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Angeli per viaggiatori, community per turismo 2.0

Niente spiegazioni imparate a memoria, con itinerari prestabiliti e sempre uguali - la chiesa, il monumento, il museo - ripetute al turista di turno da guide pagate a caro prezzo, magari attraverso un impersonale auricolare. La vacanza in città diventa alternativa, con una guida tutta speciale: una persona del posto, contattata sul web, disposta gratuitamente a fare da cicerone. Un modo per visitare i luoghi meno turistici e più veri, e partecipare alla vita della città almeno per qualche giorno da viaggiatori e non da turisti. Tutto con un semplice click, grazie agli "Angeli per viaggiatori".

L’idea è partita da Napoli, dove è nata la prima community "Angeli per Viaggiatori" (ora con un profilo anche su Facebook) attiva nel capoluogo campano, e "in rodaggio" in molte altre città italiane. Il meccanismo è semplice: ci si registra gratuitamente e si entra a far parte della community, si consulta così l’elenco dei profili degli "angeli" registrati. A questo punto si contatta quello più adatto alle proprie esigenze al quale chiedere semplici dritte sulla città o un incontro per una visita guidata o anche solo per prendere un caffè e girovagare negli angoli più suggestivi e meno battuti dal turismo di massa.

L’iniziativa è nata dall’intuizione di Stefano Consiglio, docente di Organizzazione aziendale all’Università Federico II di Napoli, «un giorno, mentre la città era in piena emergenza-spazzatura», racconta all’Adnkronos.

«Ero in autobus - ricorda Consiglio - e ho visto che c’erano delle turiste spagnole preoccupate di non scendere alla fermata giusta della metropolitana. Erano talmente disorientate che alcune persone spontaneamente hanno cominciato a dare loro informazioni. A prendersi cura di loro. Da qui ho pensato che la gente ha voglia di riappropriarsi della propria città e, perchè no, mostrarne e condiverne le bellezze con i turisti. Così è nato il progetto della community, sviluppato grazie al contributo di docenti universitari, amici, studenti, esperti del settore, e del laboratorio di idee ’Kublaì».

Dunque uno scambio di informazioni e di conoscenze. Gli angeli, infatti, attraverso la community, illustrano i luoghi che meritano di essere visitati, i ristoranti dove vale la pena mangiare, i musei da non perdere, le passeggiate che bisogna assolutamente fare, le fregature e i posti da evitare nella città in cui vivono, rispondendo alle domande dei viaggiatori. Non solo. I visitatori esprimono i propri giudizi sull’esperienza vissuta, sulla gentilezza e sulle capacità degli angeli di dare consigli di viaggio, sulla qualità degli alberghi in cui hanno alloggiato, sulla bellezza dei posti che hanno visitato e sulla bontà dei prodotti che hanno mangiato e comprato.

Ora «stiamo promuovendo una raccolta fondi con un programma di sponsorizzazione aperto a soggetti pubblici e privati - conclude Consiglio - per promuovere la nostra iniziativa, ovvero far sapere ai turisti che esiste l’opportunità di fare un turismo diverso dal solito».
lastampa.it

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