A Terni San Valentino è speciale: Idea soggiorno a metà febbraio nella città umbra, dove il patrono degli innamorati fu martirizzato. Dalla basilica che custodisce il suo sepolcro, allo shopping a tema, fino alla Cascata delle Marmore

«Tu pensi che rimarremo insieme per sempre?». «Cioè?». «Tutta la vita?». Due giovani bisbigliano queste frasi, guardandosi negli occhi e, allo stesso tempo, volgendo lo sguardo, verso la tomba di San Valentino. Quasi a voler chiedere una conferma al Santo, protettore dell'amore (marterizzato nel 273 proprio il 14 febbraio, durante le persecuzioni ordinate dall'imperatore romano Aurelio). Sono arrivati a Terni, da molto lontano, innamorati e speranzosi. Come tutte le centinaia di coppie che affollano, per tutto febbraio, la Basilica dedicata al Santo (nell'immediata periferia della città e custodisce la tomba). «Sono tempi difficili ma per fortuna a salvarci c'è almeno l'amore», dice un'altra ragazza del posto in attesa di ricevere, insieme al suo compagno, la benedizione per la Festa della Promessa (ovvero l'impegno a sposarsi entro l'anno, celebrazione religiosa che si svolge la domenica antecedente la festa di San Valentino).

Già, perché da queste parti, con un patrono così speciale, ogni cosa è nel segno dell'amore. Sarà anche per questo che si è soliti definire l'Umbria come il "cuore" (seppur verde) d'Italia? Impossibile non restare coinvolti da questo grande sentimento e dal fervore popolare che anima la cittadina, entrata di diritto tra le più romantiche d'Italia. Basti pensare che più di mille abitanti portano il nome di Valentino o Valentina. In ogni mese dell'anno, la provincia mantiene il suo alone di romanticismo ed è frequentata da coppie di fidanzati, coniugi, amanti, spinti dal desiderio di avere una protezione dal cielo, ma anche da single che pregano affinché il Santo, esaudisca il sogno di poter trovare presto l'anima gemella. Sull'origine di questa tradizione si raccontano diverse storie, che sfumano in leggenda. La più toccante è quella che parla dell'amore di Sabino, legionario pagano, e Serapia, ostacolati dai rispettivi genitori perché appartenevano a religioni diverse. I due giovani si rivolsero al vescovo per ottenere aiuto ed egli si adoperò per farli stare insieme per sempre. Si dice, infatti, che quando Serapia morì, Sabino invocò il santo perché intercedesse presso il Signore per poter essere vicino a lei anche dopo la morte. E un sonno beatificante unì quei due cuori, mentre si stringevano per l'eternità.

Anche quest'anno, in onore di San Valentino, si celebreranno le "Valentiniane", manifestazioni che spaziano in ogni settore, oltre a quello religioso: dagli incontri sportivi (la Maratona di San Valentino e la Gran fondo di ciclismo) ai momenti musicali fino a quelli legati all'arte (le sculture di luce di Lodola collocate in vari angoli delle strade). E si sta lavorando (il tam tam è già su tutti i social network) anche al "St. Valentine's Flash Mob", perché, alle ore 18 in punto del 14 febbraio, ci sia il più lungo e "collettivo" bacio del mondo. Un suono di tromba segnerà il via e travalicherà ogni confine geografico, unendo tutti in un respiro, un battito, uno sguardo, una carezza. Un bacio. Del resto se si vive con la passione come "soffitto", la passione non può che essere il fulcro. 
 
di Ida Grassano - viaggi.repubblica.it

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