FELTRINELLI 1+1  IBS.IT
Visualizzazione post con etichetta #Firenze. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta #Firenze. Mostra tutti i post

Nel 2023 +10% turismo culturale in Toscana, a fare da traino i flussi intercontinentali

Il 2023 è stato un anno positivo per il turismo culturale in Toscana, con una crescita di quasi il 10% rispetto all’anno precedente. È quanto emerso dalle prime stime fatte del Centro studi turistici di Firenze presentante durante la X edizione di Tourisma. In occasione del panel ‘Toscana Terra Etrusca’, Alessandro Tortelli, direttore scientifico del Centro studi turistici ha detto che “è stato un anno molto positivo per il turismo culturale, grazie a un recupero molto importante dei flussi intercontinentali, Stati Uniti in primis. Non abbiamo ancora dati percentuali precisi, ma si arriva quasi a una crescita del 10% del 2023 sul 2022, per il solo turismo culturale in Toscana”.

Tortelli ha ricordato che “nel 2022 parlammo di ‘Toscana diffusa’ perché i piccoli comuni avevano già recuperato in maniera importante dopo il Covid, lì c’è un mantenimento nel 2023, ma c’è anche un recupero importante delle grandi città. Per il turismo delle grandi città è stato il primo anno di vera ripresa del turismo culturale”.

Guardando al futuro, ha poi continuato Tortelli, è evidente che sia “finita la bolla del Covid, i turismo internazionale aumenta, e il mercato italiano aumenta all’estero. Ma oggi abbiamo delle previsioni che preoccupano: l’inflazione che pesa sulle famiglie, una situazione politica internazionale che preoccupa, e poi i cambiamenti climatici che stanno cambiando le nostre vacanze”.

travelnostop.com

Liu Bolin, l'uomo invisibile in mostra a Firenze

In foto le performance mimetiche tra celebri piazze e monumenti - RIPRODUZIONE RISERVATA 

 FIRENZE - La sala d'Arme di Palazzo Vecchio ospita, fino al 18 settembre, la personale di Liu Bolin, dedicata al progetto 'Hiding in Florence', realizzata in collaborazione con il Comune di Firenze, promossa dalla Galleria Gaburro e curata da Marco Bazzini. Bolin è conosciuto per le sue performance mimetiche. Definito "l'uomo invisibile", ha fatto del camouflage il suo tratto distintivo: rimanendo immobile come una scultura vivente, fonde perfettamente, grazie a un accurato body-painting, il suo corpo con il contesto alle sue spalle e poi si fa fotografare. Nel progetto fiorentino sono stati coinvolte le maggiori istituzioni storiche e culturali come piazza della Signoria, le Gallerie degli Uffizi, la Biblioteca Marucelliana e lo stesso Palazzo Vecchio. 'Hiding in Florence' fa parte del più ampio progetto 'Hiding in Italy', svolta dall'artista nel nostro paese, che ha visto protagoniste le città di Milano, Venezia, Verona, Roma e Caserta. 'Hiding in Florence' permetterà anche di vedere i segreti del backstage, attraverso le riprese realizzate durante la costruzione degli scatti: la mostra, visitabile dalle 10 alle 18, è a ingresso libero. Negli anni, si è fatto ritrarre davanti ai più importanti monumenti del mondo, a opere d'arte, a librerie, a scaffali dei supermercati, a montagne di rifiuti e in mezzo a masse di immigrati. La sua poetica del nascondersi, per diventare cosa tra le cose, vuole sottolineare luoghi emblematici, identità culturali note e segrete, denunciare problematiche sociali. Ognuno di questi luoghi, così come gli oggetti, anche i più piccoli, hanno un'anima che li caratterizza e in cui mimetizzarsi, svanire, identificarsi nel Tutto. Secondo la cultura cinese, l'uomo è parte della natura e in queste opere, l'artista non sparisce ma, in realtà, si unisce alla natura stessa. Per la vicesindaca e assessora alla cultura di Firenze Alessia Bettini la mostra di Liu Bolin "rappresenta un'ulteriore occasione di ribadire l'attenzione della città al dialogo fra passato e presente, agli artisti contemporanei e ai temi del nostro tempo, nell'ambito di una politica culturale che ha questo tra i suoi obiettivi prioritari". 
 Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Dal Rinascimento ad ora, le buchette di vino in mostra a Firenze

 Dal 2 al 16 settembre al Palagio di Parte Guelfa


Una mostra racconterà dal 2 al 16 settembre la vera storia delle buchette di mescita del vino fiorentine, dal Rinascimento ad oggi.

La rassegna, con reperti originali, esemplari scomparsi e una ricostruzione della "stanza del vinaio", sarà allestita al Palagio di Parte Guelfa, a Firenze, con orario 10-18 e organizzata dall'associazione culturale Buchette del vino.

Dalle buchette nei muri dei palazzi - di solito corrispondenti alle cantine - il vino veniva venduto ai passanti in strada.

    "Dal Cinquecento ad oggi - spiega il presidente Matteo Faglia - la presenza nelle facciate dei palazzi fiorentini dei caratteristici finestrini adibiti alla vendita del vino a fiaschi ha caratterizzato la quotidianità dei cittadini. Nella mostra viene riproposta l'esperienza di questa tradizione nella ricostruzione di una cantinetta - la "stanza del vinaio" - dotata di buchetta del vino; vengono esposti reperti originali tra cui una cornice in pietra rimossa dalla facciata di un palazzo, un'antica porta con sportello per la vendita del vino, fiaschi di diverse epoche, oltre a video-proiezioni e schermi interattivi con le referenze delle oltre 300 buchette finora scoperte in Toscana e un altro centinaio di esemplari scomparsi".

    Nell'esposizione anche una postazione di touch screen per la consultazione libera delle mappe interattive con link ai file di Open Data del Comune, nei quali sono elencati tutti i finestrini del vino oggi esistenti e quelli che, pur scomparsi, risultano documentati. Molti gli eventi collaterali nelle vie della città: mini-visite guidate alle buchette, aperitivi musicali davanti ai locali "con buchetta", ciclo-tour nel centro storico.

    "Questa mostra rappresenta un'occasione straordinaria per approfondire e riscoprire le buchette del vino, che hanno caratterizzato la vita dei fiorentini per secoli" sottolinea la vicesindaca e assessora a Turismo e cultura Alessia Bettini. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA



La Befana, 6 luoghi dove festeggiarla. Da Urbania a Venezia e a Roma, idee per il weekend dell'Epifania

 

In volo, su una gondola, con una calza da record, su una giostra e, simbolicamente, bruciata in un falò: ogni città ha un suo modo di festeggiare la Befana che regala sempre emozioni e magia a piccoli e grandi.

Ecco qualche idea per unire a visite ed escursioni i festeggiamenti dell'Epifania nel primo lungo weekend dell'anno.

Dal 4 al 6 gennaio a Urbania, nelle Marche, si celebra la Festa nazionale della Befana a cui vengono consegnate le chiavi della città per dare il via a tre giorni di festeggiamenti. Dalla torre campanaria, in pieno centro, la Befana vola a cavallo della scopa su grandi e piccini che la aspettano per ricevere doni e dolciumi.

E' un volo acrobatico da 36 metri di altezza, scenico e suggestivo, che ogni anno regala uno spettacolo di luci, musica ed effetti speciali. La città della Befana rende omaggio alla sua concittadina più famosa con addobbi e festoni nel centro storico, dove sono appese migliaia di calze e dove centinaia di "befane" animano piazze e vie con laboratori e spettacoli. Tanti gli appuntamenti che celebrano la vecchina, a partire dalla sua casa-museo: qui, tra giochi e infusi, si può vedere il calderone dove vengono preparati i dolci, non prima di aver lasciato una letterina con i propri desideri all'Ufficio Postale; è anche possibile ascoltare le favole che la Befana racconta davanti al camino acceso. Il 6 gennaio, durante la sfilata per le strade del centro, la vecchina porta con sé la calza più lunga del mondo cucita a mano e che è d'obbligo toccare come gesto portafortuna.

Da Urbania inizia l'alta valle del Metauro, che si estende dai monti delle Cesane verso l'Adriatico alla dorsale Appenninica; è un'area che comprende, lungo il fiume, i comuni di Fermignano, Peglio, Sant'Angelo in Vado, Mercatello sul Metauro e Borgo Pace. E' un territorio ricco di storia e cultura, che permette di scoprire luoghi come Urbino e scenari naturali come la Gola del Furlo e l'Alpe della Luna, punteggiati da borghi, torri e chiese. Info: festadellabefana.com

Verona la Befana si festeggia con il falò: "Brusar la Vecia", dicono, bruciare la vecchia; alle 18 a piazza Bra, di fianco all'Arena, si dà fuoco a un enorme pupazzo alto circa dieci metri fatto con legna, stracci e fascine. E' una festa suggestiva e una cerimonia propiziatoria che rievoca l'antico rito dell'Epifania nella tradizione popolare, cioè il passaggio dal vecchio al nuovo anno scongiurando i malefici. L'evento è preceduto e accompagnato da spettacoli musicali, pirotecnici e dall'arrivo sotto una grande stella cometa dei Re Magi con doni e dolci per i più piccoli. In mattinata piazza Bra ospita anche la Befana del Vigile, una manifestazione benefica con raccolta di generi alimentari e doni per i più bisognosi e con una sfilata di automobili d'epoca. E' l'occasione per passeggiare nel centro storico, sostare sotto al celebre balcone di Romeo e Giulietta e arrivare fino a piazza delle Erbe per l'immancabile spritz, oppure per fare un'escursione al lago di Garda e passeggiare nel delizioso borgo di Malcesine.

Venezia la Befana arriva in barca: il 6 gennaio lungo il Canal Grande si svolge la Regata delle Befane. La vestizione viene fatta ai Magazzini del Sale; poi alle 11 davanti a Palazzo Dolfin Manin i partecipanti pagaiano lungo il Canale verso San Marco e da qui fino al ponte di Rialto. E' una celebrazione suggestiva lungo i canali della città tra tradizioni e cultura, arte e bellezza. Ed è anche l'occasione per prendere un battello o un motoscafo e fare il giro delle isole più belle della Laguna di Venezia, patrimonio dell'Unesco.

Il 6 gennaio nel Salone Arly di La Thuile, suggestiva località del comprensorio Espace San Bernardo della Valle d'Aosta, va in scena "Questo Natale mi sono persa una renna", festa della Befana con il Mago J. E' uno spettacolo di magia e animazione per i bambini che vengono coinvolti tra pasticci ed esperimenti, travestimenti e palloncini ribelli, a ritrovare la renna. Lo spettacolo è alle 17 e si prenota sul sito: lathuile.it. E' uno show divertente per chi sta sciando sui 152 chilometri di piste del comprensorio al confine con la Francia, dove si pratica sci alpino, fondo e snowboard, e dove si passeggia con le ciaspole o a piedi nei boschi o con una guida.

Per tutta la famiglia a Firenze c'è la possibilità di festeggiare la Befana a bordo di un treno d'epoca: il 6 gennaio dalla stazione di Santa Maria Novella alle 9 parte il treno della Befana, con carrozze anni Trenta e locomotiva a vapore. Il treno viaggia verso Pontassieve e risale tutta la Val di Sieve fino a San Piero, in Mugello. Dopo una lunga sosta per un rinfresco il convoglio riparte per Firenze, via Vaglia, percorrendo la linea Faentina per poi rientrare a Santa Maria Novella alle 14. La manifestazione è organizzata dall'Associazione Toscana Treni Storici "Italvapore", in collaborazione con la Proloco di San Piero a Sieve, il Comune di Scarperia e San Piero e l'Unione Montana dei Comuni del Mugello.

Prenotazioni sul sito: prolocosanpieroasieve.it La festa continua nel capoluogo fiorentino davanti a Palazzo Pitti, da dove si assiste alla partenza della cavalcata dei Re Magi con i tipici costumi rinascimentali che si dirigono verso Ponte Vecchio, Piazza della Signoria e Piazza del Duomo.

Roma la Befana sale sulle giostre di piazza Navona che ospita anche spettacoli di marionette, concerti gospel e stand di libri e oggetti artigianali. Sono previste 76 attività per i più piccoli tra letture animate, laboratori, giochi di ruolo e spettacoli di narrazione. Una parte della piazza, inoltre, è allestita con i giochi di una volta come il tiro alla fune o la corsa con i sacchi. Tanti sono in realtà gli appuntamenti nella Capitale per festeggiare la Befana; tra questi c'è la festa a Villa Pamphilj che invita tutti i bambini a recarsi nel parco con una calza vuota, che verrà riempita dalla Befana con doni e caramelle. Alle 11, inoltre, si può assistere allo spettacolo teatrale all'aperto "Il circo in valigia". Informazioni: turismoroma.it 

ansa

Firenze. In occasione della mostra “'Autoritratti. Capolavori dagli #Uffizi”

A Firenze diminuiscono i visitatori stranieri ma è boom di italiani

 Nell'anno nero per il settore turistico a causa della pandemia di Covid-19, Firenze registra un trend positivo che lascia ben sperare. I dati raccolti dal Comune a settembre 2020 attestano infatti che, rispetto allo stesso mese nel 2019, i flussi turistici internazionali nella città sono drasticamente crollati, com'era prevedibile, ma la domanda interna ha avuto un'impennata, ottenendo un incremento del 20%. Insomma, molti più visitatori italiani, in confronto allo scorso anno, hanno deciso di fare tappa nel capoluogo toscano nelle giornate a cavallo tra l'estate e l'autunno.

I turisti italiani sono stati protagonisti di un ritorno a Firenze che ha acceso un piccolo faro in un periodo davvero buio per l'economia cittadina legata al settore turistico”, afferma l'assessore al turismo Cecilia del Re. Nel dettaglio, a settembre 2020 il turismo italiano ha fatto registrare un record di arrivi, con 80.319 unità rispetto alle 66.841 di settembre 2019 (+20,2%). Gli arrivi e le presenze a livello generale, però, sempre con riferimento al periodo temporale finora preso in considerazione, hanno subìto una flessione rispettivamente del 61% e del 62%. Per riuscire a migliorare questi trend negativi, il Comune di Firenze - spiega l'assessore del Re - sta ora puntando sul turismo congressuale, con l'intenzione di rendere il capoluogo toscano un punto di riferimento, a livello nazionale e internazionale, per l'organizzazione di incontri e lo scambio di saperi.

Altri dati che danno una misura dei flussi turistici a Firenze quest'anno sono quelli che riguardano la Firenze Welcome Card, la card di sconti gratuita rivolta a turisti e visitatori residenti al di fuori dell’area metropolitana fiorentina. Sono attualmente 150 le offerte pubblicate sul sito dall'avvio del progetto a giugno scorso. La distribuzione delle aree di attività vede in testa il settore degli acquisti con il 35% delle offerte, seguito da enogastronomia (25%), strutture ricettive (21%), spettacolo e divertimento (7%) e sport e benessere (2%). Tra i punti di attivazione, 56 in totale tra Firenze città e area metropolitana, al primo posto per numero di attivazioni si colloca l'Infopoint turistico della Stazione con il 28% sul totale di tessere rilasciate. Da segnalare anche il 22,3% di tessere rilasciate dallo Student Hotel, che a settembre ha avviato le attivazioni di card per utenti singoli provenienti da tutte le zone del mondo, segno di una ripresa dei corsi e delle attività per stranieri in città.

qaeditoria.it

#Toscana Uffizi, in autunno trittico di mostre superstar

 

FIRENZE - Trittico di mostre top per l'autunno delle Gallerie degli Uffizi di Firenze che propone una rassegna sul ruolo della donna nell'antichità romana, un'opera di Joseph Wright of Derby appena arrivata la notte scorsa da Londra e la mostra dedicata al Ritratto di Papa Leone X con i due nipoti, opera di Raffaello appena tornata dalle Scuderie del Quirinale dove è stato una delle star della mostra per il cinquecentenario della morte dell'Urbinate.

"Queste tre iniziative si collocano bene nella filosofia espositiva degli Uffizi - spiega il direttore Eike Schmidt - La mostra sulle donne romane è infatti la decima negli ultimi anni che noi dedichiamo a temi femminili; le altre due si collegano invece all'argomento della ricerca e delle scienze naturali, con un approccio multidisciplinare che va a tutto vantaggio delle competenze umanistiche". La stagione autunnale della Gallerie degli Uffizi si apre il prossimo 6 ottobre a Palazzo Pitti con la mostra dal titolo 'Wright of Derby. Scienza ed arte' a cura di Alessandra Griffo (fino al 24 gennaio 2021): l'opera è 'Esperimento su di un uccello inserito in una pompa pneumatica' del 1768 e viene per la prima volta presentato in Italia, grazie a un accordo di scambio con la National Gallery di Londra. Questo dipinto a lume di candela è diventato un'icona della storia della scienza e in quest'epoca segnata dalla pandemia si impone all'attenzione del pubblico con imprevisti accenti di attualità.

Sempre Palazzo Pitti accoglierà la rassegna dedicata a 'Raffaello e il ritorno del Papa Medici: restauri e scoperte' a cura di di Marco Ciatti e Eike Schmidt (dal 27 ottobre 2020 al 31 gennaio 2021). Dopo il restauro dell'Opificio delle Pietre dure e l'esposizione nella grande mostra organizzata alle Scuderie del Quirinale a Roma, il 'Ritratto di Papa Leone X con i cardinali Giulio de' Medici e Luigi de' Rossi' torna a casa a Firenze. La mostra ne documenta il restauro e interpreta le analisi scientifiche del dipinto. Infine il trittico di mostre si chiude con l'iniziativa dedicata alla donne. 'Imperatrici, matrone, liberte - Volti e segreti delle donne romane' è il titolo della mostra a cura di Novella Lapini in programma agli Uffizi dal 3 novembre al 14 febbraio. La mostra pone a confronto gli opposti modelli che caratterizzano la rappresentazione femminile nel mondo romano articolandosi in tre sezioni: gli exempla femminili negativi, i modelli positivi ed infine il ruolo pubblico concesso alle matrone. Le opere esposte sono sculture, epigrafi, gemme e disegni.

Ansa

Firenze Cappelle Medicee stanza segreta Michelangelo

Cappella di Cosimo de' Medici<br>

è rimasta segreta per centinaia di anni. A breve potrebbe essere consentito visitarla, ma anche in quel caso non tutti i dubbi sulla sua esistenza sarebbero dissipati. Sotto la celebre Basilica di San Lorenzo a Firenze, in corrispondenza delle Cappelle Medicee, è stata ritrovata nel 1975 una stanza dimenticata, alla quale si poteva accedere solo tramite una botola (nascosta sotto il mobilio). Si presume che questa stanza sia stata per diversi mesi il nascondiglio segreto di Michelangelo Buonarroti.

Perché Michelangelo avrebbe dovuto nascondersi, e cosa nella stanza fa supporre che l'artista l'avesse abitata? Contestualizziamo: le Cappelle Medicee sono oggi un museo, ma la loro originaria funzione era quella di mausoleo. Qui sono stati sepolti i membri della famiglia Medici, a partire dalla seconda metà del 1400. Nel 1519, fu richiesto a Michelangelo di erigere la Sagrestia Nuova, che in circa 10 anni prese forma e divenne una delle sue più grandi opere architettoniche. A corredo della nuova cappella, egli scolpì statue e sepolcri monumentali. In quest'epoca dunque Michelangelo era un protetto della famiglia nobiliare, ma quando scoppiò una sommossa popolare per spodestarli, l'artista si schierò contro di loro. I Medici però tornarono presto a detenere il potere, e Michelangelo fu costretto a fuggire.

Ma non andò molto lontano: buon conoscitore delle Cappelle Medicee e del complesso di San Lorenzo, egli trovò rifugio in un ambiente lungo e stretto, seminterrato, che oggi è soprannominato 'la stanza segreta di Michelangelo'. Sembra che l'artista si sia trattenuto qui per diversi mesi, e, armato solo di carboncino, abbia trascorso molto tempo a riflettere sulle sue opere passate e sui progetti a venire: sulle pareti di questa stanza sono tracciati i bozzetti di alcune delle sue più importanti sculture. C'è una testa di Laocoonte, varie riletture del David, alcuni schizzi della Cappella Sistina, e persino un autoritratto. Questa stanza, vero e proprio 'inventario d'artista' dal valore inestimabile, è rimasta segreta fino al 1975, quando l'allora direttore del Museo delle Cappelle Medicee, Paolo dal Poggetto, la scoprì per caso. Le pareti erano state intonacate, ma un attento lavoro di restauro ha permesso di far tornare alla luce i disegni a carboncino del Buonarroti.

Ci sono tuttavia delle opinioni contrastanti sulla ragione che avrebbe spinto Michelangelo a disegnare questi schizzi proprio qui. La versione dell'auto-prigionia è la più accreditata, tuttavia alcuni studiosi ritengono poco plausibile che una artista importante come lui non avesse trovato altra protezione all'epoca che la volontaria 'carcerazione'. Se davvero fosse stato in pericolo, avrebbe potuto richiedere tutele ad altri mecenati, che vista la sua fama non sarebbero certo mancati, anziché rinchiudersi in una segreta. I disegni, secondo questa lettura della vicenda, sarebbero stati semplici riflessioni, test ed esempi che l'artista e i suoi apprendisti avrebbero tracciato. Una sorta di lavagna su cui fare schizzi e confrontarsi sui progetti da realizzare.

In ogni caso, la stanza segreta è rimasta inaccessibile al pubblico per tutti questi anni, ma il Museo del Bargello, da cui dipendono le Cappelle Medicee, ha annunciato l'intenzione di aprirla ai visitatori a partire dal 2020.
turismo.it

Icity Rank 2019: Milano, Firenze e Bologna le più "smart"


 Per il sesto anno consecutivo Milano si conferma la città più smart d'Italia, in prima posizione per solidità economica e mobilità sostenibile, con ottimi risultati anche negli ambiti qualità sociale (2 posizione) e trasformazione digitale (3), anche se resta ancora fuori dalle prime dieci per capacità di governo (12) e appare molto in ritardo nella tutela ambientale (54). A differenza degli ultimi anni, però, nel 2019 si riduce nettamente il divario fra il capoluogo lombardo e il resto del Paese. Sono alcuni dei risultati di ICity Rank 2019, il rapporto annuale di Fpa, che fotografa la situazione delle città italiane nel percorso per più vicine ai bisogni dei cittadini e più vivibili. 


Firenze, seconda in classifica, è lontana solo due punti da Milano, grazie al primo posto nella qualità sociale e trasformazione digitale e al buon posizionamento nella capacità di governo (2), tutela ambientale (5) e mobilità sostenibile (3). Anche Bologna, in terza posizione, diminuisce il distacco dalla vetta piazzandosi davanti a tutti per capacità di governo, seconda per trasformazione digitale e solidità economica, terza per tutela ambientale e qualità sociale. Bergamo, Torino, Trento, Venezia, Parma, Modena e Reggio Emilia completano la classifica delle prime dieci smart city italiane, con risultati paragonabili al terzetto di testa in molti degli indicatori analizzati. Trento è prima in tutela ambientale e terza per solidità economica; Venezia seconda per mobilità sostenibile, Modena quarta per trasformazione digitale. Roma, invece, nonostante le buone performance in alcune dimensioni, come quella della qualità sociale (7), rimane stabile in 15 posizione, con risultati migliorabili soprattutto nella capacità di governo (29) e nella solidità economica (30). Resta ancora ampio il divario fra Nord e Sud del Paese. Le prime venti città in classifica appartengono alle aree centro-settentrionali, mentre sono al Nord le città che hanno guadagnato più posizioni rispetto al 2018 (Cuneo 23, Brescia e Rovigo 20, e Piacenza, 18). Bisogna scendere fino al 37 posto per trovare la prima città del Meridione e Isole in classifica, Cagliari, che guadagna sei posizioni rispetto al 2018, e soltanto Pescara, Bari e Lecce, fra le altre città del Sud, riescono ad allontanarsi dalla parte bassa della classifica. Tutti gli altri 34 capoluoghi del Mezzogiorno sono fermi nelle ultime 38 posizioni in classifica, con Crotone maglia nera, preceduta da Vibo Valentia, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Trapani, Foggia, Catanzaro, Reggio Calabria, Isernia e Brindisi. 



"Il rapporto ICity Rank 2019 evidenzia come si stia progressivamente riducendo il divario tra Milano e le altre città - afferma Gianni Dominici, direttore generale di Fpa -. Se volessimo individuare una chiave di volta nel percorso verso la smart city, questa sarebbe certamente la capacità di conoscere e analizzare cosa avviene sui territori, incrociando i dati e le informazioni che arrivano dalle fonti più diverse, e utilizzandole poi per rispondere in maniera tempestiva e prendere decisioni mirate". (ANSA).


Torna gnomone in Duomo Firenze

 © ANSA

Sarà visibile al pubblico anche quest'anno lo spettacolo dello 'Gnomone' del Duomo di Firenze, quando i raggi del sole scenderanno attraverso la Cupola del Brunelleschi per formare un'immagine del disco solare che andrà a sovrapporsi perfettamente a quella posta sul pavimento della cattedrale. Il fenomeno, nella cappella della Croce a sinistra dell'altare maggiore, sarà visibile al pubblico nei giorni 7, 12, 19 e 21 giugno 2018, dalle ore 12.30 alle 13.30, grazie all'Opera di Santa Maria del Fiore e al Comitato per la divulgazione dell'astronomia. Il 19 giugno la spiegazione sarà fatta in lingua inglese. Entrato probabilmente in funzione nel 1475, lo Gnomone fiorentino fu progettato per misurare la posizione del sole nel cielo, e con i suoi 90 metri di altezza è il più grande al mondo. L'altezza è tale che i raggi del Sole, passanti per il foro, colpiscono il pavimento della chiesa solo dalla fine di maggio al termine di luglio, e per pochi minuti prima e dopo mezzogiorno.
ansa

Napoli e Firenze, rete città d'arte per Expo Dubai



"A Expo Dubai l'Italia porterà la creatività, la bellezza che possono unire le persone mettendo al centro i talenti e i mestieri. Su questo i territori saranno protagonisti e stanno rispondendo in maniera straordinaria e spontanea". Così Paolo Glisenti, commissario generale per l'Italia per Expo 2020 di Dubai, spiega la connessione delle città d'arte italiane nell'avvicinamento all'Expo degli Eau. Un avvicinamento che fa tappa in questi giorni a Napoli, nell'ambito del Festival delle Luci, che ospita un confronto tra Napoli e Firenze, due delle città che saranno protagoniste del padiglione italiano a Dubai ma anche di tante iniziative collaterali. "La rete si allarga - dice ad ANSAmed Glisenti - abbiamo questa iniziativa a Napoli, ma anche altre a Catania, a Treviso.

Firenze si è molto attivata, il sindaco del capoluogo toscano è entusiasta e ci ha portato molte idee. E' straordinaria questa spontaneità di città d'arte che hanno intuito la valenza della partecipazione italiana a Dubai". L'Expo a Dubai mette al centro il mondo arabo e l'Italia non potrà che sottolineare il proprio ruolo nel Mediterraneo: "E' chiaro - conferma Glisenti - che soprattutto le città mediterranee dell'Italia saranno centrali.

La nostra presenza sarà fortemente legata a ruolo dell'Italia nel Mediterraneo, quindi il Napoli avrà un ruolo importante. La creatività napoletana è frutto della tradizione, della storia, ma è anche segno di contemporaneità di pensieri, culture, talenti del Mediterraneo. E questo condensa l'essenza del progetto italiano per Expo Dubai. In questi giorni il Festival delle Luci a Napoli mette in gioiosa connessione diverse piazze cittadine, lo stesso collegamento spontaneo che creeremo tra le città per Expo. Ricordiamoci che avremo l'opportunità di mettere in mostra la capacità tutta italiana di mettere insieme diverse creatività e competenze da luoghi diversi, per produrre innovazione, sviluppo e crescita culturale e sociale". Un'opportunità unica visto che a Dubai per Expo sono attesi 25 milioni di visitatori, per la maggioranza 20-30nni da tutta l'Asia, dai Paesi Arabi, dall'Africa Settentrionale. "Sarà davvero un'Expo universale - afferma Glisenti - e c'è grande aspettativa del mondo arabo verso quello che l'Italia rappresenta dal punto di vista culturale, politico, diplomatico, artistico. L'Italia in momenti difficili come questo sullo scacchiere mondiale è vista come un ponte di dialogo e di rapporto pacificante. Colgo un'aspettativa fortissima che ci impone una partecipazione di grande qualità, che mostri l'eccellenza italiana legata alle idee di cui gli arabi sono attenti osservatori, anche in un campo imprenditoriale simile al nostro, fatto di piccole imprese". Un'occasione a cui l'Italia si avvicinerà grazie anche alle città, nel segno del Mediterraneo: "Avranno un ruolo importante - ribadisce Glisenti - e lo avranno da adesso al 2020, lungo percorso di eventi in Italia e nel Mediterraneo, che sarà come portare una torcia olimpica italiana". (ANSAmed).

Una sala intera per la meraviglia del vaso François

 © ANSA

FIRENZE - Nuovi spazi, al museo archeologico di Firenze, per esaltare la bellezza di due opere 'superstar' della galleria. Si tratta del celeberrimo Vaso François, il più antico cratere a volute dell'arte ceramica attica (570 a.C.) con le sue pitture dedicate agli eroi della mitologia greca, e il Sarcofago delle Amazzoni, tesoro etrusco del 350 a.C., unico esempio al mondo di sepolcro in marmo dipinto. Precedentemente inseriti nel percorso ordinario del museo, i due capolavori, grazie ad un intervento finanziato dai mecenati Usa Laura e Jack Winchester con la fondazione no profit Friends of Florence, hanno ora a disposizione due sale speciali, con luci che ne mettono in evidenza i ricchi e numerosi dettagli. Nella nuova stanza, il vaso François non è solo: a fargli compagnia c'è lo sgabello con cui nel 1900 un custode del museo in preda all'ira disintegrò il cratere in 638 pezzi, rendendo necessaria una certosina opera di ricomponimento dei frammenti effettuata dal restauratore Pietro Zei.
ansa

Anche quest’anno l’Hotel Rivoli ospiterà la mostra dei Presepi di Ladurini che, arrivata alla sua 6^ edizione


LA MAGIA DEL NATALE ALL’HOTEL RIVOLI:
I PRESEPI DEL MAESTRO PRESEPIARO
CLAUDIO LADURINI
Via della Scala 33 - Firenze
8 dicembre 2017 – 10 gennaio 2018

Anche quest’anno l’Hotel Rivoli ospiterà la mostra dei Presepi di Ladurini che, arrivata alla sua 6^ edizione, è diventata un’importante occasione per poter vivere la magia del Natale.
L’Hotel Rivoli, sede della mostra, mette ancora a disposizione dei visitatori le proprie sale con l’obiettivo di rendere l’albergo luogo da vivere non solo per gli ospiti ma da condividere anche con i fiorentini.
Il tema di quest’anno della mostra è la rivisitazione degli antichi mestieri progetto e si ampia ulteriormente con la proposizione di nuove e più ampie ambientazioni dei Presepi.
I presepi si coniugano bene con gli eleganti ambienti dell’Hotel Rivoli che, con il suo Palazzo del XIV secolo, sede solo fino a oltre 50 anni fa di un antico vecchio convento francescano, è diventato una residenza alberghiera di grande charme e di indiscussa bellezza.
La mostra, come già detto giunta alla sua 6^ edizione, verrà inaugurata con l’apertura al pubblico il giorno 8 dicembre.
L’artista Claudio Ladurini, già pasticciere, attività lasciata al momento del pensionamento per dedicarsi a tempo pieno alla realizzazione, ad oggi, di oltre 200 originali presepi di varie dimensioni e caratteristiche.
Originario di Fiumalbo (Modena) Ladurini realizza ancora oggi le sue creazioni nel piccolo laboratorio nella piazza del paese.
Le sue opere, di piccole e grandi dimensioni, meccaniche e non, sono riproduzioni della “Natività” che ci avvicinano al Natale con uno spirito vecchio e nuovo, ricordandoci le nostre radici con le abitudini dei vecchi borghi contadini e le tradizioni ancora vive in ognuno di noi. I materiali sapientemente usati dall’artista sono poveri e semplici e vanno dal legno alla terracotta alla cartapesta e alla ceramica.
Quest’anno Ladurini, tra gli oltre 30 presepi presenti, introduce come suo solito nuove ambientazioni e propone, come detto sopra, alcune novità come presepi rappresentanti antiche tradizioni e mestieri, tutti meccanizzati, arricchendo così ulteriormente la sua visione natalizia e portando all’Hotel Rivoli il ricordo dei Natali come sono vissuti nei piccoli borghi dell’Appennino Tosco Emiliano e non solo.
La titolare dell’Hotel Chiara Caridi continua così nell’impegno a far sì che, come ha avuto modo di dichiarare in altre occasioni, “gli alberghi non devono essere solo un patrimonio per turisti: essi costituiscono un bene prezioso della nostra città e per questo noi albergatori ci dobbiamo sempre più impegnare a realizzare e ospitare eventi dando così l’opportunità ai fiorentini e non, di vivere ambienti come questi molti dei quali sono antichi e prestigiosi palazzi.
Come nelle scorse edizioni rimane l’impegno ulteriore del risvolto benefico che tale iniziativa porta con sé; infatti già nelle passate edizioni, grazie anche ad offerte volontarie dei numerosi visitatori, abbiamo contribuito a sostenere associazioni che svolgono attività assistenziali a bambini ed anziani, Fra i destinatari ci sarà anche la “Fondazione Tommasino Bacciotti” che come noto, si occupa dell’assistenza ai familiari di bambini affetti da gravi malattie. È un modo per condividere con chi è meno fortunato la nostra passione per l’ospitalità che diventa missione e che, supportando la Fondazione Bacciotti, si estende oltre i confini dell’albergo.

L’affluenza di visitatori, comprese numerose scolaresche, nelle passate edizioni e l’entusiasmo manifestato, ci ha dimostrato con quanta facilità tali obiettivi si possano raggiungere e realizzare e ci sprona a continuare ancora nella progettazione di altri eventi.”
La mostra, ad ingresso gratuito, sarà inaugurata il giorno 8 dicembre 2017 alle ore 11,00 e rimarrà aperta tutti i giorni con orario dalle ore 11,00 alle ore 23,00 fino al 10 gennaio 2019.
L’Hotel Rivoli si trova in via della Scala 33 a Firenze.
per informazioni:

Hotel Rivoli: Tel.: 055 27861

A Firenze dove l’Antiquariato è contemporaneo

Biennale Internazionale dell’Antiquariato (BIAF), mostre e itinerari nei musei nel 30mo anniversario della manifestazione tra le più importanti al mondo nel settore.
Un settembre “ad arte” o meglio a capolavori è quello che si appresta a vivere Firenze. Una congiuntura particolarmente positiva che porta a Firenze il meglio dell’arte di ogni periodo.
Innanzitutto, si festeggia un anniversario importante: quello delle 30 edizioni della Biennale Internazionale dellAntiquariato di Firenze, che porterà a Palazzo Corsini dal 23 settembre all’1 ottobre circa 80 gallerie internazionali specializzate in antiquariato e arte.
ansa