VENEZIA - Arte, musica, parola e tecnologia celebrano il genio di Giotto nei 750 anni dalla nascita con una grande mostra allestita dal 13 luglio al 5 novembre a Venezia, negli spazi monumentali della Scuola Grande della Misericordia. Si tratta della prima delle tre esposizioni che compongono la trilogia Magister, dedicata ai più celebrati maestri dell'arte italiana, che nell'estate del 2018 racconterà Canova e il Neoclassico, mentre nel 2019 sarà la volta di Raffaello Sanzio.
Prodotto da Cose Belle d'Italia Media Entertainment, questo poderoso progetto espositivo ha lo scopo di promuovere il pensiero e l'arte italiana a livello internazionale, puntando a una dimensione spettacolare capace di trasformare la fruizione culturale in una forma di intrattenimento con valore universale. A realizzare ogni rassegna, sono chiamati appositi Comitati scientifici costituiti da esperti e storici dell'arte in modo da coniugare ricerca e tecnologia multimediale coinvolgendo anche musicisti, scrittori, attori, scenografi al fine di creare percorsi culturali unici e contemporanei. Per quanto riguarda 'Magister Giotto', la mostra veneziana è stata ideata e messa a punto rispettivamente da Luca Mazzieri e Alessandra Costantini, con la curatela degli storici dell'arte Alessandro Tomei e Giuliano Pisani.
L'allestimento si avvale degli ampi spazi della Scuola Grande della Misericordia (che per ampiezza è al secondo posto nella città lagunare dopo Palazzo Ducale) e propone un percorso espositivo della durata di circa 45 minuti, accompagnato dalla voce narrante di Luca Zingaretti con musiche originali di Paolo Fresu. Capolavori, suggestioni ed emozioni per illustrare a tutti, e non solo agli esperti, la rivoluzione compiuta nel tardo Medioevo dal maestro toscano, che ha rinnovato l'arte occidentale aprendo la strada al Rinascimento e quindi all'età moderna. All'inizio del percorso, il visitatore viene accolto nell'immensa navata d'ingresso dall'imponente Croce del Presepe di Greccio, ricostruita, su ispirazione di quella dell'affresco, come una installazione spiritualmente tridimensionale, e prosegue al primo piano nella sequenza di sette ambienti di grande impatto, realizzati con una speciale architettura tessile.
Le storie francescane di Assisi, la Cappella degli Scrovegni di Padova, i maestosi Crocifissi e le altre opere del Maestro realizzate a Firenze sono invece alla base dell'impianto narrativo, che si conclude riproponendo un evento contemporaneo, quella Missione Giotto realizzata nel 1986 dall'Agenzia Spaziale Europea. In quella occasione, per la prima volta nella storia, è stata intercettata la Cometa di Halley, dipinta nell'Adorazione dei Magi degli Scrovegni. Dopo Venezia, 'Magister Giotto' andrà in Giappone, ospitata nel 2018 a Tokyo e Kyoto.
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