Sarà dedicato alle devozioni popolari il primo Festival Cinematografico
“Sacrae Scenae” che si svolgerà ad Ardesio (BG) il 4-5-6 Settembre.
È stato presentato venerdì 24 gennaio 2020, in Sala Viterbi nel Palazzo
della Provincia di Bergamo, il nuovo Festival organizzato da Vivi
Ardesio con la direzione artistica dell’Associazione culturale Cinema e
Arte e con i promotori Pro Loco Ardesio, Comune di Ardesio e Parrocchia
di Ardesio.
Sacrae Scenae, che non sarà una rassegna ma un Concorso Cinematografico,
vuole diventare un punto di riferimento per il turista che ama
approfondire e scoprire quanto avviene sul territorio italiano e non
solo. Il Festival, che durerà tre giorni, sarà caratterizzato da
ingresso libero alle serate con la formula del progetto di “Cultura
Gratuita” e sarà arricchito da eventi collaterali.
“Sono orgoglioso di essere Presidente di questa meravigliosa terra
bergamasca, Sacrae Scenae è un evento unico – ha esordito il Presidente
di Provincia di Bergamo Gianfranco Gafforelli che ha dato il benvenuto
ai presenti nella Sala Viterbi annunciando il suo supporto all’evento –
iniziative come quella proposta dalla Comunità di Ardesio vanno
sostenute, la Provincia c’è”.
“Ancora una volta Ardesio diventa protagonista di un evento unico nel
suo genere, – ha detto Lara Magoni, Assessore al Turismo, Marketing e
Moda di Regione Lombardia - Questa comunità è capace di promuovere il
territorio valorizzando il suo Genius loci. Oggi il turismo religioso
legato ai percorsi di fede assume un valore sempre più sentito dai
visitatori, in una società che va a mille all’ora e spesso non ha il
tempo per riflettere. I luoghi di culto diventano dei veri e proprio
‘hub della serenità’, dove riscoprire valori, sentimenti e ricordi. E la
nostra terra è molto legata alla devozione popolare; grazie al turismo
esperienziale realtà locale come Ardesio e tutta la bergamasca possono
crescere notevolmente da un punto di vista turistico, diventando dei
veri e propri ambasciatori della cultura, delle tradizioni e della
ricchezza enogastronomica tipica”.
Ai saluti del Presidente Gafforelli e dell’Assessore Magoni è seguito
l’intervento di Fabrizio Zucchelli, Presidente di Vivi Ardesio e
ideatore del Festival, Roberto Gualdi Presidente di Cinema e Arte e
Direttore Artistico di Sacrae Scenae, Yvan Caccia primo cittadino di
Ardesio, il parroco don Guglielmo Capitanio, il professor Riccardo Rao
docente di Storia Medievale all’Università degli Studi di Bergamo e
Simone Bonetti, Presidente di Pro Loco Ardesio.
“Grazie ad un bando internazionale, con scadenza 30 Maggio 2020, registi
professionisti e amatoriali potranno presentare in concorso i propri
film documentari, nella forma di corto medio e lungo metraggio, fiction e
anche animazione - ha spiegato il Direttore Artistico Roberto Gualdi –
una Giuria di esperti selezionerà i migliori che saranno poi proiettati e
infine premiati durante i tre giorni del Festival. Presidente della
Giuria sarà Nicola Bionda”.
“L’obiettivo del Festival è quello di valorizzare a livello nazionale (e
non solo) il Santuario di Ardesio, già sede di cammini e pellegrinaggi
di devozione alla Beata Vergine, con un evento culturale unico in Italia
che farà conoscere, attraverso il cinema, le varie iniziative popolari
legate al mondo delle devozioni in tutte le sue forme e peculiarità - ha
detto Fabrizio Zucchelli, Presidente di Vivi Ardesio -.Vogliamo che
Sacrae Scenae dia l’impulso alla registrazione di questi eventi
(processioni, presepi viventi, pellegrinaggi…) che costituiscono una
parte importante della storia popolare”.
Ma cosa si intende per “devozione popolare”? Essa viene associata da
alcuni critici ad un pensiero scientifico antiquato, che conferisce al
termine un’aura irrazionale, pressoché magica. Altri la considerano
l’espressione vaga, priva di significato e allusiva a uno stato di cose
che non corrispondono alla realtà. Altri ancora la associano invece a un
sentimento di reverenza sostanzialmente diverso dalla devozione
“ufficiale”.
In alternativa al termine “devozione popolare” sono state proposte la
locuzione “religiosità popolare” e quella di “folclore religioso”.
“Parliamo di religiosità popolare, - ha precisato Zucchelli - intesa
come l'insieme di valori, credenze, attitudini e espressioni desunte
dalla religione cattolica, è un ambito privilegiato di dialogo tra
vangelo e culture. Essa costituisce la saggezza di un popolo”.
Non secondaria sarà la creazione di una Cineteca Nazionale ad Ardesio
che, allestita nel Museo Meta (Museo Etnografico dell’Alta Valle
Seriana), gestirà tutte le opere giunte al Concorso. La Cineteca,
realizzata in collaborazione con l’Università di Bergamo e con l’ufficio
per la Pastorale della Cultura della Diocesi di Bergamo, sarà anche
punto di partenza per un centro studi sulla religiosità popolare che
coinvolgerà l’Università, come illustrato dal professor Riccardo Rao
durante la Conferenza Stampa.
Tra gli eventi collaterali nella prima edizione sarà proposta una mostra
di “Ex Voto” che ben rappresentano la devozione popolare, e che sono
presenti in grandi quantità nei Santuari italiani. La mostra, sarà
inaugurata domenica 21 giugno in occasione dell'inizio dei
festeggiamenti per il 413° anniversario dell'Apparizione della Madonna
delle Grazie, avvenuta il 23 giugno 1607 e sarà visitabile fino al
termine del Festival Sacrae Scenae.
Obiettivo e sogno del Comitato Organizzatore sarà riuscire a portare ed
esporre ad Ardesio, insieme a queste testimonianze di fede, anche
un’opera di Alessandro Bonvicino detto il Moretto, pittore di origini
ardesiane di cui, sfortunatamente, Ardesio non ha alcuna opera.
cinamaitaliano.info