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Sta arrivando la 3° edizione di FOTOFONIA a Reggio Emilia

 

Wanderlust, il mindful festival fa tappa a Milano, Roma e Venezia

 

C’è ancora tempo, dato che l’evento è atteso dopo l’estate, ma sono appena state aperte le iscrizioni con l’acquisto dei biglietti: parliamo dell’appuntamento dedicato alla consapevolezza targato Wanderlust che farà quattro tappe a settembre.

Alle date di Milano e Roma si aggiunge infatti Venezia. Wanderlust torna in Italia riconfermando il format Wanderlust 108: una giornata di unione e consapevolezza dedicata al benessere, mentale e fisico. L’occasione perfetta per praticare insieme alla community il Mindful Movement.

L’evento, ospite dei parchi nelle città italiane, avrà quest’anno quattro appuntamenti: Milano, sabato 21 e domenica 22 settembre presso il parco di City Life, Venezia, sabato 28 settembre presso il Parco di San Giuliano, affacciato direttamente sulla laguna, Roma, sabato 5 ottobre, presso il Parco degli Acquedotti.

In programma un mindful triathlon per un’esperienza all’aria aperta composto da corsa, yoga e meditazione. Si inizia con un carico di energia grazie alla corsa di 5km guidata da runner professionisti: un’attività adatta a tutti, con la possibilità di camminare e di godersi una passeggiata o di seguire un’attività alternativa di mindful fitness direttamente dal main stage. A seguire una sessione di yoga flow di 60 minuti seguita da una sessione di meditazione guidata. A condurre le attività dal main stage ci saranno talent e maestri spirituali che guideranno i partecipanti attraverso le loro pratiche, con dj set e musica dal vivo ad accompagnare tutte le attività.

Nel pomeriggio, al termine del Mindful Triathlon, si potrà partecipare alle attività “The Uncommons” incluse nel biglietto: sessioni esperienziali, workshop, speech. Yoga in the Dark, Cerimonia del cacao, Thai Chi, Sound Bath, Yoga flow & Sound Healing Journey sono alcune delle attività andate per esempio in scena l’anno scorso.

All’interno del village, aperto a partecipanti e visitatori, sarà possibile visitare il Kula Market, il tradizionale mercatino olistico e l’area True North Cafè per concedersi una pausa ristorativa.

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(Post a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it)

Cortina, è già sfida olimpica al Mountain Hospitality Forum


La nuova domanda turistica e il peso dei cambiamenti climatici sulle dinamiche delle imprese del settore alberghiero. Sono i temi chiave del convegno ”Mhf – Mountain Hospitality Forum – Cortina e oltre, l’evoluzione dell’ospitalità della montagna”, organizzato  da Confindustria Alberghi, con Unicredit come main partner, il 27 marzo, presso il Grand Hotel Savoia Cortina – A Radisson Collection Hotel. L’evento ha visto anche la collaborazione di Cushman & Wakefield, Confindustria Belluno Dolomiti e Luiss Business School.

Alessandro Belli, head of hospitality Italy di Cushman & Wakefield, ha introdotto l’argomento con un focus sul mercato hospitality e montagna. Sul fronte degli investimenti immobiliari in Italia nel 2023, nonostante un calo 45% nel volume totale, il settore alberghiero, con un investimento di 1,5 miliardi di euro, si è dimostrato resiliente, grazie anche a fondamentali in forte recupero dopo la pandemia: il RevPar è cresciuto del 45% rispetto al 2019, contro una media europea che si è fermata al +22%.

Trend positivo per la domanda turistica verso la montagna: la crescita degli arrivi e delle presenze è spinta soprattutto dalla clientela internazionale: in testa i viaggiatori long haulamericani in primis. Nel caso di Cortina è arrivata in pochi anni a rappresentare oltre il 50% della domanda complessiva verso la destinazione.

Un grande potenziale di crescita, dunque, per la montagna, che punta a destagionalizzazione e internazionalizzazione ma anche a sostenibilità, accessibilità e inclusività. Lo scopo è diventare un luogo da vivere tutto l’anno, complice anche il climate change che sta cambiando abitudini, comportamenti e scelte dei viaggiatori.

Ecco alcune delle direttrici su cui far leva: migliorare l’ambiente per residenti e turisti, sviluppare un’offerta turistica integrata, in particolare per la stagione estiva; estendere il periodo di attività turistica della destinazione, diminuendo i periodi di inattività e di chiusura; rinnovare e riqualificare l’offerta.

Quattro le tavole rotonde, dedicate a: ospitalità, benessere e sviluppo del territorio, i diversi modi di finanziare il settore hospitality, i trend del settore e la nuova domanda e la montagna nelle strategie di crescita dei brand internazionali.

«Abbiamo fortemente voluto questo evento a Cortina – ha spiegato Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – Ci siamo resi conto che mancava un appuntamento sulla montagna capace di mettere intorno ad un tavolo imprenditori del settore, mondo della finanza e investitori. La montagna sta vivendo un profondo cambiamento e il faro delle prossime Olimpiadi è un’opportunità che dobbiamo saper sfruttare. La destinazione è sempre più attrattiva agli occhi del turista internazionale, alla ricerca di esperienze legate al territorio, con un’attenzione particolare alla sostenibilità»

«Abbiamo davanti due anni complessi ma straordinari, durante i quali dobbiamo cogliere ogni opportunità di crescita e di sviluppo – ha sottolineato Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti e presidente del gruppo tecnico sport e grandi eventi di Confindustria – La nostra sfida olimpica è già iniziata e riguarda l’intero sistema Paese. Tifare per il successo di Milano-Cortina 2026 significa tifare per il Paese, la sua credibilità e attrattività».

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(Post a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it)

Condé Nast Johansens, ecco le tendenze del viaggiatore di lusso

 

Appassionato di enogastronomia, benessere e arte. È l’identikit del viaggiatore di lusso, in base a un sondaggio, condotto tra 2.000 lettori, da Condé Nast Johansens, una delle principali guide di riferimento del segmento.

L’indagine fornisce un’interessante finestra sulle preferenze dei viaggiatori più esigenti. Ne esce fuori un individuo che ama e desidera vacanze legate a suoi interessi principali, che spaziano tra enogastronomia, salute, benessere, arte e cultura, natura e passione per lo sport.

Tutti gli intervistati hanno dichiarato di avere grandi programmi di viaggio per il 2024, con il 93% che prevede di andare all’estero almeno una volta durante l’anno. Il mese preferito per spostarsi è settembre (44%), seguito da giugno (39%) e maggio (37%). Riguardo alle mete predilette, al primo posto il Regno Unito (48%), quindi Spagna (30%), Francia (27%) e Italia (19%). Location ideale per metà delle persone i boutique hotel (58%) e le ville esclusive in affitto (39%).

Molto gettonati i soggiorni in spa e centro benessere, a conferma del trend del momento, con una persona su tre che è disposta a spendere 3.100 euro per una vacanza.

Riguardo all’uso di materiale informativo, domina la carta stampata: il 58% legge le guide cartacee Condé Nast Johansens nelle camere d’hotel, mentre il 22% dei follower sui social media e il 18% dei visitatori del sito web hanno acquistato una guida.

Anche il viaggiatore di Condé Nast Johansens cerca le informazioni online: per il 69% è indispensabile utilizzare il sito per prenotare una vacanza. Inoltre, il 97% degli intervistati segue Condé Nast Johansens sui social media, dimostrando la forte presenza del brand e la sua influenza nel mondo digitale.

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(Post a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale)

Meditazioni in musica dalla Scala a Palermo. Verso Pasqua...


Verso Pasqua con maestri come Herreweghe e Orozco-Estrada: dalle Passioni bachiane a Milano agli “Stabat Mater” di Pergolesi e Rossini a Torino, Verona e nel capoluogo siciliano La “Pastorale” di Beethoven su Radio 3

Un gesto piccolissimo delle mani. Quasi impercettibile. Un gesto nel quale, però, c’è tutto. C’è la musica. C’è la Passione. Scritto con la lettera maiuscola perché è la Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach, quella composta per i riti del Venerdì Santo a Lipsia. Passione che sgorga dalle mani di Philippe Herreweghe. Sgorgano le note di Bach, quelle che restituiscono in musica, con passo teatrale e liturgico allo stesso tempo, la Passione di Cristo nello scorrere degli eventi raccontati da Matteo nel suo Vangelo. E lo fanno con una naturalezza, con una semplicità disarmante – che lezione di democrazia musicale il vedere i solisti uscire dal coro, eseguire le loro arie (straordinari il soprano Dorothee Mields, il controtenore Hug Cutting, il baritono Konstantin Krimmel, mentre il tenore Julian Prégardien ha dato voce all’Evangelista e il basso Florian Boesch ha fatto risuonare le parole di Gesù) per poi tornare insieme agli altri musicisti a farsi voce di una comunità che celebra e ripercorre il Mistero, lasciandosi interrogare, oggi, dal suo significato. La violenza della condanna a morte di Cristo è la stessa di chi oggi uccide in guerra. Lo senti, più di sempre nella musica di Bach. Che scaturisce dalle mani di Herreweghe – che spesso scende dal podio per essere più vicino ai suoi musicisti e plasmare, insieme, la musica. Come se quelle note venissero ri-create per la prima volta. Eppure è da oltre mezzo secolo che il direttore belga, con il suo Collegium vocale Gent, frequenta la partitura di Bach. Lo ha fatto anche lunedì, al Teatro alla Scala. Intenso, forte della bellezza della semplicità di cui la pagina è intrisa. La Matthäus-Passion ha aperto i concerti, che non sono solo concerti, ma meditazioni in musica, della Settimana Santa 2024.

Un’altra Passione, la Johannes- Passion, è risuonata mercoledì in Duomo a Milano. L’ensemble LaBarocca dell’Orchestra sinfonica di Milano, dopo averla proposta all’ombra della Madonnina, la ripropone stasera alle 20 all’Auditorium di largo Mahler, proseguendo una tradizione inaugurata nel 1999 da Riccardo Chailly, quella di eseguire ogni anno, in Quaresima, una Passione di Bach. Tradizione tedesca, ora di casa anche a Milano. Da Milano a Torino dove stasera alle 20.30 all’Auditorium Toscanini Andrés Orozco-Estrada sale sul podio per il Concerto di Pasqua dell’Orchestra sinfonica nazionale della Rai: sul leggio lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi con le voci di Giuliana Gianfaldoni e Cecilia Molinari, ma anche la

Sinfonia n.6 in fa maggiore Pastorale

di Ludwig van Beethoven. Diretta su Radio 3, differita alle 21.15 su Rai 5.

Un altro Stabat Mater, quello teatralissimo nel racconto della scena del Calvario di Gioachino Rossini, è in programma stasera alle 19 (al termine la tradizionale Via Crucis in Arena) e domani alle 17 al Teatro Filarmonico di Verona. Roberto Abbado sale sul podio di orchestra e coro dell’Arena per la pagina ispirata alla lauda di Jacopone da Todi e affidata alle voci di Erika Grimaldi, Caterina Piva, Pietro Adaini e Giorgi Manoshvili. Anche il Teatro Massimo di Palermo celebra in musica la Pasqua con lo Stabat Mater di Rossini. Domani alle 20.30 orchestra e coro del Massimo, guidati dal direttore musicale onorario Gabriele Ferro, fanno risuonare la pagina insieme alle voci di Carolina Lopez Moreno, Vasilisa Berzhabskaya, Francesco Demuro e Luca Tittoto.
avvenire.it

FAENZA L’eterno presente di Gio Ponti nelle ceramiche

Faenza, Mic

Gio Ponti

Ceramiche 1922-1967 Fino al 13 ottobre Al Mic una selezione dei progetti del polivalente artista realizzati per Richard-Ginori, Pozzi, Venini, Fontana tra il 1922 e il 1967 Piccole sculture da tavolo, piatti e vasi, innovativi e al tempo stesso rispettosi dei valori classici


Gio Ponti lavorò in tutti i campi: dalla pittura al vetro, alla ceramica, al teatro, al disegno su stoffa, all’architettura, all’urbanistica. Inventò due riviste, “Domus” e “Stile”, che fondò rispettivamente nel 1928 e 1941, con i dibattiti sull’architettura e sul design, gli scritti, le lettere agli amici, le mostre. Lavorò tantissimo, come architetto innanzitutto, lasciando il suo stile palladiano e neoclassico rivisitato su ceramiche, affreschi, dipinti, mobili in tutta Italia. Realizzò piccoli progetti domestici in grandi serie (servizi di piatti e tovaglie per La Rinascente) e grandiosi fabbricati (Grattacielo Pirelli a Milano, 1960), cattedrali e musei (la cattedrale di Taranto, 1970, e il Denver Art Museum negli Usa, 1971). Progettò per sessant’anni, in tutto ventimila disegni di architettura, insegnò per venticinque, costruì in tredici Paesi. Visse ottantotto anni, dal 1891 al 1979, lavorando sempre, intensamente. Con uno sguardo che tendeva a guardare dietro di sé (« Per me – ha dichiarato Ponti – non esiste “il passato” perché considero che tutto è simultaneo nella nostra cultura»). Ciò emerge dalle ceramiche create per la Richard Ginori negli anni Venti come in Prospettica, vaso in porcellana in cui una fitta sequenza di piccole celle sapientemente decorate, occupate da forme primarie, dà vita ad un gioco di ripetizioni differenti, con evidenti rimandi alle prospettive rinascimentali e ad alcune visioni dei protagonisti del Realismo Magico. Oppure dalle piccole sculture da tavolo, piatti e vasi, innovativi e, al tempo stesso, rispettosi dei valori classici, realizzati con le più avanzate tecniche, ma ispirati alla nostra tradizione artigianale, caratterizzati da richiami alle forme delle antiche medaglie, delle urne e delle statue, popolati da sinuose silhouette, tra basiliche, colonnati e pergole. Esemplare, in proposito, la composizione di 41 elementi in porcellana, vetro, metallo e oro che “imbandiscono” una grande tavola bianca rettangolare. Si tratta del Trionfo da tavola per le ambasciate d’Italia del 1925-1927 realizzato da Ponti in collaborazione con Tomaso Buzzi e Italo Griselli. L’opera è una delle più significative tra le oltre duecento presenti nella mostra “Gio Ponti. Ceramiche
1922-1967” (catalogo Dario Cimorelli Editore) allestita al Mic di Faenza a cura di Stefania Cretella. Lisa Licitra Ponti, figlia dell’architetto e sua collaboratrice, ha detto in passato: « Mio padre è un architetto che ha iniziato con la ceramica: l’essere architetto non è un aspetto della sua versatilità, è la versatilità un aspetto del suo essere architetto». Ponti aveva in mente l’architettura dell’esistenza: la casa, l’oggetto, la grande e la piccola serie avevano per lui la stessa dignità di progetto. Quando la Richard-Ginori vinse il Grand Prix all’Expo di Parigi nel 1925, la direzione artistica dell’azienda era già nelle mani di Ponti da due anni. Aveva rivoluzionato tutta la produzione, creando non solo capolavori di originalità ed eleganza, che la mostra documenta, come i grandi pezzi d’arte La conversazione classica o La casa degli efebi, o Vasi delle donne e delle Architetture, ma inventando un sistema di famiglie di pezzi dai grandi ai piccolissimi con cui ravvivò la produzione della manifattura favorendo il contatto dell’impresa con le grandi esposizioni e le relazioni con artisti, industriali, artigiani. «Così Ponti ha sempre lavorato per le aziende: con un progetto globale e con entusiasmo e distacco», ha evidenziato ancora Lisa Licitra Ponti (ricordiamo le collaborazioni con Ceramiche Pozzi, Venini, Fontana Arte), dimostrandosi una figura chiave nella promozione del design e dell’alto artigianato artistico italiano nel mondo, lasciando una eredità creativa che è stata degnamente raccolta da importanti autori quali Alessandro Mendini ed Ettore Sottsass.
avvenire.it
(Post a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale)

Le mostre di Pasqua, da Leonardo al tatuaggio. A Roma Raffaello, Tiziano e Rubens, a Milano Pascali


Dal genio di Leonardo ai capolavori di Raffaello, Tiziano e Rubens, da Pascali alla storia del tatuaggio: sono alcune delle mostre della settimana di Pasqua.

TORINO - Ai Musei Reali dal 28 marzo al 30 giugno "L'autoritratto di Leonardo.

Storia e contemporaneità di un capolavoro": l'esposizione presenta oltre 60 opere, delle quali 15 originali di Leonardo, tra cui spiccano 6 fogli del Codice Atlantico realizzati in Francia, nel periodo in cui disegnava il suo celebre Autoritratto. Arricchito da numerosi prestiti, e con testimonianze originali dell'attività di Leonardo negli ultimi anni della sua vita, il percorso è completato da una nutrita selezione di dipinti, disegni, incisioni, matrici calcografiche e fotolitografie che documentano la fortuna del celebre disegno di Torino.

ROMA - Si intitola "Raffaello, Tiziano, Rubens. Capolavori della Galleria Borghese a Palazzo Barberini" la mostra che segna l'inedita collaborazione tra le Gallerie Nazionali di Arte Antica e la Galleria Borghese: dal 29 marzo al 30 giugno infatti 50 dipinti della Pinacoteca della Galleria Borghese saranno esposti nell'Ala Sud del piano nobile di Palazzo Barberini. Tra i dipinti esposti, alcuni capolavori assoluti, quali il Ritratto d'uomo di Antonello da Messina, il Ritratto di giovane donna con unicorno di Raffaello, Susanna e i vecchioni di Peter Paul Rubens, l'Amor Sacro Amor Profano di Tiziano.

Fino al 22 aprile alle Case Romane del Celio "Fiero di te.
Opere di Emilio Conciatori", a cura di Romina Guidelli e Tanja Mattucci. La mostra, primo omaggio all'artista che con la luce "divina" e i colori ipnotici delle sue tele conquistò persino Hollywood (tanto che Stanley Kubrick volle che fosse proprio lui a creare la prima locandina del film "2001: Odissea nello spazio"), riunisce 10 opere appartenenti all'ultima produzione di Conciatori.

MILANO - "Tatuaggio. Storie dal Mediterraneo", dal 28 marzo al 28 luglio al Mudec e a cura di Luisa Gnecchi Ruscone e Guido Guerzoni, racconta la lunga storia del tatuaggio. Dalla preistoria al contemporaneo, il percorso ha un taglio antropologico che guarda all'Italia e all'area del Mediterraneo, e presenta reperti originali o riproduzioni e proiezioni di fotografie e filmati percorrendo oltre 7mila anni di storia umana.
Dal 28 marzo al 23 settembre alla Fondazione Prada un'ampia retrospettiva su Pino Pascali, a cura di Mark Godfrey.
Articolato in 4 sezioni, il percorso include 49 opere di Pino Pascali, 9 lavori di artisti del secondo dopoguerra; una selezione di fotografie e un video che ritraggono l'artista con le sue opere.

VENEZIA - A Le stanze della fotografia dal 28 marzo all'11 agosto la mostra "Out of focus", che presenta gli ultimi dieci anni di ricerca fotografica dell'artista Patrick Mimran attraverso 30 fotografie inedite e mai esposte in Italia.
Sempre il 28 marzo apre anche "Helmut Newton. Legacy" (fino al 24 novembre), l'ampia retrospettiva curata da Matthias Harder e Denis Curti che ripercorre la vita umana e professionale del grande fotografo.

ORANI (NU) - Al Museo Nivola "Chimere", prima personale di Siro Cugusi in una istituzione italiana. A cura di Luca Cheri e Camilla Mattola, allestita dal 30 marzo al 3 giugno, la mostra è un viaggio nella produzione più recente dell'artista, caratterizzata da grandi tele che rivisitano i generi tradizionali del paesaggio, della natura morta, del nudo e del ritratto.

ALESSANDRIA - A Palazzo Monferrato fino al 6 ottobre "Alessandria Preziosa. Un laboratorio internazionale al tramonto del Cinquecento", a cura di Fulvio Cervini: articolata in 7 sezioni, e realizzata in collaborazione con gli Uffizi di Firenze, la mostra svela la civiltà creativa tra Cinque e primo Seicento della città e del suo territorio, focalizzandosi in particolare sulle arti suntuarie, a ridosso dell'avvento del Manierismo internazionale negli anni della Controriforma cattolica.
ansa.it

Federturismo: prenotazioni Pasqua a +20%, vince la Sicilia

 

Prenotazioni per Pasqua in crescita del 20% rispetto al 2023. A trainare la crescita, oltre alle città d’arte, sono soprattutto le destinazioni del Sud, che beneficiano di un clima più mite e di una varietà di offerte, dalle belle spiagge, ai siti archeologici, ai borghi storici, alle terme: in particolare, la Sicilia registra un +30% di prenotazioni. Le previsioni sono di Federturismo, secondo cui le città d’arte, non solo Roma, Firenze, Venezia, ma anche Napoli, Catania e Torino saranno tra le mete preferite dai viaggiatori stranieri – innanzitutto statunitensi, francesi e tedeschi – con un’ occupabilità delle strutture al momento superiore al 78%.

“Essendo una Pasqua bassa – sottolinea la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli – non va tralasciata l’opzione montagna che sarà preferita da quei connazionali che vorranno godersi le ultime discese sulle piste da sci. Possiamo, infine, riscontrare con soddisfazione come nonostante l’aumento dei biglietti aerei, cresciuti di quasi il 10%, e il persistente problema del rilascio dei passaporti, si confermi positivo il trend dei viaggi degli italiani all’estero con gli Usa in testa tra le preferenze dei giovani sul lungo raggio con il 16% delle scelte, seguiti dal Giappone con l’11%, e l’Egitto balneabile del Mar Rosso al 9%. Parigi, Londra, Amsterdam e Barcellona sono invece le città più ricercate sul breve raggio”.

Per evitare il traffico stradale molti viaggiatori utilizzeranno il treno come mezzo di trasporto per raggiungere le principali città: lo conferma l’incremento del 40% delle prenotazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso con un boom per Torino (+153%), Venezia (+134%) e Napoli (+111%).

travelnostop.com

Antichi cammini e borghi siciliani: convegno a Palermo

 

C’è una nuova data da segnare in agenda per chi è interessato al turismo slow, delle radici e dei borghi. Venerdì 12 aprile nell’Aula Magna dello Steri a Palermo è in programma il convegno dibatttito dal titolo “Antichi cammini e sviluppo economico dei borghi in Sicilia.  Opportunità occupazionali per i giovani”.

Nel corso dei lavori, promossi dal Dipartimento di Scienze Economiche Aziendali e Statistiche (SEAS) dell’Università degli studi di Palermo e dai Lions del Distretto 108Y/b, verranno affrontati principalmente la crescita economica, lo sviluppo turistico, l’occupazione giovanile e il
ripopolamento di alcuni Borghi del Parco delle Madonie, attraversato dalla Via Francigena (PA- E), nell’ambito delle nuove tipologie di turismo di prossimità, rurale, lento e sostenibile. Tra le antiche Vie/Cammini esistenti in Sicilia si parlerà quindi dell’importanza della “Via Francigena”, che da Palermo porta a Messina e attraversa le Madonie, i Nebrodi e i Peloritani, chiamata “Via Francigena Palermo-Messina per le montagne”.
Il dibattito verterà anche su alcuni Borghi siciliani ricchi di tesori architettonici, tradizioni popolari, religiose ed enogastronomiche, che hanno raggiunto un buon livello di benessere. Ma si parlerà anche delle ragioni per cui altri Borghi spesso non riescono ad emergere ed a crescere economicamente, pur possedendo un patrimonio culturale, architettonico e naturalistico-ambientale di rispetto, da conoscere, tutelare e promuovere.
Infine, per far emergere le difficoltà incontrate per raggiungere la crescita economica dei Borghi, saranno ascoltati alcuni sindaci
dell’area madonita e rappresentanti delle Istituzioni.

Previsti anche gli interventi del rettore Massimo Midiri, del sindaco di Palermo Roberto Lagalla, associazioni, operatori turistici, esperti del settore, docenti universitari e i soci Lions del Distretto 108Y/b Sicilia.

travelnostop.com

Itabus, per l’estate più corse per le località turistiche siciliane

Itabus - Viaggia da €0.59

 

Cresce il network di Itabus, società di trasporto su gomma a lunga percorrenza che dallo scorso maggio è entrata a far parte del gruppo Italo, per coprire tutta Italia da nord a sud. Un aumento del 40% di chilometri percorsi con l’introduzione di 200 nuove partenze, portandone il totale a 500 giornaliere da oltre 85 località italiane durante tutto l’arco della giornata (notte compresa, grazie ai servizi notturni molto utilizzati dai viaggiatori per ottimizzare i tempi di percorrenza). Diventano così 2200 i collegamenti quotidiani Itabus, che crescono di oltre il 50% per garantire capillarità e frequenze lungo tutto il Paese.

In particolare sulla Sicilia, raddoppiano i servizi tra Palermo, Napoli e Roma: da 2 a 4 ogni giorno. Nuova partenza diurna alle 8:40 da Palermo che si aggiunge al collegamento notturno in partenza alle 20. Nuovo arrivo nel capoluogo siciliano alle 20:55 (in aggiunta a quello delle 8 di mattina). Tutti questi servizi, inoltre, effettuano fermata anche a Salerno che viene così collegata al capoluogo siciliano.

Introdotti 2 collegamenti quotidiani tra Palermo e Firenze, Bologna, Milano e Bergamo, oltre a 2 connessioni con la Calabria con fermate a Villa San Giovanni, Vibo Valentia, Rosarno, Gioia Tauro, Palmi, Lamezia Terme, Cosenza (da Palermo si parte alle 8:40 e si arriva alle 16:04 a Cosenza; da Cosenza partenza bus alle 13:05, arrivo a Palermo alle 20:55).

Più destinazioni connesse anche ad Agrigento, Enna e Caltanissetta: 2 servizi giornalieri con fermate a Villa San Giovanni, Lamezia Terme, Cosenza, Sibari, Taranto, Bari e Altamura (da Agrigento partenza alle 8:15, ad Agrigento arrivo alle 21:25).

Su Catania oltre ai collegamenti verso Roma e Napoli, raddoppiano i viaggi verso Puglia e Calabria con 2 ulteriori servizi per un totale di 4 giornalieri (2 diurni e 2 notturni) con fermate a Villa San Giovanni, Lamezia Terme, Cosenza, Sibari, Taranto, Bari e Altamura (nuova partenza da Catania alle 10:50, nuovo arrivo a Catania alle 18:50).

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Per Pasqua porte aperte nelle cantine dell’Umbria

 

Non è troppo tardi per scegliere di trascorrere la Pasqua in Umbria, dove numerose cantine sono pronte ad accogliere enoturisti appassionati del binomio bellezza e gusto. Tra le cantine associate a Movimento Turismo del Vino dell’Umbria, che si impegna ogni giorno per promuovere la cultura del vino e le visite nei luoghi di produzione, ecco cinque top ‘wine destination’ a cui è possibile ancora prenotarsi.

In occasione della Pasqua Arnaldo Caprai aprirà le porte della sua cantina. Dopo un calice di grecante Grechetto servito nella piazzetta Monte della Torre, inizierà la visita guidata in Cantina alla scoperta dei processi di vinificazione, successivamente nelle sale dell’Enoteca Monte della Torre sarà possibile degustare le etichette più rappresentative abbinate ai prodotti tipici della tradizione pasquale.

Immersa nella valle della Chiesa del Carmine, l’omonima Vineria è invece il luogo d’elezione del Trebbiano spoletino: la proposta è per un pranzo a Pasqua e Pasquetta. Tutte le degustazioni guidate dei prodotti si svolgono alla Vineria del Carmine, il casale cinquecentesco che è anche punto vendita aziendale. Lì è possibile scegliere l’opzione preferita e lasciarsi guidare dai sommelier alla scoperta dei vini e dell’olio o visitare la Chiesa del Carmine, l’antica pieve sconsacrata, oggi agriturismo e fulcro del lavoro di ospitalità.

Nascosto tra le verdi e rigogliose colline umbre, il Castello di Montegiove risale al XIII secolo e dal 1780 appartiene ai Marchesi Misciattelli. Oggi, è al centro dell’omonima tenuta che si estende per 1200 ettari nella campagna umbra e comprende un’operosa azienda agricola e un esclusivo agriturismo. Per Pasquetta, il 1° aprile alle 11, è in programma una visita e una degustazione: una piacevole passeggiata durante la quale è possibile visitare une parte del castello medievale e la cantina risalente al 1500 ubicata nei sotterranei e ascoltare le affascinanti vicende che hanno caratterizzato la storia del castello durante il suo glorioso passato. La visita si concluderà con la degustazione di tre vini e dell’olio extra vergine d’oliva con un tagliere di formaggi e norcineria locali.

Assisi, gioiello incastonato tra le verdi vallate, si prepara a vestirsi a festa per accogliere visitatori da ogni dove. La Cantina Saio, a pochi passi dalla Basilica di San Francesco, offre un’esperienza enogastronomica autentica e coinvolgente. Gli enoturisti possono scegliere tra una passeggiata tra i vigneti panoramici e scoprire i vitigni autoctoni dell’Umbria, così come assaporare vini bianchi freschi e fruttati e vini rossi corposi e ricchi durante le degustazioni guidate direttamente dal produttore.

Ad Amelia, in Umbria, in unazona collinare dominata dall’antica casa padronale e dal complesso delle cantine, da cinquant’anni la famiglia Zanchi produce vini esclusivi e dalla spiccata identità territoriale. In collaborazione con Slow Food, la cantina Zanchi propone uno speciale itinerario di gusto. Dopo un passaggio accanto al boschetto dei daini, si entrerà in cantina per conoscere le pratiche di vinificazione naturale e di affinamento, qui è possibile ammirare anche gli antichi utensili del piccolo museo del vino. Al termine, la degustazione dei vini sarà un momento conviviale, una tipica merenda campagnola umbra tra le vigne. I tre vini biologici della collezione Antichi Cloni saranno accompagnati da prodotti gastronomici selezionati esclusivamente tra le aziende dell’itinerario Transameria Slow Food Travel.

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