A soli dieci minuti dal centro della Città di Domodossola, si raggiunge la verde e fresca Valle Bognanco, definita come la “valle di Domodossola” vista la sua immediata vicinanza con il capoluogo ossolano. Bognanco non è una località vera e propria, sotto il suo nome sono riuniti diversi paesi, come San Lorenzo, detentore della vita religiosa e amministrativa, la località Fonti, rinomato centro termale famoso in tutta Italia, e tante altre caratteristiche frazioni (Graniga, Camisanca, Pizzanco, San Bernardo, ecc.).
La Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo è un edificio del 1500 con restauri del ‘700. Al suo interno conserva i preziosi dipinti del “martirio di San Lorenzo” e la “Gloria tra i Santi del Paradiso” del pittore valsesiano Lorenzo Peracino; sculture realizzate dall’antronese Giulio Gualio e altri lavori dell’intagliatore Giacomo Jacchetti di Macugnaga. Altra opera di grande valore è un quadro della Madonna, che nella parte inferiore riproduce il borgo di Domodossola sul finire del 1600. Durante gli anni ’60 negli archivi parrocchiali viene alla luce un importante documento del XIII secolo, l’unica copia della “Bolla Transiturus” esistente al mondo, lettera papale del 1240 in cui viene istituita la festività del Corpus Domini. Questo importante ritrovamento è sicuramente da ricollegare al passaggio di Papa Gregorio X nell’Ossola nel 1275; fonti dicono che la Bolla Transiturus sia un dono del Papa lasciato ai bognanchesi per la calorosa accoglienza ricevuta.
La località Fonti è il centro più animato di tutta la Val Bognanco, prende il nome dalla rinomata stazione termale, che non solo si è specializzata nella vendita di queste acque salubri e depurative, bensì in un vero e proprio centro benessere, che con l’ampio e ombreggiato parco, le piscine, gli splendidi alberghi e le numerose attività ricreative organizzate nella stagione da maggio a ottobre, offre a turisti di tutte le età una piacevole e rilassante vacanza. La leggenda narra che fu una pastorella del luogo a trovare la prima fonte di quest’acqua dal sapore particolare, in una calda giornata estiva del 1863. Inizialmente fu il parroco di Bognanco ad istituire un vero e proprio mercato di queste acque, che venivano imbottigliate e trasportate a valle a mano, con delle pesanti gerle. Subentrarono successivamente altri imprenditori, che scoprirono nuove sorgenti e fecero di Bognanco una vera e propria residenza signorile estiva. Per completare la vacanza immersa nel verde e nella tranquillità, ci si può soffermare nel delizioso Parco con le fonti per l’assaggio dell’acqua, oppure tuffarsi nell’attigua piscina termale di acqua calda.
Come tutte le valli dell’Ossola, anche Bognanco offre numerose passeggiate di alta montagna, ricche di splendida vegetazione e panorami inimitabili. Un percorso famoso ed importante anche da un punto di vista storico è il “Sentiero Stockalper”, che prende il nome dal grande mercante e uomo politico di Briga Kaspar Von Stockalper, chiamato anche “Re del Sempione” per il suo potente controllo su tutto il traffico che dal Sud a Nord Europa passava attraverso il Sempione. Il sentiero parte dalla località San Bernardo (raggiungibile in automobile e provvista di un ampio parcheggio) e si sale per circa 1 ora sino al Rifugio Gattascosa; dopo una breve sosta tra i prati fioriti e i rododendri si sale ancora sino al Passo del Monscera, per poi scendere in territorio elvetico. Consiglio: alcuni escursionisti raggiungono a piedi il Passo del Sempione e poi ritornano a Domodossola con il Postale Svizzero estivo Briga – Domodossola.
La Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo è un edificio del 1500 con restauri del ‘700. Al suo interno conserva i preziosi dipinti del “martirio di San Lorenzo” e la “Gloria tra i Santi del Paradiso” del pittore valsesiano Lorenzo Peracino; sculture realizzate dall’antronese Giulio Gualio e altri lavori dell’intagliatore Giacomo Jacchetti di Macugnaga. Altra opera di grande valore è un quadro della Madonna, che nella parte inferiore riproduce il borgo di Domodossola sul finire del 1600. Durante gli anni ’60 negli archivi parrocchiali viene alla luce un importante documento del XIII secolo, l’unica copia della “Bolla Transiturus” esistente al mondo, lettera papale del 1240 in cui viene istituita la festività del Corpus Domini. Questo importante ritrovamento è sicuramente da ricollegare al passaggio di Papa Gregorio X nell’Ossola nel 1275; fonti dicono che la Bolla Transiturus sia un dono del Papa lasciato ai bognanchesi per la calorosa accoglienza ricevuta.
La località Fonti è il centro più animato di tutta la Val Bognanco, prende il nome dalla rinomata stazione termale, che non solo si è specializzata nella vendita di queste acque salubri e depurative, bensì in un vero e proprio centro benessere, che con l’ampio e ombreggiato parco, le piscine, gli splendidi alberghi e le numerose attività ricreative organizzate nella stagione da maggio a ottobre, offre a turisti di tutte le età una piacevole e rilassante vacanza. La leggenda narra che fu una pastorella del luogo a trovare la prima fonte di quest’acqua dal sapore particolare, in una calda giornata estiva del 1863. Inizialmente fu il parroco di Bognanco ad istituire un vero e proprio mercato di queste acque, che venivano imbottigliate e trasportate a valle a mano, con delle pesanti gerle. Subentrarono successivamente altri imprenditori, che scoprirono nuove sorgenti e fecero di Bognanco una vera e propria residenza signorile estiva. Per completare la vacanza immersa nel verde e nella tranquillità, ci si può soffermare nel delizioso Parco con le fonti per l’assaggio dell’acqua, oppure tuffarsi nell’attigua piscina termale di acqua calda.
Come tutte le valli dell’Ossola, anche Bognanco offre numerose passeggiate di alta montagna, ricche di splendida vegetazione e panorami inimitabili. Un percorso famoso ed importante anche da un punto di vista storico è il “Sentiero Stockalper”, che prende il nome dal grande mercante e uomo politico di Briga Kaspar Von Stockalper, chiamato anche “Re del Sempione” per il suo potente controllo su tutto il traffico che dal Sud a Nord Europa passava attraverso il Sempione. Il sentiero parte dalla località San Bernardo (raggiungibile in automobile e provvista di un ampio parcheggio) e si sale per circa 1 ora sino al Rifugio Gattascosa; dopo una breve sosta tra i prati fioriti e i rododendri si sale ancora sino al Passo del Monscera, per poi scendere in territorio elvetico. Consiglio: alcuni escursionisti raggiungono a piedi il Passo del Sempione e poi ritornano a Domodossola con il Postale Svizzero estivo Briga – Domodossola.
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