Perchè andare
Il percorso espositivo che prende le mosse dalla tela "Falaises à Pourville, soleil levant", affianca opere provenienti dall'Italia e dgli Stati Uniti a quelle conservate nelle collezioni della Fondazione per indagare il processo creativo del padre dell'Impressionismo, che una volta rivoluzionata la pittura del suo tempo, riesce a precorrere i movimenti, ispirando i maestri dell'Informale e dell'Astrazione. Le Ninfee, infatti, ciclo che racconta l’ultima ossessione di Monet, si collocano a metà tra la pittura di paesaggio e una nuova pittura decorativa con aspetti artificiosi, quasi astratti, che hanno nella costruzione spaziale la loro novità. I toni cromatici, ora, non esprimono più solo le metamorfosi della luce e dei riflessi, ma sono mezzi che trascendono la realtà per creare qualcosa di completamente inedito, sovratemporale e intangibile.
Da non perdere
Tra le opere presenti in mostra segnaliamo “Falaise du Petit Ailly à Varengeville”, proveniente dalla collezione Tanzi, in cui l’alba, indagata dal vero, illumina di rosa le rocce, quinte teatrali vaporose, che creano tagli asimmetrici col mare, in cui l’acqua con i suoi colori costituisce il mezzo per eccellenza riflettente su cui concentrare gli studi sulla fusione atmosferica, e sopratutto “Le Bassin des Nympheas” del 1904, proveniente dal Denver Art Museum, in cui lo stagno e nuovamente l’acqua stimolano inaspettate sensazioni visive, poiché dissolvono forme e materia, di cui le ampie e aggiornate pennellate sono dimostrazione concreta.
MONET. Quelle ninfee che anticiparono l'Informale
Dal 3 settembre all' 11 dicembre 2016
Luogo: Fondazione Magnani Rocca, Mamiano di Traversetolo - Parma
Info: 0521 848327
Sito: www.magnanirocca.it
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