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La Francia si prepara a ospitare la 18.ma edizione dei Campionati del Mondo di volo in parapendio. Località prescelta Chamoux-sur-Gelon nel dipartimento della Savoia

Debutto il prossimo 20 maggio con la sfilata delle 57 nazioni partecipanti e chiusura il 3 giugno con la cerimonia della premiazione. Le prime giornate saranno dedicate alla registrazione dei piloti, massimo 150 in totale, al briefing sulla sicurezza e a voli di ambientamento. Le gare vere e proprie occuperanno dodici giorni dal 22 maggio al 2 giugno, con l’intermezzo di giornate di riposo o di sosta per cattivo tempo, se mai si dovesse verificare. Sarà comunque disputata una prova al giorno i cui risultati, sommati a tutte quelle volate, concorreranno a formare le classifiche finali per l’assegnazione dei titoli di campioni del mondo a squadre nazionali, individuali maschile e individuale femminile.

Durante i voli, sfruttando brezze e masse d’aria ascensionali provocate dall’azione del sole sul suolo, unico carburante di questi mezzi privi di motore, ma con profili alari avanzati, i piloti potranno percorrere decine di chilometri, ammirando i parchi naturali dei Bauges verso nord, il massiccio de la Chartreuse verso sud ovest, le catene montuose di Lauzière e Belledonne verso sud est e la parete sud del Monte Bianco verso nord est.
La nazionale italiana, dopo la conquista dei mondiali nel 2019, si presenta all’appuntamento con il bronzo vinto agli europei dello scorso anno, senza nascondere aspirazioni al podio, ma anche con lo spauracchio della Francia che ha dominato largamente quella edizione. La comporranno il campione del mondo del 2019 Joachim Oberhauser di Termeno (Bolzano), Aaron Durogati, di Merano, vincitore di due Coppe del Mondo, Denis Soverini di Gemona del Friuli (Udine), Christian Biasi di Rovereto (Trento), la milanese Silvia Buzzi Ferraris e il coach Albero Castagna di Cologno Monzese (Milano).

Fonte Ufficio Stampa FIVL

Turismo culturale, oltre 142 milioni di presenze nel 2022

Le favole, i supereroi, il villaggio western, i monumenti d'Italia: sono le quattro aree tematiche principali di Brick Art-L'arte dei mattoncini, mostra promossa da Next Exibition e in programma a Bologna, a palazzo Belloni, dal 6 luglio al 24 settembre. Mostra nella mostra sarà un'esposizione di stampe fine-art di personaggi famosi dell'arte, della musica e dello spettacolo che diventano omini Lego, dalla Gioconda ai Beatles, da Frida Kahlo a Maradona. Si sogna con milioni di mattoncini nell'area dedicata alle principesse delle favole, dalle fiabe classiche ai racconti più moderni: da Alice nel Paese delle Meraviglie alla Carica dei 101, da Biancaneve e la Sirenetta, fino alla Torre di Rapunzel e al Castello di Frozen, costruzioni alte oltre un metro. E si fantastica in compagnia dei supereroi più famosi con la SuperHeroes City e le armature Hulkbuster degli Avengers. Per i nostalgici il diorama western grande oltre tre metri, dove il pubblico potrà vedere la DeLorean, Doc e Marty di "Ritorno al Futuro" parte terza. Quarta sezione della mostra è la ricostruzione fedele di alcuni dei principali monumenti italiani: dalla Mole Antonelliana di Torino alla Torre di Pisa, dalla Lanterna di Genova al Faro di Capri, fino all'icona locale, la Torre degli Asinelli di Bologna, realizzata con oltre 3800 mattoncini. "Fuori programma" della mostra, una cattedrale anni '30 realizzata con oltre 25.000 mattoncini, la ricostruzione della giungla e della fattoria, i kit di collezionabili minifigures esposti con soggetti curiosi e mai visti dal grande pubblico, il palazzetto dello sport PalaBaskin nato per sensibilizzare il pubblico sulla disabilità e l'inclusione. (ansa.it).

I nove secoli della ‘Martorana’, chiesa di rito bizantino a Palermo


Tanti gli eventi in calendario per l’anniversario della fondazione di Santa Maria dell’Ammiraglio, affidata all'Eparchia di Piana degli Albanesi. L'Archimandrita papas Antonino Paratore: "Un momento importante per vivere la liturgia della comunità arbëreshe"

La chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio a Palermo, meglio nota come la “Martorana”, compie 880 anni. È infatti datata maggio 1143 la pergamena in lingua greca e araba, custodita presso il Tabulario della Cappella Palatina nel capoluogo siciliano, con cui l’ammiraglio Giorgio d’Antiochia, con il consenso di re Ruggero, assegna la chiesa da lui fondata al clero greco, insieme a terreni e altri beni per il funzionamento della chiesa stessa e il sostentamento del clero. La Chiesa della “Martorana”, dove dal 30 aprile è esposta la copia della pergamena, è affidata dal 1937 all’Eparchia di Piana degli Albanesi, di cui è concattedrale e che in essa celebra secondo il rito cattolico-bizantino.
L’Archimandrita Paratore: “Una festa per la comunità”

È un anniversario storico ma anche una festa per i fedeli sparsi per tutta la città di Palermo, spiega l’Archimandrita papas Antonino Paratore, parroco della chiesa che si trova in piazza Bellini, nel centro storico del capoluogo siciliano e Delegato ad omnia dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, “i quali venendo nella chiesa della Martorana, ritrovano ciò che è nelle loro comunità il luogo di culto, il luogo di preghiera, il luogo di spiritualità.” Animata dai canti del coro dei fedeli della Martorana, la divina liturgia di San Giovanni Crisostomo, la stessa che veniva celebrata dal clero greco ad essa assegnato, domenica 30 aprile nella Cappella Palatina di Palermo, ha dato il via al calendario dei festeggiamenti: la celebrazione è stata presieduta dall’Arcivescovo Giorgio Demetrio Gallaro, nominato da Papa Francesco il 31 marzo 2015 Amministratore Apostolico dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, e concelebrata da Monsignor Michele Polizzi, parroco della Cappella Palatina e dall’Archimandrita Paratore. Presenti il Ciantro della Cappella Palatina, monsignor Giuseppe Randazzo e il capitolo palatino. Domenica 21 maggio, giorno scelto come data simbolo dell’anniversario, nella chiesa della “Martorana” monsignor Gallaro, celebrerà un solenne pontificale. “Era opportuno che il solenne Pontificale avesse luogo in una domenica di maggio - spiega ancora l’Archimandrita Paratore - poiché era usanza dell’antico rito bizantino celebrare la Dedicazione delle Chiese le domeniche dopo Pasqua. Delle quattro domeniche del mese di maggio, è stata scelta la VII Domenica dopo Pasqua, quella che segue l’Ascensione e precede la Domenica di Pentecoste e in cui la liturgia bizantina fa memoria dei Santi Padri del Concilio di Nicea, il primo Concilio Ecumenico della Chiesa, in cui venne formulato il ‘Simbolo’ niceno che, ribadendo l’unicità di Dio, afferma la consustanzialità del Figlio al Padre”.
La ‘Martorana’, patrimonio Unesco

Dal 3 luglio 2015 la chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio fa parte del patrocinio dell’umanità Unesco nell’ambito dell’itinerario arabo-normanno di Palermo, Cefalù e Monreale. Tanti i visitatori che giungono per ammirare i preziosi mosaici, tra i quali il Cristo Pantocratore nella cupola e le figure dei profeti nel tamburo, le scene dell’Annunciazione e della Presentazione al Tempio negli archi del quadrato centrale, la scena della Natività e i busti di santi nei sottarchi. Un orgoglio soprattutto per i fedeli della chiesa, così descritti da papas Paratore: “Una comunità che cerca di mantenere vive le tradizioni spirituali, liturgiche dei Paesi di origine, perché la Diocesi di Piana degli Albanesi, poi Eparchia, è sparsa nella provincia di Palermo. È una comunità unica nel suo modo di essere, di rito bizantino, ma anche di rito romano, che convivono insieme e quindi entusiasti anche in questo momento di questa data storica”. “Questo anniversario è un momento di grazia per tutti noi - aggiunge l’Archimandrita Paratore - in questo anno giubilare vogliamo offrire alla nostra comunità, a tutti i palermitani e ai turisti che visitano la nostra terra, la possibilità di conoscere la storia e la bellezza della Martorana, per comprendere il significato teologico e artistico dei mosaici e degli affreschi che la ornano e per vivere la liturgia del rito bizantino che celebra la comunità arbëreshe. Venerdì 9 giugno, la chiesa rimarrà gratuitamente aperta fino a mezzanotte per la notte bianca patrocinata dal Pontificio Consiglio per la Cultura, la ‘Lunga Notte delle Chiese’”.

vaticannews.va

Il progetto a Lucca. Arte e fede, il "tesoro" dei martiri del Giappone


Interpretare la cultura cristiana in Giappone è un percorso accidentato: ogni ragionamento analitico di stampo cartesiano è destinato a cercare invano spiegazioni razionali per situazioni che trovano invece radici profonde nell’invisibile. Entrare in dialogo con la cultura cristiana nel Sol Levante significa confrontarsi con una realtà complessa, in cui non si trova un soggetto che funga da centro dominante, ma convivono una pluralità di situazioni, con sensazioni, emozioni e percezioni che cambiano in relazione al modo in cui ciascun individuo percepisce in un dato momento, chi si trova dinanzi e il luogo in cui si colloca. Tutto ciò che a noi occidentali appare come una condizione statica, costituisce invece un processo dinamico, proprio della tradizione culturale giapponese, radicato nello strettissimo rapporto con la natura e la comunità. La comprensione della cultura cristiana in Giappone presenta pertanto difficoltà interpretative; del resto con questo stesso problema si sono confrontati i numerosi missionari occidentali che a partire dalla metà del XVI secolo sono giunti nel grande arcipelago “dove sorge il sole”. Il geografo tedesco Ferdinand von Richthofen (1833-1905) nell’opera Tagebucher aus China (1877), descrive come il primo incontro tra Oriente e Occidente avvenne lungo la Via della Seta, rete di strade che si stendevano dai paesi dell’area Mediterranea a tutto il continente asiatico, deviando anche nel sud dell’India e raggiungendo talvolta il Giappone. Su queste rotte alcuni Italiani compirono imprese epiche, come quella di fra Giovanni da Pian del Carpine, francescano umbro, che nell’aprile 1245, su incarico di papa Innocenzo IV, iniziò il suo itinerario in Oriente per convertire i mongoli; come il viaggio dei commercianti veneziani Matteo e Niccolò Polo e del figlio di quest’ultimo, Marco; come le eroiche avventure del gesuita abruzzese Alessandro Valignano, che arrivò in Giappone nel 1579, e del domenicano Angelo di Bernardino Orsucci, nato a Lucca l’8 maggio 1573 e morto martire a Nagasaki nel 1622. Questi primi incontri hanno creato i presupposti per instaurare una prima importante “rete di scambi”; i rapporti da essi inaugurati hanno fatto sì che la Via della Seta sia ancora rimasta come sinonimo storico dell’incontro tra Occidente e Oriente.
Già alla fine del XVI secolo diversi missionari italiani avevano intrapreso spedizioni oltreoceano; tra questi anche l’Orsucci: dopo lunghe permanenze tra Messico e Filippine, nell’agosto del 1618 era giunto a Nagasaki per soccorrere le comunità locali, sottoposte a feroce persecuzione. L’editto emanato da Toyotomi Hideyoshi il 24 luglio 1587 aveva anche bandito i missionari cristiani, onde evitare che diffondessero la loro “perniciosa dottrina”. Nonostante i numerosi tentativi di dialogo intrapresi dagli ordini religiosi presenti in Giappone, supportati anche dalle lettere che giungevano dalla Santa Sede, il martirio (attraverso crocifissioni o raffinate forme di tortura) fu l’unico esito del contrasto dei signori feudali giapponesi con le comunità cristiane. Ebbe da qui inizio il lungo cammino del “cristianesimo nascosto”, che in parte continua ancora oggi, nonostante le proibizioni siano state abolite nel 1873 dall’imperatore Meiji. Nel 2018 il valore immateriale di questa straordinaria eredità religiosa è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità. Trascorsi 470 anni dalla morte di Francesco Saverio (1552-2022), 400 anni dalla sua canonizzazione e dal martirio di Angelo Orsucci (1622-2022), a pochi anni dal viaggio apostolico di sua santità Francesco in Giappone (novembre 2019), il progetto “Thesaurum Fidei. Missionari martiri e cristiani nascosti in Giappone: 300 anni di eroica fedeltà a Cristo” ripercorre il complesso e travagliato cammino del “cantiere missionario” nel Sol Levante. Promosso dall’arcidiocesi di Lucca all’indomani del viaggio diocesano nella prefettura di Nagasaki (settembre 2022), intende ridare voce a quanti hanno donato la propria vita per la fede e la diffusione del Vangelo in Giappone, attraverso un convegno storico e una mostra, visitabile in questo mese di maggio. “Thesaurum fidei” darà modo di approfondire gli studi e di far conoscere al grande pubblico l’opera religiosa e diplomatica svolta dai missionari che, pagando anche con la vita, hanno consentito di tessere un filo che, più forte che mai, continua ad unire il mondo intero. Sarà presentata anche la straordinaria esperienza evangelica dei kakure kirishitan (cristiani nascosti), durata 250 anni (sette generazioni) e capace di tramandare la fede cattolica e la memoria dei màrtiri e dei luoghi degli imprigionamenti e delle uccisioni. Tutto ciò aiuterà a riflettere sul valore e sul significato che il cristianesimo ha avuto ed ha oggi nel Sol Levante, e sulle prospettive dell’azione evangelizzatrice che ancora continua, attraverso tanti missionari laici e religiosi, impegnati a diffondere la parola di Cristo.
avvenire.it

- Segnalazione web a cura di https://viagginews.blogspot.com

Lungo il Tevere, quando l'escursione è slow. A piedi, in bici, a cavallo tra borghi, natura e buon cibo

ROMA - Antico custode di storie, leggende e misteri, il Tevere scivola per 400 chilometri lungo placidi tratti e dolci serpentine in un concentrato di natura, bellezza e borghi da scoprire. Gli ultimi 70 chilometri, da Fiano Romano a Ostia passando per Roma, si possono percorrere con Tiberland, il nuovo progetto di travel experience della DMO-Destination Management Organization; riunisce enti, associazioni e operatori turistici e culturali della Capitale e del territorio della Valle e della foce del Tevere che, insieme, lavorano per valorizzare luoghi, oasi e riserve naturali con attività e iniziative.

Il corso del fiume nel Lazio diventa una via da percorrere tra suggestivi scorci paesaggistici e visite a borghi che cingono da millenni la Capitale e ne condividono la bellezza eterna. Puntando sulla sostenibilità e sulla ricettività locale, il progetto propone itinerari da fare a piedi, in bicicletta o e-bike, in battello o in canoa e a cavallo o sugli asinelli, alla scoperta slow ed esperienziale di un territorio antichissimo che unisce storia, arte, natura ed enogastronomia.
    "Con questa iniziativa stiamo tracciando il percorso del nuovo Parco Lineare del Tevere - commenta Alberto Acciari, Presidente di Tiberland - un contesto pieno di arte, natura, tradizione, storia, che, assieme alla Regione Lazio, abbiamo già proposto quale patrimonio Unesco".
    Tra i tanti percorsi da trekking - segnalati, tracciati e scaricabili sul portale di Tiberland - spicca il tratto della via Francigena che unisce Campagnano e La Storta e quest'ultima a San Pietro, dentro Roma. Tra gli itinerari da fare in bici ci sono la ciclabile Tiberina da Castel Giubileo al mare di Fiumicino, il Porta Portese Bike Ring a Roma e il Tiberland Bike Ring, un impegnativo anello dentro e fuori il Parco di Veio. Si possono percorrere le piste ciclabili urbane ed extra-urbane, dal Ponte della Musica fino alla foce del Tevere, oppure si può optare per il treno, spostandosi lungo le stazioni della ferrovia di Roma nord o linea F. A bordo dei battelli ci sono i tanti tour interni alla Capitale, che permettono di esplorarla di ponte in ponte: da quello della Musica a quello di Testaccio, passando per Castel Sant'Angelo, lungo gli argini del fiume o con una guida, per immergersi nelle zone del Velabro e della Bocca della Verità, ma anche tra i vicoli di Trastevere e all'Isola Tiberina, prima di un romantico aperitivo al tramonto sul battello.
    Per chi ama la storia il viaggio lungo il Tevere a nord di Roma regala piacevoli soste nei borghi: si può partire da Formello, dove visitare Palazzo Chigi, sede di mostre, del museo dell'Agro-Veientano e di un ostello per i pellegrini della Francigena. Viaggiando per 8 chilometri verso nord si arriva a Sacrofano, suggestivo borgo medievale con vicoli che portano alla chiesa di san Giovanni Battista, con il suo campanile romanico e al ghetto ebraico, il secondo più grande in Italia dopo quello di Venezia. Da qui si diramano sentieri e percorsi nel Parco di Veio fino al Monte Musino, da fare anche a cavallo, oppure si possono fare visite a frantoi e caseifici. Infine, nel borgo a settembre si assiste al palio della Stella con 7 contrade che si sfidano cavallo. Sempre verso nord si visitano Magliano Romano, con la chiesa di san Giovanni Battista e la grotta degli Angeli, sepolcro etrusco trasformato in cappella cristiana e oggi sito rupestre; Morlupo con il maniero degli Orsini e Palazzetto Borghese e la possibilità di partecipare a un trekking tra gli orti sociali; e Rignano Flaminio, con le catacombe del IV secolo di santa Teodora. Viaggiando verso sudest si raggiunge Fiano Romano con il castello Orsini, costruito sul finire del 1400.
    Per gli amanti della natura Tiberland propone percorsi nel verde tra sentieri che attraversano la via Francigena e 9 borghi, da esplorare anche in sella agli asinelli, facendo archeo-trekking con una guida ambientale o partecipando a bike tour fotografici; oppure rilassandosi con la raccolta delle erbe spontanee con cui insaporire i piatti. Da non perdere, tra gli altri, l'itinerario che va dal Parco di Veio, un'area di oltre 15mila ettari, alla riserva naturale Nazzano Tevere-Farfa, la prima area protetta del Lazio, per immergersi nell'habitat fluviale di una zona di grande ricchezza floro-faunistica. Qui, infatti, si sale a bordo di un battello che naviga all'interno della Riserva tra canneti e nidi di aironi, oppure si prendono a noleggio le canoe. Non lontano, il monte Soratte è il luogo ideale per una camminata tra eremi e bunker, con panorami mozzafiato sulla Valle del Tevere.
    Gli amanti dell'arte e dell'archeologia possono spingersi fino a Ostia lungo la foce del fiume Tevere e scoprire una delle prime colonie romane costruite strategicamente per il controllo delle merci: sono il Parco archeologico di Ostia Antica, scrigno di tesori millenari con i suoi scavi, e il Litorale nord di Roma con il museo delle Navi di Fiumicino. A nord la Valle del Tevere è punteggiata da tombe etrusche e catacombe, come quelle fuori Formello; nel Parco di Veio, invece, si visitano Capena, suggestivo borgo con l'area archeologica "Lucus Feroniae" lungo la via Flaminia, o Borgo di Isola Farnese, insediamento etrusco isolato su uno sperone di tufo.
    C'è anche la passeggiata alla scoperta delle architetture liberty sul mare di Roma, in particolare nel Borghetto dei Pescatori: edificato alla fine dell'800 vicino alla pineta di Castel Fusano, questo luogo si sviluppa attorno alla piazza con la chiesa dedicata a san Nicola di Bari, protettore dei pescatori: qui ogni anno, a fine agosto, si svolge la tradizionale sagra della tellina. E a proposito di cibo, oltre alle numerose feste dedicate alle eccellenze locali, si possono scoprire le prelibatezze a km 0 con visite ad aziende, agriturismo, fattorie, cantine, caseifici e frantoi. I soggiorni prevedono un'accogliente ricettività a conduzione familiare in villaggi, b&b e campeggi, dalla Riserva naturale di Ostia al Parco di Veio.
    Tiberland organizza anche tour di tre giorni e due notti, come quello alla scoperta dei sapori e delle tradizioni di Sacrofano con tappe in altrettante aziende per degustazioni di olio e formaggi; due cene tipiche (Sacrofano e Capena), una visita a un apiario a Formello con assaggi di miele e degustazioni in cantina a Capena.

ansa.it

ADSI, 21 maggio torna la Giornata Nazionale delle Dimore Storiche


Domenica 21 maggio torna la Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, giunta quest’anno alla XIII edizione. Saranno oltre 500 i monumenti che apriranno tra castelli, rocche, ville, parchi e giardini visitabili gratuitamente. L’iniziativa, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, la Federazione Italiana Amici dei Musei (FIDAM) e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep), ha ricevuto il patrocinio di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo. L’evento è realizzato con il contributo di Poste Italiane S.p.A.

La Giornata Nazionale ADSI è l’occasione per riscoprire le bellezze nascoste del nostro Paese. Facendo visita a quei complessi monumentali che insieme costituiscono il più grande museo diffuso d’Italia, non solo sarà possibile godere di un patrimonio artistico e culturale troppo spesso ignorato, ma anche cogliere l’immenso valore sociale ed economico che la rete di dimore storiche rappresenta. Esse costituiscono infatti un perno fondamentale per le economie dei borghi in cui si trovano. Il 54% di tali immobili, infatti, è situato in piccoli comuni con una popolazione inferiore a 20.000 abitanti e, nel 26% dei casi, addirittura sotto i 5.000 residenti.

travelnostop.com

A Baveno il Festival della birra artigianale piemontese

Per soggiornare sul Lago Maggiore > Grand Hotel Majestic PRENOTA ORA

Birre artigianali da scoprire e degustare sul Lago Maggiore. A Baveno continuano gli appuntamenti del Festival dedicato alla Birra artigianale piemontese. 
L’evento è in programma fino a martedì 25 aprile, dalle 11 alle 24 in Piazza Giacomo Matteotti e Piazza Dante Alighieri.

Il festival vede la partecipazione dei migliori birrifici artigianali del Piemonte. Per l’occasione sono presenti anche alcune postazioni di street food. L’ingresso libero e gratuito.

in verbanonews.it

(Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e albana Ruci - Turismo Culturale)


Ponti del 25 aprile e 1° maggio: Agrigento in anticipo, scoprire e riscoprire la capitale della cultura 2025

La città dei templi greci e patria di Pirandello, Agrigento, è già al lavoro. La nomina di Capitale italiana della Cultura 2025 fa già da richiamo per tanti turisti da ogni parte del mondo. Un cammino di fedeli del mito classico o chissà anche alla “Vigata” immaginaria del commissario Montalbano. E tra la Valle dei templi, sito tra i più visitati di Sicilia con oltre 800mila presenze nel 2022, e i suoi percorsi naturalistici, anche nell’ultimo ponte di primavera, Agrigento si svela in tutta la sua bellezza.
repubblica.it

Diciassette milioni di italiani in viaggio per i ponti


AGI - Per le festività del 25 aprile, 9 milioni di italiani si metteranno in viaggio, una cifra che non si discosta molto dagli 8 milioni e 99 mila concittadini che si muoveranno invece in occasione della ricorrenza del primo maggio: complessivamente coloro che si regaleranno una vacanza durante i ponti saranno oltre 17 milioni. È la stima di Federalberghi, che ha affidato all'Istituto ACS Marketing Solutions un'indagine sui ponti di primavera, da cui emerge che il giro di affari nel complesso ammonta a 7,4 miliardi.

Chi rinuncia a viaggiare

Tra gli individui intervistati che non andranno in vacanza, la maggioranza (50,8% per il 25 aprile e 52,4% per il primo maggio) ha rivelato di non partire per motivi economici. Partirà in un altro periodo il 18,7% dei non-vacanzieri del ponte della Liberazione e il 16,5% per quelli della Festa del Lavoro.

Ponte della Liberazione

Per il ponte della Liberazione, il 91,4% degli intervistati resterà in Italia, mentre l'8,6% sceglierà una località estera.

Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno all'interno dei confini nazionali saranno il mare (29,7%), le località d'arte (28,8%) e la montagna (17,5%). Per coloro che invece si recheranno all'estero, vincono le grandi capitali europee (68,6%), seguite dalle capitali extraeuropee (14,3%). L'alloggio preferito sarà l'albergo (32,3%); segue la casa di parenti e amici con un 22,4%, i bed & breakfast (18,2%) e le case di proprietà (12,3%).

La vacanza avrà una durata media di 4 notti e circa il 5% di chi parte per il ponte della Liberazione, rimarrà fuori fino al primo maggio. La spesa media pro capite sostenuta per la vacanza (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), sarà pari a 490 euro. Chi resterà in Italia spenderà mediamente 463 euro, mentre la spesa aumenta per chi trascorrerà un periodo di vacanza oltre confine (721 euro).

Il turismo si conferma un driver eccezionale per l'economia del territorio creando un giro di affari di 4,4 miliardi di euro. La gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata ai pasti (31,6%). L'alloggio e il viaggio assorbono il 28,5% e il 18,2% del budget, mentre allo shopping sarà destinato l'8,3% del budget. La motivazione principale per la vacanza sarà il riposo e il relax (53,4%), seguito dal divertimento (32,3%).

Il 14,8% degli italiani approfitterà di questa occasione per scoprire posti nuovi. Durante questi giorni, le attività principali consisteranno in passeggiate (36,5%), escursioni e gite (32,8%), visita a musei o mostre (22,9%) e a monumenti (21,4%). Il 70% dei vacanzieri utilizzerà la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 17,7% viaggerà in aereo e il 5,2% in treno.

La comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (74,9%), soprattutto tra chi ha scelto la macchina (81,5%) e il treno (81%). Chi viaggia in aereo, invece, lo fa prevalentemente (65,3%) per ottimizzare i tempi.

Festa del Lavoro

Anche per il primo maggio l'Italia sarà la meta preferita: resta nel Belpaese il 93,5% degli italiani, mentre il 6,5% opterà per l'estero. Coloro che resteranno in Italia si dirigeranno soprattutto verso il mare (41,8%), località d'arte (35,2%) e località di montagna (12,1%). Chi va all'estero si dirigerà soprattutto verso le grandi capitali europee (54,2%) e il mare (16,7%). L'alloggio preferito è l'albergo (per il 25,6% dei casi), seguito a ruota dalla casa di parenti/amici con il 24,3%.

Si passeranno in media 3 notti fuori casa. La spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) sarà di 376 euro (350 per chi rimarrà in Italia e 708 per chi andrà all'estero), con un conseguente giro d'affari di circa 3 miliardi e 45 milioni di euro. La spesa si orienterà soprattutto verso i pasti (29%), seguita dalle spese per il pernottamento (28,3%), per il viaggio (19,1%) e per lo shopping (9,1%).

principali motivi che portano gli italiani a far vacanza per la Festa del Lavoro sono la ricerca del relax (48,8%) e del divertimento (34,5%). Le attività principali consisteranno in passeggiate (41%), escursioni e gite (29,4%), e la visita al patrimonio culturale (musei o mostre 24,5%, monumenti e siti archeologici 24%). Il 73% dei vacanzieri viaggerà con la propria macchina, il 10,2% in aereo e il 5,7% in treno. Anche in questo caso per spostarsi si guarda soprattutto alla comodità (80,4%), in particolare tra chi ha scelto la macchina (92,6%) e il treno (76,2%). Ancora una volta, chi viaggia in aereo lo fa prevalentemente (86,8%) per ottimizzare i tempi.

Barcellona, rose e libri per la festa di san Giorgio: lato romantico della città catalana e un tour tra le librerie

(di Ida Bini) (ANSA) - BARCELLONA, 19 APR - Il 23 aprile a Barcellona si festeggia il patrono, Sant Jordi, e in città si vive una curiosa tradizione popolare che unisce cultura e romanticismo: per omaggiare la Giornata Internazionale del Libro ci si scambiano rose e libri e si passeggia tra bancarelle e mercatini all'aperto.

In questa giornata di primavera Barcellona offre anche l'occasione di partecipare a tour guidati nei luoghi iconici dei grandi scrittori - da Montalbán a Zafón - che hanno ambientato i propri capolavori in città, e di fare passeggiate tra le tante librerie. Se ne contano più di 300 e oltre 40 sono le biblioteche pubbliche, alcune delle quali con collezioni specializzate, tutte da scoprire.

Le librerie sono piccole, antiche, monumentali e moderne e rispecchiano il volto variegato e ricco della città. Molte di loro ospitano anche bar o ristoranti, come La Central de l'Eixample, nell'omonimo quartiere: è un tempio delle scienze umane con oltre 65mila volumi dedicati all'arte e alle discipline umanistiche. Oppure, sempre nel quartiere Eixample, c'è Laie Pau Claris, una delle prime librerie a unire gastronomia e letteratura, in un ristorante costruito in un appartamento di Barcellona con terrazza interna e una esterna.
    Spostandosi nel quartiere Raval si può entrare ne La Central del Raval, ospitata nella cappella ottocentesca della Misericordia, con più di 80mila libri. È specializzata in discipline umanistiche e ha una caffetteria e un ristorante in giardino. Il Byron, nel quartiere Sant Antoni, è recente ma è già diventata un must nelle passeggiate letterarie: ha un'ampia selezione di volumi per ragazzi e la sua caffetteria green serve prodotti biologici.
    La tradizione letteraria barcellonese vive anche grazie ad alcune librerie centenarie, che raccontano la storia della città e della letteratura e nelle quali si possono trovare pezzi d'antiquariato, tomi fuori catalogo e opere uniche. La più antica è la Llibrería Quera: la quarta generazione della famiglia Quera ha mantenuto intatto lo spirito della libreria, inaugurata nel 1916, conservando gli arredi e i decori a pavimento, aggiungendo però una piccola enoteca nel retro, l'Espai Quera. Questo piccolo emporio nel cuore della Ciutat Vella è specializzato in libri di viaggio e, nello specifico, sulla montagna.
    Appena fuori La Rambla, ha compiuto 100 anni l'anno scorso la Llibrería Pompeia, un minuscolo negozio con robuste travi sul soffitto dalla cui vetrina si possono ammirare libri su scaffali in legno massiccio. E' un posto in cui il tempo sembra essersi fermato in una zona altamente turistica e moderna. Con una forte componente cultural-religiosa c'è poi la Llibrería Balmes, una delle librerie più iconiche di Barcellona, situata nel Palau de la Balmesiana. Aperta nel 1920, questa libreria era originariamente specializzata in libri a tema religioso, ma negli anni ha adattato la sua offerta per un pubblico più vasto, mantenendo comunque un rigoroso criterio nella scelta dei libri proposti. Barcellona è storia, ma è anche innovazione: accanto alle librerie vintage, ci sono numerosi indirizzi nuovi e all'avanguardia. Aperta nell'aprile 2021, la libreria Finestres è chiamata così perché vuole offrire più "finestre" sul mondo, grazie a un'ampia offerta di libri in lingue diverse. È stata concepita come un luogo dove fermarsi a leggere e dispone di una zona con divani e caminetto e un piccolo caffè nel cortile interno. Offre poi un ampio programma di attività e concorsi letterari. Nello stesso anno è stata inaugurata la libreria indipendente Fahrenheit 451, piccola e sempre molto affollata, che offre un ricco programma di presentazioni e attività e che diffonde i libri come mezzo per una proficua interazione sociale.

ansa.it

Faraoni e South Central Los Angeles sul tetto del Met Egizi e cultura del quartiere nell'opera di Lauren Halsey

NEW YORK - Geroglifici e treccine rasta, faraoni e South Central LA.

Un tempio di Dendur in miniatura si è posato sulla terrazza del Met, replica in scala ridotta di quello che dal 1967 occupa una delle ali del museo affacciate su Central Park. Per chi entra nella nuova installazione di Lauren Halsey, lo scenario non è pero' quello di New York, ma il quartiere di Los Angeles in via di gentrificazione dove la 36 artista afro-americana è nata e cresciuta.

Rinviata di un anno, la decima installazione sul Roof Garden intitolata (tutto in minuscolo) the eastside of south central los angeles hieroglyph prototype architecture (I) e' la la piu' ambiziosa finora della Halsey, tra scritte, insegne e personaggi del suo immaginario losangelino che si fondono con il simbolismo dell'antico Egitto appropriato dalle collezioni del Met per creare, sulle pareti di una struttura a cubo composta di 750 tegole di cemento circondata da colonne e sfingi, una sorta di Libro della Vita Quotidiana simmetrico al Libro dei Morti con cui i Faraoni decoravano i loro tempi e le loro tombe. Le fattezze delle sfingi sono quelle dei parenti più stretti della Halsey: la madre Glenda, il cugino Aujane, il fratello Dominic, e la partner Monique McWilliams. Le iscrizioni sui muri, incise o graffite, hanno riferimenti locali e personali.
    Halsey si definisce una archivista, impegnata da sempre a collezionare e preservare le tracce della cultura popolare Nera, passata e presente, sull'esempio del padre che amava la storia.
    Ed ecco dunque le insegne di negozi (Akkeli Black Man Car Wash, The Braid Shack, Vanessa's Positive Energy), i nomi di organizzazioni civiche (Community Youth Center Chill House, Sons of Watts Community Patrol), i messaggi-slogan di protesta (Still No Justice, Reparations Now), le esortazioni esistenziali (Keep the Future Alive, Go for Your Funk, Be Who You Is, Together We Can). Le frasi si sovrappongono a immagini legate alla moda, le acconciature e all'architettura utopica con un riferimento anche a Superstudio, lo studio fiorentino fondato da Adolfo Natalini e Cristiano Toraldo di Francia.
    "Ho abbinato il mio interesse per la Los Angeles di oggi con la architettura dei Faraoni", ha spiegato l'artista. Per il direttore del museo Max Hollein, Halsey "vede le nostre raccolte egizie attraverso la lente dell'Afrofuturismo. Attinge al passato esplorando allo stesso tempo uno spazio della sua immaginazione per offrire una forte presa di posizione sul significato di spazio civico, attivismo sociale e una riconsiderazione delle possibilità dell'architettura".
    L'installazione sara' aperta al pubblico fino alla fine di ottobre quando verra' smontata e spedita dove tutto e' cominciato: South Central Los Angeles dove sara' ricostruita in uno spazio pubblico destinato ad essere un libro di storia di una comunita' che l'artista ha visto scomparire sotto i propri occhi. (ANSA).

Isaholidays. Divertirsi e tenersi in forma: tutti gli sport acquatici di Barricata Holiday Village nel Parco del Delta del Po e Isamar Holiday Village a Isolaverde di Chioggia (Ve)

Un tuffo nel blu! Estate significa soprattutto sole, mare e tanto divertimento. I villaggi Isaholidays, Isamar Holiday Village (Isolaverde di Chioggia - Ve) e Barricata Holiday Village (Parco naturale del Delta del Po, in Veneto) entrambi affacciati al mare regalano emozionanti vacanze nella natura, con la possibilità divertirsi e tenersi in forma con i propri sport preferiti…in acqua!

Barricata Holiday Village quest’anno sarà Mermaiding Mania! Bully Diving organizza Mermaid Swim Experience, corsi con costume monopinna per trasformarsi in sirene. Le attività proseguono nella piscina del villaggio con corsi di nuoto e subacquei e al mare con escursioni in canoa, ma anche windsurf e kite surf, grazie al vento che accarezza la costa. 

Gli appassionati di vela troveranno invece a Isamar Holiday Village un campus aperto ai ragazzi che vogliono imparare a conoscere questo sport, con Playlife School. Per chi invece preferisce lasciarsi sedurre dagli abissi c’è Isamar Diving Center, che oltre a organizzare corsi di immersione subacquea, porta a scoprire l’incredibile Parco marino delle Tegnùe di Chioggia

Barricata Holiday Village arrivano le sirene! Dalla piscina del villaggio quest’estate si vedranno sbucare tante pinne. Saranno i partecipanti dell’atteso corso Mermaid Swim Experience organizzato da Bully Diving. Una divertente attività in acqua che grazie a costumi monopinna farà sentire i partecipanti protagonisti del film La Sirenetta! Il corso è solo una delle tante attività acquatiche organizzate dal diving di Barricata Holiday Village. Per chi vuole avvicinarsi al mondo dei sub ci sono i corsi subacquei per adulti e bambini. Le attività si svolgono in una delle piscine del villaggio, dove tutti i giorni viene proposto il Battesimo dell’acqua, un intro dive per provare a respirare sott’acqua con l’attrezzatura subacquea. Per i bambini tra gli 8 e i 10 anni, che iniziano ad appassionarsi a questo sport c’è Bubblemaker, mini corso con una breve introduzione teorica su attrezzatura e sicurezza e a seguire una vera e propria immersione in piscina. Per principianti ed esperti che vogliono approfondire la preparazione ci sono tutti i corsi previsti dalla didattica PADI, a partire dai livelli base fino ai corsi di specialità e professionali. Al termine della formazione teorica e pratica, chi sarà in possesso dei requisiti necessari, otterrà il regolare brevetto subacqueo riconosciuto in tutto il mondo. 

Bully Diving è pronto ad accompagnare ogni giorno in barca gli ospiti di Barricata Holiday Village alla scoperta del meraviglioso territorio che circonda il villaggio, il Parco Naturale Delta Po Riserva della Biosfera Unesco. Le escursioni durano circa due ore. Si naviga sul ramo principale del Po, avventurandosi nei canali più stretti, scoprendo le caratteristiche del territorio, dal Faro di Goro andando verso sud agli allagamenti della Sacca del Canarin verso nord, ammirando la flora e la fauna locali. I tour prevedono anche una sosta per una passeggiata in spiaggia, un bagno o un bell’aperitivo al tramonto, durante il tour serale. Il parco si estende a vista d’occhio, le cose da vedere sono infinite e la laguna è un labirinto fatto di acqua: non tutti i percorsi sono segnalati e non tutti sono percorribili in ogni stagione. L’alta e la bassa marea sono determinanti per la scelta del percorso e questo è uno dei motivi per cui il percorso viene deciso al momento, in base alle condizioni del mare, del fiume e del clima.

La Sacca degli Scardovari è la laguna più ampia del Delta del Po. Si trova nella parte meridionale, nel comune di Porto Tolle ed è famosa per le gustose cozze, chiamate l’oro nero di Scardovari e per le pregiate ostriche rosa. La Sacca è collegata con il mare e ha una profondità medio-bassa, con canali per la navigazione. L’ideale per un’escursione con la propria canoa. La navigazione inizia partendo da una delle spiagge di Barricata Holiday Village, la spiaggia delle conchiglie. Da qui, addentrandosi poi nei canali si raggiunge la Sacca degli Scardovari e si prosegue verso l’Isola dei Gabbiani e l’Isola dell’Amore. Qui, navigando nella laguna, tra infilate di palafitte con barche colorate legate ai pali di sostegno, ci si addentra in un paesaggio unico tra oasi, canneti, paludi, campi di riso ed erba medica, incontrando rapaci, gabbiani, sterne, passeriformi, ibis, gru e anatre.

Appena si alza un po’ il vento il cielo sopra la spiaggia di Barricata Holiday Village si riempie di vele colorate. Barricata Holiday Village è diventato la base per tutti i giovani che amano il Kitesurf. Una disciplina sportiva che unisce surf e vela (kite), la forza del vento e quella del mare, per volare sopra lo specchio d’acqua, librarsi in volo e ammirare da un punto di vista privilegiato l’incredibile paesaggio del Delta del Po. D’estate il villaggio è la meta ideale anche di tutti gli appassionati di windsurf, che portano in vacanza tutta l’attrezzatura per dedicarsi al proprio sport preferito. Chi ama le discipline sportive in acqua può poi iniziare fin dal mattino a tenersi in forma in piscina con i corsi di acquagym oppure dedicarsi del tempo per delle rigeneranti nuotate nella piscina olimpionica. 

Al mare a scuola di vela. Isamar Holiday Village è diventato un punto di riferimento per i ragazzi che vogliono avvicinarsi al mondo della vela durante le vacanze, grazie al campus organizzato da Playlife School, guidato da istruttori FIV e VDWS. Le giornate degli aspiranti velisti a Isamar iniziano al mattino con una parte teorica per proseguire poi con la preparazione delle barche e la lezione in mare vera e propria. Dopo la pausa pranzo e un po’ di meritato relax, si riparte con le attività in acqua, per chiudere quindi la giornata con giochi sportivi. Dopo cena, giochi di società e alle 22 si spengono le luci, per ripartire poi pieni di energia il giorno successivo. Durante i corsi saranno a disposizione diverse tipologie di barche, dalla RS TERA, una barca divertente, veloce ed emozionante, ideale per chi si avvicina all’attività velica, alla RS FEVA, un’imbarcazione con equipaggio doppio, con randa, fiocco e gennaker, alla RS500, sempre a equipaggio doppio, disegnata per stupire con il suo equilibrio tra velocità e facilità di gestione. 

Il mare su cui si affaccia Isamar Holiday Village nasconde un tesoro inaspettato. E’ il Parco marino delle Tegnùe di Chioggia. Le Tegnùè sono rocce sommerse del nord Adriatico, chiamate così dai pescatori per la loro capacità di trattenere e rompere le reti. Reef naturali, che occupano un’area di circa 35 km e che negli ultimi anni sono diventate un punto di riferimento per i sub più appassionati per le forme di vita che si possono ammirare immergendosi in questi fondali.

Un mondo sommerso sorprendente che gli ospiti di Isamar Holiday Village potranno conoscere grazie a Isamar Diving Center, che affiliato CMAS, è garanzia di sicurezza e professionalità. Per chi ha già una consolidata esperienza vengono organizzate immersioni in mare aperto alla scoperta di quest’area, che nel 2002 è stata dichiarata zona di tutela biologica, dove si ammirano spugne, anemonipiccoli paguri, ma anche gronghi, corvine bavose, castagnole e scorfani. Una delle immersioni più amate è quella alla ricerca dei relitti adagiati sui fondali marini, tra cui il mercantile Eudokia II, una nave da carico affondata nel 1991 in seguito a una collisione, a 6 miglia dalla costa. Lunga 100 metri e alta 12 metri è ormai interamente ricoperta dalla flora marina e ospita moltissime specie di pesci, crostacei e molluschi.

Il diving organizza inoltre corsi di immersione subacquea bambini e per adulti. I più piccoli possono iniziare con il Battesimo dell’acqua muniti di bombole e attrezzatura su misura, nella piscina del villaggio, mentre gli adulti possono scegliere tra i corsi dedicati ai principianti che vogliono avvicinarsi a questo sport o quelli dedicati a chi ha già l’abilitazione e vuole prendere il brevetto.

A Isamar è possibile provare anche uno degli sport acquatici del momento, il SUP, Stand Up Paddle! Si pratica su una tavola da surf, ma un po’ più larga, che offre quindi una stabilità maggiore mentre si galleggia, o meglio si passeggia sull’acqua. Nel SUP infatti, a metà strada tra surf e canoa, ci si muove in acqua grazie a una pagaia, un remo molto lungo, che consente oltre che di muoversi di stare in equilibrio. Il SUP, oltre ad essere molto divertente e per questo amato dai più giovani, consente di tenersi in forma. Per mantenere l’equilibrio infatti, si allena tutta la muscolatura, soprattutto le gambe. Molto spesso inoltre la tavola viene utilizzata per fare esercizio di yoga e pilates in acqua.

Le attività acquatiche a Isamar proseguono poi nell’immenso parco acquatico, un’area di 14.000 metri quadri dedicata al divertimento, ma anche allo sport, con spazio per il nuoto libero e corsi di acquagym. 

 Fonte: Comunicato Stampa

Nel 2025 in Italia i campionati del mondo di deltaplano a Laveno Mombello Lago Maggiore


Comunicato stampa 

Un’ottima notizia per il volo in deltaplano è giunta da Oporto in Portogallo: i delegati della FAI, la Federazione Aeronautica Internazionale, con voto unanime hanno assegnato all’Italia i campionati del mondo 2025 “classe sport”. La candidatura era stata posta dal Delta Club Laveno e Aero Club Lega Piloti che organizzeranno l’evento dall’al 14 giugno a Laveno Mombello. La cittadina del varesotto, affacciata sul Lago Maggiore, è storicamente legata al volo libero, vale a dire senza motore, in deltaplano, uno sport totalmente immerso nella natura. Basta pensare che i prossimi 2, 3 e 4 giugno ospiterà la 35.a edizione del Trofeo Valerio Albrizio, la gara di deltaplano più longeva nel panorama internazionale con partecipanti da tutta Europa. Saranno utilizzati come atterraggio ufficiale la vasta area cosiddetta del Pradaccio, al confine con il comune di Cittiglio, e come decollo Poggio Sant’Elsa sul monte Sasso del Ferro dove si trova anche la stazione della funivia.

I mondiali del 2025 “classe sport” saranno preceduti l’anno prima da un altro grande appuntamento internazionale, i premondiali, vale a dire una sorta di prova generale dell’area di volo da parte dei piloti che dovranno poi affrontare il campionato del mondo. I due eventi sono stati accolti con estremo favore dalle autorità locali, individuati quali straordinarie occasioni di promozione del turismo sportivo sul Lago Maggiore, a partire dall’amministrazione del comune di Laveno, capofila nel sostenere la candidatura presso la FAI. A seguire quelle dei vicini Cittiglio e Sangiano e tutte in sinergia con il Delta Club Laveno e l’Aero Club Lega Piloti.

Fonte: Ufficio Stampa FIVL
Associazione Nazionale Italiana Volo Libero  il volo in deltaplano e parapendio 

Vacanze sulla neve per 12 milioni di italiani

 

Gli italiani tornano sugli sci e in montagna dopo le interruzioni forzate della pandemia e il movimento turistico dei vacanzieri nei primi tre mesi di questo 2023 è forse il più significativo, tanto da superare i numeri del 2019.

Sono quasi 12 milioni - secondo i calcoli di Federalberghi - gli italiani che hanno trascorso o trascorreranno una vacanza sulla neve tra gennaio e marzo 2023. Di questi, 6,9 milioni hanno effettuato o effettueranno la classica settimana bianca, mentre circa 5,1 milioni hanno scelto di concentrare le proprie vacanze nei week end.

Il giro di affari complessivo è pari a 9,6 miliardi di euro, dei quali 5,2 miliardi sono relativi alle settimane bianche e 3,8 miliardi ai week end. La spesa pro capite sostenuta per la settimana bianca, comprensiva di tutte le voci (trasporto, alloggio, cibo, impianti, corsi di sci e divertimenti) è di 751 euro per persona.

Il 96,5% degli intervistati rimane in Italia per la settimana bianca. Le regioni più gettonate sono a pari merito Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige (entrambe con il 13,4% della domanda), seguite dal Piemonte (12,9%), dalla Lombardia (10,2%) e dall'Abruzzo (9,9%). Nel complesso, il 67,7% andrà in vacanza sulle Alpi, mentre il 25,8% sugli Appennini. I vacanzieri del fine settimana invece scelgono principalmente la Lombardia (18,9%), il Piemonte (13,5%), il Veneto e l'Abruzzo (entrambi con il 10,3%). Il 67,7% dei vacanzieri sceglierà le Alpi, il 25,8% gli Appennini.

"Stiamo davvero davanti a una ripresa, a dispetto di condizioni non sempre favorevoli", commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. "Che ci sia un rialzo dei prezzi incontrollato e che si debba combattere contro l'inflazione non è un mistero per nessuno. Ma ciò non è stato sufficiente a scoraggiare i nostri concittadini, che hanno messo in gioco i propri risparmi per fare una vacanza sulla neve, più o meno prolungata". "Di fronte a questo entusiasmo che fa ben sperare - aggiunge - l'unico nemico per il turismo invernale resta il clima: abbiamo vissuto momenti drammatici in cui sugli Appennini non vi era traccia di neve ed anche sulle Alpi si è tremato. Su questo bisognerà lavorare Le nostre montagne sono un autentico brand e la stagione invernale deve essere protetta a tutti i costi. Facciamo in modo che i problemi diventino opportunità: è fondamentale operare uno sforzo comune per vitalizzare ed implementare l'attrattività di questi luoghi con iniziative nuove e politiche mirate. Solo così non saremo più prigionieri delle condizioni del tempo"

"I dati stimati da Federalberghi-Confcommercio sul turismo legato alla settimana bianca sono molto incoraggianti e positivi per un settore che ha tanto sofferto per la crisi non solo legata al Covid ma anche al caro energia. Forti segnali di ripresa che testimoniano che il 2023 sarà l'anno del sorpasso sul 2019", , riflette la ministra del Turismo, Daniela Santanchè. "Abbiamo pubblicato sul sito del ministero il nuovo bollettino 'Come va il turismo in Italia' nel quale è emerso che nel corso di gennaio 2023 le presenze turistiche nelle varie regioni italiane hanno registrato risultati positivi, in netto miglioramento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In particolare, Lazio, Veneto e Campania hanno mostrato importanti recuperi in termini di affluenza turistica. Anche il dato di saturazione delle strutture ricettive online conferma il trend di crescita del settore turistico in tutta la penisola italiana. Stiamo lavorando nella direzione giusta - conclude la ministra - anche se abbiamo ancora tanto lavoro da fare".

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Le mostre del weekend da Frida Kahlo ai Macchiaioli. A Brescia l'omaggio a Ceruti, a Ferrara c'è il Rinascimento

 

Frida Kahlo e Diego Rivera insieme ai Macchiaioli e a Giacomo Ceruti fino agli autori del Rinascimento ferrarese: sono alcune delle mostre della settimana.


    MONZA - Si intitola "I Macchiaioli e l'invenzione del Plein Air tra Francia e Italia" il progetto espositivo in programma dal 18 febbraio al 21 maggio all'Orangerie della Villa Reale e a cura di Simona Bartolena. Novanta le opere proposte per ripercorrere la storia del movimento, di autori quali Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Giuseppe Abbati, Silvestro Lega, Vincenzo Cabianca, Raffaello Sernesi, Odoardo Borrani, in dialogo con quelle di alcuni dei rappresentanti della Scuola di Barbizon, quali Camille Corot, Charles-François Daubigny, Constant Troyon, Théodore Rousseau.

PADOVA - Al Centro Culturale Altinate San Gaetano apre il 14 febbraio "Frida Kahlo e Diego Rivera", esposizione a cura di Daniela Ferretti, unica tappa italiana di un tour mondiale. Una mostra corale per raccontare, fino al 4 giugno, i due artisti messicani e la loro storia d'amore, attraverso la grande pittura (ben 23 le opere di Frida Kahlo e 9 quelle di Diego Rivera), accanto alla fotografia d'autore con i ritratti realizzati da Héctor Garcia, Manuel Álvarez Bravo, Giséle Freund, Martin Munkacsi, Nickolas Muray, Lucienne Bloch, Edward Weston. FERRARA - Dal 18 febbraio al 19 giugno a Palazzo dei Diamanti "Rinascimento a Ferrara. Ercole de' Roberti e Lorenzo Costa", a cura di Vittorio Sgarbi e Michele Danieli. La mostra, che inaugura il nuovo corso espositivo del palazzo appena restaurato, documenta in cento opere l'arte di due grandi interpreti del Rinascimento e rappresenta la prima tappa di un progetto più ampio e ambizioso intitolato Rinascimento a Ferrara 1471-1598 da Borso ad Alfonso II d'Este, che indagherà la vicenda storico-artistica del periodo compreso tra l'elevazione della città a ducato e il suo passaggio dalla dinastia estense al diretto controllo dello Stato Pontificio. BRESCIA - Tre le mostre che la Fondazione Brescia Musei dedica a Giacomo Ceruti, il "pittore più avventuroso del Settecento". Al Museo di Santa Giulia il 14 febbraio aprono "Miseria & Nobiltà. Giacomo Ceruti nell'Europa del Settecento" - con oltre 100 opere, 60 di Ceruti a confronto con 40 dipinti di autori precedenti o a lui contemporanei - a cura di Roberta D'Adda, Francesco Frangi, Alessandro Morandotti, e "Immaginario Ceruti. Le stampe nel laboratorio del pittore", a cura di Roberta D'Adda e Francesco Ceretti, che presenta un approfondimento sull'utilizzo che l'artista fece delle incisioni, entrambe allestite fino al 28 maggio. Alla Pinacoteca Tosio Martinengo dal 14 febbraio al 10 novembre è invece allestita "David LaChapelle per Giacomo Ceruti. Nomad in a beautiful land", a cura di Denis Curti, una riflessione di LaChapelle sui temi centrali della pittura di Ceruti: i poveri, gli ultimi, i fragili, gli emarginati.
    ROMA - Nell'ambito di Quotidiana apre il 16 febbraio a Palazzo Braschi la sesta mostra della sezione Portfolio, con l'opera "Passaggio al buio" di Andreas Zampella, un dipinto di piccole dimensioni concepito e realizzato in una condizione di penombra (fino al 12 marzo), in un ambiente illuminato solo dai raggi della luce del mattino. LECCE - È dedicata all'artista compositore Mirco Marchelli la mostra "Voci in capitolo", allestita alla Fondazione Biscozzi Rimbaud dal 12 febbraio al 2 luglio. A cura di Paolo Bolpagni e Giovanni Battista Martini, la mostra presenta al pubblico un brano composto da Marchelli in tre parti - corrispettivi di altrettanti madrigali moderni - a sei voci miste, su testi del poeta genovese Edoardo Sanguineti, diffuso come tappeto musicale all'interno delle tre sale espositive, in stretta connessione con un ciclo unitario di diciotto opere polimateriche, tutte di eguali dimensioni, suddivise in tre gruppi da sei (uno per ogni sala). (ANSA).

Si torna ai viaggi a lungo raggio ma slow

 

Se Ita Arways potenzia i collegamenti intercontinentali con nuovi voli a partire dall'estate, anche Trenitalia punta al trasporto internazionale ampliando pure quello interno per portare i turisti stranieri in giro e fuori l'Italia.

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Vacanze invernali in montagna per 12 milioni di italiani

La neve del Trentino Alto Adige, seguita da quella di Lombardia e Valle d'Aosta e poi di Piemonte, Veneto e Friuli: sono 12 milioni gli italiani che scelgono la montagna nel primo trimestre di quest'anno: 7,5 milioni fanno soggiorni di una settimana o un periodo un po' più breve, per i restanti 4,5, si tratta invece di escursioni giornaliere.

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