Oltre
il giardino,
a cura di
Ilaria Macchi,
è la nuova mostra di Asilo
Bianco.
Un percorso all’interno delle magnifiche sale del piano nobile di
Villa
Nigra a
Miasino,
tra le colline affacciate sul
lago d’Orta.
Gli
artisti Linda
Carrara, Matteo Giuntini, Lorenzo Gnata, Leila Mirzakhani, Barbara
Stimoli e Titta C. Raccagni
partecipano alla collettiva che indaga, andando a fondo delle diverse
sfaccettature dell’arte
contemporanea,
la relazione intima e istintiva degli esseri umani con la natura e
come questo stesso rapporto viene filtrato dalla progettualità
dell’artista che lo restituisce all’osservatore.
Il
nostro modo di rapportarci
con la natura
è fondamentale per descrivere noi stessi e la nostra società. Da
sempre, l’arte è stata un medium
privilegiato per esplorare questo rapporto, dalle prime
rappresentazioni di pittura rupestre nel Paleolitico fino alle
installazioni e riflessioni contemporanee.
Oltre
il giardino
va a indagare tutto questo, senza dimenticarne la portata
estremamente politica e sociale: facciamo parte, come esseri umani,
del mondo naturale e le nostre vite sono intimamente intrecciate e
connesse all’ambiente che ci circonda. Tuttavia, da sempre il
nostro rapporto con la natura è filtrato, segnato da conflitti e
sfruttamento, comportamenti che minacciano la salute e il benessere
di tutti, noi compresi.
Così
sulla mostra la
curatrice Ilaria Macchi:
“Nel corso della storia la relazione uomo-natura ha subìto grandi
cambiamenti e cambi di direzione, riscontrabili nel modo in cui gli
umani hanno progettato e vissuto gli spazi verdi nei luoghi di vita,
nelle città e intorno alle proprie abitazioni. I giardini storici
del Lago d’Orta sono esemplificativi di una ricerca di bellezza e
benessere che passa dalla progettazione, dalla ricerca e dalla cura
di varietà arboree locali ed esotiche. Ne sono un esempio i giardini
di Nigra, quello della Villa omonima e quello di Villa Monte Oro. Ma
anche il giardino dei semplici di Miasino: esempi diversi di giardino
accomunati da un fare poetico che avvera quella metafora sempre
attuale che vede i giardini non solo come luoghi fisici ma anche come
spazi dell’anima. Similmente, l’arte fissa l’effimera esistenza
dei viventi oltre il passaggio del tempo, fermando le brevi esistenze
di umani, animali e vegetali nell’infinita temporalità della
natura e della storia”.
Nume
tutelare, l’architetto Carlo
Nigra (1856-1942),
figura poliedrica estremamente proiettata nel futuro. In occasione
delle settimane di mostra viene inaugurato il sentiero
Nigra,
percorso tracciato da Itinerarium
che da Orta San Giulio porta ad Ameno e Miasino. Si è voluto
connettere i luoghi
del Nigra
in un percorso che parte dalla Basilica di San Giulio sull’isola
omonima, la Chiesa parrocchiale e il Sacro Monte di Orta, Villa Nigra
e il suo giardino, la Chiesa di San Rocco e il Giardino dei semplici
a Miasino, la Villa con il Parco Monte Oro e il Parco neogotico
Tornielli di Ameno.
L’inaugurazione
è in calendario sabato 27 maggio alle ore 17,
seguita dalla performance
del duo artistico Titta
C. Raccagni e Barbara Stimoli
realizzata
in collaborazione con CROSS
Project.
Uno
spazio di incontro e intra-azione della materia, tra corpi umani e
pietre. L’esibizione farà parte della mostra come video
installazione. Sabato
1 luglio in
programma la presentazione del catalogo.
Come
ci spiega Henry David Thoreau: “Andai nei boschi perché volevo
vivere con saggezza, in profondità, succhiando tutto il
midollo della vita, [...] per sbaragliare tutto ciò che non era
vita e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto”.
Non resta che andare Oltre
il giardino.
Oltre
il giardino
a
cura di Ilaria Macchi
dal
27 maggio al 23 luglio (ingreso libero)
Fonte: Comunicato Stampa Asilo Bianco