FELTRINELLI 1+1  IBS.IT

Crociere: Royal Caribbean con Celebrity punta su Italia

di Cinzia Conti

Royal Caribbean punta alla conquista del mercato italiano e lo fa con il suo premium brand Celebrity Cruises. Tre delle 5 navi della Classe Solstice sono in partenza dagli home-port di Civitavecchia e Venezia: Celebrity Equinox, Silhoutte e Reflection movimenteranno in totale circa 400 mila passeggeri fino a novembre. A ribadirlo in occasione della sua visita ufficiale a Roma è Michael Bayley, presidente e CEO di Celebrity Cruises: ''Quello italiano è un territorio strategico per noi''.

E proprio per il pubblico nostrano è stata introdotta una grande novità: ''Abbiamo introdotto - spiega - degli itinerari di 7 notti: crociere più brevi rispetto a quelle di 10 o 11 notti (le preferite dai turisti internazionali) ma che ci hanno permesso di rispondere maggiormente alle esigenze di vacanza degli italiani senza rinunciare ai confort e al servizio impeccabile a bordo''. Bayley aggiunge: ''Quest'anno abbiamo portato 3 delle nostre navi più innovative e sorprendenti nel Mediterrano per consentire ai nostri ospiti di vivere una vera e propria crociera contraddistinta da un'atmosfera modern luxury''.

''Siamo soddisfatti dell'andamento delle prenotazioni di Celebrity Cruises in Italia - dice Gianni Rotondo, direttore generale RCL Cruises Ltd Italia - e sono sempre di più gli italiani che desiderano trascorrere vacanze di qualità sulle nostre navi. Un'offerta non massificata e un servizio caratterizzato dall'esclusività del trattamento''. Bayley annuncia anche che domani salperà a bordo di celebrity Equinox per la President's Cruise: una crociera di 7 notti in partenza da Civitavecchia e arrivo a Barcellona in cui gli ospiti potranno partecipare a escursioni come il giro in mongolfiera sulla campagna toscana e il tour in Ferrari in Costa Azzurra.

Royal Caribbean è presente in 60 Paesi del mondo con oltre 60 mila dipendenti, può contare su 41 navi in uso e 4 in costruzione, con 100 mila posti letto su 460 destinazioni.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

In Albania, dove osano le Aquile. La prima guida ufficiale per i tanti 'nuovi turisti' italiani

Tirana: Museo Storico Nazionale in Piazza Scanderbeg
di Fabrizio Cassinelli

Sono passati più di vent'anni da quando, nell'agosto del 1991, 20mila albanesi fuggirono dalla miseria e instabilità dal loro Paese approdando in Italia a bordo della motonave 'Vlora'. Quelle drammatiche immagini fecero il giro del mondo. Da allora però il Paese delle Aquile ne ha fatta di strada, e alla vigilia dell'ingresso in Ue, promuove joint-venture commerciali e finanziarie, iniziative culturali e, ovviamente, il turismo.

Si da il caso, infatti, che l'Albania sia una nazione naturalisticamente bellissima, dalla popolazione ospitale, e dalle mete quasi del tutto sconosciute alla stragrande maggioranza degli italiani, così vicini e così affini (tutti in Albania parlano italiano e conoscono le nostre vicende) ma ancora così distanti. Ora, però, una nuova guida turistica si prefigge di eliminare una certa disinformazione che, negli anni passati, anche a causa di numerosi fatti di cronaca, ha creato un'idea distorta dell'Albania e degli albanesi aiutando i turisti a vedere il meglio del nostro 'dirimpettaio' adriatico, famoso per le aquile che sorvolavano le vette delle Alpi (la bandiera albanese raffigura l’aquila bicipite su campo rosso) e che oggi sono rare e protette.



''Con più di centottanta pagine ricche di informazioni, con oltre novanta tra inserti fotografici, mappe e schede, focus sulla storia, la geografia, il clima e la cultura, 'Tirana e Albania', (Morellini Editore) appare come il supporto giusto per partire alla scoperta di una delle mete più affascinanti dei Balcani. Nata grazie alla collaborazione tra l'antropologo Francesco Vietti, e Benko Gjata, giornalista, direttore del Centro di Cultura Albanese, il volume presenta ai lettori un ritratto completo del Paese, con un ampio approfondimento sulla capitale, Tirana, una serie di gite giornaliere e di itinerari di più giorni che abbracciano l'intero territorio. Un viaggio in Albania offre la visita di rare antichità come i resti preistorici, greci e romani di Butrinto, la colonia illirica di Apollonia, le splendide coste (famosa la zona di Dermì, verso la Grecia), le città ricche di fascino e storia (anche cristiana e italiana) come la bianca Berat e Argirocastro con il museo militare italiano. Una curiosità: la prima unità dell’Esercito italiano che si ribellò ai nazisti fu infatti una di quelle di stanza in Albania, i cui regolari si unirono ai partigiani locali. Di quella terra leggendaria oggi rimangono la meraviglia delle incontaminate Alpi albanesi e la calda ospitalità di un popolo orgoglioso e semplice.

Una realtà che però è ormai ampiamente moderna, con locali e ristoranti ovunque, party in spiaggia, marchi, griffe, eventi. La vecchia ‘Shqiperia (Albania), infatti, quella con le strade sterrate, i contadini nei villaggi con le torri fortificate, le ferree e violente regole del Kanun (la legge famigliare), l’eroica e secolare resistenza all’invasione ottomana, fanno parte, nel bene e nel male, del passato. Il Paese delle Aquile oggi è una meta originale nel cuore dell'Europa, che si può raggiungere in camper o in moto (ci sono moderne strade litoranee) o più velocemente in aereo per poi noleggiare una vettura.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Pellegrini a Cassano tra arte e cultura

CASSANO ALLO JONIO (COSENZA) - Il 21 giugno 2014 sarà un giorno indimenticabile per tutta la comunità di Cassano allo Jonio e per i fedeli dell'intera Diocesi, che potranno assistere alla visita pastorale di Papa Francesco. La data del 21 giugno resterà sicuramente indelebile nella mente e nel cuore non solo dei credenti che accoglieranno il Papa a braccia aperte, ma sarà anche una giornata particolare per coloro che, pur vivendo lontano dalla Chiesa, seguono quotidianamente e con attenzione Papa Bergoglio, per la sua continua attenzione verso gli ultimi, i diseredati e gli esclusi.
Una visita, quella del Santo Padre, che certamente richiamerà nella città di Cassano decine di migliaia di fedeli provenienti non solo dalla Calabria, ma anche dalle regioni limitrofe come Basilicata, Puglia e Campania. Fedeli che saranno accolti come graditi ospiti e con grande affetto, amore e con quell'afflato umano che è proprio delle genti meridionali. Pellegrini che, se vorranno, oltre a partecipare alla visita del Papa, potranno vedere le tante bellezze storiche, archeologiche, culturali e turistiche di cui Cassano è ricca. Potranno immergersi nei fasti della Magna Grecia visitando sia gli Scavi di Sibari che il Museo nazionale della Sibaritide. Nel Parco archeologico di Sibari, dove si trovano reperti risalenti a più di 2.500 anni fa, le campagne di scavi hanno portato alla luce resti riferibili alle tre città sorte in quei luoghi. E' possibile ammirare reperti di Sybaris, Thurii e Copia. Visitando le cinque sale espositive del Museo nazionale archeologico della sibaritide, organizzate per aree tematiche, il visitatore, attraverso un percorso storico-archeologico, è condotto dall'età protostorica all'epoca romana passando dalla fase della colonizzazione e l'età arcaica della colonia di Sybaris all'età classica ed ellenistica della colonia di Thurii.
I pellegrini e turisti, se lo vorranno, potranno immergersi nelle acque limpide e cristalline dello Jonio fermandosi lungo i sette chilometri di costa e di spiagge dorate di Cassano, cosi come potranno visitare la Foce del Crati. Chi vorrà potrà anche ammirare il borgo antico di Cassano, che, con i suoi comignoli, vicoli e viuzze, splendide fontane, antiche chiese e palazzi nobiliari, è uno dei più bei centri storici della Calabria e non solo. Potrà sostare su piazza sant'Eusebio, che rappresenta il centro nevralgico della religiosità diocesana. Su questa piazza, dominata dalla suggestiva "fontana dei tre Leoni", si affaccia, infatti, la Cattedrale dedicata alla natività di Maria Vergine.
Sarà possibile visitare anche la Biblioteca Diocesana che custodisce codici, platee, incunaboli e oltre 15 mila volumi, per un periodo compreso tra l'XI e il XIX sec.
I visitatori di Cassano potranno trovare ristoro presso le locali Terme Sibarite.
Tra le tante "ricchezze" di Cassano ci sono anche il Santuario di Santa Maria della Catena (XI sec.) e le Grotte di Sant'Angelo, uno dei sistemi carsici più rilevanti del Mezzogiorno. Quelle di Sant'Angelo Inferiore e di Sant'Angelo superiore sono le uniche grotte turistiche della Regione Calabria e hanno un valore storico-archeologico perchè attestano la presenza dell'uomo dal Neolitico Medio.
ansa

Domenica 27 Luglio: Musei Vaticani gratuiti


Domenica 27 Luglio sarà possibile visitare grautuitamente i Musei Vaticani in quanto ultima domenica del mese

L'orario dell'ingresso gratuito è:  9:00 - 12:30 Chiusura 14:00

IN QUESTA OCCASIONE NON E' POSSIBILE EFFETTUARE PRENOTAZIONE


I Musei Vaticani si trovano in viale Vaticano a Roma, all'interno dello Stato della Città del Vaticano, e sono una delle raccolte d'arte tra le più grandi del mondo, dal momento che espongono l'enorme collezione di opere d'arte accumulata nei secoli dai Papi.

Il museo è stato fondato da papa Giulio II nel XVI secolo.

La Cappella Sistina
e gli appartamenti papali affrescati da Raffaello fanno parte delle opere che i visitatori dei musei possono ammirare nel loro percorso.

I Musei Vaticani, che occupano gran parte del vasto Cortile del Belvedere, sono stati visitati nel 2008 da 4.441.734 persone, confermandosi come il più visitato museo "italiano", anche se va ricordato che non è propriamente tale trovandosi in territorio non appartentente alla Repubblica Italiana (in questo senso il museo d'arte italiano più visitato è la Galleria degli Uffizi di Firenze).

http://www.funweek.it

Il declino globale della fauna selvatica favorisce schiavitù, guerre e criminalità organizzata

di Umberto Mazzantini  - greenreport

Se la politica sapesse ancora fare delle buone analisi e sapesse mediare tra gli economisti e gli scienziati, capirebbe molto meglio perché questo modello di sviluppo è arrivato al limite e qual è la reale crisi in corso. Di certo non più finanziaria, visto che Wall Strett è ai massimi e pure la nostra borsa non se la cava male, mentre è ancora sociale – posti di lavoro ridotti al lumicino e disoccupazione in inesorabile avanzata – e soprattutto ambientale. Non solo, proprio la cattiva gestione delle “risorse scarse” alias materie prime causa i peggiori guai mondiali. E non lo dice il wwf o Legambiente, ma – ecco il perché della nota polemica iniziale – il numero speciale “Vanishing fauna” di Science che ospita lo studio “Wildlife decline and social conflict” nel quale un team di ricercatori statunitensi delle università di Berkly e Santa Barbara e della Wildlife Conservation Society dicono che «Il declino globale delle popolazioni di fauna selvatica sta provocando l’aumento di conflitti violenti, della criminalità organizzata e del lavoro minorile in tutto il mondo». I ricercatori partono dalla recente istituzione da parte del Presidente Usa Barack Obama di una task force inter-agenzie sul traffico di fauna selvatica e scrivono che «Riflette la crescente consapevolezza politica dei legami tra conservazione della fauna selvatica e sicurezza nazionale. Tuttavia questa ed analoghe iniziative in Europa ed Asia che promuovono la “guerra ai bracconieri” aprono solo una finestra sulla complessità ecologica, sociale ed economica dei conflitti collegati alla fauna selvatica. E’ essenziale l’input di diverse discipline per formulare politiche che affrontino i drivers del declino della fauna selvatica ed i contesti dai quali si infiammano i conflitti associati infiammano. Gli autori chiedono ai biologi di unire le loro forze con esperti come economisti, politologi, criminologi, funzionari della sanità pubblica e specialisti dello sviluppo internazionale per affrontare insieme questa sfida complessa. Il documento appena pubblicato su Science, mette in evidenza come il calo del cibo e dell’occupazione provenienti dalla caccia alla fauna selvatica stia causando sia l’aumento del traffico di esseri umani e di altri reati che favorendo l’instabilità politica. Secondo il principale autore, Justin Brashares del Department of environmental science, policy, and management dell’università di California Berkeley, «Questa pubblicazione riconosce il declino della fauna selvatica come fonte di conflitto sociale piuttosto che sintomo. Miliardi di persone si affidano direttamente e indirettamente a fonti di carne selvatiche di carne per il loro reddito e sostentamento e questa risorsa è in declino. Non è sorprendente che la perdita di questo pezzo essenziale dei mezzi di sussistenza dell’uomo abbia enormi conseguenze sociali. Eppure, sia la conservazione e la scienza politica hanno generalmente trascurato queste fondamentali connessioni». Meno animali da cacciare e meno pesci da pescare richiedono uno sforzo sempre maggiore sforzo per catturarli. I lavoratori necessari, molti dei quali sono bambini, sono spesso venduti ai pescherecci e costretti a lavorare in mare, per anni senza paga, 18-20 ore al giorno. Brashares spiega il primitivo meccanismo capitalistico che sta dietro questa tragedia umana ed ambientale: «Le famiglie impoverite contano su queste risorse per il proprio sostentamento, per cui non possiamo applicare modelli economici che prescrivono aumenti dei prezzi o di riduzione della domanda, dato che le forniture stanno diventando scarse. Invece, dato che è necessario più lavoro per catturare animali selvatici e pesci scarsi, i cacciatori e i pescatori usano i bambini come fonte di manodopera a basso costo. Centinaia di migliaia di famiglie povere vendono i loro figli per mandarli a lavorare in condizioni difficili». Nel caso in cui un governo non ha la volontà o la capacità di proteggere le risorse naturali, possono sorgere dei movimenti di vigilantes. Gli autori collegano l’aumento della pirateria marittima e della violenza in Somalia alle battaglie sulla difesa dei diritti di pesca esclusivi e sottolineano che quello che era iniziato come un tentativo di respingere le imbarcazioni straniere della pesca a strascico illegale nelle acque somale si è trasformato in “hijacking fishing”, e quindi in non-pesca, co il dirottamento delle navi a scopo di estorsione. Brashares aggiunge che «Sorprendentemente poche persone riconoscono che la competizione per gli stock ittici ha portato alla nascita della pirateria somala. Per i pescatori somali, e per centinaia di milioni di altri, i pesci e la fauna selvatica sono la loro unica fonte di sostentamento, così quando sono stati minacciati dalle flotte di pesca internazionali, hanno preso misure drastiche». Gli autori hanno anche confrontato la fauna selvatica bracconaggio con il commercio di droga, notando che enormi profitti dal traffico merci di lusso prodotte con la fauna selvatica, come le zanne di elefante ed i corni di rinoceronte, hanno attirato gruppi di guerriglieri ed organizzazioni criminali di tutto il mondo. E fanno notare che alcuni dei gruppi armati più noti dell’Africa, come la Lord’s Resistance Army che opera tra Congo Rdc, Uganda e Repubblica Centrafricana, al-Shabab in Somalia, i Janjaweed in Sudan/Darfur e Boko Haram in Nigeria, sono noti per utilizzare il bracconaggio per finanziare attacchi terroristici. Meredith Gore, che insegna conservation criminology alla Michigan State University, non ha partecipato allo studio dice che «Questo documento inizia a toccare la punta di un iceberg di problemi sul declino della fauna selvatica e, in tal modo, gli autori offrono una prospettiva provocatoria e completamente necessaria circa la natura olistica delle cause e delle conseguenze del declino della fauna selvatica» Come potenziali modelli di questo approccio integrato, gli autori indicano le organizzazioni e le iniziative nel campo del cambiamento climatico, come l’Intergovernmental panel on climate change (Ipcc) e l’United for wildlife collaboration, ma lo studio sottolinea che «Questi sforzi globali devono essere accompagnati da approcci più fronti che affrontino il declino della fauna selvatica a livello locale e regionale». La Gore crede che «La parte più importante da questo articolo, è che abbiamo bisogno di capire meglio da una prospettiva locale i fattori che sono alla base dei cali di pesce e della fauna selvatica e che gli approcci interdisciplinari sono probabilmente la migliore opzione per facilitare questa comprensione». Chris Golden, direttore dei programmi della Wildlife Conservation Society fas notare che «L’Insostenibile sfruttamento antropico delle popolazioni di fauna selvatica non ha solo singoli effetti sull’integrità ecologica, ma ha conseguenze di ampia portata che portano all’instabilità per la nostra salute, per i mezzi di sussistenza e la sicurezza nazionale». I ricercatori fanno anche esempi di governi locali che hanno superato momenti di tensione sociale con iniziative mirate, come il caso della concessione di diritti esclusivi per caccia e pesca alle comunità locali nelle Figi ed il controllo delle management zones in Namibia per ridurre il bracconaggio e migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali. Uno degli autori, Douglas McCauley, del Department of ecology, evolution, and marine biology dell’università di California Santa Barbara, conclude: «Questo rende becessaria una revisione del perché dovremmo conservare la fauna selvatica ed aiuta a rendere più chiaro quale sia la posta in gioco in questo gioco. Essenzialmente, le perdite di fauna selvatica tirano via il tappeto da sotto le società che dipendono da queste risorse. Non stiamo solo perdendo specie. Stiamo perdendo figli, frantumando le comunità e favorendo la criminalità. Questo rende la salvaguardia della fauna selvatica un lavoro più importante di quanto non sia mai stato».

Polonia, alla scoperta di riserve protette, terme e castelli. Natura protagonista

Kujawsko-Pomorskie
di Ida Bini

E’ la natura la vera protagonista della regione di Kujawsko-Pomorskie, nel cuore della Polonia settentrionale: quasi cento riserve naturali protette, di cui una riserva della Biosfera, nove parchi paesaggistici, un’infinità di laghi – persino uno salato – fiumi e una campagna di terra nera, černozëm, fertile e generosa. La popolazione contadina è legata alle proprie tradizioni, ricche di rappresentazioni mitologiche e di leggende che coinvolgono l’arte e la musica. Terra ambita da sempre da polacchi e tedeschi, i numerosi borghi della regione – o Voivodato – ne portano le testimonianze storiche: chiese romaniche, castelli gotici, musei e tesori architettonici che spesso l’Unesco ha voluto premiare e proteggere.

A parte l’impronunciabile capoluogo Bydgoszcz, polo universitario e sportivo che dal 30 agosto ospiterà il campionato mondiale di pallavolo maschile, il centro più famoso di quest’angolo verde e ventoso di Polonia è Toruń, la città mercantile e artigianale che diede i natali il 19 febbraio 1473 a Niccolò Copernico. Per l’incantevole centro storico medievale, l’unico mai ricostruito e uno dei più belli d’Europa, per il suo continuo omaggio al celebre astronomo Copernico e forse anche per i suoi dolcissimi e ottimi pierniki, i biscotti speziati al pan di zenzero, Toruń è stata dichiarata patrimonio dell’Umanità. Meritano una visita il municipio della Città vecchia, Ratusz Staromiejski, uno dei più eleganti del nord Europa, oggi sede di un museo situato nella centralissima piazza Rynek Staromiejski; la cattedrale di san Giovanni e quella gotica di san Jakub, con una magnifica volta tempestata di stelle; la ricca chiesa dell’Assunzione di santa Maria; le rovine del castello dell’Ordine dei cavalieri teutonici con la lunga cinta muraria e i tanti palazzi borghesi, presenti nel cuore della città. Tra questi si distinguono il palazzo Pod Gwiazda e la casa-museo di Copernico, Muzeum Mikolaja Kopernika, tappa principale degli itinerari che la città universitaria ha dedicato al suo personaggio più famoso, compresa la visita al Planetarium, una delle sue più grandi attrattive.

La città polacca di Toruń è una vera scoperta di tesori architettonici e di storiche testimonianze del suo ricco passato di principale porto della Lega anseatica; la sua strategica posizione su un ampio tratto della Vistola, il sacro fiume dei polacchi, le permise infatti di competere nel XV secolo con il porto di Danzica. Lo testimoniano i grandi granai in mattoni rossi e le porte gotiche che si specchiano ancora oggi nelle acque del fiume, passeggiando sul tracciato pedonale che fiancheggia la Vistola e che già da queste settimane di bel tempo si riempie di barconi, trasformati in ristoranti e birrerie. Viaggiando da Toruń verso sud per una trentina di chilometri si arriva alla stazione termale di Ciechocinek, tra boschi di pini e prati da dove sgorgano acque salate. Le piscine termali sorgono attorno alle teznie, antiche costruzioni in legno di quercia che si estendono per due chilometri in mezzo ai boschi e tra cespugli di prugnolo destinati a trattenere il sale, oggi usate come inalatori curativi naturali. Se si viaggia verso nord, sempre da Toruń, si arriva dopo pochi chilometri a Chełmno: cittadina circondata da un muro difensivo medievale lungo più di 2mila metri - uno degli esempi più belli di architettura difensiva d’Europa – che domina nove colli. Il borgo è stracolmo di chiese gotiche con interessanti opere sacre e un municipio gotico-rinascimentale, tutto da scoprire. A est di Toruń, invece, si può visitare la ricca cittadina di Golub-Dobrzyń, famosa per il castello gotico dei Cavalieri teutonici del XIV secolo, poi rimaneggiato nel Rinascimento, luogo in cui ogni anno a fine luglio si svolge un torneo cavalleresco internazionale.

L’atmosfera è proprio quella medievale di giochi e sfide tra cavalieri tra le mura difensive, le torri e il fossato. Infine non si può lasciare la regione senza aver visitato gli spettacolari centri di Biskupin e Wenecja, dove su una penisola circondata da un lago e da paludi sorge una riserva archeologica molto interessante con tracce dell’uomo dell’epoca lusaziana: le più famose sono le costruzioni di legno di 2.700 anni fa a scopo difensivo. Infine divertente è a Wenecja la visita al museo della ferrovia a scartamento ridotto con treni del XIX secolo che d’estate viaggiano sulla tratta Żnin–Wenecja–Biskupin–Gąsawa. Per maggiori informazioni e per organizzarsi il viaggio: www.polonia.travel/it
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Estate: ad agosto ecco i giorni di bollino nero e rosso

Cambiano le vacanze degli italiani, al punto che Autostrade per l'Italia prevede per il traffico verso le mete estive una unica giornata da "bollino nero" per tutta la stagione 2014: il giorno da evitare assolutamente di mettersi in macchina e' la mattina di sabato 9 agosto.

Traffico significativo, ma da "bollino rosso", nei fine settimana della prima metà di agosto, per il traffico diretto verso le mete estive, mentre la seconda metà del mese e il primo weekend di settembre saranno caratterizzati da flussi più intensi in direzione delle città. Per aiutare i vacanzieri a pianificare correttamente i viaggi, sul sito www.autostrade.it c'e' una guida puntuale sulle previsioni di traffico e una mappa interattiva relativa a ogni tratta, in base a giorno e orario di partenza.

Le stesse informazioni sono disponibili in tutti gli Hi-Point presenti nelle aree di servizio. Inoltre le immagini in diretta delle telecamere sulla rete, i tempi di percorrenza e i consigli per chi viaggia sono offerti da My Way - l'innovativa piattaforma TV di Autostrade per l'Italia, realizzata in collaborazione con SKY - che offre costanti aggiornamenti sul traffico disponibili sul sito di Autostrade, sul canale Meteo di Sky ogni mezz'ora e in diretta su Skytg24 dal lunedì al venerdì alle 8.20 e alle 17.50, con ulteriori spazi nel fine settimana (venerdì 12.50 e 19.50, sabato 10.20, domenica 17.50 e 19.50).

Autostrade per l'Italia garantisce un flusso costante di informazioni, anche in inglese, attraverso le 180 linee del call center dedicato e con le dirette 24 ore al giorno su RTL 102.5, Isoradio e Viaradio Digital, con il canale tv Infomoving in area di servizio e attraverso l'app Infoblu Traffic.

Entro fine mese in 50 aree di servizio sara' attiva l'iniziativa "Sei in un Paese meraviglioso", per offrire la possibilità di scoprire on the road le bellezze nascoste dei nostri territori: il nuovo spazio - racchiuso simbolicamente in una grande cornice dorata - racconta una serie di "experiences" di viaggio studiate in funzione del tempo disponibile: 3 ore, mezza giornata, 1 giorno, 2 giorni.

Il tutto e' stato realizzato In collaborazione con il Touring Club, con Slow Food e con la Struttura di Vigilanza sulle concessionarie autostradali del Dipartimento per le Infrastrutture, gli Affari Generali e il Personale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Infine una novità assoluta dell'estate 2014 è il concorso "Diabolikamente Sicuro": dal 28 luglio al 30 settembre, sul sito www.autostrade.it, sarà possibile giocare con Diabolik sul tema della sicurezza stradale. Completando una vignetta del celebre personaggio dei fumetti con uno slogan originale ed efficace sulla sicurezza stradale, sarà possibile vincere un tablet. 
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Turismo: Bankitalia, in 15 anni dimezzato surplus 'estero'

di Cinzia Conti

Un'Italia che fatica a tenere il ritmo, nonostante gli indiscussi tesori storici, artistici e culturali che ne fanno un unicum al mondo come richiamo turistico. Un'Italia che non riesce a pieno a sfruttare l'enorme potenzialità del Meridione e che continua a scendere nella classifica delle mete preferite del turismo internazionale. E' la fotografia in chiaroscuro scattata in un occasional paper sul turismo internazionale (1997-2012) dalla Banca d'Italia. Il turismo garantisce da sempre un attivo nella bilancia dei pagamenti ma negli ultimi 15 anni, ricorda lo studio, non ha contribuito come potrebbe alla crescita del Pil a causa del decremento della spesa degli ospiti stranieri e di una sostanziale tenuta di quella degli italiani all'estero.

IN 15 ANNI DIMEZZATO IL SURPLUS ESTERO - Tra il 1997 e il 2012 il turismo internazionale ha sempre generato un avanzo nella bilancia dei pagamenti dell'Italia. Tuttavia il surplus turistico è sceso dall'1,1 allo 0,6% del Pil, soprattutto a causa del calo in termini reali della spesa degli stranieri in Italia, mentre la spesa degli italiani all'estero è rimasta sostanzialmente invariata in rapporto al prodotto. Come conseguenza, la quota di mercato mondiale degli introiti dell'Italia è scesa dal 6,8% nel 1997 al 3,7 nel 2012. Durante i primi anni della recente crisi, gli introiti da viaggi dell'Italia sono diminuiti a un ritmo inferiore rispetto a quelli dei due principali concorrenti europei, la Francia e la Spagna, ma nel biennio 2011-12 la ripresa è stata più veloce per questi ultimi. Tra i dati che emergono dalla ricerca va segnalata anche la costante caduta della spesa degli stranieri in Italia pari in termini reali allo 0,9% all'anno.

CALANO I TEDESCHI, AUMENTANO SVIZZERI ED EXTRACOMUNITARI - La Germania che da sempre fa la parte del leone tra le nazionalità dei turisti resta il riferimento per quanto riguarda i numeri ma con un progressivo calo nelle presenze (dai 15,8 milioni del '97 agli 11,7 milioni del 2012), nella spesa (dai 6.5 miliardi di euro ai 5.3), nella lunghezza del soggiorno (da poco più di 8 a circa 6 giorni). A soffrire di più è il Nord-Est minacciato dalle vicine spiagge della Croazia nelle preferenze dei germanici. In numeri assoluti, nel periodo considerato, sono cresciuti i turisti britannici (da 1,8 a 3,66 milioni) e statunitensi (da 1,8 a 3,07 mln), gli spagnoli (da 0.9 a 2,6 mln), poi i russi (da 0,2 a 1,05 mln) e soprattutto i cittadini extraeuropei (da 9,4 a 17,6 mln).

FRANCIA META SEMPRE PREFERITA - La sua vicinanza e i tanti motivi d'attrazione fanno della Francia il Paese preferito per il turismo degli italiani, che Oltralpe lasciano il 10% della spesa totale all'estero e trascorrono i periodi di soggiorno più lunghi. In termini di spesa, la Francia ha anche superato gli Usa, mentre continua la crescita della Spagna, ora terza. In forte salita l'Egitto e, in percentuale, la Cina.

NORD EST RESTA ATTRATTIVO, SUD FATICA A CRESCERE - Lo studio per macroregioni mostra che nel periodo considerato il Nord-est, dopo aver sofferto come le altre aree per la crisi del 2008-2009, dal 2010 ha ripreso ad attrarre il turismo internazionale, raggiungendo nel 2012 quota 111 (fatta 100 la media nazionale), mentre Nord-Ovest e Centro sono attorno a 100 e invece il Sud e le isole sono fermi al 95. Voli low-cost, aumento e miglioramento dell'offerta turistica non sono evidentemente bastati.

PER CRESCERE SERVE EFFICACE PROMOZIONE - Nelle conclusioni dello studio, si rileva che l'Italia deve adottare campagne promozionali più efficaci per intercettare una maggior percentuale dei flussi turistici internazionali, dedicandosi specialmente a quei mercati 'distanti' sia geograficamente, sia culturalmente, come l'India o la Cina, ma di grandi potenzialità. Essenziale sarà soprattutto un'azione coordinata a livello nazionale.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Hotel a Termini Imerese per un soggiorno di qualità

Per soggiornare a  Termini Imerese 
http://www.booking.com/searchresults.it.html?aid=376942;label=New_Italian_IT_5226397825-YsNTnobW7ORP28eAw9zSqAS46623220705%3Apl%3Ata%3Ap1%3Ap2%3Aac%3Aap1t1%3Aneg;sid=5e17fb9b1bf4b91f2ab60807b6a71e83;dcid=4;city=-130639;hyb_red=1;redirected_from_city=1;src=city


>>> - Grand Hotel delle Terme  

Per soggiornare in zona Termini Imerese

>>>  - Hotel Villaggio Vacanze Torre Normanna  

>>> - Hotel Club Solunto Mare

>>> - Domina Coral Bay Sicilia Zagarella 

>>> - Hotel Franco il Conte 

>>> - Hotel Antica Residenza don Ciccio 

 

Ritorna la guida ai ristoranti di Sicilia... Ecco dove si mangia bene. Nuovo talento a Termini Imerese

In edicola col Giornale di Sicilia. Dal 29 luglio al prezzo di 5 euro (più il prezzo del quotidiano) il volume che recensisce anche trattorie, osterie, enoteche

Nella sezione Nuovi Talenti è stato premiato Salvo Campagna del Secondo Tempo di Termini Imerese

http://www.ristorantesecondotempo.it 

Per soggiornare a  Termini Imerese

>>> - Grand Hotel delle Terme  

Per soggiornare in zona Termini Imerese

>>>  - Hotel Villaggio Vacanze Torre Normanna  

>>> - Hotel Club Solunto Mare

>>> - Domina Coral Bay Sicilia Zagarella 

>>> - Hotel Franco il Conte 

>>> - Hotel Antica Residenza don Ciccio 

 

fonte: gds




PALERMO. Guida ai ristoranti di Sicilia, atto secondo. Dal 29 luglio in edicola col Giornale di Sicilia al prezzo di cinque euro (più il prezzo del quotidiano) sarà possibile acquistare la nuova edizione del volume che recensisce ristoranti e trattorie, enoteche con cucina ed osterie. Sono 169 i locali recensiti e sparsi per 68 cittadine e piccoli centri. E sei tra chef e ristoratori verranno anche premiati dalla nostra guida nell'ambito di una cerimonia che si terrà al Circolo del Tennis di Palermo il prossimo 28 luglio.
Anche questa volta abbiamo zigzagato lungo la Sicilia per assaggiare, osservare e valutare. Tra gustose scoperte, piacevoli conferme e, talvolta, qualche delusione. Il quadro che emerge è confortante e carico di prospettiva, malgrado tutto. Tra i ristoratori c'è chi ha rivisto le proprie strategie, chi alzato l'asticella della qualità, presupposto che raramente tradisce le aspettative di lungo periodo. E chi invece, se ha deciso di scommettere creando un nuovo locale, lo ha fatto senza voglia di strafare, con oculatezza, badando ai numeri, tralasciando per esempio carte dei vini improponibili o attuando politiche di approccio al cibo e al vino con nuove formule. È la nuova ristorazione made in Sicily, che vede ancora una volta il primato della parte orientale dell'Isola sul resto della regione. E non è una sorpresa. Semmai registriamo con piacere invece da tutte le parti l'emergere di una generazione di giovani chef. Talentuosi e aperti al nuovo. Che viaggiano, fanno rete, studiano. È il fiore all'occhiello dell'edizione di questa guida: tre degli chef o ristoratori che portiamo sul podio quest'anno sono giovani intorno ai trent'anni. E così nella sezione Nuovi Talenti premiamo Salvo Campagna del Secondo Tempo di Termini Imerese; Andrea Macca de La Cucina di Donna Carmela di Riposto e Ninni Radicini de La Fattoria delle Torri di Modica. Ci sono premi anche nelle altre tre categorie. Tra i Super Top a fare compagnia agli chef dello scorso anno si aggiunge L'Antica Filanda di Capri Leone della famiglia Campisi. Nella sezione Grande Convenienza sale sul podio Davide Minerva de La Locanda del Colonnello di Modica, chef da alcuni mesi di questo locale che conferma il grande rapporto qualità-prezzo. E infine la Migliore Offerta del Vino: ai locali già premiati un anno fa si aggiunge l'Osteria Filomena di Catania e il suo esperto ed appassionato Giovanni Brischetto. L'esplorazione del buono in Sicilia adesso puó partire.

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
turismoculturale@yahoo.it

Pinacoteca Nazionale di Bologna: Storie di Sant'Antonio Abate e le fonti della vita

 Vitale da Bologna (Bologna, documentato dal 1330 - morto ante 1361) Storie di Sant'Antonio Abate Datazione: 1340, circa
tempera su tavola
cm 79x37
Secolo: XIV
Provenienza: chiesa di santo Stefano, già nella chiesa di Sant'Antonio Abate
In alto, Sant'Antonio Abate lascia il monastero di Patras.
In basso, Sant'Antonio Abate sconfigge un drago che gli appare in una fonte. 

Vitale da Bologna (Bologna, documentato dal 1330 - morto ante 1361) Storie di Sant'Antonio Abate Datazione: 1340, circa
tempera su tavola
cm 78,5x38,5
Secolo: XIV
Provenienza: chiesa di Santo Stefano, già nella chiesa di Sant'Antonio Abate
In alto, il Santo sorregge il corpo di Effron.
In basso, Sant'Antonio resuscita tre uomini uccisi dalle fiere. 

Conosciamo la vita di Sant'Antonio soprattutto attraverso la Vita Antonii pubblicata nel 357, opera agiografica attribuita a Sant'Atanasio, vescovo di Alessandria che conobbe Antonio e fu da lui coadiuvato nella lotta contro la eresia ariana.
L'opera tradotta in varie lingue divenne popolare tanto in Oriente che in Occidente e diede un contributo importante alla affermazione degli ideali della vita monastica. Un significativo riferimento alla vita di Sant'Antonio si trova nella Vita Sanctii Pauli primi eremitae scritta da San Girolamo verso il 375. Vi si narra l'incontro, nel deserto della Tebaide, di Antonio con il più anziano San Paolo di Tebe. Il resoconto dei rapporti tra i due santi (con l'episodio del corvo che porta loro un pane affinché si sfamino, sino alla sepoltura del vecchissimo Paolo ad opera di Antonio) vennero poi ripresi anche nei resoconti medievali della vita dei santi, in primo luogo nella celebre Legenda Aurea di Jacopo da Varazze. 

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone




Concorso fotografico sui gatti a Termini Imerese


Un gruppo di ragazzi amanti degli animali ha deciso di organizzare questo concorso fotografico sui gatti per aiutare tutte le gattare che si occupano delle colonie feline , che curano gatti e sterilizzano per conto proprio , inoltre vogliono aiutare i volontari che si occupano del canile di Termini facendo nello stesso tempo una raccolta alimentare per i cani del canile, Avremo pure le Guardie Ecozoofile dell’Oipa , e i rappresentanti del gattile Ediga di Palermo.
Il concorso si chiude giorno 18 luglio con una mostra fotografica al Sunset  verranno premiate le foto piu’ belle e verranno fatti vedere spezzoni di film con protagonista il gatto tipo la dolce vita con Anita Ekberg , Colazione da Tiffany con Audrey Hepburn , 007 al servizio di sua maesta con terry Savallas per ricordarci il gatto bianco seduto sulle braccia del cattivo contro 007 , Gli Aristogatti e cosi via .Il tutto sara ‘in beneficenza per i gatti.
INOLTRE Avremo un premio speciale Dott Francesco Runza , infatti lo Vogliamo dedicare questo Concorso al Dott. Francesco Runza, bravo professionista e squisita persona, scomparso lo scorso anno. Amante degli animali e della fotografia, lo ricordiamo con queste meravigliose foto da lui scattate.
Grazie se vorrete pubblicare l’ articolo
Giuseppe Purpi , Tiziana Papotto , Letizia Algeri , Noemi Notaro, Rita Tripi , Francesca
cefaluweb.com

Termini Imerese Romana vuole essere un'occasione per dare risposta a molte domande. Dall’ 8 al 31 Agosto


Come vivevano gli antichi romani? Come si vestivano? Come cenavano? Cosa facevano alle Terme? Chi erano i gladiatori? Come coniavano le monete..Termini Romana vuole essere un'occasione per dare risposta anche a queste domande.
Nel panorama culturale estivo si può partecipare ad un evento spettacolare ed unico nel suo genere che è diventato “rievocazione storica” per recuperare il glorioso passato della città; per una settimana infatti la città di Termini Imerese compirà un viaggio nel tempo in cui lo spettatore potrà immergersi nel passato rivivendo e approfondendo le origini romane della Sicilia.
Dall’ 8 al 31 Agosto saranno diversi gli appuntamenti curati da diverse Associazioni locali, con il patrocinio del Comune di Termini Imerese, che coinvolgeranno non solo i più piccoli (attraverso i laboratori didattici di ceramica e di monete antiche e la proiezione del film d’animazione “I Gladiatori di Roma”) ma anche le famiglie e i cultori della romanità (attraverso la cena romana, le conversazioni culturali sul “Cuore e passioni nell’antica Roma”, la mostre sulle armi romane, le briciole di lirica romana in lingua siciliana). Quest’anno sarà inoltre possibile riscoprire le origini greche della città con la rappresentazione Teatrale Himera al teatro Kalos il 17 Agosto.
Culmine della manifestazione il 12 e il 13 Agosto dalle 21.00 alle 24.00, all'interno della Villa Palmeri, sarà la RIEVOCAZIONE STORICA che si snoderà in uno spettacolo itinerante organizzato dall'Associazione Termini d'Amuri con il coinvolgimento di più di 100 figuranti in abiti d'epoca.
Tante le scene che permetteranno di compiere un vero e proprio tuffo nel passato: l'accampamento romano, le Terme romane con i suoi riti, la cena romana, l'arena e i gladiatori, il senato romano. Filo conduttore sarà .la storia della Sicilia, provincia romana del I° sec.a.C e di Stenio, illustre cittadino termitano, che accusato ingiustamente da Gaio Licinio Verre, dispotico governatore della Sicilia (73-71 a.C.), fu difeso da Cicerone davanti al senato Romano.
Dal 30 Luglio 2014 sarà possibile prenotare l'ingresso gratuito sul sito: www.terminidamuri.it dove sarà pubblicato il programma completo della manifestazione.
Su richiesta sarà possibile essere guidati lungo il percorso archeologico urbano per visitare sia i rilevanti siti dell’epoca romana (la Curia, l’anfiteatro, le Terme, l’acquedotto Cornelio) che i reperti contenuti all’interno del Museo Civico “B.Romano”.
madonielive
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
turismoculturale@yahoo.it

Estate con SiciliAntica nel palermitano 50 iniziative in 50 giorni

Visite guidate, musica, conversazioni, mostre, libri: 50 iniziative in circa 50 giorni nel territorio della provincia di Palermo: è l’estate di SiciliAntica. Da lunedì 21 Luglio fino sabato 6 settembre si terranno manifestazioni a Bagheria, Caccamo, Campofelice di Roccella, Carini, Cefalù, Ciminna, Lercara Friddi, Palermo, Roccapalumba, S. Flavia, Sciara, Termini Imerese.
La prima manifestazione a Roccapalumba “Lo spettacolo del cielo. Visita guidata all’Osservatorio astronomico” a cui farà seguito, il giorno dopo,  a Campofelice di Roccella, nel castello, recentemente affidato dal Comune con una convenzione all’Associazione, “La Notte della Poesia” a cura di A. Laurà. Il giorno successivo a Bagheria, in collaborazione con l’Associazione G. Bagnera si terrà la visita guidata al Museo Arte e Mestieri della Bagaria.
Da segnalare inoltre venerdì 1 agosto a Caccamo la conversazione su “Il quotidiano nel Medioevo” a cura di Ferdinando Maurici, mentre la notte è prevista (in collaborazione con l’Associazione Sicilia e Dintorni), la visita guidata al Castello medievale. Ma non è l’unica visita guidata prevista di notte. Escursioni notturne si terranno a Cefalù alle cave, fornaci e chiesa di San Calogero alla Rocca, a Carini alla Grotta dei Puntali (in collaborazione con la Riserva Grotta dei Puntali), a Campofelice di Roccella al Castello, a Palermo alla Grotta Molara (in collaborazione con i Gruppi Ricerca Ecologica), a Sciara alle Mura pregne con la visita guidata al Dolmen e alle mura megalitiche. Escursione di giorno sono invece previste invece a Bagheria alla Villa Butera-Branciforti, alla Villa Palagonia, alle Ville di Cruillas a Palermo, al Museo archeologico industriale delle ferrovie, a Termini Imerese alle grotte preistoriche e al Faro di Cefalù.
Iniziative riguardanti sempre il mare sono previste a Cefalù “Dalla Torre Kalura alla Grotta S. Lucia: passeggiata in barca lungo la costa cefaludese”, a S. Flavia con l’escursione subacquea al percorso archeologico, mentre a Termini Imerese è prevista la veleggiata da Termini a Solanto: le torri e i castelli della costa (in collaborazione con il Vela Club). Verranno inoltre presentati il libri: “Il Caravaggio di Palermo e l’Oratorio di San Lorenzo” di G. Mendola, “Un’altra donna è possibile” di P. Castiglia, “Aspra un tempo” di U. Balistreri, “Cruillas, storia e memorie di una antica borgata” di F. Giuffrè. Mostre sono previste invece a Campofelice di Roccella “La scultura di Santo Di Bianca”, Roccapalumba “Istantanee su un mondo vicino e sconosciuto”, Termini Imerese “La storia che corre sui binari” inoltre conversazione a  Termini Imerese su: “Cuore e passioni nell’antica Roma” e a Cefalù su “I fari in Sicilia”. Da ricordare inoltre a Roccapalumba la visita guidata al Mulino Fiaccati: dalla farina macinata a freddo alla degustazione di pani cunzatu, inoltre a Campofelice di Roccella Neviere e nevaioli nelle Madonie con degustazione di gelato artigianale, a Lercara Friddi nei luoghi dello zolfo, a Caccamo all’Eremo di S. Felice, insieme all’Associazione Amici di S. Felice “Sotto lo stesso cielo: Musica, cultura e osservazione degli astri celesti”. Manifestazioni particolari a Termini Imerese con “La Notte della fotografia, scatti in una città che dorme” e  a Ciminna il 23 e il 24 agosto con la manifestazione: La Donnafugata de “Il Gattopardo” cinquant’anni dopo, un libro, una mostra con 300 foto, la visita ai luoghi del set e il pranzo raccontato nel romanzo di Tomasi di Lampedusa, il paese ricorderà il capolavoro di Luchino Visconti.
Iniziative di solidarietà sono previste a Palermo “In difesa della sovranità. Serata di solidarietà con il popolo No Muos” e sempre a Palermo il 3 settembre un ricordo di Carlo Alberto Dalla Chiesa: “Cento giorni a Palermo” trent’anni dopo. La lunga serie di eventi si concluderà, sabato 6 settembre, nel suggestivo castello della Roccella di Campofelice con la “Notte di SiciliAntica”.
Per informazioni e prenotazioni Tel. 091.8112571 – 346.8241076.


Riapre ingresso via Fracigena a Roma

(di Daniela Giammusso)
   Niente più sbarre o impedimenti. La via Francigena si riappropria del suo sentiero e della sua storia anche nell'ultimo tratto, forse più importante, a Roma.
    Dopo una querelle lunga 20 anni, domani sarà finalmente aperto il suo accesso ''verde'' a nord della città, con la restituzione al pubblico della Riserva naturale dell'Insugherata e del suo ingresso, oggi banalmente corrispondente a un indirizzo (via Cassia 1081), ma per secoli passaggio di milioni di pellegrini e crociati diretti nella città eterna. Ad annunciarlo, alla presenza anche della Soprintendente per il polo museale di Roma, Daniela Porro, sono Francesco Rutelli, presidente dell'Associazione Priorità Cultura, Maurizio Gubbiotti, Commissario Straordinario dell'Ente regionale RomaNatura e Giuseppe Signoriello, presidente della Fondazione Giovan Battista Baroni onlus, che ha deciso di finanziare con 100 mila euro il progetto che già in autunno renderà il cammino romano alla portata di tutti.
    Lunga 1.600 chilometri e ancora oggi meta per milioni di turisti, la via Francigena fu quel cammino che nel Medioevo univa Canterbury a Roma, portando fiumi di fedeli in pellegrinaggio sulle tombe di Pietro e Paolo e con loro i crociati e Templari diretti in Puglia per imbarcarsi verso Gerusalemme. ''Il tratto della Francigena all'interno di Roma - racconta Gubbiotti - corrisponde all'attuale Cassia e Trionfale, nel pieno del traffico. Per questo si fa coincidere con il sentiero che corre all'interno della Riserva dell'Insugherata e poi in quella di Monte Mario''. Già negli anni Novanta il Comune aveva cercato di mettere a sistema i parchi, racconta Rutelli, ma contenziosi e abusivismi continuavano a impedirne la piena fruibilità e l'accesso da via Cassia. Da domani si potranno invece finalmente percorre tutti 13,7 chilometri del tratto dell'Insugherata sin dalla Cassia, proseguendo con gli altri 4,9 di Monte Mario. ''Un percorso fortemente voluto anche da Papa Francesco - dice Rutelli - che rientra in un progetto più ampio con il Pontificio per la Cultura, Regione e Comune di una via delle fede e della storia attraverso le aree verdi: Parco di Veio, Insugherata e Monte Mario''. La nuova apertura della Francigena romana è dedicata ai fedeli, ma sarà meta anche del sempre più crescente turismo ''green'' e degli appassionati di camminate. Il sentiero è ben battuto e a settembre partiranno anche i lavori di messa in sicurezza, cartellonistica e sedute, tutto senza barriere architettoniche, in modo da poter essere percorso anche da persone con difficoltà. ''L'Insugherata - racconta ancora Rutelli - non sembra quasi Roma. E' il Gran Sasso, le Dolomiti e il Chianti insieme''.
    L'area delle due riserve, in tutto un migliaio di ettari, è infatti un polmone verde nel mezzo della città che custodisce corsi d'acqua, boschi di sugheri e lecceti, castagni e farnie, più tutta una fauna di ricci, talpe, istrici, moscardini, gheppi, cuculi e anche la salamandrina dagli occhiali, specie esclusiva italiana. Senza contare che lungo la Francigena si ''incontrano'' tesori come la Tomba di Nerone, la via Clodia, il capolavoro di Raffaello di Villa Madama o l'ottocentesca Villa Marranti. ''All'interno dell'Insugherata poi - conclude Gubbiotti - ci sono anche aziende, che potranno arricchire il percorso con fattorie didattiche e vendita di loro prodotti''.

  
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA