Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha condannato l'assalto all'ambasciata saudita a Teheran, seguito all'esecuzione della condanna a morte a Riad dell'imam sciitaNimr al-Nimr con l'accusa di terrorismo, ma nel testo non si fa alcun riferimento all'esecuzione del religioso, la stessa che ha causato la violenta reazione della comunità sciita.
Dopo l'assalto, Riad ha interrotto le relazioni con l'Iran, e il fronte dei Paesi a maggioranza sunnita si sta allargando. Il Kuwait ha richiamato il suo ambasciatore per consultazioni. L'emirato non ha interrotto le relazioni con Teheran, come hanno fatto Bahrein e Sudan. All'ambasciatore è stato consegnato un memorandum di condanna degli attacchi all'ambasciata.
In una dichiarazione approvata all'unanimità i 15 membri del Consiglio "condannano con la massima fermezza gli attacchi contro le missioni diplomatiche dell'Arabia Saudita a Teheran e Mashhad". I 15 esprimono "profonda preoccupazione" per gli attacchi e "chiedono alle autorità iraniane di proteggere le proprietà e il personale diplomatico, e di rispettare in pieno i loro obblighi internazionali al riguardo".
Il presidente iraniano Hassan Rohani ha lanciato una nuova accusa all'Arabia Saudita. Riad "non può coprire il suo crimine, l'aver decapitato un religioso, interrompendo le relazioni". E ancora, "non è tagliando teste che si può rispondere a chi critica" il regime, ha affermato il capo della Repubblica islamica, che, durante un incontro con il ministro degli Esteri danese Kristian Jensen, ha auspicato una presa di posizione dei "Paesi europei, sempre sensibili in materia di diritti umani".
Una ulteriore misura di ritorsione sembra essere la decisione con la quale le autorità iraniane hanno sospeso il pellegrinaggio minore o Umra finché - è la motivazione ufficiale - Riad non garantirà migliori condizioni di sicurezza rispetto al tragico incidente del settembre scorso alla Mecca, quando in una calca incontrollata morirono migliaia di pellegrini.
Sulla crisi Arabia-Iran il Consiglio di coperazione dei Paesi del Golfo (CCG) terrà sabato una riunione straordinaria. Alla riunione parteciperanno Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Bahrain, Oman e Qatar.
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