È morta Brigitte Bardot, icona di una generazione


È morta Brigitte Bardot. Lo ha annunciato la Fondazione che porta il suo nome. Icona femminile degli anni '60 e fervente attivista per i diritti degli animali, la leggendaria attrice francese aveva 91 anni, 

"La Fondazione Brigitte Bardot annuncia con immensa tristezza la scomparsa della sua fondatrice e presidente, Brigitte Bardot, attrice e cantante di fama mondiale, che ha scelto di rinunciare alla sua prestigiosa carriera per dedicare la sua vita e le sue energie al benessere degli animali e alla sua Fondazione", si legge nel comunicato inviato all'Afp, senza specificare il giorno o il luogo del decesso. Bardot si era ritirata dalla recitazione più di cinquant'anni fa, lasciando una cinquantina di film e scene diventate iconiche.

Nata il 28 settembre 1934, a 16 anni era già sulla copertina di Elle, poi conquistò l’industria cinematografica. Raggiunse la fama nel 1956 con il film di Roger Vadim "E Dio creò la donna", che rivoluzionò le convenzioni dell'epoca. Nacque "BB", incarnazione di una gioventù libera, sensuale e provocante. Per quasi 20 anni ha lavorato nel cinema, recitò in una cinquantina di film tra cui "La verità" di Henri-Georges Clouzot (1960), "Il disprezzo" di Jean-Luc Godard (1963), "Vita privata" di Louis Malle (1962) e "Les Pétroleuses" (1971). 

Ad affascinare il pubblico, oltre alla sua bellezza, era la libertà. Dopo il matrimonio con Roger Vadim passò da una relazione all'altra, da Jean-Louis Trintignant a Gilbert Bécaud. Fino a Bernard d'Ormale, esponente politico del Fronte Nazionale che le è stato accanto negli ultimi 30 anni dopo il matrimonio nel 1992. I quasi vent’anni di carriera non sono stati solo cinema. Sempre braccata dai paparazzi, persino durante gravidanza e la nascita del figlio, nato dalla storia d'amore con l'attore Jacques Charrier, nel 1960. Per lei diventò un anno nero, a ottobre tentò il suicidio al culmine di una depressione post partum.

Prima di compiere 40 anni rinunciò al cinema. Aveva già cominciato a lottare per i diritti degli animali, nel 1977 scese in campo personalmente per opporsi alla caccia ai cuccioli di foca in Canada. Come scrisse nel 2018 nel suo libro "Lacrime di combattimento": "Non faccio parte della specie umana. Non voglio esserlo. Mi sento diversa, quasi anormale. Finché gli animali saranno considerati una specie inferiore, finché verranno loro inflitti ogni tipo di danno e sofferenza, finché verranno uccisi per i nostri bisogni, il nostro svago e i nostri piaceri, non farò parte di questa razza insolente e sanguinaria". Creò la sua Fondazione nel 1986, sei anni dopo entro nella lista degli entri di pubblica utilità. Ha 200 dipendenti e per BB è sempre stata il suo più grande successo. Ha trascorso gli ultimi anni a La Garrigue, la fattoria sulle colline alle spalle di Saint-Tropez.

La Gazzetta dello Sport

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