ROMA - Il Pugilatore in riposo e la Vittoria Alata di Brescia.
Due straordinari bronzi di età ellenistica e romana, capolavori di bellezza e significati, dalle storie personali che curiosamente si riflettono, tra anni di oblio e ritrovamenti misteriosi. Le due opere si incontreranno per la prima volta come Il Pugile e la Vittoria, nell'evocativa installazione artistica site specific dell'architetto spagnolo Juan Navarro Baldwin, aperta al pubblico dal 12 luglio nell'aula del Capitotolium al Parco archeologico di Brescia Romana.
Un progetto, che ha messo insieme il Museo Nazionale Romano e la Fondazione Brescia Musei, punta di diamante di Brescia Capitale italiana della Cultura per la stagione estiva 2023 e nato anche per festeggiare i 200 anni dall'inizio degli scavi archeologici bresciani.
"Un incontro tra due realtà di beni culturali - commenta il direttore del Museo Nazionale Romano, Stéphane Verger - ma anche un dialogo tra due opere straordinarie, sulle quali sono stati tanti i dibattiti scientifici".
"Davvero poche cose in Italia sono così entusiasmanti da vedere - aggiunge Francesca Bazoli, presidente della Fondazione Brescia Musei - Per noi l'arrivo del Pugile è un gesto dalla valenza eccezionale. Negli ultimi quarant'anni Brescia ha investito in modo determinato nella restituzione e fruizione del suo patrimonio straordinario, che ha nel Parco archeologico il suo fulcro. Oggi però vive una discrasia tra il patrimonio che conserva e l'idea che non è considerata una grande città d'arte quale è".
"Brescia e Bergamo sono le prime capitali italiane che si sono manifestate come tali - commenta il sottosegretario Vittorio Sgarbi - Nessuna area geografica d'Italia ha inteso la Capitale italiana della cultura con la stessa energia, vitalità e progetti importanti". (ANSA).
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