Incoming, l’Enit lancia il monitoraggio dalle sedi estere

 

Una mossa attesa da tempo e che viene incontro alle esigenze del lavoro quotidiano di tutta la filiera: Enit ha annunciato il monitoraggio in tempo reale dalle 28 sedi estere per seguire la situazione del turismo nel mondo. Il monitoraggio prevede gli aggiornamenti in tempo reale su spostamenti, possibilità di viaggio e regole da seguire per chi vuole viaggiare in Italia, ma anche tutte le info sulle misure restrittive, i trasporti e le regole per viaggiare nei Paesi esteri.

Dopo il lancio dei bollettini sull’andamento del settore durante la scorsa primavera, l’Agenzia ora fotografa costantemente la situazione internazionale grazie alle 28 sedi nel mondo. “Oltre alla riorganizzazione dei servizi offerti o allo sviluppo di nuovi prodotti, sarà strategico, infatti, per il rilancio la capacità di analizzare i dati e comprendere il sentiment della domanda, fornendo informazioni qualitative in grado di poter orientare le scelte strategiche”, sottolinea la nota di Enit che ha già iniziato a pubblica il monitoraggio sul suo sito ufficiale.

Dal primo bollettino, infatti, emerge un nuovo dinamismo del comparto con tentativi di riattivazione dei collegamenti internazionali con l’Italia. Ad esempio i francesi stando al sondaggio Interface Tourisme, manifestano la voglia di Italia che risulta al terzo posto tra le mete privilegiate delle intenzioni di viaggio (75%) dopo Grecia (83%) e Portogallo (81%). Dal Regno Unito tutte le compagnie stanno volando verso Italia ma con meno frequenza, così come anche la Svizzera che ha ripristinato tutti i collegamenti aerei da Ginevra e Zurigo. L’Italia inoltre risulta ai primi posti tra le destinazioni più desiderate dai canadesi secondo un sondaggio  condotto da Travelzoo, portale di offerte online.

“Il settore sta modificando il proprio assetto e il supporto economico darà respiro al comparto e consentirà il riposizionamento dell’offerta, accelerando cambiamenti strutturali presenti anche nel piano triennale dell’agenzia – dichiara la nota Enit – La ripartenza è una sfida da affrontare uniti per trasformare la contingenza in opportunità e accelerare i cambiamenti di sviluppo turistico, puntando anche ad una decongestione delle località più affollate e cercando di limitare il turismo massivo per favorire una maggior qualità dell’offerta, con attenzione ad esperienze di viaggio personalizzabili. L’opportunità è quella di valorizzare destinazioni secondarie, ridistribuendo i flussi all’interno del territorio e creando maggiori connessioni”.

laganziadiviaggi.it

Stanco del solito home office? Il governo di Anguilla ti propone la soluzione

Negli ultimi mesi sono tantissimi i lavoratori che hanno potuto sperimentare in prima persona i vantaggi del lavoro smart, primo fra tutti la flessibilità del luogo di operatività. Certo è che le prime avvisaglie di monotonia possono iniziare a comparire quando si trascorre la maggior parte del tempo tra le mura domestiche. A subire le conseguenze di questo sono soprattutto creatività e produttività che, se non stimolate con il giusto ambiente, iniziano a vacillare. Ecco perché molti lavoratori in smart working scelgono di lasciare, anche momentaneamente le loro abitazioni, per case con vista mare o montagna, o comunque a favore di ambienti naturali e sicuramente emozionanti. A fare il resto, poi, ci pensano le istituzioni, gli enti pubblici o privati, che attraverso delle chiamate più o meno succulente, invitano i professionisti a sperimentare nuovi home office. L’ultima arriva direttamente da Anguilla, l’isola dei Caraibi, che si propone ai professionisti come il luogo ideale per una work holiday. Il territorio britannico d’oltremare nei Caraibi orientali non ha bisogno di presentazioni: conosciuto in tutto il mondo per le incredibili spiagge costituite da lunghe distese sabbiose, le calette isolate e le grotte con incisioni preistoriche, è un vero e proprio paradiso terrestre. Ed è su questa isola, dichiarata a basso rischio di Covid-19, che i lavoratori in smart working possono trovare un nuovo ufficio con vista mare, e temperature medie intorno ai 28 C°, per una durata massima di 12 mesi. L’annuncio viene direttamente dal sito web dell’Ente del turismo: Anguilla offre la possibilità di accedere a un soggiorno prolungato su questo splendido territorio incontaminato con la garanzia di una permanenza in totale sicurezza. Il Paese, infatti, ha deciso di aprire le sue porte ai visitatori, invitandoli a restare, mettendo a disposizione test PCR all’arrivo, e un secondo test al decimo giorno della visita per monitorare e intervenire in caso di contagi. A oggi il territorio è stato dichiarato Covid free dall’Organizzazione Mondiale della Sanità avendo solo tre casi confermati sull’isola e nessun decesso. Per quanto riguarda i nuovi home office, destinati ai professionisti che giungeranno fin qui, il Paese offre numerose sistemazioni per tutte le esigenze, dalle strutture a 5 stelle ai rifugi sulla spiaggia, tutte dotate ovviamente di collegamento internet ad alta velocità. Se l’idea di vivere per un breve periodo in un paradiso terrestre vi ha sempre entusiasmato, forse questo è il momento migliore per realizzare questo sogno. Un operatore dedicato vi guiderà attraverso il processo di candidatura, maggiori informazioni le trovate sul sito ufficiale dell’Ente del turismo di Anguilla.
siviaggia.it


Causa coronavirus, in Finlandia il paese di Babbo Natale è stato abbandonato dai turisti

 

La pandemia di coronavirus danneggia anche Babbo Natale. A causa delle restrizioni sui viaggi il paese di Rovaniemi, la casa di Santa Claus nel nord della Finlandia, non ha accolto la solita folla di turisti da tutto il mondo. Lo riporta il Guardian.

Un afflusso che di solito va avanti per tutto l'anno. Ad agosto, ad esempio, ha visitato il villaggio il 78% di persone in meno rispetto all'anno scorso. Con grossi danni per tutte le imprese locali La Finlandia, che ha registrato pochissimi casi di coronavirus, ha adottate le misure tra le più rigide in Europa per evitare l'arrivo di stranieri.

Dal 5 ottobre il governo finlandese ha stabilito che devono rimanere due settimane in quarantena tutti i cittadini provenienti da Italia, Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Islanda, Austria, Grecia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Portogallo, Polonia, Francia, Svezia, Germania, Slovacchia, Slovenia, Svizzera, Danimarca, Repubblica Ceca, Ungheria ed Estonia.

lastampa.it

"Un paese del Mezzogiorno italiano, Lacedonia - 1957"

 


di Ida Bini ROMA - Oltre 100 fotografie in bianco e nero realizzate dall'antropologo americano Frank Cancian nel 1957 a Lacedonia, in provincia di Avellino, sono esposte fino al 10 gennaio 2021 al Museo delle Civiltà di Roma: documentano con acutezza e sensibilità la vita della piccola comunità irpina nel secondo dopoguerra. Cancian scattò queste immagini quando arrivò in Italia, grazie alla borsa di studio Fullbright, come studente di antropologia per analizzare lo stato sociale e culturale dell'Italia meridionale. Per questo visse sette mesi nel borgo irpino, immortalando la gente e la vita quotidiana in 1.801 fotografie in bianco e nero che mostrano in un critico ritratto etnografico la profonda empatia dell'autore per il luogo e i suoi abitanti. Il giovane fotografo era alla ricerca di storie da svelare e da approfondire: «Mi piace fotografare dove le persone svolgono le loro attività quotidiane, case, luoghi di lavoro e di culto», era il suo mantra; e fu proprio in quel mondo contadino che trovò l'ispirazione per raccontare con sensibilità e una straordinaria capacità introspettiva la comunità italiana del secondo dopo guerra. Così descriveva la sua vocazione: «Mentre registro il mondo quotidiano, cerco spesso l'esotico nelle situazioni normali e l'ordinario in ciò che molti considerano esotico». E l'esotico Cancian lo trovò proprio nei volti segnati dalle rughe dei vecchi contadini e nella semplice quotidianità familiare; nella frugalità di un pranzo nei campi e nelle occasioni rituali e festive. Figlio di genitori italiani, Frank Cancian è un noto antropologo che ha sempre alternato la professione di scienziato alla passione per la fotografia sociale. A Roma per la prima volta in una sede nazionale sono esposte le sue fotografie stampate da negativo su carta baritata nel Museo delle Civiltà (MuCiv), in collaborazione con l'Istituto centrale per il patrimonio immateriale del Mibact, il Comune di Lacedonia, il Museo antropologico visivo irpino dove è custodita l'intera collezione fotografica dell'autore, la Pro Loco "Gino Chicone" e l'associazione culturale "LaPilart". L'esposizione è accompagnata da un volume realizzato in edizione italiana e inglese da Postcart e curato da Francesco Faeta, professore di antropologia a Messina e direttore della scuola di etnografia visiva all'Istituto superiore di fotografia e comunicazione integrata di Roma. Lo spazio espositivo ospita anche una serie di fotografie su schermo che illustrano la produzione dell'antropologo e la proiezione a orari fissi del documentario "5ž7 - Il paese in una scatola" di Michele Citoni, che sta realizzando un viaggio nei festival cinematografici di tutto il mondo. Il Museo delle Civiltà-Arti e tradizioni popolari "Lamberto Loria" è a Roma a piazza Guglielmo Marconi 8. Info: museocivilta.beniculturali.it (ANSA).

DAL 9 NOVEMBRE Corso di turismo religioso: investire sulla formazione per il rilancio del settore



Il settore del turismo è tra i più penalizzati a causa della pandemia. La Diocesi di Milano, l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano e la Scuola Beato Angelico, in partnership con Confguide-Gitec rinnovano il loro impegno ad offrire qualificati corsi di formazione in turismo religioso. Decidere un investimento di energie nella cultura e nella formazione, in un periodo di crisi quale quello che stiamo affrontando, è un atto di speranza, di investimento sul futuro del paese, di resilienza civile. Per la chiesa vuole essere un segno di attenzione e di cura per il settore turistico e per una sua ancor più qualificata ripresa.

Alta Formazione di Turismo religioso
La Diocesi di Milano, l’Istituto di Scienze Religiose di Milano, la Scuola Beato Angelico e ConfGuide-GITEC organizzano da quattro anni un Corso di Turismo Religioso sui “Luoghi di memoria cristiana nelle terre ambrosiane”. Dopo aver affrontato la Milano di Ambrogio (2017), la Milano cristiana attraverso il medioevo (2018) la Milano cristiana del Rinascimento (2019) ora è la volta della Milano Borromaica. Il percorso si completerà nei prossimi anni affrontando Settecento e Ottocento (2021) e il Novecento (2022). 

Milano Borromaica (Autunno 2020)
Il concilio di Trento segna un vero e proprio spartiacque nella relazione tra la Chiesa e le arti. Le realizzazioni monumentali, le trasformazioni architettoniche e le prescrizioni  iconografiche che ne conseguono ancora determinano largamente l’attuale morfologia dei luoghi di culto e il paesaggio ecclesiastico lombardo. Gli Arcivescovi Carlo e Federico Borromeo ne sono tra i più autorevoli e riconosciuti interpreti. Il corso di turismo religioso sui luoghi della memoria cristiana nelle terre ambrosiane cerca quest’anno di offrire alcune chiavi di lettura del periodo, intrecciando le vicende ecclesiali, la storia, la liturgia, l’architettura e le arti con la presentazione di alcuni edifici  esemplari, dai casi più noti come le trasformazioni del Duomo e la Chiesa di San Fedele, ad alcuni gioielli meno conosciuti come San Paolo Converso, Sant’Alessandro e la Certosa di Garegnano. Il corso si articola in cinque giornate di lezione, sia al mattino che al pomeriggio, tenute da studiosi del periodo. Per difficoltà tecniche legate alla sicurezza medica non sono previste come di consueto le visite guidate condotte da specialisti ma le sole relazioni frontali.

9 novembre 2020: La Milano Borromaica nel contesto

30 novembre 2020: Carlo e Federico Borromeo

14 dicembre 2020: Architettura sacra

11 gennaio 2021: Exempla: La Certosa di Garegnano, San Fedele, San Paolo Converso, Sant’Alessandro 

25 gennaio 2021: Le Arti

Le lezioni saranno videoriprese e messe a disposizione dei corsisti, anche a favore di chi fosse impossibilitato a partecipare in presenza.

Comitato scientifico: Don Umberto Bordoni, Prof.sa Rita Capurro, Prof.sa Emanuela Fogliadini, Mons. Marco Navoni

Sede: Palazzo Castiglioni, Corso Venezia, 47 Milano

Orario lezioni: 9.30 – 11.00, 11.30 – 13.00, 14.00 – 15.30, 16.00 – 17.30

Bit 2021 punta sul cineturismo con percorsi in Italia legati a film e fiction

 

Al viaggiatore non basta più fare il turista. Vuole piuttosto essere un “residente temporaneo” dei luoghi che visita: vivere un’esperienza o, perché no, un sogno legato all’essenza del territorio. Soprattutto se il territorio da visitare è di prossimità, così da non doversi distanziare troppo da casa. E soprattutto se i luoghi da visitare sono quelli dove si muovono i personaggi di film e fiction di successo.

L’Osservatorio della Bit, la Rassegna internazionale del turismo di FieraMilano in programma dal 7 al 9 febbraio 2021, ha infatti rilevato che un modo innovativo e accattivante per vivere la destinazione con un approccio esperienziale si conferma il cineturismo e, in generale, i viaggi sulle orme delle location più belle e degli attori e registi più famosi, in Italia. Ed emergono nuove e confermate destinazioni trendy.

Ad esempio nelle Marche, da alcuni anni suscitano un rinnovato interesse i luoghi di Leopardi, forse anche grazie al successo de Il Giovane Favoloso, in cui il poeta era interpretato da Elio Germano. E naturalmente dagli eventi per il bicentenario de L’Infinito nel 2019. O la Puglia, dove si stanno scegliendo le location, tra Bari, Monopoli e Fasano, di Lolita Lobosco, la nuova fiction Rai tratta dai racconti tra il folkloristico e il poliziesco di Gabriella Genisi, interpretata da Luisa Ranieri, e che vede tra i produttori anche Luca Zingaretti. Si girerà sicuramente a Pane e Pomodoro, una delle più belle e amate spiagge baresi. Bari, Polignano, Monopoli, Otranto, Castro, Santa Cesarea Terme, Conversano, Porto Badisco, Serrano sono poi le location del nuovo lavoro di Carlo Verdone, ‘Si vive una volta sola’, mentre nel il nuovo film Viaggio a sorpresa, con Lino Banfi prodotto da vedremo immagini di Fasano, Alberobello, Cisternino, Martina Franca e Monopoli.

Travelnostop

Planet Word, il nuovo museo della parola di Washington



 E' stato appena inaugurato a Washington il museo della parola, Planet Word, una nuova e singolare struttura pensata per scoprire le lingue e le culture del mondo attraverso undici gallerie interattive e immersive.

    L'idea è di Ann Friedman, ex insegnante e traduttrice e oggi filantropa e Ceo del museo, che ha fortemente voluto questa struttura unica nel suo genere perché coinvolge gli idiomi di tutto il pianeta.
    Il museo sorge sui 5 piani della Franklin School, storica struttura scolastica, la prima pubblica negli Usa nata nel 1869 e dal 1996 monumento nazionale, restaurata dallo studio internazionale di architettura Beyer Blinder Belle. Il museo è anche la prima struttura al mondo dove conta la voce: l'interazione vocale dei visitatori, infatti, è fondamentale per approfondire e scoprire il patrimonio linguistico scritto e parlato del pianeta.
    Le 11 gallerie del museo, progettate per educare e divertire, sono immersive: in una al piano intermedio, per esempio, i visitatori possono descrivere una scena usando le parole come pennelli per dipingere un paesaggio; in un'altra al primo piano, su un muro di 7 metri con oltre mille parole tridimensionali, i singoli vocaboli rispondono ai comandi vocali, raccontando la propria etimologia. E, ancora, un enorme mappamondo scintillante allestito con 5mila luci a led sfida i visitatori in una serie di quiz basati sugli idiomi di ogni angolo del pianeta, inclusi due tipi di lingua dei segni. Si analizza anche il karaoke, imparando le tecniche che aiutano i cantautori a mettere insieme i testi e a creare un successo, e c'è anche la possibilità di testare le proprie capacità retoriche usando un teleprompter e interpretando celebri discorsi che hanno fatto la storia, come quello del 20 gennaio 1961 di John Fitzgerald Kennedy che invitava gli americani a chiedersi cosa potessero fare loro per gli Stati Uniti e non il Paese per loro; o quello del 28 agosto 1963 di Martin Luther King tenuto davanti al Lincoln Memorial al termine della marcia per i diritti civili. Il museo ospita al piano intermedio una biblioteca, dove i libri prendono vita davanti a sé, e all'entrata una scultura creata dall'artista messicano-canadese Rafael Lozano-Hemmer, "Speaking Willow Tree", un enorme salice "parlante" i cui rami mormorano centinaia di lingue diverse. Le esposizioni sono arricchite anche da un calendario di eventi, laboratori, convegni e seminari - per ora gratuiti e online - legati al mondo della parola che ogni mese approfondiscono la lingua e i suoi codici.
    Il museo sarà aperto da giovedì al sabato, dalle 10 alle 17; per maggiori informazioni: planetwordmuseum.org (ANSA).

L'Eur Roma del futuro, da qui al 2070

 

ansa

ROMA - Ecco l'Eur del futuro, da qui al 2070. Nascono da Spam, il festival dell'architettura della capitale promosso dall'Ordine degli architetti che si è chiuso il 22 ottobre, i progetti che potrebbero cambiare il volto dello storico quartiere romano. Elaborati nel corso dei workshop e presentati oggi i progetti , avviati in partnership con EUR spa, hanno visto 25 giovani professionisti impegnati nella produzione delle loro "visioni" per il quartiere più futuristico della Capitale. Articolati in tre filoni principali (climate change, spazio pubblico, luce e scenografia urbana), i laboratori hanno prodotto altrettante progettualità: "Da questi lavori - spiega Alberto Sasso, Presidente di Eur SpA - scaturiranno tre progetti pilota da realizzare operativamente all'EUR". E così dal workshop "Luci e scenografia urbana", coordinato da Vincenzo Latina, i grandi spazi dell'Eur e gli edifici razionalisti vengono messi in risalto e "ricomposti" attraverso una visione unica di luci e istallazioni, impalcati e pedane, per ridare "attraverso la spettacolarità, unitarietà allo spazio pubblico".

Dalle luci al verde pubblico, con il laboratorio "Città resiliente e Climate change", coordinato da Michelangelo Pugliese ed Elena Farnè, si fa largo l'idea dell'"EUR città parco", un progetto che vede la progressiva intensificazione del verde urbano e la riduzione calibrata degli spazi dedicati alla mobilità automobilistica e all'asfalto. Partendo dal presupposto di una via Cristoforo Colombo "arteria strutturale ma divisiva del quartiere", con il workshop "Spazio urbano e spazio pubblico" coordinato da Orazio Carpenzano, si è cercato di reinterpretare l'assetto dando rilievo ai portici come spazio di vita sociale, verdeggianti e confortevoli, ricucendo i due lembi del quartiere e ordinando una nuova mobilità ciclo-pedonale come un'infrastruttura alberata, connessa, senza soluzione di continuità, al mare di Roma.

"E' il nostro contributo per immaginare e iniziare a costruire un pensiero per la città di domani", spiega Roberto Grio, consigliere dell'Ordine degli Architetti di Roma e ideatore di SPAM, soddisfatto dalla seconda edizione del festival "Innanzitutto perché lo abbiamo fatto - spiega - e in questo momento difficile non era affatto scontato. Dare un segnale di continuità, proposte e voglia di andare avanti è il messaggio più importante che noi architetti possiamo dare in questo periodo di emergenza". 

Per Germania 11 regioni italiane a rischio e Bolzano punta su test rapidi per turisti tedeschi

 Il governo tedesco ha inserito una gran parte dell’Italia fra le zone a rischio Covid. L’inserimento vale a partire da sabato 24 ottobre. Tra le regioni italiane ci sono Val d’Aosta, Umbria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto, Lazio, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Sardegna e la provincia di Bolzano-Sudtirolo. Nell’elenco aggiornato figurano anche Polonia, Svizzera e quasi tutta l’Austria. Stando alle regole in vigore, chi rientrerà da questi luoghi dalle ferie autunnali, dovrà fare una quarantena di 14 giorni o sottoporsi a un test per il Covid all’arrivo in Germania.

Ma l’Alto Adige prova a correre ai ripari. “C’è la possibilità che lo Stato trovi un accordo con la Germania per evitare l’obbligo di quarantena domestica per coloro che tornano in patria dall’Italia, se si sono sottoposti a un test risultato negativo”, ha detto il presidente Arno Kompatscher, che ha riferito anche di aver avanzato una richiesta in tal senso nella Conferenza Stato-Regioni. Per quanto riguarda la prossima stagione invernale, dei protocolli di sicurezza sono in via di definizione in accordo con i rappresentanti degli impianti a fune e delle province limitrofe. “In questo modo, creiamo le basi per consentire condizioni sicure per praticare gli sport invernali”, ha spiegato. Kompatscher ha annunciato di voler discutere i temi più rilevanti dell’incontro con l’intera giunta provinciale nella prossima seduta. (ANSA)




GRAZIE AL MONITORAGGIO DEI PRESIDI ESTERI ENIT ECCO LA FOTOGRAFIA DELL'EVOLUZIONE DELLE PROSPETTIVE DI VIAGGIO

 Aggiornamenti in tempo reale su spostamenti, possibilità di viaggio e regole da seguire. Enit, che già sta sostenendo dal primo lockdown la filiera turistica con i bollettini sull'andamento del settore, ora fotografa anche la situazione internazionale grazie alle 28 sedi nel mondo dell'Agenzia, presìdi per cogliere i trend rinnovati e orientare la domanda. L’informazione in tempo reale completa di ogni dettaglio su come e dove viaggiare per spostamenti in sicurezza è consultabile sul sito di Enit.it
Oltre alla riorganizzazione dei servizi offerti o allo sviluppo di nuovi prodotti, sarà strategico, infatti, per il rilancio la capacità di analizzare i dati e comprendere il sentiment della domanda, fornendo informazioni qualitative in grado di poter orientare le scelte strategiche. 
Dal monitoraggio di questa settimana emerge un nuovo dinamismo del comparto con tentativi di riattivazione dei collegamenti internazionali con l'Italia. Ad esempio i francesi stando al sondaggio Interface Tourisme, manifestano la voglia di Italia che risulta al terzo posto tra le mete privilegiate delle intenzioni di viaggio (75%) dopo Grecia (83%) e Portogallo (81%). Da Uk tutte le compagnie stanno volando verso Italia ma con meno frequenza, così come anche la Svizzera che ha ripristinato tutti i collegamenti aerei da Ginevra e Zurigo. L'Italia inoltre risulta ai primi posti tra le destinazioni più desiderate dai canadesi secondo un sondaggio  condotto da Travelzoo, portale di offerte online. Nello studio l'Italia è la prima meta che intendono visitare non appena si potrà tornare a viaggiare. Sono state attivate rotte domestiche nuove com Bari/Palermo da Ryanair, segnale di nuovi investimenti per il turismo domestico. La prossima stagione invernale sarà all'insegna della garanzia delle misure di sicurezza per tutti i cittadini europei e dell'assistenza in caso di necessità. Molte località mostrano di essere già pronte come alcune destinazioni neve che si stanno organizzando con rimborsi garantiti in caso di lockdown: 
www.dolomitisuperski.com/Covid-20-21. Inoltre nella conferenza stampa di Enit ieri in Uk è emerso anche che London Heathrow ha lanciato un lamp test a pagamento per chi parte e che, in questa direzione, la Iata ha proposto alla Commissione Europea di muoversi verso un sistema di test in partenza dagli aeroporti, riconosciuti a livello europeo, per garantire il movimento tra stati senza quarantene, attraverso corridoi sanitari da prevedere a partire dal 2021: www.iata.org/en/pressroom/pr/2020-10-02-01/
Il turismo di domani dovrà riservare anche maggiore attenzione all’ambiente, favorendo una mobilità dolce e incentivando l’uso dei mezzi pubblici. Inoltre, gli intervistati da Enit suggeriscono di favorire un turismo di prossimità riducendo gli impatti legati agli spostamenti. Aspetto importante è anche quello della valorizzazione del Made in Italy e dei prodotti locali e di una maggiore cooperazione tra gli operatori turistici e le istituzioni. Centrali al rimodellamento dell'offerta anche la flessibilità nelle prenotazioni, le misure sanitarie adottate dagli operatori e le iniziative messe in atto per gestire i flussi turistici per garantire sempre più tutele. 
Sarà premiante una rassicurante gestione dell'emergenza virtuosa da parte dei territorio che potrebbero essere così privilegiati per il senso di sicurezza ed esclusività che trasmettono come isole resort, luoghi poco affollati che offrono esperienze autentiche e naturalistiche. 
I viaggi a lungo raggio saranno più vulnerabili soprattutto per le città d'arte fortemente legate al turismo long haul e conta più che mai creare un'offerta che valorizzi la stagionalità e ogni tipologia di destinazione, anche parallele con una forte connotazione peculiare rispetto a quelle già note.  
"Il settore sta modificando il proprio assetto e il supporto economico darà respiro al comparto e consentirà di assecondare le connotazioni sempre più sostenibili nonché il riposizionamento dell'offerta, accelerando cambiamenti strutturali presenti anche nel piano triennale dell'Agenzia" dichiara Enit. "La ripartenza è una sfida da affrontare uniti per trasformare la contingenza in opportunità e accelerare i cambiamenti di sviluppo turistico, puntando anche ad una decongestione delle località più affollate e cercando di limitare il turismo massivo per favorire una maggior qualità dell’offerta, con attenzione ad esperienze di viaggio personalizzabili. L’opportunità è quella di valorizzare destinazioni secondarie, ridistribuendo i flussi all’interno del territorio e creando maggiori connessioni" conclude Enit.



Reggio Emilia. Per "True Fiction" e "Atlanti" oltre 650 visitatori nel primo fine settimana di riapertura

 

 

Dopo sette mesi di chiusura forzata causa Covid hanno riaperto i battenti Palazzo Magnani e Palazzo da Mosto ottenendo un grande riscontro di pubblico.


Gazzetta di Reggio

Al Louvre la scultura italiana del Rinascimento

 

 Un percorso artistico d'eccezione per la mostra che apre il 22 ottobre al Louvre nella Hall Napoleon dal titolo emblematico "Il Corpo e l'Anima", da Donatello a Michelangelo, con 140 sculture italiane del Rinascimento, esposizione organizzata con il museo del Castello Sforzesco di Milano sui capolavori della seconda metà del 15/o secolo, con lo sbocciare nel suo massimo splendore della raffigurazione della figura umana. Da Firenze a Venezia a Roma, le forme e i movimenti del corpo conquistano il centro di interesse di alcuni fra i più grandi artisti della storia, a cominciare da Michelangelo.

Ma nella mostra al Louvre si scoprono artisti meno celebri e si ritrovano tutte insieme opere non sempre accessibili per la loro collocazione abituale, in chiese, piccoli comuni o riserve dei musei. Il Corpo e l'Anima è la "seconda puntata" della mostra che il Louvre propose nel 2013 insieme con Palazzo Strozzi di Firenze, consacrata agli albori dell'arte del Rinascimento a Firenze nella prima metà del Quattrocento. L'esposizione si articola in tre parti: "Il furore e la grazia", con opere che traducono la forza e l'esasperazione dei movimenti ispirati da modelli antichi. Si succedono le opere di Antonio del Pollaiolo o Francesco di Giorgio Martini. Nella stessa sezione, ma come contraltare, si ammirano drappeggi eleganti che avvolgono corpi soprattutto femminili, mettendo in evidenza - stavolta - la grazia del corpo nudo. Segue la sezione "Emozionare e convincere", che mette in risalto la volontà di toccare con forza, nelle rappresentazioni sacre, l'anima dello spettatore.

Con l'opera di Donatello, l'emozione e i movimenti dell'anima conquistano un posto chiave nell'arte e le commoventi figure di Maria Maddalena o di San Girolamo fioriscono in molte città d'Italia con la loro ricerca del pathos religioso. Infine, Da Dioniso ad Apollo, si passa alla riflessione senza sosta sull'antichità classica nelle opere come lo Spinario o Laocoonte: parallelamente allo stile dolce del Perugino o del giovane Raffaello, anche nella scultura si sviluppa una nuova armonia che trascende i gesti e i sentimenti più estremi. Star dell'esposizione, Michelangelo la cui inarrivabile ispirazione unita alla tecnica senza pari conducono al punto d'arrivo del classicismo di inizio 16/o secolo con Lo Schiavo Morente, per arrivare poi all'inverso alla dinamica ascendente dell'essere umano, che volge lo sguardo verso il mondo divino nella figura atletica de Lo Schiavo Ribelle. La mostra rimarrà aperta al pubblico al Louvre fino al 18 gennaio 2021. Dal 5 marzo al 6 giugno sarà poi visibile al Museo del Castello Sforzesco di Milano.

Weekend con le Mostre, da Raffaello ai Macchiaioli a Bologna le immagini di 50 anni di delitti italiani

 

 Nella Capitale, con Raffaello, celebrato nell'anniversario dei 500 anni dalla morte, e con i costumi delle storiche sartorie romane, e poi a Padova con i Macchiaioli, fino alle immagini che raccontano di 50 anni di crimini a Bologna: sono alcune delle interessanti mostre del prossimo weekend. ROMA - "Raffaello. L'Accademia di San Luca e il mito dell'Urbinate" è la mostra, a cura di Francesco Moschini, Valeria Rotili e Stefania Ventra, allestita a Palazzo Carpegna dal 22 ottobre al 30 gennaio: divisa in 5 sezioni, l'esposizione presenta 55 opere, sia appartenenti alla collezione che provenienti da importanti prestiti, attraverso le quali si ricostruisce il ruolo svolto dall'Accademia stessa nella costruzione, nella custodia e nella diffusione del mito di Raffaello tra '500 e '900. Il Museo dell'Ara Pacis ospita dal 23 ottobre al 29 novembre "Romaison 2020", la mostra che valorizza gli archivi e le produzioni delle più importanti sartorie di Costume romane (Annamode, Costumi d'arte - Peruzzi, Farani, Pieroni, Tirelli), in un viaggio appassionante negli storici laboratori atelier, tra tradizione e sperimentazione. A cura di Clara Tosi Pamphili, il percorso presenta oltre ai costumi di cinema e teatro, un patrimonio unico al mondo composto da pezzi autentici dalla fine del '700 ad oggi. Si intitola "L'umanità fragile" la mostra fotografica che celebra Alberto Sordi: alla Casa del Cinema dal 20 ottobre al 28 novembre, l'esposizione presenta alcune immagini tutte appartenenti all'archivio di Fondazione 3M scattate sui set di molti dei film di cui l'attore romano è stato protagonista, facendo emergere la sua abilità nel mettere in scena le caratteristiche antropologiche dell'italiano medio del dopoguerra. Per celebrare i 100 anni di storia della Scuola di Architettura all'Università La Sapienza apre il 22 ottobre "Un viaggio tra storia, idee e protagonisti", allestita alla Facoltà di Architettura fino al 22 marzo. La mostra multimediale, curata da Studio Azzurro, racconta come e grazie a quali personaggi sia nata la Scuola romana, riferimento per la formazione della figura dell'architetto del '900 in Italia e all'estero. Parallela a questa, anche una esposizione con una selezione di inediti documenti di archivio. Dal 20 ottobre ai Musei di San Salvatore in Lauro la collettiva "Reinassance 2.0 2.0", una mostra d'arte dalla duplice veste, digitale e fisica, a cura di Eleonora Brizi. Esposti circa 50 lavori firmati da 16 artisti - tra cui Ai Weiwei, Sofia Crespo, Dada, Richard Garet, GiantSwan, Hackatao, Penelope, Jason Yung, The Jade Project - per delineare una panoramica sullo stato dell'arte digitale e dell'interazione tra arte e tecnologia, in questo particolare momento di pandemia (molte delle opere sono state realizzate durante la quarantena).
    PRATO - Riciclato, simbolico, protettivo, modaiolo, democratico: è il tessuto come forma di protesta, come medium per eccellenza nella rappresentazione del dissenso e come pratica artistica trasgressiva il protagonista di "Protext!", al Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci dal 24 ottobre al 14 febbraio, a cura di Camilla Mozzato e Marta Papini. Al Pecci dal 24 ottobre anche "Litosfera", a cura di Cristiana Perrella, fino al 7 febbraio: nella mostra l'incontro tra il video A Fragmented World (2016) di Elena Mazzi e Sara Tirelli, e l'installazione Produttivo (2018 - 2019) di Giorgio Andreotta Calò.
    BOLOGNA - Dalla Banda Casaroli ai delitti della Uno Bianca, uno sguardo su 50 anni di storia del crimine attraverso gli scatti di Walter Breveglieri e Paolo Ferrari: è la mostra "Criminis imago. Le immagini della criminalità a Bologna" dal 23 ottobre al 10 gennaio all'Oratorio di Santa Maria della Vita. Nel percorso, curato dal Procuratore Capo di Bologna Giuseppe Amato e da Marco Baldassari, responsabile dell'Archivio Ferrari di Genus Bononiae, 100 fotografie in bianco e nero raccontano momenti tragici ma appartenenti alla storia italiana, dai luoghi del delitto alle aule dei tribunali.
    PADOVA - Le pescivendole di Signorini, il merciaio di La Spezia, l'erbaiola di Fattori, le signore al sole di Cabianca, le bambine che fanno le signore di Lega: sono oltre 100 i capolavori che arriveranno a Palazzo Zabarella nella mostra "I Macchiaioli. Capolavori dell'Italia che risorge", in programma dal 24 ottobre al 28 aprile. A cura di Giuliano Matteucci e Fernando Mazzocca, l'esposizione documenta il movimento artistico ottocentesco attraverso rigorose fonti scientifiche, raccontando i maestri e gli artisti minori, nonché i mecenati e i critici che li sostennero, e aprendo un interessante parallelismo tra l'Italia dei Macchiaioli e quella di oggi, del "dopo pandemia", ancora più "affamata" di bellezza, di libertà, di impegno. (ANSA)

Romaison, Tilda Swinton e mostra omaggio a Roma del cinema

 

"Romaison, nome inventato, unisce due parole che raccontano una città unica dove moda e cinema generano da sempre un sistema creativo apprezzato in tutto il mondo. Grandi registi e produzioni internazionali scelgono Roma per i loro capolavori". E' stata la Sindaca di Roma Virginia Raggi a presentare questa mattina in videoconferenza, il duplice progetto a cura della storica della moda Clara Tosi Pamphili, che comprende una mostra di abiti e costumi tratti dagli archivi delle sartorie teatrali e cinematografiche romane, nel Museo dell'Ara Pacis (23 ottobre- 29 novembre) e la performance Embodying Pasolini, diretta da Olivier Saillard, con protagonista l'attrice scozzese Tilda Swinton che "farà rivivere" i costumi dei film di Pier Paolo Pasolini, al Mattatoio a Testaccio nel 2021.
    La mostra nel Museo dell'Ara Pacis riunisce le più importanti sartorie di Costume romane: Annamode, Costumi d'Arte - Peruzzi, Sartoria Farani, Laboratorio Pieroni, Tirelli Costumi, con la presenza di bozzetti dall'archivio di Gabriele Mayer e una sezione dedicata allo storico produttore di manichini Mensura. In un gioco di rimandi tra pezzi d'epoca e costumi, sono in mostra abiti eccezionali del sarto inglese Charles Frederick Worth, di Paul Poiret, dalla romana Maria Monaci Gallenga, a Madame Gres, ai romani Schubert e Zecca, ai francesi Dior e Balenciaga, che dialogano tra loro con i costumi de Il Conformista e L'Ultimo Imperatore di Bernardo Bertolucci, ma anche con la Cleopatra interpretata da Elizabeth Taylor, con gli abiti di Salò di Pasolini, o con quelli di Miss Marx, presentato a Venezia, fino alle recenti serie tv come Penny Dreadful. Presenti i costumi dei grandi nomi come Pescucci, Canonero, Atwood, Squarciapino, Donati, Tosi, fino ai più giovani Catini Parrini e Torella. (ANSA).

Appennino. Alta Valtaro da riscoprire tra ambiente, storia e fede

 Cinque i borghi nel verde: Albareto, Bedonia, Borgo Val di Taro, Compiano e Tornolo

La chiesa di Groppo di Albareto

La chiesa di Groppo di Albareto - turismovaltaro.it

Avvenire

Quest’anno, segnato dal turismo a corto raggio a causa del coronavirus, ha visto la riscoperta, tra l’altro, dell’Appennino. L’Alta Valtaro, in quello tosco-emiliano, è un esempio di come il relax si possa coniugare a un percorso di fede, cultura e storia. Senza dimenticare, ovvio, la gastronomia che qui vede protagonista anche il fungo porcino, nascosto tra faggi e castagni.

 

Nella chiesa di Santa Maria Assunta di Albareto

Nella chiesa di Santa Maria Assunta di Albareto - turismovaltaro.it

 

Cinque i borghi: Albareto, Bedonia, Borgo Val di Taro, Compiano e Tornolo.

Borgotaro considerata la capitale dell’Alta Valtaro fa parte del circuito internazionale “Cittaslow”. Qui si trova la chiesa di San Antonino, con il suo organo del XIII secolo e un dipinto dell’Annunciazione risalente alla seconda metà del ‘600; e ancora la chiesa di San Domenico restaurata in stile Barocco, ma solo ora è stata riportata alle sue forme primitive. Dal 1600 molte famiglie benestanti di Borgotaro possedevano un sepolcro proprio in questa chiesa, rimasta tutt'ora nel cuore del borgotaresi. La Chiesa di San Domenico è caratterizzata da tre navate separate una dall'altra con colonne in pietra e archi gotici, che la rendono solenne.

 

Santa Maria Assunta di Albareto

Santa Maria Assunta di Albareto - turismovaltaro.it

 

Albareto, si trova in una terra verde dove si incontrano lupi, caprioli e cervi. Un saliscendi pittoresco. La struttura del centro storico di Albareto più significativa è la Chiesa di Santa Maria Assunta che con i suoi cinque altari, una particolarità, richiama tanti fedeli.

Lungo la “Strada del fungo porcino” nell'Alta Valtaro c'è poi Tornolo. È il comune dell'Emilia-Romagna più vicino al mar Ligure. Qui c’è la Chiesa di Santa Maria, la cui facciata, austera e silenziosa, è rivestita con dei blocchi di pietra di forma squadrata. E’ tripartita da quattro lesene sovrastate dal timpano. Il suo interno è in stile neoclassico. Diviso in due campate con volte a crociera, mentre le cappelle laterali e il corto transetto presentano volte a botte. L'opera di maggior pregio qui conservata è un ciborio ligneo risalente al Cinquecento caratterizzato da una raffigurazione di San Benedetto e da un tabernacolo aggiunto nel XVII secolo.

 

Affreschi nella chiesa di Groppo di Albareto

Affreschi nella chiesa di Groppo di Albareto - turismovaltaro.it

 

Compiano è un piccolo borgo castellano arroccato su un promontorio che si affaccia sul Taro, dove Francesco Moser fu incoronato campione d'Italia. La chiesetta di Sant'Antonino ha una storia antica. Un documento del 1080 indica la donazione da parte di Ragimberga, nobildonna di origine longobarda, della Cappella di Compiano al Monastero di San Prospero di Reggio Emilia con case e terreni. C'è poi la Chiesa di San Giovanni Battista barocca e neoclassica. E quella di San Giacomo Maggiore con affreschi realizzati nel 1998 da Tiziano Triani.

Bedonia ecco il Santuario della Madonna di San Marco del 1600. Fu realizzato accanto una fonte considerata miracolosa, dov’era una cappellina detta “del Pozzo”, per volere di un gruppo di mercanti veneziani, in segno di ringraziamento alla Madre della Consolazione che avrebbe intercesso per la loro liberazione dopo che erano stati assaliti dai banditi.

 

la chiesa di Boschetto, in comune di Albareto

la chiesa di Boschetto, in comune di Albareto - turismovaltaro.it

 

 

Un particolare nelle Santa Maria Assunta di Albareto

Un particolare nelle Santa Maria Assunta di Albareto - turismovaltaro.it

Mibact lancia bando da 750 mila euro per favorire rinascita culturale borghi

 

Il Mibact lancia Borghi in Festival–Comunità, cultura, impresa per la rigenerazione dei territori. Si tratta di un avviso pubblico per il finanziamento – per un importo complessivo di 750.000 euro – di attività culturali, da realizzarsi in forma di festival, al fine di favorire il benessere e migliorare la qualità della vita degli abitanti dei borghi italiani attraverso la promozione della cultura.

Destinatari del bando sono i Comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti, ovvero fino a 10.000 abitanti che abbiano individuato il centro storico quale zona territoriale omogenea (ZTO), con preferenza per quelli identificabili come aree prioritarie e complesse. Tali Comuni possono partecipare singolarmente o in rete tra loro. Il finanziamento erogabile prevede un limite massimo di 75.000 euro per i Comuni che partecipano singolarmente, di 250.000 euro per i Comuni che partecipano in rete.

I progetti presentati potranno prevedere, tra le varie attività, eventi quali incontri, seminari, laboratori; attività di formazione e accompagnamento di percorsi formativi; realizzazione di piattaforme o applicativi digitali nonché di strumenti di comunicazione non digitali ma innovativi; attività culturali e creative con particolare attenzione all’innovatività; mostre, opere, rassegne incentrate sulla promozione del dialogo intergenerazionale, interculturale e sociale; eventi innovativi per la fruizione del patrimonio culturale.

“Borghi in Festival è un progetto che ho fortemente voluto e in cui credo molto – dice il sottosegretario Mibact Anna Laura Orrico –. Puntiamo alla rigenerazione dei territori come spazi di sperimentazione, in cui attivare modelli di economia innovativi, equilibrati, sostenibili, strettamente connessi con le comunità locali. L’obiettivo è fare poi una mappatura delle buone pratiche di rigenerazione che emergeranno in modo tale che le competenze acquisite in un borgo possano essere trasferite ad un altro borgo. In tal senso, fondamentale è il concetto di rete”.

“I borghi d’Italia rappresentano non solo la storia e l’identità del nostro Paese. Ne sono l’essenza e la linfa diffusa su tutto il territorio– aggiunge Lorenza Bonaccorsi, sottosegretaria al Turismo del Mibact – tenerli vivi significare preservare questo patrimonio e quel museo diffuso che è il valore aggiunto della nostra offerta turistica. Prima di questa pandemia abbiamo lamentato il limite della concentrazione del turismo, i borghi sono la soluzione a questo limite. Per valorizzarli è necessario prima di tutto mettere in sicurezza le sue strutture architettoniche. Non solo. Prendersi cura dei borghi italiani significa tutelare il nostro territorio, così fragile e così bisognoso di manutenzione, attenzione ed investimenti per la salvaguardia idrogeologica. In una parola: sostenibilità”.

L’avviso sarà pubblicato entro la metà di novembre sui siti istituzionali della Direzione Generale Creatività Contemporanea e della Direzione Generale Turismo. I partecipanti avranno 60 giorni per l’elaborazione dei progetti. I festival vincitori potranno essere realizzati da aprile a luglio 2021.

ansa

Franceschini, la moda è parte dell'arte contemporanea

 

 "La nostra moda è parte dell'arte italiana contemporanea e non c'è mai stata come ora questa consapevolezza. Al suo interno ci sono secoli di bellezza entrati nel nostro dna, di cultura, di conoscenza dei mestieri e di saperi tramandati. E' vero, nel nostro Paese c'è stata molta attenzione alla tutela del patrimonio artistico e architettonico lasciato dalle generazioni precedenti, e facciamo bene a farlo.
    Ma abbiamo dedicato poca attenzione al presente al contemporaneo. Per questo nella riforma del ministero (avvenuta nel 2019, ndr) abbiamo creato una direzione che si chiama Creatività Contemporanea, che per la prima volta ha un dirigente e un servizio che si occupa di moda e di design, perché vogliamo davvero lavorare molto con questo settore pieno di eccellenze, di giovani talenti e di mestieri sconosciuti ma straordinari che il mondo ci invidia". Lo ha detto in videoconferenza il ministro per i Beni le Attività Culturali e il Turismo, Dario Franceschini, intervenendo alla presentazione in digitale della nuova edizione Apritimoda, iniziativa ideata dalla giornalista Cinzia Sasso, patrocinata dal Mibact e sostenuta da Banca Intesa, che punta a valorizzare e a far conoscere le professioni, i mestieri e i luoghi più segreti della moda. La nuova edizione si terrà il 24 e 25 ottobre in 70 luoghi, tra residenze in palazzi storici, atelier, laboratori e sedi museali, sparsi in 13 regioni italiane. (ANSA).

Francia: al via il mega restauro di Mont Saint-Michel

 

 Mont Saint-Michel, uno dei siti simbolo della Francia, si rifà il trucco. Circa 8.000 m2 di facciate e i tetti della cosiddetta 'Meraviglia', gioiello dell'architettura gotica tra i siti turistici piu' noti del paese, saranno oggetto a partire dal 2 novembre di una importante campagna di restauri che durerà due anni e mezzo. Un restauro imposto dall'"importante degradazione sanitaria dell'edificio", con "un'alterazione della pietra come anche delle infiltrazioni d'acqua", annuncia in una nota il Centre des Monuments Nationaux (CMN), precisando che il costo previsto dell'operazione sarà di circa 7 milioni di euro. Per realizzarlo, sarà necessario montare impalcature di un'altezza equivalente a quella dell'Arco di Trionfo a Parigi. (ANSA).

Disegno italiano del 20/o secolo in mostra a Houston

 

ansa

HOUSTON - La prima grande retrospettiva negli Stati Uniti sul disegno italiano del Ventesimo secolo arriva alla Menil Collection a Houston in Texas. 'Silent Revolutions: Italian Drawings from the Twentieth Century' aprirà il prossimo 14 novembre e resterà in mostra fino all'11 aprile del 2021. E' stata curata da Edouard Kopp, chief curator presso il Menil Drawing Institute e Irina Zucca Alessandrelli, curatrice della Collezione Ramo di Milano con il patrocinio e il sostegno dell'Ambasciata d'Italia negli Stati Uniti e del Consolato Generale d'Italia a Houston. Silent Revolutions presenta 68 disegni della Collezione Ramo, tra i quali opere di Umberto Boccioni, Alighiero Boetti, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Maria Lai, Carol Rama, accompagnati da alcuni disegni di artisti italiani provenienti dalla Menil Collection. "La mostra - ha spiegato Rebecca Rabinow, direttrice della Menil Collection - vuole introdurre il nostro pubblico al ruolo essenziale e vario anche se spesso trascurato che ha avuto il disegno durante un periodo estremamente creativo dell'arte italiana". Per la maggior parte del 20/o secolo, infatti, l'Italia ha generato una serie continua di movimenti artistici rivoluzionati che hanno influenzato in modo significativo gli artisti a livello internazionale. Dal Futurismo allo Spazialismo all'Arte Povera, la produzione artistica italiana fu caratterizzata da un alto livello di innovazione. Questo spirito creativo si manifestò particolarmente nel campo del disegno attraverso il quale gli artisti italiani furono liberi di sperimentare con una vasta gamma di materiali e tecniche. In questo modo furano in grado di creare nuovi concetti artistici e stili. Col disegno, l'arte italiana del secolo scorso si è confrontata con i grandi temi della storia e del mito, del linguaggio e della soggettività, del corpo, della città moderna, dello spazio e dell'astrazione. "E' la prima volta che la Collezione Ramo viene ospitata in un museo americano di tale prestigio - ha detto Irina Zucca Alessandrelli -. E' un onore non solo essere stati invitati in una delle istituzioni più importanti per quanto riguarda il disegno ma anche essere parte di una storia eccezionale del collezionismo europeo in America". Il Menil Drawing Institute è l'unica istituzione al mondo dedicata alla ricerca e appositamente progettata per preservare ed esporre i disegni nelle condizioni di luce, umidità e temperatura ideali per la loro conservazione. L'ambasciatore italiano negli Stati Uniti Armando Varricchio ha sottolineato che la mostra entusiasmerà i visitatori e li connetterà ancora di più con l'Italia e le sue meraviglie. Tra le opere in mostra, Controluce, capolavoro di Umberto Boccioni realizzato nel 2010, Combustione, opera del 1957 di Alberto Burri, Senza Titolo disegno del 1965 di Alighiero Boetti, Diario (1979) di Maria Lai.

I Sacri Monti, paesaggi della devozione

 

«Ho ammirato ovunque nei miei viaggi magnifici monumenti, chiese riccamente decorate, musei riccamente dotati. Tutte queste scoperte ti rendono consapevole della meravigliosa capacità dell’uomo di renderle belle…Ci viene fatto credere che viviamo in un mondo ostile e violento. Io ho incontrato solo accoglienze fraterne, sorrisi, gentilezza».

Gérard Chrétien, con le sue osservazioni di pellegrino in arrivo, a piedi da Reims ( 1387 chilometri in 57 giorni), partecipa  all’intenso lavoro di Franco Grosso e Renata Lodari, autori della guida topografica ll Devoto Cammino dei Sacri Monti, dal Piemonte alla Lombardia, pubblicata da Libreria Geografica per National Geographic Maps,  che viene presentata sabato 17 ottobre alle 11 al Municipio di Orta San Giulio

Entrambi gli autori vantano una profonda conoscenza dell’area: Grosso, come vicepresidente della Rete dei Cammini, promotore del territorio e mappatore di tracciati a piedi, e Renata Lodari come esperta di giardini storici e Commissario speciale dell’Ente di Gestione dei Sacri Monti.

Si cammina su un itinerario di 700 chilometri che collegano i Sacri Monti fra Piemonte e Lombardia (sito Unesco).  Come osserva la Lodari, il supporto cartografico, animato da numerose fotografie «si inserisce bene nell’attuale contesto del turismo lento, in questo caso intimamente legato anche alla dimensione spirituale dei complessi religiosi più importanti del Nord d’Italia».

Da Varallo Sesia a Locarno
La devozione è stata la spinta propulsiva per tessere la vasta rete di complessi religiosi composti di cappelle e santuari. Sono stati realizzati tra il 1486 e il 1712, ai piedi della Alpi, a Varallo Sesia Crea, Orta San Giulio, Varese, Oropa, Ossuccio, Ghiffa, Domodossola, Belmonte, e in Svizzera, a Brissago e Locarno (Svizzera).  E, poiché le vie del Signore sono infinite, non mancano i collegamenti con altri cammini che hanno accolto i passi dei pellegrini fin dall’antichità tra cui la via Francigena, il Cammino di San Bernardo, la Via Francisca, la Via Francigena Renana

Una magnifica cartolina italiana
Alla fede si è aggiunto ultimamente anche l’apprezzamento per la spettacolarità del paesaggio che ha attratto altri viandanti curiosi di immergersi in questa magnifica cartolina italiana: si attraversano boschi e borghi storici come Carmine Superiore, frazione di Cannobio, un villaggio di origine medioevale appeso ad uno sperone roccioso sul Lago Maggiore, raggiungibile soltanto a piedi.

Ci si inerpica su sentieri di montagna  e strade come la Panoramica Zegna (Biella), nell’oasi che in primavera si infiamma con la fioritura dei rododendri. O si visita il Parco Naturale Campo dei Fiori (Varese) con la sua “Cittadella delle Scienze della Natura”. E ancora, si costeggiano ruscelli, canali, le dolci colline dei vigneti del Monferrato e, in primavera, il grande mare a quadretti della risaie tra Vercelli e Novara. Poi i laghi, Maggiore, Varese, Como e, fra tutti, il più intimo, il lago d’Orta apprezzato anche dai cicloamatori per la sua ciclabile di 40km.che lo incorona.

L’arte che fa impressione

In ciascun complesso devozionale si sono cimentati, nei secoli, importanti artisti e artigiani da Gaudenzio Ferrari a Guttuso impressionando i pellegrini con la suggestione delle loro opere che rappresentano la Passione di Cristo.

Scrive Gérard Chrétien: «Ho pensato ad una sorta di catechesi a grandezza naturale, dove le statue e gli affreschi sono così reali che a volte ho avuto la sensazione di vivere le scene rappresentate».

E si passa anche nelle vicinanze di«laboratori» eccezionali come le cave di Candoglia famose per il pregiato marmo rosa impiegato, fin dal 1387, per la costruzione, e oggi per il restauro, del Duomo di Milano. Impressionante anche il Colosso di San Carlo Borromeo (detto il Sancarlone), realizzato a fine Seicento, per volere del cardinale Federico Borromeo.

Piccoli spunti per un’esperienza da gustare anche a tappe, apprezzando di ogni territorio anche le singole comunità con le rispettive qualità di accoglienza e buona tavola.

lastampa.it