Anche nel 2024 continua il trend positivo dei viaggi d’affari. Il Business Travel Trend di gennaio, messo a punto da Uvet, registra, infatti, 72 punti per le transazioni, 10 punti in più rispetto a dicembre scorso e 90 punti in valore globale, +3 rispetto al mese precedente.
A gennaio il comparto alberghiero ha registrato un incremento di prenotazioni (84 vs. 69 a dicembre) a fronte di un calo in valore (108 vs 118) a conferma di una sensibile riduzione della spesa media.
Il segmento del noleggio auto ha fatto registrare un incremento (91 vs. 84) in termini di transazioni e valore così come il segmento dei treni (62 vs 55). Positivo anche il business travel trend nei trasporti aerei con un 68 vs 60 in transazioni e 79 vs 69 in valore. La spesa media (126 vs 140) torna a valori più vicini a quelli del 2023.
Da questo mese è stata inserita anche l’analisi dei flussi domestici e da/verso Europa e paesi Intercontinentali. BTT nazionale a 89, europeo a 92 e quello dei flussi intercontinentali a quota 91.
L’indice BTT di Uvet Global Business Travel si rapporta alla corrispondente estrazioni dati del 2019 considerando quest’ultima sempre a base 100. L’attribuzione 100 ai dati 2019 rappresenta un punto di partenza convenzionale, una sorta di unità di misura che BTT adotta per esprimere gli andamenti mensili attuali e per il prossimo futuro.
L’indicazione periodica di questo indice, nel tempo, si prefissa di delineare un trend strettamente correlato all’andamento dell’economia. Il BTT è quindi l’espressione di sintesi di un comportamento rispetto ad una scala che per convenzione è stata costruita sui dati del periodo pre pandemia ed all’interno di un cluster omogeneo e altamente rappresentativo.
Il BTT degli ultimi quattro anni mostra chiaramente la dimensione dell’impatto dovuto alla crisi pandemica. Le transazioni nel 20 e 21 hanno generato un indice 31 e 33 mentre quelle del 22 e 23 segnano la ripresa dei viaggi d’affari con 62 e 73. I prezzi medi sono quindi cresciuti costantemente, toccando il loro massimo nel 22 (ind 127). Il 2023 mostra infatti i primi timidi segnali di riduzione della spinta inflattiva e speculativa. Lo scorso anno mostra un ulteriore crescita degli indici sia in volume che in valore.
travelnostop.com
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