Il Primo giugno ritorna “La notte dei Santuari”

Un meraviglioso poliedro! L'evento denominato ‘La Notte dei Santuari’, promosso anche quest'anno dall’Ufficio per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza Episcopale Italiana in collaborazione con l'Ufficio nazionale Vocazioni e il Collegamento Nazionale Santuari, è occasione preziosa per vivere una rinnovata esperienza del mistero della Chiesa, come scrive papa Francesco: «imparando gli uni dagli altri, potremo riflettere meglio quel meraviglioso poliedro che dev’essere la Chiesa di Gesù Cristo: non un’unità monolitica, ma una rete di svariati doni che lo Spirito riversa incessantemente in essa, rendendola sempre nuova nonostante le sue miserie». (Christus vivit 207)

I santuari, così numerosi e diversi tra loro, sparsi su tutto il territorio italiano, con questo evento comune manifestano proprio la loro natura di «rete di svariati doni che lo Spirito riversa incessantemente nella Chiesa».

Terminata l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia, oggi è assai vivo in molti il desiderio di uscire e viaggiare, riprendendo a spostarsi per incontrare e conoscere altre realtà: così gli innumerevoli santuari sempre più spesso diventano meta o, almeno, tappa del cammino. Come scrive padre Mario Magro rcj, presidente del Collegamento Nazionale Santuari, nell’introduzione al sussidio: «Dinanzi al bisogno di accoglienza e di ascolto, di consolazione e di incoraggiamento, di rinnovamento e di ripartenza, di salute fisica e di serenità, i santuari oggi diventano luoghi preziosi di preghiera e conversione, spazi per l’evangelizzazione e la formazione, centri per la testimonianza e la carità, luoghi della bellezza artistica e allo stesso tempo della ‘cura della persona’, dove ci si sente a casa, protetti e amati con la stessa tenerezza del Padre celeste. Papa Francesco in Sanctuarium in Ecclesia scrive che: “il Santuario nella Chiesa possiede una grande valenza simbolica, e farsi pellegrini è una genuina professione di fede”.

I santuari, in questo cammino di speranza, possono essere un vero rifugio per riscoprire sé stessi e ritrovare la necessaria forza per la propria conversione. In questi luoghi, toccati dall’amore di Dio e dalla sua misericordia, sostenuti dall’intercessione della Vergine e dei Santi, da una genuina pietà popolare che si esprime come “autentica espressione dell’azione missionaria spontanea del Popolo di Dio”, si può incontrare una Chiesa accogliente, pronta ad insegnare e a pregare, una Chiesa che celebra con fervore il mistero della viva presenza di Cristo Signore nella Liturgia, che stimola la bellezza della missione evangelizzatrice di ogni battezzato, che promuove la chiamata a tradurre la carità nei luoghi in cui si vive».

turismo.chiesacattolica.it

Nessun commento: