevanza mondiale come l’OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Elettra Sincrotrone, Sissa e l’ICTP – International Centre for Theoretical Physics, Trieste è diventata per antonomasia la Città italiana della Scienza. I suoi centri di ricerca sono universalmente riconosciuti, attirando ricercatori e studiosi da ogni parte del globo.
Trieste offre un terreno fertile per una vasta gamma di discipline ma anche esperienze scientifiche uniche, che spaziano dalla biologia marina alla speleologia, dalla chimica alla fisica e all’astronomia. Dai paesaggi straordinari della Grotta Gigante alla bellezza della Riserva di Miramare, dall’Immaginario Scientifico al Porto Vecchio, sino ai luoghi che hanno segnato la storia di Margherita Hack. Una città a misura dei curiosi della scienza.
Proprio a Trieste, a settembre 2024, i principali esponenti europei della ricerca e dell’industria si daranno appuntamento in città per il Big Science Business Forum, il primo punto di incontro per la cooperazione scientifica e tecnologica per le imprese.

TRIESTE, CITTÀ DAL CARATTERE OUTDOOR
Alle spalle di Trieste c’è il Carso, un bianco altipiano di roccia calcarea che rappresenta una meta imperdibile per chi non sa scegliere tra mare e montagna, tra un’arrampicata e un tuffo. Percorrendolo si può scoprire un territorio straordinario e ricco di sorprese: dalla flora alpina che nell’arco di pochi chilometri diventa mediterranea, allo spettacolo meraviglioso che offrono, ad esempio, le spumeggianti risorgive del fiume Timavo che riemerge dopo un lungo e misterioso corso sotterraneo sotto il Carso.
È questo il luogo dove gli appassionati di bicicletta o di trekking possono esplorare gli innumerevoli sentieri CAI e le piste ciclopedonali, incappando in piccoli borghi dalla tipica architettura carsica.
Per gli amanti della corsa, invece, il 5 maggio 2024 torna in città la Trieste Spring Run, l’evento di running per eccellenza pronto ad accogliere tutti i runner, professionisti e amatori, con il suo percorso unico, tra Carso e mare.

TRIESTE, UNA VACANZA AL MARE NON SCONTATA
A Trieste il mare è parte del quotidiano, i Triestini “ci vanno anche senza andarci, perché il mare a Trieste è un lato della stanza”, come lo descrive Mauro Covacich, autore triestino che ne esalta la presenza nel vissuto quotidiano. Ecco, dunque, che Trieste è la città perfetta per chi desidera trascorrere una vacanza estiva che combini mare, divertimento, cultura e relax senza soluzione di continuità: la vicinanza del mare permette il fresco ristoro di un tuffo a due passi dal centro grazie ai “bagni” cittadini, stabilimenti balneari presenti sulle Rive cittadine, che raccolgono una antica tradizione triestina di fine Ottocento.
Uscendo dai confini prettamente urbani, la Costiera triestina offre molte opportunità diverse per chi ama il mare in tutte le declinazioni: angolini dalla selvaggia bellezza sotto la falesia carsica, spiagge attrezzate di tutto punto, deliziosi locali sulla spiaggia dove gustare pesce alla griglia e fermarsi per un tuffo dopo il tramonto, e per chi proprio vuole viziarsi, affascinanti tour a vela per scoprire Trieste dal mare.
Il mare a Trieste è anche protagonista del nuovo Museo del Mare. Inserito all’interno del Magazzino 26, nella zona dell’ex Porto Vecchio, che oggi è sempre più Porto Vivo, il Museo, con accesso gratuito, ospita una sezione dedicata alla compagnia del Lloyd e diverse sale espositive che permettono di scoprire il forte e quotidiano rapporto della città con il mare.

TRE (E NON SOLO) STATI IN UN’UNICA CITTÁ: LA TRIESTE DA MANGIARE
Trieste si rivela come una città dai confini culinari sfumati, un autentico melting pot gastronomico che riflette la sua storia attraverso il palato. L’evoluzione di Trieste nel corso dei secoli, tra migrazioni e influenze culturali, ha generato un patrimonio gastronomico unico che fonde con armonia la ricchezza della cucina mediterranea e quella mitteleuropea.
Oggi la città offre un viaggio culinario affascinante, particolarmente apprezzato dai food lover, che possono esplorare un’incredibile varietà di sapori e gusti. Dai caffè storici, testimoni di incontri tra intellettuali, scrittori e uomini di Stato nel corso del tempo, dove tuttora è possibile godersi una tazza di caffè accompagnata da una deliziosa fetta di sacher, ai buffet che conservano gelosamente la tradizione culinaria austroungarica, fino alle osmize, affascinanti “case” e agriturismi del Carso che sbocciano in primavera fiorendo nei mesi estivi, offrendo taglieri e prodotti del territorio abbinati a vini locali.

(photo credits @Fabrice_Gallina)

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San Valentino a Trieste tra panorami romantici e anima mitteleuropea

In occasione di San Valentino le passeggiate romantiche sono un regalo unico da condividere con la propria dolce metà e Trieste,  città di mare a due passi dal Carso, offre un ventaglio di angoli e scenari incantevoli per una giornata all’insegna dell’amore e del romanticismo. Dai panorami indimenticabili alle dolci pause ristoratrici, ecco tre idee per un 14 febbraio indimenticabile:

Passeggiate incantevoli nella cornice del Golfo triestino
A pochi km da Trieste e raggiungibile con i mezzi pubblici, la Strada Napoleonica rappresenta un piacevole percorso adatto a tutti gli innamorati, con una vista stupenda sul Golfo e sulla città. Cinque chilometri – per chi volesse percorrerli tutti – che collegano Opicina con Prosecco, immersi nel verde e nella natura. La via prende il nome da una leggenda secondo la quale pare che siano state le truppe napoleoniche a inaugurare la passeggiata; più probabile, invece, che l’altro nome del percorso ‘passeggiata vicentina’ risalga al cognome dell’ingegnere Vicentini che progettò il tracciato agli inizi dell’Ottocento. I più sportivi e attrezzati potranno cimentarsi con i percorsi di arrampicata o di boulder sulle bianche falesie di Prosecco, per un’arrampicata di San Valentino, all’insegna di un’attività in grado di rafforzare ancora di più il legame tra innamorati.

Selfie di coppia da prospettive sorprendenti
Restando in quota, sul Carso, proprio a due passi dalla strada Napoleonica, vale la pena affacciarsi al belvedere del Santuario di Monte Grisa a Prosecco: da quassù, ben 300 metri sul mare, basta sbizzarrirsi per trovare l’inquadratura preferita, verso la città, le coste dalmate, il castello di Miramare, la laguna di Grado o semplicemente verso il blu dell’orizzonte.
Per le coppie che desiderano vivere il mare da vicino, meta d’elezione è senz’altro il centro città, le sue Rive pedonali e il Molo Audace – passeggiata di oltre 200 metri che si protende dalla Piazza Unità d’Italia verso il Golfo, un luogo magico dove i triestini amano godersi il tramonto e le giornate azzurre di Bora. Il molo è stato costruito a metà del Settecento sul relitto affondato della fregata austriaca San Carlo, ma deve il suo nome attuale al cacciatorpediniere Audace, la prima nave battente bandiera italiana giunta a Trieste alla fine della I Guerra Mondiale. Inizialmente lungo 95 metri e unito a terra con un piccolo ponte di legno, il molo è stato via via allungato, fino a raggiungere gli attuali 246 metri: oggi è una lunga e romantica passerella sul mare, ideale per immortalare i propri momenti più dolci nella città della Bora.
Per il tramonto di questo giorno speciale doveroso scegliere una location altrettanto straordinaria, come il minuscolo paese di Contovello, a pochi km da Trieste, arroccato sul ciglione carsico: da quassù, ogni vicolo tortuoso tra le deliziose casette in arenaria nasconde il suo scorcio sul mare da dove poter osservare il sole calare all’orizzonte e spaziare con lo sguardo alle due sponde dell’Adriatico, che al tramonto si accendono di mille suggestive luci.

Momenti di dolcezza
Le numerose proposte dolciarie che la città offre parlano molte lingue e gli affascinanti caffè storici triestini sparsi in tutto il centro storico rappresentano una golosa occasione di sosta: una fetta di Sacher, Linzer, Dobos, Rigojanci oppure di un semplice “strucolo de pomi”, accompagnati da una tazzina di caffè, possono dare la carica anche agli innamorati più freddolosi per sfidare la Bora e raggiungere i luoghi più suggestivi della città.
Il profondo legame di Trieste – e dei Triestini – con il caffè si riflette nelle mille declinazioni e varianti in cui si può ordinare al bar una tazzina del nero elisir: nero, nero in B, capo, capo in B, goccia, sono tutti termini da imparare per poter scegliere la combinazione ideale di caffè, latte e schiuma e abbinarla con consapevolezza alla propria torta del cuore.

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Al via prenotazioni online per l’Isola di Montecristo: 23 date

 

Dopo il via alle prenotazioni online per le visite dell’Isola di Gorgona, si aprono anche quelle per l’Isola di Montecristo. Si potrà prenotare online la visita guidata all’Isola di Montecristo per l’anno 2024 dalle ore 9 di sabato 27 gennaio, il calendario sarà on line, sul sito: https://www.parcoarcipelago.info/montecristo

Sono previste 23 date a partire dal 17 marzo. La prenotazione è nominativa e comporta il pagamento immediato con carta di credito sul sito di prenotazione.
La visita, organizzata dall’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano in accordo e con il supporto operativo del Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica, prevede la partenza da Piombino Marittima e lo scalo a Porto Azzurro (Isola d’Elba); in due casi – 18 maggio e 14 giugno – le partenze sono programmate con partenza ed arrivo a Porto S. Stefano, con scalo all’Isola del Giglio.

Anche per il 2024, al fine di agevolare le prenotazioni dedicate ai residenti nelle isole dell’Arcipelago Toscano si possono prenotare online anche i 100 posti riservati al costo di € 60 a persona. Attenzione però, i residenti potranno esercitare la prelazione prenotando entro il 6 marzo 2024; se entro quella data non saranno stati prenotati tutti i 100 posti a costo agevolato, quelli rimasti liberi saranno resi disponibili a costo pieno per tutti.
Ogni data del calendario consente la visita a 75 persone. Il costo dell’escursione è di euro 130 € a persona comprensivo di trasporto marittimo a/r e del servizio Guida. Età minima dei partecipanti 12 anni. In caso di condizioni meteo avverse saranno proposte date di recupero.

Si raccomanda di leggere le informazioni dettagliate sulle modalità di visita, sulla tipologia di escursione, sul calendario completo e sulle regole di comportamento disponibili sul sito di prenotazioni: https://www.parcoarcipelago.info/montecristo/
Per ogni ulteriore richiesta di chiarimento si può contattare Info Park tel. 0565 908231 e-mail info@parcoarcipelago.info

L’orario dell’ufficio Info park:
– fino al 31 marzo LUN-SAB 9/15 e DOM 9/13
– dal 1° aprile al 31 ottobre LUN-DOM 9/19.

Montecristo è una delle isole più importanti per la tutela della biodiversità dell’Arcipelago Toscano e del Mar Tirreno, un luogo straordinario e fragile dal punto di vista ambientale, un vero e proprio santuario della natura la cui fruizione, da sempre contingentata, richiede il rispetto di specifiche regole di comportamento e modalità organizzative gestite dall’Ente Parco, in stretto accordo con il Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Follonica. Riconosciuta Riserva Naturale Statale con D.M. del 4 marzo 1971 e Riserva Naturale Biogenetica diplomata dal Consiglio d’Europa nel 1988, l’Isola di Montecristo è inserita nel perimetro sia del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, sia della Riserva della Biosfera “Isole di Toscana” nell’ambito del Programma MAB dell’UNESCO, nonché nel Santuario Internazionale per la protezione dei Mammiferi Marini Pelagos.

(photo credits @R.Ridi)

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Viaggio a New York: 5 consigli per una vacanza perfetta

 

New York, conosciuta come la Grande Mela, rappresenta uno dei principali crocevia culturali, economici e di intrattenimento del mondo. Questa metropoli offre un’infinità di esperienze, dai suoi iconici grattacieli, come l’Empire State Building, ai vasti spazi verdi di Central Park, passando per i suoi quartieri storici ricchi di diversità culturale. Organizzare un viaggio a New York richiede una pianificazione attenta per poter cogliere tutto ciò che questa città ha da offrire, evitando al contempo le trappole turistiche più comuni e ottimizzando i tempi di spostamento in una città dalla vastità sorprendente.

Conoscere il miglior periodo per visitare

Decidere quando visitare New York è il primo passo per garantirsi un’esperienza piacevole. La città offre panorami e attività diverse a seconda della stagione. L’autunno e la primavera sono considerati da molti i periodi ideali per la loro mitezza climatica e per la minore affluenza turistica rispetto ai mesi estivi. L’inverno, seppur freddo, incanta con le sue decorazioni natalizie e la famosa pista di pattinaggio a Rockefeller Center, mentre l’estate vibra di energia con numerosi eventi all’aperto, nonostante le temperature possano risultare elevate.

Sfruttare al massimo i sistemi di trasporto pubblico

viaggi a New York sono spesso caratterizzati dall’utilizzo intensivo dei suoi efficienti sistemi di trasporto. La metropolitana di New York, operativa 24 ore su 24, rappresenta una delle soluzioni più economiche e veloci per spostarsi tra i vari quartieri. Familiarizzare con la mappa della metro e acquistare una MetroCard ricaricabile può semplificare significativamente gli spostamenti. Oltre alla metropolitana, la rete di autobus e i taxi gialli sono altre opzioni valide, sebbene quest’ultimi possano essere più costosi.

Pianificare le visite ai principali punti di interesse

New York è disseminata di luoghi iconici e non esiste un unico modo per esplorarla. Pianificare in anticipo le visite ai principali punti di interesse può aiutare a massimizzare il tempo a disposizione. Luoghi come la Statua della Libertà, l’Empire State Building, il Metropolitan Museum of Art e il nuovo World Trade Center non dovrebbero mancare in nessun itinerario. Tuttavia, è altrettanto importante lasciare spazio alla scoperta di quartieri meno turistici come Williamsburg a Brooklyn o il West Village a Manhattan, per assaporare la vera essenza della vita newyorkese.

Assaporare la diversità culinaria

La diversità culturale di New York si riflette ampiamente nella sua offerta culinaria. Dalla pizza e i bagel, simboli della città, a piatti di cucine internazionali, i ristoranti di New York soddisfano tutti i palati. Si consiglia di non limitarsi ai soliti locali turistici e di esplorare invece i mercati alimentari come il Chelsea Market o zone con una forte identità culinaria come Chinatown o Little Italy. Inoltre, partecipare a un food tour può essere un modo eccellente per scoprire gemme nascoste.

Rispettare le norme locali e godersi la città in sicurezza

New York è una città relativamente sicura, ma come in ogni grande metropoli, è fondamentale mantenere un atteggiamento prudente, soprattutto di sera o in quartieri meno frequentati dai turisti. È importante anche rispettare le norme locali, come non fermarsi improvvisamente sui marciapiedi affollati e mantenere la destra nelle scale mobili. Questi piccoli accorgimenti contribuiscono a un’esperienza più autentica e rispettosa del contesto urbano.

Inoltre, approfittare delle numerose opzioni di alloggio può rendere il soggiorno ancora più confortevole. Dalle catene alberghiere di lusso agli appartamenti in affitto a breve termine, c’è una soluzione per ogni esigenza e budget. Esplorare le varie possibilità di alloggio in quartieri diversi può offrire prospettive uniche sulla città e sulle sue dinamiche quotidiane.

Per chi visita New York, è importante ricordarsi di alzare lo sguardo dai propri dispositivi mobili e immergersi pienamente nell’esperienza. La città è un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto, ricco di arte, architettura, e vita di strada che merita di essere vissuto appieno. Partecipare a spettacoli a Broadway, visitare le gallerie d’arte di SoHo, passeggiare lungo il High Line o semplicemente osservare la gente in uno dei tanti parchi della città sono solo alcune delle attività che rendono un viaggio a New York indimenticabile.

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Giornata Mondiale Turismo, 700 milioni in viaggio in 7 mesi

 

Domani, mercoledì 27 settembre, si celebra la Giornata mondiale del turismo che quest’anno si focalizza sugli ‘investimenti verdi’ e in particolare sull’urgenza di investimenti più mirati per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030, la tabella di marcia delle Nazioni Unite per un mondo migliore.

Le celebrazioni ufficiali si tengono a Riad in Arabia Saudita ma sono previste iniziative in tutto il mondo (tutte le
informazioni su https://www.unwto.org/world-tourism-day-2023) e l’Unwto, l’organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite, invita tutti a condividere le proprie immagini di festa anche sui social con gli hashtag #WTD2023 e #WorldTourismDay.

Tra gennaio e luglio 2023 hanno viaggiato a livello internazionale 700 milioni di turisti, il 43% in più rispetto agli stessi mesi del 2022. Luglio è stato il mese più trafficato con 145 milioni di viaggiatori internazionali registrati, circa
il 20% del totale dei sette mesi. A livello regionale il Medio Oriente ha riportato i migliori risultati con arrivi superiori del 20% ai livelli pre-pandemia, e continua a essere l’unica a superare finora i livelli del 2019. L’Europa, la più grande regione di destinazione del mondo, ha raggiunto il 91% dei livelli pre-pandemia, supportata da una robusta domanda intra-regionale e dai viaggi dagli Stati Uniti.

“Il turismo – dice il segretario generale dell’Unwto Zurab Pololikashvili – non è mai stato così importante per le nostre economie e per le nostre società. Il suo potenziale è enorme. E così, in questa Giornata mondiale del turismo, celebriamo la capacità del turismo di guidare la crescita, evidenziando allo stesso tempo la necessità vitale di investimenti per garantire che tale crescita sia inclusiva e sostenibile”.

“Che il turismo sia un elemento portante per questo Governo – spiega la ministra del turismo Daniela Santanchè – lo dimostra il fatto che vi sia un dicastero apposito che non solo ha il compito di promuoverne l’attività sia domestica che all’estero tutelandone operatori e fruitori, ma dal fatto che vi sia una particolare attenzione alla dimensione di promotore del valore sociale, culturale, ma anche economico della Nazione ed è per questo che è ferma la mia volontà nel renderlo il primo contributore economico al Pil italiano. Un aspetto a cui sono particolarmente legata è quello dell’ascensore sociale, una funzione che il settore del turismo può svolgere offrendo a molti la possibilità di crescere e di soddisfare le proprie ambizioni”.

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Alla scoperta della natura selvaggia con la Compagnia dei Cammini


Fare un viaggio a piedi non vuol dire necessariamente rimanere in Italia o fare turismo di prossimità. Sono tantissimi i cammini da percorrere in tutto il mondo, antiche vie percorse dai pellegrini oggi riscoperte, percorsi mitologici per tutti gli escursionisti e nuovi sentieri spettacolari aperti faticosamente dai volontari in tanti luoghi remoti del Pianeta. Per compiere un viaggio piedi in terra straniera però è necessario un pizzico in più di tempo e preparazione: ci sono stagioni e momenti più appropriati per visitare e godere appieno di alcuni luoghi che non capita di vedere sempre e vanno sfruttati pienamente. Proprio per questo è importante organizzare bene il proprio viaggio, prenotando, per tempo, voli e strutture ma anche preparandosi fisicamente con un po’ di allenamento. Ecco perché la Compagnia dei Cammini consiglia di pianificare prima e arrivare preparati in quel luogo più lontano che si è sognato, immaginato e desiderato tante volte.
Tra le mete all’estero da percorrere a piedi proposte dalla Compagnia dei Cammini c’è la Finlandia, viaggio di difficoltà media dal 1 giugno al 9 giugno in una terra estrema, dove l’uomo si sente libero e piccolo al cospetto della natura: i ritmi delle persone, della flora e della fauna. Un viaggio vero di immersione nel vivere finnico, camminando sui sentieri delle riserve naturali o vagando per le immense foreste senza tracce da seguire.
Altro viaggio all’estero programmabile a giugno è quello in Scozia dal 2 al 10 giugno sempre di difficoltà media per compiere la West Highland Way. Approfittando delle lunghe giornate di giugno, il periodo migliore dell’anno per solcare questi sentieri, si possono compiere 154 km di cammino, immersi nel cuore selvaggio delle Highlands.
Nei primi mesi estivi si può andare in Marocco: dal 1 luglio al 9 luglio si possono attraversare le valli incantate dell’Alto Atlante per un cammino di difficoltà media. Con zaino leggero, accompagnati dai muli, si percorrono sentieri montani non difficili, ma sovrastati dall’imponenza della terza vetta dell’Atlante. Lungo le valli rurali che affascinano e infondono serenità con la frugale bellezza dei villaggi costruiti con terra e paglia, si attraversano le molteplici distese di panni variopinti stesi ad asciugare e l’accoglienza, riservata e cordiale, delle popolazioni berbere che le abitano, coltivando ancora la terra con l’ausilio degli animali da tiro e da soma.
Ancora più estremo è il cammino in Mongolia dall’8 al 22 luglio, viaggio impegnativo soprattutto per la diversità ambientale e culturale, in una terra di cui difficilmente non ci si innamora per i suoi abitanti e le vette innevate del Kharkhiraa (3.400 m slm) e del Turgen (4.037 m): queste catene montuose del Parco nazionale del Lago di Uvs Nuur, nell’Altaj Settentrionale (Mongolia nord occidentale) accompagnano sullo sfondo il cammino in cui si attraversano le grandi distese di erba verde e decine di piccoli laghi della valle di Olon Nuuriin, che si estende a perdita d’occhio tra le due montagne. Qui i nomadi si spostano con le loro gher (yurta) in cerca di verdi pascoli durante la stagione estiva. Questo il nucleo del viaggio, stabilire un contatto vero e autentico con il territorio, incontrando gli ultimi nomadi ‘Khoton’ che vivono nella valle con le loro mandrie di capre, bovini, cavalli e cammelli, in un ambiente eccezionale tra alte vette, tundra alpina e distese di erba verde.
Tornando agli scenari europei c’è ancora un itinerario selvaggio da percorrere a piedi per vivere la natura più incontaminata: si tratta della Norvegia proposto dalla Compagnia dei Cammini dal 5 al 13 agosto in un cammino di difficoltà medio alta che inizia alle porte del Parco nazionale Reinheimen (La casa delle renne), un toponimo che racconta di una natura ancora integra, che ha avuto poco o nulla a che fare con la pressione antropica del mondo moderno e che è abitata da una consistente popolazione di renne selvatiche, unica in tutta Europa.
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