la montagna come scuola di vita DI LAURA BADARACCHI Sulla foto di una sua scalata in montagna, spedita a un amico, scriveva: «Verso l’alto», riferendosi al cammino di fede e alla vita eterna. Per il beato Pier Giorgio Frassati, di cui oggi si celebra la memoria liturgica, ogni rampicata era «un itinerario che accompagnava quello ascetico e spirituale, una scuola di preghiera e di adorazione, un impegno di disciplina ed elevazione», notava Giovanni Paolo II. Dalla passione per le vette di questo ragazzo torinese aderente all’Azione cattolica, stroncato il 4 luglio 1925 da una poliomielite fulminante, è scaturita l’iniziativa di intitolargli un percorso in ogni regione italiana. Per questo ieri e oggi l’Ac – insieme alla Fuci e ad altre realtà ecclesiali, al Cai e ad alcune parrocchie – si è ritrovata in Val d’Ayas, in provincia di Aosta, su uno dei 17 «Sentieri» dedicati a Frassati, inaugurato proprio un anno fa nei luoghi dove Pier Giorgio andava in vacanza con la sua famiglia quando era piccolo. «Una figura luminosa per tutta l’associazione », commenta Gigi Borgiani, segretario nazionale dell’Azione cattolica italiana, ricordando che quest’anno si celebra anche il ventennale della beatificazione del giovane: «Un’occasione per valorizzare la santità laicale e avvicinarsi alla natura con lo spirito di Frassati», evidenzia. Dopo l’escursione sul Sentiero insieme al Cai e a «Giovane montagna » (un’associazione alpinistica di cui Frassati era membro), ieri mattina, seguita in serata dalla presentazione al Palaghiaccio del volume di Antonello Sica dal titolo «In cammino sui Sentieri Frassati. Guida ai percorsi regione per regione», oggi a mezzogiorno - dopo una notte trascorsa da molti in tenda - il canonico Franco Lovignana, vicario generale della diocesi di Aosta, presiederà la celebrazione eucaristica in località Fiéry, a 1.875 metri. Qui una targa ricorda l’inaugurazione del Sentiero intitolato al Beato, avvenuta il 21 giugno 2009, tra i picchi del Monte Rosa che erano una sua meta costante e amata: «Ogni giorno mi innamoro sempre più delle montagne e vorrei, se i miei studi me lo permettessero, passare intere giornate sui monti a contemplare in quell’aria pura la grandezza del Creatore », scriveva il 6 agosto 1923 all’amico Marco Beltramo. Ma Pier Giorgio non sarà ricordato solo in terra valdostana: «In questo fine settimana i Sentieri vengono percorsi dai giovani di Ac anche nel Lazio, in Calabria e nelle Marche, dove il quinto pellegrinaggio notturno si è svolto tra il 2 e il 3 luglio, da Fonte Avellana a Cagli nella provincia di Pesaro-Urbino, mentre stamani alle 11.30 verrà celebrata la Messa sul Monte Morcia. Un’iniziativa che ha coinvolto anche adolescenti e famiglie, resa possibile dalla collaborazione tra Azione cattolica di Fano, Centro alpino italiano e Pastorale giovanile regionale, riferisce Chiara Finocchietti, vicepresidente nazionale per il Settore giovani dell’Ac, che annuncia: «A breve dovrebbero esserci anche dei sentieri Frassati internazionali: aspettiamo in particolare l’inaugurazione di quelli in Romania e Argentina». In Campania i giovani dell’Ac della diocesi di Teggiano-Policastro si ritroveranno oggi – come di consueto da un decennio – al battistero paleocristiano di 'Marcellianum', nell’entroterra salernitano, per percorrere un buon tratto del primo Sentiero Frassati nato in Italia, fino al santuario di San Michele Arcangelo a Sala Consilina. Le acque della sorgente, collegata direttamente alla vasca battesimale, «vengono portate di regione in regione, per benedire i nuovi Sentieri, che a loro volta portano altre brocche con le acque dei loro ruscelli da versare qui, dove l’idea fu tenuta a battesimo il 23 giugno del ’96», racconta Antonello Sica, ideatore e coordinatore dei Sentieri Frassati. «Si tratta di un’esperienza d’incontro con Dio nel creato, attraverso la fatica del cammino e la bellezza della montagna, per tendere a quella misura alta di vita cristiana di cui lo stesso Pier Giorgio è stato modello». Un richiamo a reggere la cordata di coloro che vogliono – come si proponeva l’alpinista torinese – «vivere e non vivacchiare». Una celebre immagine di Pier Giorgio Frassati tra le «sue» montagne avvenire |
I giovani in cammino sui sentieri di Frassati
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