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MUSEI: COLOSSEO, UFFIZI E POMPEI SUPERSTAR NEL 2019



FRANCESCHINI, BENE L'AUTONOMIA, AVANTI CON L'INNOVAZIONE Colosseo stabilmente al top con oltre 7,5 milioni di visitatori, seguito dagli Uffizi con 4,4 milioni di ingressi e dagli scavi di Pompei con circa 4 milioni di presenze, 160 mila in più sul 2018. La top 30 dei musei e dei parchi archeologici statali regala nel 2019 conferme e novità, ad esempio il boom della Galleria Nazionale delle Marche, che registra un +36,8% e sale di sette posizioni, al ventiseiesimo posto. "Risultati straordinari" per il ministro Franceschini, che sottolinea: "Ora avanti sul percorso dell'innovazione".ansa

I musei di Milano dedicano mostre 2020 ai 'Talenti delle donne'

 © ANSA

Sono spalmate su 12 plessi le 54 mostre nel programma 2020 degli spazi espositivi del Comune. Il nuovo palinsesto è dedicato a 'I talenti delle donne', ed è prevista anche una coda legata a quello del 2019, su Leonardo Da Vinci, con altri due progetti espositivi al Castello Sforzesco, uno sul Salvator Mundi e l'altro sulla scrittura speculare.

"La cultura non va considerata un regalo alla città ma è una delle componenti fondamentali del vivere cittadino - ha dichiarato il sindaco Giuseppe Sala -. L'ambizione è vivere in una Milano multicentrica e portare l'interesse di tutti in vari centri". Il programma dedicato al protagonismo delle donne nella cultura e pensiero creativo è ricco di iniziative multidisciplinari, fra cui le 'Storie di strada' fotografate da Letizia Battaglia, l'antologica di Grazia Varisco e 'Divine avanguardie' sulla rappresentazione della donna in Russia (Palazzo Reale), la mostra su Adriana Bisi Fabbri (Museo del Novecento) e quella fotografica di Luisa Menazzi Moretti (Mudec).

ansa

Musei: Bonisoli, a aprile comunicazioni su rinnovo direttori


ROMA, 13 MAR - "Ad aprile le prime comunicazioni" sul rinnovo o meno del contratto ai direttori dei musei autonomi. A dirlo, il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, rispondendo oggi ai cronisti a margine della presentazione delle Giornate Fai di primavera. 

"I contratti di diversi direttori scadono in autunno - dice Bonisoli - Vogliamo anticipare la comunicazione sulla nostra intenzione o meno di rinnovare il contratto per un altro quadriennio. Per farlo abbiamo iniziato a lavorare questo mese: stiamo raccogliendo i dati e valutando in termini tecnici le performance. Nulla di diverso da quello che avviene in qualunque azienda, ma tenendo conto di due aspetti. Il primo di natura quantitativa: per esempio le variazioni sul numero di visitatori dal momento dell'arrivo del direttore. Un dato molto semplice, sereno ed univoco perché il numero parla da solo. C'è poi il numero dei contratti, la sicurezza" e una serie di "elementi il più possibile oggettivi". 

"Poi c'è un aspetto legato alla parte 'soft' - prosegue il ministro - Ad esempio, come un certo dato è stato portato avanti rispetto al disegno originale, se è stato realizzato. O come è stato interpretato essere direttore di un certo museo e come questo museo si sia incastrato nel territorio. Secondo, è molto importante anche come l'operato del direttore del museo abbia partecipato al progetto culturale complessivo del luogo in cui si trova. La somma di tutto ci darà un'idea di quelle che riterremo essere le persone su cui continueremo a puntare e a quali invece, magari, suggeriremo di cercare altre opportunità professionali, mettendo i loro posti a bando. Io tengo a dare una risposta a queste esigenze. Volevo farlo entro marzo, spero aprile. Penso sia semplicemente dignitoso per un direttore di museo saperlo con qualche mese di anticipo in modo da potersi organizzare e rispettare la sua professionalità". (ANSA).

Torna la Festa dei Piccoli musei

Il museo del bottone © ANSA

Biscotti a forma di uovo decorato, spezie, mattonelle in ceramica, sacchetti di fagioli locali con la ricetta per cucinarli, matite, letture di storie e racconti, ampolline di olio, una bottiglia di vino. E' solo un assaggio dei doni che i piccoli musei offriranno domenica 3 giugno per la loro giornata nazionale. Con questo gesto l'esercito di appassionati che da nord a sud dedicano tempo e fatiche per custodire il bello in formato ridotto, il curioso, il bizzarro, vuole dire grazie ai visitatori e richiamare l'attenzione. L'associazione che dal 2012 li rappresenta ne ha messi insieme poco più di 400. "Ma secondo le nostre stime - dice Giancarlo Dall'Ara, il presidente - sono oltre diecimila, più del doppio di quanto risulta a Istat e ministero. Questo divario tra i numeri si spiega perché la maggior parte non ha tutti gli standard richiesti, ad esempio gli orari di apertura, per essere considerato museo". Sarà, ma vorrà pur dire qualcosa se il museo della Marmolada della Grande Guerra, a 3000 metri di quota, il più alto d' Europa, richiama centomila visitatori l' anno. E cinquantamila ne conta il Museo del Bottone di Sant'Arcangelo di Romagna, allestito in uno spazio di 40 metri quadrati. "In questo caso - spiega Dall'Ara - a mancare è il requisito della catalogazione, difficile quando i pezzi sono più di dodicimila e il lavoro dei curatori è basato sul volontariato". Uno tra gli ultimi nati è il museo della Bugia, a Le Piastre (Pistoia), che racconta l'arte della menzogna. A Trieste c'è quello dedicato alla Bora. A Lecce la Collezione Spada, raccolta di strumenti musicali antichi suonati dal curatore, un medico, e da sua figlia in costumi d'epoca. Pescando qua e là, a Civitella del Lago (Terni) c'è il museo dell'Ovo Pinto, a Stintino quello della Tonnara, a Pieve Santo Stefano (Arezzo) quello del Diario, per sapere tutto sul miele e le api si va in Val di Sole. Il volontariato, che anima il 55% delle strutture, è il vero motore. "Non si sa bene che cosa spinga queste persone - osserva Dall'Ara, 66 anni, esperto di turismo e di alberghi diffusi -.
    Il tempo che dedicano a questa loro attività, la tenacia, crea un forte legame tra il territorio e il visitatore. Ma è una attività che ha un indotto economico importante per le comunità locali". La Festa del 3 giugno vuole celebrare l'impegno e il valore di chi mette il cuore per tenere aperta la porta su argomenti che possono a volte sembrare di poco conto, ma hanno invece grande importanza per l'identità culturale di chi vive in realtà minuscole lontane dai grandi centri. "I visitatori non solo non pagheranno - dice Dall'Ara - ma riceveranno un dono, il tema di questa seconda edizione nella quale sono coinvolte 200 strutture. E' un gesto che vuole creare un legame con le persone". A Trieste, ad esempio, il museo dedicato a Osiride Brovedani, un imprenditore sopravvissuto a un campo di concentramento, regalerà una copia del suo diario di prigionia. I piccoli musei hanno avuto un boom dal 2000. Il 60% è stato aperto a partire dal 2001. Il 37% è gestito da associazioni. Il 31% fa capo ad enti pubblici. Il 56% ha avuto il riconoscimento regionale. Su cento, 38 si trovano in una città o in un centro urbano con oltre diecimila abitanti; il 41% in un paese tra i 5 mila e i 10 mila abitanti, il 21% in borghi con meno di cinquemila abitanti. In media nel 2017 ogni museo ha avuto 4.300 visitatori. Un modo per scaldare i motori in vista della Festa Nazionale è previsto il 18 e il 19 maggio, quando i responsabili dei Piccoli Musei si riuniranno a Rovereto per discutere di gestione, linee di sviluppo, sostegni e finanziamenti.
    "I 'fratelli minori' dei grandi spazi espositivi non vogliono né potrebbero competere con le strutture più titolate - chiarisce Dall' Ara - ma non vogliono restare senza voce o ai margini. La differenza sta nella relazione con il visitatore.
    L'identità di un'esposizione di questo tipo è legata al gestore che l'ha pensata e progettata. Si entra in un racconto, in una storia del luogo, del paese, della passione del collezionista.
    La festa è un invito a entrare nel cuore di un piccolo museo".
    (ANSA).

Festa dei Musei: arte condivisa il 19 e 20 maggio Aperture straordinarie e iniziative speciali in tutta Italia

ROMA - Sarà un weekend all'insegna della condivisione e della grande bellezza del nostro patrimonio quello del 19 e 20 maggio, quando in tutta Italia si svolgerà la III edizione della Festa dei Musei, organizzato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con tema "Musei iperconnessi: nuovi approcci, nuovi pubblici".
Nell'ambito della Festa, grazie alla quale da Nord a Sud saranno organizzate iniziative speciali, visite guidate e laboratori, si svolgerà anche la XIV edizione della Notte europea dei Musei, con aperture straordinarie la sera del 19 al costo di 1 euro.
Sul sito del Mibact www.beniculturali.it tutte le informazioni e gli orari.
A Roma, ben 50 spazi aderiranno alla notte speciale, anche con spettacoli, concerti, performance e iniziative per bambini, dai Musei Capitolini all'Ara Pacis, dal Palazzo delle Esposizioni alla Casa del Cinema. Sempre nella Capitale (dove per orientarsi basterà consultare la Mappa dei Musei di Giulia Sotto la Metro che segnala per ogni fermata il museo aperto più vicino) per tutto il fine settimana alla Gnam saranno previste visite guidate alle mostre allestite (anche con apertura serale il 19); la mostra "Turner. Opere della Tate", con oltre 90 capolavori del pittore inglese negli spazi del Chiostro del Bramante, osserverà l'orario prolungato fino alle 22.
Non lontano da Roma, grande attenzione all'archeologia: nei siti di Palestrina, con l'evento "Il Foro di Praeneste: i luoghi della giustizia e della legalità", nel corso del quale sarà esposto un sequestro di beni archeologici provenienti dal territorio, e in quelli di Santa Severa (all'Antiquarium di Pyrgi), in cui ci sarà un percorso dedicato ai racconti del mito che derivano dai reperti archeologici, e di Capena, nell'Area archeologica e l'Antiquarium di Lucus Feroniae, con l'evento "Il Labirinto del Tempo. Percorsi alla scoperta di una città antica".
A Trieste il Museo di Miramare organizzerà visite guidate al Castello e alla mostra temporanea "Manet e Massimiliano. Un incontro multimediale", mentre a Milano la Pinacoteca di Brera invita il pubblico a disegnare per confrontarsi con i lavori degli artisti nell'evento "DisegnaBrera. La sfida".
A Firenze il 19 ci sarà il concerto La memoria musicale di Dante nel "De vulgari eloquentia" e nella "Commedia" presso il Cenacolo di Ognissanti, per indagare il retroterra musicale che fece da sfondo alla vita del poeta. Anche la grande mostra "Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari", in corso a Varallo, Vercelli e Novara, aderisce alla Festa dei Musei, con aperture fino alle 23.
Grande notte anche a Forlì, con la mostra L'Eterno e il Tempo tra Michelangelo e Caravaggio, allestita ai Musei San Domenico, aperta fino alle ore 23, e al Castello Estense di Ferrara: qui dalle 19.30 ci sarà il Festival miXXer "Tempo libero" con i concerti del Conservatorio G. Frescobaldi e poi si proseguirà con le visite guidate alla Collezione Cavallini-Sgarbi (presente anche Elisabetta Sgarbi che incontrerà il pubblico) e con escursioni in barca nel fossato per ammirare il monumento da un punto di vista inusuale.
Il Museo Biogeo di "Storia della Terra e della Vita" ad Ariano Irpino (Av) sarà aperto al pubblico con visite guidate e percorsi tematici per divulgare l'origine e l'evoluzione della vita sulla terra, mentre nella Piazza d'Armi di Castel Sant'Elmo (Na) nell'ambito de "Il cielo stellato e la legge morale. La Filosofia nella Notte dei Musei" il filosofo Giuseppe Ferraro leggerà Kant. A Scalea (Cs), presso l'Antiquarium di Torre Cimalonga, la sera del 19 si svolgerà l'evento "Scegli un reperto ti risponde l'esperto".
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Una sala intera per la meraviglia del vaso François

 © ANSA

FIRENZE - Nuovi spazi, al museo archeologico di Firenze, per esaltare la bellezza di due opere 'superstar' della galleria. Si tratta del celeberrimo Vaso François, il più antico cratere a volute dell'arte ceramica attica (570 a.C.) con le sue pitture dedicate agli eroi della mitologia greca, e il Sarcofago delle Amazzoni, tesoro etrusco del 350 a.C., unico esempio al mondo di sepolcro in marmo dipinto. Precedentemente inseriti nel percorso ordinario del museo, i due capolavori, grazie ad un intervento finanziato dai mecenati Usa Laura e Jack Winchester con la fondazione no profit Friends of Florence, hanno ora a disposizione due sale speciali, con luci che ne mettono in evidenza i ricchi e numerosi dettagli. Nella nuova stanza, il vaso François non è solo: a fargli compagnia c'è lo sgabello con cui nel 1900 un custode del museo in preda all'ira disintegrò il cratere in 638 pezzi, rendendo necessaria una certosina opera di ricomponimento dei frammenti effettuata dal restauratore Pietro Zei.
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Arte all'aperto a Ny, creatività fuori dai musei


NEW YORK - I famosi 'Gates' a Park Avenue o il murales di Roy Lichtenstein nella stazione della metropolitana di Times Square. E' la creativita' al di fuori dei musei, quella che si nutre di parchi, piazze, stazioni della metropolitana, edifici abbandonati o persino dell'aria. 'Art in the Open: Fifty Years of Public Art in New York', dal prossimo 10 novembre al 13 maggio del 2018 al Museum of the City of New York, esplora mezzo secolo di arte e innovazione che hanno fatto della Grande Mela l'ambiente piu' vivace al mondo in fatto di creatività pubblica. Il punto di partenza sono gli anni '60, quando sotto la spinta dell'amministrazione Kennedy che promuoveva l'arte e la cultura come simboli della supremazia americana nel mondo, i leader locali aprirono a politiche che diedero il via ad espressioni artistiche in pubblico. Luoghi iconici come Bryant Park o Astor Place cominciarono cosi a trasformarsi in musei a cielo aperto. Il concetto di base era semplice, portare l'arte contemporanea fuori dai musei o dalle gallerie e ricollocarla negli spazi pubblici: anche se New York non era nuova all'arte urbana sotto forma di murales o persino la Statua della Liberta'. Non solo i luoghi aperti ma anche le stazioni della metropolitana appunto diventano musei. Emblematico il famoso 'Times Square Mural' di Roy Lichtenstein, commissionato dall'autorità dei trasporti della citta' e installato nell'omonima stazione sulla 42ma strada nel 2002. L'opera altra un metro e 80 e lunga 16 metri e' stata realizzata in smalto da porcellana su acciaio. Fece storia, inoltre, nel 2005 'The Gates', installazione di Christo Yavacheff amata e odiata allo stesso tempo, che tinse di arancione il park piu' famoso della citta', Central Park.
    All'alba di una fredda mattina di febbraio, New York si sveglio' con 532 pannelli di tela color zafferano che invasero il parco.
    Ognuno pendeva da una struttura di metallo arancione, the gate, appunto. Ogni pezzo di stoffa era altro quasi 5 metri e largo da un minimo di un metro e 67 centimetri a un massimo di 5 metri e 48.
    Ancora un parco, Bryant Park a Midtown, nel 2010 divenne lo spazio espositivo per l'artista Kate Gilmore che con la sua 'Wall the Walk' mise al centro dello spazi pubblico un cubo giallo con sopra delle donne, vestite sempre in giallo, in atteggiamento di battere i piedi. L'intenzione era di attirare l'attenzione sulle donne che ogni giorno lavorano in citta'. Nel 2013, dopo Jeff Koons e Louise Bourgeois, ci pensa l'artista di origini svizzere Ugo Rondinone e cambiare il volto del Rockfeller Center, luogo di solito associato al famoso albero di Natale, con la sua opera 'Human Nature'. Come una sorta di Stone Henge, Rondinone piazzo' delle sculture gigantesche somiglianti a stature greche in modo da porre o imporre un netto contrasto con la modernità dei grattacieli circostanti. (ANSA)

Musei, il 1/10/2017 torna domenica gratuita

(ANSA) - ROMA, 30 SET - Domenica 1° ottobre torna la domenica gratuita nei musei e nei siti archeologici statali. Una giornata di festa promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo a cui aderiscono anche molti musei comunali in tutta Italia. In vigore dal luglio del 2014 l'iniziativa ha visto la partecipazione in tutte le sue edizioni di oltre 10 milioni di visitatori nei soli musei statali. Su www.beniculturali.it le informazioni, gli orari e l'elenco completo dei luoghi aperti gratuitamente.

#domenicalmuseo Musei boom di ingressi nella domenica gratuita di maggio


Ancora un boom di visitatori per la #domenicalmuseo, la promozione introdotta nel luglio del 2014 dal ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo guidato da Dario Franceschini che prevede l'ingresso gratuito nei musei e nei luoghi della cultura statali ogni prima domenica del mese. In questa edizione di maggio, in tutta Italia - informa il Mibact in una nota - è stata registrata una grande affluenza di visitatori nei musei e nelle aree archeologiche statali e nei tanti musei civici che aderiscono alla promozione. 

Ecco i dati definitivi di oggi nei principali luoghi della cultura italiani: 

- *36.178 Colosseo e Area Archeologica Centrale,


- *26.108 Pompei,


- *23.338 Reggia di Caserta,


- *9.584 Villa d'Este,


- *8.988 Castel Sant'Angelo,


- *7.297 Giardino di Boboli,


- *6.526 Galleria dell'Accademia di Firenze,


- *6.305 Villa Adriana,


- *6.150 Galleria degli Uffizi,


- *6.124 scavi di Ostia antica,


- *6.074 museo archeologico nazionale di Napoli,


- *5.950 Museo Nazionale Romano,


- *5.764 Paestum,


- *5.663 Parco archeologico di Ercolano,


- *4.206 Musei reali di Torino,


- *4.123 galleria Palatina, 


- *4.091 Pinacoteca di Brera,


- *3.870 Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di 


Roma, 

- *3.710 Gallerie nazionali di arte antica di Roma,


- *3.236 Rocca Scaligera; 


- *2.897 Palazzo Ducale di Mantova, 


- *2.808 Cappelle Medicee,


- *2.651 Museo del Bargello,


- *2.585 Gallerie dell'Accademia di Venezia,


- *2.366 Grotte di Catullo,


- *2.011 Museo delle civiltà di Roma,


- *1.910Galleria Borghese,


- *1.785 Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria,


- *1.634 Museo nazionale etrusco di Villa Giulia,


- *1.350 Museo archeologico nazionale di Taranto,


- *1.329 Cenacolo vinciamo,


- *1.020 complesso monumentale della Pilotta di Parma,


- *982 Castello di Miramare di Trieste,


- *805 Museo di Palazzo Reale di Genova


- *968 Galleria nazionale delle Marche, 


- *764 galleria nazionale dell'Umbria,


- *480 Museo archeologico nazionale di Venezia. 


- *195 Palazzo Spinola a Genova. 
(ANSA).

Da Hokusai a Warhol le mostre aperte a Natale

MILANO - Da Hokusai e la grazia nipponica del mondo fluttuante alla luce e le cromie dell'arte impressionista, dal segno contemporaneo di Basquiat o Andy Warhol al '900 di Hopper e Ligabue ai capolavori degli antichi maestri, riuniti in unMuseo Universale, a Natale restano tutte aperte le grandi mostre allestite nelle principali città. Unica variazione sono gli orari di ingresso ridotti, ma non sempre, o solo in pochi casi un giorno di chiusura (il 24 o il 25), ma chi deciderà di trascorrere le festività all'insegna dell'arte non resterà deluso.
  TORINO - Si intitola 'Toulouse-Lautrec. La Belle Epoque' la grande retrospettiva dedicata al maestro francese, che allestisce fino al 5 marzo a Palazzo Chiablese una selezione di 170 opere provenienti dell'Herakleidon Museum di Atene. L'importante rassegna resterà aperta per tutta la durata delle festività, osservando però orari ridotti. Infatti il 24 dicembre si potranno ammirare i più famosi manifesti e stampe dell'aristocratico artista bohemien entrando dalle 9.30 alle 17.30, mentre il giorno di Natale l'ingresso sarà consentito dalla 14.30 alle 19.30. Per Santo Stefano, la sede espositiva, che in genere apre solo nel pomeriggio, estenderà l'orario all'intera giornata, dalle 9.30 alle 19.30. La mostra 'Brueghel. Capolavori dell'arte fiamminga' celebra alla Reggia di Venaria la più importante congrega di artisti fiamminghi a cavallo tra il XVI e XVII secolo. Ma non è l'unica esposizione allestita nella splendida Reggia, ad essa si affianca 'Le meraviglie degli Zar', che ripercorre con centinaio di opere tra dipinti, abiti, porcellane, arazzi e oggetti preziosi lo splendore del palazzo imperiale di Peterhof. Se il giorno di Natale le mostre resteranno chiuse (ma non il parco), per la vigilia sarà rispettato l'orario dalle 9 alle 17 e il 26 dicembre dalle 9.30 alle 18.30 (ma Brueghel chiuderà un'ora dopo, alle 19.30).      
   MILANO - Palazzo Reale, ormai da alcuni anni, non conosce chiusure festive. Ben quattro le grandi mostre ospitate: 'Hokusai, Hiroshige, Utamaro. Luoghi e volti del Giappone', 'Escher', 'Pietro Paolo Rubens e la nascita del Barocco' e 'Arnaldo Pomodoro', che potranno essere visitate il 24 dicembre dalle 9.30 alle 14.30, il 25 dalle 14.30 alle 18.30 e il 26 dalle 9.30 alle 19.30, a parte 'Hokusai, Hiroshige, Utamaro', che per motivi di conservazione e tutela delle circa 200 silografie policrome e libri illustrati, resta chiusa ogni lunedì, e quindi anche per Santo Stefano. A Palazzo Marino è straordinariamente in mostra un capolavoro assoluto del '400 toscano, la meravigliosa (e gigantesca) tavola della Madonna della Misericordia di Piero della Francesca, prestito eccezionale del Museo di San Sepolcro. La si potrà ammirare il 24 dicembre dalle 9.30 alle 18, il giorno di Natale e per Santo Stefano dalle 9.30 alle 20. Arte contemporanea invece al Mudec, dove è di scena Jean-Michel Basquiat, rappresentato da 140 lavori che ne attraversano la breve, ma straordinaria carriera. La mostra potrà essere visitata per la vigilia dalle 9.30 alle 14, il 25 dicembre dalle 14.30 alle 19.30, il 26 dalle 9.30 alle 19.30.
  GENOVA - La Pop Society di Andy Warhol è la mostra di grande richiamo allestita a Palazzo Ducale e che celebra i 30 anni dalla morte del padre della Pop Art (si chiuderà infatti il 26 febbraio, il giorno in cui ricorre la sua scomparsa). Esposte 170 opere che raccontano la nascita, agli inizi degli anni '60, dell'epoca dell'arte contemporanea. Altra rassegna di Palazzo Ducale è 'Helmut Newton. Fotografie. White Women / Sleepless Nights / Big Nudes' che presenta, per la prima volta a Genova, oltre 200 immagini di uno dei fotografi più importanti e celebrati del'900. La sede espositiva resterà chiusa nel giorno di Natale, ma la vigilia rispetterà l'orario dalle 9 alle 16 e il 26 dicembre dalle 9 alle 19.
  TREVISO - Ci sono almeno cinque mostre nei bellissimi spazi del Museo di Santa Caterina, di cui la più attrattiva è senza dubbio 'Storie dell'Impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin', che riunisce 140 capolavori, provenienti dalle maggiori collezioni pubbliche e private di mezzo mondo. Tra le altre figurano l'immagine femminile in Tiziano, Rubens, Rembrandt, il secondo '900 italiano da Guttuso a Vedova a Schifano' e 'De Pictura. 12 pittori in Italia'. Se il 24 dicembre il museo resterà chiuso, il giorno di Natale le rassegne potranno essere visitate dalle 15 alle 20 e per Santo Stefano dalle 9 alle 20.
ROMA - Appena inaugurata, alle Scuderie del Quirinale c'è la bellissima mostra 'Il Museo Universale. Dal sogno di Napoleone a Canova', in cui sono raccolte circa 70 opere capitali dell'arte antica da Perugino a Canova, passando per Raffaello, Tintoretto, Tiziano. La sede espositiva resterà sempre aperta durante le festività con il seguente orario: il 24 dicembre dalle 10 alle 15, il 25 dalle 16 alle 20 e il 26 dalle 10 alle 20. Orari identici per il Palazzo delle esposizioni dove è allestita la '16a Quadriennale d'arte. Altri tempi, altri miti'. Al Chiostro del Bramante è invece in mostra 'Love', riflessione contemporanea sull'amore, visitabile per la vigilia dalle 10 alle 17, a Natale dalle 16 alle 21 e il 26 dicembre dalle 10 alle 22. Il Complesso del Vittoriano ospita infine i capolavori di Edward Hopper e quelli di Antonio Ligabue in due rassegne molto seguite. L'orario di ingresso sarà: il 24 dalle 9.30 alle 15.30, il 25 dalle 15.30 alle 20.30 e il 26 dalle 9.30 alle 20.30.
NAPOLI- Inaugurata da pochi giorni nel capoluogo partenopeo c'è I Tesori Nascosti, una mostra curata da Vittorio Sgarbi che espone nella Basilica Santa Maria alla Pietrasanta oltre 150 opere di più di cento autori, da Caravaggio a Gemito. Tesori 'nascosti' perché si tratta di capolavori che appartengono a collezionisti privati, fondazioni bancarie, istituzioni e quindi mai esposte nei musei ( aperta anche 24 dicembre e 31 dalle 10 alle 17, 3 il 25 dicembre e 1 gennaio dalle 12 alle 20). Sempre a Napoli è ancora aperta al Museo di Capodimonte la mostra dedicata alla Donna con il Liuto, il capolavoro di Vermeer prestato dal Met di New York. E ancora, al Madre, i giorni di festa possono essere l'occasione per visitare Le Sette Stagioni dello Spirito di Gian Maria Tosatti, affascinante progetto che ripercorre la traccia di Il Castello Interiore (1577) libro in cui Santa Teresa D'Avila suddivide l'anima in sette stanze.
ansa

I Musei Vaticani svelano i loro segreti

MUSEI VATICANI (ROMA) - La grande Madonna di Giaquinto Palmezzano tornata a indossare il suo manto blu e l'autoritratto di Casanova, con il marmo ancora ricoperto di una patina gialla.
Il trecentesco Polittico Bolsi le cui tavole hanno smesso di tirare l'oro della pittura, ma anche l'altare del contemporaneo Eduardo Cillida o i temibili scudi cerimoniali delle tribù della Papua Nuova Guinea in attesa di tornare a incutere terrore.
Tutto proprio sotto le grandi stanze affrescate da Raffaello o a pochi passi dalla Cappella Sistina. Per una volta, i Musei Vaticani aprono le porte del loro "dietro le quinte", svelando storie, aneddoti e immagini inedite del terzo museo più visitato al mondo nel volume "Musei Vaticani Arte - Storia - Curiosità", a cura di Sandro Barbagallo e presentato oggi insieme al direttore dei Musei Antonio Paolucci, del direttore di Focus Storia Jacopo Loredan e Gigi Proietti (ed. Musei Vaticani e Focus Storia).
E consentendo, eccezionalmente, alla stampa di varcare quelle porte "segrete", che, quasi museo nel museo, sono i laboratori di restauro dove dal 1923, si lavora per ridare voce e colore non solo alle opere custodite nei 7 chilometri di gallerie dei Musei, ma anche a tutti capolavori dei Palazzi del Papa, delle chiese, delle nunziature apostoliche. Al lavoro 60 operatori, più decine di collaboratori esterni, divisi per sezioni: Pitture, Marmi, Carta, Ceramiche e metalli, Arazzi, Polimaterico.
"Ma dobbiamo stare attenti, perché il maggior pericolo per le opere sono proprio i restauratori", racconta Guy Devreux, responsabile del Laboratorio sui marmi. Basta scendere una rampa per lasciarsi alle spalle tutto il fragore dei sei milioni di turisti l'anno e ritrovarsi davanti all'Artemide Efesina che ha appena riconquistato la sua fierezza o al sarcofago egizio, arrivato ricoperto da una patina grigia causata dalla colla e che grazie al laser ora svela accesissimi azzurri e rossi. "Oggi - prosegue - siamo fortunati perché qui abbiamo a disposizione tutte le tecnologie all'avanguardia, dalla diagnostica alla nanotecnologia ai materiali di ultimissima generazione. Si lavora scambiando esperienze e scoperte. Ma soprattutto agli elementi chimici qui ai Vaticani preferiamo sostanze naturali, olii essenziali e materiali atossici, che rispettino anche l'ambiente e l'uomo".
Capita spesso che l'opera ringrazi, svelando con la pulitura segreti custoditi per secoli. Come nell'Adorazione dei magi che sul cavalletto del laboratorio dei dipinti, proprio sotto il sovrano più anziano prostrato ai piedi del Cristo neonato, ora lascia intravedere una delle rarissime firme autografe di Lorenzo Lotto. O l'imponente Madonna della cintola, entrata nella collezione papale nell'800, ma mai esposta proprio per il terribile stato di conservazione. Il restauro, racconta Maria Ludmila Putska "non solo l'ha riportata ai suoi colori originali, ma ha finalmente permesso l'attribuzione a Vincenzo Pagani". C'è poi "l'uomo dei brevetti", Massimo Alesi, che ha inventato un sistema di molle tarate per far "respirare" le tavole senza che "rompano" la superficie pittorica. O le restauratrici-mediatrici culturali del laboratorio polimaterico che "curano" la collezione etnografica avviata da Stefano Borgia. "Noi - racconta Stefania Pandozy - lavoriamo a stretto contatto con popoli e culture fuori dai confini, a volte ancora misteriosi. Non ci occupiamo di artisti famosi, ma abbiamo la responsabilità di popolazioni indigene che non hanno loro musei".
ansa

Società \ Cultura e arte \ Musei italiani aperti anche nel giorno di Ferragosto

Musei aperti a Ferragosto. Il ministero dei Beni culturali rinnova anche quest’anno la tradizione e, nonostante la festa capiti di lunedì, giornata in cui generalmente i luoghi della cultura sono chiusi, ha organizzato, per il 15 agosto, un vero e proprio appuntamento speciale con l’arte, per turisti e cittadini. 
Un Ferragosto pieno di sole e di cultura: queste le previsioni in Italia per la festa dell’Assunta. Non solo quindi pranzi all’aperto, passeggiate o escursioni al mare e in montagna, ma anche un’occasione e la possibilità per un’avventura della mente e aprire le porte di musei, parchi, chiese e palazzi.
All’incirca 300 i musei aperti: dai gioielli più amati - il Colosseo, gli Uffizi a Firenze, i Bronzi di Riace - ai luoghi romantici - la grotta azzurra di Anacapri, Villa d’Este a Tivoli, l’Eremo di S. Leonardo a Monteriggioni. Un’apertura significativa perché avviene di lunedì, giorno dedicato di solito al riposo e alla manutenzione e un’apertura che strizza l’occhio alle Olimpiadi di Rio, come spiega l’architetto Manuel Roberto Guido, direttore dei servizi di gestione e valorizzazione dei Musei del Ministero:
“Stiamo vivendo l’emozione delle Olimpiadi di Rio e il nostro Ministero ha voluto in qualche modo essere presente a questo evento così importante attraverso un paio di iniziative. La prima, è la presenza italiana a Rio de Janeiro nel Museo delle Belle Arti, con una mostra dedicata ai giochi nell’antichità – nell’antica Grecia e nell’antica Roma –, in cui sono presenti opere provenienti da molti dei nostri musei nazionali. Per quanto riguarda il pubblico italiano, lo stesso tema è stato ripreso su iniziativa del ministro Franceschini, all’interno dei nostri luoghi della cultura, dove i direttori dei singoli musei sono stati chiamati ad individuare un’opera – e devo dire che non ci sono grossi problemi, nell’ambito delle nostre collezioni ce ne sono parecchie - che in qualche modo richiamasse direttamente o indirettamente il tema dello sport. Quest’opera, che permane naturalmente nella sua sede originale, viene comunque evidenziata con didascalie, con pannelli che ne consentono una lettura in collegamento con questo particolare evento che stiamo vivendo in questi giorni”.
E l’offerta passa dalla città alla provincia fino ai luoghi più caratteristici di villeggiatura, venendo incontro a tutte le esigenze dei turisti. Ancora Roberto Guido:
“Noi abbiamo la possibilità di tenere aperti alcuni dei nostri più importanti luoghi della cultura – musei ed aree archeologiche – con un’apertura straordinaria, prolungata la sera, in modo da consentire anche ai villeggianti di poter usufruire del nostro patrimonio dopo cena. Vorrei ricordare, per esempio, il caso dei Templi di Paestum, che sono aperti fino alle 24.00, dal giovedì alla domenica, fino all’11 settembre. Ma pure i famosissimi Pompei ed Ercolano, molto raggiungibili da tutti coloro che sono in villeggiatura sulla Costiera, sono aperti il sabato sera fino alle 23.00. Anche il Museo Archeologico di Taranto e quello di Reggio Calabria, raggiungibile da tutti quelli che soggiornano sulla costa calabrese, è aperto addirittura fino al 31 ottobre, tutti i sabati fino alle 22.30. Per andare sull’Adriatico, abbiamo la Galleria Nazionale delle Marche ad Urbino, che non è precisamente sulla costa, ma molto facilmente raggiungibile da chi soggiorna sulla costa marchigiana e romagnola, che fino al 6 ottobre apre il giovedì sera fino alle 22.30”.
Confortati allora dai numeri positivi del Ministero che vedono gli italiani come turisti affascinati dal mondo artistico del Bel Paese, l’appuntamento è sul sito Internet www.beniculturali.it per informazioni, costi e orari. Buon viaggio nel mondo dell’arte.
da Radio Vaticana

Week end di festa per i musei #FDM2016


 Una serata a godersi la storia immortale, sotto gli alberi dell'Area Archeologica di Villa Adriana a Tivoli, o accarezzati dalla brezza marina di Caprera al Memoriale di Giuseppe Garibaldi. 
O ancora, ritrovarsi al chiaro di luna nelle bellezze del parco del Castello di Racconigi o nel fascino senza tempo della Certosa di San Giacomo a Capri. Lanciata dal ministero di beni culturali e turismo in concomitanza con la Conferenza generale dell'Icom (International Council of Museum) organizzata per la prima volta a Milano arriva il 2 e 3 luglio la prima edizione della Festa dei Musei.

Musei: 43 mln visite nel 2015, è record

Con 43 milioni di visite e incassi per 155 milioni di euro, il 2015 si conferma un "anno d'oro" per i musei italiani. Lo annuncia al Comitato permanente del turismo il ministro della cultura Dario Franceschini, che sottolinea: "Per la storia del nostro Paese è il miglior risultato di sempre, un record assoluto per i musei italiani".
La crescita, nota il ministro, è stata significativa anche rispetto al già molto positivo 2014, con un +6% di visite, pari a 2 milioni e mezzo di visitatori in più, e +14% di incassi. In 2 anni 5 mln di visite in più.
Dal Colosseo (+6%) a Pompei (+12%), dalla Reggia di Caserta (+16%) a Castel Sant'Angelo (+2,5%) quasi tutti i principali musei vantano una crescita. Persino gli Uffizi, che a dispetto del numero chiuso nel 2015 hanno accolto quasi 36 mila visitatori in più (+2%) rispetto all'anno precedente. Nell'anno appena trascorso, fa notare Franceschini, aumentano del 4% (circa 900 mila persone in più) anche gli ingressi gratuiti.
"Per la storia del nostro Paese è il miglior risultato di sempre, un record assoluto per i musei italiani, - ribadisce il ministro -. E non siamo in presenza di una tendenza internazionale, anzi siamo in controtendenza se si guarda ai dati usciti sulla stampa estera oggi. In Italia - conclude - grazie anche alle nuove politiche di valorizzazione, prime fra tutte le domeniche gratuite, gli italiani sono tornati a vivere i propri musei. Un riavvicinamento al patrimonio culturale - che educa, arricchisce e rende consapevoli i cittadini della magnifica storia dei propri territori".
I big sono sempre loro, Colosseo, Pompei e Uffizi, che si confermano saldamente in cima alla top ten, anche nel 2015. Ma in generale quasi tutti i musei o siti archeologici di punta del sistema statale possono vantare un incremento di visitatori o di introiti nell'anno che si è appena concluso.
Spicca in particolare il + 33% di visitatori dell'Egizio di Torino, che però a marzo ha riaperto tutte le sue sale dopo quasi cinque anni di lavori.
Ecco i dieci luoghi della cultura più visitati nel 2015, secondo i dati forniti oggi dal Mibact:
1) Colosseo (6.551.046 visitatori, +6% rispetto al 2014, pari a 
+369.344 ingressi); 
2) Scavi di Pompei (2.934.010, +12% pari a +312.207 ingressi); 
3) Uffizi (1.971.596, +2% pari a +35.678 ingressi); 
4) Gallerie dell'Accademia di Firenze (1.415.397, +6% pari a 
+79.656 ingressi) 
5) Castel S.Angelo (1.047.326, +2,5% pari a +26.007 ingressi); 
6) Circuito Museale Boboli e Argenti(863.535, +5% pari a +40685 
ingressi); 
7) Museo Egizio di Torino (757.961 +33% pari +190.273 ingressi); 
8) Venaria Reale (555.307 visitatori e una crescita del +6,5% 
degli introiti) 
9) Galleria Borghese (506.442, invariato rispetto al 2014) 
10)Reggia Caserta (497.158, +16% pari a +69.019 ingressi). 
A seguire ci sono Villa D'Este (439.468), la Galleria Palatina di Firenze (423.482), il Cenacolo Vinciano (420.333), il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (364.297), il Museo Nazionale Romano 356.345), gli Scavi di Ercolano (352.365), le Cappelle Medicee (321.043), gli Scavi di Ostia Antica (320.696), il Polo Reale di Torino (307.357), Paestum (300.347) e il Museo Archeologico di Venezia (298.380).

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Musei: Artribune, Madre miglior museo italiano del 2015

E' il Madre di Napoli il miglior museo in Italia: il riconoscimento arriva dalla rivista e sito web Artribune.
    Quest'anno il Best of dell'anno appena concluso è stato stilato dalla redazione della rivista allargando le "consultazioni" anche ad un selezionato gruppo di giornalisti, critici, curatori esterni.
    Il Madre già due anni fa è stato posto dalla rivista in prima posizione; lo scorso anno gli ha assegnato invece una menzione che quest'anno è andata al Maxxi.
   
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Musei civici Reggio Emilia: tutti gli appuntamenti sino all’Epifania

Con l’arrivo del nuovo anno prosegue il calendario di appuntamenti a Palazzo dei Musei (via Spallanzani, 1): venerdì primo gennaio 2016, domenica 3 e mercoledì 6 gennaio, alle ore 16.30, si svolgeranno visite guidate alla mostra La linea continua. Disegni dei Musei Civici di Reggio Emilia da Lelio Orsi a Omar Galliani’, promossa da Fondazione Manodori in collaborazione con i Musei civici (19 dicembre 2015 – 27 marzo 2016). Le mostre sono a cura di Le macchine celibi e hanno un costo di 3 euro a persona (gratuito per i ragazzi sotto i 12 anni).
Le altre mostre che, sempre dal pomeriggio di venerdì 1 gennaio 2016, si potranno visitare a Palazzo dei Musei negli orari di apertura della sede, sono ‘NOI Storie di comunità, idee, prodotti e terre reggiane’ a cura di Luca Molinari (16 maggio 2015 – 30 aprile 2016) e ‘Gli etruschi e gli altri. Reggio Emilia terra di incontri’ a cura di Roberto Macellari, promossa da fondazione Manodori in collaborazione con i Musei Civici (13 dicembre 2014 – prorogata al 31 marzo 2016).
palazzo san francesco
Domenica 3 gennaio, inoltre, per tutti coloro che vorranno fare una passeggiata nella Reggio d’età romana, a Palazzo dei Musei, alle ore 10.30, si svolgerà, con Giulia Bagnacani, ‘Su e giù per la Reggio romana’, visita guidata alla Sala Regium Lepidi 3D.
Alla Galleria Parmeggiani, sempre dal pomeriggio di venerdì 1 gennaio, si potrà visitare il ‘Presepe napoletano nel Settecento: la Madonna Nera di Montevergine’ di Salvatore Carulli (Associazione Amici del Presepe Napoletano del 700 ‘Alfonso Carulli’).
Continuano, infine, gli appuntamenti dedicati ai ragazzi sul tema dei mestieri della tradizione reggiana: lunedì 4 e martedì 5 gennaio, a Palazzo dei Musei, dalle 8 alle 13 (accoglienza dei partecipanti in via Secchi, 1), si svolgeranno gli ultimi incontri di ‘Il museo, officina dei mestieri norcino, erborista, sfoglina, casaro, bachicoltore. Tu cosa farai da grande?’ La prenotazione è obbligatoria, è richiesto un minimo di 10 partecipanti, e si consiglia di portare la merenda. Il costo è di 15 euro a incontro (prezzo ridotto – 12 euro a testa – per i fratelli – info e prenotazioni:aregoladarte.progetticulturali@gmail.com).
Gli appuntamenti dei ragazzi si concluderanno mercoledì 6 gennaio nel Palazzo dei Musei, dalle 16.30 alle 18.30, con ‘Pomeriggio con la befana… con sorpresa!’ (costo di  6 euro, info e prenotazioni:aregoladarte.progetticulturali@gmail.com)
Orari di apertura delle sedi di Palazzo dei Musei (via Spallanzani, 1), Galleria Parmeggiani (corso Cairoli, 2) e Museo del Tricolore (piazza Prampolini, 1): dal martedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12; sabato, domenica e festivi: 10-13 e 16-19; venerdì primo gennaio 2016 solo nel pomeriggio, dalle 16  alle 19 e lunedì chiuso.
Le iniziative sono a ingresso gratuito e senza obbligo di prenotazione, salvo diversamente specificato.
tel. 0522 456477 Musei Civici – uffici, via Palazzolo, 2
tel. 0522 456816 Musei Civici di Palazzo San Francesco, via Spallanzani, 1
fonte: laliberta.info

Musei: Firenzecard, a coppia svedesi 100 millesima nel 2015

Firenzecard numero 100 mila per il 2015, oltre 360 mila vendute dal marzo 2011. A comprare la 100 millesima card sono stati due turisti svedesi, la vigilia di Natale. Ad accoglierli in biglietteria a Palazzo Vecchio il sindaco Dario Nardella, che li ha omaggiati con una speciale card di grandi dimensioni e una visita guidata gratuita. Oggi sono 72 i musei del circuito: civici, Uffizi, Accademia, i principali siti religiosi. La card consente l'accesso prioritario senza prenotazione.
   
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Musei: 2015 record, oltre 40 milioni visitatori

(ANSA) - ROMA, 5 DIC - "Oltre 40 mln di persone hanno visitato nei primi 11 mesi del 2015 i luoghi della cultura statali, superando con un mese di anticipo l'intero 2014". Lo annuncia il ministro della Cultura Franceschini, "ora non disperdere risultati". I dati Mibact mostrano una crescita costante: già nel 2014 c'erano stati 2,5 mln di visitatori in più rispetto al 2013. E il 6/12 è atteso un nuovo picco per la prima domenica di dicembre, quindi ad ingresso gratis, che coincide con il ponte dell'Immacolata.

Dal gelato ai carri funebri, ecco i musei più pazzi del mondo

Dai gatti al gelato, dai carri funebri al ramen istantaneo: musei improbabili per viaggi sempre sorprendenti tra Giappone e Olanda, ma anche in Spagna, Croazia, Stati Uniti e nella italianissima Bologna. Per tutti coloro che vogliono evitare la trappola di musei noiosi, Wimdu presenta alcuni tra i musei più bizzarri di tutto il mondo.

Museo delle Relazioni Finite - Zagabria (Croazia)
Si tratta di una vera e propria consolazione per i cuori infranti di tutto il mondo. Ed è così ben strutturato che nel 2011 ha vinto il premio Kenneth Hudson come museo più innovativo. L'aspetto più originale di questa istituzione? Il fatto che chiunque può contribuire inviando oggetti particolarmente rappresentativi di un rapporto ormai finito così da poterli esporre al pubblico con una breve descrizione della loro storia. Dopo tutto, che cosa c’è di meglio di un museo per dimostrare che una persona appartiene al passato? https://brokenships.com/en

Katten Kabinet - Amsterdam (Paesi Bassi)
Amsterdam è una città meravigliosa, ma diciamo la verità, pensando alle sue attrazioni più famose, una di certo sarebbe il Museo Van Gogh, ma tra le altre non penseremmo mai a qualcosa legato ai gatti. Tuttavia questo animale, che oggi è diventato un vero e proprio fenomeno culturale sul web e non solo, si è guadagnato un intero museo nella capitale olandese. Fondato da William Meijer nel 1990 in memoria del suo defunto gatto Tom, questo tempio dedicato ai gatti espone dipinti e sculture in onore del felino più famoso del mondo. Inoltre, il museo ospita 4 gatti in carne ed ossa, che, a seconda del loro stato d'animo, fanno le fusa o non vi degnano di uno sguardo, come è nel loro stile.
http://www.kattenkabinet.nl/index.php?lang=en

Museo del Ramen istantaneo - Osaka (Giappone)
È inutile nasconderlo, siamo abituati a sentire le stranezze più incredibili provenienti dal Sol Levante e di certo non sarà un museo dedicato a un piatto tipico giapponese a sorprenderci, ma due cose sono degne di nota in questo caso. In primo luogo non è solo un museo dedicato al ramen, ma al ramen istantaneo. In breve, è la versione orientale di un ipotetico museo dedicato alla pizza surgelata. In secondo luogo, siamo di fronte ad un museo che, in termini di dimensioni e qualità architettonica farebbe invidia a musei molto più famosi. E poi c'è un terzo motivo per cui vale la pena visitarlo: come souvenir è possibile creare la propria scatola di ramen istantaneo da portare a casa completamente personalizzata; sempre più utile di un magnete per il frigo con la Monnalisa.
http://www.instantramen-museum.jp/en/about/index.html

Museo dei carri funebri - Barcellona (Spagna)
Parliamoci chiaro, un museo dedicato ai carri funebri è probabilmente uno dei luoghi meno attraenti che si possa immaginare. Tuttavia, il Museo dei Carri Funebri di Barcellona, nonostante il tema decisamente impopolare, riesce a sorprendere i visitatori per la qualità dei pezzi esposti. E inoltre diciamolo: un carro funebre barocco ispirato allo stile del XVIII secolo è il sogno di tutti i megalomani che sognano un funerale in cui il morto scatena l’invidia di tutti i partecipanti. http://www.cbsa.cat/colleccio/

Museo del Gelato – Bologna (Italia)
Pensavate che la fabbrica di cioccolato fosse solo un luogo immaginario creato dalla penna di Roald Dahl? Beh, il museo del gelato a Bologna in Italia lo ricorda molto. Si Inizia con la storia del gelato nell'antico Egitto e durante l'Impero Romano (per scoprire quale era il gusto preferito di Tutankhamon) per poi passare ai segreti per la preparazione di un gelato perfetto e infine si arriva al momento dell’assaggio ... e qui l'unica raccomandazione è quella di fare attenzione all’emicrania da gelato.
http://gelatomuseum.com/en/

Museum of Bad Art – Sommerville (Stati Uniti)
Questo è il museo ideale per tutti quelli convinti che sarebbero riusciti a dipingere persino la Guernica. O, per dirlo meglio, è il museo dove sono stati raccolti tutti i tentativi – clamorosamente falliti - degli aspiranti Picasso di tutto il mondo. Boston è una delle città più belle degli Stati Uniti e ospita il Museo delle Belle Arti, che grazie alle opere di Gauguin e Van Gogh è tra i più visitati al mondo. Tuttavia, se gli Impressionisti ormai si conoscono a memoria, si può fare un salto a Sommerville, a pochi chilometri dalla città, dove sorge il Museo of Bad Art, che ospita alcuni dei quadri più orribili che la mente umana abbia mai concepito. Basta seguire il motto del museo "Arte troppo brutta per essere ignorata" e godersi l’orrore! http://www.museumofbadart.org/about/somerville.php
ansa