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Vacanze sulla neve per 12 milioni di italiani

 

Gli italiani tornano sugli sci e in montagna dopo le interruzioni forzate della pandemia e il movimento turistico dei vacanzieri nei primi tre mesi di questo 2023 è forse il più significativo, tanto da superare i numeri del 2019.

Sono quasi 12 milioni - secondo i calcoli di Federalberghi - gli italiani che hanno trascorso o trascorreranno una vacanza sulla neve tra gennaio e marzo 2023. Di questi, 6,9 milioni hanno effettuato o effettueranno la classica settimana bianca, mentre circa 5,1 milioni hanno scelto di concentrare le proprie vacanze nei week end.

Il giro di affari complessivo è pari a 9,6 miliardi di euro, dei quali 5,2 miliardi sono relativi alle settimane bianche e 3,8 miliardi ai week end. La spesa pro capite sostenuta per la settimana bianca, comprensiva di tutte le voci (trasporto, alloggio, cibo, impianti, corsi di sci e divertimenti) è di 751 euro per persona.

Il 96,5% degli intervistati rimane in Italia per la settimana bianca. Le regioni più gettonate sono a pari merito Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige (entrambe con il 13,4% della domanda), seguite dal Piemonte (12,9%), dalla Lombardia (10,2%) e dall'Abruzzo (9,9%). Nel complesso, il 67,7% andrà in vacanza sulle Alpi, mentre il 25,8% sugli Appennini. I vacanzieri del fine settimana invece scelgono principalmente la Lombardia (18,9%), il Piemonte (13,5%), il Veneto e l'Abruzzo (entrambi con il 10,3%). Il 67,7% dei vacanzieri sceglierà le Alpi, il 25,8% gli Appennini.

"Stiamo davvero davanti a una ripresa, a dispetto di condizioni non sempre favorevoli", commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. "Che ci sia un rialzo dei prezzi incontrollato e che si debba combattere contro l'inflazione non è un mistero per nessuno. Ma ciò non è stato sufficiente a scoraggiare i nostri concittadini, che hanno messo in gioco i propri risparmi per fare una vacanza sulla neve, più o meno prolungata". "Di fronte a questo entusiasmo che fa ben sperare - aggiunge - l'unico nemico per il turismo invernale resta il clima: abbiamo vissuto momenti drammatici in cui sugli Appennini non vi era traccia di neve ed anche sulle Alpi si è tremato. Su questo bisognerà lavorare Le nostre montagne sono un autentico brand e la stagione invernale deve essere protetta a tutti i costi. Facciamo in modo che i problemi diventino opportunità: è fondamentale operare uno sforzo comune per vitalizzare ed implementare l'attrattività di questi luoghi con iniziative nuove e politiche mirate. Solo così non saremo più prigionieri delle condizioni del tempo"

"I dati stimati da Federalberghi-Confcommercio sul turismo legato alla settimana bianca sono molto incoraggianti e positivi per un settore che ha tanto sofferto per la crisi non solo legata al Covid ma anche al caro energia. Forti segnali di ripresa che testimoniano che il 2023 sarà l'anno del sorpasso sul 2019", , riflette la ministra del Turismo, Daniela Santanchè. "Abbiamo pubblicato sul sito del ministero il nuovo bollettino 'Come va il turismo in Italia' nel quale è emerso che nel corso di gennaio 2023 le presenze turistiche nelle varie regioni italiane hanno registrato risultati positivi, in netto miglioramento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In particolare, Lazio, Veneto e Campania hanno mostrato importanti recuperi in termini di affluenza turistica. Anche il dato di saturazione delle strutture ricettive online conferma il trend di crescita del settore turistico in tutta la penisola italiana. Stiamo lavorando nella direzione giusta - conclude la ministra - anche se abbiamo ancora tanto lavoro da fare".

ansa

La ricetta della felicità? Considerare i fine settimana come una vacanza


AGI - Come si raggiunge la felicità? Ma, soprattutto, si può accrescere rispetto ai suoi standard? Prendendosi del tempo o facendo una vacanza, suggerisce il Washington Post, che parte da un presupposto: “Gli americani trascorrono la maggior parte del loro tempo al lavoro e lavorando molte più ore che in molti altri paesi” e “sebbene gli americani spesso ricevano meno giorni di vacanza che in altre parti del mondo, molti di loro non usano nemmeno i giorni liberi che hanno a disposizione”. Eppure, “il tempo libero è importante per reimpostare e ricalibrare le energie”, afferma il quotidiano. Che fare? Come organizzarsi o sfruttare meglio le occasioni per una pausa rigenerante ed essere anche più felici?

La risposta è di una semplicità estrema: basta trattare i fine settimana come se si trattasse di una vacanza e questo può far raggiungere l’obiettivo. Uno studio recente, come quello condotto dalla Ucla Anderson School of Management, ha stabilito che su 441 lavoratori, alla cui metà è stato chiesto di trascorrere un fine settimana primaverile come si trattasse di un fine settimana qualsiasi e all’altra metà di considerare lo stesso weekend “come una vera e propria vacanza”, ha offerto risultati di grande interesse.

Infatti, quando le persone sono tornate al lavoro il lunedì successivo, quelle che hanno trascorso il fine settimana come se fossero stati davvero in vacanza “hanno riscontrato maggiore felicità, meno negatività e più soddisfazione” rispetto a quanti hanno affrontato il fine settimana come normale routine. I primi, poi, hanno anche “speso più soldi” dei secondi: circa 130 dollari contro 104. “Ma non sono stati i soldi spesi a comprare la felicità”, sottolinea il Post, quanto “la quantità del denaro speso”. Il motivo?

Secondo i ricercatori, il punto è che “la concezione della vacanza rispecchia un modo d’essere più consapevole”, in particolare perché presta maggiore “attenzione al presente”. Una sorta di carpe diem? Di fatto sì, risponde Cassie Holmes, professore alla Anderson School dell'Ucla, perché “permette di sentire che possiamo davvero fare una pausa e goderci l’attimo". Di più: “I risultati suggeriscono che dirigere l'attenzione al presente è stato molto importante per raccogliere benefici emotivi dal tempo libero", hanno scritto gli autori dello studio nel report conclusivo, perché in fondo “le vacanze migliorano il benessere emotivo e identificano un modo per sfruttare meglio il tempo libero che le persone già hanno".

Una ricetta semplice, che però può cambiare la vita, da bene in meglio. E non solo nel fine settimana.

Nuovo Dipartimento Creativo per Sun Siyam Resorts



Un nuovo dipartimento creativo in casa Sun Siyam Resorts, catena alberghiera di proprietà 100% maldiviana che conta 5 strutture nell’arcipelago alle Maldive e una in Sri Lanka. Alla guida del nuovo dipartimento creativo è stata nominata Sara Siyam, mentre Claudia Klingbeil ricopre il ruolo di direttore delle relazioni pubbliche e comunicazione e Shammun Mohamed quello di direttore della comunicazionedigitale. Il nuovo dipartimento creativo si occuperà di contenuti visivi, comunicazione e iniziative PR, oltre a creare esperienze uniche ed eventi nei diversi resort.
Sara Siyam è dal 2017 in Sun Siyam Resorts ricoprendo diverse cariche nel settore PR prima di diventare nel 2020 PR e Marketing Manager. In qualità di direttore creativo si occuperà della vision creativa del gruppo con l’obiettivo di aumentare il know how del marchio, lavorando anche a a stretto contatto con i team PR e Marketing di Sun Siyam.
Claudia Klingbeil, che vanta anni come PR nel settore turismo e ospitalità di lusso, e ha già gestito la comunicazione dell’opening di Siyam World, riveste il nuovo ruolo di Direttore PR e Comunicazione del gruppo. Svilupperà la strategia di comunicazione, coordinando le agenzie PR internazionali che seguono Sun Siyam Resorts nel mondo.
Shammun Mohamed è stato PR Executive Sun Siyam Resorts e Cluster PR Manager per Sun Siyam Vilu Reef e Sun Siyam Iru Veli. Oggi è direttore delle comunicazioni digitali dell’intero gruppo. Suo compito, sviluppo, gestione ed esecuzione delle strategie di comunicazione attraverso le piattaforme digitali.

travelnostop.com

(Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it)

Ferragosto record, 10mln in vacanza, gran ritorno stranieri

© ANSA 

ANSA) - ROMA, 11 AGO - Un Ferragosto da tutto esaurito. Da far impallidire anche i risultati dell'estate 2019. A patto che il meteo non guasti la festa. Emerge da un'indagine condotta da CNA Turismo e Commercio focalizzata sul periodo 12-21 agosto che l'ANSA pubblica in anteprima, secondo cui oltre 10 milioni di turisti pernotteranno in strutture ricettive, tradizionali e non. Per salire fino a 15 milioni e più aggiungendo al computo gli italiani che andranno nelle seconde case. Tra quelli che passeranno la notte in strutture ricettive, gli italiani dovrebbero essere 5,5 milioni, ben 4,5 milioni gli stranieri. La spesa complessiva, diretta e indiretta, dovrebbe toccare i 3,5 miliardi. Gli italiani secondo Cna sono orientati in prevalenza verso mare, montagna e terme e gli stranieri (in particolare gli extra-europei) vengono attratti da città e borghi d'arte. A integrare queste scelte le attività esperienziali e la ricerca (non solo da parte straniera) delle proprie radici familiari, il cosiddetto "turismo ancestrale". Il pernottamento medio degli italiani si fermerà a tre notti, mentre sarà di quattro notti il pernotto dei turisti stranieri. Due terzi dei turisti opteranno per gli alberghi e un terzo per le sempre più diffuse strutture extra-alberghiere: Bed&Breakfast i preferiti in riva al mare e in città e borghi d'arte, agriturismi e campeggi per quanti prediligono l'aria aperta. Il ritorno dei turisti stranieri in Italia, secondo l'indagine, è trainato, per quanto riguarda l'Europa, prima di tutto dai vacanzieri provenienti da Germania, Francia e Regno Unito. L'euro debole sta calamitando verso l'Italia anche molti turisti extra-europei: i viaggiatori partiti dagli Stati Uniti d'America sembrano avviati a superare ogni risultato precedente. (ANSA).

Enit promuove l'Italia slow in Svizzera

ENIT SVIZZERA
Enit promuove l'Italia slow in Svizzera
"Nell'anno del turismo lento, la Svizzera vuole raccontare l'Italia in treno". Prosegue la collaborazione fra Enit Zurigo e le Ferrovie Federali Svizzere Ffs anche in vista della riattivazione dei futuri collegamenti ferroviari diretti da Zurigo a Genova e Parma/Bologna(previsti per fine 2020/inizio 2021). L'idea è quella di raccontare al pubblico svizzero, che ama moltissimo l'Italia e il mezzo del treno, un'Italia lenta da godersi comodamente, tutta da scoprire e assaporare nei suoi angoli più belli e ancora poco conosciuti "off the beaten path". E così, è stato recentemente prodotto un articolo che mette in luce tutta la bellezza di Napoli, raggiungibile comodamente in treno, sul magazine della COOP Svizzera (in lingua francese e tedesca, più di 2.2 MIL di lettori) e un articolo sul fascino inaspettato di Genova sul newspaper della Città di Zurigo "Tag Blatt Zuerich" (121mila lettori). Gli editoriali sono il frutto di una collaborazione fra ENIT, FFS, con il supporto del Comune di Napoli e del Comune di Genova.

"Basilicata "terra terra": le meraviglie paesaggistiche della Basilicata in mostra a Zurigo" 
Il Circolo Lucano di Zurigo, in collaborazione con l'Istituto italiano di cultura di Zurigo e Enit, presso la sede di uno dei circoli ricreativi della città di Zurigo, ha portato in mostra con grande orgoglio tutte le meraviglie paesaggistiche della famosa "regione sconosciuta" nel weekend del 25-26.10 . Basilicata "terra terra" è un progetto realizzato da Vincenzo Frangione, fotografo professionista, che attraverso la fotografia paesaggistica vuole valorizzare e promuovere il territorio Lucano, che racchiude infinite meraviglie. Verso la fine di questo anno così prezioso per la Regione Basilicata e per la promozione di Matera nel mondo, si è voluto appositamente mettere l'accento su tutto il territorio lucano che, rimane una delle bellezze italiane più autentiche e ancora tutte da scoprire: perché la Basilicata sia finalmente conosciuta da tutti per il patrimonio paesaggistico/culturale ed enogastronomico che può offrire. il 25.10 si è tenuto il vernissage e il 26.10 una cena per 40 persone a base di prodotti tipici, molto apprezzata dagli svizzeri presenti.

Enit / Thermae Romae, il manga giapponese per promuovere il turismo italiano in Giappone





Quando l’arte del fumetto racconta la storia italiana: l'iniziativa dell'ambasciata italiana a Tokyo

Manga e anime per raccontare la bellezza di Roma e dell'Italia ai giapponesi: questa l’idea innovativa che l’Ambasciata d’Italia in Giappone, in collaborazione con il gruppo KADOKAWA, il colosso editoriale giapponese, ha realizzato per una campagna pubblicitaria del nostro Paese.

Al centro del progetto c'è Thermae Romae, il manga della fumettista Mari Yamazaki, un ponte tra due mondi ideato e plasmato dalle avventure di Lucius, un architetto dell’antica Roma specializzato in progettazione di terme catapultato 1.500 anni nel futuro del Giappone moderno, dove assimila tutte le innovazioni dei bagni pubblici giapponesi tra tante peripezie e momenti divertenti.

Distribuito su scala internazionale tra il 2008 e il 2013 in sei volumi, Thermae Romae ha visto inoltre la messa in onda dell’anime in tre episodi nel 2012 e la recente pubblicazione di 8 mini video pubblicitari, prodotti da Kadokawa Media House, visibili sui profili Twitter e Facebook dell’Ambasciata.

Con la crescita esponenziale dell’interesse per anime e manga in tutto il mondo, l’obiettivo di raggiungere una terra e una cultura lontana come il Giappone, in particolare per i più giovani, raccontando le eccellenze del nostro territorio e come "Vivere all'Italiana" (il nome del progetto dell'ambasciata), è stato raggiunto.

Come afferma Giorgio Starace, ambasciatore d’Italia a Tokyo, il lavoro continua. Sfruttando e proiettando i contenuti promozionali in momenti importanti, come ai Mondiali di Rugby e al Japan Tourism EXPO nel 2019, si punta adesso alleOlimpiadi di Tokyo 2020, in stretta collaborazione con la Farnesina, MiBACT, ICE, ed ENIT, sintomo di fortissimo interesse da parte delle entità del nostro territorio per questo progetto.

marketingdelterritorio.info

Woody Allen La nuova commedia sentimentale del regista di Manhattan ci porta negli angoli più romantici della Grande Mela



turismo.it
Lo avevamo fatto già per il suo ultimo film, ambientato intorno alla Wonder Wheel della magica Coney Island, ma è sempre un piacere seguire Woody Allen nelle sue peregrinazioni filmiche. L'ultima è quella di Un giorno di pioggia a New York, film del quale si è molto parlato in modo sbagliato, ma che ci porta in una città che molti credono di conoscere, e che non tutti i cineasti sanno mostrare con uno sguardo tanto attento e innamorato.

Siamo infatti lontani dal Queens degli Insospettabili sospetti o dalla Brooklyn delle bakery hipster, ma non è nemmeno il Bryant Park della Public Library a essere il teatro della commedia romantica che racconta la storia dei nostri due protagonisti. Gatsby (Timothée Chalamet) e Ashleigh (Elle Fanning) sono i fidanzatini del college i cui piani per un weekend romantico da trascorrere insieme a New York vanno in fumo non appena mettono piede in città. I due, fin dal loro arrivo, si ritrovano separati e si imbattono in una serie di incontri casuali e bizzarre avventure, ciascuno per proprio conto.

Ovviamente, tutto nasce dalla fantomatica Yardley University dove studiano i due - in realtà la Drew University di Madison, New Jersey (che ha prestato al film anche il suo St. Huberts Animal Welfare Center) - e dall'assegnazione ad Ashleigh da parte del giornale del college dell'intervista a Roland Pollard, il suo regista preferito. Occasione splendida per l'orgoglioso newyorker Gatsby di far conoscere alla ragazza i suoi posti preferiti… o quelli del regista. "New York è stupenda nei giorni grigi, nebbiosi o anche piovosi. Acquista una luce tenue e le strade diventano lucide e pulite - dice Allen. - Volevamo che la pioggia simboleggiasse il romanticismo e l'amore". Come il vecchio Woody, "Gatsby è innamorato della New York di un tempo, - dice lo scenografo Santo Loquasto. - Per cui lo vediamo al Village e nei vecchi hotel, e in luoghi che rappresentano un salto in un'epoca passata, come il Bar Bemelmans al Carlyle Hotel. Ashleigh invece si innamora di una New York più contemporanea che offre il glamour di un hotel alla moda a Soho e di un loft a Downtown".

Tutti hotel che - insieme all'immaginario Wooster Hotel di Soho (ricreato al Bowery Hotel, nell'East Village), dove Ashleigh si reca per intervistare il regista interpretato da Liev Schreiber - fanno parte di un mondo non accessibile a tutti, ma facilmente ammirabile. Dall'esterno dell'Hotel Plaza Athéne, dove vediamo Ashley aspettare invano, o al The Pierre, dove Gatsby ha prenotato la sua suite, per esempio. E se potrebbe essere difficile entrare ai Kaufman-Astoria Studios, dove la giovane sperduta incontra il seducente Francisco Vega di Diego Luna, o negli appartamenti del The Albert (da dove esce una colpevole Rebecca Hall), siete liberi di passeggiare per Minetta Street in pieno Village (dove si gira il film cui partecipa Selena Gomez), di intrufolarvi nello storico Cafe Wha? o fare una pausa alla Minetta Tavern, di Macdougal St, dove è ambientata la scena nel ristorante.

Ovviamente senza dimenticare il leggendario Museum of Modern Art o l'imperdibile Metropolitan Museum, (dove Gatsby viene 'scoperto'). Né trascurare l'adiacente e immancabile Central Park, protagonista di tanti film di Allen e di numerose scene anche di questo splendido film. Che ha uno dei suoi momenti chiave proprio sotto il Delacorte Clock che non tutti conoscono… Una attrazione per bambini e non che campeggia sull'ingresso dello zoo del parco, all'altezza della East 65th Street e che è in grado di offrire 44 diverse canzoni al suo pubblico, a seconda della stagione.

turismo.it

Umbria natura acqua minerale itinerari Umbria regina delle acque

monti sibillini cascata rocce natura acqua montagne italia

turismo.it

Borghi ricchi di fascino e di testimonianze storiche ed una ricca tradizione enogastronomica, fanno dell'Umbria una meta particolarmente apprezzata dai viaggiatori che possono contare su veri e propri tesori tutti italiani immersi in una cornice paesaggistica di rara bellezza. Gli scenari che avvolgono le splendide località della regione sono una fonte inesauribile di preziosi ambienti naturali fatti di morbide colline, alte montagne e folti boschi ricchi di specie botaniche. Non a caso, parte del territorio della regione è tutelato da un magnificoParco Nazionale, quello dei Monti Sibillini che si estende a cavallo dell'Umbria e delle Marche. Proprio questa ricchezza naturalistica fa dell'Umbria anche una terra ricchissima di ottime acque che nascono dai monti e sgorgano purissime in diverse zone della regione.

Buona parte di esse vengono imbottigliate e distribuite in tutta Italia da SIAMI – Le Acque dell'Umbria.
Gubbio è senza ombra di dubbio uno dei borghi più belli e rinomati della regione. Sorge ai piedi del monte Ingino in una vallata incorniciata da una corona montuosa ricca di boschi, oliveti e vigneti. Ed è proprio da queste splendide montagne, meta di escursionisti ed amanti del trekking, che sgorga un'acqua oligominerale che, grazie alla natura del territorio, vanta una grande purezza, leggerezza e ricchezza di sali minerali. L'acqua Rugiada, dunque, rappresenta un altro dei preziosi tesori di Gubbio e viene imbottigliata, presso lo stabilimento locale, anche sotto il marchio commerciale Lieve.

Sono proprio i Monti Sibillini ad offrire due delle acque umbre più ricche di proprietà benefiche. Nel cuore del Parco, in Valnerina, da un bacino profondo viene captata l'acqua Viva, considerata un simbolo della cultura e della storia delle popolazioni che vivono sull'Appennino. La vallata, solcata dal fiume Nera, sfoggia una natura lussureggiante che custodisce preziosi ambienti naturali, cornice ideale per lunghe passeggiate ed escursioni all'aria aperta con tutta la famiglia. Da un altro profondo bacino idrico proviene anche l'acqua Misia, un'oligominerale che nasce da antiche fonti adiacenti ai Monti Sibillini. Dopo un lunghissimo percorso sotterraneo, durante il quale si arricchisce di preziose componenti, sgorga purissima ai piedi del crinale dove sorge il paese di Ponte, nel Comune di Cerreto di Spoleto.

Nella conca in cui il Nera confluisce con il Vigi sorge l'impianto di SIAMI, dove le Acque dell'Umbria vengono imbottigliate per essere distribuite in tutto il Paese. Non esiste cornice migliore per uno stabilimento di acque minerali. L'intera zona, infatti, è da sempre vocata al culto e alla raccolta delle acque come testimoniano le vestigia delle stazioni termali romane e antiche lapidi rinvenute sul territorio.

turismo.it

Enit Russia / Turismo Italia nuovi pogetti promozionali

ENIT RUSSIA

Progetto promozionale sul portale dell’OTA russa “Biletix.ru”
ENIT Mosca punta sulla promozione online, format che permette scegliere con massima precisione il target necessario dei destinatari. Il 14 novembre è partito un altro progetto web, questa volta sul portale dell’OTA Biletix.ru, una delle maggiori risorse internet russe che offre ai viaggiatori e ai clienti aziendali la possibilità di organizzarsi i viaggi. L’obiettivo del progetto è raccontare fatti avvincenti e poco conosciuti sulle destinazioni e sui prodotti turistici italiani più popolari e richiesti in mezza stagione e in inverno: borghi e città d’arte minori, montagna invernale oltre lo sci alpino, terme, laghi e i piatti tipici ma poco famosi dei luoghi più visitati.
Info

Progetto promozionale sul portale russo Kto-Chto-Gde.ru
Tra i format promozionali del prodotto turistico italiano uno dei principali per la sede moscovita dell’ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo è quello online. Il 12 novembre è partito ancora un progetto digitale, questa volta sul portale informativo Kto-Chto-Gde.ru (Chi-Cosa-Dove)
. Il progetto è composto di cinque redazionali: L’Italia invernale - Life hacks per un viaggio in Italia – L’Italia sconosciuta – La dieta mediterranea contro il sistema “Semaforo” – 10 interessanti particolarità della vita in Italia e varrà promosso durante tutto il mese di novembre.

Campagna Enit on air
ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo (Mosca) ha partecipato in diretta alla trasmissione GALOPOM PO EVROPAM (Galoppo in Europa) sulla radio ECO Moskvy (daily Moscow audience 931688 pax) che entra nella classifica TOP 5 delle radio più ascoltate. L'argomento principale del terzo dei quattro programmi pianificati entro la fine dell'anno è stato "l'apertura della stagione sciistica in Italia, Aprés ski. Con Enit in trasmissione il giornalista, autore delle numerose guide di sci, Yuri Bugelski, che ha raccontato agli ascoltatori la propria indimenticabile esperienza di sci nelle Alpi italiane .

Federturismo, l’Archivio della vacanza italiana



Posizionare la vacanza italiana come asset culturale intangibile del Paese valorizzandone l’iconografia, l’estetica, il design e l’immaginario: questo l’obiettivo dell’Archivio della Vacanza Italiana, progetto promosso da Federturismo Confindustria e Artix con la curatela di Marco Panella.Un progetto che idealmente affonda le radici nella grande narrazione fatta dell’Italia dai viaggiatori del Grand Tour e che stabilisce il suo perimetro iconografico dai primi del novecento sino ai giorni nostri, lanciando uno sguardo verso le trasformazioni e le innovazioni della transizione digitale che modifica motivazioni, suggestioni, fruizione e formazione della memoria del viaggio e della vacanza.

La grande Italia della vacanza è un modello attrattivo, che nel solo 2018 e nelle tante e diverse motivazioni di viaggio ha registrato 62 milioni di arrivi, è un modello economico che incide sul pil per circa il 13% ed è un modello culturale di bellezza, fatto di storia, arte, paesaggio e cibo.Dal turismo d’élite sino alla villeggiatura di massa degli anni sessanta per arrivare ai week end e ai soggiorni brevi, la vacanza italiana ha alimentato un immaginario profondo di cui sono testimoni le memorie fotografiche familiari e d’impresa, oltre a tutta la creatività d’autore che intorno al tema della vacanza ha sviluppato grandi interpretazioni e filoni narrativi, dal cinema alla musica, dal design degli oggetti alle architetture funzionali.

L’Archivio della Vacanza Italiana recupera il grande e inesplorato giacimento culturale delle fotografie familiari, valorizza l’iconografia sociale d’impresa che ha visto nelle colonie e nel dopolavoro gli antesignani della moderna concezione di welfare aziendale, ricostruisce l’immaginario popolare alimentato da rotocalchi, cinema e musica, e realizza una grande rappresentazione iconografica del sistema dell’ospitalità e dei territori della destinazione Italia.

L’Archivio della Vacanza Italiana è un progetto di sistema che Federturismo Confindustria e Artix promuovono chiamando a raccolta i player istituzionali, industriali e culturali del Paese, affinché siano partecipi e protagonisti della più grande operazione di storytelling del costume italiano mai fatta prima.

Lo strumento di dialogo dell’Archivio della Vacanza Italiana con gli italiani e con le imprese è la Call for Memory, azione social che invita a condividere nell’Archivio le proprie immagini di vacanza, immagini che saranno rese liberamente fruibili per la consultazione on line e che andranno ad alimentare la produzione di approfondimenti culturali con mostre itineranti, documentari e pubblicazioni tematiche.

“E’ un vero piacere - dichiara la Vice Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli - poter, grazie a queste belle immagini, ripercorrere insieme quasi cent’anni di vacanze e di viaggi degli italiani fatti di mete, mezzi di trasporto ed emozioni. È un immenso patrimonio che va valorizzato e messo a frutto, uno spaccato di vita per riflettere sulla nostra storia e sulla strada fatta insieme, per andare oltre come imprese e come Paese”.

“Lavoriamo sulla memoria per dare il nostro contributo al futuro – dichiara Marco Panella, Presidente di Artix e curatore dell’Archivio della Vacanza Italiana - realizzando una piattaforma culturale a disposizione di uno degli ambiti economici più caratterizzanti e produttivi del nostro Paese, il turismo. La vacanza in Italia è un archetipo che attraversa il tempo e le generazioni, fatto di luoghi e personaggi in cui s’intrecciano suggestioni da raccontare, affetti personali e immagini da condividere, una memoria privata degli italiani che, per la prima volta, diventa narrazione comune e condivisa. A gennaio, sui social e tramite i nostri media partner, rivolgeremo agli italiani la prima Call for Memory – continua Marco Panella - che rimarrà aperta fino ad aprile e sulla quale si andrà a costituire il primo nucleo dell’Archivio della Vacanza Italiana, che contiamo di rendere on line a giugno del 2020.”

“L’Archivio sarà un viaggio - lampo, istantaneo, che immortala l’Italia turistica e la sua evoluzione anche nei suoi tratti essenziali e poco noti, fondamentali per la ricostruzione della storia personale e collettiva di ciascuno e per la salvaguardia dei territori. Uno strumento culturale attraverso cui si può scorgere anche l’evoluzione del carico emozionale che il viaggio porta con sé. L’Agenzia Nazionale del Turismo Italiana custodisce, dal canto suo, un proprio patrimonio e infatti ha attivato un progetto multimediale di digitalizzazione dei propri beni che stanno riaffiorando in una ricostruzione che culminerà nei festeggiamenti del Centenario Enit nel 2019”, dichiara il Presidente Enit Giorgio Palmucci.

“Nell’immaginario collettivo – è il commento del Direttore Generale della Fondazione FS Italiane Luigi Cantamessa – l’iconografia del viaggio in treno ha sempre stimolato e affascinato viaggiatori provenienti da ogni dove. Dagli archivi fotografici della Fondazione FS Italiane sono emerse magnifiche testimonianze dei grandi viaggi di massa nel dopoguerra a bordo dei treni diretti al Sud negli anni 50 e 60. Storie di famiglie, comitive, colonie di bambini che, grazie alle Ferrovie dello Stato hanno avuto modo di percorrere l’Italia, dalle grandi città d’arte alla bella e intatta provincia. La valorizzazione di queste preziose immagini non potrà che contribuire ad arricchire la costruzione di un nuovo modello di turismo sostenibile”.

“Con il Gruppo Tecnico Cultura e Sviluppo di Confindustria abbiamo deciso di aderire all'iniziativa consapevoli che, attraverso il linguaggio universale delle immagini, si potranno ripercorrere pezzi inediti di storia e di tradizioni del nostro Paese - dichiara Renzo Iorio, Presidente del Gruppo Tecnico Cultura e Sviluppo di Confindustria. Il nostro contributo mirerà ad una duplice direzione: da un lato contribuiremo alla campagna di promozione all'interno del Sistema associativo affinché per le imprese sia l'occasione per far vivere, in forme nuove, il proprio patrimonio documentale, dall'altro supporteremo il progetto come efficace operazione di storytelling nazionale”.
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Scozia, una pietra "dipinta" scolpita 1200 anni fa

Inverness, Scozia

PERCHE' SE NE PARLA
Una "scoperta irripetibile", come sottolineano gli esperti, quella fatta nelle Highlands scozzesi: ha ritrovato la luce, infatti, una pietra pittorica probabilmente scolpita 1.200 anni fa, decorata con una serie di simboli. Questa, rinvenuta accanto alla chiesa paleocristiana di Dingwall, poco distante dalla città di Inverness, sembrava originariamente alta più di 2,4 metri. Ora misura invece circa 1,5 metri, essendosi rovinata nel corso degli anni.

PERCHE’ ANDARCI 
La città di Inverness è una tappa fondamentale per raggiungere il Loch Ness e le zone più remote delle Highlands. E' qui da visitare l'Inverness Museum and Art Gallery, dove scoprire la storia della regione attraverso tesori risalenti al periodo dei pitti e dei vichinghi. Mentre la Church Street è la via più antica della città ed è dominata dalla torre campanaria, lo Steeple, raddrizzato nel 1816 dopo una scossa di terremoto. Dall’altra sponda del fiume si trova la Cattedrale Episcopale di St. Andrews, la cui costruzione si interruppe, a causa di mancanza di fondi, nel 1869. 

DA NON PERDERE 
Allontanandosi un po' da Inverness, si può trovare Moray Firth: questa baia triangolare è abitata da una colonia di delfini, da avvistare soprattutto un’ora prima dell’alta marea. Da ammirare anche Cawdor Castle, tuttora abitato dalla famiglia originaria, legato alle vicende del Macbeth di Shakespeare, e Fort George, una delle fortificazioni militari più belle d’Europa, eretta su una lingua sabbiosa protesa nel Moray Firth nel 1747, che oggi ospita un museo dedicato alle armi. Da non perdere, infine, la crociera sul Loch Ness, che spesso comprende una visita del castello di Urquhart e dei centri espositivi dedicati al celebre mostro.

PERCHE' NON ANDARCI 
Purtroppo a Inverness non c'è tantissimo da visitare. E una delle sue principali attrattive, parliamo del suo celebre castello, pur regalando bellissime fotografie, non è al momento visitabile. 

COSA NON COMPRARE 
Tra i souvenir locali troverete dei bastoni il legno, gioielli celtici, maglioni in lana scozzese e borse: niente di particolare, ma decisamente meglio di quelle orrende pantofole che troverete troppo spesso nei negozi di gadgetistica.
turismo.it

Svizzera, la nuova funicolare è da brividi

Funicolare di Stoos in Svizzera

PERCHE' SE NE PARLA 
E’ finalmente stata inaugurata, in Svizzera, la funicolare più ripida d'Europa, tra Schwiyz e Stoos, nella Svizzera centrale. I moduli cilindrici che accolgono i passeggeri ruotano al variare dell'inclinazione del binario, raggiungendo anche i 48 gradi. Il sistema è costato 50 milioni di euro ed è stato realizzato in 14 anni di lavori. La funicolare, che può contare fino a 136 persone, sostituisce un impianto storico, realizzato negli anni Trenta. 

PERCHE' ANDARCI 
La Svizzera centrale è un’area che include il canton Lucerna, il canton Uri, il canton Svitto, Obwalden, Nidwalden e il canton Zugo. Una delle principali attrattive turistiche in questa zona è il Monte Titlis, montagna delle Alpi bernesi nel Canton Obvaldo, la più alta in questa zona.

DA NON PERDERE 
Lucerna è la leggendaria località di Guglielmo Tell che colpì con una freccia la mela sulla testa del figlio. La città è famosa soprattutto per il ponte della Cappella, il più antico in legno di tutta Europa, costruito nel XIV secolo come protezione della città. Bellissima anche la Torre dell’Acqua, annessa al ponte Kapellbrücke, un altro dei simboli del posto. Da visitare anche le Mura, costruite nel 1386, il celebre “Leone”, scultura di Bertel Thorvaldsen; la Chiesa gesuita di San Francesco Saverio e quella di San Leodegar. Lucerna, inoltre, offre un ottimo punto di partenza per esplorare altri famosi siti come il Rigi, Monte Pilatus e il prato di Rütli.

PERCHE’ NON ANDARCI 
Luogo molto interessante per chi ama la natura e, soprattutto, la montagna. Per chi non dovesse avere questa spinta turistica, meglio puntare ad altro.

COSA NON COMPRARE 
Boccali di birra e pentolini per la fonduta sono tra i souvenir più gettonati. Molto belli anche i gadget realizzati in legno. Per non parlare di orologi a cucù e teiere. Brutti, a dir poco, i souvenir con la croce svizzera, dalla borsa dell’acqua calda alla tazza. Ma c’è anche un ancor più tremendo campanaccio gigante che vi aspetta.
turismo.it

Croazia, vacanze settembrine all'isola di Veglia

Veduta di Vrbnik

COME ARRIVARE Il modo più facile di arrivare sull’isola è in macchina, attraverso il ponte di Veglia, oppure dall’aeroporto nei pressi di Omišalj. Per tutti i voli in arrivo viene predisposto il trasferimento dei passeggeri con gli autobus, nel tratto Rijeka-Kraljevica-Omišalj - Aeroporto di Rijeka - Omišalj -Kraljevica-Rijeka. Si può raggiungere l’isola anche con i traghetti provenienti dall’isola di Cherso (Valbiska-Merag) e da Lopar, sull’isola di Arbe (Valbiska-Lopar). 

DA VEDERE L’isola offre una serie di splendide insenature solitarie adatte alla balneazione, ma è ricca anche di attrezzate spiagge cittadine. E’ una località ideale per entrare in contatto con il patrimonio storico-culturale nazionale. In questo senso vale la pena visitare i piccoli centri abitati dell’isola. La città di Krk si presenta con le sue mura millenarie che, per antichità, sono al terzo posto in Croazia. Da non perdere ci sono poi il Castello dei Frankopan del XIII secolo, l’antico Municipio cittadino del XVI secolo e la Cattedrale di Krk, il cui campanile si staglia imperioso su tutta la città. Sul versante nordorientale dell’isola si trova la Grotta Biserujka, a poca distanza dal paesino di Silo. A rendere ancora più interessante il pittoresco isolotto di Košljun è il museo del convento al centro dell’isola. Altro piccolo villaggio, sul versante occidentale, è Glavotok, con la chiesa e il convento, mentre la cittadina diOmišalj (Castelmuschio), le cui origini risalgono al III secolo d.C., è arroccata su uno sperone roccioso a picco sul mare. Il paese di Vrbnik (Verbenico), anch’esso arroccata su un’alta parete rocciosa, è attorniataoda fertili vigneti nei quali si produce l’ottima Zlahtina, il vino tipico dell’isola. Il piccolo e quieto porto di Voz offre la vista panoramica sul Ponte di Veglia. La riserva ornitologica, sull’isola di Prvi? e nella parte nord-orientale dell'isola, è l’habitat ideale dei grifoni della costa, una specie piuttosto rara.

COSA COMPRARE Tra i souvenir enogastronomici più apprezzati c’è il l Vrbnicka Zlahtina, un vino bianco secco di qualità ottenuto dall’uva di un vitigno autoctono, la zlahtina bianca appunto, coltivata esclusivamente nella Piana di Verbenico sull’isola di Veglia. Si presenta con il suo inconfondibile colore che va dal giallo chiaro al giallo paglierino, con il suo aroma delicato e con il suo gusto elegante e personalissimo. Altri acquisti da fare potrebbero comprendere i gioielli con il moro come orecchini, ciondoli, spilloni, spille e anelli e la sopila, uno strumento a fiato presente in tutte le festività religiose e tradizionali.

DA SAPERE Nella parte occidentale della baia di Klimno è presente uno speciale fango curativo. Qui, l’acqua è bassa e particolarmente adatta alle famiglie con bambini ed è possibile camminare per un centinaio di metri dentro il mare con l’acqua sempre all’altezza delle ginocchia.

CURIOSITA’ Il numero sette è molto importante per la storia dell’isola in quanto è un numero legato al suo destino. Nel VII secolo giunsero a Veglia i Croati; per sette volte si è difesa con successo dai pirati; il settimo conte Frankopan fu l'ultimo conte di Veglia ed oggi l’isola conta sette centri principali.
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Verbania Lago Maggiore Weekend con il Parco Val Grande

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- Venerdì 9 agosto alle ore 17:00 presso il Centro Visita di Buttogno presentazione del libro "Il suono della solitudine-piccole storie da raccontare a te stesso" di Michele Marziani;

- Sabato 10 agosto alle ore 11:00 presso il Castello di Vogogna tour in costume con la compagnia "Malastrana Eventi Senza Tempo". Per maggiori dettagli visitare la pagina:

- Sabato 10 agosto alle 21:00 presso il Museo del Parco a Malesco presentazione del libro "La caccia" di Luigi Papanice

- Sabato 10 agosto, nella notte di San Lorenzo, a Trontano "Calici sotto le stelle". L‘evento avrà inizio alle ore 20:30 con il concerto del gruppo "Mascara Quarter" in collaborazione con Ossola Guitar Festival. Tra le vie del paese sarà possibile degustare i prodotti tipico locali accompagnati dall'allegra musica delle fisarmoniche. A seguire osservazione guidata del cielo,delle costellazioni estive e dei pianeti presso l‘Oratorio San Giacomo, a cura dell'Associazione Provinciale Astrofili Novaresi e del gruppo Cinefoto di Domodossola. Per ulteriori informazioni:

- Sabato 10 agosto in programma "La Via del Mercato", tradizionale camminata lenta che attraversa la Valle Vigezzo, con partenza da Druogno e arrivo a Re. In ogni comune è prevista una tappa per momenti culturali e degustazione di prodotti tipici. L‘escursione è aperta anche ai non iscritti al CAI. Per ulteriori informazioni visitare il sito www.caivigezzo.it.

Segnaliamo anche che lunedì 12 agosto alle ore 17:30 a Malesco, presso il Museo del Parco, si terrà la presentazione della nuova edizione aggiornata e ampliata del libro di Fabio Copiatti "A passo di vacca. Dalla Val Grande alle valli ossolane con Antonio Garoni (1842 – 1921) la Guida Alpina che tracciò il Sentiero Bove”.

1,5 mln in più di italiani in vacanza in estate



travelnonstop.com

Un italiano su due sta pensando a cosa mettere in valigia per il lungo ponte di aprile e ben 9 su 10 pensano di andare in vacanza nell’estate 2019. È quanto emerge dall’indagine condotta da Italiani.Coop per Robintur sulle intenzioni di viaggio degli italiani nel corso di quest’anno.
Secondo lo studio, gli intervistati che hanno intenzione di regalarsi un vacanza questa estate sono l’89%, l’1% in più di chi aveva la stessa idea un anno fa e ben il 4% di chi realmente si è concesso una pausa estiva nel 2018.
“Se le previsioni saranno confermate dalle partenze reali, questa estate avremo un milione e mezzo in più di italiani in vacanza”, spiega Albino Russo, direttore generale di Ancc-Coop. Il 51% degli italiani, inoltre, pensa di partire anche tra Pasqua e il Primo Maggio, ma soltanto il 7% farà il ponte lungo.
Per 4 vacanzieri su 10, il ponte sarà in Italia e “low budget”, solo pochi fortunati viaggeranno all’estero con tutti i comfort (8%). Il 42% si recherà in città e luoghi d’arte, il 28% al mare, il 19% in montagna mentre il 9% ha scelto un viaggio itinerante (tour o crociera).
Tra coloro che dovranno rinunciare alle partenze estive, invece, ben il 57% lo farà “perché non se lo può permettere”, il 23% per “problemi di lavoro e studio”, il 15% per cause “personali e familiari”, il 12% “perché non ha voglia” e il 10% per motivi di salute.
Anche quest’anno per le ferie estive gli italiani preferiscono di gran lunga il mare (55%). Come trend crescono le spiagge e la voglia di natura e montagna, mentre calano le città, i tour, le crociere. Sei su dieci hanno già prenotato. Si sceglie l’Italia in oltre 6 casi su 10 (63%), con soggiorni più brevi e spesa in lieve crescita.
“Del resto per il viaggio estivo l’80% degli italiani è disposto a risparmiare su pranzi e cene fuori, ma anche sul carrello della spesa (40%)”, sottolinea Russo. Nell’epoca di internet si conferma la ‘vacanza fai da te’ (il 73%) ma cresce la fiducia verso le agenzie di viaggi: il 36% le sceglie per la fiducia, il 41% per il miglior rapporto qualità-prezzo.
Tra le mete estere più in voga ci sono le Maldive, Stati Uniti, Egitto e Australia, ma le destinazioni più gettonate rimangono Spagna, Grecia e Croazia. Per l’Italia i must-go sono Sicilia, Puglia e Emilia-Romagna, mentre crescono Abruzzo, Trentino Alto-Adige, Valle d’Aosta e Calabria. Appassionati di cibo e ambientalisti anche in vacanza, gli italiani viaggiano sempre più spesso con il loro amico a quattro zampe: quattro su dieci (44%) porteranno l’animale domestico con sé (erano il 32% nel 2018) e il 64% è disposto anche a pagare fino al 30% in più per i servizi pet-friendly.
Le intenzioni sulle vacanze che emergono nella ricerca sono confermate ‘sul campo’ nelle 300 adv del Gruppo, presente in tutta Italia con le insegne Robintur e Viaggi Coop. Il portafoglio turismo di Robintur per le partenze della prossima estate (da giugno a settembre) è in crescita di quasi un quarto (+23%) sullo stesso periodo dello scorso anno, e il numero di passeggeri segna un incremento del 21%. Della rinnovata voglia di viaggiare beneficia soprattutto l’Italia, che è la destinazione che cresce di più. Continua così il trend positivo del 2018, chiuso da Robintur Travel Group con un volume d’affari diretto di 265 milioni di euro, in crescita di 15 milioni sul 2017 e compreso il ramo business travel della controllata BTExpert, e di oltre 500 milioni di volume d’affari indiretto con la rete integrata. L’anno scorso, Robintur Travel Group ha generato una redditività di oltre un milione di euro, superiore agli obiettivi.

Così si accolgono i turisti cinesi


“Il turista cinese è un turista maturo, e quando arriva in Italia ha già visitato altri Paesi”. Bernabò Bocca, presidente Federalberghi, intervenendo al convegno organizzato da Alibaba Italia, ribadisce l’importanza, per il turismo italiano, del più grande mercato asiatico. E avverte: “C’è una barriera linguistica, e sarebbe opportuno avere qualcuno in staff che sappia parlare il cinese, tradurre la segnaletica all’interno dell’hotel e i menù. Come associazione di categoria spingiamo affinché le strutture facciano formazione e adeguino la propria offerta ai turisti cinesi”. Rivolgersi ai turisti big spender: è l'invito lanciato da Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo, nel corso del convegno Alibaba. “Mission del Ministero è rivolgersi ai turisti altospendenti: costano meno in termini di servizi, ma lasciano molto di più sul territorio e possono fare da opinion leader”. Centinaio ha inoltre firmato con Alibaba il rinnovo del memorandum d’intesa per la tutela agroalimentare dei prodotti di eccellenza italiani.
Turismo d'Italia

Thailandia, alla scoperta del Nord tra templi e villaggi

Thailandia © ANSA

 Invasa dai turisti che sono quasi triplicati in dieci anni - dal 2007 al 2017 sono passati da 14 a 32 milioni all'anno e nel 2018 si prevede di arrivare a 34 milioni - la Thailandia sta rischiando di perdere la sua anima gentile e sorridente. Ma la vera thainess di questa terra tanto amata da Tiziano Terzani ancora si può trovare andando alla scoperta dei villaggi rurali del nord, della vita nelle campagne, nei boschi, verso mete meno scontate del mare, che resta sempre l'attrazione principale. Qui la filosofia del sabai sabai, del tutto bene, del pensare all'oggi, funziona ancora.
    Ecco dunque, per chi cerca un po' di autenticità e vuole vivere un'esperienza diversa della Thailandia, nuove possibilità di viaggio che stanno creando una sempre più apprezzata forma di turismo. Un punto strategico di partenza in questa direzione è Chiang Mai e la sua provincia, che si può raggiungere da Doha con un volo diretto, tra le nuove destinazioni, insieme a Pattaya, aperte da Qatar Airways nel 2018. Seconda grande città della Thailandia, a 700 chilometri da Bangkok, Chiangmai (Città nuova), a pieno titolo capitale del Nord, circondata dalle montagne più alte del Paese, come il Doi Inthanon, dove d'inverno (da novembre a febbraio) si va ad aspettare lo zero, famosa per i suoi mercati notturni, merita di essere visitata anche per il fascino dei suoi templi e siti religiosi, oltre 300, quasi quanti Bangkok. Un giro divertente del centro storico si può fare all'aria aperta a bordo dei colorati tuk tuk, i tipici taxi a tre ruote.
    TEMPLI A 11 chilometri dal centro, ecco il Doi Suthep, un complesso di templi sopra la montagna di 1.676 metri, da cui prende il nome, simbolo della città, meta di pellegrinaggio e dei monaci buddisti di tutto il mondo. Salendo 306 scalini si raggiunge la pagoda d'oro che custodisce un'importante reliquia di Buddha. E' un luogo sacro di pace e spiritualità dove si cammina tra i buddha in diverse posizioni di meditazione, tra enormi campane e gong, ma dove c'è spazio anche per l'induismo e l'animismo.
    Benché il buddismo sia prevalente in Thailandia è proprio questa mescolanza di credenze che rende unica la forma di devozione thailandese.
    Nel centro storico della città, all'interno delle mura, ecco il suggestivo complesso Wat Chedi Luang, conosciuto anche come il Tempio del Grande Chedi. Sui lati del basamento della struttura colpisce una sequenza di imponenti elefanti di pietra, i più antichi sono senza proboscide. Molto venerato, l'ideale è vederlo al tramonto. Imperdibile e unico anche il tempio Sri Supan, conosciuto come il 'Silver Temple'. Tutto in argento mescolato all'alluminio, è stato creato da artigiani argentieri della vicina comunità Wua Lai. Le donne però non possono entrare perché è il luogo in cui vengono ordinati i monaci. Anche qui buddismo e induismo convivono nella stessa area.
    Luogo magico delle montagne thailandesi, il parco nazionale del Doi Inthanon, dove c'è la montagna più alta della Thailandia di 2.595 metri d'altezza e dove è tradizione andare d'inverno con le tende ad aspettare lo zero. E se si raggiunge questa temperatura è grande festa.
    A 80 chilometri a sud-est di Chiangmai, in un'ora e mezza in auto, si arriva a Lampang, famosa per i carretti con cavallo, simbolo della città, insieme al gallo da combattimento. Ma, aldilà di questa attrazione turistica e del fatto che la maggior parte delle persone usano il tuk tuk, questa tranquilla e sorridente cittadina dall'influenza birmana colpisce per le sue case in teak, un legno scuro e resistentissimo, molte trasformate in museo, e per la gentilezza dei suoi abitanti. Non si può perdere il Wat Pra Dhat, antico tempio costruito in teak e non si può mancare un giretto tra i negozi che vendono ceramiche (qui c'è la più importante industria della Thailandia): ciotole, piatti, tazze realizzate con una speciale terra bianca che le rende uniche.

    VILLAGGI A 15 chilometri da Chiangmai si trova il villaggio di Baan Pong e qui si può visitare un allevamento intensivo di carpe che hanno permesso, grazie all'apporto di proteine, di salvare molti contadini dalla pellagra, allargando l'arco alimentare. Il responsabile del progetto di allevamento di pesce della comunità di Pong, Mister Parinya, detto Eak, racconta che qui si coltivano 5 milioni di girini all'anno, l'80% sopravvive. Una carpa può arrivare fino a 6 chili ma quelle buone da mangiare sono al massimo di 1 chilo e mostra delle palline fatte di farina di soia gialla, pesci secchi, mais e olio di pesce macinati tutti insieme con cui vengono alimentate nelle vasche.
    Nel villaggio di Pong si può dormire e fare campeggio. Nel nord della Thailandia ci sono 10 comunità aperte ai turisti su un totale di circa 100 villaggi rurali. E c'e' anche un progetto di volontariato per cui si può fare esperienza di vita comunitaria e aiutare nel lavoro quotidiano.
    Si può vivere un'esperienza emozionante anche entrando in contatto con le tradizioni dei tailandesi che vivono qui: dal lavoro di rimboschimento, alla tessitura al telaio, alle ricette culinarie realizzate con le donne di Pong, come quella del dolce al cocco Kanom Khi Maew. Gli ingredienti si preparano al momento, a partire dall'apertura della noce di cocco che viene lentamente sbriciolata.
    Con Zietta, un'esile e dolce tailandese avanti negli anni, si passeggia tra coltivazioni di piante ed erbe particolari tra le quali spuntano gusci di uova piantati su lunghi stecchi per proteggere dagli insetti l'erba cipollina e si va alla scoperta di strani frutti dal nome impronunciabile che, assaggiati insieme al lime, lasciano in bocca un forte gusto di liquirizia.
   
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Sulle 7 spiagge che ispirarono grandi pittori del passato Viaggio nei lidi immortalati sulle tele di artisti famosi

La chiesa di Notre-Dame-des-Anges di Collioure, affacciata sulla spiaggia (iStock.) © Ansa

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LA SPEZIA - Ispirato dalla magia e dai colori della Provenza nel 1889 il pittore francese Paul Signac, puntinista e divisionista di grande fama, realizzò alcune marine, tra cui l’opera “Cap Lombard at Cassis”, esposta al museo d’arte moderna dell’Aia. Lontano dai soliti itinerari turistici, Cassis è un borgo di pescatori stretto tra il mare e le colline provenzali dei Calanques, ad appena 20 chilometri da Marsiglia. Nella piccola baia davanti al centro abitato si trovano alcune piccole spiagge di sassi – oltre a quella immortalata da Signac – intervallate da scogliere, baie e promontori, affacciati su un mare limpidissimo.
Le spiagge della Normandia, specialmente quella di Trouville, furono per l’impressionista Claude Monet il luogo perfetto dove ritrarre lo svago della classe media. Nell’opera “La spiaggia a Trouville”, dipinta nel 1870, il vento, la sabbia e la luce del mare coinvolgono lo spettatore in un’istantanea pittorica molto avvincente. L’incantevole villaggio di Trouville fu una delle prime destinazioni del pittore in Normandia dove vi soggiornò con la moglie e il pittore Eugène Boudin nel suo primissimo viaggio nel 1870 e che ritrasse in numerose tele. In particolare in questo quadro, oggi esposto nel Wadsworth atheneum museum of art di Hartford, nel Connecticut, molte delle case ottocentesche sulla spiaggia sono ancora lì e si possono riconoscere distintamente alcuni degli edifici dipinti da Monet.
Nel 1931 l’artista surrealista catalano Salvador Dalì dipinse “La persistenza della memoria”, capolavoro onirico dove alcuni orologi su una spiaggia sembrano sciogliersi sotto lo sguardo dell’osservatore. Il luogo in cui Dalì scelse di collocare i suoi molli orologi non è immaginario, ma è una fedele riproduzione di Cadaqués, una spiaggia dove il pittore aveva trascorso la sua infanzia e che tornava spesso nelle sue immagini surrealiste. La tela si può ammirare nel MoMa (Museum of modern art) di New York e la spiaggia è quella del bellissimo borgo catalano, fatto di case bianche e tetti rossi che spuntano tra il verde delle piante. Intorno al centro storico si estendono spiaggette e cale marine, meravigliosi e piccoli villaggi di pescatori come Portlligat dove Dalì visse di ritorno da New York; la sua abitazione, oggi, è un museo che merita una visita.
Nella regione dell’Occitania, a sud ovest della Francia, Collioure è un’ accogliente cittadina affacciata sul Mediterraneo che incanta da sempre per la sua atmosfera romantica. Città d’arte, seduce per il castello reale in riva al mare, per le piccole imbarcazioni attraccate al porto, per le spiaggette di ciottoli, per i caffè con i tavolini all’aperto e per gli edifici dalle facciate colorate e il campanile con una cupola rosa. Amata da artisti di tutto il mondo, fu fonte di ispirazione per Picasso, Derain, Dufy, Chagall, Marquet e molti altri famosi pittori che immortalarono il piccolo porto a ridosso dei Pirenei catalani; tra tutti spicca l’opera “Vue de Collioure avec l’eglise” che Henri Matisse, il più importante esponente dei Fauves, realizzò nel 1905. La chiesa di Notre-Dame-des-Anges, risalente al XVII secolo, è il soggetto della tela: affacciata sulla spiaggia, all’interno custodisce tesori di arte barocca tra cui nove splendide pale d’altare.
Su una collina quattro giovani donne fanno un picnic e scrutano l’orizzonte sul mare, baciato dal caldo sole estivo. Il paesaggio immortalato nel 1909 dal pittore impressionista Frank Weston Benson nell’opera “Estate” è quello del New Hampshire, regione del New England, stato all’estremità nordorientale degli Usa, dove l’artista si era trasferito con la famiglia. La zona è caratterizzata da pittoresche e variopinte cittadine di pescatori, lunghe spiagge bianche, fari solitari che si stagliano all’orizzonte e foreste sconfinate all’interno. Oltre a offrire scenari naturali meravigliosi e selvaggi, è anche un luogo ricco di storia e di cultura: è qui infatti che sbarcarono i padri pellegrini che avrebbero poi fondato i primi stati della federazione nordamericana ed è qui che si sviluppò la culla della letteratura con le prime prestigiose università e i primi grandi musei. La costa del New Hampshire si estende per appena 30 chilometri ma regala scorci bellissimi: la cittadina portuale di Portsmouth con i suoi viali alberati fiancheggiati da edifici coloniali; Hampton, la città più antica, ed Exeter che ospita l’American independence museum con una copia originale della Dichiarazione d’Indipendenza.
Nel 1958 Carlo Carrà, pittore futurista e poi metafisico, dipinse “Spiaggia a Bocca di Magra”, luogo molto amato dall’artista. Bocca di Magra e i suoi immediati dintorni, in provincia di La Spezia, sedussero pittori, scrittori, poeti e intellettuali dal dopoguerra alla fine degli anni Settanta: la luce aperta e diffusa, la brezza mite del mare, lo sguardo che si perde sul Tirreno e sui monti verdi dell’entroterra, le barche che scivolano sul fiume con gli argini colmi di canne palustri fino al mare. Il borgo Bocca di Magra, tra il fiume e il Tirreno, è una distesa di abitazioni nascoste nel verde, odorose di fiori e profumi d’orti, dove dal tardo pomeriggio si godono bellissimi e pacifici tramonti. Ancora oggi le spiagge di Bocca di Magra, a tratti selvagge e meno mondane della Versilia o della riviera ligure richiamano gli amanti del mare e di quella particolare luce e atmosfera che solo gli animi più sensibili hanno saputo cogliere.
Panorama Mesdag” è un dipinto di grandi dimensioni ispirato al tema del mare, realizzato nel 1881 dall’artista olandese Hendrik Willem Mesdag, e conservato in un museo dell’Aia, costruito proprio per ospitare la pittura circolare più grande del mondo. Nei suoi 120 metri di circonferenza la prospettiva cilindrica del dipinto crea l’illusione che l’osservatore si trovi su una duna di sabbia con vista sul mare, sulle spiagge e sul villaggio di Scheveningen, così com’era nel 1881. Oggi la località balneare più modaiola d’Olanda a 6 chilometri dal centro dell’Aia, in Olanda, ospita una lunghissima spiaggia sabbiosa affacciata sul mare del Nord con edifici, alberghi, un porto e un casinò. D’estate la spiaggia si anima con locali aperti fino all’alba e feste nelle numerose discoteche e club sulla sabbia.

Ferragosto in agriturismo per 270 mila vacanzieri Turismo Verde-Cia, concilia buona tavola e relax

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Saranno 270 mila i vacanzieri che sceglieranno di trascorrere il pranzo di ferragosto in agriturismo all'insegna della buona tavola e del relax all'aria aperta. E' la stima di Turismo Verde, l'associazione agrituristica promossa da Cia, che sottolinea una sostanziale tenuta rispetto allo scorso anno. 

In cima alle motivazioni che spingono a scegliere l'agriturismo rispetto alle altre forme di ristorazione, c'è innanzitutto l'opportunità di conciliare la buona cucina con la possibilità di godere di panorami rigeneranti, avvalendosi anche delle comodità e dei servizi offerti. 

Se i cibi della tradizione sono, dunque, una delle ragioni principali che conducono in campagna, dalle aziende agricole ricettive sono sempre più spesso proposti programmi ricreativi come l'equitazione e il trekking, oltre alle attività culturali lungo percorsi archeologici e naturalistici.
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Estate: Touring Club Italiano, oltre 90% farà una vacanza 61% sceglie l'Italia, preferite Trentino-Alto Adige e Sicilia

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Una vacanza per oltre il 90% dei italiani, con l'Italia come destinazione preferita (61%) e una durata media del viaggio di 12 giorni. E' la fotografia della vacanze degli italiani scattata dal Centro Studi Touring Club Italiano sulle intenzioni di viaggio della propria community secondo cui oltre il 60% conferma che farà un numero di viaggi simile all'anno scorso e il 20% ne farà di più.
    La maggior parte delle partenze (38%) è prevista ad agosto, seguito dal mese di luglio (31%). Significativo anche il dato sulle partenze di settembre: saranno il 16% e supereranno nettamente quelle di giugno (10%).
    La destinazione preferita all'estero rimane la Grecia (13%): Atene e il Peloponneso per quanto riguarda i tour culturali e Creta, Cicladi e Ionie per il balneare. Segue la Francia (10%) con la preferenza di Corsica, Bretagna, Normandia e Provenza e la Spagna (8%) con le Baleari, le Canarie e Barcellona. Rispetto al 2017, il Paese transalpino sale in seconda posizione: probabilmente è venuto meno il senso di insicurezza generale collegato alla Francia. Sono ancora praticamente assenti, invece, le destinazioni della sponda Sud del Mediterraneo.
    In Italia le regioni più scelte sono Trentino-Alto Adige, in particolare Val di Fassa, Val Pusteria e Val di Sole (16%), Sicilia con Lampedusa, Egadi ed Eolie (12%), Sardegna, in particolare Costa Smeralda, Villasimius e Costa Rei (11%) e Puglia con Salento, Tremiti e Gargano (11%). Per le vacanze domestiche si conferma inoltre la tendenza a soggiornare in una località-base e a effettuare frequenti escursioni in giornata (38%) oppure a trascorrere vacanze totalmente stanziali (37%), contrariamente a quanto avviene per l'estero, dove prevalgono i tour (70%).
    Per quanto riguarda le strutture ricettive, hotel e villaggi turistici sono scelti dal 48% dei rispondenti, seguono gli appartamenti in affitto (23%) e i campeggi (9%). Per il secondo anno consecutivo si registra una contrazione significativa dell'utilizzo delle seconde case di proprietà (6%), sintomo probabilmente - sottolinea la ricerca - della ripresa economica generalizzata. Le vacanze estive sono le vacanze familiari per antonomasia: il 65% della community Touring, infatti, dichiara che partirà con il partner e/o i figli mentre il 17% si muoverà con il gruppo allargato di famiglia e amici. Se la motivazione principale per partire è quella di "staccare la spina" (32%), è comunque forte il desiderio di "conoscere e imparare" (29%).
    In occasione del 2018 Anno del Cibo Italiano la ricerca si è focalizzata anche sull'enogastronomia e delle esperienze a essa legate come ad esempio visite in cantina, corsi di cucina e possibilità di acquistare prodotti tipici nel corso delle prossime vacanze estive: l'importanza assegnata risulta intermedia (3,1 su una scala da 1 a 5).

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