L’Emilia-Romagna investe ancora sul turismo religioso



Messi in sicurezza e ripristinati tre importanti cammini religiosi. Salgono a 14 le vie di pellegrinaggio in regione per un totale di 2mila chilometri di percorso
Con l’ulteriore stanziamento di 93 mila euro per la messa in sicurezza e la riqualificazione di tre percorsi religiosi, la rete regionale dei cammini dell’Emilia-Romagna sale a 2mila chilometri percorribili in 14 cammini e vie di pellegrinaggio, interessando 100 Comuni da Piacenza a Rimini.
Le nuove riqualificazioni riguardano la via Romea germanica a Forlì-Cesena, il cammino di San Vicinio nel territorio tra la medesima provincia e il riminese e la via degli Abati in provincia di Parma. Sulle prime due insistono 90mila euro che serviranno alla sistemazione di diversi tratti dei sentieri, alla ripulitura e messa in sicurezza di argini, all’allargamento delle banchine stradali per consentire il passaggio sicuro dei pedoni e al miglioramento della segnaletica. Gli interventi saranno coordinati dall’Unione dei Comuni della Valle del Savio.
I rimanenti 3mila euro, gestiti dal Comune di Bardi, consentiranno la messa in sicurezza del ponte sul rio Chiastroni sulla via degli Abati.

Questa particolare nicchia del mercato turistico è molto importante per la Regione Emilia-Romagna. Sul circuito regionale, promosso dall’Apt, l’Agenzia di promozione turistica dell’Emilia-Romagna, esercitano 24 operatori turistici specializzati nell’offerta di 34 pacchetti a tema: escursioni giornaliere a piedi o in bicicletta, soggiorni nella natura, luoghi di culto e antiche pievi e borghi storici. Su questo tema è di recente avvio il progetto Lover, in collaborazione con la Lombardia e il Veneto, che si basa sul turismo esperienziale e ha lo scopo di valorizzare e recuperare gli antichi tracciati devozionali delle tre regioni, per incrementare l’accoglienza e promuovere iniziative culturali e turistiche.
Inoltre l’Emilia partecipa con altre sei regioni - capofila la Toscana, poi Lombardia, Piemonte, Liguria, Lazio e Valle d’Aosta - alla candidatura della più famosa tra le vie dei pellegrini, la Via Francigena, a Patrimonio Unesco (World Heritage List). Il protocollo tra le sette regioni è stato siglato nel marzo 2017. Attualmente (luglio 2018) è in corso una specifica attività tecnico-scientifica finalizzata all’inserimento del tratto italiano della Via Francigena nella cosiddetta Tentative list UNESCO presso il MiBACT.
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