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XVII festival internazionale di musica e arte sacra



Con l’autunno torna a Roma nelle basiliche papali l’appuntamento con la grande musica sacra organizzato dalla Fondazione Pro Musica e Arte Sacra. Oltre seicento musicisti provenienti da tutto il mondo fra professori d’orchestra, direttori  e cantanti impegnati in sei concerti gratuiti animano la diciassettesima edizione di un festival che non ha uguali per qualità dei musicisti e bellezza e unicità dei luoghi in cui i concerti si svolgono, le basiliche della cattolicità, San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura. 
Un appuntamento che si rinnova dal 2002 grazie al contributo di benefattori, sostenitori e sponsor e all’entusiasmo e le capacità organizzative del fondatore e presidente della Fondazione Hans Albert Courtial. Quest’anno la manifestazione è dedicata a papa Paolo VI, proclamato santo il 14 ottobre a quarant’anni dalla morte. Il papa ieratico, intellettuale e profetico, che ha regnato in un periodo difficile, di forti  cambiamenti per la società e la chiesa, gli anni del terrorismo e del Concilio Vaticano II. Un papa cui si devono decisioni importanti per la chiesa come il riavvicinamento nel ‘64 con Athenagoras, patriarca di Costantinopoli. E Paolo VI, il rappresentante del più piccolo paese del mondo,  parla all’ONU nel ‘65. Papa Montini svolge un ruolo importantissimo nel ricucire i rapporti della Chiesa con l’arte contemporanea. Memorabile il suo invito agli artisti in Cappella Sistina nel ’64 “…Rifacciamo la pace? Quest’oggi? Vogliamo ritornare amici?”. A lui si deve anche la creazione  nel’73 della collezione  di arte religiosa e moderna dei Musei Vaticani.
“Paolo VI ha cambiato anche la mia vita”, confessa il dottor Courtial. Aveva vent’anni, ero venuto a Roma da Bad Godesberg col suo parroco che ne aveva 75, alloggiavano in una pensione di piazza Cavour. Con in tasca due biglietti per il baciamano al papa prendono l’autobus per il Vaticano, ma fanno tardi anche per la pioggia. Gli svizzeri alla fine li fanno entrare mandandoli negli ultimi posti. Quando il papa entra con la sedia gestatoria per farsi vedere il giovane Courtial  grida “Viva il papa” e Paolo VI si ferma e li benedice due volte. Un ricordo umanissimo di un papa che poteva sembrare distaccato, ma che “ha fatto cantare la storia”, dice Courtial.
I sei concerti nelle quattro basiliche romane dal 31 ottobre al 14 novembre (gratuiti con possibilità di prenotare il posto online) spaziano dalla musica contemporanea alla musica classica, con complessi orchestrali e vocali di primissimo ordine, come il Coro Statale della Cappella San Pietroburgo che vanta una storia di oltre 500 anni, per la prima volta al Festival, e i Wiener Philarmoniker, orchestra in residence fin dalle origini, che quest’anno si presenta in una formazione ridotta, in versione da camera.  
Il concerto inaugurale il 31 ottobre alle 21 a San Paolo fuori le Mura presenta in prima assoluta  due formazioni giovani, per la prima volta ospiti della manifestazione, che vengono da paesi diversi di tradizione religiosa protestante, il complesso strumentale TrondheimSolistene norvegese e dal Minnesota il Together in Hope Choir  che raccoglie sessanta voci provenienti dai più importanti cori degli Stati Uniti.  Norvegese  anche Kim Andrè Arnesen autore dei due pezzi in programma, il mottetto “So That The World May Believe” in prima esecuzione assoluta dedicato a Papa Francesco, “Holy Spirit Mass” composto nel ’17  per i 500 anni della Riforma protestante e i 50 anni del dialogo cattolico-luterano.
Sabato 10 novembre si entra nel vivo alla Basilica di San Pietro. Dapprima con la Santa Messa celebrata dal cardinale Angelo Comastri, arricchita dagli antichi “canti orasho” testimonianza musicale delle prime comunità cristiane in Giappone e dagli interventi musicali del “Coro Statale della Cappella San Pietroburgo”, quindi a seguire alle ore 16 da una elevazione spirituale affidata alla “Messe solennelle de Sainte-Cècile” di Charles Gounot eseguita a Parigi per la prima volta nel 1855, lodata da Camille Saint-Säens che parlò di semplicità “grandeur”, luce purissima. A interpretarla i complessi giapponesi, per il sesto anno al Festival, “Illuminart Philarmonic Orchestra e Illuminart Chorus diretti da Tomomi Nishimoto.
Gli stessi musicisti giapponesi sono impegnati il giorno dopo, domenica, a San Paolo fuori le Mura con la “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi, composta come è noto nel 1874 in occasione del primo anniversario della morte di Alessandro Manzoni. Voci soliste Misaki Takahashi (soprano), Takako Nogami (mezzosoprano) e Takashi Masu (baritono). Il concerto è dedicato a don Luca Pellegrini, recentemente scomparso, fine cultore della musica e per oltre dieci anni addetto stampa del Festival (“luxpell” per gli amici).
Il 12 novembre alle ore 21 a Santa Maria Maggiore un concerto sicuramente molto atteso, “Musica corale-sprituale dalla Russia” di uno dei cori più celebri di tutta la Federazione Russa, il Coro Statale della Cappella di San Pietroburgo, una formazione le cui origini risalgono al 1479, diretto da oltre quarant’anni da Vladislav Chernushenko.
A seguire, in crescendo, da non perdere, martedì 13 novembre a San Paolo fuori le Mura con i Wiener Philarmoker  la “Sinfonia n.4 in Sol maggiore” di Gustav Mahler  composta nel 1900 quando il musicista dirigeva la compagine viennese. E’ in versione da camera, non ci sarà alcun direttore d’orchestra,  soprano Mojca Erdmann, capace di spaziare dal barocco al contemporaneo, secondo il New York Times. “Mahler ha un rapporto molto speciale con la nostra orchestra – ricorda il primo violino e section leader dei Wiener – Fu proprio lui nel 1902 a condurre i Wiener nella sua “Quarta Sinfonia” in un concerto in abbonamento nel Musikverein di Vienna”. La “Quarta Sinfonia” è una delle opere più eseguite dai Wiener, è stata diretta nel 1920 anche da Richard Strauss. Fra i primi grandi interpreti Bruno Walter che colse in essa il “tono raro e commovente” e “l’anelito struggente di superare l’esistenza umana” .
Il 14 novembre, a chiusura, a San Giovanni in Laterano, la “Sinfonia n.9 in re minore per soli, coro e orchestra op. 125” di Ludwig van Beethoven. Soojin Moon Sebastian soprano, Quilin Zhang contralto, Paulo Ferreira tenore, German Olvera baritono, quattro giovani voci e i Wiener Singverein, una formazione corale fra le più celebri al mondo. Alla bacchetta Justus Franz che torna al Festival con la Philharmonie der Nationen, l’orchestra fondata dal maestro, formata da musicisti di ogni parte del mondo, di diverso credo politico e religioso. Un messaggio universale perfettamente in linea col capolavoro  beethoveniano.
La Fondazione che organizza il festival nasce nel 200 e si occupa di promuovere la musica sacra ma anche di sostenere finanziariamente imponenti progetti di restauro (“Ars artem salva”) illustrati alla presentazione in conferenza stampa da Pietro Zander, l’archeologo responsabile della necropoli vaticana e per conto della Fabbrica di San Pietro della conservazione e del restauro dei beni artistici della basilica. Dove “i lavori non finiscono mai”, dice. Dopo il restauro della facciata della Basilica per il Giubileo del 2000 e del colonnato, la Fondazione tra il 2006 e il 2016, solo per citare i più importanti interventi, ha contribuito al grandioso restauro dei prospetti esterni della Basilica progettati da Michelangelo, prospetto sud, ovest e nord, qualcosa come 35mila metri quadrati di travertino. Senza dimenticare i tetti dove è stata restaurata la Fontana della Burbera. A 35 metri di altezza è stato trovato un albero di fico e il nido di un falco pellegrino. Uccelli che non ci sono più come i piccioni scacciati dai gabbiani. Negli ultimo due anni si è provveduto al restauro delle due cupolette delle cappelle Gregoriana (più antica della cupola di San Pietro)  e Clementina. Il primo terminato, l’altro ancora in corso. Ed ora ci aspetta  il “cupolone”. Fino al 2020 la Fondazione sarà impegnata nel restauro del tamburo della grande cupola della Basilica di San Pietro e nel restauro del mobilio in noce con tessere in bosso  del XV -XVI secolo della Sagrestia della Basilica di San Paolo fuori le mura. Una imponente opera in legno costruita in loco, aggredita da polvere, muffe, insetti, che ha subito danni strutturali e distacchi.
Ai concerti e agli interventi a favore dei monumenti si aggiungono iniziative che riguardano specificamente la musica. Come il grande progetto dedicato a Anton Bruckner con i Wiener Philharmoniker. Ricorrendo nel 2024 i 200 anni dalla nascita del maestro, i Wiener da quest’anno al 2024 presenteranno l’intero ciclo delle sinfonie di Bruckner scegliendo una vota all’anno una delle più importanti cattedrali europee .  Alla Stiftkirche St. Florian in Austria   hanno   eseguito la Sinfonia n. 1.  A seguire  Londra, Barcellona, Praga, Stoccolma, Pisa, Milano.  
Programma completo su www.festivalmusiceartesacra.net
in qaeditoria.it

Caccia al tartufo e ai sapori dell’autunno Weekend di degustazioni, fiere, mercati e passeggiate nei boschi

Tartufi esposti alla fiera di Alba © Ansa


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ALBA - Quella del 2018 è una delle stagioni più promettenti per la raccolta e il consumo di tartufi: chef, consumatori, esperti e appassionati del prestigioso tubero ringraziano l’estate piovosa che ha aiutato i trifolao nella ricerca delle migliori pepite. Secondo i dati della Coldiretti sono circa 200mila le persone ufficialmente coinvolte in una raccolta di tartufi da record, stimata in circa mezzo miliardo di euro tra prodotto fresco, conservato o trasformato anche grazie alla capacità di attrazione turistica ed enogastronomica che ruota attorno al tubero più famoso della tavola. 
In queste settimane e fino a gennaio trifolao con lo zappino in mano e il fidato naso di cani addestrati continuano a cercare tuberi negli umidi boschi di tutta Italia: dal Piemonte alle Marche, dalla Toscana all’Umbria, dall’Abruzzo al Molise, dal Lazio alla Calabria. Ed è proprio in queste generose terre che si moltiplicano fiere e mercati dove esporre i migliori tartufi assieme ai grandi e prestigiosi prodotti autunnali – dalla zucca alle castagne, dal vino ai salumi e alle nocciole – che vengono degustati e acquistati. In queste regioni, inoltre, nascono iniziative turistiche e gastronomiche che coinvolgono i visitatori e i consumatori in passeggiate alla ricerca del tartufo e in convegni per conoscerne da vicino segreti e caratteristiche. I mercati, gli itinerari tematici e le degustazioni sono un’ottima occasione anche per trascorre un weekend in piccole città, nei borghi medievali e tra i boschi, che in queste settimane regalano emozionanti passeggiate nel foliage autunnale.
L’appuntamento più atteso è ad Alba, nelle Langhe piemontesi, che fino al 25 novembre ospita l’88esima fiera internazionale del tartufo bianco (www.fieradeltartufo.org). E’ la storica e più prestigiosa mostra mercato del celebre tubero che durante il fine settimana e l’1 e il 2 novembre viene esposto sulle bancarelle assieme ad altre eccellenze del territorio. Oltre al mercato sono previsti anche concerti, mostre, incontri letterari e showcooking nell’Alba Truffle Show, dove si esibiscono numerosi chef stellati, soprattutto provenienti dalle Langhe-Roero e Monferrato. C’è attesa anche per i numerosi eventi gourmet, tra cui le analisi sensoriali del tartufo e le degustazioni abbinate ai vini. Quest’anno la fiera è dedicata alla luna, parte integrante del percorso di ricerca del tartufo: sono le fasi lunari, infatti, che determinano quando e dove trovare il prestigioso Tuber magnatum Pico.
Scendendo verso le Marche si può assistere a un’altra prestigiosa fiera del tartufo: dal 28 ottobre all’11 novembre Acqualagna ospita la fiera internazionale del tartufo bianco, una mostra mercato con bancarelle per gli acquisti, showcooking con chef stellati, degustazioni, spettacoli, mostre, laboratori didattici anche per i bambini e sfide ai fornelli tra i personaggi dello spettacolo. Oltre al tartufo sono presenti anche altri prodotti enogastronomici eccellenti: oli, birre, formaggi e salumi. La fiera è un’ottima occasione per scoprire il borgo e la magnifica riserva naturale della Gola del Furlo, nel cuore dell’Appennino marchigiano. Per maggiori informazioni: www.acqualagna.com
Nella vicina regione umbra la città di Norcia, capitale del tartufo nero, quest’anno si è fatta promotrice della candidatura della “cultura del tartufo” come patrimonio immateriale dell’umanità. Qui ha riaperto il cinquecentesco Palazzo Seneca, elegante albergo di charme, che offre menu a base di tartufo nel proprio ristorante e propone diversi pacchetti di soggiorno, tra cui il classico “Alla ricerca del tartufo” con un’escursione guidata nel bosco e un pic-nic stellato; e l’avventuroso “Rafting in Valnerina” per scoprire la splendida vallata attraversata dal fiume Nera, ricca di storia e di cultura.
Sempre in Umbria, il millenario Castello di Petroia, a pochi chilometri da Gubbio, organizza fino al 22 dicembre un’esclusiva caccia al tartufo tra i boschi di lecci, noccioli e querce che circondano il maniero in cui è nato Federico da Montefeltro. Accompagnati dal fattore Cesare, esperto cercatore di tartufi, e dal suo bracco Stella, si percorrono i sentieri tra i colori autunnali alla ricerca del prezioso tubero nelle tartufaie della collina, su cui si erge la storica fortezza. La caccia termina nelle cucina del castello dove lo chef Walter Passeri completa l’opera esaltando il tartufo in deliziose ricette, servite per cena alla tavola del ristorante “Sala degli Accomandugi”. Il prezzo per 2 ore di caccia e per una cena completa di 4 portate a base di tartufo e vini doc dell’Umbria è di 80 euro a persona.
In Toscana Volterra celebra il tartufo bianco e numerose altre eccellenze del territorio - vino, birra, olio, formaggi, salumi e cioccolato - proposte direttamente dai produttori dal 27 ottobre al 4 novembre. L’evento è itinerante tra gli scorci più suggestivi della città etrusca e comprende degustazioni a base di tartufo locale e prodotti della tavola toscana, oltre a un divertente Palio dei caci, una gara in cui le contrade si sfidano facendo rotolare grandi caciotte lungo un percorso cittadino. Per maggiori informazioni: www.volterragusto.com
A Siena, sempre in Toscana, si può alloggiare nell’Hotel Athena, nel cuore della città, che propone il soggiorno “Arte e Sapori di Siena”: protagonista è il ristorante “Il Mangia” con menu dove il tartufo e le sue varietà - lo scorzone e l’uncinato - sono gli ingredienti principali. Tra i numerosi piatti proposti ci sono: i tagliolini all’uovo fresco al tartufo, l’uovo laterino con scaglie di tartufo nostrano, una selezione di pecorino locale servito con miele al tartufo e la tagliata o la tartare di Fassona al tartufo bianco delle Crete Senesi.

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Giro del mondo culinario, 10 hotel con ristoranti stellati Da Parigi a Washington, per chi non rinuncia alla cucina gourmet

Hotel Adlon Kempinski Berlin – Berlino, Germania © Ansa

VENEZIA - Che gli italiani siano buongustai, è risaputo. E a quanto pare non sono disposti a rinunciare ai piaceri della tavola nemmeno in viaggio. Lo confermano i dati di momondo.it, secondo cui il 15% dei viaggiatori tricolore sceglie la propria meta proprio in base all’esperienza culinaria che si aspetta di provare nel Paese di destinazione. Inoltre, quasi due terzi degli italiani (64%) in vacanza sono disposti a spendere di più per mangiare bene, mentre circa un terzo (31%) preferisce mangiare nel ristorante dell’hotel. 
Hôtel Plaza Athénée – Parigi, Francia - L’Hôtel Plaza Athénée con la sua eleganza disinvolta è riconosciuto come uno dei migliori alberghi di Parigi e il suo ristorante non è da meno. L’Alain Ducasse al Plaza Athénée si posiziona al 13° posto della classifica World’s Top 50 restaurants list. Con ben tre stelle Michelin, il ristorante dello chef Alain Ducasse offre interni spettacolari e sontuosi, che comprendono separé curvi in acciaio inox e imponenti lampadari di cristallo. Il nuovo menù è incentrato su ingredienti sani, biologici e sostenibili e include pesce, verdure e cereali. Prezzo medio per un volo a/r per Parigi nel 2018 a partire da 56 €. Periodo più conveniente per il soggiorno: febbraio
Park Hyatt Washington D.C. – Washington D.C., USA - Lo stile classico americano incontra il lusso al Park Hyatt Washington D.C.. A breve distanza dalla Casa Bianca e da molti dei principali monumenti cittadini, l’hotel rende omaggio alla storia e alla cultura americana, così come il pluripremiato ristorante al suo interno: il Blue Duck Tavern. L’ambiente casual-chic del Blue Duck Tavern punta sulla cucina americana semplice, dove l’abbondante cibo tradizionale è di casa. Un assaggio del contorno di patate arrosto al grasso d’anatra è d’obbligo, avendo cura di lasciare spazio per una fetta della celebre torta di mele, tanto amata dall’ex presidente Barack Obama, che continua a tornare qui per gustarla. Prezzo medio per un volo a/r per Washington D.C. nel 2018 a partire da 329 €. Periodo più conveniente per il soggiorno: agosto
PuLi Hotel and Spa – Shanghai, Cina - Nascosto dalla frenesia e dal trambusto del centro di Shanghai, il PuLi Hotel & Spa è un’oasi solitaria, nonché il primo resort urbano di Shanghai. Oltre a 193 stanze chic e spaziose, il suo servizio di maggiordomo attivo 24 /24 e una spa di fama mondiale, il PuLi ospita anche un ristorante stellato da poco rinnovato: il PHÉNIX eatery & bar. Lo Chef Michael Wilson è la mente che ha portato a nuova vita la moderna cucina francese del PHÉNIX: dall’assortimento di affettati di tenero vitello, chorizo spagnolo, salame e classici confit, fino a portate principali come spalla d’agnello e maialino da latte, perfetto da condividere in due o tre persone. Prezzo medio per un volo a/r per Shanghai nel 2018 a partire da 368 €. Periodo più conveniente per il soggiorno: agosto
ABaC Restaurant & Hotel – Barcellona, Spagna - Ex casa di un consolato americano e monumento architettonico protetto, l’edificio dell’elegante ABaC Restaurant & Hotel si trova in cima alle colline di Barcellona in Avinguda del Tibidabo. La sua posizione lontana dagli affollati quartieri turistici lo rende un luogo di evasione tranquillo nel cuore della città. A capo dell’ABaC Restaurant c’è il più giovane chef stellato spagnolo, Jordi Cruz, che ha ricevuto la sua prima stella a soli 24 anni. Cruz è specializzato nella cucina d’ispirazione catalana con un tocco moderno e ogni piatto è finemente ideato per intrigare i sensi. Prezzo medio per un volo a/r per Barcellona nel 2018 a partire da 38 €. Periodo più conveniente per il soggiorno: gennaio
COMO The Halkin – Londra, Regno Unito - Il raffinato hotel londinese COMO The Halkin è situato nel cuore del quartiere Belgravia, a pochi passi da Buckingham Palace e Hyde Park. Ognuno dei cinque piani di questo albergo dal design esclusivo ha come filo conduttore un diverso elemento, con arredi e combinazioni cromatiche che rappresentano l’acqua, l’aria, il fuoco, la terra e il cielo. Il suo ristorante con una stella Michelin, Ametsa with Arzak Instruction, trae ispirazione dall’acclamato ristorante a tre stelle Azark di San Sebastian, Spagna. In collaborazione con suo padre, la chef Elena Arzak crea un menù in costante cambiamento composto da allegri piatti baschi fatti con gli ingredienti locali più freschi. Prezzo medio per un volo a/r per Londra nel 2018 a partire da 39 €. Periodo più conveniente per il soggiorno: giugno
The Yeatman – Porto, Portogallo - Costruito in cima a una collina a Vila Nova de Gaia con ampie viste sul fiume Duero, The Yeatman è il solo albergo a cinque stelle di Porto. The Yeatman è un lussuoso wine spa hotel con sauna, piscina panoramica interna a sfioro e con stanze che seguono il tema delle cantine portoghesi. Ponendo l’accento sul pescato fresco portoghese, gli ospiti possono scegliere tra una vasta selezione di pesce che spazia dalla tradizionale aragosta e gambero turco fino al più esotico sgombro e pesce scorpione, il tutto sapientemente abbinato a vini portoghesi. Prezzo medio per un volo a/r per Porto nel 2018 a partire da 39 €. Periodo più conveniente per il soggiorno: luglio
Belmond Hotel Cipriani – Venezia, Italia - Il Belmond Hotel Cipriani di Venezia è sicuramente nell’elenco dei posti preferiti dalle celebrità. L’esclusivo Oro Restaurant prende il nome dal soffitto a cupola in foglia d’oro, sontuosamente decorato con un lampadario elegantissimo e raffinato, fatto interamente di vetro di Murano. Solo gli ingredienti della più alta qualità vengono usati in cucina. Anche se il menu offre i classici italiani preferiti, tra cui pasta, manzo e maiale, sono caldamente consigliate la specialità a base di pesce e frutti di mare veneziani. Periodo più conveniente per il soggiorno: febbraio
Hotel Okura Amsterdam – Amsterdam, Paesi Bassi - L'Hotel Okura Amsterdam, lussuoso 5 stelle superior di 23 piani con vista sulla città, rappresenta la scelta imperdibile per chi è alla ricerca di un viaggio capace di deliziare anche i palati più ricercati: infatti, non uno ma ben quattro i ristoranti stellati che ospita al suo interno. Il Ciel Bleu Restaurant regala la vista sulla città dal 23° piano ed è stato insignito di due stelle, mentre il ristorante giapponese Yamazato Restaurant vanta una stella Michelin e serve la vera cucina kaiseki. Gli chef del ristorante teppanyaki Sazanka, anch'esso premiato con una stella, preparano le pietanze su una piastra calda direttamente al tavolo. Infine, Eletto Bib Gourmand, il ristorante Serre propone piatti internazionali a base di prodotti di stagione locali freschi. Prezzo medio per un volo a/r per Amsterdam nel 2018 a partire da 79 €. Periodo più conveniente per il soggiorno: gennaio
Grand Hôtel Stockholm – Stoccolma, Svezia - Al primo sguardo l’opulento Grand Hôtel Stockholm non sembra il tipo di posto che ospita un informale ristorante stellato, ma è esattamente così. Il moderno e rilassato ristorante Matbaren è il capolavoro culinario del quattro volte chef svedese dell’anno, Mathias Dahlgren – uno dei più celebrati d’Europa. Il menù di Matbaren cambia costantemente a seconda degli ingredienti locali di stagione. Tra i piatti quasi sempre disponibili ci sono i panini al vapore, imperdibili per ogni buongustaio che si rispetti. Prezzo medio per un volo a/r per Stoccolma nel 2018 a partire da 40 €. Periodo più conveniente per il soggiorno: gennaio
Hotel Adlon Kempinski Berlin – Berlino, Germania - Questo prestigioso hotel a cinque stelle che vanta il suggestivo sfondo della Porta di Brandeburgo è pura espressione dell’eleganza, e il ristorante Lorenz Adlon Esszimmer è il suo fiore all’occhiello. Il ristorante è stato insignito di ben due stelle Michelin ed è il regno dello Chef de Cuisine Hendrik Otto e del famosissimo Maître Oliver Kraft, che propongono piatti dell’alta cucina europea rivisitati in chiave moderna. Prezzo medio per un volo a/r per Berlino nel 2018 a partire da 31 €. Periodo più conveniente per il soggiorno: luglio
Questi e altri consigli di viaggio sono disponibili sul blog di momondo.
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Ponte 1 novembre: oltre 7 milioni 300 mila italiani in viaggio

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 Un piccolo riscatto dopo un'estate in chiaroscuro. Il Ponte di Ognissanti, con la complicità di un calendario particolarmente favorevole, manda buoni segnali per il turismo italiano con oltre 7 milioni di italiani in viaggio. A fare il pieno saranno le tradizionali mete d'autunno: città d'arte e montagne. Emerge sia dalla rilevazione di Federalberghi che da quella di Federturismo Confindustria.
Secondo Federalberghi, che raccoglie oltre 33 mila alberghi italiani, saranno in movimento circa 7 milioni e 304 mila italiani, con un lieve incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

La grandissima maggioranza trascorrerà la propria vacanza in Italia (88%): predilette le città d'arte (28%), la montagna (27,6%) e il mare (17,1%). Buone performance anche per i laghi (4,5%) e le località termali (4,2%). Per chi va all'estero, le mete più ambite sono le grandi capitali europee (63,2% dei casi). Il 13,2% andrà al mare, il 7,9% nelle grandi capitali extra-europee, il 5,3% in montagna. La casa di parenti o amici sarà l'alloggio preferito dal 30,8% dei viaggiatori, a stretto giro seguita dall'albergo (23,7%) e dalla casa di proprietà (11,4%). Ogni persona spenderà mediamente 326 euro fra trasporto, vitto, alloggio e divertimenti, con un giro di affari complessivo di circa 2,38 miliardi di euro.
"Numeri significativi - dice il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - che confermano come la dimensione del viaggio, oltre a rappresentare sempre più un bene primario, che migliora la qualità della vita, contribuisce in modo determinante allo sviluppo economico del Paese. Confidiamo che le istituzioni non vogliano far mancare il proprio supporto e rimaniamo in attesa di conoscere i dettagli della manovra di bilancio, alla quale chiediamo risposte concrete per il nostro settore".
Continua a salire la quota di chi consulta la Rete: il 60,3% degli intervistati dichiara di utilizzare i social media e il web per decidere o quantomeno informarsi sull'offerta nelle diverse località, sui prezzi e sulle strutture di interesse (52,5% nel 2017). Il 57,3% - secondo Federalberghi - "salta" i portali e si rivolge direttamente all'albergo, prenotando sul sito internet della struttura (29,7%) o contattandolo mediante telefono, e-mail o altro mezzo (27,6%). Le prenotazioni dirette crescono a doppia cifra rispetto al ponte di Ognissanti 2017 (45,4%), grazie al numero sempre maggiore di offerte che gli alberghi italiani riservano a chi contatta direttamente la struttura.

L'Italia misteriosa in un Atlante Dalla Porta Magica a Roma alla montagna degli Ufo in Val di Susa

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 FRANCESCO BONGIORNI E MASSIMO POLIDORO, ATLANTE DEI LUOGHI MISTERIOSI D'ITALIA (BOMPIANI, PP 157, EURO 25,00). Luoghi insoliti, misteriosi, sorprendenti come la "salita in discesa" di Martina Franca, la Cattedrale vegetale ai piedi del Monte Arera, la Porta magica di Roma e Musinè (il Monte dell'Asino) verso la Val di Susa, considerato la montagna degli Ufo. Località magiche, enigmatiche, magari a due passi da casa nostra, di cui in tanti casi ignoriamo l'esistenza, tutte da scoprire e che aprono alla meraviglia delle narrazioni che le accompagnano. A spingerci verso questo viaggio inedito è l'"Atlante dei luoghi misteriosi d'Italia" di Massimo Polidoro, scrittore e divulgatore, presenza fissa a 'Superquark', con le illustrazioni di Francesco Bongiorni. Il volume, pubblicato da Bompiani, arriva nelle nostre librerie il 31 ottobre. Andando a scovare dimore impossibili, oggetti stravaganti, castelli, isole, musei, strani personaggi e animali come il tatzelwurm, una specie di rettile delle Alpi, si trovano storie di ogni tipo. "Alcune vere e verificabili; altre verosimili; altre ancora del tutto false, ma credute vere per tanto tempo e dunque doppiamente affascinanti" spiega Polidoro.
    Dall'Italia Nord-Occidentale a quella Insulare, dalla Valle d'Aosta alla Sardegna, il volume, accompagnato da illustrazioni tra pittura e fumetti, ci porta in una via anonima, senza sbocco, che si trova percorrendo la statale 172 da Taranto a Martina Franca. Qui al chilometro 59, in località Ormini, svoltando a destra ci si trova in una strada in discesa dove la forza di gravità sembra non funzionare più, per cui un auto in folle sale verso l'alto. La stessa cosa accade anche lanciando una palla o un sasso che invece di scendere risalgono la pendenza. Le ipotesi sono tante e c'è chi parla addirittura di una base extraterrestre nascosta nel sottosuolo. Quello che è certo, fa notare l'autore, è che "non si tratta di un fenomeno magnetico".
    Ci sono voluti 1.800 pali di abete, 600 rami di castagno, 6000 metri di rami di nocciolo, uniti da legno flessibile, picchetti, chiodi e corde intrecciate per costruire la Cattedrale vegetale che sorge in provincia di Bergamo, ai piedi del monte Arera.
    "Gioco coi rami" diceva il suo autore, l'artista Giuliano Mauri, morto nel 2009, che ha costruito con i rami, ricorda Polidoro, "palazzi da fiaba, ponti profumati ed edifici vegetali. Opere stupefacenti, integrate nel ciclo naturale e, di conseguenza, destinate a scomparire". Restando in Lombardia, ecco Consonno, la Las Vegas fantasma della Brianza. E a Milano, "che ci fa - si chiede l'autore del libro - nella rinascimentale Cappella Portinari, collegata alla Basilica di Sant'Eustorgio, il blasfemo dipinto di una Madonna con le corna?".
    Il Piemonte ci regala la Sacra di San Michele, sul monte Pirchiriano, a 962 metri d'altitudine, un eremo la cui origine è avvolta nel mistero, che servì come modello a Umberto Eco per l'ambientazione de 'Il nome della rosa'. E poi via alla scoperta del cavallo d'oro nel sottosuolo di Novara, dell'antro della Sibilla Cumana in Campania della quale Trimalcione raccontava: "a certi maschietti che le chiedevano 'Sibilla , che vuoi?' lei rispondeva: 'Morire, voglio'". Leggenda vuole che ogni cinque anni, il 21 giugno, torni a farsi sentire al Castello di Montebello di Torriana, in provincia di Rimini, il fantasma di Azzurrina, una bambina albina scomparsa appunto il 21 giugno del 1375. Una leggenda di cui non ci sono tracce, ne riferimenti bibliografici fino al 1989, "quando il castello venne aperto al pubblico a pagamento", sottolinea l'autore del libro. E c'è un fantasma, ma questa volta di una volpe, anche nel Castello di Strozzavolpe nei pressi di Luco, nel comune di Poggibonsi. In questo "Grand Tour dell'Italia più insolita e nascosta, accessibile a tutti e capace di regalare momenti di meraviglia, sorpresa, sconcerto e divertimento" ci sono palazzi maledetti come Ca' Dario a Venezia, sepolcri leggendari come quello dei re Magi a Milano o di Dracula a Napoli. E che dire della leggenda di Re Artù che, a sorpresa, ha lasciato il suo segno a Chiusdino, in provincia di Siena, dove è conservata una spada conficcata nella roccia forse appartenuta a Galvano, uno dei cavalieri della Tavola Rotonda.

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I Macchiaioli alla Gam di Torino

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TORINO - Oltre ottanta opere, provenienti dai più importanti musei italiani e da collezioni private, raccontano la storia dei Macchiaioli tra Piemonte, Liguria e Toscana, alla Gam di Torino, da domani 26 ottobre fino al 24 marzo 2019. La mostra I macchiaioli. Arte italiana verso la modernità è organizzata da Fondazione Torino Musei, Gam e il Gruppo Sole 24 Ore, a cura di Cristina Acidini e Virginia Bertone, con l'Istituto Matteucci di Viareggio.
    Tra i protagonisti Antonio Fontanesi, nel bicentenario della nascita, gli artisti piemontesi della Scuola di Rivara (Carlo Pittara, Ernesto Bertea, Federico Pastoris e Alfredo D'Andrade) e i liguri della Scuola dei Grigi (Serafino De Avendao, Ernesto Rayper), ma anche la pittura di Cristiano Banti, Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Odoardo Borrani.
    "È un ritorno a Torino, quello del gruppo Sole 24 Ore, di cui siamo molto orgogliosi. Un'iniziativa realizzata grazie a una positiva sinergia tra pubblico e privato", sottolinea la sindaca Chiara Appendino.

Grandi Navi Veloci, aperte le prenotazioni fino a settembre 2019

Grandi Navi Veloci, aperte le prenotazioni fino a settembre 2019

Genova - GNV annuncia l’apertura, a partire da lunedì 29 ottobre, delle prenotazioni per il 2019, consentendo di prenotare già fin d’ora i viaggi fino a settembre 2019 per tutti i collegamenti operati dalla Compagnia.

In occasione dell’apertura delle prenotazioni, a chi acquista un biglietto entro il prossimo 12 novembre 2018, GNV riconoscerà uno sconto del 30% per tutti i viaggi da giugno a settembre 2019 compreso.

I clienti potranno scegliere anche l’opzione Prevendita, che consente di prenotare il biglietto versando il 20% del totale (tasse incluse) e concludere la procedura d’acquisto 30 giorni prima del viaggio, saldando il restante 80% dell’importo tramite Agenzia di Viaggio o Contact Center di GNV.

Inoltre, quest’anno la Compagnia introduce la nuova opzione Blocca il prezzo, che consente ai propri ospiti di riservare la soluzione di viaggio desiderata e bloccarne il prezzo per 2 giorni, al termine di quali sarà possibile confermare il viaggio e procedere al pagamento oppure cancellare la riserva.

È possibile avvalersi dell’opzione di prenotazione fino a 6 giorni prima della partenza e fino a 15 giorni prima, nel caso di alcune date viaggio in alta stagione.

Nel corso del 2018 GNV ha continuato a consolidare la propria offerta, aumentando il numero di partenze e potenziando la propria presenza sul mercato, con un’offerta di 6 linee nazionali, di cui 5 attive tutto l’anno da e per la Sicilia, e 11 linee internazionali da e per Tunisia, Marocco, Spagna, Francia e Albania.

In Sicilia GNV opera i collegamenti giornalieri da e per Palermo con Genova e Napoli, le linee settimanali da Civitavecchia per Palermo e Termini Imerese e il collegamento Napoli-Termini Imerese, con partenze da Termini Imerese verso Napoli tutti i giorni dal martedì al sabato alle ore02:00 e da Napoli verso Termini Imerese tutti i giorni dal martedì al sabato alle ore 13:30. 

Confermato anche il consueto appuntamento con la Sardegna, con il collegamento Genova-Porto Torres per tutta l’estate, a partire da maggio fino a fine settembre 2019.

Dopo aver consolidato la propria presenza in oltre tre anni di attività della linea Bari-Durazzo, GNV continua a investire nel collegamento verso Albania.

In Marocco GNV opera 5 linee da e per Italia, Francia e Spagna, offrendo una rete completa verso tutti i maggiori porti mediterranei con i collegamenti Tangeri-Genova, Tangeri-Barcellona, Tangeri-Sète, Nador-Sète e Nador-Barcellona.

Per la Tunisia, confermate la linea bisettimanale Genova-Tunisi, e le partenze settimanali dai porti di Civitavecchia e Palermo per Tunisi.

genovapost.com

Turismo e case per ferie, le regole dell'Inps per gli "occasionali"


Nuove regole per le prestazioni occasionali che vengono svolte in settori che, secondo il decreto "Dignità" (in seguito legge 96/2018), presentano particolari caratteristiche, come l'agricoltura, gli enti locali e il turismo.
I nuovi obblighi che investono chi utilizza lavoratori occasionali si riversano anche sulle parrocchie, sulle congregazioni e sugli altri enti religiosi (classificati con codice Ateco della serie 55) che gestiscono una propria ospitalità nel settore del turismo. Sono cioè impegnati nella gestione di strutture ricettive che, essendo spesso a carattere stagionale, richiedono per brevi periodi "una mano in più" nell'accoglienza degli ospiti. L'Inps cita, al riguardo, la conduzione di alberghi, ostelli per la gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, case per vacanze ecc.
Il campo di applicazione della legge comprende le strutture che abbiano alle proprie dipendenze non oltre 8 lavoratori a tempo indeterminato. Devono inoltre utilizzare, come occasionali, solo pensionati, disoccupati, giovani fino a 25 anni, percettori di sostegni del reddito.
L'utilizzo di questi lavoratori richiede al gestore l'attivazione di due passaggi preliminari:
a) l'apertura di un portafoglio telematico, con il quale finanziare i compensi al lavoratore, le assicurazioni e il costo del servizio, b) una comunicazione preventiva all'Inps, almeno un'ora prima dell'inizio della prestazione, utilizzando un apposito calendario giornaliero predisposto dall'Istituto sul suo sito. Su questo va indicato il periodo di svolgimento dell'attività occasionale, che può andare da uno a dieci giorni consecutivi, la durata complessiva della prestazione, oltre ai dati anagrafici dell'interessato ed il compenso pattuito.
La misura del compenso è rimessa alla libertà delle parti, tenendo presente tuttavia che per ogni ora di lavoro occasionale non può scendere sotto i 9 euro e che per una giornata di lavoro deve essere almeno di 36 euro, anche quando la prestazione giornaliera duri meno di quattro ore continuative di lavoro. 
La procedura così impostata offre anche una minima flessibilità. Se il lavoratore, per qualsiasi motivo, non svolge la prestazione convenuta, è possibile revocare la comunicazione iniziale entro tre giorni dalla fine del periodo dichiarato. Allo stesso modo si può invece incrementare il numero delle ore preventivate, dopo aver superato il periodo inizialmente indicato. L'Inps comunica che le strutture ricettive già registrate nella Piattaforma delle Prestazioni occasionali sono tenute, al primo accesso, a riclassificare la propria posizione.
avvenire

Le luci di Dante Ferretti per il Colle dell'Infinito Recanati entra ufficialmente nei Parchi Letterari Italiani

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RECANATI (MACERATA) - Recanati entra ufficialmente nei Parchi Letterari Italiani e illumina il Colle dell'Infinito con un innovativo sistema creato in partnership con lo scenografo premio Oscar Dante Ferretti e iGuzzini Illuminazione, con un un effetto 'chiaro di luna', tanto presente nella poetica di Giacomo Leopardi. Domani, quarta Giornata dei Parchi Letterari, organizzazione della Società Dante Alighieri, sono previste visite guidate e un tour esperienziale: il "Colle dell'Infinito experience con Giacomo Leopardi" un'esclusiva passeggiata alla scoperta del luogo che ha ispirato uno dei più celebri poemi della lingua italiana. "L'ingresso nei Parchi Letterari è un'importante occasione promozionale per Recanati - spiega l'assessore alla Cultura Rita Soccio -, dove la cultura ha l'importante ruolo di valorizzazione del territorio, per far leva sul turismo e l'economia locale. I dati che ci arrivano confermano che ci stiamo muovendo sui binari giusti, con un vistoso aumento di visitatori italiani e stranieri". "Ora - aggiunge - abbiamo deciso di estendere l'avveniristica illuminazione del Colle dell'Infinito a tutti gli week-end invernali, un aiuto in più per affascinare i turisti e destagionalizzare le visite ai tesori culturali di Recanati". Il progetto di illuminazione è stato finanziato dal Mibact e realizzato con apparecchi a Led di ultimissima generazione. Dante Ferretti ha progettato una luce scenografica dalle caratteristiche cromatiche del plenilunio e poetica, filtrata dalle chiome degli alberi, che omaggia le atmosfere magiche cantate da Leopardi in un'altra celebre poesia: "Alla Luna".

Halloween, parchi da brivido Da Roma a Torino, tanti eventi per festeggiare in famiglia



ROMA - Zucche giganti, streghe, scheletri, e poi zombie, pipistrelli, ragnatele e l'immancabile "dolcetto o scherzetto": nei parchi di divertimento è iniziata la stagione di Halloween, la lugubre festa americana del 31 ottobre, per garantire a grandi e piccoli imperdibili atmosfere da brivido ed esperienze 'da paura'.
Cinecittà World i festeggiamenti durano un mese, fino al 4 novembre: cinque nuove attrazioni a tema, come il CineTour - Horror Edition dove i set originali della mostra si animano di creature viventi o il terrificante Extreme Show al Circo Fellini. In programma anche serate speciali, come quella del 31 ottobre con La Notte delle Streghe, a cui seguono Halloween 2 La Vendetta e Halloween 3 Il Ritorno (il 2 e 3 novembre).
Sempre alle porte di Roma, Rainbow MagicLand propone fino al 31 ottobre tenebrose avventure da vivere, tra cui due Horror Zone e quattro Percorsi della Paura, mentre per la prima volta dopo il tramonto il parco ospiterà le Halloween Horror Nightmare, serate all'insegna del terrore piene di zombie da incontrare. Inoltre fino al 4 novembre ogni bimbo mascherato a tema Halloween potrà entrare gratuitamente.
Mirabilandia la festa di Halloween è davvero una cosa seria: nel parco di Ravenna ad attendere gli ospiti non solo le attrazioni per bambini e famiglie, ma anche l'Halloween Horror Festival e l'Halloween Extreme Horror Experience, dedicati a ragazzi e adulti che non temono incubi e hanno coraggio da vendere.
Torna anche la diciassettesima edizione di Gardaland Magic Halloween (fino al 4 novembre), per un autunno "spaventosamente divertente": tutti i week end tanti show e performance a tema faranno rabbrividire i visitatori, dal nuovo spettacolo adatto a tutta la famiglia "Chi ha paura del buio?" che sfrutta la tecnica della "black art" ovvero del teatro nero, all'"Horror Hotel", un originale musical tematizzato Halloween e cantato "dal vivo", dall'Halloween Parade, un'inquietante allegra parata di mostri, streghe, spettri e scheletri che si snoderà lungo le vie del parco fino all'Halloween Final Party, lo show che conclude la giornata.
Al Bioparco Zoom di Torino saranno allestite tante aree tematiche, dalla spettrale casa abbandonata alla Zombie Zone, e i bambini si potranno divertire grazie a numerose attività speciali: non solo il "dolcetto o scherzetto" nei week end, ma anche laboratori (come quello sulla plastica) e il percorso alla scoperta delle oltre 84 specie animali ospitate (dai lemuri alle giraffe) per osservare come reagiranno alle prese con le tipiche zucche di Halloween.
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Nuova sorpresa a Pompei, in 5 scheletri il dramma della fine

Pompei, nella casa dell'iscrizione trovati cinque scheletri © ANSA

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POMPEI - Il cielo buio di cenere, le strade riempite dalla coltre rovente dei lapilli, i tetti che crollano sotto il peso di quella assurda pioggia, con l'aria che si fa irrespirabile ovunque, mentre sotto i piedi la terra da ore non smette di tremare. A Pompei nel primo pomeriggio del 24 ottobre del 79 dopo Cristo c'è aria di apocalisse. Chi non ha capito in tempo, chi non ha voluto o non è potuto fuggire, ora cerca disperato un rifugio che non c'è. E' la storia drammatica e scioccante che ci rimanda l'ultima scoperta fatta con gli scavi che da qualche mese si stanno facendo nella Regio V della cittadella per mettere in sicurezza dai crolli le straordinarie vestigia della colonia romana. Ritrovati nella casa del Giardino, ora ribattezzata la Casa dell'Iscrizione perché è la stessa nella quale è stata identificata qualche giorno fa l'iscrizione che sembra aver cambiato, spostandola di due mesi, la data dell'eruzione, emergono ora cinque scheletri. Con tutta probabilità, spiega all'ANSA il direttore del Parco Archeologico Massimo Osanna, "si tratta dei resti di due donne e di tre ragazzi, un ritrovamento di straordinario interesse sia per le dinamiche eruttive sia per la documentazione degli scavi in età moderna".
Cinque persone che avevano cercato rifugio in una sorta di piccola stanza da letto (insieme agli scheletri sono stati ritrovati anche i resti di un letto o di un grande divano) affacciata sull'atrio, l'unica stanza della casa rimasta integra, con il tetto ancora al suo posto mentre tutto intorno era uno sfacelo di crolli. "La cenere cadeva su Pompei ormai da 18 lunghe ore - ricostruisce Osanna - i lapilli avevano invaso qualunque cosa, avevano sfondato i tetti, riempito le strade, anche il Vicolo dei Balconi sul quale si affacciava l'abitazione". Una fuga a quel punto doveva apparire impensabile. "Per loro senz'altro, visto che il portone d'ingresso era bloccato e l'atrio riempito di cenere", aggiunge. Per cui quella piccola stanza deve essere apparsa alle due donne come l'ultima possibilità di salvezza. Chissà, forse ancora speravano che la furia degli elementi potesse finalmente placarsi. "Quel luogo doveva sembrare loro sicuro", fa notare l'archeologo. Per cercare di sigillare la porta, le due donne "le hanno messo davanti anche un mobile, forse per frenare la spinta della cenere".
Tutto inutile. Il gruppetto, sottolinea Osanna, deve aver trovato una fine orribile, "sono morti schiacciati dal crollo del tetto, che alla fine ha ceduto, o bruciati dalla nube piroplastica, la nuvola di fuoco e gas che è arrivata alla fine, chissà forse una concomitanza di entrambe le cose". Gli esami consentiranno ora di chiarire com'è andata. Ma intanto il ritrovamento porta con sé altri elementi importanti per la storia degli studi. Una moneta di Filippo d'Asburgo risalente agli anni '30 del Seicento e ritrovata vicino ai resti umani testimonia di scavi clandestini avvenuti in quella zona ben prima del 1748, la data ufficiale dell'inizio degli Scavi di Pompei. "Scavi clandestini devastanti - riferisce il direttore del Parco - fatti per razziare tutti gli oggetti di valore, senza attenzione per gli scheletri, che sono stati in parte rimossi e smembrati".
Una sorta di tombaroli ante litteram, insomma, che avevano scavato un tunnel nella cenere indurita e una volta all'interno della stanza hanno divelto e portato via tutto quello che hanno potuto, lasciando addosso agli scheletri solo due collanine in pasta vitrea. Lo scempio non è arrivato però davanti alla porta della stanza, dove alcuni resti umani, dice, "sono stati ritrovati intatti, la testa di una donna schiacciata dalle tegole e a fianco i resti di un braccio e delle gambe di una altra vittima, mentre in un angolo affiora una mano ancora con i suoi due anelli, uno in argento e l'altro in ferro". A duemila anni di distanza, una scena che ancora toglie il fiato. 

Maxi trampolino a salone Skipass, salone del turismo bianco A Modena dall'1 al 4 novembre, ospiterà tappa di 'Big Air'

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MODENA - Un maxi-trampolino alto 46 metri e lungo 130 - il più grande del genere mai costruito in Italia - sarà l'attrazione principale di 'Skipass', il Salone del Turismo e degli Sport Invernali in programma dall'1 al 4 novembre a ModenaFiere (è la 25/a edizione). La struttura - già ben visibile nel panorama cittadino - ospiterà la tappa italiana della Coppa del Mondo di Big Air, per le discipline di freeski e snowboard, con l'esibizione di quasi 140 atleti da tutto il mondo.
    Oltre alle gare, centro focale della manifestazione saranno gli stand dedicati alle località turistiche e alle attrezzature, con le Regioni Emilia-Romagna e Toscana che presenteranno uno stand comune, dove lanciare il nuovo progetto di collegamento via funivia tra il Corno alle Scale e l'Abetone.
    "La conferma che il salone del turismo bianco si faccia qui e non altrove è per noi un grande riconoscimento", ha spiegato il governatore, Stefano Bonaccini: "L'Emilia-Romagna si conferma meta turistica di eccellenza e anche il 2018-2020 ha investito 7 milioni di euro in eventi sportivi, il 60% in più rispetto al triennio precedente". E in questa categoria rientra la tappa di 'Big Air', primo appuntamento ufficiale della stagione nell'emisfero Nord dopo l'esordio in Nuova Zelanda. Ma al salone si parlerà anche di sport, con le ultime novità nel campo dell'attrezzatura tecnica grazie alla presenza di store specializzati, e anche cibo, grazie a 'Vette di gusto', la carovana dei sapori dedicata all'enogastronomia di montagna che dopo aver toccato tutte le Regioni del Nord chiuderà il suo viaggio proprio a Skipass.
    "Sport e turismo rappresentano un binomio sempre più strategico per l'impatto economico sul territorio", ha sottolineato l'assessore regionale, Andrea Corsini: "Un'opportunità unica per promuovere sui mercati internazionali l'offerta invernale dell'Appennino". Dove, ha assicurato, l'assessore, "non ci sono più situazioni di particolare criticità", anzi proprio oggi dovrebbe arrivare il via libera della giunta all'investimento per la nuova funivia: "Avremo a disposizioni 10 milioni di fondi statali e 3 regionali per realizzare il nuovo collegamento tra Emilia-Romagna e Toscana, ma anche intervenire sul Cimone per nuove infrastrutture e la riqualificazione di quelle già esistenti", ha concluso Corsini.

Giornata trekking urbano,cibo e paesaggi Il 31 ottobre in 55 città italiane con Siena come capofila

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 Sarà il viaggio tra cibo, arte e paesaggio, il filo conduttore della 15/a Giornata nazionale del Trekking urbano in programma il 31 ottobre a Siena.
    L'iniziativa, presentata oggi, coinvolge 55 città italiane e avrà Siena come comune capofila con una settimana di appuntamenti, dalla 'World Francigena ultramarathon' (27 ottobre) al 'Sangiovese purosangue' (dal 2 al 5 novembre). Da Trento a Lentini (Siracusa), da nord a sud, passando per le isole, dunque, sono previsti itinerari all'interno delle mura cittadine per scoprire luoghi unici del Bel Paese a passo lento.
    Al centro di questa edizione 2018, in occasione dell'anno del cibo italiano, protagonista indiscusso sarà proprio lo stretto legame tra cibo, arte e paesaggio con la valorizzazione dei paesaggi rurali e delle filiere agroalimentari. "Sempre più persone - ha detto Alberto Tirelli, assessore al turismo del comune di Siena - dimostrano di apprezzare esperienze come quella del trekking urbano attraverso le quali riescono a vivere i territori".
   

Coliandro porta il turismo a Bologna

Giampaolo Morelli interprete dell'Ispettore Coliandro © ANSA

BOLOGNA - "L'ispettore Coliandro" fa da traino al turismo su Bologna: 11 milioni di telespettatori (tra 15 e 64 anni) seguono la serie tv e di questi il 40% ricorda spontaneamente che la fiction è ambientata a Bologna, mentre il 38% desidera visitare la città, dato che sale al 41% tra coloro che sanno dove la fiction è ambientata. Il target dei potenziali visitatori è prevalentemente femminile (59%) e con età tra i 15 e i 34 anni. È quanto emerge da una ricerca Stageup-Ipsos, svolta con interviste online, presentata dall'assessore al bilancio del Comune Davide Conte sull'impatto della serie tv, interpretata da Giampaolo Morelli, scritta da Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi, con la regia dei Manetti Bros.
    Prossimamente sarà sugli schermi di Rai2 la settima stagione.
    Secondo la ricerca, l'abbinamento 'Ispettore Coliandro/Bologna' è ai vertici della classifica di efficacia del 'location placement' davanti, tra gli altri, alla coppia 'Don Matteo/Gubbio'.
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La rivincita della pasta, non fa ingrassare e rende felici

Scolare la pasta al dente evita picchi glicemici © Ansa

 In occasione del World Pasta Day del 25 ottobre, dagli endocrinologi arriva una serie di consigli per mangiare al meglio i maccheroni senza rischio di ingrassare, nè sensi di colpa. A fornire indicazioni e trucchi ci pensa Serena Missori, endocrinologa e nutrizionista, in collaborazione con il provider Ecm 2506 Sanità in-Formazione e Consulcesi Club.
    Scegliere la pasta integrale è il primo passo, perchè consente, senza rinunciare al gusto, di assumere carboidrati a lento rilascio. Cioè quei carboidrati che mantengono stabile il livello di zuccheri nel sangue e forniscono energia in modo costante, permettendo all'organismo di assorbirli e usarli lentamente. Attenzione però a non farsi ingannare dalle etichette: deve essere indicata chiaramente la dicitura farina integrale o 100% integrale per essere sicuri che la pasta sia preparata esclusivamente con farine che non abbiano subìto raffinazione.
Chi è a dieta può essere tentato di mangiare la pasta ma solo a patto che sia scondita. Ma non è una buona idea, spiega la nutrizionista. In realtà, sarebbe meglio saltarla in padella con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva, aglio, che aiuta il corpo ad abbattere i depositi grassi e peperoncino, che aumenta il metabolismo.
Un'attenzione utile per evitare il gonfiore addominale e non avere picchi di glicemia, è quello di scolare la pasta al dente e sciacquarla sotto l'acqua fredda. Cotture troppo prolungate infatti tendono a far innalzare l'indice glicemico e a rendere gli amidi della pasta più facilmente assimilabili.
   
Poi tocca alle verdure, grande amiche della pasta: consumare della verdura cruda prima di una spaghettata o di un bel piatto di pasta corta, anche un semplice pinzimonio in olio extra vergine di oliva, e a seguire una porzione di verdura cotta, saltata in padella o grigliata (ma non bollita), crea una sorta di paracadute per l'assorbimento degli zuccheri, impedendo un'impennata della glicemia.
   
Infine, tocca sfatare un tabù: non è vero che sia assolutamente da evitare il primo piatto di sera. La pasta a cena fa bene, sottolinea la nutrizionista, rilassa e aiuta a dimagrire. Questo perché favorisce la sintesi di serotonina e di melatonina facendo assorbire maggiormente il triptofano. Quindi fa rilassare e aiuta il sonno: se ci rilassiamo, si riducono gli ormoni dello stress, fra cui il cortisolo, colpevoli di favorire l'aumento di peso.(ANSA).

Bitesp, prima borsa viaggi esperenziali Cento buyer accreditati al 19 al 21 novembre

 © ANSA


La Bitesp, prima Borsa interamente dedicata al "Turismo Esperienziale", patrocinata dall'Enit, si svolgerà a Venezia al Venice Terminal Passeggeri dal 19 al 21 novembre prossimi, con la partecipazione di 100 buyer accreditati, di cui oltre 50 esteri. Sono presenti 250 seller tra strutture ricettive, agenzie di viaggio, consorzi ed enti di promozione turistica.
    E' in forte crescita la domanda di vacanze legate allo sport, alla natura, all'enogastronomia, al benessere, alla cultura, agli hobby e alle passioni personali, dove l'esperienza da vivere diventa il valore aggiunto dell'offerta. La Bitesp sarà l'occasione per gli operatori di confrontarsi e ricercare idee, offerte e partnership nuove per una clientela che richiede una vacanza fatta soprattutto di emozione. La manifestazione prevede un'area espositiva e un workshop tra buyer e seller, tre giorni pieni dedicati al business e alla contrattazione tra strutture turistiche italiane, tour operator internazionali, agenzie viaggi, cral, associazioni, località turistiche.
    In contemporanea a Bitesp si svolgeranno iniziative di richiamo per il settore turistico ricettivo: l'Area Academy, dedicata alla formazione per il settore turistico-alberghiero e l'Area Job, riservata alla ricerca del personale. Al piano terra del padiglione fieristico, si svolgerà For Horeca, mostra dedicata alle attrezzature e alle forniture per la ricettività.

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segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Tuirsmo Culturale

La Filosofia dopo le “filosofie”. Investigare l'importanza del pensiero rosminiano per i nostri giorni, convegno a Domodossola 26-27 ottobre 2018

La Filosofia dopo le “filosofie”. Investigare l'importanza del pensiero rosminiano per i nostri giorni, convegno a Domodossola 26-27 ottobre 2018
Bellissima iniziativa culturale a Domodossola: è un'occasione privilegiata per conoscere anche il Sacro Monte Calvario di Domodossola dei Padri Rosminiani / http://sacromontecalvario.blogspot.com

 
Il 26 e 27 ottobre a Domodossola due giorni dedicati ad Antonio Rosmini ad oltre 220 anni dalla nascita. La Filosofia dopo le “filosofie” - La sfida rosminiana alla contemporaneità  è il convegno di studi, aperto a tutti e con ingresso libero che porterà esperti, studiosi e filosofi per un confronto sul pensiero rosminiano. Tra gli appuntamenti anche un workshop filosofico e l'anteprima nazionale del docufilm dedicato ad uno dei maggiori filosofi dell'Ottocento europeo.
Investigare l'importanza del pensiero rosminiano per i nostri giorni, l'obiettivo del convegno, che non sarà dunque rivolto esclusivamente al passato, ma che a partire dal pensiero rosminiano, cercherà di definire quali risultati potrebbero produrre nella società di oggi le sue teorie.
Beato dal 2007, Antonio Rosmini fu ordinato sacerdote a 24 anni appena compiuti, e da subito mostrò un grande interesse verso gli studi filosofici. Dal 1826 si trasferì a Milano dove strinse un profondo rapporto d'amicizia con Alessandro Manzoni che di lui affermò: “È una delle sei o sette intelligenze che più onorano l'umanità”.
Scrivono gli organizzatori: "Le tesi filosofiche di Rosmini risultano di assoluta attualità, partendo da postulati fondanti come l'inalienabilità dei diritti naturali della persona e strizzando l'occhio alla filosofia di Kant, pur nella consapevolezza dei limiti che le teorie del filosofo tedesco contenevano. Quello del 26 e 27 ottobre sarà dunque un momento di confronto non solo per 'addetti ai lavori', ma aperto a tutti coloro che – magari anche per la prima volta –desiderano avvicinarsi alla conoscenza del Beato Rosmini, la cui salma oggi riposa a pochi chilometri da Domodossola, presso il Santuario del SS. Crocifisso di Stresa.
Il convegno del 26 e 27 ottobre sarà decisamente innovativo, grazie soprattutto all'organizzazione del workshop filosofico in programma alle ore 15 della prima giornata: un laboratorio in cui i quattro relatori converseranno con le ragazze e i ragazzi dei licei interessati ad approfondire le tematiche legate alla metodologia di studio della filosofia e a stabilire un corretto approccio di confronto con i grandi pensatori del passato".

Il convegno è promosso da: Fondazione “Paola Angela Ruminelli” di Domodossola, Liceo delle Scienze Umane / Liceo delle Scienze Umane opzione Economico Sociale “Antonio Rosmini” di Domodossola, Associazione Culturale “Mario Ruminelli” di Domodossola in collaborazione con Centro Internazionale di Studi Rosminiani di Stresa, Rosmini Institute “Philosophical Research Center” di Varese, Comune di Domodossola con il patrocinio del ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca – Ambito Territoriale del Verbano-Cusio-Ossola.
Il convegno consente il riconoscimento di crediti per gli insegnanti partecipanti.

Il programma dettagliato del convegno:
Venerdì 26 ottobre
Sala Conferenze della Unione Montana delle Valli dell’Ossola
Ore 09:30 Saluti istituzionali
Ore 10:15 Apertura dei lavori a cura di Samuele Francesco Tadini
Ore 10:30 Luciano Malusa: Antonio Rosmini tra “Risorgimento” e “Rinnovamento”. Una prospettiva storico- filosofica
Ore 11:30 Dibattito
Ore 15:00 Laboratorio filosofico (Philosophical Workshop) aperto agli studenti di filosofia dei licei.
Luciano Malusa, Il filosofo e il suo contesto storico-culturale
Markus Krienke, Approcciare il pensiero di un filosofo in lingua straniera
Stefania Zanardi, Oltre le opere: conoscere un filosofo attraverso le lettere e i diari
Samuele Francesco Tadini, Interpretare il pensiero di un filosofo
Sabato 27 ottobre
Sala Bozzetti presso il Sacro Monte Calvario
Ore 09:00 Stefania Zanardi – Rosmini oggi: dalla condanna ecclesiastica alla beatificazione
Ore 10:00 Markus Krienke – Morale, diritto e politica: quale filosofia cristiana per la nostra contemporaneità? Ore 11:00 Coffee break
Ore 11:30 Dibattito
Ore 15.00 Samuele Francesco Tadini: Metafisica rosminiana e “metafisiche” contemporanee
Ore 16.00 Dibattito
Ore 16.30 Marco Finola: Presentazione e proiezione in anteprima nazionale del Docufilm dedicato ad Antonio Rosmini
Ore 18.30 Chiusura dei lavori a cura di Massimo Gianoglio
Ore 19.30 Cena conviviale
Ore 21.30 Concerto di musica classica promosso dall’Associazione Culturale “Mario Ruminelli” a cura della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale