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Le vie dello shopping, il nuovo volto dei centri città

 

In uno scenario che vede molteplici alternative di shopping a disposizione dei turisti (e non solo), le vie dei centri città se caratterizzate da un’offerta e un’organizzazione di buon livello, vengono spesso preferite da coloro che decidono di recarsi nel nostro Paese per fare acquisti. Shopping Tourism ha riunito i rappresentanti dei principali “distretti” italiani per capire quali siano i punti di forza, ma anche le problematiche.

Roma e Milano

“La nostra realtà è nata 12 anni fa con l’obiettivo di valorizzare e tutelare l’Area del Tridente e degli esercizi commerciali che vi si trovano. -afferma Maria Letizia Rapetti, presidente dell’Associazione Via del Babuino Roma– Nel corso della nostra attività siamo riusciti a ottenere alcune migliorie nella nostra area come la piantumazione di 60 alberi, l’allargamento dei marciapiedi e un presidio fisso di vigili urbani per combattere l’abusivismo, c’è ancora il grande scoglio della spazzatura, ma ci stiamo impegnando per la risoluzione di questo problema. La zona, inoltre, entro il 2025 si arricchirà di numerose nuove aperture soprattutto per quanto riguarda il comparto dell’hotellerie”.

5Vie Art+Design Milano è il più antico distretto di Milano e da 11 anni è attivo nel capoluogo lombardo. “Il Comune ha cambiato approccio e ha lasciato sempre più margine a una sorta di autorganizzazione che ha agevolato le azioni di attività come le nostra. -afferma il presidente Emanuele Tessarolo- Il nostro obiettivo è mettere insieme piccole realtà per dialogare con le istituzioni. Milano è in una fase molto forte di sviluppo che coinvolge positivamente anche le periferie, purtroppo ci sono ancora alcuni disagi legati al traffico tuttavia il grande traino degli eventi rende vive diverse aree della città tutto l’anno.

Firenze e Venezia

Da 14 anni, invece, a Firenze opera lAssociazione esercizi storici fiorentini che raggruppa le botteghe con oltre mezzo secolo di storia alle spalle. “Tra le nostre nuove iniziative, la formazione del personale alberghiero per promuovere ai clienti la visita nei nostri negozi o laboratori ai quali possono partecipare” dichiara il presidente Gabriele Maselli.

Nel corso dei 32 anni di attività ha avuto la capacità di evolvere e svilupparsi insieme alla città che ultimamente è diventata, suo malgrado, l’emblema dell’overtourism. Si tratta dell’Associazione Piazza San Marco Venezia e ne parla il presidente Claudio Vernier. “La nostra lungimiranza consiste nell’aver avvicinato i turisti allo shopping sì, ma di settori estremamente differenti tra loro. Ad oggi contiamo oltre cento soci, 3500 dipendenti, siamo riconosciuti come associazione no profit impegnata nella tutela della città e riusciamo ad avere continuità nonostante l’avvicendarsi delle diverse amministrazioni che hanno anche preso esempio da alcune nostre iniziative come la formazione di steward per aiutare i turisti in città”.

Il boom di Napoli

Tra i centri dello shopping c’è anche il Distretto Chiaia Napoli. “Nella nostra città il centro storico non coincide con il cuore del commercio, si tratta quindi di un contesto un po’ speciale. -conclude Maura Pane, membro del direttivo- Il dialogo con le istituzioni è in divenire per risolvere ancora alcune questioni legate al decoro urbano che inevitabilmente influiscono sull’offerta. Napoli si sta affermando sempre più come destinazione turistica e non solo come punto di arrivo e di transito verso le isole, ma come vera e propria meta. I dati lo confermano, nel 2023 l’aeroporto di Napoli-Capodichino ha registrato 23 milioni di pax. Attualmente siamo al lavoro su un nuovo portale che raggruppi tutta l’offerta e allo stesso tempo valorizzi i nostri prodotti legati a shopping, cultura, food e ricettività”.

guidaviaggi.it

Una splendida e scenografica giraffa dipinta su legno accoglie i visitatori del Museo Carlo Bilotti di Roma

 

Nel cuore di Villa Borghese, che dal 17 febbraio al 21 aprile ospita la mostra 'Manuel Felisi 1:1', curata da Gabriele Simongini.

E' l'ultimo lavoro concettuale di Manuel Felisi, artista milanese che ha realizzato un progetto espositivo di 80 tavole di legno, dedicato al mondo animale minacciato dall'uomo, un bestiario posto in dialogo con il vicino Bioparco, il giardino zoologico più antico d'Italia.

Come suggerisce il titolo - uno a uno - le opere in mostra sono a grandezza naturale, realizzate con la tecnica di pittura ibrida; da sempre Felisi, infatti, unisce in modo versatile tecniche e linguaggi diversi, tradizione e innovazione tecnologica. "E' un lavoro di stratificazione - spiega l'artista - parto dalla fotografia e dal dipinto su garze, tessuti usati e decorati. Sulle ampie superfici di legno i rulli e le garze, le resine e le campiture irregolari hanno trovato il terreno fertile per creare un mondo fantastico dove immergere i miei animali". "E' un lavoro concettuale - prosegue Felisi - con didascalie che riportano i numeri degli esemplari viventi rimasti sulla terra. Non c'è la presenza dell'uomo ma ho realizzato un'opera specchiante con la scritta '8 miliardi'. Siamo noi, gli artefici dell'insidia al mondo animale". Il progetto espositivo è una riflessione sui pericoli del mondo animale e sul degrado del loro habitat, suggerita da alcune foto scattate dallo stesso Felisi durante un viaggio in Senegal. Da lì l'idea di creare un giardino incantato, uno zoo senza gabbie, che possa mettere al riparo gli animali da qualsiasi insidia. "Vorrei che la mostra fosse educativa - commenta il curatore Gabriele Simongini - un mix tra gioco e tragedia dove Felisi come Noè porta nella grande arca della pittura l'immagine di animali la cui esistenza è minacciata dalla nostra aggressione ambientale. Sospesi tra apparizione e scomparsa, gli animali ci fissano quasi increduli - prosegue il curatore - stagliandosi in scala reale su sfondi che sembrano evocare la raffinatezza dell'Art Déco e un tempo che già appartiene alla dimensione del ricordo". "La scelta del museo è stata a lungo pensata e voluta - spiega il curatore Simongini - il museo Belotti è l'ambientazione ideale grazie alla presenza del vicino Bioparco". Alla mostra hanno collaborato infatti la Fondazione Bioparco, che consente di osservare dal vivo alcuni degli animali ritratti dall'artista e protetti al suo interno per rendere possibile un ulteriore approfondimento sulla natura delle specie, e da National Geographic Italia, che ha organizzato un incontro tra Manuel Felisi e il pluripremiato fotografo naturalista Bruno D'Amicis.
    Il confronto tra i due porterà Felisi alla realizzazione di un'opera inedita sulla base di una foto di D'Amicis raffigurante un grande orso marsicano, con l'idea di sensibilizzare il pubblico alla conservazione di questa specie a rischio anche attraverso lo specifico linguaggio dell'artista. L'opera verrà svelata al termine della mostra, il 22 aprile, giornata mondiale della terra.

ansa.it

Colosseo, da maggio al via nuovo sistema ticket

 

Dopo l’introduzione ad ottobre del biglietto nominativo, a partire da maggio scatterà il giro di vite sulla bigliettazione del Colosseo. Le cose cambieranno, promette la direttrice del Parco Archeologico Alfonsina Russo. E anche il Comune di Roma sta lavorando per garantire maggiore decoro e cura dell’area con telecamere e presidi fissi di vigili e nettezza urbana. I dettagli sui nuovi paletti contro il bagarinaggio selvaggio, elaborati in stretta collaborazione con la Guardia di Finanza, sono emersi durante l’audizione della dirigente in commissione capitolina Turismo.

Tutti i biglietti “saranno sottoposti a controllo stretto. A fine mese – ha spiegato Russo – ci sarà un avviso pubblico in cui chiederemo i requisiti ai tour operator che potranno accreditarsi al parco. I biglietti saranno destinati equamente, anche secondo la capacità economica. Ci sarà un numero entro il quale non si potrà andare: sarà impossibile l’accaparramento”.

Si punta sulla qualità delle visite: chi vende i biglietti con una mappa o con un video “sarà proprio fuori dalle liste. Tutte le società e i tour operator saranno tracciati dall’inizio alla fine. Chi sgarra sarà espulso. Il sistema – ha detto ancora Russo – dovrebbe entrare in funzione dal 1 maggio e sarà a regime a fine anno. Però questo approccio ci sarà da subito. All’inizio ci sarà un po’ più di elasticità ma chi si comporta male è fuori” .

Il nuovo sistema arriva a valle di mesi di polemiche sui biglietti introvabili, spesso accaparrati in massa con ‘bot’ (sistemi automatici di acquisto online) e rivenduti su altri canali a prezzi maggiorati. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano lo scorso autunno era intervenuto introducendo dal 18 ottobre il biglietto nominativo, oltre a potenziare la rete di vendita sul posto, aumentare la quantità di biglietti acquistabili alle casse e anticipando gli orari di visita al mattino. Ciononostante, lamentavano ancora ai primi di gennaio gli operatori del turismo, il problema delle code infinite e dei ‘saltafila’ non era stato completamente risolto.

Esiste certo, ricorda la direttrice Russo, un tema strutturale del monumento: l’ingresso al Colosseo per “motivi di conservazione e sicurezza” non può che essere contingentato; al momento si parla di circa 3.200 visitatori l’ora, che vanno moltiplicati per il numero di ore di apertura. Un flusso gigantesco di turisti, che in città può essere paragonabile solo a un altro gioiello come i Musei Vaticani, con cui non a caso i funzionari del Colosseo si stanno confrontando: il loro modello, ha detto Russo, “è quello ottimale per gestire flussi notevoli”.

Altro nodo che emerse nei mesi passati quello del decoro dell’area circostante: fecero il giro del mondo i video girati dai turisti che mostravano topi e rifiuti. “Ci aspettiamo che anche il Comune collabori – ha concluso – Mi auguro che ci sia una svolta per una maggiore pulizia della piazza, una derattizzazione efficace, la manutenzione delle aiuole e l’accessibilità”. Il Campidoglio, l’estate scorsa, avviò una massiccia operazione anti-roditori. “I risultati saranno sicuramente migliori – ha affermato oggi il presidente della commissione Turismo di Roma Capitale Mariano Angelucci (Pd) – abbiamo portato avanti una delibera nella quale prevediamo il controllo h24 della piazza con Ama, vigili e telecamere. Tutto questo sforzo che stiamo facendo per superare un problema di anni ci fa ben sperare”.

travelnostop.com

San Valentino per immergersi nella magia della Capitale

 

travelnostop.com

Roma è rimasta un rifugio per gli innamorati, un luogo dove passato e presente si fondono in un abbraccio eterno, un luogo dove l’amore diventa un’esperienza tangibile, intensa e immortale. Trascorrere San Valentino a Roma significa immergersi in opere d’arte, monumenti e vicoli della città che raccontano storie di innamorati, custodendo i loro segreti ed emozioni nei secoli.
Un viaggio emozionante e magico da vivere al meglio al Grand Hotel Palatino, albergo 4 stelle raffinato e dotato di tutti i comfort, che per San Valentino ha pensato a due offerte speciali dedicate agli innamorati.

Roma è una città intrisa di romanticismo e amore dove le vie, i palazzi storici, le piazze e i monumenti sembrano custodire i ricordi di alcune coppie famose che hanno dato il loro contributo alla storia dell’arte, del cinema, della letteratura e della politica.

Sono tantissimi i luoghi dove rivivere le più belle storie d’amore della Capitale e il lungo weekend di San Valentino è il momento perfetto per recarsi a Roma con la persona amata e scoprire queste meravigliose storie. Per vivere al meglio l’esperienza e partire col piede giusto in una zona centrale della città, comoda e ben servita, vale la pena valutare l’offerta del Grand Hotel Palatino. La struttura alberghiera, situata in centro a pochi passi dal Colosseo e dalla metropolitana Cavour, ha pensato a due offerte speciali per chiunque voglia godersi un po’ di relax e intimità nel magico giorno dell’anno dedicato all’amore.

Il Pacchetto di ‘San Valentino 2024’ include: pernottamento in camera allestita per la speciale fuga romantica, prima colazione a buffet; cena di San Valentino di mercoledì 14 febbraio 2024 con menù di 4 portate presso il Ristorante Le Spighe dell’hotel finemente decorato per la serata romantica (bevande in abbinamento incluse); omaggio di benvenuto in camera all’arrivo, selezione di musica di atmosfera durante la cena nella sera di mercoledì 14 febbraio 2024.
Prezzo del pacchetto in camera doppia a partire da 170 euro a persona; 1 notte con cena e bevande incluse. Valido dal 9 febbraio 2024 al 17 febbraio 2024.

Il Pacchetto ‘San Valentino non finisce mai’ include: pernottamento in camera allestita per la speciale fuga romantica, prima colazione a buffet, cena di San Valentino di sabato 17 febbraio 2024 con menù di 4 portate presso il Ristorante Le Spighe dell’hotel finemente decorato per la serata romantica (bevande in abbinamento incluse), omaggio di benvenuto in camera all’arrivo, selezione di musica di atmosfera durante la cena nella sera di sabato 17 febbraio 2024.
Prezzo del pacchetto in camera doppia a partire da 180 euro a persona; 1 notte con cena e bevande incluse. Valido dal 14 febbraio 2024 al 21 febbraio 2024.

San Valentino per divertirsi al Mama Shelter Roma

 

Il 14 febbraio al Mama Shelter Roma, gli ospiti potranno concedersi una serata indimenticabile, prenotando il pacchetto ‘Mama’s Love Game’: un programma pensato per dare un tocco piccante al loro soggiorno. Non importa che si tratti di un viaggiatore solitario o di un ospite che viaggia in compagnia.
Tutti saranno accolti con un ‘Love Cocktail’ e troveranno in camera la Mama Sexy Box, con olio per massaggi, vibratore, piuma, lubrificante e preservativi. Una playlist speciale e una selezione di film ispirati all’amore, disponibili sul televisore delle camere, creeranno un’atmosfera ancora più romantica. Non mancherà nemmeno il manuale ‘Mamasutra’, nel caso in cui qualcuno dovesse avere bisogno di una guida.
Il pacchetto comprende anche la prima colazione e il late check-out entro le 14, per non perdere nessun minuto prezioso.
L’offerta ‘Mama’s Love Game’, disponibile in tutti i Mama Shelter, parte da 149€ a camera, è valida esclusivamente per la serata del 14 febbraio e può essere prenotata qui .

Immergersi nell’atmosfera intima e accogliente del ristorante Il Giardino d’Inverno per celebrare la giornata dell’amore: per San Valentino, Mama Shelter Roma propone una cena a lume di candela con menù dedicato a tema di tre portate e i colorati ‘Love Cocktail’.
Durante la serata, una live band intratterrà gli ospiti con canzoni tra il romantico e il jazz, mentre sugli schermi del bar andranno in onda in loop i baci più belli della storia del cinema. Per chi, invece, preferisce stare a casa o cenare in camera e condividere una pizza in tête à tête, Mama Roma offre lo sconto del 20% sulle pizze take-away.

Mama ama anche gli amici a quattrozampe: gli amici a quattrozampe possono soggiornare gratuitamente nella camera dei loro padroni. Al bar Mama Shelter Roma, inoltre, è previsto un cocktail gratuito per chi viene in compagnia del proprio cane – preferibilmente vestito a tema San Valentino.

Dal 6 al 14 febbraio 2024, l’esclusiva collezione Mama Shelter San Valentino sarà in vendita presso il Mama Shop dell’hotel e online. Con articoli che vanno dai cappelli alle candele, fino alle porcellane e alla Sexy Mama Box, gli ospiti troveranno qui una vasta selezione di idee regalo.

Travelnostop

Quaresima ai Musei Vaticani, visita speciale alle opere su Passione e Resurrezione

A partire dal 17 febbraio, i Musei del Papa propongono per sei sabati consecutivi un percorso tematico guidato che avvicini i visitatori alle opere e agli artisti delle collezioni vaticane che più hanno rappresentato, nei secoli, gli episodi della Passione e della Resurrezione del Signore.

Vatican News

A partire dal 17 febbraio, nella ricorrenza del tempo liturgico quaresimale, i Musei del Papa propongono per sei sabati consecutivi una visita guidata speciale lungo un percorso tematico che avvicini i visitatori alle opere e agli artisti delle collezioni vaticane che più hanno rappresentato, nei secoli, gli episodi della Passione e della Resurrezione del Signore.

L’itinerario museale si snoda attraverso le raffigurazioni degli eventi centrali della vita di Gesù, dai sarcofagi dei primi Cristiani, istoriati con immagini della Morte e Resurrezione, ai capolavori custoditi nella Pinacoteca Vaticana: primo fra tutti la Deposizione del Caravaggio e la sua mirabile resa del corpo livido del Cristo morto. Sarà quindi la volta delle Gallerie Superiori e infine, come tappa conclusiva di questo singolare “viaggio”, insieme storico, artistico e spirituale, sarà naturalmente la Cappella Sistina con il trionfo della speranza cristiana che splende nel Giudizio Universale di Michelangelo.

Un’esperienza di visita aperta a tutti, anche alle famiglie con bambini al seguito (età consigliata 6+). Le visite guidate – condotte in lingua italiana o inglese – sono totalmente accessibili alle persone con disabilità sensoriali, motorie e intellettive.


Nello scalo di Fiumicino esposte vetrate attribuite a Giotto

 

ROMA - A conclusione della cerimonia per il 50esimo anniversario di Aeroporti di Roma, all'aeroporto di Fiumicino, alla presenza dei vertici di Adr e del Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, è stata svelata l'opera d'arte concessa in prestito dal Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'Interno posizionata presso la Piazza del Molo A del Terminal 1: sono tre vetrate istoriate attribuite a Giotto che, esposte oggi per la prima volta al pubblico, raffigurano rispettivamente il profeta Aronne, sacerdote per eccellenza del Vecchio Testamento, e due diaconi.

    Queste vetrate, di proprietà del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'Interno - Ente che assicura la tutela, la valorizzazione la conservazione e il restauro del nostro prezioso patrimonio artistico - costituivano la parte alta di una vetrata databile intorno al 1310 posizionata in origine al termine della navata destra della Basilica di Santa Croce a Firenze.

Grazie alla nuova collocazione nella cornice della nuova Pazza del Terminal 1 potranno essere ammirate nei prossimi mesi da milioni di passeggeri in partenza e in arrivo per destinazioni nazionali, europee e intercontinentali.
    "Un connubio oggi con l'arte per festeggiare i 50 anni di Adr, a cui faccio grandi auguri, e Fiumicino, una delle porti principali d'ingresso in Europa. Come Governo siamo fortemente impegnati per portare le opere d'arte verso le gente e valorizzare il patrimonio del nostro Paese, stimolando anche la coesione sociale e con progetti innovativi per il recupero del disagio giovanile. Il ministero dell'Interno ha il vanto di curare le opere del Fondo Edifici di Culto", ha detto Piantedosi. Oggi, quindi, il Leonardo da Vinci si posiziona sempre piu' come un "Museo diffuso", valorizzando l'immenso patrimonio culturale ed artistico italiano in tutte le sue declinazioni. Si orientano esattamente in questa direzione le nuove opere d'arte presentate nel corso della cerimonia odierna, conclusasi con il video-saluto del Cardinal Gianfranco Ravasi, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura.

ansa.it

Trastevere ricorda Rino Gaetano con una mostra

ROMA - A oltre quarant'anni dalla sua morte, il Museo di Roma in Trastevere rende omaggio a Rino Gaetano.

    La prima mostra dedicata al cantautore vuole raccontare "a chi lo ha amato e alle nuove generazioni, la contemporaneità e l'originalità del suo pensiero e della sua proposta musicale".

    In esposizione dal 16 febbraio al 28 aprile, l'esposizione presenta materiali inediti, foto, cimeli artistici, oggetti, che insieme agli strumenti musicali, ai vestiti di scena e alla raccolta dei suoi dischi, illustreranno la personalità e l'attualità di un artista unico e amato dal pubblico prematuramente uscito di scena.
    A cura di Alessandro Nicosia e Alessandro Gaetano, la mostra è organizzata e realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, con il patrocinio del Ministero della Cultura e la media partner di Rai, con la collaborazione di Universal Music Publishing Group.

ansa.it

San Valentino con vista al Sofitel Rome Villa Borghese

 

Il Sofitel Rome Villa Borghese accoglie le coppie per una cena romantica di San Valentino al rooftop Settimo Roman Cuisine & Terrace, un aperitivo chic da gustare nel pomeriggio o anche una serata a due in una suite con jacuzzi in terrazza.

Il menù curato dallo chef Giuseppe D’Alessio prevede: un benvenuto con flute di champagne e ostriche Fine de Claire; tartare di tonno al frutto della passione piccante; ballottine di pescato di mare all’alga kombu con caviale Asetra; tonnarelli all’uovo con ragù di astice blu, limone fermentato e pomodori del Piennolo; triglia dorata ripiena di provola affumicata, scarola brasata, coulis di carote e zenzero; filetto di scottona arrosto con foie gras di anatra in padella e salsa tartufata; e, per concludere in dolcezza “amore e psiche” con cuore di cioccolata Valrhona al 75% con fava Tonka e lamponi e cioccolatini Valrhona con una rosa rossa. (140 euro a persona esclusi vini, per informazioni e prenotazioni 06.478021 booking.settimo@sofitel.com).

La scenografia naturale del rooftop Settimo fa anche da cornice all’aperitivo chic, una opportunità particolare per brindare alla luce del tramonto con lo champagne e gustare l’ostrica Fine de Claire, il gamberone rosso di Mazara del Vallo e la tartare di spigola al frutto della passione o anche assaggiare uno dei Martini cocktail creati ad arte ad accompagnare i crudi di pesce. E per le coppie desiderose di concedersi una notte magica la possibilità di prenotare una suite con jacuzzi in terrazza con vista e regalarsi momenti indimenticabili, nel centro di Roma, in un luogo dove l’atmosfera ha il carattere italiano unito all’arte di vivere francese.

Sofitel Rome Villa Borghese è un antico palazzo romano del 19° secolo recentemente ristrutturato dall’architetto Jean Philippe Nuel, dove lo stile della Dolce Vita italiana e l’Art de Vivre francese si fondono in un connubio unico, con un’atmosfera rilassata in un ambiente affascinante, per un’esperienza di totale immersione nell’essenza della città. A pochi passi dalle principali attrazioni della città offre: 78 camere e suite, Settimo Roman Cuisine & Terrace, sale riunioni ed eventi, fitness center.

travelnostop.com


Dal primo settembre a Roma la mostra dedicata a El Greco

 

 Rientra nell'ambito delle iniziative promosse in vista del Giubileo 2025 l'esposizione di tre opere del pittore cosmopolita vissuto tra il XVI e il XVII secolo. Luogo della mostra, visitabile tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 21, sarà la chiesa di Sant'Agnese in Agone a Piazza Navona. Il 6 settembre l'inaugurazione ufficiale con monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione 
Adriana Masotti - Città del Vaticano - vaticannews 

 La mostra “I Cieli aperti. El Greco a Roma” allestita nella chiesa di Sant’Agnese in Agone si è aperta oggi, ma l'inaugurazione ufficiale si terrà il 6 settembre 2023, alle ore 18, alla presenza di monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione che promuove l’iniziativa all’interno del programma “Il Giubileo è cultura” in preparazione all'Anno Santo 2025. I tre capolavori esposti Nella chiesa di piazza Navona saranno esposti, fino al 5 ottobre 2023, tre capolavori del celebre artista del Rinascimento spagnolo, vissuto tra il 1541 e il 1614, opere che per la prima volta lasciano la Spagna, appartenendo a collezioni private. Si tratta di: La Sacra Famiglia con Sant’Anna (Toledo, Hospital de Tavera), Il Battesimo di Cristo (Toledo, Hospital de Tavera), Cristo abbracciato alla Croce (El Bonillo, Museo Paroquial).  Primo evento di un "pellegrinaggio" di bellezza Visitabile tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 21, l’iniziativa “I Cieli Aperti. El Greco a Roma” è uno dei primi momenti di grande arte che intende aprire una sorta di “pellegrinaggio” di bellezza verso il prossimo Anno Santo il cui motto è "Pellegrini di speranza". A questo proposito monsignor Rino Fisichella, incaricato da Papa Francesco dell'organizzazione dell'Anno Santo, nel corso della conferenza stampa dello scorso 9 maggio, aveva sottolineato che esposizioni di opere d'arte ed eventi saranno promossi anche in luoghi come ospedali e nelle carceri proprio per portare un messaggio di speranza lì dove è più necessario. E che si cercherà di fare in modo che siano tutte ad ingresso gratuito. El Greco, tra Spagna e Italia El Greco, o il Greco, è lo pseudonimo di Domínikos Theotokópoulos. Pittore, scultore e architetto, nasce nel 1541 a Candia, nell'isola di Creta, e muore a Toledo, in Spagna, il 7 aprile 1614. E' a Toledo che realizza alcune delle sue opere più importanti e conosciute. Oggi è considerato una delle figure più importanti del tardo Rinascimento spagnolo e il primo maestro del Siglo de Oro, il periodo di massimo splendore artistico, politico-militare e letterario della Spagna (1492-1681). El Greco risiede a lungo anche in Italia, prima a Venezia e poi a Roma. Durante il soggiorno italiano modifica il suo stile arricchendolo con elementi tratti dal manierismo e dal Rinascimento veneziano, ispirati soprattutto al Tintoretto, e subendo l'influsso del tardo Tiziano nell'uso del colore. Alcuni studiosi lo definiscono come un artista molto singolare e difficilmente inquadrabile nelle scuole pittoriche tradizionali.

Con l'ascensore sulla vetta del Colosseo

ROMA - Un ascensore panoramico consentirà, a tutti, di accedere agli ordini superiori del Colosseo.

    Sarà infatti aperto al pubblico un impianto di elevazione, realizzato nel pieno rispetto del monumento, che permetterà a tutti i visitatori del parco archeologico, anche quelli con difficoltà motorie, di raggiungere i livelli più elevati della cavea, in particolare la galleria posta tra il II e III ordine, per godere appieno della bellezza del monumento più famoso al mondo.

Il nuovo impianto è stato inaugurato alla presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, con una performance speciale dell'Orchestra Italiana del Cinema che si è esibita sulle note del premio Oscar Hans Zimmer. Proprio all'Orchestra Italiana del Cinema, in sinergia con il ParCo, si deve infatti la realizzazione dell'opera: in occasione della proiezione nell'arena dell'Anfiteatro Flavio del film Il Gladiatore, di Ridley Scott, alla presenza di Russel Crowe e con le musiche di Hans Zimmer eseguite dal vivo, Marco Patrignani, presidente dell'Orchestra, si era preso nel 2018 l'impegno di sponsorizzare il nuovo ascensore.
    Anche il Parco archeologico del Colosseo, sin dalla sua istituzione, ha inserito nella sua mission il tema dell'accessibilità fisica, culturale e cognitiva, adoperandosi per accogliere tutto il pubblico con adeguati sussidi alla visita, dalla segnaletica, mappe tattili, guide di facile lettura, e ovviamente con percorsi in grado di superare i dislivelli.
    "Da oggi il Colosseo è ancora di più patrimonio dell'umanità" ha commentato Sangiuliano che plaude all'obiettivo rendere la cultura sempre più "autenticamente inclusiva". "Sarà ora possibile, per tutti i visitatori, godere di uno sguardo di grande suggestione sui cieli di Roma" ha sottolineato anche la direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo.
    L'ascensore "è come se fosse stato costruito con la forza delle emozioni e dei sogni, che sembrano eterei e sono invece potentissimi" ha notato il presidente dell'Orchestra, Patrignani. 
   

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Nerone e il fascino discreto dell'Egitto in mostra a Roma

ROMA - Dea madre, protettrice della regalità, dea funeraria, ma anche grande maga: Iside, l'antichissima dea egizia dal corpo di donna stretto da una lunga tunica aderente, moglie di Osiride, dio dei morti, e madre del dio falco Horo ha sempre esercitato, come simbolo dell'intero Egitto, un fascino irresistibile per i Romani. Come alcuni altri imperatori, affascinati soprattutto dal culto tributato in quella terra ai re divinizzati, anche Nerone ne fu rapito e questa inclinazione è definitivamente emersa dal restauro recente della Domus Aurea dove il Grande Criptoportico del padiglione della villa di Colle Oppio ha svelato tracce dell'immaginario egizio in cui gli dei Anubi e Arpocrate ne sono protagonisti indiscussi.

Un aspetto che ha ispirato la trama della mostra "L'Amato di Iside. Nerone, la Domus Aurea e l'Egitto" che narra la passione di Nerone per l'Oriente, di cui Iside ne incarna l'essenza, e racconta la penetrazione capillare dei culti isiaci nella Roma del I secolo d.C.. Protagonista del racconto è la Domus Aurea, la Casa d'Oro di Nerone che proprio con il sole dorato si identificava secondo una visione di matrice orientale. La suggestione è offerta dal riaffiorare nel portico maestoso, quello che univa i due cortili esterni e permetteva di raggiungere velocemente gli ambienti di rappresentanza più importanti del palazzo neroniano, di affreschi che mostrano, nello splendore di colori derivati dal sapiente uso del blu egizio, decorazioni egittizzanti e soggetti legati al culto isiaco. Sono queste decorazioni che hanno dato lo spunto per "far ritornare all'antico splendore alcuni ambienti del palazzo neroniano" racconta la direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, che ha curato la mostra. Un percorso nuovo nella villa d'oro che grazie a giochi di luce che ricostruiscono evocazioni egizie mette in mostra decine di preziosi reperti legati alla cultura orientale provenienti dai maggiori musei italiani, alcuni ritrovati, come nel caso del frammenti delle statue di Iside e Horus, nei fondali del Tevere. "La parola cultura nasce da colere, culto degli dei, e il culto delle divinità è una chiave interpretativa molto importante per fare un'analisi storica delle varie epoche che si sono succedute" ha commentato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, anche lui affascinato da questa "connessione tra il mondo dell'antica Roma e il mondo dell'antico Egitto".

ansa.it

Nasce a Roma Quorum, festival di arte contemporanea 3 giorni di laboratori, incontri, performance, mostre e musica


 Quattro grandi aule delle Terme di Diocleziano ospitano fino all'11 giugno Quorum, un festival di arte contemporanea, promosso e organizzato dalla Fondazione La Quadriennale di Roma e dal Museo Nazionale Romano. Per tre giorni si può assistere a mostre, laboratori, performance, proiezioni e concerti, a cui si potrà partecipare gratuitamente.

 Sono previsti anche 10 incontri, in cui si confrontano artisti, critici, docenti universitari, filosofi, esponenti delle istituzioni, direttori e curatori di musei italiani e internazionali, rappresentanti di spazi no-profit. La manifestazione, da oggi alle 17 fino a domenica 11 giugno, intende creare un incontro tra le diverse discipline artistiche e riflettere sul senso del loro rapporto con la società. "Nel variegato panorama dei festival italiani ne mancava uno dedicato all'arte contemporanea italiana - spiega Umberto Croppi, presidente della Quadriennale di Roma - nel vasto programma di iniziative che la Quadriennale di Roma sta producendo con la direzione artistica di Gian Maria Tosatti, abbiamo pensato di iniziare a colmare questo vuoto. È un inizio - prosegue Croppi - l'avvio sperimentale di un percorso che intendiamo proseguire nel tempo con la prospettiva di realizzare uno strumento, sempre più ampio e partecipato, che consenta di fare il punto sulla produzione, sulla critica, sulla diffusione dell'arte contemporanea in Italia e all'estero".
    "Siamo davvero lieti di partecipare alla realizzazione di Quorum e di accoglierlo nelle grandi aule delle Terme di Diocleziano - commenta Stéphane Verger, direttore del Museo Nazionale Romano - perché è un luogo di archeologia che si interroga e si confronta con la modernità e la contemporaneità".
    Lo dimostrano pienamente le esposizioni 'L'istante e l'eternità. Tra noi e gli antichi', curata da Massimo Osanna, Stéphane Verger, Maria Luisa Catoni e Demetrios Athanasoulis, e 'Dopodomani', a cura della direzione artistica della Quadriennale, con opere di Stefano Canto, Lucia Cristiani, Daniele Di Girolamo, Giuseppe Di Liberto, Irene Fenara, Federica Francesconi, Lucas Memmola, Gabriella Siciliano, che definiscono il sentimento con cui oggi guardiamo al futuro. Tra gli altri eventi in programma, la partecipazione degli studenti e studentesse del liceo classico Goffredo Mameli di Roma, di cui sarà proiettato il cortometraggio 'Quella canzone sei tu', ideato e realizzato da Studio Merlini Storti per sensibilizzare i giovani sull'importanza degli archivi storici come luoghi di conservazione della memoria.
    Inoltre il pubblico ha l'opportunità di consultare con modalità touchscreen il nuovo database dell'Archivio Biblioteca della Quadriennale per una navigazione immersiva e coinvolgente nel suo patrimonio sull'arte italiana del XX e del XXI secolo.

ansa.it

Spezie e antiche ceramiche. I Musei Vaticani svelano due nuove sale


La Spezieria di Santa Cecilia in Trastevere e la Sala delle Ceramiche aprono per la prima volta al pubblico. I due ambienti ricchi di fascino e storia sono ora visitabili su prenotazione

I Musei Vaticani si confermano uno scrigno di arte e fede dalle porte aperte. Ancora una volta infatti le collezioni pontificie svelano tesori finora nascosti, custoditi lungo i secoli. Dopo un lungo lavoro di studio, ricerca, restauro e allestimento museale sono infatti vistabili l’antica Spezieria di Santa Cecilia e la Sala delle Ceramiche. Le stanze, da poco musealizzate e accessibili su richiesta, per studio o visita guidata si trovano lungo il percorso di visita che conduce alla Cappella Sistina.

Il complesso dell’antica “Farmacia” proviene dal monastero delle suore benedettine di Santa Cecilia in Trastevere, legato all’adiacente basilica del quale per trent’anni dal 1560 al 1618 fu titolare il cardinale Paolo Emilio Sfondrati. Nel 1936 per evitarne la dispersione l’intero corredo apotecario fu trasferito da Pio XI nella collezione della Biblioteca Apostolica Vaticana. Solo nel 1999 con un Rescritto di san Giovanni Paolo II gli spazi museali della Biblioteca passano ai Musei Vaticani nell’attuale Reparto di Arti Decorative istituito vent'anni fa.

Per chi oggi accede nella sala della Spezieria, il tempo sembra essersi fermato. Armadi, cassettiere, torchi, scatole e vasi apotecari in vetro e ceramica, contenenti spezie, unguenti, rimedi erboristici e preparati officinali si presentano nelle stesse condizioni in cui furono lasciati dalle monache benedettine quando l’attività della Spezieria si interruppe e l'intero corredo venne trasferito in Vaticano. Al centro della stanza domina un mortaio ricavato probabilmente già in epoca medievale da un capitello di età romana.

“Abbiamo restaurato, curato e allestito la Spezieria di Santa Cecilia”, spiega la direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta, “con l’intento di condividere, di far conoscere la sapienza e l’attenzione delle suore benedettine che attraverso le piante medicinali e le spezie curavano non solo i pontefici, ma tutto il popolo romano”.

vaticannews.va

Vaticano: con turismo di massa possibile perdita identità


Un turismo “sostenibile” e “responsabile” nel quale ci sia spazio anche per “l’accoglienza cristiana”. E’ quanto auspica il Dicastero per l’Evangelizzazione nel Messaggio in occasione della Giornata Mondiale del Turismo, che si celebrerà il 27 settembre.
In particolare monsignor Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, sottolinea che “la Chiesa ha sempre riconosciuto e sostenuto il valore e l’importanza dell’arte, della cultura e della loro salvaguardia perché permettano di conoscere Dio e di mantenere vive le radici cristiane. La via della bellezza è parte integrante della nostra missione di annunciare il Vangelo e di promuovere la crescita spirituale dei credenti. Per questa ragione serve che gli investimenti non mirino solo al turismo di massa, possibile veicolo di perdita di identità culturale e religiosa – scrive Fisichella nel Messaggio -. Al contrario, è opportuno che mentre si concentrano gli investimenti sulle infrastrutture, si promuova la dignità di tutti i lavoratori del settore turistico, così da contribuire ad aumentare la qualità del loro lavoro e del turismo stesso”.
travelnostop.com

Starbucks ha aperto a Roma Termini

AGI - Ha aperto ieri i battenti il primo dei due punti vendita di Starbucks alla Stazione di Roma Termini, grazie all'accordo con Grandi Stazioni Retail. Il locale, situato nella Food Lounge della Terrazza, al piano sopra i binari, è aperto tutti i giorni dalle 6 alle 21 per offrire ai frequentatori della stazione l'esperienza del vero caffè americano.

Con uno spazio di 150 mq, arredato con divanetti, tavoli e prese di ricarica per i clienti, il locale rappresenterà per i visitatori molto più di un luogo per una consumazione veloce ma, al contrario, un contesto accogliente dover poter rilassarsi, fare riunioni o lavorare, secondo il modello che ha reso la catena americana iconica in tutto il mondo.

L'altro punto vendita, che aprirà a breve, è invece destinato al grab&go; è situato nella galleria commerciale al piano interrato di stazione, sul pieno flusso di interscambio tra metro e treni. In questo punto vendita sarà possibile prendere il proprio caffè "al volo" e portarlo via nel classico bicchiere Starbucks da asporto.

"Siamo davvero orgogliosi dell'arrivo di Starbucks a Termini, che già nella prima giornata ha riscosso un grande successo di affluenza", ha dichiarato Sebastien De Rose, Chief Operating Officer di Grandi Stazioni Retail. "Queste aperture confermano il crescente appeal di Grandi Stazioni Retail per i grandi brand internazionali, dovuto alla crescita degli spostamenti su rotaia, che ha riversato nelle stazioni flussi sempre più numerosi ed eterogenei.

Roma Termini, la stazione più grande del Paese, sta rispondendo a una domanda ogni giorno più varia e attenta, affiancando ai grandi marchi globali le eccellenze artigianali e gastronomiche locali. Con l'ulteriore aumento di affluenza che ci aspettiamo nei prossimi periodi, grazie a eventi come il Giubileo, Termini rappresenterà un formidabile asset di visibilità per i brand" ha concluso De Rose. 

Villa sull’Appia Antica, la condanna della direttrice dei Musei Vaticani per l’abuso edilizio

Aveva trasformato una serra nella dependance di una villa elegante: non solo ha commesso un abuso edilizio, ma lo ha fatto in uno dei siti paesaggistici e archeologici più pittoreschi della capitale, nel parco dell'Appia Antica.  A stupire, stavolta, anche il fatto che ad allargare la sua villa nel parco archeologico sia stata Barbara Jatta, la direttrice dei Musei Vaticani, insieme a sua sorella. A raccontarlo è stata la Repubblica a cui la stessa Jatta ha spiegato che, attualmente, "non c'è più nessun abuso, poiché tutto è stato ripristinato così come era all'origine".

Ma la violazione è stata compiuta, conclusa solo dopo la sconfitta di Jatta in tribunale, dopo una battaglia legale iniziata nel 2016, proprio quando è arrivata la nomina a direttrice di uno dei poli museali più famosi del mondo da papa Francesco.

La serra trasformata in dependance si trovava proprio nel parco archeologico, ad appena qualche centinaia di metri dal Mausoleo di Cecilia Metella e dal sito archeologico Capo di Bove con le sue antiche terme. Dopo una lunga battaglia legale il Tar e il Consiglio di Stato hanno decretato gli abusi e hanno imposto la demolizione delle costruzioni illegali.

Il primo a richiedere di ripristinare il panorama originale del luogo è stato il Comune di Roma dopo che le serre agricole presenti sul suolo del sito archeologico erano già state trasformate in immobili a"destinazione residenziale". È stata la stessa Jatta a rivolgersi al Tar che, però, non le ha dato ragione. I giudici di secondo grado, infatti, hanno scritto: "Emerge in modo non equivoco la realizzazione, sui manufatti già destinati a serra, di opere funzionali al cambio di destinazione d'uso degli immobili, trasformazione non autorizzata a mezzo del prescritto titolo abitativo".

Le serre presenti hanno cambiato utilizzo e sono diventate vere e proprie parti di abitazioni: avendo effettuato questo passaggio senza autorizzazione, è arrivata la penalità. Secondo i magistrati della sesta sezione, è avvenuto "un mutamento della destinazione d'uso" a seguito del quale è stato imposto il ripristino dello "stato originario".

fanpage.it


Starbucks apre il primo store a Roma, davanti a Montecitorio

AGI - Starbucks sbarca a Roma. La famosa catena di caffetteria americana apre un suo negozio nella capitale italiana, in Piazza Montecitorio, cuore storico e politico della "Città Eterna", in collaborazione con Percassi, partner italiano esclusivo. Questo sarà il 25esimo negozio Starbucks in Italia, parte di un più ampio piano di espansione su tutto il territorio nazionale.

Dall'ingresso nel mercato italiano nel 2018, con l'enorme store a Milano, sono stati creati circa 450 posti di lavoro e altri sono in arrivo: entro la fine del 2023 i punti vendita saranno 36 in totale. A fine maggio saranno aperti anche altri due punti vendita alla Stazione Termini: un grab&go al piano interrato e uno store sulla terrazza, per accogliere turisti e pendolari al loro arrivo a Roma, oltre agli abitanti della zona.

Starbucks ha sempre cercato di essere un'azienda che mette i partner (dipendenti), i clienti e il caffè al centro. Entrata per la prima volta nella regione Lazio nel 2022 con l'apertura di Castel Romano, Piazza Montecitorio segna la 25esima apertura di Starbucks in Italia. Roma è una delle tre città italiane, oltre a Milano e Verona, in cui Howard Schultz, fondatore di Starbucks, ha conosciuto per la prima volta la cultura italiana del caffè nel 1983.

"Siamo entusiasti di aprire il nostro primo store nel centro di Roma, con progetti ancora più entusiasmanti in arrivo per la capitale. L'apertura sarà la prima di una serie di meravigliose sorprese per la città", commenta Matteo Morandi, Amministratore Delegato di Starbucks Italia. "Il Lazio è una regione molto importante per Starbucks e oggi viene ribadito il nostro impegno a lungo termine per una crescita continua in Italia".

Il negozio di Montecitorio, che creerà 35 nuovi posti di lavoro, ha una superficie di 200 metri quadrati dislocati su due piani, e 80 posti a sedere con vista sulla Camera dei deputati. I materiali scelti richiamano le tonalità cromatiche di Piazza Montecitorio. Il piano terra è l'area più vivace e dinamica, realizzata con marmi di travertino e tufo, tipici degli edifici della tradizione romana, dove i clienti possono ordinare il loro food&beverage preferito, per degustarlo nei due piani dello store in comode sedute circondati da artworks alle pareti. Il piano superiore è stato progettato con una palette di colori più tenui e offre uno spazio più tranquillo per godere dell'esperienza più tradizionale di Starbucks.

“La cultura del caffè è molto radicata a Roma e l'espresso è la bevanda più popolare", commenta Vincenzo Catrambone, General Manager di Starbucks Italia. "Anche nei negozi Starbucks in Italia, il più acquistato è l'espresso, mentre le generazioni più giovani amano le bevande fredde e il caffè freddo Starbucks. Durante le diverse stagioni dell'anno lavoriamo sempre a proposte food&beverage uniche per i nostri clienti italiani, in modo da soddisfare le loro esigenze e stupirli".

 

L'Istante e l'Eternità, quando l'antico si fa arte concettuale. Grande mostra alle Terme di Diocleziano fino al 30 luglio


La vita e la morte e al centro il tempo, che tesse la sua tela in cui l'uomo con la sua carne rimane invischiato nel tentativo di liberarsi e magari riuscire a diventare eroe, da Micene ai fumetti della Marvel. È il filo di rimandi infiniti in cui si dipana L'istante e l'eternità.

Tra noi e gli antichi - visitabile da giovedì 4 maggio e fino al 30 luglio 2023 - una mostra di arte antica eppure concettuale come solo quella moderna e contemporanea riesce ad essere. Non a caso è a Roma nelle Grandi Aule delle Terme di Diocleziano, luogo di enorme fascino da archeologia industriale che da solo già vale la visita.
Promossa dal ministero della Cultura italiano e dal ministero della Cultura e dello sport della Grecia - non è escluso che in futuro si sposti ad Atene - l'esposizione è organizzata dalla direzione generale Musei e dal Museo Nazionale Romano in collaborazione con Electa. È ideata e curata da Massimo Osanna, Stéphane Verger, Maria Luisa Catoni e Demetrios Athanasoulis, con il sostegno del Parco Archeologico di Pompei e la partecipazione della Scuola Imt Alti Studi Lucca e della Scuola Superiore Meridionale.
Circa 300 le opere in mostra "tra noi e gli antichi", suddivise in cinque sezioni: grandi statue, imponenti come il meraviglioso buso di Cosimo de' Medici di Benvenuto Cellini o eleganti come la Statua di fanciulla da Thera. Frammenti o sarcofagi, quadri e vasi funerari o anche quello con ninfe e satiri del 1755 di Ginori di Doccia, gli orologi di bronzo e le stele funerarie che invitano a tornare avanti e indietro nei grandi spazi perché ci sarà sempre qualche meraviglia che sfugge allo sguardo nella complessità affascinante di questa mostra unica. Nel doppio percorso, l'eternità e l'istante, ci sono opere antiche, medievali, moderne e contemporanee. Molte sono state da poco restaurate e vengono esposte per la prima volta: come il carro della sposa di Civita Giuliana, la statua di Ercole dal Parco Archeologico dell'Appia Antica, nuove acquisizioni come la Tabula Chigi del Museo Nazionale Romano e, soprattutto, numerosi capolavori solitamente conservati nei depositi e nei musei dell'Italia e della Grecia, come la statua della kore da Santorini appunto.
L'eternità di un istante si apre con il vuoto del calco di due vittime anonime dell'eruzione del Vesuvio, una presenza dell'assenza che torna nel tema della reinterpretazione dell'antico di cui è disseminata la mostra. A dire che quella umanità che ci lasciamo alle spalle poi torna e in questo tornare assume un valore assoluto di conoscenza ma anche di coazione a ripetere, artistica, filosofica, letteraria. Poi nella Fama eterna degli eroi si narra la guerra tra Greci e Troiani, e il frammento diventa evocazione in L'ordine del kosmos che si conclude con la trasfigurazione del mito come la Leda e il cigno della Galleria Borghese. Le opere e i giorni nell'aula IV entra nelle minuzie millimetriche della vita quotidiana con l'ossario dell'oculista romano C. Terentius Pistus che per ottantasette anni, cinque mesi, ventiquattro giorni e dieci ore registrò il tempo della sua lunga vita.
Infine Umani e divini al centro dell'Aula V per un'umanità variegata senza logica, tra statue, steli antropomorfe come l'eterea Sekhmet egizia. Poi il viaggio si conclude - ma può ripartire all'infinito - tra i sarcofagi imperiali romani e gli ex voto di un'umanità fatta a pezzi nella sua ricerca di assoluto che naufraga nelle viscere.

ansa.it

Da Roma a Latina con il Treno Storico del Razionalismo

AGI - Locomotiva e carrozze del tipo Centoporte costruite tra il 1928 e il 1936, con gli antichi sedili di legno degli scompartimenti tirati a lucido, e una elegante carrozza meeting che risale al 1904: è il Treno storico del Razionalismo, organizzato su iniziativa della Fondazione Ferrovie dello Stato, che ha compiuto il suo primo viaggio il 29 aprile scorso, dalla stazione di Roma Termini a Latina. Per i viaggiatori (molto numerosi) è stata l’occasione di scoprire alcune perle dell’architettura razionalista e futurista, dalla Cabina Ace di Roma Termini, alla stazione dell’allora Littoria, entrambe costruite negli anni trenta dal celebre architetto e ingegnere Angiolo Mazzoni.

Il Treno del Razionalismo è il primo treno storico che si organizza nella Regione Lazio dopo tanto tempo. Un'iniziativa apprezzata dalle autorità presenti – dal presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, al presidente della Commissione Bilancio del Senato, Nicola Galandrini, al consigliere di Enit, Sandro Pappalardo, all’assessore ai Trasporti del Comune di Roma, Eugenio Patanè, concordi nel sottolineare l’importanza dei treni storici perchè conducono il turista fuori dalle rotte abituali e promuovono territori “minori” che hanno tante bellezze da offrire.

Le Ferrovie hanno 400 treni storici

“Questo non è un viaggio spot, nè una rievocazione nostalgica – ha affermato il direttore della Fondazione Fs italiane, Luigi Cantamessa, incontrando i giornalisti - è piuttosto la dimostrazione di un patrimonio enorme, quello delle Ferrovie dello stato, che è coperto da un grande strato di polvere che è necessario e anche facile togliere”.

Quella italiana è la fondazione di impresa ferroviaria dotata del maggior numero di treni storici in Europa (ne ha circa 400). “Oggi inauguriamo il viaggio per Latina, ma speriamo di riprodurlo per altre realtà. Stiamo interloquendo con Trenitalia e con la regione Lazio: ove si trovassero i fondi, penso alla possibilità di riaprire il meraviglioso viadotto di Ronciglione, e poi la Orte-Capranica e la salita di Tivoli. L’Italia ha una rete di itinerari minori che nessuno conosce e che è pronta per essere messa a disposizione. Il Lazio e le meraviglie intorno all’urbe – ha sottolineato Cantamessa - possono essere parte di un percorso che unisce cultura, gastronomia, e identità nazionale. Quello che avete visto stamattina è un segno di come riscoprire la storia e la cultura fa bene al turismo e al made in italy”.

Il bunker della cabina Ace di Roma Termini

Il viaggio del Treno del Razionalismo inizia con l’appuntamento alle 9.15 al binario 29, zona sud ovest della stazione Termini. Si va subito alla scoperta della Cabina Ace (Apparato centrale elettrico): è un parallelepipido fabbricato da Mazzoni negli anni trenta, ha governato il nodo ferroviario di Roma fino al 1999, quando le moderne tecnologie informatiche hanno permesso una gestione del traffico ferroviario più evoluta.

La cosa che molti ignorano è che al piano -2 era collocato un vero e proprio bunker con i banchi di manovra in grado di garantire l’autonomia di servizio dell’intera stazione anche durante i bombardamenti della seconda Guerra Mondiale. La mattina del 19 luglio 1943 le sirene antiaeree avvertirono la popolazione romana dell’imminente bombardamento che avrebbe distrutto il vicino quartiere di San Lorenzo. Il personale ferroviario fu allertato e il bunker pronto per il primo utilizzo che però non fu necessario: la stazione Termini fu risparmiata dall’incursione degli Alleati.

La Fondazione Fs, utilizzando anche i fondi del Pnrr, ha avviato il recupero architettonico e funzionale dell’ex Cabina Ace per trasformarla in uno spazio polifunzionale flessibile. “Tra un anno e mezzo la cabina di Roma Termini sarà consegnata al Comune – ha annunciato Cantamessa - e diventerà un centro documentaristico di consultazione degli archivi delle Ferrovie. Vi saranno anche un buffet e un roof garden da cui si potranno vedere i treni entrare e uscire”.

La mostra sul mito della Littorina fino al 31 dicembre

Che cosa aspettarsi da questo treno? Si parte alle 10 per arrivare 45 minuti dopo nel capoluogo pontino. Qui, fino al 31 dicembre, sarà possibile visitare la mostra intitolata “La stazione di Latina e il mito della Littorina”. Un percorso espositivo che racconta la storia del primo nucleo urbano della città di Littoria e la nascita di un nuovo mezzo di trasporto, la Littorina, così chiamata da Mussolini poiché collegava l'Urbe con la nuova città.

A seguire i viaggiatori possono arrivare a bordo di pullman fino al centro di Latina, per una visita guidata alla scoperta delle architetture urbane e dei musei cittadini. Il viaggio di ritorno è fissato alle ore 17.10 con arrivo nella capitale alle 17.55.