E’ dal lontano 1937 che si corre a Porto S. Stefano il Palio Marinaro. Si tratta di un’affascinante regata che mette in competizione 4 battelli, a quattro vogatori e timoniere, in rappresentanza dei quattro Rioni cittadini: CROCE, FORTEZZA, PILARELLA e VALLE. Il mare, i colori del promontorio, la dura vita dei pescatori e dei naviganti, le attese e le speranze di chi resta ad aspettarli sulla riva, sono ben rappresentati dalla fatica dei quattro equipaggi e della partecipazione corale degli abitanti dei Rioni.
La gara ha origini molto lontane: si dice che sia la rievocazione dell'inseguimento di una feluca barbaresca ad una imbarcazione di pescatori locali che scamparono alla cattura grazie alla loro bravura nella voga. Una leggenda, che però, fa poco onore al coraggio dei Santostefanesi, si ritiene dunque più verosimile che le origini risalgano al tempo dei Reali Presidi di Spagna, di cui il Promontorio dell'Argentario faceva parte.
Ma il Palio Marinaro dell’Argentario discende anche da quell'andare e venire a forza di remi tra la terraferma e le navi, per imbarcare marinai, soldati, ufficiali, acqua, armi, merci. A forza di remi si esercitava la pesca costiera, a remi venivano trainati i velieri quando rimanevano in bonaccia. Il passaggio dalla fase lavorativa alla fase ludica è automatico e naturale per molte attività umane ed anche per la voga è scattato lo stesso meccanismo. I quattro uomini che per primi arrivavano a terra, ad un certo momento non si accontentavano più dell'occhiata soddisfatta del "padrone", ma cercavano l'ammirazione delle ragazze del borgo e nei giorni di festa sfidavano gli altri rematori.
Era nato il "Palio". Non si chiamò subito così. Si parlava di corse di lance, di "guzzi", di "tartaroni", fino al 1937 quando il Comune di Monte Argentario assunse l'organizzazione della regata, dettando norme e regole di quello che fu chiamato PALIO MARINARO DELL'ARGENTARIO
Oggi come allora, la festa continua ed i preparativi sono iniziati con il mese di agosto, prima con la Presentazione nella chiesa di santo Stefano, poi con sfilate, processioni, cene sociali, etc. Ma è l’attesogiorno di ferragosto che andrà in scena la competizione vera e propria, giunta in questo 2016 alla settantacinquesima edizione. Una ricorrenza importante, che renderà l’evento ancora più sentito, speciale e coinvolgente.
turismo.it
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