Gli operatori turistici sardi reagiscono e dall’Hotel Sant’Elene a Dorgali (NU) dove oggi si è svolto un convegno promosso
da Federalberghi e Confcommercio, arriva l’offensiva: al via, con la
stagione turistica ormai alle porte, una ”campagna promozionale” degli
hotel sardi. La provocazione è forte e diventerà presto realtà: l’8
maggio s’inizia in 16 alberghi tra Dorgali e Cala Gonone, nel Golfo di
Orosei, dove si potrà dormire con soli dieci euro a notte.
Colloqui di selezione a FareTurismo
In occasione di FareTurismo a Salerno, Phone & Go effettuerà in anteprima per il Sud Italia, martedì 29 e mercoledì 30 aprile dalle ore 10 alle ore 16 presso il Teatro Augusteo in Via Roma,
i colloqui di selezione per il personale che lavorerà nei villaggi a partire dalla prossima estate.
i colloqui di selezione per il personale che lavorerà nei villaggi a partire dalla prossima estate.
I monasteri: l'Expo del Medio Evo, la radice dell'oggi
Il puzzle dell'Expo si sta componendo giorno dopo giorno, una risposta
agli iperscettici che continuano provocatoriamente a chiedere: «Ma
l'Expo si farà davvero?».
E nei giorni scorsi ha fatto capolino la notizia dell'adesione di Piacenza al Padiglione Italia. Notizia di per sé non sorprendente, se non fosse che Piacenza, di fatto, rappresenta qualcosa di molto speciale nella storia dell'alimentazione. E questo non solo per la qualità dei suoi cibi o per il distretto del pomodoro, ma soprattutto per il seme di Bobbio, ovvero la più importante comunità monastica italiana del Medioevo, che appunto risiede in quel territorio.
Ora, il parallelo agricoltura-monachesimo ha molti elementi di attualità. Basti pensare che durante tutto l'arco del Medioevo e sino all'anno Mille i monasteri furono i luoghi in cui vennero preservate buona parte delle conoscenze agricole romane, che qui furono affinate e codificate. Ma non solo: in questi luoghi si andava a costruire la nuova Europa, giacché vi confluivano pellegrini da tutto il mondo, portando con sé nuove conoscenze e abitudini. Una sorta di Expo itinerante, che già aveva la sua sede in Italia, Paese che – non a caso – vanta ogni record possibile e immaginabile di biodiversità.
Nei monasteri, inoltre, la regola benedettina prevedeva il lavoro e quindi la presenza di artigiani che dovevano provvedere alle operazioni di muratura, dissodare e coltivare i campi. Per questo, il monastero si sviluppa come un vero borgo che determina tutta l'economia agricola del territorio: è nei monasteri del Centro-Nord che si cominciano a produrre vino, cereali, riso. La regola di San Colombano, che venne applicata a Bobbio, prevedeva l'attenzione alla raccolta e allo studio dei testi antichi. Il che fa presupporre che proprio a Bobbio si siano mantenute le nozioni tecniche sull'aratro copiate e studiate dai monaci amanuensi sui testi romani. Da qui un incentivo alle coltivazioni di riso, cereali, olivo.
Due prodotti in particolare caratterizzarono i benedettini di Bobbio: la birra (Bobbio per tutto l'Alto Medioevo è stato il maggior centro di fabbricazione europeo), destinata ai pellegrini che si muovevano verso Roma e per il Nord Europa, e il sale, con lo sfruttamento delle saline del litorale ligure e della Val Trebbia. Da qui l'avvio della tecnica della conservazione degli alimenti.
Insomma, basterebbe evocare questa storia nel cuore dell'Expo per agganciare un evento alla sua radice, alla sua storia. Che mai, ma proprio mai, va dimenticata.
avvenire.it E nei giorni scorsi ha fatto capolino la notizia dell'adesione di Piacenza al Padiglione Italia. Notizia di per sé non sorprendente, se non fosse che Piacenza, di fatto, rappresenta qualcosa di molto speciale nella storia dell'alimentazione. E questo non solo per la qualità dei suoi cibi o per il distretto del pomodoro, ma soprattutto per il seme di Bobbio, ovvero la più importante comunità monastica italiana del Medioevo, che appunto risiede in quel territorio.
Ora, il parallelo agricoltura-monachesimo ha molti elementi di attualità. Basti pensare che durante tutto l'arco del Medioevo e sino all'anno Mille i monasteri furono i luoghi in cui vennero preservate buona parte delle conoscenze agricole romane, che qui furono affinate e codificate. Ma non solo: in questi luoghi si andava a costruire la nuova Europa, giacché vi confluivano pellegrini da tutto il mondo, portando con sé nuove conoscenze e abitudini. Una sorta di Expo itinerante, che già aveva la sua sede in Italia, Paese che – non a caso – vanta ogni record possibile e immaginabile di biodiversità.
Nei monasteri, inoltre, la regola benedettina prevedeva il lavoro e quindi la presenza di artigiani che dovevano provvedere alle operazioni di muratura, dissodare e coltivare i campi. Per questo, il monastero si sviluppa come un vero borgo che determina tutta l'economia agricola del territorio: è nei monasteri del Centro-Nord che si cominciano a produrre vino, cereali, riso. La regola di San Colombano, che venne applicata a Bobbio, prevedeva l'attenzione alla raccolta e allo studio dei testi antichi. Il che fa presupporre che proprio a Bobbio si siano mantenute le nozioni tecniche sull'aratro copiate e studiate dai monaci amanuensi sui testi romani. Da qui un incentivo alle coltivazioni di riso, cereali, olivo.
Due prodotti in particolare caratterizzarono i benedettini di Bobbio: la birra (Bobbio per tutto l'Alto Medioevo è stato il maggior centro di fabbricazione europeo), destinata ai pellegrini che si muovevano verso Roma e per il Nord Europa, e il sale, con lo sfruttamento delle saline del litorale ligure e della Val Trebbia. Da qui l'avvio della tecnica della conservazione degli alimenti.
Insomma, basterebbe evocare questa storia nel cuore dell'Expo per agganciare un evento alla sua radice, alla sua storia. Che mai, ma proprio mai, va dimenticata.
Turismo... i contorni del cibo... Quel ritorno all'essenziale che ci fa andare avanti
L'arrivo
del premier Renzi a Vinitaly, quasi una toccata e fuga fra i padiglioni
della fiera nell'ultimo giorno, è stato letto come un segnale dai molti
significati, giacché era la prima volta che un premier arrivava in
questa manifestazione. La sua visita, infatti, non era prevista nei
programmi, ma è maturata nel corso delle prime giornate. Ossia
l'esigenza di essere presente là dove c'era un segnale di positività. Il
comparto del vino italiano è infatti cresciuto, soprattutto all'estero,
e anche l'Italia può crescere, ha detto Renzi ad una platea di
produttori e di giornalisti. C'è poi l'Expo sullo sfondo di una sfida
per la crescita, che avrà appunto la regia di Vinitaly per esprimere il
valore di quello che va oltre un prodotto: il vino è anche territorio,
occupazione, socialità. Ora, tutto questo potrà sembrare demagogia
spicciola, ma dopo aver passato quattro giorni a contatto con tanti
produttori, soprattutto giovani e molti anche di quel Sud Italia che
soffre, un qualcosa che è più di una speranza appare quanto mai
evidente. I dibattiti, le degustazioni, i confronti sono stati molti e
in tutto questo bailamme con l'impronta latina della festa, è emerso
anche che la propensione dei giovani è per un'agricoltura più pulita,
rispettosa dell'ambiente e quindi pure della salute di chi lavora e di
chi consuma. Se questa strategia fosse stata studiata a tavolino non
sarebbe riuscita così bene, invece fa parte di un processo spontaneo che
risponde alla legge mai scritta della ciclicità degli eventi, che si
ripropongono a distanza di tempo. E se oggi in agricoltura si produce
come facevano i nonni di quella che è la nuova generazione di
produttori, nella ristorazione sta accadendo la tendenza a ricreare
luoghi meno paludati, dove addirittura non serve la prenotazione per
sedersi a un tavolo. E si può mangiare anche un solo piatto, come nelle
osterie di un tempo. A Milano, sui Navigli, che è una delle zone più
belle della città dove si sta animando il fuorisalone del Mobile e si
animerà anche quello dell'Expo, ha fatto capolino un negozio che vende
vino sfuso. Ed è sempre pieno di curiosi. Cos'è allora questa ciclicità?
È il ritorno all'essenziale, che non vuol dire impoverirsi, ma
perequare le situazioni perché tutto ciò che di buono produciamo e
consumiamo possa esistere. Nei desiderata del Governo in carica c'è un
po' di questo, non ci sono dubbi. E quando si rompe un ciclo tutto
accade perché doveva accadere, senza proteste eclatanti, senza troppe
resistenze. E non sembra vero.
avvenire.it
EL AL riporterà a Roma Papa Francesco dopo la sua visita in Israele
EL AL Israel Airlines riporterà a Roma Sua Santità Papa Francesco e la Delegazione al Suo seguito, al termine della visita in Israele in programma nel mese di Maggio 2014. Il giorno 26 Maggio, EL AL effettuerà un volo speciale da Tel Aviv a Roma
con un Boeing 777 di ultima generazione dedicato all’evento, sul quale
sarà impresso lo Stemma del Pontefice. L’aeromobile è stato equipaggiato
appositamente per ospitare Sua Santità Papa Francesco e il Suo seguito
di 30 ecclesiastici e 70 giornalisti accreditati che, da ogni parte del
globo, seguiranno il viaggio del Santo Padre in Israele.
Il Presidente di El Al Israel Airlines David Maimon ha dichiarato: “EL AL, la compagnia aerea di bandiera dello Stato di Israele, è orgogliosa di esser stata scelta dal Santo Padre a dal Vaticano per riportare in Italia l’intera Delegazione al termine della storica visita in Israele del Pontefice. Il volo dedicato all’evento prevede l’assegnazione di un equipaggio speciale e di un allestimento particolare.”
webitmag
Il Presidente di El Al Israel Airlines David Maimon ha dichiarato: “EL AL, la compagnia aerea di bandiera dello Stato di Israele, è orgogliosa di esser stata scelta dal Santo Padre a dal Vaticano per riportare in Italia l’intera Delegazione al termine della storica visita in Israele del Pontefice. Il volo dedicato all’evento prevede l’assegnazione di un equipaggio speciale e di un allestimento particolare.”
webitmag
Pasqua: cresce turismo religioso grazie a papa Bergoglio
Quest'anno i turisti preferiscono curare lo spirito: I viaggi nelle localita' della fede superano quelli a destinazioni con persorsi legati al cibo. Lo rivela un'indagine di Allianz Global Assistance
redazione roma - lastampa.it
“I ponti primaverili sono la prima occasione
dell'anno per fare un viaggio, per molti italiani. E quest'anno le
tendenze parlano chiaro: la popolarita' di papa Bergoglio ha reso il
turismo religioso un 'must', tanto da renderlo la terza scelta preferita
in assoluto, dopo la voglia di cultura e la ricerca del benessere. Lo
rivela un'indagine di Allianz Global Assistance, che ha analizzato 142 agenzie di viaggio di tutta Italia."
Secondo i dati, la sete di cultura (80%) e la ricerca
di relax e benessere (15%) spingeranno i viaggiatori a raggiungere per
un weekend le principali capitali europee, le citta' d'arte italiane o
le mete marittime. Piu' che il 'made in Italy' e i percorsi
legati al cibo, pero', i turisti preferiscono curare lo spirito: nelle
feste di Pasqua, del 25 aprile e del primo maggio i viaggi nelle
localita' della fede superano di gran lunga (4%) quelli nelle localita'
dei sapori e dei prodotti tipici (1%). Gli esperti parlano di "un trend
in continua crescita, che si colloca al terzo posto nelle scelte
staccando i soggiorni all'insegna della buona cucina".
"Tra coloro che coglieranno l'occasione dei ponti primaverili per
curare il proprio spirito - dice la ricerca - Roma sara' la meta
preferita (37%) a conferma del forte richiamo e della popolarita' di
Bergoglio. A seguire, le scelte ricadono sulle principali localita'
legate alla figura di Maria, Medjugorie (21%) e Lourdes (19%) e,
restando all'estero, sulla Terra Santa (11%). Anche le altre localita'
di culto del nostro Paese (come Pietralcina, Assisi, San Giovanni
Rotondo e Loreto) registrano un buon numero di preferenze (10%)".
Piu' in generale, gli italiani si confermano un
popolo di viaggiatori 'da weekend': la maggioranza (61%) di concedera'
un viaggio di due giorni e si rechera' in Europa (68%). Il 35% ha invece
pianificato un viaggio piu' lungo, di almeno una settimana o
addirittura due (4%): per questi vacanzieri la meta piu' ambita sono i
mari esotici (72%).
Hotel Palio ad Asti per un viaggio di qualità...
Hotel Palio - Via Cavour 106, 14100 Asti
Siti di grande importanza architettonica, religiosa e culturale:
- Il Complesso di San Pietro in Consavia
- Palazzo Mazzetti
- La cripta di Sant'Anastasio
- Palazzo Ottolenghi
- Palazzo Mazzoli
- La Cattedrale
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it
Situato a soli 50 metri dal centro storico di Asti e dalle sue
botteghe artigiane, l'Hotel Palio sorge ad appena 150 metri dalla
stazione ferroviaria centrale.
Il Palio propone confortevoli camere dall'atmosfera elegante, tutte
provviste di comfort moderni, alcune munite anche di una TV con canali
internazionali SKY Gold.
Il cordiale staff è sempre a disposizione per soddisfare ogni vostra richiesta ed esigenza.
Ogni mattina vi attende una ricca colazione, mentre in seguito
potrete assaporare l'autentica cucina piemontese presso il ristorante in
loco Laura's Restaurant.
Asti è città ricca di storia: si hanno notizie certe
dall'età romana in poi. Il territorio passò da colonia a municipium
romano con il termine di Hasta comprendente l'attuale alto e basso
Monferrato.
Dall'XI secolo la città cominciò l'ascesa che la portò ad essere fino al XIII secolo il più importante centro del Piemonte.
Si conservò libera repubblica fino al 1313 quando passò sotto il
dominio degli Angioini, degli Orléans, dei Marchesi del Monferrato, dei
Visconti e infine dei Savoia. Alla fine del '700, ribellandosi alla casa
Savoia, Asti si proclamò ancora repubblica. Nel periodo napoleonico
divenne capoluogo del dipartimento del Tanaro. Dal 1935 è capoluogo di
provincia. Asti è terra da vino, un'identità economica e culturale che
l'ha resa famosa nel mondo per il vino Moscato, spumante che ha preso il
nome dalla città carolingia.
Da un'economia agricola a conduzione prettamente familiare, intorno
agli anni '60 e '70 con l'indotto meccanico torinese, si è trasformata
in area industriale.
L'agricoltura superstite si è qualificata in termini anche
imprenditoriali. Sono emersi aspetti di profonda trasformazione e una
quasi ostinata difesa del vino di qualità che ha ottenuto il
riconoscimento dalla denominazione di origine controllata di ben 11 vini
e ha portato all'istituzione di prestigiose enoteche e botteghe del
vino, punto di riferimento per imprenditori e gourmet.
Le vestigia del passato sono testimoniate in un centro storico di
pregevole architettura medievale con inserimenti settecenteschi ed
ottocenteschi. Nel palio rivive la storia della città, nel festival
delle sagre le tradizioni contadine, nella Douja d'Or la festa dei vini
astigiani e non solo.
La città di Asti si caratterizza come capitale intimamente legata al
territorio provinciale omogeneo, un susseguirsi armonioso di colline
dolci che si increspano nella Val Bormida e nella Langa astigiana ricca
di pascoli e di formaggi.Siti di grande importanza architettonica, religiosa e culturale:
- Il Complesso di San Pietro in Consavia
- Palazzo Mazzetti
- La cripta di Sant'Anastasio
- Palazzo Ottolenghi
- Palazzo Mazzoli
- La Cattedrale
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it
Il futuro dell’eCommerce nel convegno Mind the step
“Le vendite cross border crescono di più rispetto a quelle domestiche in Italia – afferma il presidente Netcomm Roberto Liscia al convegno Mind the step
organizzato da Theoria -. Il 21% contro il 9%. Un mercato comunque in
crescita per un Italia che, secondo una ricerca AtKearnay, è uno dei
mercati per l’eCommerce potenziali insieme a grandi paesi come Cina e
Russia”.
Il focus del convegno, Il futuro dell’eCommerce Today, che vede quasi un miliardo di eShoppers nel mondo, mette l’accento sulla Omnicanalità ma anche sulle possibilità del mercato globale,
“che le aziende italiane non hanno ancora compreso appieno. Secondo
molti studi abbiamo enormi potenzialità. Al momento solo il 18% delle
aziende vende cross border, contro la media Ue che è del 25% e del
Belgio che è al 45%” spiega Liscia.
L’abbigliamento è il settore in grande crescita, “anche sul mobile
commerce arrivato in Italia al 12%, con l’abbigliamento al 18%” prosegue
Liscia, anche se il turismo continua ad essere il “prodotto” più
venduto, purtroppo soprattutto grazie ad operatori stranieri; dalle low
cost alle olta ai siti di vendiat alberghiera.
in http://webitmag.it
Turismo, ora la Valsesia si scopre on line
Presentato il nuovo portale gestito da Gal Terre del Sesia con Monterosa 2000 e Atl
la stampa.i
maria cuscela
Sarà online tra una decina di giorni ed è stato presentato martedì
sera nella sede della Comunità Montana di Varallo il portale
www.monterosavalsesia.com. Qui la Valsesia si presenterà compatta, da
Gattinara ad Alagna comprese le valli laterali, su un’unica piattaforma
che segna una vera e propria svolta per il turismo. In ritardo forse
rispetto ad altre realtà che da tempo propongono un sito unitario (per
esempio il Trentino), il sito offrirà al visitatore tutto quello che può
trovare in zona: ospitalità (con la disponibilità aggiornata
quotidianamente degli alberghi), servizi (dall’autonoleggio, alle guide
alpine e turistiche, trasporti, scuole di sci e mountain bike), le
attività più adatte a ogni stagione, la cultura, i parchi, i musei,
l’artigianato, e molto altro.
In una veste grafica di impatto studiata dal web master Paolo Brignone, con i testi scritti da Marco Valle, il portale è quasi pronto. A gestire e coordinare il tutto il Gal Terre del Sesia, rappresentato dal presidente Franco Gilardi e dal responsabile amministrativo Roberto Veggi, Monterosa 2000 e Atl Vercelli e Valsesia, rappresentate da Luciano Zanetta presidente della prima società e vice dell’azienda turistica.
«Ora c’è bisogno dei veri attori protagonisti – ha spiegato Andrea Colla, direttore di Monterosa 2000 -. Noi abbiamo messo le basi, a questo punto è necessario che intervengano direttamente gli operatori turistici mandandoci il materiale, noi offriamo loro gratuitamente la vetrina. Nel nome abbiamo voluto che comparisse Monte Rosa perché soprattutto gli stranieri partono da lì per effettuare le ricerche su internet, e nel logo abbiamo “condensato” la Valsesia dividendolo in quattro immagini stilizzate con sport (uno sciatore), natura (il torrente Mastallone), enogastronomia (un grappolo a simboleggiare il vino) e cultura (la basilica del Sacro Monte di Varallo). Tutti i paesi sono descritti nelle loro peculiarità e georeferenziati. Una caratteristica quest’ultima che dà un valore in più alla app, “Slalom”, scaricabile gratuitamente per tablet e smartphone, che offre la possibilità di trovare facilmente il percorso da seguire per raggiungere la meta valsesiana prescelta». Chi fosse interessato ad aderire al portale, presto tradotto anche in inglese e spagnolo, può fare riferimento al Gal Terre del Sesia al numero 0163-51555 o sul sito www.terredelsesia.it. Il progetto sarà presentato anche a Gattinara lunedì alle 21 a Villa Paolotti nella sede dell’Enoteca regionale.
In una veste grafica di impatto studiata dal web master Paolo Brignone, con i testi scritti da Marco Valle, il portale è quasi pronto. A gestire e coordinare il tutto il Gal Terre del Sesia, rappresentato dal presidente Franco Gilardi e dal responsabile amministrativo Roberto Veggi, Monterosa 2000 e Atl Vercelli e Valsesia, rappresentate da Luciano Zanetta presidente della prima società e vice dell’azienda turistica.
«Ora c’è bisogno dei veri attori protagonisti – ha spiegato Andrea Colla, direttore di Monterosa 2000 -. Noi abbiamo messo le basi, a questo punto è necessario che intervengano direttamente gli operatori turistici mandandoci il materiale, noi offriamo loro gratuitamente la vetrina. Nel nome abbiamo voluto che comparisse Monte Rosa perché soprattutto gli stranieri partono da lì per effettuare le ricerche su internet, e nel logo abbiamo “condensato” la Valsesia dividendolo in quattro immagini stilizzate con sport (uno sciatore), natura (il torrente Mastallone), enogastronomia (un grappolo a simboleggiare il vino) e cultura (la basilica del Sacro Monte di Varallo). Tutti i paesi sono descritti nelle loro peculiarità e georeferenziati. Una caratteristica quest’ultima che dà un valore in più alla app, “Slalom”, scaricabile gratuitamente per tablet e smartphone, che offre la possibilità di trovare facilmente il percorso da seguire per raggiungere la meta valsesiana prescelta». Chi fosse interessato ad aderire al portale, presto tradotto anche in inglese e spagnolo, può fare riferimento al Gal Terre del Sesia al numero 0163-51555 o sul sito www.terredelsesia.it. Il progetto sarà presentato anche a Gattinara lunedì alle 21 a Villa Paolotti nella sede dell’Enoteca regionale.
Turismo, accoglienza ed accessibilità: Asti si prepara per l'Expo 2015
PER SOGGIORNARE AD ASTI HOTEL SALERA
Via Monsignor Marello, 19, 14100 Asti
>>> PRENOTA ORA
Una città di Asti accogliente ed accessibile per i turisti
con le diverse necessità: è l'ambizione che sta diventando realtà grazie
all'impegno di molte realtà astigiane.
Il progetto è stato presentato nel corso di un convegno ospitato
nel pomeriggio di oggi, giovedì 10 aprile, dalla Sala Consiliare del
Comune di Asti. Nell'ambito del progetto "Verso una Città Etica"
finanziato dal Bando Regionale per la Diffusione della Cultura di Parità
per Tutti nel settore Turistico, nell'incontro si sono trattati i temi
dell'Accoglienza e dell'Accessibilità in termini di qualità dell'offerta
turistica.
Partendo da una sensibilità comune,
passando per il progetto Turismabile e dal progetto Albergo Etico, Asti e
il Monferrato sono il territorio ideale dove gettare le basi per un
sistema di accoglienza più accessibile ed inclusivo, capace di
soddisfare le esigenze di tutti i turisti, partendo dal presupposto che
una città più accogliente e fruibile è un servizio prima di tutto per i
propri abitanti. Proprio per questo sono stati già pensati due percorsi
cittadini che saranno adattati entro il prossimo giugno: uno che va
dalla Torrerossa al Battistero, l'altro dalla stazione a Piazza San
Secondo che saranno attrezzati di servizi e accorgimenti che permettano
di superare le problematiche legate alle diverse esigenze dei turisti.
Accorgimenti
e suggerimenti per offrire un'accoglienza inclusiva e non discriminante
in un territorio, il Monferrato, che si prepara all'entusiasmante sfida
offerta da Expo 2015, una vetrina internazionale alla quale occorre
arrivare preparati con un'offerta di qualità, che è imprescindibile
dall'apertura verso le differenti esigenze del turista: se gli operatori
del settore turistico di Asti e del Monferrato saranno consapevoli
delle varie esigenze dei disabili, delle famiglie con bambini piccoli
che si muovono, degli anziani, o di chi ha intolleranze alimentari, e si
adatteranno per riceverli, l'astigiano sarò pronto per ricevere il
grande afflusso di persone che l'Expo porterà sul nostro territorio.
Nel corso del convegno, cui seguirà un corso di formazione per operatori di settore, a maggio, presso il Polo Universitario di Asti, Andrea Cerrato: Assessore al Turismo, Agricoltura e Sviluppo Economico del Comune di Asti e Presidente della Federazione dei Consorzi degli Operatori Turistici della Regione Piemonte "Piemonte Incoming" e Piero Vercelli: Assessore alle Politiche Sociali e alla Cooperazione Internazionale, hanno sottolineato l'importanza della collaborazione tra Assessorati dello stesso Comune, cosa non scontata.
Nel corso del convegno, cui seguirà un corso di formazione per operatori di settore, a maggio, presso il Polo Universitario di Asti, Andrea Cerrato: Assessore al Turismo, Agricoltura e Sviluppo Economico del Comune di Asti e Presidente della Federazione dei Consorzi degli Operatori Turistici della Regione Piemonte "Piemonte Incoming" e Piero Vercelli: Assessore alle Politiche Sociali e alla Cooperazione Internazionale, hanno sottolineato l'importanza della collaborazione tra Assessorati dello stesso Comune, cosa non scontata.
Giovanni
Ferrero, Direttore della Consulta per le Persone in Difficoltà -
progetto Turismabile, e Nadia Bravo: Architetto della Consulta per le
Persone in Difficoltà - Settore Turismo per Tutti, hanno dato una prima
''infarinata'' agli operatori presenti su quelli che devono essere gli
accorgimenti per la giusta accoglienza del turista, tematiche che
saranno approfondite durante il corso.
Maurizio
Galosso, Architetto e Socio Fondatore dell'Associazione Albergo Etico, e
Vincenzo Soverino, Vice Presidente Nazionale AISLA onlus e Consulente
del Comune di Asti per le Politiche Sociali, hanno poi sottolineato
l'importanza del coinvolgimento attivo dei disabili nel superamento
concreto delle barriere.
L'Italia torna a essere una terra promessa per i brand internazionali
È l’aspetto che emerge da un nuovo studio di mercato condotto da
Horwath Htl. Secondo la ricerca, il nostro Paese, considerato tra i
maggiori in Europa per numero di camere d’hotel, avrebbe ancora molto
spazio per crescere entrando negli obiettivi delle grandi compagnie
alberghiere soprattutto per le fasce di prodotto medio e economy.
Il rapporto Horwath esamina il mercato alberghiero italiano nella sua globalità da una prospettiva internazionale e nazionale.
“Lo studio fa chiarezza su un mercato incredibilmente complesso – osserva Zoran Bacic, managing partner di Horwath Htl Italy -. La reputazione dell’Italia è legata a un mix vario e articolato di piccoli hotel e alberghi tradizionali a conduzione familiare. Tuttavia, il contesto industriale sta cambiando rapidamente e noi abbiamo individuato le aree che verranno sfruttate dai principali player nel corso dei prossimi anni per espandersi fuori dal lusso e aumentare la massa critica dell’offerta in tutti i segmenti di mercato”.
Fonte TTG Italia
Il rapporto Horwath esamina il mercato alberghiero italiano nella sua globalità da una prospettiva internazionale e nazionale.
“Lo studio fa chiarezza su un mercato incredibilmente complesso – osserva Zoran Bacic, managing partner di Horwath Htl Italy -. La reputazione dell’Italia è legata a un mix vario e articolato di piccoli hotel e alberghi tradizionali a conduzione familiare. Tuttavia, il contesto industriale sta cambiando rapidamente e noi abbiamo individuato le aree che verranno sfruttate dai principali player nel corso dei prossimi anni per espandersi fuori dal lusso e aumentare la massa critica dell’offerta in tutti i segmenti di mercato”.
Fonte TTG Italia
Turismo, Russia scopre congressuale E-R
Da oggi al 13 aprile tredici 'meeting planner' dell'area di Mosca parteciperanno a un workshop dedicato ad operatori Mice (Meeting, Incentive, Congressi ed Eventi) organizzato da Apt Servizi per conoscere l'offerta congressuale dell'Emilia-Romagna. Inoltre, 29 agenti di viaggio selezionati dal tour operator Intourist parteriperanno fino al 16 a un educational tour nelle strutture ricettive della Riviera. Il programma comincerà giovedì pomeriggio all'hotel Majestic di Bologna con un workshop alla presenza di otto seller regionali (Bologna Congressi, Convention Bureau della Riviera di Rimini, Emiltur Blu, Ospitalità a Bologna, Parma Incoming, Riccione Congressi, Select Hotel Collection, Società Turismo Area Imolese) e proseguirà con una breve visita al contenitore congressuale di Palazzo Re Enzo. Venerdì dopo la visita guidata al centro storico di Bologna è previsto il trasferimento a Ravenna per la visita ai suoi monumenti paleocristiani dichiarati Patrimonio Unesco mentre sabato mattina il gruppo di ospiti russi si trasferirà nel Modenese dove visiteranno il Museo d'auto d'epoca "Umberto Panini" che ospita una delle più importanti collezioni al mondo di auto Maserati. Seguirà un tour guidato al centro storico di Modena e al Museo Casa Enzo Ferrari. Nel pomeriggio trasferimento a Maranello per la visita al Museo Ferrari e alla fabbrica della 'Rossa'. Domenica mattina il gruppo ritornerà a Mosca con un volo in partenza dall'aeroporto di Bologna. Dal 9 al 16 aprile è in programma un eductour per 29 agenti viaggio selezionati dall'operatore Intourist. I partecipanti, agenzie di viaggio provenienti dal bacino di Mosca, visiteranno località e strutture ricettive di Milano Marittima (9 aprile), Rimini (10 e 14 aprile) e San Marino (14 aprile). Tra maggio e giugno il tour operator Intourist ha in programma altri due educational tour in Emilia-Romagna: con 20 agenti di viaggio del Kazakistan (4-12 maggio) e con trenta operatori di Mosca e San Pietroburgo (31 maggio-7 giugno).(ANSA).
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#Serbia turismo religioso: i monasteri
Per le particolarità architettoniche, gli
ornamenti scultorei, gli affreschi, le icone, i libri manoscritti e le
numerose opere dell’arte applicata, i monasteri della Serbia catturano
l’attenzione sia dei turisti che degli intenditori dell’arte medievale.
L’architettura dei monasteri medievali serbi dimostra una particolare
varietà. Durante il XIII e in parte del XIV secolo, sono state
costruite numerose chiese rappresentative,le cui proporzioni, le
lavorazioni decorative delle facciate e le sculture lasciano trasparire
le influenze romaniche, e che insieme (Studenica, Banjska, Dečani,
Gradac, Arilje, Mileševa, Sopoćani…) sono parte della “scuola architettonica di Raš” (raška graditeljska škola). La prima metà del XIV secolo è stata segnata da eccezionali opere edili – pittoriche costruite nei tempi del governo del Re Milutin (Gračanica).
Dopo il 1371 inizia un particolare stile architettonico della “scuola architettonica di Morava” (moravska graditeljska škola),
con le facciate policrome e rilievi decorativi, sviluppatasi nella
valle del fiume Morava (Ravanica, Lazarica, Ljubostinja, Kalenić…).
I monasteri e le chiese medievali non fanno semplicemente parte
della Serbia ma sono la rappresentazione dell’anima serba e nello stesso
tempo parte della galleria d’arte del paese. Gli affreschi e le icone delle chiese serbe, per il patrimonio culturale – storico della Serbia, sono un vero e prezioso tesoro.
Uno dei luoghi sacri serbo – ortodossi più importanti è Hilandar, il monastero serbo che si trova nella parte nord del Monte Athos
– la repubblica monastica con 20 grandi monasteri, collocata sulla
terza ala della penisola Halkidiki della Grecia del nord. Il monastero
Hilandar è stato costruito nel 1198 da Stefan Nemanja con i suoi figli,
il monaco Sava e Stefan Prvovenčani.
INFO
Il futuro del turismo è oggi, sei preparato?
È questa la sfida lanciata dal convegno
“Territorio e Turismo: istituzioni, intuizioni e imprese in rete” che si
è svolto ieri a Palazzo Lanfranchi di Matera.
Organizzato da Sviluppo Basilicata, Comitato Matera2019 e dal Comune di
Matera, l’incontro ha posto l’obiettivo sulla individuazione di nuovi
modelli di turismo in grado di attrarre un target sempre più
differenziato di visitatori.
Ad aprire i lavori i saluti istituzionali dei padroni di casa:
l’Assessore alle Attività produttive e l’Assessore Alla Cultura e
Turismo del comune di Matera, Giuseppe Tragni e Alberto Giordano.
Moderatori della giornata Emanuele Curti dell’Università degli Studi
della Basilicata e Leo Montemurro, segretario regionale della
Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media
Impresa di Basilicata.
“Si tratta - dichiara l’assessore Tragni - di
un tavolo di lavoro rivolto a tutti gli operatori commerciali e
artigianali che operano nel comparto turistico. Crediamo sia necessario,
infatti, riflettere insieme sulla organizzazione di questo importante e
strategico comparto produttivo e sulla necessità di fare rete. A tal
proposito presenteremo un bando del ministero dei Beni e delle Attività
culturali che apre nuove opportunità di crescita per le reti di impresa
nel settore turistico. Ci interrogheremo, inoltre, su altri due temi di
grande attualità: migliorare la qualità della ospitalità e della
accoglienza e potenziare la comunicazione dell’offerta. Una sfida da
vincere, quella del turismo internazionale a Matera, che si fa forte
anche delle conferme ricevute nel corso del 2013 come la celebrazione
del ventesimo anno di presenza tra i siti Unesco e l’entrata in short
list per concorrere a diventare capitale europea della cultura nel 2019”.
Puntare sul "destination marketing"
Sergio Fadini, responsabile ospitalità Italia
dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile, e Stefania Clemente,
consulente marketing territoriale di Borghi autentici d’Italia, hanno
affrontato il tema della cultura e del turismo culturale fuori
dagli standard comuni al fine di puntare su un turismo emozionale ed
esperienziale. Il trend che si sta registrando a livello internazionale
dimostra come sempre più viaggiatori, discostandosi dai canoni del
turismo culturale inteso come sola visita ai monumenti storici, vanno
invece alla ricerca di destinazioni uniche in grado di offrire
esperienze, sensazioni, sapori, attimi da ricordare.
La città di Matera con tutto il suo patrimonio
storico e culturale è già in grado di proporre iniziative “emozionali”
fuori dagli schemi. L’idea che è stata lanciata nel corso della giornata
è quella di investire in un piano di destination marketing sia
online che offline, in grado di affermare Matera come luogo di fermento
artistico e culturale in cui l’interazione tra turisti e abitanti è
facilitata.
mondointasca.org
Turismo: Giordania in ripresa, a Petra guerra al mordi e fuggi. Aumentano arrivi dopo crollo 2011 e c'è attesa per visita Papa
(ANSAmed) - NAPOLI - Ha conosciuto un forte calo durante gli anni della
Primavera araba, pur non essendo stato toccato da violenze, ma ora c'è
ripresa per il turismo in Giordania. "Il 2010 era stato l'anno d'oro del
flusso di italiani verso la Giordania con 60 mila arrivi che avevano
posto l'Italia in terza posizione tra i turisti stranieri dopo gli Stati
Uniti e la Gran Bretagna", spiega Marzo Biazzetti, italiano che lavora
per l'Ente del turismo giordano e ha portato alla Borsa Mediterranea del
Turismo di Napoli la rinnovata offerta turistica del regno
mediorientale. Poi l'instabilità politica dell'area ha fatto crollare
gli arrivi di un terzo: "Il 2011 - conferma Biazzetti - ha fatto
registrare un calo del 30%, ma già l'anno dopo si sono visti segnali di
ripresa e nel 2013 abbiamo registrato un più 4% di arrivi dall'Italia".
Una risalita che ora la Giordania punta a rendere più consistente anche
con la partecipazione alle fiere internazionali e che avrà una spinta
anche dal turismo religioso con la visita pastorale del Papa che
toccherà a fine maggio diversi Paesi mediorientali e il 24 sarà ad
Amman.
Turismo: da Enti locali via libera a Piano operativo 2014
Il Consiglio permanente degli Enti
locali della Valle d'Aosta ha approvato oggi all'unanimità la
proposta di Piano operativo annuale per il 2014 dell'Ufficio
regionale per il turismo. A presentare il documento sono stati
l'assessore regionale al turismo, Aurelio Marguerettaz, e
Miriana Detti, direttore dell'Ufficio regionale per il turismo.
Il piano riguarda solo il 2014 in quanto durante l'anno "si procederà ad una revisione del modello di organizzazione turistica attuale al fine di fare ordine nelle attribuzioni di competenze, superare le attuali sovrapposizioni, efficientare la gestione delle risorse umane e finanziarie, garantire una governance e un coordinamento del settore più efficaci".
Pertanto il piano "si concretizza nel solco della continuità rispetto al 2013, senza sostanziali novità e variazioni".
Nell'ottica di contenimento delle spese la Giunta regionale ha deciso di finanziare solo alcune delle attività proposte (apertura prolungata uffici di Valtournenche, Champoluc, Cogne e Etroubles; apertura a luglio e agosto degli uffici di Champorcher, Rhemes-Notre-Dame, Valpelline e Saint-Pierre; stampa di materiale informativo; manifestazioni; animazione locale; manutenzione del sito Valle d'Aosta Booking) per una spesa totale di 650.000 euro. (ANSA).
Il piano riguarda solo il 2014 in quanto durante l'anno "si procederà ad una revisione del modello di organizzazione turistica attuale al fine di fare ordine nelle attribuzioni di competenze, superare le attuali sovrapposizioni, efficientare la gestione delle risorse umane e finanziarie, garantire una governance e un coordinamento del settore più efficaci".
Pertanto il piano "si concretizza nel solco della continuità rispetto al 2013, senza sostanziali novità e variazioni".
Nell'ottica di contenimento delle spese la Giunta regionale ha deciso di finanziare solo alcune delle attività proposte (apertura prolungata uffici di Valtournenche, Champoluc, Cogne e Etroubles; apertura a luglio e agosto degli uffici di Champorcher, Rhemes-Notre-Dame, Valpelline e Saint-Pierre; stampa di materiale informativo; manifestazioni; animazione locale; manutenzione del sito Valle d'Aosta Booking) per una spesa totale di 650.000 euro. (ANSA).
#Turismo #Sicilia #TargaFlorio: via prima tappa il 9 maggio
La prima tappa della Targa Florio scatterà la
mattina di venerdì 9 maggio alle 8.00, dalla famosa Piazza Duomo
di Cefalù per il Campionato Italiano Rally e Trofeo Rally
Nazionale, mentre dalla Piazza duomo di Termini Imerese per il
Campionato Italiano Rally Autostoriche. L'arrivo della 1/a
frazione sarà invertito, a Cefalù le auto storiche ed a Termini
Imerese le 'moderne'. Seconda e conclusiva tappa sabato 10 maggio
quando il Traguardo finale attenderà i concorrenti nel cuore di
Campofelice di Roccella.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
We are one inno ufficiale, c'è anche Jennifer Lopez. Presentata la canzone della Coppa, canta un tris di star
E' stata presentata oggi 'We are one (Ole Ola)', la canzone ufficiale
dei mondiali di calcio in Brasile, interpretata dalla cantante
brasiliana Claudia Leitte al fianco dalle star americane Jennifer Lopez e
Pitbull. La canzone e' gia' disponibile su Youtube e Claudia Leitte ha
annunciato il lancio sul suo profilo Instagram. ''E' uscita, ragazzi! La
canzone ufficiale dei Mondiali e' disponibile adesso!'', ha scritto la
cantante brasiliana, aggiungendo che ''e' stato un grande onore
rappresentare il mio Paese assieme a due star internazionali come
Jennifer Lopez e Pitbull''. ''Sara' un successo come Waka Waka di
Shakira ai mondiali del 2010'', aveva pronosticato nel gennaio scorso il
segretario generale della Fifa, Jerome Walcke, annunciando la scelta
dei cantanti. La Sony, uno degli sponsor del mondiale, ha anche indetto
un concorso musicale tra i tifosi: la miglior canzone inviata sara'
interpretata da Ricky Martin.
ansa
Montalto di Castro: Fiera delle tradizioni maremmane, al via a Montalto Maremmad'aMare
Saranno presenti, dal 17 al 21 aprile, più di cento espositori nella splendida location di Montalto Marina alla prima edizione di Maremmad'aMare, la fiera dedicata interamente alle tradizioni maremmane. Un evento dai numeri straordinari, organizzato dagli assessorati al turismo, al commercio e all'agricoltura del Comune di Montalto di Castro con il patrocinio della Regione Lazio e della Provincia di Viterbo, con la collaborazione dell'associazione Hobby Sport e Cultura, l'associazione Pegaso e tutti gli operatori turistici e commerciali di marina di Montalto. Una iniziativa che punta alla riscoperta delle tradizioni diventando anche un considerevole richiamo di carattere turistico e che vuole entrare a far parte dell'albo delle manifestazioni più importanti e rinomate della Tuscia e della Maremma.
La prima edizione di una fiera interamente dedicata alle famiglie, che si pone come obiettivo quello di creare un ambiente nel quale è possibile entrare a stretto contatto con la natura, con tutte quelle realtà che al giorno d'oggi è sempre più raro incontrare nelle grandi città. Saranno infatti cinque giorni intensi che per gli agricoltori sarà una occasione per migliorare ulteriormente la propria professionalità attraverso la conoscenza e l'utilizzo di nuovi macchinari e la sperimentazione di tecnologie moderne ed innovative.
Alla fiera Maremmad'aMare saranno in mostra attrezzature utilizzate in agricoltura, stand dedicati ai prodotti tipici, alla pesca, all'artigianato, e all'enogastronomia. Ci sarà spazio per la musica con il concerto del Corpo Bandistico della Città di Valentano e, sul lungomare Harmine e piazzale Tirreno, si esibirà il gruppo Modà Tribute Band; poi sarà la volta del country con i Tex Roses e a seguire i gruppi Picasso Avenue, Clover Band e The Jam, spettacoli di hip hop a cura dell'Asd Sport Mix Due.
Per i bambini il divertimento sarà assicurato con il battesimo della sella, le giostre, l'animazione, la passeggiata a cavallo nella pineta comunale e spettacoli a loro dedicati. I visitatori potranno ammirare i famosi butteri della maremma tosco-laziale ed entrare nel villaggio delle tradizioni, curato dall'associazione Cavalieri di Vulci e dal Ruben Ranch, con l'esposizione delle macchine agricole, le dimostrazioni equestri e il mondo della fattoria.
L'inaugurazione avrà luogo giovedì 17 aprile alle ore 15 sul lungomare Harmine, alla quale sarà presente la fanfara dei carabinieri a cavallo. E per chi volesse visitare il parco archeologico e naturalistico di Vulci, l'amministrazione comunale ha organizzato una navetta con partenza dalla marina di Montalto.
Per la prima volta a Montalto un connubio perfetto tra: natura, pesca, animali, artigianato, prodotti tipici e prodotti biologici nella splendida cornice del litorale viterbese.
occhiviterbese.it
Pellegrini all'alba
Galizia, Spagna, aprile 2010 - Ci mettiamo in strada che ancora è notte. Sul Camino Inglés
venticinque chilometri a piedi, anche oggi - verso Santiago. La terra
dei sentieri è molle di umidità a quest'ora, nei villaggi deserti le
imposte serrate. C'è una luna inquieta fra le nuvole, alla cui luce
fredda gli alberi spogli sembrano anime ischeletrite. Avanziamo in fila,
alla luce delle torce, recitando il Rosario.
Il buio è ancora fondo quando un gallo canta, stridulo. È bello sentirlo, promessa nell'oscurità. Continuiamo ad andare, di buon passo. Nei campi, le corolle dei fiori ancora chiuse. Da est si allarga un chiarore rosa. Un velo di nebbia si alza dalla terra, fantasmatico, e svanisce.
Il sole si leva all'orizzonte: lento, rosso, regale. Come a un segnale, gli uccelli prendono a cantare. Un'imposta si apre, nelle case si accendono le luci. Il nuovo giorno che si alza ci commuove - i nostri passi ora più veloci, e più certi. Quelle che sotto la luna sembravano anime in pena si rivelano chiome di alberi ancora nude, ma già coperte di gemme. Dall'oceano nuvole gonfie scaricano sui campi, come una benedizione, una pioggia fresca. Splendono le calle selvatiche, sul sentiero per Santiago. Che miracolo, questa luce di alba che ha vinto la notte, una volta ancora.
avvenire.it Il buio è ancora fondo quando un gallo canta, stridulo. È bello sentirlo, promessa nell'oscurità. Continuiamo ad andare, di buon passo. Nei campi, le corolle dei fiori ancora chiuse. Da est si allarga un chiarore rosa. Un velo di nebbia si alza dalla terra, fantasmatico, e svanisce.
Il sole si leva all'orizzonte: lento, rosso, regale. Come a un segnale, gli uccelli prendono a cantare. Un'imposta si apre, nelle case si accendono le luci. Il nuovo giorno che si alza ci commuove - i nostri passi ora più veloci, e più certi. Quelle che sotto la luna sembravano anime in pena si rivelano chiome di alberi ancora nude, ma già coperte di gemme. Dall'oceano nuvole gonfie scaricano sui campi, come una benedizione, una pioggia fresca. Splendono le calle selvatiche, sul sentiero per Santiago. Che miracolo, questa luce di alba che ha vinto la notte, una volta ancora.
Vinitaly al via, la scommessa del 2014 è la ripresa del mercato interno
Il vino è bello e buono. Vale in tutti i sensi. Sempre che lo si consumi
a misura, ovviamente. Ma non c'è dubbio che le produzioni vitivinicole
nazionali, continuino a rappresentare una delle carte da visita migliori
per il nostro Paese. Anche se il comparto non è esente da problemi da
affrontare e risolvere. Eppure tutto sembra dire che vigne e bottiglie
nostrane vincono ovunque. A testimoniarlo è ancora una volta il
Vinitaly, che apre oggi l'edizione 2014.
Complessivamente, secondo Agrinsieme, il vino in Italia vale 12 miliardi di fatturato, 1,2 milioni di addetti (+50% in dieci anni) 450mila aziende (384mila agricole), oltre 654mila ettari. Nel 2013 la vendemmia è stata pari a 47,4 milioni di ettolitri (dati Assoenologi), 20 milioni (dato Istat), se ne vanno all'estero. Ma il mercato interno in termini numerici resta sempre fondamentale e se le vendite calassero in modo incontrollato, diventerebbe assai difficile garantirsi un
recupero anche tenendo conto delle vendite oltre confine. Perché le etichette nazionali vincono per davvero in tutto il mondo: nel 2013 le vendite all'estero sono cresciute del 7,3% e hanno oltrepassato i 5 miliardi di euro. I vini italiani competono con tutti e spesso vincono. Anche e soprattutto contro quelli dei francesi (tradizionali "nemici" in questo settore) ma non solo. Dagli umori che circolano a Verona, pare che anche l'Italia non sia così male come mercato, nonostante il costante calo dei consumi, scesi ormai sotto i 40
litri pro-capite: le cantine che hanno investito sulle vendite nazionali hanno notato comunque una certa ripresa. In termini assoluti, dopo il crollo del 2009, ci sono stati anni tutti leggermente positivi.
Parlare di vino, poi, è ormai come parlare di gran moda, di belle auto e della capacità dell'Italia di risalire la china, mettere in fila successi e trovare nuove vie per fare affari. Certo, anche fra le bottiglie si insinua la criminalità (per questo Coldiretti, proprio a Vinitaly, ha organizzato un convegno sul tema), ma l'immagine che il vino si porta dietro è in gran parte positiva, fatta com'è anche di un forte turismo specializzato, del fascino della nostra storia, di buona cucina, di paesaggi che tutti ci invidiano. Cose che creano valore, lavoro, sviluppo. Anche se si potrebbe fare ancora di più e anche se alla fine a vincere – almeno nelle grandi occasioni – sono i nomi che hanno già vinto tutto. Come quello di Jacopo Biondi Santi, erede di una delle case vitivinicole più blasonate e premiate al mondo, trionfatore quest'anno del Premio Internazionale Vinitaly.
avvenire.itComplessivamente, secondo Agrinsieme, il vino in Italia vale 12 miliardi di fatturato, 1,2 milioni di addetti (+50% in dieci anni) 450mila aziende (384mila agricole), oltre 654mila ettari. Nel 2013 la vendemmia è stata pari a 47,4 milioni di ettolitri (dati Assoenologi), 20 milioni (dato Istat), se ne vanno all'estero. Ma il mercato interno in termini numerici resta sempre fondamentale e se le vendite calassero in modo incontrollato, diventerebbe assai difficile garantirsi un
recupero anche tenendo conto delle vendite oltre confine. Perché le etichette nazionali vincono per davvero in tutto il mondo: nel 2013 le vendite all'estero sono cresciute del 7,3% e hanno oltrepassato i 5 miliardi di euro. I vini italiani competono con tutti e spesso vincono. Anche e soprattutto contro quelli dei francesi (tradizionali "nemici" in questo settore) ma non solo. Dagli umori che circolano a Verona, pare che anche l'Italia non sia così male come mercato, nonostante il costante calo dei consumi, scesi ormai sotto i 40
litri pro-capite: le cantine che hanno investito sulle vendite nazionali hanno notato comunque una certa ripresa. In termini assoluti, dopo il crollo del 2009, ci sono stati anni tutti leggermente positivi.
Parlare di vino, poi, è ormai come parlare di gran moda, di belle auto e della capacità dell'Italia di risalire la china, mettere in fila successi e trovare nuove vie per fare affari. Certo, anche fra le bottiglie si insinua la criminalità (per questo Coldiretti, proprio a Vinitaly, ha organizzato un convegno sul tema), ma l'immagine che il vino si porta dietro è in gran parte positiva, fatta com'è anche di un forte turismo specializzato, del fascino della nostra storia, di buona cucina, di paesaggi che tutti ci invidiano. Cose che creano valore, lavoro, sviluppo. Anche se si potrebbe fare ancora di più e anche se alla fine a vincere – almeno nelle grandi occasioni – sono i nomi che hanno già vinto tutto. Come quello di Jacopo Biondi Santi, erede di una delle case vitivinicole più blasonate e premiate al mondo, trionfatore quest'anno del Premio Internazionale Vinitaly.
All’Habana veja per il primo maggio. Ultima occasione per visitare il quartiere di Hamingway
(Di Eugenia Romanelli)
Prima che la vecchia Avana (Habana Veja) diventi una “new Avana”,
merita un viaggio. La nuova normativa appena approvata dal Parlamento
infatti, che spalanca le porte ai capitali stranieri, stravolgerà
probabilmente l’identità di questo mitico quartiere dell’Avana,
naturalmente nel bene e nel male. Chi dunque non ci fosse ancora stato,
potrebbe cogliere al volo l’occasione del primo maggio, il Dia
Internacional de los Trabajadores, Giorno Internazionale dei Lavoratori,
che vede i cubani sfilare in corteo nelle piazze più importanti.
La città amata da Ernest Hemingway (gli ispirò Il vecchio e il mare) e
teatro della rivoluzione del 1959 (Che Guevara e Fidel Castro
liberarono Cuba dalla dittatura) è zeppa di cose da fare e vedere, ma è
soprattutto l’Habana Veja a vantare quell’atmosfera unica al mondo, in
particolare al tramonto, quando i verdi, gli ocra e i rosa sbiaditi
degli intonaci acquistano una luce disperatamente romantica e, dalla
cattedrale in stile barocco ai palazzi Art Déco fino agli edifici
socialisti, tutto sembra baciato dalla bellezza. Forse si può cominciare
“dall’alto”, con un aperitivo serale al Mirador de la bahía, la
terrazza del palazzo che ha ospitato la prima ambasciata americana:
assicurate grandi suggestioni grazie alla spettacolare vista sul
Castillo del Morro, fortezza secentesca che segna l'imbocco del canale
d'accesso alla baia.
L'Habana Veja è il più importante esempio di insediamento urbano
coloniale delle Americhe giunto intatto ai giorni nostri ed è Patrimonio
dell'Umanità dal 1982. Il quartiere (del XVI secolo) si può visitare a
piedi in un paio di giorni, vagando tra meraviglie del calibro di Plaza
de la Catedral e Palacio de los Marquéses de Aguas Claras. La parte più
moderna della città, invece, è quella del Vedado, il quartiere tra il
Malecón e Plaza de la Revolución (bellissima la statua dedicata all'eroe
nazionale José Martì, e non da meno, sulla parete del Ministero degli
Interni, l’enorme ritratto di Che Guevara con la scritta "Hasta la
victoria siempre"): la visita al Museo de la Revolución e al Museo
Nacional aiuteranno a percepire l’atmosfera del movimento castrista, e
se, a mezzogiorno o alla sera, la fame si farà sentire, perfetto è il
Paladar Amor, un appartamento con pavimento a scacchi bianchi e neri e
mobili antichi coi piatti della cucina criolla.
Il Castillo del Morro, fortezza costruita per proteggere la baia dai
pirati, e il Faro del Morro, sul punto più alto della collina, sono i
simbolo dell'Avana. Sulla stessa collina anche la Forteza de la Cabana,
dove ogni sera alle 21 i soldati, in divisa storica, sparano un colpo di
cannone chiamato il "Canonazo de las nueve" (un tempo il boato
annunciava la chiusura delle porte delle mura). Nel 1950, di fronte al
Castello del Morro, fu costruita la fortezza di San Salvador de la Punta
(in seguito collegata con grosse catene a quella del Morro: di notte
grosse impedivano l'entrata di navi nemiche). Il Castillo de la Real
Fuerza invece, nella parte orientale del porto, confina con la Plaza de
Armas ed è la più antica delle Americhe. Altro must è Plaza de la
Catedral, un concentrato di storia e di arte con la barocca Catedral de
La Habana (che un tempo conservava le ceneri di Cristoforo Colombo), il
Museo de Arte Colonial, il Palacio de los Marqueses de Arcos, il Palacio
de los Marqueses de Aguas Claras (che ospita il famosissimo ristorante
El Patio), e il Centro de Arte Contemporaneo. Plaza de Armas è invece la
piazza del più grande mercato di libri usati dell'Avana, oltre che di
artigianato locale: turistica ma stupenda. Anche Plaza Vieja non è male:
ex sede della ricca borghesia, è oggi in ristrutturazione ma già vanta
il rinnovato Hotel Palacio, un palazzo in stile liberty molto bello.
Infine piazza San Francesco d'Assisi, vicino al porto, la più animata
della città vecchia: dalla Basilica di San Francesco di Assisi (1591),
dal cui campanile di 42 metri si può ammirare uno splendido panorama,
alla Lonja del Commercio con la statua del dio Mercurio sulla cupola,
fino al Fuente de los Leones, scolpita dall'italiano Giuseppe Gaggini in
marmo di Carrara, utile alle navi che attraccavano al porto per
rifornirsi di acqua potabile, ogni angolo è una meraviglia per gli
occhi. I tre posti più rappresentativi dove andare restano la Bodeguita
del Medio, in una delle viuzze del dedalo storico della Piazza della
Cattedrale, uno dei locali più famosi e pittoreschi dell'Avana, nonché
luogo dove Ernest Hemingway amava prendere il suo adorato Mojito (il
poeta affermava con sicumera che nessuno al mondo avrebbe saputo
preparare bene gli ingredienti di questo cocktail come i barman della
Boteguita del medio); El Floridita, nella rinomata Calle Obispo, per
bere il daiquirí o mangiare i piatti tipici, anche questo un locale
frequentato da Hemingway e da altri personaggi famosi (le cui foto
arredano il locale ancora oggi); la Casa del Tabaco y Casa del Ron,
all’angolo tra Calle Obispo e Calle Bernaza, un negozietto con una
impressionante varietà di rum e di sigari rigorosamente home made.
Pasqua nella capitale delle Alpi
(di Ida Bini)
Tutto è pronto a Innsbruck, deliziosa e accogliente città austriaca al confine con l’Italia, per l’Osterfestival, attesa manifestazione ricca di eventi e riti tradizionali per i festeggiamenti della Pasqua. Il primo appuntamento è il 10 aprile quando si inaugurerà nel cuore della città alpina l’Ostermarkt, il grande mercato pasquale con bancarelle stracolme di prodotti tipici e delle immancabili uova colorate.
Il mercato, che resterà aperto fino al 21 aprile, sorge nella piazza davanti al Tettuccio d’Oro, simbolo della città, fatto costruire da Massimiliano I con 2.657 tegole di rame ricoperte d’oro; qui gli espositori provenienti da tutto il Paese metteranno in vendita gli oggetti dell’artigianato tirolese in ceramica, legno e vetro, delikatessen locali - dallo speck ai fragranti brezen, il tipico pane intrecciato, dai salumi ai formaggi e ai tanti dolci - e i giocattoli della tradizione. Tanti e interessanti sono gli eventi che animano la città tirolese in queste settimane: dagli spettacoli di danza e teatro ai concerti di musica sacra e profana e ai giochi per intrattenere gli ospiti più piccoli.
Sono proprio i bambini i protagonisti della grande caccia alle uova colorate, nascoste in cestini di vimini da enormi pupazzi a forma di conigli pasquali e sistemati nei parchi e nei giardini della città. Sempre ai bambini è dedicato il laboratorio di bricolage Erni’s Bastelecke, dove persino i più piccoli possono imparare a costruire da soli allegre decorazioni pasquali. Anche i genitori possono partecipare a una divertente lotteria delle uova di Pasqua, che si svolge in tutta la città, ovunque siano esposte le vistose e coloratissime uova pasquali, mentre bande musicali e gruppi in costume girano per le strade del centro creando un’allegra atmosfera pasquale.
L’edizione di quest’anno del festival di Pasqua è dedicata al sogno e al gioco: motto dell’evento è Spiel träumen, un gioco di parole che si esprime in ogni forma artistica - dalla musica alla danza - magistralmente rappresentati sul palcoscenico del centro congressi di Innsbruck. Il musicista e direttore d’orchestra Paul Dombrecht porterà in scena la Passione secondo Luca (1775) di Carl Philip Emmanuel Bach, omaggiando il geniale compositore nel trecentesimo anniversario della sua nascita, mentre il giovane gruppo musicale Profeti della Quinta eseguirà salmi ebraici su musica di Salomone Rossi.
Il festival lascerà spazio anche ai Dhrupad, canti indiani interpretati da Ritwik Sanyal, e alle vibranti esibizioni del quartetto d’archi Quatuor Diotima. Anche la danza ha un ruolo importante nell’Osterfestival: tra gli spettacoli più interessanti ci sono i concerti di jazz e danza di Aki Takase e Yui Kawaguchi, e il balletto francese Enfant, che riunisce sul palco adulti, bambini, macchine e gru. Infine c’è una grande attesa per lo spettacolo del coreografo francese Olivier Dubois che reinterpreta le Elegie di Duino di Rainer Marie Rilke.
Trascorrere le feste a Innsbruck permette di fare passeggiate in quota – alcune piste sono ancora aperte e funzionanti – e di scoprire uno dei centri storici più belli delle Alpi con i palazzi, i musei, le facciate decorate e i locali tradizionali: le vie Maria-Theresien e Herzog-Friedrich con il celebre Tettuccio d’oro, il gotico Altes Rathaus, il trecentesco municipio sovrastato dalla torre civica con una cupola a bulbo, e lo splendido Duomo dedicato a san Giacomo, patrono dei pellegrini. Per il periodo pasquale la città austriaca propone soggiorni a prezzi vantaggiosi: il costo di una notte con colazione, biglietto di andata e ritorno sull’impianto di risalita Nordkettenbahnen e colazione a 2000 metri d’altezza parte da 69 euro e 2 notti con colazione e la vantaggiosa Innsbruck card per 48 ore costano da 139 euro a persona. Per maggiori informazioni e per il calendario degli eventi festivalieri: www.innsbruck.info
Tutto è pronto a Innsbruck, deliziosa e accogliente città austriaca al confine con l’Italia, per l’Osterfestival, attesa manifestazione ricca di eventi e riti tradizionali per i festeggiamenti della Pasqua. Il primo appuntamento è il 10 aprile quando si inaugurerà nel cuore della città alpina l’Ostermarkt, il grande mercato pasquale con bancarelle stracolme di prodotti tipici e delle immancabili uova colorate.
Il mercato, che resterà aperto fino al 21 aprile, sorge nella piazza davanti al Tettuccio d’Oro, simbolo della città, fatto costruire da Massimiliano I con 2.657 tegole di rame ricoperte d’oro; qui gli espositori provenienti da tutto il Paese metteranno in vendita gli oggetti dell’artigianato tirolese in ceramica, legno e vetro, delikatessen locali - dallo speck ai fragranti brezen, il tipico pane intrecciato, dai salumi ai formaggi e ai tanti dolci - e i giocattoli della tradizione. Tanti e interessanti sono gli eventi che animano la città tirolese in queste settimane: dagli spettacoli di danza e teatro ai concerti di musica sacra e profana e ai giochi per intrattenere gli ospiti più piccoli.
Sono proprio i bambini i protagonisti della grande caccia alle uova colorate, nascoste in cestini di vimini da enormi pupazzi a forma di conigli pasquali e sistemati nei parchi e nei giardini della città. Sempre ai bambini è dedicato il laboratorio di bricolage Erni’s Bastelecke, dove persino i più piccoli possono imparare a costruire da soli allegre decorazioni pasquali. Anche i genitori possono partecipare a una divertente lotteria delle uova di Pasqua, che si svolge in tutta la città, ovunque siano esposte le vistose e coloratissime uova pasquali, mentre bande musicali e gruppi in costume girano per le strade del centro creando un’allegra atmosfera pasquale.
L’edizione di quest’anno del festival di Pasqua è dedicata al sogno e al gioco: motto dell’evento è Spiel träumen, un gioco di parole che si esprime in ogni forma artistica - dalla musica alla danza - magistralmente rappresentati sul palcoscenico del centro congressi di Innsbruck. Il musicista e direttore d’orchestra Paul Dombrecht porterà in scena la Passione secondo Luca (1775) di Carl Philip Emmanuel Bach, omaggiando il geniale compositore nel trecentesimo anniversario della sua nascita, mentre il giovane gruppo musicale Profeti della Quinta eseguirà salmi ebraici su musica di Salomone Rossi.
Il festival lascerà spazio anche ai Dhrupad, canti indiani interpretati da Ritwik Sanyal, e alle vibranti esibizioni del quartetto d’archi Quatuor Diotima. Anche la danza ha un ruolo importante nell’Osterfestival: tra gli spettacoli più interessanti ci sono i concerti di jazz e danza di Aki Takase e Yui Kawaguchi, e il balletto francese Enfant, che riunisce sul palco adulti, bambini, macchine e gru. Infine c’è una grande attesa per lo spettacolo del coreografo francese Olivier Dubois che reinterpreta le Elegie di Duino di Rainer Marie Rilke.
Trascorrere le feste a Innsbruck permette di fare passeggiate in quota – alcune piste sono ancora aperte e funzionanti – e di scoprire uno dei centri storici più belli delle Alpi con i palazzi, i musei, le facciate decorate e i locali tradizionali: le vie Maria-Theresien e Herzog-Friedrich con il celebre Tettuccio d’oro, il gotico Altes Rathaus, il trecentesco municipio sovrastato dalla torre civica con una cupola a bulbo, e lo splendido Duomo dedicato a san Giacomo, patrono dei pellegrini. Per il periodo pasquale la città austriaca propone soggiorni a prezzi vantaggiosi: il costo di una notte con colazione, biglietto di andata e ritorno sull’impianto di risalita Nordkettenbahnen e colazione a 2000 metri d’altezza parte da 69 euro e 2 notti con colazione e la vantaggiosa Innsbruck card per 48 ore costano da 139 euro a persona. Per maggiori informazioni e per il calendario degli eventi festivalieri: www.innsbruck.info
Spedizione italiana per l'Himalaya. Iniziativa per 150 anni del Cai parte il 12,dopo quasi 100 anni
(ANSA)-ROMA,7 APR - Spedizione italiana in partenza il 12 aprile
per l'Himalaya, la prima in assoluto dopo quasi cento anni nell'
area del Colle Zamu del Kanchezonga. Il team -impegnato un mese
e mezzo - è guidato da Alberto Peruffo, del Cai di Montecchio
Maggiore(Vicenza) e ha il patrocinio del Club Alpino Italiano
per i 150 anni dell'Associazione.Il Kanchenzonga è la terza
montagna della Terra per altitudine. Nel team ci sono un
alpinista indiano e uno peruviano e il fotografo Enrico Ferri,
del Cai di Rieti.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Turismo in piazza, stop aumento hotel tax
(ANSA) - ROMA, 7 APR - Gli albergatori romani in piazza per
la prima volta nella storia. Ad unirli l'idea del Campidoglio di
aumentare la tassa di soggiorno in particolare ai clienti degli
alberghi extralusso. Così domani albergatori ma non solo
manifesteranno a Piazza S.S. Apostoli. Con loro infatti scenderà
in strada tutto l'indotto del turismo, che a Roma fornisce
lavoro a migliaia di persona. Oltre agli albergatori alla
manifestazione anche la Fipe-Confcommercio, ovvero gestori di
bar e ristoranti.
Altötting, il cuore cattolico della Baviera
Altötting,
ribattezzata Herz Bayerns,
il "cuore (religioso) della Baviera",
è un paese di 13.000
abitanti a 90 km a est di Monaco che attira ogni anno circa
1 milione di turisti e pellegrini.
La forte presenza di edifici
religiosi e la secolare devozione mariana hanno trasformato
Altötting nel luogo di
pellegrinaggio più famoso della Germania cattolica: il motivo
di tanto interesse è da attribuire alla presenza della statua
della "Madonna nera" venerata nel piccolo santuario
della Gnadenkapelle che si trova in mezzo alla
Kapellplatz. La statua, realizzata in legno di tiglio,
è così chiamata perché annerita dal tempo e dal fumo delle
candele.
Originariamente questo santuario
a pianta ottagonale era una cappella, edificata intorno
all'anno 700, che la leggenda
vuole ospitasse il fonte
battesimale usato dal vescovo Rupertus von Salzburg per
battezzare il primo duca bavarese di fede cattolica.
La Madonna nera
Wallfahrts- und Verkehrsbüro Altötting
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Intorno al 1330 arrivò in
città una statua raffigurante la "Madonna col bambino" che
venne subito posta in questa cappella; nel 1489 ci
furono due apparizioni della Madonna. Nel 1670
l'altare dove è tuttora custodita la statua venne arricchito
di preziose decorazioni d'argento mentre più di duemila
ex-voto sono visibili sia dentro il santuario che nel
porticato esterno.
All'interno, di fronte alla
statua della Madonna, si trovano, custoditi in preziose urne
d'argento, i cuori di tutti i re di Baviera tra i quali
quello di
Ludwig II (†1886) e di altri importanti
esponenti della famiglia Wittelsbach.
La Gnadenkapelle è aperta
tutti i giorni dell'anno dalle 5.30 alle 20.30.
Tra gli altri monumenti di Altötting si segnalano la chiesa
barocca di St. Magdalena, officiata dai Gesuiti fino alla soppressione dell'ordine
(1773), St. Konrad che conserva le spoglie del frate
cappuccino Konrad (morto nel 1894 e canonizzato da Pio XI nel
1934), la Basilica di St. Anna, consacrata nel 1912, la
gotica Stiftspfarrkirche, edificata tra il 1499 e il
1511, con l'annessa Schatzkammer (camera del tesoro) e infine il
Panorama (Gebhard-Fugel-Weg 10), un edificio che
ospita al suo interno un enorme affresco circolare sulla
Crocifissione di Cristo... un'opera che affascina anche
i non credenti.
La Processione
dell'Assunta
Wallfahrts- und Verkehrsbüro Altötting
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#Turismo: E. Romagna, riaprono i parchi divertimento con un occhio al risparmio
Vacanza studio in città? da giugno al via i City Camps. Il college inglese a due passi da casa
Da Milano a Lampedusa, dal Trentino alla Puglia: sono oltre 400 gli originali City Camps dell’ACLE
che, con la fine delle scuole, prendono il via in tutta Italia,
coinvolgendo bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni in una full immersion in
lingua inglese. Un’intensa vacanza studio - ma senza pernottamento -
proprio dietro casa, guidati da dinamici tutors English native speakes.
Una nuova idea di vacanza e un metodo innovativo per imparare l’inglese: intelligente, emozionante, divertente e accessibile a tutte le tasche. Le iscrizioni sono già aperte. Per i piccoli vacanzieri una (o due) settimane di full immersion in lingua inglese restando comodamente vicino a casa, magari nella propria scuola.
Grandi città e piccoli Comuni, da nord a sud: oltre 400 City Camps prendono il via in tutta Italia, in alcuni casi già a partire dal 9 giugno, e proseguono per tutta l’estate, fino alla ripresa dell’anno scolastico. “Emotions generate learning” è l’approccio didattico che colora attività come teatro, video making, competitions, affinchè i partecipanti sentano e parlino, suddivisi in piccoli gruppi, in inglese per 8 ore al giorno, affiancati da tutor madrelingua (inglesi, americani, canadesi, australiani) che con il loro accento perfetto e la grammatica impeccabile, danno il buon esempio.
Insomma, una settimana vissuta come in un vero English College, ma senza spostarsi dalla propria città; un’esperienza adatta anche ai più piccoli e accessibile a tutti in termini economici. I City Camps sono organizzati da A.C.L.E. (Associazione Culturale Linguistica Educational,), ente di formazione accreditato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e sono rivolti a bambini e ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado, dalla prima elementare alla terza media.
Per gli studenti delle Scuole Superiori ACLE propone gli High School Campus dove i partecipanti allestiscono spettacoli teatrali, realizzano video e fanno esplodere la loro voglia di comunicare “in english” in maniera creativa. Tante attività, un metodo efficace: R.E.A.L. Giochi, teatro, sport, laboratori: per una o due settimane, dalle 9.00 alle 17.00 bambini e ragazzi migliorano il loro inglese attraverso attività divertenti e stimolanti, suddivisi in piccoli gruppi di massimo 10-11 partecipanti, per garantire il coinvolgimento di tutti.
I City Camps e l’High School Campus seguono l’approccio R.E.A.L. (Rational, Emotional, Affective Learning) che stimola la sfera affettiva e emotiva dei giovani e genera in loro la volontà di apprendere fissando l'esperienza nella memoria a lungo termine. Il mattino è dedicato ad attività didattiche come la “scuola sotto l’albero”, per fare progressi nell’acquisizione del lessico, della fluency e della comunicazione; il pomeriggio è all’insegna delle attività sportive, manuali e del teatro. Il “final show” mostra quello che i ragazzi hanno appreso durante il CAMP con recite, musiche e danze! Anche il momento del pranzo e il tempo del relax diventano occasioni per conversare in inglese con i tutors e per apprendere frasi di uso quotidiano e per aprire la mente a nuove culture.
Il metodo innovativo, introdotto dall’ACLE in molte scuole, sostituisce lo studio tradizionale che relega le informazioni nella memoria a breve termine: stimolando il cervello dei bambini con attività piacevoli, invece, la lingua straniera viene acquisita nella memoria a lungo termine, dove rimane con i suoi vocaboli, la sua struttura, la pronuncia corretta.
E non e' finita qui: per i piccoli viaggiatori: i Summer Camps al mare, in montagna o in college a Londra Folgaria, Nevegal, Foreste Casentinesi, Paestum: Per chi vuole fare le prime esperienze lontano da casa, ma considera un viaggio oltreconfine troppo impegnativo, ACLE propone in alternativa i Summer Camps in bellissime località di mare o montagna, per una full immersion nella lingua inglese e nella natura di Folgaria, Nevegal, Paestum, Foreste Casentinesi, Puglia. Si parte dal 9 giugno, con la chiusura delle scuole, e proseguono per tutta l’estate. La quota di partecipazione per una settimana è di circa 250 €, per due settimane di circa 350 €. Infoline: A.C.L.E. tel. 800.598880 www.acle.it e info@acle.it
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Una nuova idea di vacanza e un metodo innovativo per imparare l’inglese: intelligente, emozionante, divertente e accessibile a tutte le tasche. Le iscrizioni sono già aperte. Per i piccoli vacanzieri una (o due) settimane di full immersion in lingua inglese restando comodamente vicino a casa, magari nella propria scuola.
Grandi città e piccoli Comuni, da nord a sud: oltre 400 City Camps prendono il via in tutta Italia, in alcuni casi già a partire dal 9 giugno, e proseguono per tutta l’estate, fino alla ripresa dell’anno scolastico. “Emotions generate learning” è l’approccio didattico che colora attività come teatro, video making, competitions, affinchè i partecipanti sentano e parlino, suddivisi in piccoli gruppi, in inglese per 8 ore al giorno, affiancati da tutor madrelingua (inglesi, americani, canadesi, australiani) che con il loro accento perfetto e la grammatica impeccabile, danno il buon esempio.
Insomma, una settimana vissuta come in un vero English College, ma senza spostarsi dalla propria città; un’esperienza adatta anche ai più piccoli e accessibile a tutti in termini economici. I City Camps sono organizzati da A.C.L.E. (Associazione Culturale Linguistica Educational,), ente di formazione accreditato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e sono rivolti a bambini e ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado, dalla prima elementare alla terza media.
Per gli studenti delle Scuole Superiori ACLE propone gli High School Campus dove i partecipanti allestiscono spettacoli teatrali, realizzano video e fanno esplodere la loro voglia di comunicare “in english” in maniera creativa. Tante attività, un metodo efficace: R.E.A.L. Giochi, teatro, sport, laboratori: per una o due settimane, dalle 9.00 alle 17.00 bambini e ragazzi migliorano il loro inglese attraverso attività divertenti e stimolanti, suddivisi in piccoli gruppi di massimo 10-11 partecipanti, per garantire il coinvolgimento di tutti.
I City Camps e l’High School Campus seguono l’approccio R.E.A.L. (Rational, Emotional, Affective Learning) che stimola la sfera affettiva e emotiva dei giovani e genera in loro la volontà di apprendere fissando l'esperienza nella memoria a lungo termine. Il mattino è dedicato ad attività didattiche come la “scuola sotto l’albero”, per fare progressi nell’acquisizione del lessico, della fluency e della comunicazione; il pomeriggio è all’insegna delle attività sportive, manuali e del teatro. Il “final show” mostra quello che i ragazzi hanno appreso durante il CAMP con recite, musiche e danze! Anche il momento del pranzo e il tempo del relax diventano occasioni per conversare in inglese con i tutors e per apprendere frasi di uso quotidiano e per aprire la mente a nuove culture.
Il metodo innovativo, introdotto dall’ACLE in molte scuole, sostituisce lo studio tradizionale che relega le informazioni nella memoria a breve termine: stimolando il cervello dei bambini con attività piacevoli, invece, la lingua straniera viene acquisita nella memoria a lungo termine, dove rimane con i suoi vocaboli, la sua struttura, la pronuncia corretta.
E non e' finita qui: per i piccoli viaggiatori: i Summer Camps al mare, in montagna o in college a Londra Folgaria, Nevegal, Foreste Casentinesi, Paestum: Per chi vuole fare le prime esperienze lontano da casa, ma considera un viaggio oltreconfine troppo impegnativo, ACLE propone in alternativa i Summer Camps in bellissime località di mare o montagna, per una full immersion nella lingua inglese e nella natura di Folgaria, Nevegal, Paestum, Foreste Casentinesi, Puglia. Si parte dal 9 giugno, con la chiusura delle scuole, e proseguono per tutta l’estate. La quota di partecipazione per una settimana è di circa 250 €, per due settimane di circa 350 €. Infoline: A.C.L.E. tel. 800.598880 www.acle.it e info@acle.it
Vacanze senza allergie in masi di montagna
In Alto Adige esistono tre masi da anni specializzati in vacanze per
persone che soffrono di allergie. La purezza dell'aria e dell'acqua, la
genuinità dei prodotti alimentari e gastronomici, insieme all'assenza di
pollini, garantiscono un periodo di riposo e relax alle persone con una
predisposizione alle allergie o una particolare sensibilità alle
fioriture. In questi masi associati al marchio di agriturismo Gallo
Rosso, due in val Venosta e una in valle Aurina, la fioritura è più
breve a causa del clima alpino e i materiali utilizzati nei locali di
queste case sono pensati per agevolare il soggiorno e il riposo di chi
soffre di disturbi allergici. (ANSA).
Tolosa, la città dei mille ristoranti
(di Stefania Passarella)
Il colore dei suoi eleganti palazzi le conferisce l'appellativo di "città rosa", ma pochi sanno che Tolosa è anche la città dei mille ristoranti, ben sei fregiati di stelle Michelin. Tra cucina stellata e brasserie quasi sconosciute, un viaggio in chiave enogastronomica è un'idea invitante per le buone forchette. Ma non solo. Il 2014 per Tolosa è l'anno dell'astronomia e la sua Città dello Spazio ha in serbo tante attrazioni per stupire grandi e piccoli.
Sul fronte gourmet le novità mettono alla prova i palati più fini e quelli che hanno voglia di sperimentare. Qualche mese fa lo chef originario di Aveyron Michel Bras, tre stelle Michelin, si è lanciato in una nuova avventura: ha inaugurato un 'fast food' di livello. Al 6 di Rue du Rempart-Villeneuve, vicino al mercato Victor Hugo, propone "Capucins" dove si preparano dei sandwich di nuova concezione che assomigliano a dei coni gelato riempiti con ingredienti rigorosamente locali. Se la pasticceria è la vostra debolezza è consigliato un salto a Le Sandyan (54 bis di Rue Alsace-Lorraine). Una 'sala da te' a mo' di boutique dello chef Yannick Delpech, de L'Amphitryon, 2 stelle Michelin. Inaugurata a settembre scorso, propone golosità-gioiello custodite nel locale sotto teche proprio come fossero diamanti. Tutti i dolci e i pasticcini sono realizzati in loco da Delpech e dal suo assistente Nicolas Buche. Golosità per le quali vale la pena una tantum spendere qualche euro in più.
Chi ha voglia di una brasserie italiana può provare quella aperta a novembre da La Compagnie Française (in rue Alsace Lorraine), oppure può assaggiare i piatti francesi di Le Solilesse (40 di Rue Peyrolières) della cucina di Yohan Travostino (ex-chef di Le Bacchus). Il ristorante è anche molto bello perché combina architettura industriale e un'atmosfera molto intima. Stile decisamente vintage a L'Oncle Pom (32 di Rue Gabriel Péri). Il N°5 Wine Bar (5 di Rue de la Bourse) è il posto ideale per trascorrere anche il dopocena con vino a stuzzichini.
A parte lunghe passeggiate nel centro storico patrimonio dell'Unesco, Tolosa sa stupire grandi e piccoli con attrazioni uniche. Il 2014 per la città è l'anno dell'astronomia e non si può prescindere da una visita alla Città dello Spazio, il parco francese più visitato dopo Disneyland Paris. Per l'occasione il complesso museale ha creato una cupola nella quale osservare pianeti e sole in tempo reale, mentre lo spazio espositivo di oltre duemila metri quadri racconta la storia dell'avventura dell'uomo fra gli astri. Si può perfino provare l'emozione di camminare "sulla Luna" in assenza di gravità. C'è anche una navicella spaziale a grandezza naturale ricreata nel parco. Se il genere vi appassiona e viaggiate con bambini le novità non finiscono qui. Quest'estate a Tolosa aprirà un nuovo parco "Aéroscopia", un luogo di scoperta scientifica, tecnica sul futuro dell'areonautica. È più che un museo: punta a diventare un punto di riferimento per divertire e insegnare. Inoltre si potrà visitare anche combinando un tour guidato nella parte aperta al pubblico della fabbrica di Airbus di Tolosa, offerto da Manatour.
Informazioni sui portali del turismo di Tolosa e della Francia.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSAIl colore dei suoi eleganti palazzi le conferisce l'appellativo di "città rosa", ma pochi sanno che Tolosa è anche la città dei mille ristoranti, ben sei fregiati di stelle Michelin. Tra cucina stellata e brasserie quasi sconosciute, un viaggio in chiave enogastronomica è un'idea invitante per le buone forchette. Ma non solo. Il 2014 per Tolosa è l'anno dell'astronomia e la sua Città dello Spazio ha in serbo tante attrazioni per stupire grandi e piccoli.
Sul fronte gourmet le novità mettono alla prova i palati più fini e quelli che hanno voglia di sperimentare. Qualche mese fa lo chef originario di Aveyron Michel Bras, tre stelle Michelin, si è lanciato in una nuova avventura: ha inaugurato un 'fast food' di livello. Al 6 di Rue du Rempart-Villeneuve, vicino al mercato Victor Hugo, propone "Capucins" dove si preparano dei sandwich di nuova concezione che assomigliano a dei coni gelato riempiti con ingredienti rigorosamente locali. Se la pasticceria è la vostra debolezza è consigliato un salto a Le Sandyan (54 bis di Rue Alsace-Lorraine). Una 'sala da te' a mo' di boutique dello chef Yannick Delpech, de L'Amphitryon, 2 stelle Michelin. Inaugurata a settembre scorso, propone golosità-gioiello custodite nel locale sotto teche proprio come fossero diamanti. Tutti i dolci e i pasticcini sono realizzati in loco da Delpech e dal suo assistente Nicolas Buche. Golosità per le quali vale la pena una tantum spendere qualche euro in più.
Chi ha voglia di una brasserie italiana può provare quella aperta a novembre da La Compagnie Française (in rue Alsace Lorraine), oppure può assaggiare i piatti francesi di Le Solilesse (40 di Rue Peyrolières) della cucina di Yohan Travostino (ex-chef di Le Bacchus). Il ristorante è anche molto bello perché combina architettura industriale e un'atmosfera molto intima. Stile decisamente vintage a L'Oncle Pom (32 di Rue Gabriel Péri). Il N°5 Wine Bar (5 di Rue de la Bourse) è il posto ideale per trascorrere anche il dopocena con vino a stuzzichini.
A parte lunghe passeggiate nel centro storico patrimonio dell'Unesco, Tolosa sa stupire grandi e piccoli con attrazioni uniche. Il 2014 per la città è l'anno dell'astronomia e non si può prescindere da una visita alla Città dello Spazio, il parco francese più visitato dopo Disneyland Paris. Per l'occasione il complesso museale ha creato una cupola nella quale osservare pianeti e sole in tempo reale, mentre lo spazio espositivo di oltre duemila metri quadri racconta la storia dell'avventura dell'uomo fra gli astri. Si può perfino provare l'emozione di camminare "sulla Luna" in assenza di gravità. C'è anche una navicella spaziale a grandezza naturale ricreata nel parco. Se il genere vi appassiona e viaggiate con bambini le novità non finiscono qui. Quest'estate a Tolosa aprirà un nuovo parco "Aéroscopia", un luogo di scoperta scientifica, tecnica sul futuro dell'areonautica. È più che un museo: punta a diventare un punto di riferimento per divertire e insegnare. Inoltre si potrà visitare anche combinando un tour guidato nella parte aperta al pubblico della fabbrica di Airbus di Tolosa, offerto da Manatour.
Informazioni sui portali del turismo di Tolosa e della Francia.
Apre ad Atene primo caffè dove si legge il futuro
La necessità aguzza l'ingegno,
dice il vecchio proverbio, ed è proprio quanto avviene sempre più spesso
in Grecia dove la grave crisi economica scoppiata quasi sei anni fa ha
contribuito a far nascere fra la gente molte idee innovative per
sbarcare il lunario. Tra queste nuove ispirazioni, una delle più
originali è senza dubbio quella avuta dalla giornalista Mairi Kontolouri
che ha di recente aperto nel quartiere ateniese di Peristeri la prima
caffetteria dove si pratica la tasseografia (o tasseomanzia, dal
francese 'tasse', tazza) ovvero quella antichissima pratica divinatoria
basata sulla consultazione dei residui di caffè o di tè sul fondo di una
tazza.
La tasseografia è una tradizione molto popolare in Grecia e Turchia come pure in tutto il Medio Oriente e si fa risalire addirittura al 16.mo secolo. Il tutto si basa sulla credenza che le sagome create dal caffè macinato o dalle foglie di tè rimaste sul fondo della tazzina possano aiutare l'indovino a predire il futuro. E con tutte le persone che di questi tempi sono disposte a spendere soldi pur di trovare soluzioni ai loro problemi, il business della lettura dei fondi di caffè è fiorente. Sino a poco tempo fa la tasseografia era riservata ai "dilettanti" e veniva praticata per lo più in casa e fra amici, più che altro per divertimento.
L'intuizione vincente di Kontolouri è stata proprio quella di trasformare questo passatempo in una "attività legale che si svolge in un locale dove i clienti possono senza alcuna preoccupazione conoscere il proprio futuro".
"Ho aperto 'To Flitzani' (in greco, 'la tazza') come luogo di ritrovo per leggere i fondi del caffè e predire il futuro, attività che viene praticata qui da indovini professionisti", ha detto la giornalista in un'intervista. "Ritengo di aver ridato vita alla tradizione del vecchio gruppo di amiche che si incontravano per scambiarsi pettegolezzi, ma qui vengono anche molti uomini". "Il locale e le attività culturali che organizziamo sono sempre al completo - dice ancora la giornalista - e ci sono anche persone disposte a seguirci per un giorno in una gita in campagna pur di avere la possibilità di conoscere il loro futuro. Ritengo che 'To Flitzani' e la tasseografia siano una sorta di centro benessere dove la gente viene per diventare allegra e scordarsi delle preoccupazioni. E, in più, tutti i nostri clienti sono molto soddisfatti degli indovini e dei loro presagi per il futuro", conclude Kontolouri RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
La tasseografia è una tradizione molto popolare in Grecia e Turchia come pure in tutto il Medio Oriente e si fa risalire addirittura al 16.mo secolo. Il tutto si basa sulla credenza che le sagome create dal caffè macinato o dalle foglie di tè rimaste sul fondo della tazzina possano aiutare l'indovino a predire il futuro. E con tutte le persone che di questi tempi sono disposte a spendere soldi pur di trovare soluzioni ai loro problemi, il business della lettura dei fondi di caffè è fiorente. Sino a poco tempo fa la tasseografia era riservata ai "dilettanti" e veniva praticata per lo più in casa e fra amici, più che altro per divertimento.
L'intuizione vincente di Kontolouri è stata proprio quella di trasformare questo passatempo in una "attività legale che si svolge in un locale dove i clienti possono senza alcuna preoccupazione conoscere il proprio futuro".
"Ho aperto 'To Flitzani' (in greco, 'la tazza') come luogo di ritrovo per leggere i fondi del caffè e predire il futuro, attività che viene praticata qui da indovini professionisti", ha detto la giornalista in un'intervista. "Ritengo di aver ridato vita alla tradizione del vecchio gruppo di amiche che si incontravano per scambiarsi pettegolezzi, ma qui vengono anche molti uomini". "Il locale e le attività culturali che organizziamo sono sempre al completo - dice ancora la giornalista - e ci sono anche persone disposte a seguirci per un giorno in una gita in campagna pur di avere la possibilità di conoscere il loro futuro. Ritengo che 'To Flitzani' e la tasseografia siano una sorta di centro benessere dove la gente viene per diventare allegra e scordarsi delle preoccupazioni. E, in più, tutti i nostri clienti sono molto soddisfatti degli indovini e dei loro presagi per il futuro", conclude Kontolouri RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
VINITALY WINE CLUB E ILSOLE24ORE.COM PRESENTANO www.vini24.com
Ad un anno esatto dalla messa online di Vinitaly
Wine Club, l’innovativo servizio di e-commerce nato come estensione web
dell’attività di promozione e sostegno al comparto vitivinicolo del
“sistema Vinitaly”, Vinitaly Wine Club e IlSole24Ore.com annunciano
l’apertura di Vini24.com: il nuovo wine club che offre agli utenti di
Food24, il canale de IlSole24Ore.com dedicato alle eccellenze e tendenze
del made in Italy agroalimentare, un accesso diretto alla possibilità
di accrescere la propria cultura e conoscenza del vino italiano
guidandoli nella scoperta e nell’assaggio di etichette di qualità, per
tutte le esigenze e per tutte le tasche.
Vini24.com proporrà una vasta selezione iniziale di circa 250 vini di 150 cantine, provenienti da 20 regioni italiane. Tra queste anche la prestigiosa rosa dei 100 migliori vini di Opera Wine selezionati da Wine Spectator, che saranno affiancati da un’ampia scelta di ottimi vini sotto i 10€ per una degustazione quotidiana.
Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere, ha dichiarato: “Siamo onorati di poter condividere con IlSole24Ore.com e i suoi lettori la positiva e sempre più intensa esperienza di questo primo anno di attività del nostro canale di promozione online. Crediamo che Vini24.com possa diventare un interessante e immediato punto di incontro per gli amanti del vino italiano, esperti o semplici appassionati che siano”.
Molto più che una semplice piattaforma di e-commerce, Vini24.com propone un’esperienza di avvicinamento e acquisto delle migliori etichette italiane provenienti dai diversi distretti produttivi, dai più noti ai meno conosciuti, con una formula particolarmente coinvolgente ed esclusiva. Attraverso abbonamenti da 39 Euro al mese, il Club Vini24 permetterà di scoprire, conoscere e acquistare vini online con una formula semplice, interattiva e flessibile. Un viaggio alla scoperta delle regioni italiane attraverso il vino, 3 bottiglie ogni mese per iniziare a conoscere il vino e i vitigni che contraddistinguono la migliore produzione italiana. Una formula di abbonamento flessibile e senza vincolo, con un servizio al cliente in guanti bianchi, di qualità e puntuale.
Per garantire un’esperienza a elevato valore aggiunto, ogni singola etichetta inclusa nell’offerta di Vini24 è valutata dal comitato di selezione di Vinitaly Wine Club, per proporre al pubblico una gamma di vini equilibrata e di altissima qualità, capace di rappresentare l’eccellenza di ciascun territorio italiano e un range di prodotti e prezzi in grado di rispondere alle richieste dei mercati chiave.
Vinitaly International - International Media Dept.
Tel: +39 045 8101447
E-mail: media@vinitalytour.com
Web: www.vinitalytour.com
Twitter: @VinitalyTour
Join Vinitaly International Network on LinkedIn
Servizio Stampa Veronafiere
Tel.: + 39.045.829.82.42 - 82.85
E-mail: pressoffice@veronafiere.it
Web: www.vinitaly.com
Vini24.com proporrà una vasta selezione iniziale di circa 250 vini di 150 cantine, provenienti da 20 regioni italiane. Tra queste anche la prestigiosa rosa dei 100 migliori vini di Opera Wine selezionati da Wine Spectator, che saranno affiancati da un’ampia scelta di ottimi vini sotto i 10€ per una degustazione quotidiana.
Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere, ha dichiarato: “Siamo onorati di poter condividere con IlSole24Ore.com e i suoi lettori la positiva e sempre più intensa esperienza di questo primo anno di attività del nostro canale di promozione online. Crediamo che Vini24.com possa diventare un interessante e immediato punto di incontro per gli amanti del vino italiano, esperti o semplici appassionati che siano”.
Molto più che una semplice piattaforma di e-commerce, Vini24.com propone un’esperienza di avvicinamento e acquisto delle migliori etichette italiane provenienti dai diversi distretti produttivi, dai più noti ai meno conosciuti, con una formula particolarmente coinvolgente ed esclusiva. Attraverso abbonamenti da 39 Euro al mese, il Club Vini24 permetterà di scoprire, conoscere e acquistare vini online con una formula semplice, interattiva e flessibile. Un viaggio alla scoperta delle regioni italiane attraverso il vino, 3 bottiglie ogni mese per iniziare a conoscere il vino e i vitigni che contraddistinguono la migliore produzione italiana. Una formula di abbonamento flessibile e senza vincolo, con un servizio al cliente in guanti bianchi, di qualità e puntuale.
Per garantire un’esperienza a elevato valore aggiunto, ogni singola etichetta inclusa nell’offerta di Vini24 è valutata dal comitato di selezione di Vinitaly Wine Club, per proporre al pubblico una gamma di vini equilibrata e di altissima qualità, capace di rappresentare l’eccellenza di ciascun territorio italiano e un range di prodotti e prezzi in grado di rispondere alle richieste dei mercati chiave.
Vinitaly International - International Media Dept.
Tel: +39 045 8101447
E-mail: media@vinitalytour.com
Web: www.vinitalytour.com
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Senza solfiti aggiunti, e con l'alta cucina apre Vinitaly
(dell'inviato Alessandra Moneti)
(ANSA) - VERONA, 6 APR - Meno solfiti aggiunti in bottiglia,
e più spazio alle produzioni biologiche e all'alta cucina. Si
apre nel segno della qualità della vita, con tante
contaminazioni col mondo dell'arte e della fotografia,
l'edizione numero 48 del Vinitaly, il salone dei vini e dei
distillati in programma alla Fiera di Verona dal 6 al 9 aprile.
La cena di inaugurazione del Salone, a Palazzo del Gran Guardia nel cuore di Verona, sarà firmata dal ristorante di Milano 'Il Luogo di Aimo e Nadia' con gli chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani che proporranno tipicità nostrane come il cedro di Calabria, le Cicerchie delle Murge, lo zafferano sardo, e per dessert il Tirami-sud, con tanto di capperi di Pantelleria canditi al miele.
Contemporaneamente la cucina creativa dello chef di Senigallia Moreno Cedroni aprirà l'incontro tra gli enoappassionati e i tesori delle Marche, tra cui il Verdicchio che risulta il vino bianco più premiato nelle guide di settore.
Nei giorni del salone anche le grandi cantine della Valpolicella propongono di abbinare i loro pregiati Amarone con i piatti dello chef Nino Di Costanzo del ristorante stellato "Il Mosaico" dell'Hotel Terme Manzi di Ischia nelle cene di Marco Polo promosse da Masi, mentre la cucina di Giancarlo Perbellini celebra i 50 anni dell'Amarone della Valpolicella Santa Sofia, e il maestro di cucina Gabriele Ferron si esibisce alla Pila Vecia, la più antica riseria d'Italia (data 1650). Speri ospita nel primo giorno di Vinitaly Federico Ferrero, il vincitore di Masterchef. Nella kermesse scaligera, inoltre, il sigaro toscano accompagnerà la degustazione dei grandi vini da meditazione.
Per gli amanti della fotografia, il fuorisalone alla Gran Guardia con la mostra ''VITE. Il Mondo del vino in scena'' promossa dalla produttrice Nadia Zenato che in fiera ha uno stand di grande impatto emotivo e plurisensoriale. Il Movimento turismo del vino con Vinitaly da Verona lancerà la colonna sonora di Cantine Aperte. Una serigrafia asportabile del maestro Ugo Nespolo campeggia invece sulle casse da collezione presentate nel padiglione del Piemonte da una delle cantine che ha fatto grande la Barbera, la Michele Chiarlo. L'azienda del Monferrato-Langhe è anche una delle pioniere della vinificazione senza solfiti aggiunti, di gran moda quest'anno in fiera. Per la prima volta Bisol presenta noSO2, uno spumante senza solforosa aggiunta che avvicinerà altri wine lovers al Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. Una scelta enologica condivisa dal Soavefreewine di Fattori e nel Cartizze de La Rivetta che fa parte del Wine Research Team, gruppo di 23 cantine coordinate dall'enologo Riccardo Cotarella, per la produzione di vini senza solfiti aggiunti. Dalla Toscana Fattoria Lavacchio presenta il Puro, primo Chianti senza solfiti grazie ad un fermentino studiato appositamente. E in un salone che quest'anno dedica uno spazio ad hoc per le produzioni biologiche, emergono anche tante storie di viticoltura etica. Come il "Progetto Blu" della cantina ''Cielo e Terra'', in collaborazione con la onlus Engim, che ha la finalità di costruire pozzi d'acqua in Sierra Leone, mentre i vini biosolidali della cantina vicentina puntano a creare occupazione. E il lavoro è uno dei temi portanti del salone che lunedì 7 ospiterà un confronto sul tema con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e Andrea Olivero, viceministro alle Politiche agricole, e un focus della Coldiretti sulle vigne che creano occupazione.(ANSA).
La cena di inaugurazione del Salone, a Palazzo del Gran Guardia nel cuore di Verona, sarà firmata dal ristorante di Milano 'Il Luogo di Aimo e Nadia' con gli chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani che proporranno tipicità nostrane come il cedro di Calabria, le Cicerchie delle Murge, lo zafferano sardo, e per dessert il Tirami-sud, con tanto di capperi di Pantelleria canditi al miele.
Contemporaneamente la cucina creativa dello chef di Senigallia Moreno Cedroni aprirà l'incontro tra gli enoappassionati e i tesori delle Marche, tra cui il Verdicchio che risulta il vino bianco più premiato nelle guide di settore.
Nei giorni del salone anche le grandi cantine della Valpolicella propongono di abbinare i loro pregiati Amarone con i piatti dello chef Nino Di Costanzo del ristorante stellato "Il Mosaico" dell'Hotel Terme Manzi di Ischia nelle cene di Marco Polo promosse da Masi, mentre la cucina di Giancarlo Perbellini celebra i 50 anni dell'Amarone della Valpolicella Santa Sofia, e il maestro di cucina Gabriele Ferron si esibisce alla Pila Vecia, la più antica riseria d'Italia (data 1650). Speri ospita nel primo giorno di Vinitaly Federico Ferrero, il vincitore di Masterchef. Nella kermesse scaligera, inoltre, il sigaro toscano accompagnerà la degustazione dei grandi vini da meditazione.
Per gli amanti della fotografia, il fuorisalone alla Gran Guardia con la mostra ''VITE. Il Mondo del vino in scena'' promossa dalla produttrice Nadia Zenato che in fiera ha uno stand di grande impatto emotivo e plurisensoriale. Il Movimento turismo del vino con Vinitaly da Verona lancerà la colonna sonora di Cantine Aperte. Una serigrafia asportabile del maestro Ugo Nespolo campeggia invece sulle casse da collezione presentate nel padiglione del Piemonte da una delle cantine che ha fatto grande la Barbera, la Michele Chiarlo. L'azienda del Monferrato-Langhe è anche una delle pioniere della vinificazione senza solfiti aggiunti, di gran moda quest'anno in fiera. Per la prima volta Bisol presenta noSO2, uno spumante senza solforosa aggiunta che avvicinerà altri wine lovers al Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. Una scelta enologica condivisa dal Soavefreewine di Fattori e nel Cartizze de La Rivetta che fa parte del Wine Research Team, gruppo di 23 cantine coordinate dall'enologo Riccardo Cotarella, per la produzione di vini senza solfiti aggiunti. Dalla Toscana Fattoria Lavacchio presenta il Puro, primo Chianti senza solfiti grazie ad un fermentino studiato appositamente. E in un salone che quest'anno dedica uno spazio ad hoc per le produzioni biologiche, emergono anche tante storie di viticoltura etica. Come il "Progetto Blu" della cantina ''Cielo e Terra'', in collaborazione con la onlus Engim, che ha la finalità di costruire pozzi d'acqua in Sierra Leone, mentre i vini biosolidali della cantina vicentina puntano a creare occupazione. E il lavoro è uno dei temi portanti del salone che lunedì 7 ospiterà un confronto sul tema con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e Andrea Olivero, viceministro alle Politiche agricole, e un focus della Coldiretti sulle vigne che creano occupazione.(ANSA).
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