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V EDIZIONE DEL SALONE DEL CAMPER All’Agorà della tecnica i consigli degli esperti per viaggiare al meglio in libertà

 
Torna l’appuntamento con l’Agorà della Tecnica, dal 13 al 21 Settembre 2014 al Salone del Camper di Parma. Cinque aziende del Gruppo Componentisti di APC-Associazione Produttori Camper incontreranno, presso il Padiglione 2, il pubblico per dialogare di tematiche tecniche che spazieranno dal corretto utilizzo delle utenze di bordo di camper e caravan, alla manutenzione di componenti e accessori, fino al fai da te, senza trascurare normativa e consigli pratici. Un appuntamento che apre un canale di dialogo diretto tra chi costruisce e chi utilizza i veicoli ricreazionali con l’obiettivo di aiutare il turista en plein air a vivere al meglio le proprie esperienze di viaggio, attraverso una gestione ottimale delle risorse e la comprensione di alcuni aspetti tecnici a vantaggio non solo del comfort, ma anche della sicurezza.

AL-KO, produttore e fornitore leader di telai e componenti per veicoli ricreazionali, organizza due incontri tematici (in programma il 16 Settembre, ore 14.00 dal titolo Telaio ribassato AL-KO, sospensioni, ammortizzatori e sicurezza in viaggio e il 18 Settembre, ore 16.00 dal titolo Il telaio per caravan, accessori e relativa manutenzione) per conoscere nel dettaglio tutti i vantaggi del telaio ribassato AMC ma anche importanti accessori come le sospensioni pneumatiche integrative, capaci di migliorare la stabilità del veicolo. Nel secondo incontro dedicato alle caravan verranno analizzati il funzionamento e la manutenzione dei diversi componenti del rimorchio, come freni a repulsione, assali, giunti e stabilizzatori. Verranno presentati i vantaggi offerti dai dispositivi di stabilizzazione AKS e il sistema di stabilizzazione elettronica ATC, nonché AAA Premium Brake per caravan e carrelli, in grado di regolare i freni del rimorchio in modo automatico, evitando il deterioramento delle prestazioni dovuto all’usura.

CBE, azienda specializzata nel settore dell’impiantistica elettrica ed elettronica applicata al caravanning, affronterà negli appuntamenti, dal titolo Batterie e impianto elettrico senza segreti – fai da te: cosa fare e soprattutto cosa non fare (il 15 Settembre alle ore 15.15 e il 17 Settembre alle ore 14.45), il tema degli impianti elettrici di bordo, approfondendo in particolare l’argomento batterie: dalle diverse tipologie di accumulatori (all’acido liquido, al gel, all’AGM) alle tecniche per preservarne l’efficienza attraverso corrette operazioni di ricarica. Si parlerà di interventi “fai da te”, ponendo l’accento sulla pericolosità di quelli sull’impianto elettrico, che vanno effettuati da persone competenti e qualificate. Un approfondimento sarà dedicato anche all’aggiunta di una seconda batteria di servizio, operazione che necessita di alcuni accorgimenti per non comprometterne l’efficienza.

Fiamma è oggi conosciuta a livello mondiale come l'azienda pioniera nella fabbricazione di accessori tecnici per i veicoli ricreazionali. Fiamma partecipa ad Agorà della Tecnica 2014 incentrando il proprio intervento Fiammastore e Carry-bike, tutto quello che devi sapere per un corretto utilizzo degli accessori Fiamma (il 16 Settembre e il 18 Settembre alle ore 12.00), sulle caratteristiche esclusive dei tendalini Fiammastore per camper, caravan e portabiciclette carry-bike.
I tecnici dell’azienda italiana daranno consigli utili su un'adeguata installazione e un utilizzo corretto dei prodotti anche in condizioni climatiche sfavorevoli, sull'uso degli accessori “optional” ma indispensabili per salvaguardare il tendalino e il camper, senza tralasciare consigli su ricambi, manutenzione e assistenza.

Thetford, azienda leader nella produzione di impianti sanitari fissi e portatili, fornelli e piani cottura, frigoriferi ad assorbimento, per caravan e camper affronterà tematiche correlate sia all’utilizzo dei sistemi sanitari di bordo sia dei frigoriferi. Il primo incontro Tecnica e manutenzione dei sistemi sanitari di bordo. La normativa e i comportamenti corretti, il 16 Settembre alle ore 15.15, sarà focalizzato sulla tecnica degli impianti sanitari di bordo, ma anche sulla normativa e sui comportamenti da osservare per le operazioni di scarico.

Il secondo incontro La conservazione del cibo a bordo di camper e di caravan: consigli pratici e manutenzione del frigorifero, il 18 Settembre alle ore 14.45, sarà orientato al corretto utilizzo e manutenzione dei frigoriferi, nonché ai trucchi per ottenere la massima efficienza dai sistemi di refrigerazione a bordo di camper e caravan.

Truma, azienda di punta nella produzione di sistemi di riscaldamento a gas per veicoli ricreazionali e sistemi di condizionamento, nel seminario dal titolo Tecnica del gas: normativa e sicurezza degli impianti di bordo. Come tenere l’impianto del gas in perfetta efficienza, offrirà, il 15 Settembre alle ore 14.00 e il 17 Settembre alle ore 13.30, utili consigli sia per l’utilizzo del riscaldamento in inverno sia per la climatizzazione di camper e caravan nei periodi più caldi. In qualità di specialista del gas, Truma porrà l’accento sull’importanza dei controlli periodici necessari a valutare l’efficienza e la rispondenza alle normative dell’impianto e illustrerà le caratteristiche della gamma di regolatori, compresi quelli con sensore d’urto, che permettono l’utilizzo della stufa a gas anche durante la marcia. Verranno presentati anche alcuni utili prodotti come il filtro per gas e il pluripremiato Level Check, dispositivo portatile in grado di segnalare il livello del gas nelle bombole, e il dispositivo di controllo CP plus, progettato per comandare sia la stufa Combi sia i condizionatori Truma.

Aciril, l’Associazione Costruttori Italiani Rimorchi Leggeri, terrà, infine, il 19 Settembre alle ore 14.45, un incontro dal titolo Il traino di un rimorchio leggero: nuove normative e vantaggi.

Firenze, 25 luglio 2014

Ufficio Stampa APC c/o extra comunicazione:ufficiostampa@extracomunicazione.it
Serena Ferretti - 346.4182567 - Daniela Pierpaoli - 346.6096602


segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
turismoculturale@yahoo.it

Fiemme, Fassa, Gardena. Nomi cult per gli amanti delle cime "pallide" del Nord-est italiano. Tra pareti mitiche, verte e paesi-borgo, una vacanza che è sempre un must

Passeggiate, escursioni, sport di ogni genere, arte, storia, ottimo cibo: di tutto e di più quando si parla di vacanze nelle Dolomiti. Paesaggi unici che dal 2009 l'Unesco ha dichiarato Patrimonio dell'Umanità, un fascino naturale preservato da un'intensa attività di tutela del territorio. L'offerta turistica variegata per 12 mesi l'anno fa di queste vallate una meta privilegiata e unica per chi vuole vivere la montagna anche d'estate. Tra luglio e agosto gli alberghi e le case si riempiono fino a registrare spesso il tutto esaurito come in Val di Fiemme, uno dei posti più frequentati e amati durante la stagione estiva. Cavalese, in provincia di Trento, è il centro e il punto di riferimento della Comunità di Fiemme e insieme a Predazzo rappresenta il punto di approdo per chi vuole visitare la valle. Percorsa dal torrente Avisio, la Val di Fiemme è compresa fra i Parchi Naturali del Monte Corno e di Paneveggio e le catene del Latemar e del Lagorai con il Cermis. La vallata è piena di sentieri di notevole interesse ambientale. Il Parco Naturale di Paneveggio è considerato uno dei più importanti d'Europa e ci si emoziona a sapere che proprio qui Stradivari veniva a scegliere il legno per costruire i suoi violini. L'abete rosso di Paneveggio, infatti, è chiamato anche abete della musica. La Val di Fiemme è nota per la produzione di una grande varietà di formaggi ma soprattutto per il famoso Caprino di Cavalese da assaporare con l'ottimo miele locale, sintesi perfetta della flora e dei profumi della valle.
Seguendo il percorso del torrente Avisio si arriva in Val di Fassa, compresa fra i paesi di Moena e Penia. All'alba e al tramonto i raggi del sole colorano le rocce di rosa, dando vita allo straordinario fenomeno dell'enrosadira, il tratto distintivo ed unico delle Dolomiti che ha contribuito alla sua fama mondiale. Ed è proprio dalla Val di Fassa che si può partire per visitare alcune tra le più belle e famose cime: la Marmolada, la Regina delle Dolomiti con il suo grande ghiacciaio, il vasto gruppo del Sella e il Catinaccio, sede della famosa leggenda del Re Laurino. È fra le montagne di questa valle che da molti anni in estate si svolge "Suoni delle Dolomiti", festival di musica in quota con artisti provenienti da tutto il mondo che si esibiscono raggiungendo a piedi le cime dolomitiche di fronte ad un pubblico che ha percorso a piedi gli stessi sentieri. Suggestivo connubio fra musica e natura che lascia incantati soprattutto quando in programma ci sono concerti al sorgere del sole. Tappa obbligata per chi si trova in Val di Fassa è la Marmolada, la cima più alta delle Dolomiti con i suoi oltre tremila metri di altezza. Per arrivarci si passa da Canazei e per passo Fedaia dove si può visitare il museo della Grande Guerra. La Marmolada, infatti, è stato il teatro di combattimenti del fronte italo- austriaco fra il 1915 e il 1917. Negli ultimi decenni il ghiacciaio che la ricopre ha subito un forte regresso ed ha restituito molte testimonianze e cimeli delle battaglie. 
Tornando a Moena si può ammirare il Sassolungo, colossale castello roccioso che divide la Val di Fassa dalla Val Gardena. Situata nella parte settentrionale, in provincia di Bolzano, questa valle è delimitata a nord dall'Alpe di Siusi. Il comune principale della Val Gardena è Ortisei, rinomato e frequentatissimo centro turistico. Ortisei possiede un'antica tradizione mercantile e viene considerata il centro internazionale di sculture in legno. Appena sopra Ortisei si trova la Chiesa di San Giacomo, la più antica della valle. L'originaria costruzione romanica risale addirittura al dodicesimo secolo. Un'altra peculiarità della Val Gardena è la lingua parlata, il ladino, antico idioma di origine retoromana. La comunità ladina rappresenta la più piccola minoranza etnica dell'Alto Adige. Il ladino è riconosciuta come terza lingua ufficiale, oltre al tedesco e all'italiano, e per garantirne la sopravvivenza è insegnata anche nelle scuole. Testimonianze di questa cultura si trovano proprio nel museo che ha sede ad Ortisei. Gli altri comuni della valle sono Selva Gardena, particolarmente amata dagli appassionati della mountain bike, e la suggestiva Santa Cristina che offre panorami romantici e colori mozzafiato. 
viaggi.repubblica.it

Crisi: cala budget viaggi affari ma 95% manager vuole hotel lusso

Il manager italiano rinuncia a volare in business class ma vuole dormire solo in hotel a quattro o cinque stelle (o superiori). Lo rivela una ricerca dell'Osservatorio sul Business Travel di HRS, secondo cui, nonostante la crisi abbia ridotto budget per le trasferte i dirigenti pretendono comodita' in viaggio. L'analisi condotta su un focus group composto da 100 travel manager delle principali aziende italiane, mostra che il 75% alloggia in alberghi a 4 stelle, il 20% accetta solo camere a 5 stelle o superiori e il 5% si accontenta di sistemazioni di categoria inferiore. Il 12% dei top manager esige il pick up da e per l'aeroporto con auto privata, il 18% chiede la possibilita' di accedere a palestre, piscine ed eventualmente spa, il 17% vuole il wifi, il 18% chiede di prenotare strutture con servizi ristorazione e bar disponibili fino a tarda notte e/o opta per soluzioni vicine ai principali luoghi di intrattenimento della citta' e l'8% chiede preventivamente un hotel con sale per fumatori. Solo il 27% e' preoccupato circa l'economicita' della stanza, la distanza dal luogo dell'incontro e l'early check-in.
  Per il top management impegnato in trasferte di lavoro importanti la durata media del viaggio e' di 2,5 giorni.
  Infine, da rilevare che i 230 travel manager intervistati la tecnologia ha ridotto il volume delle trasferte di lavoro di solo il 12%. (AGI) .

M.O.: da Italia disdette ma proseguono partenze, Codacons "caos"


Dall'Italia c'e' stata "qualche defezione" per i viaggi verso Israele ma "la situazione al momento e' sotto controllo", soprattutto per i tour organizzati, nonostante si registrino "disagi" tra quanti decidono di rinunciare per timore delle tensioni nella regione.
  Lo ha riferito all'AGI il presidente della Fiavet, Fortunato Giovannoni, sottolineando che "non sono molte le disdette" e che "per il momento i gruppi organizzati continuano a partire".
  "Le mete classiche non sono ancora state toccate", "la situazione e' sotto controllo al momento" ha aggiunto, anche se "seguiamo con il cuore in mano gli avvenimenti". "Ci dispiace molto" per chi ha deciso di disdire "per paura" ma "le regole sono chiare", ha sottolineato Giovannoni: senza uno sconsiglio della Farnesina, non c'e' rimborso e si paga la penalita'. Da qui i "disagi" per una parte dei viaggiatori. "L'Unita' di Crisi del ministero - ha aggiunto il presidente della Fiavet - ha convocato tutte le categorie interessate per una riunione nei prossimi giorni in cui probabilmente si parlera' di questo". Intanto il Codacons ha lanciato l'allarme "caos" per le "centinaia di cittadini che nei mesi scorsi avevano acquistato vacanze in Israele e che ora hanno deciso di disdire i pacchetti", alla luce del conflitto.
  Questi denunciano "l'impossibilita' di rinunciare ai viaggi senza perdere i soldi versati o pagare penali", ha riferito l'associazione per i diritti dei consumatori, puntando il dito contro la il ministero degli Esteri che ha deciso di "non sconsigliare ancora i viaggi in tutto il Paese". "La Farnesina deve sconsigliare subito e in modo chiaro ed esaustivo i viaggi in tutto il territorio israeliano, in modo da facilitare le operazioni di disdetta di pacchetti vacanze, hotel e biglietti aerei da parte dei turisti italiani", ha affermato il presidente Carlo Rienzi. "Se non lo fara' - ha avvertito - siamo pronti a denunciare il ministro Federica Mogherini per i danni arrecati ai cittadini". In un nuovo messaggio sul suo sito 'Viaggiare sicuri', l'Unita' di Crisi della Farnesina ha ribadito che la situazione "si e' aggravata con l'intensificarsi dei lanci di razzi e missili da Gaza verso Israele", raccomandando di "evitare i viaggi nelle aree entro 40 chilometri dalla Striscia" e di "limitare gli spostamenti e di attenersi scrupolosamente alle misure cautelative". Per il ministero, "non va escluso il rischio di attentati terroristici in particolare nelle principali citta' del Paese" e "cresce il rischio di rapimenti nelle aree in prossimita' della Striscia di Gaza". (AGI) .

Termini Imerese: visita guidata alle grotte preistoriche


Nell’ambito della manifestazione “Un’Estate con SiciliAntica” si terrà Lunedì 28 luglio 2014 a Termini Imerese la visita guidata alle grotte preistoriche. L’appuntamento è a Piazza S. Antonio alle ore 18,30.
“L’uomo sembra essere arrivato molto tardi in Sicilia”, scriveva quasi alla fine degli anni ‘50, il padre della preistoria siciliana Luigi Bernabò Brea nel suo libro“La Sicilia prima dei greci”, durante il Paleolitico finale, quando l’ambiente aveva raggiunto l’attuale configurazione ed il clima era leggermente più freddo dell’attuale. Egli non era diverso da noi: era l’Homo Sapiens Sapiens del tipo di Cro Magnon (dal nome del riparo della Dordogna, nella Francia meridionale, dove fu rinvenuto nel 1868). Facendo tesoro dei reperti sopravvissuti, custoditi nei Musei di Termini Imerese e Palermo, si può affermare che il territorio termitano sia stato frequentato da gruppi di cacciatori e raccoglitori paleolitici (all’incirca 13000–8000 a. C.) e poi da comunità umane che hanno percorso tutto l’arco della preistoria siciliana. Ciò che conosciamo lo dobbiamo a chi, con passione, nel corso dei decenni, ha dedicato parte del proprio tempo alla ricerca dei segni lasciati dall’uomo sin dalla sua prima apparizione nel nostro territorio. La maggior parte delle scoperte furono realizzate nella seconda metà dell’Ottocento, all’alba delle ricerche paletnologiche nel nostro paese, per mano di due amici: Carmelo Palumbo, sacerdote, ed il geologo Saverio Ciofalo, termitani entrambi, a cui si unì successivamente Giuseppe Patiri, uomo erudito molto più di altri contemporanei. Senza dimenticare, nell’arco di un secolo, il contributo di  studiosi come Luigi Mauceri, Ettore Gabrici, Jole Bovio Marconi, Paolo Graziosi,  Giovanni Mannino, Stefano Vassallo, Sebastiano Tusa, e le diverse personalità italiane e straniere, come il Von Andrian, lo Schweinfurth, il Vaufrey, che all’inizio del secolo scorso, richiamati dalle scoperte avvenute, visitarono il territorio.  

Per informazioni e prenotazioni Tel. 091 8112571 - 346 8241076 E-mail: terminiimerese@siciliantica.it.
fonte: siciliafan.it

Venezia: aumenti tassa soggiorno e vaporetti per turisti

Dal primo ottobre aumenta di 50 centesimi la tariffa dell'imposta di soggiorno a Venezia. La delibera è stata approvata oggi dal commissario prefettizio, Vittorio Zappalorto, nella competenza della Giunta comunale.
    Un'altra delibera prevede la variazione dei prezzi dei ticket giornalieri e della carta 'Venezia Unica' per i non residenti in Veneto.
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Turismo: Gallipoli città del sorriso

(ANSA) - BARI - Per gli stranieri è Gallipoli la città italiana del sorriso. Nel gradimento dei turisti in arrivo dall'estero seguono Firenze,Rimini,Olbia,Forte dei Marmi, Taormina,Jesolo.Cuneo si rivela la meno accogliente.Lo sostiene l'Osservatorio socio-economico di Pagine Si!(azienda che si occupa della pubblicazione di elenchi telefonici) che pubblica una ricerca condotta coinvolgendo 870 turisti stranieri che hanno soggiornato negli alberghi di 70 province italiane nei mesi di maggio e giugno 2014.
  

Crociere: Royal Caribbean con Celebrity punta su Italia

di Cinzia Conti

Royal Caribbean punta alla conquista del mercato italiano e lo fa con il suo premium brand Celebrity Cruises. Tre delle 5 navi della Classe Solstice sono in partenza dagli home-port di Civitavecchia e Venezia: Celebrity Equinox, Silhoutte e Reflection movimenteranno in totale circa 400 mila passeggeri fino a novembre. A ribadirlo in occasione della sua visita ufficiale a Roma è Michael Bayley, presidente e CEO di Celebrity Cruises: ''Quello italiano è un territorio strategico per noi''.

E proprio per il pubblico nostrano è stata introdotta una grande novità: ''Abbiamo introdotto - spiega - degli itinerari di 7 notti: crociere più brevi rispetto a quelle di 10 o 11 notti (le preferite dai turisti internazionali) ma che ci hanno permesso di rispondere maggiormente alle esigenze di vacanza degli italiani senza rinunciare ai confort e al servizio impeccabile a bordo''. Bayley aggiunge: ''Quest'anno abbiamo portato 3 delle nostre navi più innovative e sorprendenti nel Mediterrano per consentire ai nostri ospiti di vivere una vera e propria crociera contraddistinta da un'atmosfera modern luxury''.

''Siamo soddisfatti dell'andamento delle prenotazioni di Celebrity Cruises in Italia - dice Gianni Rotondo, direttore generale RCL Cruises Ltd Italia - e sono sempre di più gli italiani che desiderano trascorrere vacanze di qualità sulle nostre navi. Un'offerta non massificata e un servizio caratterizzato dall'esclusività del trattamento''. Bayley annuncia anche che domani salperà a bordo di celebrity Equinox per la President's Cruise: una crociera di 7 notti in partenza da Civitavecchia e arrivo a Barcellona in cui gli ospiti potranno partecipare a escursioni come il giro in mongolfiera sulla campagna toscana e il tour in Ferrari in Costa Azzurra.

Royal Caribbean è presente in 60 Paesi del mondo con oltre 60 mila dipendenti, può contare su 41 navi in uso e 4 in costruzione, con 100 mila posti letto su 460 destinazioni.
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In Albania, dove osano le Aquile. La prima guida ufficiale per i tanti 'nuovi turisti' italiani

Tirana: Museo Storico Nazionale in Piazza Scanderbeg
di Fabrizio Cassinelli

Sono passati più di vent'anni da quando, nell'agosto del 1991, 20mila albanesi fuggirono dalla miseria e instabilità dal loro Paese approdando in Italia a bordo della motonave 'Vlora'. Quelle drammatiche immagini fecero il giro del mondo. Da allora però il Paese delle Aquile ne ha fatta di strada, e alla vigilia dell'ingresso in Ue, promuove joint-venture commerciali e finanziarie, iniziative culturali e, ovviamente, il turismo.

Si da il caso, infatti, che l'Albania sia una nazione naturalisticamente bellissima, dalla popolazione ospitale, e dalle mete quasi del tutto sconosciute alla stragrande maggioranza degli italiani, così vicini e così affini (tutti in Albania parlano italiano e conoscono le nostre vicende) ma ancora così distanti. Ora, però, una nuova guida turistica si prefigge di eliminare una certa disinformazione che, negli anni passati, anche a causa di numerosi fatti di cronaca, ha creato un'idea distorta dell'Albania e degli albanesi aiutando i turisti a vedere il meglio del nostro 'dirimpettaio' adriatico, famoso per le aquile che sorvolavano le vette delle Alpi (la bandiera albanese raffigura l’aquila bicipite su campo rosso) e che oggi sono rare e protette.



''Con più di centottanta pagine ricche di informazioni, con oltre novanta tra inserti fotografici, mappe e schede, focus sulla storia, la geografia, il clima e la cultura, 'Tirana e Albania', (Morellini Editore) appare come il supporto giusto per partire alla scoperta di una delle mete più affascinanti dei Balcani. Nata grazie alla collaborazione tra l'antropologo Francesco Vietti, e Benko Gjata, giornalista, direttore del Centro di Cultura Albanese, il volume presenta ai lettori un ritratto completo del Paese, con un ampio approfondimento sulla capitale, Tirana, una serie di gite giornaliere e di itinerari di più giorni che abbracciano l'intero territorio. Un viaggio in Albania offre la visita di rare antichità come i resti preistorici, greci e romani di Butrinto, la colonia illirica di Apollonia, le splendide coste (famosa la zona di Dermì, verso la Grecia), le città ricche di fascino e storia (anche cristiana e italiana) come la bianca Berat e Argirocastro con il museo militare italiano. Una curiosità: la prima unità dell’Esercito italiano che si ribellò ai nazisti fu infatti una di quelle di stanza in Albania, i cui regolari si unirono ai partigiani locali. Di quella terra leggendaria oggi rimangono la meraviglia delle incontaminate Alpi albanesi e la calda ospitalità di un popolo orgoglioso e semplice.

Una realtà che però è ormai ampiamente moderna, con locali e ristoranti ovunque, party in spiaggia, marchi, griffe, eventi. La vecchia ‘Shqiperia (Albania), infatti, quella con le strade sterrate, i contadini nei villaggi con le torri fortificate, le ferree e violente regole del Kanun (la legge famigliare), l’eroica e secolare resistenza all’invasione ottomana, fanno parte, nel bene e nel male, del passato. Il Paese delle Aquile oggi è una meta originale nel cuore dell'Europa, che si può raggiungere in camper o in moto (ci sono moderne strade litoranee) o più velocemente in aereo per poi noleggiare una vettura.
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Pellegrini a Cassano tra arte e cultura

CASSANO ALLO JONIO (COSENZA) - Il 21 giugno 2014 sarà un giorno indimenticabile per tutta la comunità di Cassano allo Jonio e per i fedeli dell'intera Diocesi, che potranno assistere alla visita pastorale di Papa Francesco. La data del 21 giugno resterà sicuramente indelebile nella mente e nel cuore non solo dei credenti che accoglieranno il Papa a braccia aperte, ma sarà anche una giornata particolare per coloro che, pur vivendo lontano dalla Chiesa, seguono quotidianamente e con attenzione Papa Bergoglio, per la sua continua attenzione verso gli ultimi, i diseredati e gli esclusi.
Una visita, quella del Santo Padre, che certamente richiamerà nella città di Cassano decine di migliaia di fedeli provenienti non solo dalla Calabria, ma anche dalle regioni limitrofe come Basilicata, Puglia e Campania. Fedeli che saranno accolti come graditi ospiti e con grande affetto, amore e con quell'afflato umano che è proprio delle genti meridionali. Pellegrini che, se vorranno, oltre a partecipare alla visita del Papa, potranno vedere le tante bellezze storiche, archeologiche, culturali e turistiche di cui Cassano è ricca. Potranno immergersi nei fasti della Magna Grecia visitando sia gli Scavi di Sibari che il Museo nazionale della Sibaritide. Nel Parco archeologico di Sibari, dove si trovano reperti risalenti a più di 2.500 anni fa, le campagne di scavi hanno portato alla luce resti riferibili alle tre città sorte in quei luoghi. E' possibile ammirare reperti di Sybaris, Thurii e Copia. Visitando le cinque sale espositive del Museo nazionale archeologico della sibaritide, organizzate per aree tematiche, il visitatore, attraverso un percorso storico-archeologico, è condotto dall'età protostorica all'epoca romana passando dalla fase della colonizzazione e l'età arcaica della colonia di Sybaris all'età classica ed ellenistica della colonia di Thurii.
I pellegrini e turisti, se lo vorranno, potranno immergersi nelle acque limpide e cristalline dello Jonio fermandosi lungo i sette chilometri di costa e di spiagge dorate di Cassano, cosi come potranno visitare la Foce del Crati. Chi vorrà potrà anche ammirare il borgo antico di Cassano, che, con i suoi comignoli, vicoli e viuzze, splendide fontane, antiche chiese e palazzi nobiliari, è uno dei più bei centri storici della Calabria e non solo. Potrà sostare su piazza sant'Eusebio, che rappresenta il centro nevralgico della religiosità diocesana. Su questa piazza, dominata dalla suggestiva "fontana dei tre Leoni", si affaccia, infatti, la Cattedrale dedicata alla natività di Maria Vergine.
Sarà possibile visitare anche la Biblioteca Diocesana che custodisce codici, platee, incunaboli e oltre 15 mila volumi, per un periodo compreso tra l'XI e il XIX sec.
I visitatori di Cassano potranno trovare ristoro presso le locali Terme Sibarite.
Tra le tante "ricchezze" di Cassano ci sono anche il Santuario di Santa Maria della Catena (XI sec.) e le Grotte di Sant'Angelo, uno dei sistemi carsici più rilevanti del Mezzogiorno. Quelle di Sant'Angelo Inferiore e di Sant'Angelo superiore sono le uniche grotte turistiche della Regione Calabria e hanno un valore storico-archeologico perchè attestano la presenza dell'uomo dal Neolitico Medio.
ansa

Domenica 27 Luglio: Musei Vaticani gratuiti


Domenica 27 Luglio sarà possibile visitare grautuitamente i Musei Vaticani in quanto ultima domenica del mese

L'orario dell'ingresso gratuito è:  9:00 - 12:30 Chiusura 14:00

IN QUESTA OCCASIONE NON E' POSSIBILE EFFETTUARE PRENOTAZIONE


I Musei Vaticani si trovano in viale Vaticano a Roma, all'interno dello Stato della Città del Vaticano, e sono una delle raccolte d'arte tra le più grandi del mondo, dal momento che espongono l'enorme collezione di opere d'arte accumulata nei secoli dai Papi.

Il museo è stato fondato da papa Giulio II nel XVI secolo.

La Cappella Sistina
e gli appartamenti papali affrescati da Raffaello fanno parte delle opere che i visitatori dei musei possono ammirare nel loro percorso.

I Musei Vaticani, che occupano gran parte del vasto Cortile del Belvedere, sono stati visitati nel 2008 da 4.441.734 persone, confermandosi come il più visitato museo "italiano", anche se va ricordato che non è propriamente tale trovandosi in territorio non appartentente alla Repubblica Italiana (in questo senso il museo d'arte italiano più visitato è la Galleria degli Uffizi di Firenze).

http://www.funweek.it

Il declino globale della fauna selvatica favorisce schiavitù, guerre e criminalità organizzata

di Umberto Mazzantini  - greenreport

Se la politica sapesse ancora fare delle buone analisi e sapesse mediare tra gli economisti e gli scienziati, capirebbe molto meglio perché questo modello di sviluppo è arrivato al limite e qual è la reale crisi in corso. Di certo non più finanziaria, visto che Wall Strett è ai massimi e pure la nostra borsa non se la cava male, mentre è ancora sociale – posti di lavoro ridotti al lumicino e disoccupazione in inesorabile avanzata – e soprattutto ambientale. Non solo, proprio la cattiva gestione delle “risorse scarse” alias materie prime causa i peggiori guai mondiali. E non lo dice il wwf o Legambiente, ma – ecco il perché della nota polemica iniziale – il numero speciale “Vanishing fauna” di Science che ospita lo studio “Wildlife decline and social conflict” nel quale un team di ricercatori statunitensi delle università di Berkly e Santa Barbara e della Wildlife Conservation Society dicono che «Il declino globale delle popolazioni di fauna selvatica sta provocando l’aumento di conflitti violenti, della criminalità organizzata e del lavoro minorile in tutto il mondo». I ricercatori partono dalla recente istituzione da parte del Presidente Usa Barack Obama di una task force inter-agenzie sul traffico di fauna selvatica e scrivono che «Riflette la crescente consapevolezza politica dei legami tra conservazione della fauna selvatica e sicurezza nazionale. Tuttavia questa ed analoghe iniziative in Europa ed Asia che promuovono la “guerra ai bracconieri” aprono solo una finestra sulla complessità ecologica, sociale ed economica dei conflitti collegati alla fauna selvatica. E’ essenziale l’input di diverse discipline per formulare politiche che affrontino i drivers del declino della fauna selvatica ed i contesti dai quali si infiammano i conflitti associati infiammano. Gli autori chiedono ai biologi di unire le loro forze con esperti come economisti, politologi, criminologi, funzionari della sanità pubblica e specialisti dello sviluppo internazionale per affrontare insieme questa sfida complessa. Il documento appena pubblicato su Science, mette in evidenza come il calo del cibo e dell’occupazione provenienti dalla caccia alla fauna selvatica stia causando sia l’aumento del traffico di esseri umani e di altri reati che favorendo l’instabilità politica. Secondo il principale autore, Justin Brashares del Department of environmental science, policy, and management dell’università di California Berkeley, «Questa pubblicazione riconosce il declino della fauna selvatica come fonte di conflitto sociale piuttosto che sintomo. Miliardi di persone si affidano direttamente e indirettamente a fonti di carne selvatiche di carne per il loro reddito e sostentamento e questa risorsa è in declino. Non è sorprendente che la perdita di questo pezzo essenziale dei mezzi di sussistenza dell’uomo abbia enormi conseguenze sociali. Eppure, sia la conservazione e la scienza politica hanno generalmente trascurato queste fondamentali connessioni». Meno animali da cacciare e meno pesci da pescare richiedono uno sforzo sempre maggiore sforzo per catturarli. I lavoratori necessari, molti dei quali sono bambini, sono spesso venduti ai pescherecci e costretti a lavorare in mare, per anni senza paga, 18-20 ore al giorno. Brashares spiega il primitivo meccanismo capitalistico che sta dietro questa tragedia umana ed ambientale: «Le famiglie impoverite contano su queste risorse per il proprio sostentamento, per cui non possiamo applicare modelli economici che prescrivono aumenti dei prezzi o di riduzione della domanda, dato che le forniture stanno diventando scarse. Invece, dato che è necessario più lavoro per catturare animali selvatici e pesci scarsi, i cacciatori e i pescatori usano i bambini come fonte di manodopera a basso costo. Centinaia di migliaia di famiglie povere vendono i loro figli per mandarli a lavorare in condizioni difficili». Nel caso in cui un governo non ha la volontà o la capacità di proteggere le risorse naturali, possono sorgere dei movimenti di vigilantes. Gli autori collegano l’aumento della pirateria marittima e della violenza in Somalia alle battaglie sulla difesa dei diritti di pesca esclusivi e sottolineano che quello che era iniziato come un tentativo di respingere le imbarcazioni straniere della pesca a strascico illegale nelle acque somale si è trasformato in “hijacking fishing”, e quindi in non-pesca, co il dirottamento delle navi a scopo di estorsione. Brashares aggiunge che «Sorprendentemente poche persone riconoscono che la competizione per gli stock ittici ha portato alla nascita della pirateria somala. Per i pescatori somali, e per centinaia di milioni di altri, i pesci e la fauna selvatica sono la loro unica fonte di sostentamento, così quando sono stati minacciati dalle flotte di pesca internazionali, hanno preso misure drastiche». Gli autori hanno anche confrontato la fauna selvatica bracconaggio con il commercio di droga, notando che enormi profitti dal traffico merci di lusso prodotte con la fauna selvatica, come le zanne di elefante ed i corni di rinoceronte, hanno attirato gruppi di guerriglieri ed organizzazioni criminali di tutto il mondo. E fanno notare che alcuni dei gruppi armati più noti dell’Africa, come la Lord’s Resistance Army che opera tra Congo Rdc, Uganda e Repubblica Centrafricana, al-Shabab in Somalia, i Janjaweed in Sudan/Darfur e Boko Haram in Nigeria, sono noti per utilizzare il bracconaggio per finanziare attacchi terroristici. Meredith Gore, che insegna conservation criminology alla Michigan State University, non ha partecipato allo studio dice che «Questo documento inizia a toccare la punta di un iceberg di problemi sul declino della fauna selvatica e, in tal modo, gli autori offrono una prospettiva provocatoria e completamente necessaria circa la natura olistica delle cause e delle conseguenze del declino della fauna selvatica» Come potenziali modelli di questo approccio integrato, gli autori indicano le organizzazioni e le iniziative nel campo del cambiamento climatico, come l’Intergovernmental panel on climate change (Ipcc) e l’United for wildlife collaboration, ma lo studio sottolinea che «Questi sforzi globali devono essere accompagnati da approcci più fronti che affrontino il declino della fauna selvatica a livello locale e regionale». La Gore crede che «La parte più importante da questo articolo, è che abbiamo bisogno di capire meglio da una prospettiva locale i fattori che sono alla base dei cali di pesce e della fauna selvatica e che gli approcci interdisciplinari sono probabilmente la migliore opzione per facilitare questa comprensione». Chris Golden, direttore dei programmi della Wildlife Conservation Society fas notare che «L’Insostenibile sfruttamento antropico delle popolazioni di fauna selvatica non ha solo singoli effetti sull’integrità ecologica, ma ha conseguenze di ampia portata che portano all’instabilità per la nostra salute, per i mezzi di sussistenza e la sicurezza nazionale». I ricercatori fanno anche esempi di governi locali che hanno superato momenti di tensione sociale con iniziative mirate, come il caso della concessione di diritti esclusivi per caccia e pesca alle comunità locali nelle Figi ed il controllo delle management zones in Namibia per ridurre il bracconaggio e migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali. Uno degli autori, Douglas McCauley, del Department of ecology, evolution, and marine biology dell’università di California Santa Barbara, conclude: «Questo rende becessaria una revisione del perché dovremmo conservare la fauna selvatica ed aiuta a rendere più chiaro quale sia la posta in gioco in questo gioco. Essenzialmente, le perdite di fauna selvatica tirano via il tappeto da sotto le società che dipendono da queste risorse. Non stiamo solo perdendo specie. Stiamo perdendo figli, frantumando le comunità e favorendo la criminalità. Questo rende la salvaguardia della fauna selvatica un lavoro più importante di quanto non sia mai stato».

Polonia, alla scoperta di riserve protette, terme e castelli. Natura protagonista

Kujawsko-Pomorskie
di Ida Bini

E’ la natura la vera protagonista della regione di Kujawsko-Pomorskie, nel cuore della Polonia settentrionale: quasi cento riserve naturali protette, di cui una riserva della Biosfera, nove parchi paesaggistici, un’infinità di laghi – persino uno salato – fiumi e una campagna di terra nera, černozëm, fertile e generosa. La popolazione contadina è legata alle proprie tradizioni, ricche di rappresentazioni mitologiche e di leggende che coinvolgono l’arte e la musica. Terra ambita da sempre da polacchi e tedeschi, i numerosi borghi della regione – o Voivodato – ne portano le testimonianze storiche: chiese romaniche, castelli gotici, musei e tesori architettonici che spesso l’Unesco ha voluto premiare e proteggere.

A parte l’impronunciabile capoluogo Bydgoszcz, polo universitario e sportivo che dal 30 agosto ospiterà il campionato mondiale di pallavolo maschile, il centro più famoso di quest’angolo verde e ventoso di Polonia è Toruń, la città mercantile e artigianale che diede i natali il 19 febbraio 1473 a Niccolò Copernico. Per l’incantevole centro storico medievale, l’unico mai ricostruito e uno dei più belli d’Europa, per il suo continuo omaggio al celebre astronomo Copernico e forse anche per i suoi dolcissimi e ottimi pierniki, i biscotti speziati al pan di zenzero, Toruń è stata dichiarata patrimonio dell’Umanità. Meritano una visita il municipio della Città vecchia, Ratusz Staromiejski, uno dei più eleganti del nord Europa, oggi sede di un museo situato nella centralissima piazza Rynek Staromiejski; la cattedrale di san Giovanni e quella gotica di san Jakub, con una magnifica volta tempestata di stelle; la ricca chiesa dell’Assunzione di santa Maria; le rovine del castello dell’Ordine dei cavalieri teutonici con la lunga cinta muraria e i tanti palazzi borghesi, presenti nel cuore della città. Tra questi si distinguono il palazzo Pod Gwiazda e la casa-museo di Copernico, Muzeum Mikolaja Kopernika, tappa principale degli itinerari che la città universitaria ha dedicato al suo personaggio più famoso, compresa la visita al Planetarium, una delle sue più grandi attrattive.

La città polacca di Toruń è una vera scoperta di tesori architettonici e di storiche testimonianze del suo ricco passato di principale porto della Lega anseatica; la sua strategica posizione su un ampio tratto della Vistola, il sacro fiume dei polacchi, le permise infatti di competere nel XV secolo con il porto di Danzica. Lo testimoniano i grandi granai in mattoni rossi e le porte gotiche che si specchiano ancora oggi nelle acque del fiume, passeggiando sul tracciato pedonale che fiancheggia la Vistola e che già da queste settimane di bel tempo si riempie di barconi, trasformati in ristoranti e birrerie. Viaggiando da Toruń verso sud per una trentina di chilometri si arriva alla stazione termale di Ciechocinek, tra boschi di pini e prati da dove sgorgano acque salate. Le piscine termali sorgono attorno alle teznie, antiche costruzioni in legno di quercia che si estendono per due chilometri in mezzo ai boschi e tra cespugli di prugnolo destinati a trattenere il sale, oggi usate come inalatori curativi naturali. Se si viaggia verso nord, sempre da Toruń, si arriva dopo pochi chilometri a Chełmno: cittadina circondata da un muro difensivo medievale lungo più di 2mila metri - uno degli esempi più belli di architettura difensiva d’Europa – che domina nove colli. Il borgo è stracolmo di chiese gotiche con interessanti opere sacre e un municipio gotico-rinascimentale, tutto da scoprire. A est di Toruń, invece, si può visitare la ricca cittadina di Golub-Dobrzyń, famosa per il castello gotico dei Cavalieri teutonici del XIV secolo, poi rimaneggiato nel Rinascimento, luogo in cui ogni anno a fine luglio si svolge un torneo cavalleresco internazionale.

L’atmosfera è proprio quella medievale di giochi e sfide tra cavalieri tra le mura difensive, le torri e il fossato. Infine non si può lasciare la regione senza aver visitato gli spettacolari centri di Biskupin e Wenecja, dove su una penisola circondata da un lago e da paludi sorge una riserva archeologica molto interessante con tracce dell’uomo dell’epoca lusaziana: le più famose sono le costruzioni di legno di 2.700 anni fa a scopo difensivo. Infine divertente è a Wenecja la visita al museo della ferrovia a scartamento ridotto con treni del XIX secolo che d’estate viaggiano sulla tratta Żnin–Wenecja–Biskupin–Gąsawa. Per maggiori informazioni e per organizzarsi il viaggio: www.polonia.travel/it
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Estate: ad agosto ecco i giorni di bollino nero e rosso

Cambiano le vacanze degli italiani, al punto che Autostrade per l'Italia prevede per il traffico verso le mete estive una unica giornata da "bollino nero" per tutta la stagione 2014: il giorno da evitare assolutamente di mettersi in macchina e' la mattina di sabato 9 agosto.

Traffico significativo, ma da "bollino rosso", nei fine settimana della prima metà di agosto, per il traffico diretto verso le mete estive, mentre la seconda metà del mese e il primo weekend di settembre saranno caratterizzati da flussi più intensi in direzione delle città. Per aiutare i vacanzieri a pianificare correttamente i viaggi, sul sito www.autostrade.it c'e' una guida puntuale sulle previsioni di traffico e una mappa interattiva relativa a ogni tratta, in base a giorno e orario di partenza.

Le stesse informazioni sono disponibili in tutti gli Hi-Point presenti nelle aree di servizio. Inoltre le immagini in diretta delle telecamere sulla rete, i tempi di percorrenza e i consigli per chi viaggia sono offerti da My Way - l'innovativa piattaforma TV di Autostrade per l'Italia, realizzata in collaborazione con SKY - che offre costanti aggiornamenti sul traffico disponibili sul sito di Autostrade, sul canale Meteo di Sky ogni mezz'ora e in diretta su Skytg24 dal lunedì al venerdì alle 8.20 e alle 17.50, con ulteriori spazi nel fine settimana (venerdì 12.50 e 19.50, sabato 10.20, domenica 17.50 e 19.50).

Autostrade per l'Italia garantisce un flusso costante di informazioni, anche in inglese, attraverso le 180 linee del call center dedicato e con le dirette 24 ore al giorno su RTL 102.5, Isoradio e Viaradio Digital, con il canale tv Infomoving in area di servizio e attraverso l'app Infoblu Traffic.

Entro fine mese in 50 aree di servizio sara' attiva l'iniziativa "Sei in un Paese meraviglioso", per offrire la possibilità di scoprire on the road le bellezze nascoste dei nostri territori: il nuovo spazio - racchiuso simbolicamente in una grande cornice dorata - racconta una serie di "experiences" di viaggio studiate in funzione del tempo disponibile: 3 ore, mezza giornata, 1 giorno, 2 giorni.

Il tutto e' stato realizzato In collaborazione con il Touring Club, con Slow Food e con la Struttura di Vigilanza sulle concessionarie autostradali del Dipartimento per le Infrastrutture, gli Affari Generali e il Personale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Infine una novità assoluta dell'estate 2014 è il concorso "Diabolikamente Sicuro": dal 28 luglio al 30 settembre, sul sito www.autostrade.it, sarà possibile giocare con Diabolik sul tema della sicurezza stradale. Completando una vignetta del celebre personaggio dei fumetti con uno slogan originale ed efficace sulla sicurezza stradale, sarà possibile vincere un tablet. 
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Turismo: Bankitalia, in 15 anni dimezzato surplus 'estero'

di Cinzia Conti

Un'Italia che fatica a tenere il ritmo, nonostante gli indiscussi tesori storici, artistici e culturali che ne fanno un unicum al mondo come richiamo turistico. Un'Italia che non riesce a pieno a sfruttare l'enorme potenzialità del Meridione e che continua a scendere nella classifica delle mete preferite del turismo internazionale. E' la fotografia in chiaroscuro scattata in un occasional paper sul turismo internazionale (1997-2012) dalla Banca d'Italia. Il turismo garantisce da sempre un attivo nella bilancia dei pagamenti ma negli ultimi 15 anni, ricorda lo studio, non ha contribuito come potrebbe alla crescita del Pil a causa del decremento della spesa degli ospiti stranieri e di una sostanziale tenuta di quella degli italiani all'estero.

IN 15 ANNI DIMEZZATO IL SURPLUS ESTERO - Tra il 1997 e il 2012 il turismo internazionale ha sempre generato un avanzo nella bilancia dei pagamenti dell'Italia. Tuttavia il surplus turistico è sceso dall'1,1 allo 0,6% del Pil, soprattutto a causa del calo in termini reali della spesa degli stranieri in Italia, mentre la spesa degli italiani all'estero è rimasta sostanzialmente invariata in rapporto al prodotto. Come conseguenza, la quota di mercato mondiale degli introiti dell'Italia è scesa dal 6,8% nel 1997 al 3,7 nel 2012. Durante i primi anni della recente crisi, gli introiti da viaggi dell'Italia sono diminuiti a un ritmo inferiore rispetto a quelli dei due principali concorrenti europei, la Francia e la Spagna, ma nel biennio 2011-12 la ripresa è stata più veloce per questi ultimi. Tra i dati che emergono dalla ricerca va segnalata anche la costante caduta della spesa degli stranieri in Italia pari in termini reali allo 0,9% all'anno.

CALANO I TEDESCHI, AUMENTANO SVIZZERI ED EXTRACOMUNITARI - La Germania che da sempre fa la parte del leone tra le nazionalità dei turisti resta il riferimento per quanto riguarda i numeri ma con un progressivo calo nelle presenze (dai 15,8 milioni del '97 agli 11,7 milioni del 2012), nella spesa (dai 6.5 miliardi di euro ai 5.3), nella lunghezza del soggiorno (da poco più di 8 a circa 6 giorni). A soffrire di più è il Nord-Est minacciato dalle vicine spiagge della Croazia nelle preferenze dei germanici. In numeri assoluti, nel periodo considerato, sono cresciuti i turisti britannici (da 1,8 a 3,66 milioni) e statunitensi (da 1,8 a 3,07 mln), gli spagnoli (da 0.9 a 2,6 mln), poi i russi (da 0,2 a 1,05 mln) e soprattutto i cittadini extraeuropei (da 9,4 a 17,6 mln).

FRANCIA META SEMPRE PREFERITA - La sua vicinanza e i tanti motivi d'attrazione fanno della Francia il Paese preferito per il turismo degli italiani, che Oltralpe lasciano il 10% della spesa totale all'estero e trascorrono i periodi di soggiorno più lunghi. In termini di spesa, la Francia ha anche superato gli Usa, mentre continua la crescita della Spagna, ora terza. In forte salita l'Egitto e, in percentuale, la Cina.

NORD EST RESTA ATTRATTIVO, SUD FATICA A CRESCERE - Lo studio per macroregioni mostra che nel periodo considerato il Nord-est, dopo aver sofferto come le altre aree per la crisi del 2008-2009, dal 2010 ha ripreso ad attrarre il turismo internazionale, raggiungendo nel 2012 quota 111 (fatta 100 la media nazionale), mentre Nord-Ovest e Centro sono attorno a 100 e invece il Sud e le isole sono fermi al 95. Voli low-cost, aumento e miglioramento dell'offerta turistica non sono evidentemente bastati.

PER CRESCERE SERVE EFFICACE PROMOZIONE - Nelle conclusioni dello studio, si rileva che l'Italia deve adottare campagne promozionali più efficaci per intercettare una maggior percentuale dei flussi turistici internazionali, dedicandosi specialmente a quei mercati 'distanti' sia geograficamente, sia culturalmente, come l'India o la Cina, ma di grandi potenzialità. Essenziale sarà soprattutto un'azione coordinata a livello nazionale.
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